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La Gerarchia it.*: istruzioni per l' uso
Carlo Fusco <as746t...@sneakemail.com>
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Copyright © 2001 Gruppo Coordinamento Newgroup (GCN)
Questa e` la documentazione ufficiale della gerarchia it.* . L' ultima
versione del documento e altre informazioni riguardanti la gerarchia
it.* sono disponibili presso sito web del GCN. Questo documento viene
rilasciato secondo la licenza GNU General Public License GPL versione
2 della Free Software Foundation
http://www.gnu.org/copyleft/copyleft.html
ed e' proprieta' del Gruppo Coordinamento Newsgroup (GCN). Tutte le
informazioni riguardanti la composizione e le attivita' del GCN
possono essere reperite presso il sito web del GCN.
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Sommario
Il Gruppo Coordinamento Newsgroup (GCN): struttura e funzioni
Usenet, gerarchie e gerarchi
Usenet, ieri e oggi
Gerarchie
Gerarchi
Il Name Space
Il Routing
Il DNS
Il GCN e le politche di gestione
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Il Gruppo Coordinamento Newsgroup (GCN): struttura e funzioni
Accade alle volte che il ruolo e la funzione del GCN non vengono
adeguatamente compresi, e questo finisce per generare una serie di
equivoci e lunghe discussioni che periodicamente sorgono nei newsgroup
della gerarchia. La ragione di tutto cio` e` probabilmente legata alla
proverbiale complessita` del funzionamento di Usenet, difficile da
afferrare senza conoscere i dettagli tecnici. Il Gruppo Coordinamento
Newsgroup si occupa di amministrare la gerarchia it.* ed e`
attualmente costituito da sei membri permanenti e un forum via email,
aperto al contributo dei volontari.
Il manifesto sito web del GCN spiega dettagliatamente la nostra
filosofia, che in ultima analisi si riassume nella missione di
diffondere la cultura Usenet in Italia. Ci occupiamo quindi di gestire
it.*, il che vuol dire essenzialmente controllare lo sviluppo dell'
albero dei newsgroup che costituisce la gerararchia: in pratica
creiamo e cancelliamo i newsgroup. Inoltre come attivita` correlate ci
occupiamo di fornire assistenza agli utenti finali e ai provider,
manteniamo le strutture che permettono l'esistenza dei gruppi
moderati, amministriamo un cancelbot con lo scopo di mantenere un
rapporto segnale/rumore ottimale, piu` in generale combattiamo
attivamente il fenomeno dello spam cercando anche di stimolare la
collaborazione di utenti e provider, infine, occasionalmente e solo su
esplicita richiesta, interveniamo per mediare situazioni di conflitto
nei gruppi moderati.
Svolgiamo tutte queste attivita` cercando di interferire nella vita
dei newsgroup il meno possibile, lasciando cioe` gli utenti liberi di
comunicare a loro piacimento. Inoltre il nostro interesse si concentra
piuttosto sulla gerarchia che sui singoli gruppi, al contrario degli
utenti finali delle News che spesso hanno questi valori
ribaltati. Abbiamo quindi preparato il seguente capitolo nella
speranza di fornire ai curiosi tutti gli elementi informativi
necessari a capire il nostro punto di vista.
Il presente capitolo intende quindi chiarire i punti piu` oscuri e
sfuggenti del lavoro di amministrazione di una gerarchia. Per prima
cosa ci occuperemo di alcuni particolari legati al funzionamento della
rete Usenet, quindi della struttura e funzione delle gerarchie e di
inquadrare il tutto in una prospettiva storica che aiutera` poi a
capire meglio le ragioni di alcune scelte. In seguito spiegheremo che
cosa c' entra il GCN in tutto questo, e verranno cosi` trattati e
chiariti alcuni argomenti di discussione, a volte polemica, che
ricorrono periodicamente nei newsgroup riguardo il nostro modo di
lavorare.
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Usenet, gerarchie e gerarchi
In passato abbiamo ripetuto molte volte un importante concetto:
[ Con una frequenza tipica di una volta la settimana, qualcuno si
domanda perché mai noi del GCN ci comportiamo come dei dittatori, e
facciamo solo quello che ci pare. La risposta è semplicissima:
perché siamo dei dittatori. (Maurizio Codogno) ]
Che vuol dire esattamente siamo dittatori? Facciamo prima un passo in
dietro e vediamo rapidamente cos' e` Usenet e come funziona.
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Usenet, ieri e oggi
Usenet e` fondamentalmente un immenso spazio virtuale di
comunicazione, costituito da un numero molto grande di aeree di
discussione, cha al giorno d'oggi esiste prevalentemente, ma non
esclusivamente, su Internet. Assodato cio` bisogna pero` ricordarsi
che Usenet e Internet sono due realta` distinte, infatti su Internet
esistono sin dagli albori dei tempi le liste di discussione via email
[1]che in maniera diversa servivano e tuttora servono lo stesso scopo,
per cui si tende a confondere le NetNews[2] con le mailing list cioe`
le liste di discussione che viaggiano in Internet mediante la posta
elettronica.
Usenet e la posta elettronica con le sue mailing list sono dunque due
realta` diverse. Entrambe sono esempi di messaggistica telematica
organizzate per aree di discussione e basate su un formato comune e
coerente, ma mentre la posta elettronica serve a trasmettere dei
messaggi da un utente ad un altro utente, o a un loro limitato gruppo,
Usenet e` stata concepita per permettere lo scambio di articoli[3] tra
un numero decisamente molto piu` grande di persone. Per raggiungere
questo scopo venne definito un nuovo protocollo di comunicazione
chiamato NNTP (Network News Transfer Protocol) [4] che ha stabilito le
linee guida e il modo di funzionare di Usenet su Internet nei tempi
piu` recenti.
