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pronuncia del greco

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Paolo

unread,
Mar 30, 2000, 3:00:00 AM3/30/00
to
Salve a tutti,

mi piacerebbe sollecitare un po' di discussione circa il dibattito sulla
pronuncia del greco antico.
La cosa che più mi colpisce è questa:
chiunque abbia studiato greco, si sarà accorto della perfezione fonetica
della lingua, dell'attenzione ad evitare iati o ad avere troppe consonanti
unite assieme.
Se il greco antico era così perfetto, perché dovremmo avere ben 6 fonemi
rappresentati la "i" (iota, eta, ei, oi, ui, upsilon)?
Perché se upsilon è la vocalizzazione del digamma, dovremmo pronunciarla i?
Da quando si accenta una consonante (appunto upsilon che nei dittonghi au ed
eu si pronuncia v ed f)?

Paolo

Francesco Penza

unread,
Mar 30, 2000, 3:00:00 AM3/30/00
to

Paolo wrote:
>
> Salve a tutti,
>
> mi piacerebbe sollecitare un po' di discussione circa il dibattito sulla
> pronuncia del greco antico.

> La cosa che piω mi colpisce θ questa:
> chiunque abbia studiato greco, si sarΰ accorto della perfezione fonetica


> della lingua, dell'attenzione ad evitare iati o ad avere troppe consonanti
> unite assieme.

> Se il greco antico era cosμ perfetto, perchι dovremmo avere ben 6 fonemi


> rappresentati la "i" (iota, eta, ei, oi, ui, upsilon)?

> Perchι se upsilon θ la vocalizzazione del digamma, dovremmo pronunciarla i?


> Da quando si accenta una consonante (appunto upsilon che nei dittonghi au ed
> eu si pronuncia v ed f)?

Ciao,
ma ti riferisci al greco antico o moderno?
Vuoi dire che ti sembra strana l'evoluzione che ha avuto il greco?
Oppure le ipotesi di pronuncia non ti soddisfano?

cheretimmata,
Francesco

Grika milume! La Grecia Salentina
http://www.geocities.com/griko

>
> Paolo

Maurizio Rossi

unread,
Mar 31, 2000, 3:00:00 AM3/31/00
to

Paolo ha scritto nel messaggio ...
>Salve a tutti,
>
>Se il greco antico era così perfetto, perché dovremmo avere ben 6 fonemi

>rappresentati la "i" (iota, eta, ei, oi, ui, upsilon)?
>Perché se upsilon è la vocalizzazione del digamma, dovremmo pronunciarla i?

>Da quando si accenta una consonante (appunto upsilon che nei dittonghi au
ed
>eu si pronuncia v ed f)?


Non sono un esperto, ma, che io sappia, i casi che poni appartengono tutti
alla pronuncia del greco moderno. La c.d. iotizzazione, per esempio, è
iniziata dopo il periodo classico. Non ricordo più quale autore antico
riporti il verso della pecora [beta eta]. Stando al greco moderno si
dovrebbe pronunciare "vi" e ho seri dubbi che le pecore dell'antichità
potessero esprimersi così. Se qualcuno ricorda l'autore, gliene sarei grato
anch'io.
Maurizio

bene

unread,
Apr 1, 2000, 3:00:00 AM4/1/00
to

Maurizio Rossi ha scritto:

> Se qualcuno ricorda l'autore, gliene sarei grato
> anch'io.

Cratilo? E l'argomento venne per primo utilizzato da Reuchlin? Se non
fosse cosi' sono sicuro che stanotte la mia prof. di greco del ginnasio
e' pronta a tormentarmi con incubi atroci! :-))

Ciao
Bene

Paolo

unread,
Apr 1, 2000, 3:00:00 AM4/1/00
to
Sono proprio le ipotesi di pronuncia del greco antico che non mi
convincono...

Paolo

Paolo

unread,
Apr 1, 2000, 3:00:00 AM4/1/00
to
Secondo le ipotesi di Reuchlin, anche il greco antico andrebbe pronunciato
come il greco moderno: è proprio questo fatto che mi convince poso.

Paolo

Francesco Penza

unread,
Apr 2, 2000, 4:00:00 AM4/2/00
to

Paolo wrote:
>
> Sono proprio le ipotesi di pronuncia del greco antico che non mi
> convincono...

