> Marx lo negherebbe a oltranza, ma in questo modo non viene
> fondata una nuova religione? Si salvi chi può.
In una forma meno generale e meno astratta (o meglio sulla base
di corrispondenze che pensava di aver individuato) lo pensava
anche Russel e sospetto non fosse stato il primo a dirlo. Mi
pare in 'storia della filosofia occidentale' o 'storia delle
idee del XX secolo' a quanto ricordo elencò le varie
corrispondenze: popolo eletto <> proletariato, demonio <>
capitalismo, messia <> Marx, teologia <> materialismo
dialettico, eccetera. Non sarei sorpreso se qualcuno l'avesse
notato prima di Russel. Naturalmente per fare le cose per bene
questo impianto andrebbe anche dimostrato su larga base
documentale ma credo che non sia impossibile.
In tutti i casi è difficile sfuggire all'impressione che il
Marxismo abbia tutti i tratti o almeno molti di una versione
del Giudaismo (cose simili si potrebbero dire per la
psicanalisi, forse non per caso Freud era ebreo anche lui). Per
motivi generazionali e in parte familiari ho vissuto in pieno
il vertice della parabola ascentente del Comunismo italiano;
per quanto posso ricordare e dato che comunque frequentavo
anche la parrocchia, mi è sempre parso lo stesso tipo umano con
pregi e difetti, ci manca poco che cambiasse solo l'etichetta.
Del resto la saga di don Camillo e Peppone illustra bene questo
aspetto. Naturalmente un'impressione del singolo non è un fatto
accertato.