Una piccola digressione nel discorso: occorre distinguere Usenet da
Internet per ragioni storiche oltre che tecniche. ARPANET, la creatura
del consorzio DARPA a finanziamento governativo-militare, era l'
embrione dell' internet a venire ed era riservata ai pochi eletti che
potevano accedere ai finanziamenti necessari per pagarsi la costosa
connessione alla rete, che avveniva per lo piu` su linee
dedicate. Usenet invece si e` sviluppata su una struttura parallela,
basata sull' UUCP e le preesistenti linee telefoniche, per scambiare
messaggi in maniera simile alle mailing list di ARPANET, ma con spese
molto piu` limitate. Proprio per questo Usenet venne chiamata l'
ARPANET dei poveri e fu un fattore determinante nella diffusione di
massa di un sistema di rete omogeneo. Infatti poco tempo dopo la
nascita di Usenet i due sistemi vennero messi in collegamento da dei
gateway e nel tempo si fusero assieme.
Usenet dagli inizi degli anni 90 e` andata raddoppiando ogni 18 mesi
circa e oggi le sue dimensioni sono tali che malgrado la
disponibilita` di hardware molto potente, amministrare un server news
con un feed completo [5] e` uno dei compiti piu` complessi che un
amministratore di rete puo` trovarsi ad affrontare.
Torniamo a noi. Vediamo nelle successive figure 1 e 2 come e` fatta
una mailing list e come invece e` strutturata Usenet.
\ | / (1)
\ | /
/---+---\
--- server ---
\---+---/
/ | \
/ | \
Figura 1
(1) Nei raggi sono rappresentati i server di posta dove risiedono
le caselle elettroniche degli utenti a cui il server al centro
della figura, dove viene gestita la lista, invia le email della
lista. Il protocollo di trasmissione e` l' SMTP ed e` di tipo
push;
Una lista email e` quindi costituita da un unico server (rappresentato
al centro della struttura raggiata in figura (1) che gestisce la lista
e che ridistribuira` le email ricevute, a tutti gli elaboratori su cui
giacciono le caselle postali degli iscritti (le estremita` dei raggi).
Il server quindi spinge (push) le email alle caselle degli utenti,
dalle quali vengono poi prelevate, pull, per essere lette.
Una variazione sul tema, simile nella struttura, anche se con
protocollo di tipo pull per tutto il percorso, e` quello dei forum su
web. C' e` infatti, come nel caso precedente, un unico server web su
cui risiede l' intera messaggistica, al quale gli utenti si collegano
e prelevano o inviano i messaggi.
* * * ---+
| | | |
| | | |
/-+-\ /-+-\ /---\ | |
*------ 6 ----- 7 -------- 4 | |
\---/ \-+-/ \-+-/ | |
\ | | | |
\ | | | |
\ +------------|-----|-------+ |
\ | | | | (1)
/---\ /---\ /---\ | /-+-\ | |
*---- 8 ------ 1 5 ----+--- 2 -----+ |
\-+-/ \---/ \-+-/ | \---/ |
| \ | | |
| \ | | |
| +------|-+ | |
| +---------------+ \ | |
/-+-\ / \ /-+-\ |
*---- 9 + + 3 --------* |
\---/ \-+-/ ---+
Figura 2
(1) Spaccato di Usenet, ogni esagono e` un server che scambia il
propri feed con i peer, gli altri esagoni a cui sono
collegati. Sebbene ogni sever ha come peer un numero limitato
di altri server, l' intreccio di collegamenti fa` si che un
articolo uscito da uno specifico punto di iniezione si
propaghi rapidamente (e quasi miracolosamente) al resto della
rete;
Usenet quindi e` diversa dalla mailing list. La necessita` di
distribuire una massa enorme di messaggistica (per ora 350 Gigabite/
giorno) crea la necessita` di avere una rete di server, piuttosto che
uno singolo, ciascuno con la sua aliquota di client a cui distribuire
a richiesta (pull) parte del feed. In pratica ciascuno degli esagoni
della figura 2 potrebbe essere paragonato al singolo esagono della
figura 1, qui rappresentato senza la struttura radiale che indica i
client che e` stata omessa per semplicita`. Il protocollo di
comunicazione tra server e` di tipo push, cioe` ogni server e`
collegato ad un certo numero di altri server, i peer, e a cui
reindirizza gli articoli via via che li riceve, dopo averne fatta una
copia per esaudire le eventuali richieste dai client con i quali
quindi comunica con un protocollo di tipo pull, precisamente l' NNRP,
(Network News Reading Protocol).
Le differenze tecniche tra mailing list e Usenet che abbiamo appena
visto si riflettono in una maggiore complessita` di gestione di
quest'ultima e nella sua intrinseca necessita` di avere definiti degli
accordi molto precisi tra gli amministratori per far funzionare l'
intera baracca. Questo concetto e` molto importante e verra` ampliato
alla fine del capitolo, ma lasciate che adesso mi sofferma su un paio
di conseguenze che da qui scaturiscono:
Importante: Accordi comuni
Usenet e` una entita` virtuale creata dalla connessione
di N reti ciascuna con il loro proprietario, i quali
possono legittimamente rivendicare il possesso solo del
loro piccolo orticello in seno alla totalita` della rete,
ma sono al tempo stesso anche responsabili nei confronti
dei colleghi di tutto il flusso di informazioni uscente
dalla loro proprieta`.
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Gerarchie
Un sistema di messaggistica cosi` grande introduce un altro problema:
l' organizzazione razionale degli articoli. Nel 1979 quando Usenet
venne creata da Tom Truscot e Jim Ellis, i due studenti decisero di
organizzare gli articoli [6] secondo uno schema gerarchico nel quale
gli articoli venissero accorpati logicamente per argomento in gruppi
specifici, i quali a loro volta potessero essere inseriti in insiemi
di complessita` superiore, il tutto ripetuto per un certo numero di
livelli. Questo approccio si rivelo` vincente anche per un altro
motivo, la strutturazione tassonomica risultava immediata e
autoesplicativa.