Il sistema che vuole il greco antico pronunciato piu' o meno come il
moderno ormai credo non sia sostenuto nemmeno in Grecia, dove leggono il
greco antico in maniera "moderna" piu' per comodita', come nelle scuole
noi leggiamo il latino con la c pronunciata come in italiano invece che
sempre k.
Certo alcuni aspetti moderni del greco potrebbero aver preso origine in
epoche non cosi' tarde (ellenismo, primi secoli d.C.).

saluti,
Francesco

Grika milume! La Grecia Salentina
http://www.geocities.com/griko

&griko ICQ chat room #56346202


>
> Paolo

bene

unread,
Apr 2, 2000, 4:00:00 AM4/2/00
to

Francesco Penza ha scritto:

> Il sistema che vuole il greco antico pronunciato piu' o meno come il
> moderno ormai credo non sia sostenuto nemmeno in Grecia, dove leggono il
> greco antico in maniera "moderna" piu' per comodita', come nelle scuole
> noi leggiamo il latino con la c pronunciata come in italiano invece che
> sempre k.

In effetti la nostra attuale pronuncia del latino non e' per nulla
moderna, perche' e' quella del latino ecclesiastico, che a sua volta
riproduce quella tardo antica/altomedievale. Se non ricordo male Dag
Norberg nel suo manuale di latino medievale adduce ad esempio la duplice
penetrazione in area germanica del termine "cella": la prima volta
(forse in epoca giulio-claudia) e' penetrata nel significato originario
di "cantina" ed era pronunciata con c=k, ed e' sopravvissuto nella
parola Keller (=cantina); la seconda volta (altomedioevo) e' arrivato
con il significato di "cella del monaco", con la pronuncia c=tz, e
corrisponde, nel senso, all'attuale Zelle.

Ciao
Bene

Claudio

unread,
Apr 12, 2000, 3:00:00 AM4/12/00
to


bene ha scritto nel messaggio <38E54A1E...@mclink.it>...


no, è Cratino, il commediografo del V secolo. erasmo da rotterdam ne lo
portò a conforto della sua tesi sulla pronuncia del greco, detta appunto
erasmiana o etacistica.
a questo proposito, se potete, andatevi a leggere la polemica di
quell'ignorante di ceronetti ( prima pagina de la stampa 3 ottobre 1999 e
risposta del grandissimo prof. rossi del 12 novembre).
l'ignoranza abissale di ceronetti -e la sua maleducazione- vi sorprenderà.
se non l'avete posso postarla io.
saluti
claudio
saluti
claudio

bene

unread,
Apr 13, 2000, 3:00:00 AM4/13/00
to

Claudio ha scritto:


> no, č Cratino, il commediografo del V secolo.

Beh, a distanza di 29 anni (ho fatto il IV ginnasio nel 1971-72) ho
sbagliato solo una consonante: la mia prof. mi avrebbe messo sei meno
meno (e sono sicuro che stanotte mi fara' dormire). :-))

Ciao
Bene

bene

unread,
Apr 13, 2000, 3:00:00 AM4/13/00
to

bene

unread,
Apr 13, 2000, 3:00:00 AM4/13/00
to

bene

unread,
Apr 13, 2000, 3:00:00 AM4/13/00
to
Chiedo scusa a tutti per la triplicazione di uno sciocchissimo msg. In
effetti nello spedirlo ho avuto problemi con il collegamento al mio
news-server, ma non ne ho considerato i risultati.

Ciao
Bene

Quintino Sammarco

unread,
Apr 28, 2000, 3:00:00 AM4/28/00
to
A proposito della etacizzazione vorrei segnalare che nela cappella palatina
di Palermo (XI secolo), accanto al mosaico raffigurante Re Ruggero č
riportata la didascalia ROGERIOS REX in caratteri greci, e la E di REX č un'
eta. Quindi i Greci di Palermo, nell'XI secolo, ancora leggevano la ETA come
E.
Quintino


--
Posted from [195.60.132.41]
via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG

Horst Enzensberger

unread,
May 3, 2000, 3:00:00 AM5/3/00
to
"Quintino Sammarco" <q...@mail2.clio.it> wrote:

