_Tertium_, non _tertia_. E' il principio aristotelico del terzo escluso
e significa "non si dà una terza possibilità", nel senso che ogni
proposizione è o vera o falsa, e di due proposizioni contrarie una sola
è valida. Serve in matematica per le prove indirette.
| Qualcuno mi sa dire cosa significa e da dove proviene?
"Tertium non datur" è l'espressione che io ricordo.
Una terza possibilità (terzium) non è concessa (non datur).
E' un po' come dire: i casi sono due, o è così o è il contrario...
"Tertia" (neutro plurale) potrebbe significare "altre possibilità" non
datur, non esistono.
Ciao,
--
Franco
______________________
Sii cortese, sposta il PIEDE
se vuoi rispondermi in e-mail
E' "tertium non datur" e vuol dire che non si dà una terza possibilità. E' la
cosidetta "legge del terzo escluso" nella logica classica, per cui un enunciato
o è vero o è falso: B è uguale ad A o è diverso da A, una delle due è vera. Si
tratta di uno dei principi basilari della logica classica, insieme col principio
di identità (A=A) e con il principio di non contraddizione (A non è nonA).
Ciao,
Stefano
Infatti il mio grande capo oggi mi ha inviato una lettera di rimprovero con
questa citazione "tertia non datur".
Se domani gli dimostrerò che è sbagliata, avrò la mia piccola rivincita.
Il mio latino è molto sbiadito (liceo scentifico 10 anni fa!)
Grazie per le risposte, mi avete reso felice!
Infatti il mio grande capo oggi mi ha inviato una lettera di rimprovero con
questa citazione "tertia non datur".
Se domani gli dimostrerò che è sbagliata, avrò la mia piccola rivincita.
Il mio latino è molto sbiadito (liceo scientifico 10 anni fa!)
Se tertia si intendesse neutro plurale, non andrebbe anche "dantur" al posto
di "datur"? O può essere inteso femminile?
Insomma, questa frase, può essere in qualche modo considerata corretta?
Vi prego di rispondermi che, inequivocabilmente, Lui ha sbagliato!
Grazie, Danilo
Danilo Frulli <dafr...@tin.it> wrote in message
5z9V6.28153$Vk3.2...@news2.tin.it...
>
> Qualcuno mi sa dire cosa significa e da dove proviene?
> --
> Danilo Frulli
> 61018 San Leo (PS) - ITALY
> tel. 0339/3724648
> Visita il mio sito in Internet!
> http://space.tin.it/io/dfrulli/index.htm
Stefano G. Casu <sgc...@tin.it> wrote in message
9g3b3a$897$1...@nreadB.inwind.it...
"Danilo Frulli" ha scritto nel messaggio
> Infatti il mio grande capo oggi mi ha inviato una lettera di rimprovero
con
> questa citazione "tertia non datur".
Se si prende alla lettera ciň che dice il tuo capo, si deve presumere che tu
sia stato avvertito giŕ due volte.
> Se domani gli dimostrerň che č sbagliata, avrň la mia piccola rivincita.
Lascia stare le rivincite: l'unica rivincita č dimostrargli che sai
lavorare!
> Se tertia si intendesse neutro plurale, non andrebbe anche "dantur" al
posto
> di "datur"? O puň essere inteso femminile?
> Insomma, questa frase, puň essere in qualche modo considerata corretta?
Il tuo capo ha tentato in modo maldestro di costruire una frase ad effetto
utilizzando l'enunciato che ti č giŕ stato correttamente spiegato. Il
risultato č, per il vero, piuttosto kitsch, ma rende chiaramente l'idea che
non sarai avvertito ulteriormente.
> Vi prego di rispondermi che, inequivocabilmente, Lui ha sbagliato!
A mio avviso l'errore vero sarebbe quello di tentare una guerra di parole
contro chi ha piů potere di te. A meno che non si tratti di uno scherzo, o
che il tuo capo non sia un millantatore. In questo caso regalagli un buon
manuale di latino.
:-)
Maurizio
> il mio grande capo oggi mi ha inviato una lettera di rimprovero con
> questa citazione "tertia non datur".