Ogni articolo quindi a seconda dell' argomento doveva essere inviato
nel newsgroup appropriato, il cui nome mostrava tutti i livelli
gerarchici della sua struttura, elencati da sinistra a destra secondo
un criterio di maggiore specificita` e separati ognuno da un punto. Il
contenitore piu` a sinistra indicava il nome generico della gerarchia,
quello piu` a destra la parte piu` specifica del nome del gruppo, [7]
di conseguenza la notazione "nome.*" indicava l' insieme di tutti i
gruppi, cioe` l'intera gerarchia.
Questo tipo di organizzazione tassonomica e` tuttora in uso, e nella
figura 3 possiamo vedere un esempio reale tratto dalla gerarchia it.*.
it.comp.aiuto (1)
| | |
it.news.aiuto (2)
| | |
| | |
| | |
I livello<------+ | |
(nome della gerarchia)| |
| |
II Livello<----------+ |
|
|
III Livello<---------------+
Figura 3
(1) it.comp e` un newsgroup, nel senso che e` da solo un argomento
di discussione, ma contiene anche altri newsgroup piu`
specifici, come appunto it.comp.aiuto. Da notare che non
necessariamente ogni livello contiene un newsgroup, infatti
potrebbe benissimo esistere it.comp.aiuto e non it.comp . in
quel caso nel gergo in uso si dice che manca il "gruppo
padre". I gruppi di uno stesso sottolivello (per esempio i
gruppi di it.comp.*) sono definiti "gruppi fratelli";
(2) it.news.aiuto rivela l' argomento di discussione col suo nome
di gerarchia e rendera` evidente cosi` che li` ci occupera`
delle richieste di aiuto sulle News, e non sui computer, che
e` argomento dell' altro gruppo.
Con la crescita mozzafiato di Usenet alle big8 si sono affiancate nel
tempo moltissime altre gerarchie per un numero totale di svariate
decine di miglia di newsgroup. Tutto questo ha due importanti
conseguenze:
Importante: c' e` spazio per tutti
Puo` esistere su Usenet un numero contemporaneo di
gerarchie teoricamente illimitato, cioe` l' esistenza di
una gerarchia non pregiudica quella di un' altra.
Importante: Amministrazione automatica
E` praticamente impossibile per un amministratore
seguirle tutte, o anche solo una parte delle gerarchie, e
tanto meno sarebbe impossibile amministrarle in maniera
centralizzata, quindi, e` necessario un sistema di
amministrazione automatizzato e decentrato.
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Gerarchi
Finalmente arriviamo al dunque: chi e` che comanda su Usenet? E che c'
entra il GCN in tutto cio`? Ancora una volta seguiamo la storia. Nel
1991 venne creato soc.culure.italian nella gerarchia che in seno all
big8 si occupa delle problematiche sociali. Praticamente questo
divenne l'unico angolo di Usenet nel quale fosse possibile discutere
in italiano.
Questa situazione nel corso degli anni divenne piuttosto limitativa e
un gruppo di utenti italiani delle news, ma anche amministratori di
server, nel 1994 costitui` il GCN e creo` it.* [8]. L'intera storia
e'raccontata altrove , ma adesso a noi interessa vedere esattamente in
cosa consiste la creazione di una gerarchia per poi tornare al GCN.
Nella cultura Usenet c'e` un detto che spiega molto bene un concetto
chiave: "la regola d'oro di Usenet e` che chi ha l'oro fa le regole".
Infatti sin dalla sua creazione, chi gestiva i vari nodi della rete e
quindi pagava la costosa bolletta per il trasposorto delle news aveva
poi una voce importante nelle decisioni che riguardavano la gestione
dei newsgroup. Inizialmente, almeno fino al Great Renaming, il gruppo
degli amministratori dei principali server news si riuni` in una
mailing list e costitui la "Backbone Cabal", che sotto la guida del
carismatico Gene Spafford ebbe uno strettissimo controllo sullo
sviluppo di Usenet.
Nel corso degli anni con il continuo potenziamento della tecnologia e
la diffusione sempre piu` estesa di Internet certe ristrettezze
tecniche sono venute a mancare e quando il protocollo NNTP, che si
basa sulla tecnologia TCP-IP e regola la diffusione delle News
attraverso Internet, inizio` a giocare un ruolo di primo piano nela
diffusione di Usenet, l' importanza della Cabal che controllava la
rete UUCP venne grandemente ridotta, fino a sparire del tutto. Quello
che accadde poi fu la messa a punto di un sistema per la creazione dei
newsgroup [9] decentralizzato ma la cui supervisione veniva comunque
effettuata da individui, come Gene Spafford, che riscutevano la
fiducia della gran parte degli utenti e, soprattutto, degli
amministratori di news.
Le cose sotto questo aspetto non sono cambiate. Usenet e` cresciuta,
sono nate altre gerarchie, molte di queste di interesse nazionale a
causa di una precisa scelta linguistica e culturale come loro filo
conduttore e il numero di server news e` aumentato a dismisura. Questo
fatto ha comportato che i newsmaster non sono piu` in grado di
controllare quello che accade su tutto lo spazio di Usenet. Si e`
quindi spontaneamente evoluta la necessita` di creare un "web of
trust" cioe` una rete di fiducia dove i gestori dei server news
delegano la gestione della nomenclatura delle varie gerarchie che
costituiscono Usenet a delle "agenzie" costituite da volontari e
generalmente specializzate su un solo spazio gerarchico. Questo modo
di amministrare lo spazio nominale di Usenet, che e` solo una
modernizzazione di quanto gia` avveniva in passato, verra`
formalizzato nello standard uffciale di Usenet curato dalla IETF. Il
documento, ancora in corso d' opera, infatti a questo proposito
recita:
" Usenet "belongs" to those who administer the hosts of which it is
comprised. There is no Cabal with overall authority to direct what
is to be be allowed. Nevertheless, there do exist agencies within
Usenet that have authority to establish policies and to perform
administrative functions, but such authority derives solely from the
consent of those sites which choose to recognise it (and who can
decline to exchange articles with sites which choose not to
recognise it). Usually, the authority of such an agency is
restricted to a particular hierarchy, or group of hierarchies. "
Quello che dice il "draft" quindi e` che Usenet appartiene a chi
amministra i server che la compongono e che non esiste un' autorita`
centrale, ma esiste invece un' amministrazione delegata ad "agenzie"
che stabiliscono le regole di gestione solo grazie al consenso dei
siti che scelgono di riconoscere tale autorita` e che possono
rinunciare a scambiare articoli con chi non fa` altrettanto. Il GCN
e` una di queste "agencies" e si occupa di amministrare la struttura
gerarchica di it.* . Vediamo adesso di chiarire un equivoco in cui
spesso si cade quando si osserva la nomenclatura della gerarchia it.*,
cioe` confondere la il DNS con Usenet.