> A proposito della etacizzazione vorrei segnalare che nela cappella palatina
> di Palermo (XI secolo), accanto al mosaico raffigurante Re Ruggero č
> riportata la didascalia ROGERIOS REX in caratteri greci, e la E di REX č un'
> eta. Quindi i Greci di Palermo, nell'XI secolo, ancora leggevano la ETA come
> E.
> Quintino
>

Perň nello stesso dodicesimo secolo, sempre a Palermo e nell'ambito
della corte normanna, sono attestate anche le forme RIX o RIGOS con la
iota, sia su epigrafi che su pergamena. E il fatto che il termine sia
scritto con la eta non da nessuna indicazione sull'effettiva pronunzia.
Comunque la traslitterazione di *rex* in caratteri greci con la eta
risale ai primi secoli dell'impero bizantino e si inserisce nel quadro
della recezione della terminologia amministrativa latina (altri esempi:
dux, magister ecc. )
Sono appena tornato da Palermo dove non potevo partecipare alla vita dei
NG
La raffigurazione piů nota č quella della Martorana: l'incoronazione di
Ruggero.

--
Cordiali saluti
Prof.Dr.Horst Enzensberger
Historische Hilfswissenschaften
Otto-Friedrich-Universität Bamberg

Francesco Penza

unread,
May 4, 2000, 3:00:00 AM5/4/00
to

Horst Enzensberger wrote:
>
> "Quintino Sammarco" <q...@mail2.clio.it> wrote:
>
> > A proposito della etacizzazione vorrei segnalare che nela cappella palatina
> > di Palermo (XI secolo), accanto al mosaico raffigurante Re Ruggero è
> > riportata la didascalia ROGERIOS REX in caratteri greci, e la E di REX è un'

> > eta. Quindi i Greci di Palermo, nell'XI secolo, ancora leggevano la ETA come
> > E.
> > Quintino
> >
> Però nello stesso dodicesimo secolo, sempre a Palermo e nell'ambito

> della corte normanna, sono attestate anche le forme RIX o RIGOS con la
> iota, sia su epigrafi che su pergamena. E il fatto che il termine sia
> scritto con la eta non da nessuna indicazione sull'effettiva pronunzia.
> Comunque la traslitterazione di *rex* in caratteri greci con la eta
> risale ai primi secoli dell'impero bizantino e si inserisce nel quadro
> della recezione della terminologia amministrativa latina (altri esempi:
> dux, magister ecc. )
> Sono appena tornato da Palermo dove non potevo partecipare alla vita dei
> NG
> La raffigurazione più nota è quella della Martorana: l'incoronazione di
> Ruggero.


Non so che greco si parlasse in Sicilia, ma l'attuale greco italiota
salentino per "re" ha il termine "ria" (mentre in Calabria pare sia
vasilea).
Parrebbe in effetti che "regem" sia diventato "ri(g)a" (la g
intervocalica cade spesso), similmente a "douka"<"ducem".
La eta pronunciata "i" e' uno degli aspetti piu' corrispondenti fra il
greco italiota (isolato dal greco di Grecia dal '400, politicamente dal
secolo XI) e il greco moderno, sebbene ci siano eccezioni (emera,
3emeronni, "e" art. f.).
Invece come ho scritto tempo fa e' piu' frequentemente diverso l'esito
di y (u, i), omega (u, o, "e" se atono), dittongo "ei" (e, i, e/i),
ditt. "ai" (e, i), "au"/"eu" (agw/egw se segue vocale).
Sembrerebbe che la pronuncia "i" della eta sia stato molto piu' precoce
di altri esiti e fosse completo gia' nel medioevo.

stasite kali',
Francesco

Grika milùme! La Grecìa Salentina
http://www.geocities.com/griko

Giovanni Gallo

unread,
Dec 22, 2020, 3:18:02 AM12/22/20
to
Il giorno sabato 1 aprile 2000 alle 10:00:00 UTC+2 bene ha scritto:
> Maurizio Rossi ha scritto:
> > Se qualcuno ricorda l'autore, gliene sarei grato
> > anch'io.
> Cratilo? E l'argomento venne per primo utilizzato da Reuchlin? Se non
> fosse cosi' sono sicuro che stanotte la mia prof. di greco del ginnasio
> e' pronta a tormentarmi con incubi atroci! :-))
> Ciao
> Bene

Cratino.
--
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