Il 25/11/23 19:04, Chérie ha scritto:
> On Saturday, November 25, 2023 at 4:30:04 PM UTC+1, posi wrote:
>
>> Sembra che tu stia assumendo che un essere infinito, proprio in
>> quanto infinito, non ammetta l'esistenza di altro da sé.
>
> Non io, le religioni monoteiste, per cui dio non solo è infinito,
> onnipotente ed eterni, ma anche, unico.
>
Benissimo, allora vuol dire che questa assunzione non la fa nessuno.
Infatti le religioni monoteiste non ritengono di poter dedurre l'unicità
dalla infinitezza. Semplicemente *assumono* che sia unico, senza poterlo
in alcun modo dimostrare, così come assumono che esista, che sia
infinito, onnipotente ed eterno.
Ma non assumono che qualunque essere infinito, in quanto infinito, non
ammetta l'esistenza di altro da sé.
Pertanto non è valida la tua inferenza "Se così fosse cadono le premesse
ontologiche della sua infinità e onnipotenza".
>> Un'assunzione perfettamente lecita, che può portare tanto al
>> panteismo, quanto al "dio minore" e all'ateismo.
>
> Al panteismo no, in quanto in quella visione dio coincide con il
> creato e non è altro. Dovresti studiarti almeno il concetto di
> trascendenza e immanenza.
E' uno dei casi da te considerati "il creatore è anche il suo creato,
compresa la potenza e l’attuarsi del male". Chiaramente, in quel caso è
immanente.
>
>> Tuttavia quest'assunzione mi metterebbe in crisi anche solo per il
>> fatto che mi porterebbe a negare l'esistenza dei numeri dispari,
>> avendo gli infiniti numeri pari "occupato" tutto lo spazio.
>
> No, anzi! perché mai dovrebbe portarti a negare i numeri dispari?
> innanzitutto quello dei numeri pari, dispari, naturali etc ,
> costituisce un insieme infinito di numeri pari, dispari, et c
> rispettivamente. Non esistono infiniti 2 nel gruppo dei numeri pari.
Ma esistono due infiniti nell'insieme dei numeri naturali: quelli dei
numeri pari e quello dei numeri dispari.
>
>> Io sono consapevole di non poter dimostrare empiricamente
>> l'esistenza di infiniti numeri pari e infiniti numeri dispari.
>> Diciamo che "ci credo".
>
> Preciso che non stavo parlando di dimostrare empiricamente
> l‘esistenza di dio, e lo spazio cui faccio riferimento è teoretico,
> non fisico.
Ok
>
>> Ma, se voglio crederci, non posso accettare l'assunzione sopra
>> descritta.
>
> Purtroppo in quanto al dio minore e all’ateismo hai solo dimostrato
> che le mie ipotesi sono corrette. Ma non è una novità: nessuno ha mai
> dimostrato razionalmente l‘esistenza di dio.
Non era mia intenzione dimostrare l'esistenza di un qualsivoglia dio, né
dimostrare come in assoluto scorrette nelle ipotesi tue, ma solo
evidenziare che i tuoi ragionamenti partivano da un assunto che in
realtà non appartiene alla religione cristiana. Quindi, *se* non è
nemmeno tuo, allora il ragionamento non è valido.
Dal canto mio credo che
> sia impossibile affermare che il dio cristiano sia amore, questo
> porta a un filone di pensiero che, per motivi di indottrinamento
> delle persone, è stato decretato eretico.
L'affermazione che il dio cristiano sia amore è decisamente più
complessa da valutare. Se non altro perché bisogna vedere esattamente
che cosa si intende con questa locuzione.
Certo è che se un filone di pensiero differisce dalla dottrina cattolica
è per definizione "eretico" rispetto al cattolicesimo. Su questo non ci
piove.