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Il Name Space
Internet oggi funziona mediante due meccanismi strettamente legati tra
loro: il Routing e la risoluzione dei nomi a dominio. Vediamo che cosa
sono.
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Il Routing
Ogni computer su Internet ha un indirizzo IP, cioe` un numero univoco
che va da 0-255 costituito da 4 cifre ognuna separata da un punto (ad
esempio 192.186.20.10). Tale numero e` l'equivalente concettuale della
longitudine e latitudine nello spazio geografico, possiamo infatti
dire che l'indirizzo IP e` la coordinata che identifica una macchina
all'interno dello "spazio IP" da cui Internet e` formato. In questa
specie di spazio geografico virtuale, ogni computer deve poter essere
in grado di raggiungere una qualsiasi altra macchina, purche` questa
sia in quel momento collegata al sistema; la tecnologia che consente
cio` viene chiamata "Routing", instradamento.
La registrazione dello spazio IP e` stata curata da una organizzazione
costituita da esperti del settore, la IANA (Internet Assigned Number
Authority) che sotto contratto dal governo degli Stati Uniti in
passato ha letteralmente organizzato la topologia di tutto
Internet. Oggi un'altra organizzazione, l'ICANN, si e` assunta questo
ruolo. Tra i compiti della IANA prima e dell'ICAN poi c'e` stato anche
quello di organizzare il funzionamento del Domain Name System
(DNS). Vediamo cos'e`.
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Il DNS
Gli indirizzi IP in quanto numeri sono per l'essere umano di diffcile
memorizzazione. Per ovviare a questo inconveniente Internet e` stata
"cartografata" con un sistema alternativo all'IP, ovvero mediante il
DNS (Domain Name System), cioe` un enorme archivio nel quale alla
grande maggioranza di indirizzi IP viene ad essere associato un nome.
Tale nome sottinende un'organizzazione gerarchica simile a quella di
Usenet. Infatti esso e` costituito da almeno due parole, solitamente
tre o quattro, ognuna divisa da un punto (come avviene per i nomi dei
newsgroup). Per facilitare l'organizzazione logica di questo modo
alternativo di rappresentare la geografia di Internet, questo spazio
nominale e` stato organizzato in strutture gerarchiche definite
dall'ultima parte del nome, chiamato il Top Level Domain o TLD, che
definisce la categoria gerarchica piu` generale. Per esempio
www.example.com, appartiene al "name space" definito dal TLD '.com',
il quale raggruppa tutte le macchine che sul web distribuiscono
informazioni di tipo commerciale.
Ora accade che tale archivio non solo sia immenso, ma venga anche ad
essere interrogato ogni singola volta che ci sia uno scambio di
informazioni su Internet. Questo perche` la tecnologia del Routing
capisce solo lo spazio "cartografico" per numeri.
Tra l'utilizzatore e Internet occorre quindi uno strato software che
da un lato comunichi con l'essere umano mediante il sistema di
coordinate "nominali" e dall'altro col Routing mediante le coordinate
numeriche. Tale strato software quindi fa` da traduttore tra l'essere
umano e la Tecnologia alla base di Internet e per fare cio` deve
consultare ogni volta il DNS. Considerando la dimensione e il
traffico di Internet e` facile capire che con queste premesse un
sistema centralizzato collasserebbe all'istante. Si e` escogitato
quindi una diversa soluzione al problema: Il database e` stato
spezzettato in maniera logica e distribuito tra un numero adeguato di
macchine. Vediamo come.
L'organizzazione gerarchia del DNS (Figura 4) prevede che ci siano un
certo numero di ROOT server identici (attualmente 13) controllati
direttamente dall'ICANN, che, in base al TLD, cioe` la stringa che
segue l'ultimo punto nel nome associato all'IP (nel nostro esempio
'.com'), sappiano localizzare un altro DNS, il MASTER DNS, specifico
per quel particolare TLD.
In altre parole ci sara` un Master DNS per il TLD .com, .net, .org,
ecc. e uno specifico per ogni paese, es. '.it' per l'Italia, '.fr'
per la Francia ecc. Il master DNS a sua volta conosce i DNS dei
provider a cui sono stati assegnati i nomi che precedono il TLD,
es. "example" in 'example.com'. Questi infine hanno l'informazione
cercata, cioe` l'assegnazione tra i computer che condividono il nome
'example.com' (es. 'ftp.example.com' e 'www.example.com') e il loro
corrispettivo indirizzo IP. Essi quindi costituiscono l'ultimo
livello di questo sistema gerarchico.
1 Livello [ROOT server]
/ | | \ \
/ | | \ \
/ | | \ \
2 Livello [.com] [.net] [.org] [.it] [.fr] [...]
(TLD) |
|
|
3 Livello [ Name Server per]
[ "example.com" ]
Figura 4: Struttura gerarchia del DNS, al primo livello abbiamo i
ROOT Server, ridondanti per dare robustezza al sistema a
seguire troviamo i server dei vari TLD, ognuno gestito da
una diversa autority, i quali organizzano il loro spicchio
di Internet, cioe` indirizzano le richieste ai server dei
singoli provider che abbiano registrato un dominio sotto
il loro controllo.