>
> Se domani gli dimostrerò che è sbagliata, avrò la mia piccola rivincita.
>
> Infatti il mio grande capo oggi mi ha inviato una lettera di rimprovero con
> questa citazione "tertia non datur".
>
> Se domani gli dimostrerò che è sbagliata, avrò la mia piccola rivincita.
>
>
> Vi prego di rispondermi che, inequivocabilmente, Lui ha sbagliato!
>
> Grazie, Danilo
>
Ciao Danilo:
IMHO il tuo boss ha sbagliato in quanto volendosi pavoneggiare con la citazione
di un "detto classico" lao devi fare correttamente quindi: "Tertium non datur".
Se invece è un tipo creativo a cui piace prendere lo spunto dai classici e
mutarli a proprio uso, sarebbe stato più corretto se avesse almeno scritto
qualcosa del genere : "parafrasando il detto...." , oppure: "Partendo dal
detto...".Avrebbe partorito un "latinorum" alla Tramaglino ma almeno gli si
poteva dare l'attenuante ...
Un saluto da G. che si ricorda un suo capo che una volta gli rimprovero':
"Bisogna imparare dai Giapponesi sull'elettronica: loro hanno il
knock-out..(sigh!) " dove ovviamente il KO usurpava il posto al "know-how".
Tecnicamente l'ortografia era giusta ma la citazione era completamente
sbagliata.Non me la presi nemmeno....
Ciao
il mio grande capo oggi mi ha inviato una lettera di rimprovero con
> questa citazione "tertia non datur".
>
> Se domani gli dimostrerò che è sbagliata, avrò la mia piccola rivincita.
>
> Infatti il mio grande capo oggi mi ha inviato una lettera di rimprovero con
> questa citazione "tertia non datur".
>
> Se domani gli dimostrerò che è sbagliata, avrò la mia piccola rivincita.
>
>
> Vi prego di rispondermi che, inequivocabilmente, Lui ha sbagliato!
>
> Grazie, Danilo
>
... invio partito prima di una correzione del testo..pardon
Ciao Danilo:
IMHO il tuo boss ha sbagliato in quanto volendosi pavoneggiare con la citazione
di un "detto classico" la doveva fare correttamente quindi: "Tertium non datur".
Lui dice che la frase in questa forma risale a Sant' Agostino.. possibile?
Effettivamente questa traduzione in latino non può certo risalire ad
Aristotele.
Grazie a tutti.
Danilo
Maurizio Rossi <maurizio...@libero.it> wrote in message
XsyV6.3842$Ea.1...@news.infostrada.it...
>
>
> "Danilo Frulli" ha scritto nel messaggio
> > Infatti il mio grande capo oggi mi ha inviato una lettera di rimprovero
> con
> > questa citazione "tertia non datur".
>
> Se si prende alla lettera ciò che dice il tuo capo, si deve presumere che
tu
> sia stato avvertito già due volte.
>
> > Se domani gli dimostrerò che è sbagliata, avrò la mia piccola rivincita.
>
> Lascia stare le rivincite: l'unica rivincita è dimostrargli che sai
> lavorare!
>
> > Se tertia si intendesse neutro plurale, non andrebbe anche "dantur" al
> posto
> > di "datur"? O può essere inteso femminile?
> > Insomma, questa frase, può essere in qualche modo considerata corretta?
>
> Il tuo capo ha tentato in modo maldestro di costruire una frase ad effetto
> utilizzando l'enunciato che ti è già stato correttamente spiegato. Il
> risultato è, per il vero, piuttosto kitsch, ma rende chiaramente l'idea
che
> non sarai avvertito ulteriormente.
>
> > Vi prego di rispondermi che, inequivocabilmente, Lui ha sbagliato!
>
> A mio avviso l'errore vero sarebbe quello di tentare una guerra di parole
> contro chi ha più potere di te. A meno che non si tratti di uno scherzo, o
>Infatti il mio grande capo oggi mi ha inviato una lettera di rimprovero con
>questa citazione "tertia non datur".
