Ulpio ha scritto:
"Ulpio" <@tin.it> wrote:
> Vi sarei molto grato se qualcuno di voi mi aiutasse dicendomi che lingua
> parlavano nel Regno delle due Sicilie prima dell'unità d'Italia. Qual era la
> lingua uffuciale???
> Se qualcuno mi risponde poi gli spiego il perchè di questa mia curiosità.
Sì, sembra anche a me che il francese fosse la lingua ufficiale del
regno, essendo questo governato da una dinastia di ascendenze francesi,
ma certo questa non era la lingua che si parlava *nel* regno.
ciao
aleph
--
stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus
Ulpio <@tin.it> wrote in message 85da0c$8ek$1...@nslave2.tin.it...
mi ricordo al romanzo 'Il Gattopardo' di Lampedusa. Nel romanzo il
principe visitò l'ultimo re delle due Sicilie il quale parlò 'dialetto
napoletano'. Penso che T.di Lampedusa sia stato ben informato.
ciao
Jürgen
* Sent from RemarQ http://www.remarq.com The Internet's Discussion Network *
The fastest and easiest way to search and participate in Usenet - Free!
elio
sor mae'.............ar telefono!!
Alessio skriver:
> Quanto prima del 1861?
> Io non so quale lingua parlassero nel Regno delle due Sicilie, ma:
> Già nel 1100-qualcosa si trovano poesie nel volgare siciliano...
> La lingua ufficiale era il latino fino al accordo linguistico nazionale, dove
> si opta per la lingua toscana come l'Italiano, e questo succede dopo l'unità
> d'Italia...
> Perciò o parlavano latino, o parlavano siciliano
> Elisabeth
>
Se la questione è quale lingua fosse utilizzata negli atti ufficiali dello stato
allora direi latino al quale, a partire dal Quattrocento, si sovrappone sempre
più il volgare (italiano).
Se invece vuoi sapere quale lingua si parlava la questione è un po' più
lunga. Latino no di sicuro, siciliano neanche. Il latino come lingua parlata
sparisce da qualche parte prima dell'anno Mille (si veda il placito capuano che è
uno dei pochi punti fermi che abbiamo). Stessa cosa si dica dell'italiano che era
parlato solo dai ceti colti o, per la precisione, l'italiano era conosciuto dai
ceti colti che però nella vita quotidiana non lo utilizzavano. Vedasi ancora nel
XVIII secolo uno dei due fratelli Verri che si lamenta che la figlia di 5-6 anni
sa il dialetto, il francese, un po' di tedesco ma non l'italiano; o si veda la
corte sabauda dove ancora nel primo Ottocento si parlava francese o piemontese.
Dunque nella vita di ogni giorno si parlava il dialetto ma non necessariamente il
siciliano. Il siciliano era ovviamente parlato in Sicilia ma nelle altre regioni
si parlavano gli idiomi locali (pugliese, calabrese ecc.). ,