Ogni qualvolta un utente di Internet cerca di contattare un qualsiasi
nodo della Rete mediante il nome (per esempio cerca una pagina web su
www.example.com), attiva automaticamente e in modo trasparente una
ricerca che parte dal suo computer per il Root server, prosegue per il
master server di quel TLD e infine giunge al DNS server che ha
autorita` per quel particolare dominio (chiaramente tale zona di
autorita` deve essere stata preventivamente registrata da chi gestisce
la struttura nominale di quel particolare TLD) che finalmente gli
comunichera` l' indirizzo IP cercato. Ottenuta l' informazione, il
computer dell' utente puo` finalmente istradare le informazioni verso
il destinatario tramite il sistema di Routing.
La IANA, come ho gia` ricordato, organizzo` la "cartografia" di
Internet creando quindi dei TLD generici (com, net, org, edu, mil,
ecc.) e dei TLD specifici per nazioni geografiche, cioe` i ccTLD o
"Country Code TLD". Per fare questo decise di utilizzare il database
ISO 3166-1 creato da una organizzazione indipendente, la ISO3166MA.
Questo e` uno dei tre database gestito da tale organizzazione ritenuta
"superpartes", che basandosi sulle indicazioni delle Nazioni Unite
mantiene un database consistente di codici a 2 cifre (ALPHA-2) e a 3
cifre (ALPHA-3), nonche` uno numerico per ogni nazione riconosciuta
dalla UN. Tale database e` li` ad uso e consumo di chiunque voglia
utilizzarlo, e infatti cosi` fece la IANA che defini` i ccTLD in base
al codice ALPHA-2.
Alcuni gestori di gerarchia tra cui anche il GCN, hanno
incidentalmente fatto la stessa scelta, cioe` di usare il codice ISO
3166-1 ALPHA-2, generando cosi` una gerarchia il cui spazio nominale
somiglia a quello del DNS per il corrispondente ccTLD. Quello che
pero` spesso sfugge e` che tale somiglianza finisce esattamente la`
dove comincia: col nome. A parte il fatto che la struttura gerarchica
e` rigirata, nell'uno va dal piu` generico al piu` specifico e
nell'altro fa` esattamente l'opposto, cioe` it.* e` diverso da *.it,
ma l' intera struttura e scopo dei due spazi nominali e` completamente
diversa. Usenet infatti usa quei nomi per organizzare gli articoli in
modo coerente, informativo e consistente tra i vari server news,
mentre il DNS li utilizza come database mnemonico per gli indirizzi
IP.
Questo ha una serie di importanti conseguenze. La prima e` che non
esiste *NESSUNO* standard, regola, rfc, draft di rfc, nessun tipo di
documento, che stabilisce o persino suggerisce come convenzione
generale quella di usare il codice APLHA-2 nella definizione del
namespace di Usenet, e infatti molti hanno scelto sistemi diversi
(esiste uk.* ed esiste england.*, esiste malta.* ed e` esistita ita.*,
tanto per fare solo alcuni esempi). La seconda e` che le agenzie che
amministrano lo spazio nominale del DNS sono di fatto monopolistiche.
Essendo infatti il processo di risoluzione dei nomi legato al
contenuto dei root DNS, chi amministra questi ha il potere assoluto su
tutto il resto. Esistono dei tentativi di creare delle alternative,
ma a parte l' enorme costo che richiede una cosa del genere ci sono
delle problematiche tecniche enormi che limitano pesantemente il
successo di queste iniziative.
Su Usenet invece una gerarcha non influenza in alcun modo la
diffusione di una qualsiasi altra gearchia. L' amministrazione dello
spazio nominale di Usenet e` infatti decentrata; questo implica che
chiunque puo` creare e far diffondere una gerarchia, tutto quello che
deve fare infatti e` investire il suo tempo nel progetto. Per quanto
riguarda i costi, l' unica cosa veramente necessaria e` una normale
connessione a Internet, anche un modem a 56 K e` adeguato.
Importante: Data la sua natura distribuita e paritetica su Usenet non
esiste tecnicamente il modo di imporre un monopolio.
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Il GCN e le politche di gestione
Alla fine di tutta questa lettura abbiamo scoperto che it.* e` una
gerarchia gestita in maniera dittatoriale dal GCN, che la sua gestione
avviene tramite dei normali articoli, i "control message" e i
"checkgroup" che contengono la lista dei nomi dei newsgroup e il loro
corrispondente titolo, e che tutto il suo potere risiede solo nel
fatto che c' e` un numero rilevante di amministratori news che ha
deciso di affidare il controllo dello spazio nominale dei gruppi che
iniziano per "it" sul proprio server.
Emerge quindi finalmente la verita`, cioe` che il GCN e` solo il
dittatore delle proprie opinioni e che chiunque puo` fare le cose che
fa` il GCN, mandare cioe` messaggi o articoli firmati, con la spesa di
una semplice connessione dial-up (cioe` via modem).
Per essere piu` precisi esitono tre servizi supplementari, ma non
indispensabili, che il GCN utilizza per migliorare it.*:
* Un sito web per raccogliere la documentazione. Al giorno d' oggi uno
spazio su web e` facilmente reperibile anche a basso costo.
* Alcune mailing list di supporto. Anche queste sono disponibili a
costi estremamente contenuti.
* Un server mail che reindirizzi gli articoli provenenti dai gruppi
moderati verso l' indirizzo della moderazione.
Questo e` l' unico elemento costoso della collezione, ma se si e` in
grado di convincere un numero adeguato di amministratori news a
portare la propria gerarchia non e` certo difficle trovare qualcuno
disposto ad offrire agli aspiranti gestori un servizio del
genere. Usenet infatti e` andata avanti proprio in questo modo sin
dalle sue origini e tutto quello che si e` fatto, e questo riguarda
tutti, incluso il GCN, e` avvenuto grazie ad alcuni appassionati che
hanno messo a disposizione le strutture da loro gestite. Dagli albori
di Usenet sino ai giorni nostri moltissimi utenti hanno potuto
connettersi solo grazie a questi atti di generosita`, voluti ma non
dovuti. Cio` e` ormai parte integrante della cultura Usenet.