Intendeva dire: "All'ora terza (abl.) non si dà un appuntamento" (perché è
troppo presto).
Gratifica il tuo capo, suvvia.
Eleonora
--
Posted from smtp1.libero.it [193.70.192.51]
via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
> Intendeva dire: "All'ora terza (abl.) non si dà un
> appuntamento" (perché è troppo presto).
> Gratifica il tuo capo, suvvia.
Sublime. E poi si dice in giro che le lingue classiche
non servono nella vita pratica !
Iperboreo
p.s.
Ma l'ora terza non era verso le 9 del mattino ?
Mica tanto presto :-D
>Sublime. E poi si dice in giro che le lingue classiche
>non servono nella vita pratica !
>Iperboreo
Grazie, era solo uno scherzetto....
>p.s.
>Ma l'ora terza non era verso le 9 del mattino ?
>Mica tanto presto :-D
Oops, mi sono fatta scoprire: non sono eccessivamente mattiniera. Del
resto, se vedi le ore in cui posto abitualmente...:-)
--
Posted from smtp3.libero.it [193.70.192.53]
>"Bisogna imparare dai Giapponesi sull'elettronica: loro hanno il
>knock-out..(sigh!) " dove ovviamente il KO usurpava il posto al "know-how".
>Tecnicamente l'ortografia era giusta ma la citazione era completamente
>sbagliata.Non me la presi nemmeno....
Capita di peggio. In una seria rivista filologica qualcuno (che ovviamente
non nominerò) scrisse _trade unions_ anziché _trait d'union_.
Non mi dilungo oltre per non passare per disfattista.
Eleonora
Bentornata!... alla grande! ;o))
La tua mancanza si è sentita.
Tre mesi d'assenza... la faccenda è sospetta...
> Non mi dilungo oltre per non passare per disfattista.
La disfatta si e' ormai consumata.
Sapessi cosa m'e' toccato leggere in una commissione
di concorso. E dire che non avevo potuto proporre il
mio tema preferito (greci e barbari) e avevo dovuto
ripiegare sulla (OT, qui) storia contemporanea.
Qualcuno ha sostenuto che l'Italia, nel primo
conflitto mondiale, aveva perduto la guerra.
Figurati che mi sono sorti dei dubbi ;-)
Che i manuali che avevo sottomano fossero,
hai visto mai, tendenziosi ?
Iperboreo
>Bentornata!... alla grande! ;o))
Per cosě poco?
>La tua mancanza si č sentita.
Questo mi fa sentire in colpa...anche se mi pareva di avere postato
qualcosa, di tanto in tanto. Colgo l'occasione per riferirivi che č uscito
il primo volume della grande opera sulla filosofia antica cui ha collaborato
Ipazia (assieme ad illustri nomi come il mio Collega iranista Antonio
Panaino).
>Tre mesi d'assenza... la faccenda č sospetta...
Altro che!!!!
leňn
--
Posted from smtp1.libero.it [193.70.192.51]
| ... Colgo l'occasione per riferirivi che è uscito
| il primo volume della grande opera sulla filosofia antica cui ha
collaborato
| Ipazia (assieme ad illustri nomi come il mio Collega iranista Antonio
| Panaino).
E non ci dai le "coordinate" bibliografiche?
Per Carmen, naturalmente!... lasciamo stare il tuo Collega iranista da cui
stiamo aspettando una serie di risposte da almeno un anno.
Peccato! la domanda ormai s'è smarrita nei meandri della memoria di ICCl.
A meno che non se la ricordino Lucia o Iperboreo...
Ciao,
>Questo mi fa sentire in colpa...anche se mi pareva di avere postato
>qualcosa, di tanto in tanto. Colgo l'occasione per riferirivi che è uscito
>il primo volume della grande opera sulla filosofia antica cui ha collaborato
>Ipazia (assieme ad illustri nomi come il mio Collega iranista Antonio
>Panaino).
Primo di quanti?
Un saluto da un ormai ex frequentatore.
il primo volume è diviso in due tomi, così come l'ultimo.
tre volumi in cinque tomi dovrebbe essere
ciao
ipazia