E` quindi possibile per chiunque creare una nuova gerarchia in lingua
italiana, come e` infatti gia` avvenuto, o addirittura e anche
possibile cercare di convincere gli amministratori news ad accettare i
control messages per uno spazio nominale che inizia per 'it'. In
entrambi i casi infatti il GCN non possiede alcun mezzo per impedire o
reprime delle simili iniziative. Tra l'altro questo conflitto si e`
gia` verificato e due gerarchie diverse si sono fuse nello stesso
albero.
Note
[1] Internet e` nata negli anni sessanta grazie a un massiccio
finanziamento elargito dall' esercito degli Stati Uniti, che agli
inizi della guerra fredda voleva valorizzare l' uso degli
elaboratori elettronici di cui era abbondantemente dotato. La
ricerca venne indirizzata verso le reti piuttosto che l' uso degli
elaboratori come workstation, venne pertanto costituito il
consorzio DARPA nel quale entrarono a far parte anche le
universita` e si svilupparono i protocolli di rete che sfociarono
poi nell' attuale famiglia di protocolli tcp-ip; venne quindi
creata una rete mista, militare, governativa e universitaria
chiamata ARPANET che nei primi anni novanta si divise in Milnet e
Internet. Su ARPANET nacquero le mailing list.
[2] Un sinonimo di Usenet
[3] Si parla di articoli o di messaggi proprio per distinguere le due
tipologie di scambio.
[4] Usenet in realta` e` venuta prima dell' NNTP. Infatti in origine
essa esisteva grazie all'UUCP cioe` Unix-to-Unix Comunication
Protocol, un protocollo che venne disegnato 5 anni prima della
nascita di Usenet e 5 anni dopo quella di Unix, espressamente per
permettere lo scambio di file o email tra macchine
Unix. Ovviamente l' UUCP venne creato negli stessi laboratori
della AT&T Bell Labs da cui usci` lo Unix, intorno al 1974 come
utilita` di supporto al loro sistema operativo. Usenet nacque
quindi nel 1979 su questa base acquisita di conoscenze, grazie
alla disponibilita` dei Bell Labs a diffondere liberamente e a
costi minimi lo Unix e il protocollo UUCP. Infatti il desiderio di
due studenti della Carolina del Nord, negli Stati Uniti, di
scambiarsi tra loro informazioni tecniche propio sullo Unix
catalizzo` la nascita di Usenet. Si trattava di Jim Ellis e Tom
Truscot che assieme a Steve Bellovin, l' autore del software
iniziale, misero in comunicazione un elaboratore della Duke
University con un altro situato a poche miglia di distanza presso
l' universita` della North Carolina proprio mediante UUCP.
[5] Il feed e` la massa di articoli che i server scambiano tra loro.
[6] Inizialmente su un disegno di un centinaio di macchine complessive
si prevedevano un paio di articoli giornalieri.
[7] Inizialmente esisteva una sola gerarchia, che venne chiamata
"NET", ma che presto venne affiancata da "FA" (From ARPANET)
quando Mark Horton creo` un gateway di connessione tra le due reti
e quindi le mailing list di ARPANET arrivarono su Usenet, e da
"MOD" per i gruppi moderati. In seguito ci fu la "Grande
Riorganizzazione" (Great Renaming") voluta da Gene Spafford che
porto` alla creazione delle big7 (comp.*, misc.*, news.*, rec.*,
soc.*, sci.* talk.*) diventate poi big8 con l' aggiunta di
humanities.*; nello stesso periodo venne creata da alcuni
amministratori di server news alt.* per includere i gruppi
rifiutati dalle big8, cioe` alt.gourmet, alt.drug alt.sex e per
completezza alt.rock-and-roll.
[8] In realta` ci fu un tentativo precedente con ita.*, ma per una
serie di motivi, soprattutto legati al disinteresse dei promotori
della gerarchia, l'esperimento falli`. ita.* come nome di
gerarchia non e` attualmente usato da nessuno.
[9] La creazione di un nuovo ng inizia con una "Request For
Discussion" (RFD) nella quale avviene la proposta, dopo un periodo
di discussione si passa la voto, si contano i NO e i SI e se i
raggiungono certi valori il gruppo viene creato. L' intero
processo e` gestito da un gruppo di volontari (Usenet Volunteer
Votetekers)che avendo una grossa influenza nell' approvazione
delle RFD controlla a monte l' intero processo e svolge un ruolo
di primo piano in tutta la procedura. La creazione effettiva di un
nuovo newsgroup avviene tramite un articolo formattato in maniera
particolare e firmato elettronicamente. Attualmente il detentore
delle chiavi necessarie a generare la firma riconosciuta nelle
big8 e` David C. Lawrence, che come avvenne in passato con Gene
Spafford ha la completa fiducia dei newsmaster. Tutto questo
processo e` la naturale evoluzione della procedura che avveniva ai
tempi della Backbone Cabal, con l' unica differenza che il voto
all' epoca era solo un sondaggio di opinioni.
--
ciao | Antispam in pillole: (WHOIS) Indica a quale provider appartiene
cf | l'IP dal quale e` partito lo spam, e quindi a chi rivolgere il
-----+ LART. Per chi sa come ricompilare questo e` il miglior WHOIS per
Linux e Win: 'http://www.linux.it/~md/software/whois_4.5.25.tar.gz'
>* Il seguente post fa parte di un documento incompleto che stavo *
>* scrivendo nell' intenzione di contribuire al rinnovo del sito web *
>* del GCN. Ne invio qui una parte in relazione al discorso su "chi *
>* comanda su Usenet".
mmmmm.....e il resto dove lo posso leggere? sul tuo hd? mi mandi una
copia user/pass con i diritti di lettura? :)
non ho molto da dire sul corpo del messaggio (ho ancora molto da
imparare prima di poter dire cose sensate), ma volevo farti sapere che
l'ho letto volentieri e che non l'ho trovato cosi terribile[1]. spero
che procederai ad aggiornare presto il sito del gcn.
alek
[1] a mia parziale discolpa posso dire che sono uno che ha letto molte
volte "IT", quindi le tue settecento righe mi fanno un baffo :)
--
agente operativo del BINT
appartenente ai gruppi d'assalto del SCS
presidente del LSFC
hacker della terribile banda del localhost
>contiene le tutte le informazioni necessarie a capire *
>* la questione del "potere" su Usenet. *
bel documento
ma non capisco perche' lo scrivi al plurale
bastava un sol nome :))
ciao rossana
www.itroos.com/rossana/roxana
ICQ uin 59466709
IRC #folla
Plurale maiestatis!!!
:-)
Hamlet
Ciao, ben risentita
> bel documento
> ma non capisco perche' lo scrivi al plurale
> bastava un sol nome :))
> ciao rossana
Crisi feroce di identita`.
--
ciao | Antispam in pillole: (TRACEROUTE) Indica le reti, hop, che sono
cf | tra te e il computer dello spammer, il penultimo hop e` di chi
-----+ fornisce connettivita` all'ISP dello spammer: inviare a lui il
lart, se l'ISP protegge lo spammer. Il traceroute puo` essere falsificato
>Tra l'altro questo conflitto si e`
>gia` verificato e due gerarchie diverse si sono fuse nello stesso
>albero.
Quali?
>[7] [...] In seguito ci fu la "Grande
> Riorganizzazione" (Great Renaming") voluta da Gene Spafford
^
Manca un ".
--
Marco Barisione (ICQ 84277092)
>>Tra l'altro questo conflitto si e`
>>gia` verificato e due gerarchie diverse si sono fuse nello stesso
>>albero.
> Quali?
sk.*, dove Slovakia e Saskatchewan (Canada) usano lo stesso namespace:
Message-ID: <10129421...@ok-corral.gunslinger.net>
>>[7] [...] In seguito ci fu la "Grande
>> Riorganizzazione" (Great Renaming") voluta da Gene Spafford
> ^
> Manca un ".
e mica solo quello, comunque grazie.
>> Quali?
>
>sk.*, dove Slovakia e Saskatchewan (Canada) usano lo stesso namespace:
>
>Message-ID: <10129421...@ok-corral.gunslinger.net>
Potresti indicarlo all'interno del documento, così si dimostrerebbe a
tutti i Greco o simili che questo è realmente possibile.
>> Manca un ".
>
>e mica solo quello, comunque grazie.
Bhé io ho notato solo quello :-)
Comunque il documento mi sembra chiaro e scritto bene.
aggiungo una nota per spiegare meglio questo punto, e mettero` quella referenza.
>>> Manca un ".
>>
>>e mica solo quello, comunque grazie.
> Bhé io ho notato solo quello :-)
Sleepers e Marco gli hanno fatto le pulci e tra tutti e due mi hanno
fornito una bella lista di errori e imprecisioni. Adesso sto facendo
le correzioni, non appena finisco dovrebbe finire sul sito web.
> Comunque il documento mi sembra chiaro e scritto bene.
thx
--
ciao | Siti web utili su Usenet: Zvon RFC repository .
cf | Le RFC sono la sapieza di Internet, ma e` difficile trovare subito
-----+ quello che si cerca. Oggi esiste un archivio con tutte le RFC
ordinate e in HTML: http://zvon.org/tmRFC/RFC_share/Output/index.html
> Il GCN e le politche di gestione
>
> Alla fine di tutta questa lettura abbiamo scoperto che it.* e` una
> gerarchia gestita in maniera dittatoriale dal GCN, che la sua gestione
> avviene tramite dei normali articoli, i "control message" e i
> "checkgroup" che contengono la lista dei nomi dei newsgroup e il loro
> corrispondente titolo, e che tutto il suo potere risiede solo nel
> fatto che c' e` un numero rilevante di amministratori news che ha
> deciso di affidare il controllo dello spazio nominale dei gruppi che
> iniziano per "it" sul proprio server.
>
> Emerge quindi finalmente la verita`, cioe` che il GCN e` solo il
> dittatore delle proprie opinioni e che chiunque puo` fare le cose che
> fa` il GCN, mandare cioe` messaggi o articoli firmati, con la spesa di
> una semplice connessione dial-up (cioe` via modem).
Benissimo. Adesso è (quasi) tutto più chiaro, per me.
Trovo encomiabile (perdonami la parola orrendamente "aulica", ma non ne
trovo di migliori...) che un gruppo di volontari si dia da fare per
consentire l'esistenza di una struttura come it*.
Non riesco inoltre a immaginare (almeno per il momento, dato il
mio recentissimo approccio con questo contesto) come potrebbe
funzionare una gestione alternativa a una di questo tipo (intendo
una gestione articolata secondo principi di maggiore "democraticità" e
partecipazione nel rapporto utenti-gruppo di gestione).
Quindi, trovando poco da eccepire ai presupposti di base, alle
motivazioni che supportano chi tiene efficiente la gerarchia, mi
permetto
solo due piccole osservazioni (che, anche se tardivamente, esauriscono
le motivazioni per le quali ero intervenuta inizialmente)
-) Le regole di it*, per quel che si legge nel sito apposito, sembra
siano nate e si siano mantenute in aderenza a pochi principi
fondamentali (e largamente condivisibili); fra gli altri, quello di
intervenire nella regolazione del traffico di messaggi solo per non
consentire la circolazione di messaggi a contenuto illegale o per
limitare lo spreco di risorse (il limite all'eccesso di crosspost credo
sia dettato da ciò, no?).
Invece non vi è traccia di regole e relative procedure tecniche (a parte
il discorso della moderazione) create per regolamentare i rapporti fra
gli utenti; ossia, volte a garantire il rispetto di "modalità d'uso"
corrette da parte di alcuni e,
corrispettivamente, la fruizione senza disagi (o supposti tali) da parte
di altri.
In questo NG si è invece parlato a lungo di replay con "R:" o di OT e
di
eventuali nuove regole/procedure per questi casi, che
avrebbero, quindi, proprio questa specificità: di intervenire sui
comportamenti
degli utenti e di regolamentarne anche le interazioni comunicative.
Ma così facendo, in pratica: o si ritiene di farsi interpreti di
"valori assoluti" (bè, difficili da sostenere, ai nostri tempi...), ed è
stato invece evidente che gli stessi non sono, da molti, considerati
tali e che la
diversità di opinioni, in merito, è ampia; o si ritiene di farsi
interpreti del volere di una maggioranza. Ma anche questo è ben
difficile da sostenere se non si è effettivamente delegati (attraverso
votazioni) ad agire per conto di una maggioranza. (E non ci si deve
quindi neanche troppo meravigliare delle accuse di esercitare
"impropriamente" un potere di tipo autoritario...).
Detto questo (tanto per l'inutile gusto di mettere i puntini sugli "i" e
pure... OT = Off Time), è anche vero che il GCN potrebbe
dittatorialmente imporre comunque le risoluzioni pratiche delle proprie
opinioni...
Credo invece che anche senza soluzioni di procedure così ..."estreme",
l'accettazione e il rispetto delle poche e semplici regole per un uso
"corretto" potrebbe avvenire con molti meno problemi se le
informazioni in merito fossero date subito, in prima battuta a tutti i
nuovi utenti.
-) Altrove hai accennato che l' "imprinting" usenettiano è delineato
anche sui valori e i parametri di un sapere "scientifico-tecnico", e fra
questi parametri penso si possano includere anche la ricerca dell'
efficacia e criteri ispirati al pragmatismo.
Invece, credo davvero che il modo in cui un neofita può venire a
conoscenza delle regole di base di usenet e della gerarchia it*, al
momento, non sia un processo lineare nè semplice; quindi, in pratica,
non pienamente efficace e nemmeno impostato su criteri pragmatici. Mi
sembra infatti si fondi prevalentemente (a parte i messaggi di Mamo)
sulla volontà di utenti più "anziani" di comunicare, in modo più o meno
garbato e disponibile, ai neofiti, le regole principali o le indicazioni
per approfondire la conoscenza di tali regole.
Ma già in questa modalità, probabilmente, possono fraintendersi: un modo
"semi-iniziatico" di gestione di un sapere, rapporti di disparità fra
gli utenti, e, di conseguenza, anche la percezione di rapporti di potere
non chiaramente definiti (con tutto il seguito di attriti, percezioni
"autoritar-persecutorie", conflitti ecc. ecc.).
Credo quindi che sarebbe altrettanto importante, oltre che giusto, nei
confronti di chiunque si affacci per la prima volta su it*, dare le
informazioni su che tipo di spazio è usenet, e in particolare
it*: gestito da chi, come e perchè. In pratica, questo
documento che hai scritto tu credo sarebbe ottimo sul sito e sarebbe
ottimo che l'indicazione del sito, con la premessa di ciò che vi si
può trovare, fosse data subito insieme alle "regole".
(Parola e opinione di neofita).
E' questo che chiamate progetto "lucie", no?
Anche l'abbozzo del messaggio proposto, per questo, da Luca sembra
valido.
Che manca per avviare il tutto?
Magari l'avete già fatto e quindi tutto 'sto discorso è inutile...? Bè,
allora chiedo venia!
Ciao
Rossella
> Ma così facendo, in pratica: o si ritiene di farsi interpreti di
> "valori assoluti" (bè, difficili da sostenere, ai nostri tempi...), ed è
> stato invece evidente che gli stessi non sono, da molti, considerati
> tali e che la
> diversità di opinioni, in merito, è ampia; o si ritiene di farsi
> interpreti del volere di una maggioranza. Ma anche questo è ben
> difficile da sostenere se non si è effettivamente delegati (attraverso
> votazioni) ad agire per conto di una maggioranza. (E non ci si deve
> quindi neanche troppo meravigliare delle accuse di esercitare
> "impropriamente" un potere di tipo autoritario...).
(vediamo se riesco ad essere OT qb...)
proprio ieri ho preso una multa... arrivavo al mare, e pensavo:
"ah Zo', la lascio qua, c'e' un buco..."
-'zzofai... c'e' la strada...-
"si, l'ho vista... e' da almeno 70km che c'e' la strada...
la sto percorrendo..."
-non mi hai capito, siamo in curva, abbastanza pure convergente-
"dove?!?"
-[sgrunt] spostati...-
"madaiii! la nostra spiaggia e' qua!"
-[sgrunt] spostati...-
"bah, volevo il sole, c'e' e me lo prendo... un'ora, dai,
che vuoi che sia..."
totale: ero effettivamente in curva... 65euri... paghero'(se mi ricordo)
"ci son delle regole, non siamo mica in Vietnam!"
...
--
Papaggiu' il Mago di OT (togli una B per rispondere)
ICQ:101921475 IRC:estranet.azzurra.org #nokia #ithn
"hombre que trabaja pierde tiempo precioso" [cit.;)]
> (vediamo se riesco ad essere OT qb...)
[...]
> "ci son delle regole, non siamo mica in Vietnam!"
Papaggiù!!! Formidabile! E' soprattutto il modo in cui tu le
interpreti, queste regole, che è un esercizio da mago funambolo...! :-)
C'è una nuova regola, comunque:
_vietato_ blaterare di mare a chi è *costretto* alla padania....
[*doppio* sgrunt]
Ciao
Rossella
P.S. follouap (manuale, ovviamente, chè quello automatico ancora non lo
sappiamo usare...) nel solito bar di periferia (;-)) per birra e
ca**eggio...?