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E' peccato amare quando si è separati?

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Gigli Cristina

unread,
Dec 13, 2001, 9:42:52 AM12/13/01
to
E' la prima volta che scrivo al ng it.cultura.cattolica, ma ho un estremo
bisogno di aiuto.
In breve la mia storia è questa. Sono separata da qualche anno e non per mia
scelta. Due anni fa ho conosciuto un vedovo, mio coetaneo, con dei figli
piccoli. Abbiamo cominciato a frequentarci e ci siamo innamorati. Dopo tanti
tentennamenti ho deciso di vivere insieme a lui e ai suoi figli. Sono
cattolica praticante e lui, amandomi, ha accettato alcune condizioni che io
ho posto, prima di accettare la convivenza. Ci amiamo tantissimo, dormiamo
nello stesso letto, ma condividiamo soltanto tenerezze e coccole, baci e
affettuosità. Infatti, abbiamo deciso, di comune accordo, di non avere
rapporti sessuali.
Lui non è credente, ma ha deciso di accettare questa mia condizione perché
sa che non avrei potuto rinunciare ad accostarmi all'Eucarestia.
Eppure, ora ho difficoltà, a farlo. Il parroco (che conosco da poco tempo,
perchè mi sono trasferita da poco in un'altra città) ritiene che io non
debba accostarmi all'Eucarestia.
Ecco, allora, la mia domanda: è giusto questo atteggiamento? A cosa serve,
fare delle scelte, anche difficili e dolorose, come quella fatta da me e dal
mio compagno, a mio giudizio, in sintonia con la morale cattolica?

Cristina

mauro

unread,
Dec 14, 2001, 5:58:29 AM12/14/01
to
Cara Cristina,
la situazione in cui ti trovi è difficile, e prima di tutto ti
voglio assicurare la mia vicinanza nella preghiera.

sull'argomento specifico, cioé se una persona separata
e convivente (o risposata civilmente) con una persona diversa dal
coniuge con cui ha contratto il sacramento del matrimonio,
mi pare che ci siano abbondanza di documenti in cui la
Chiesa si pronuncia; se tu come cattolica giudichi valido
il magistero della Chiesa dovresti fare riferimento a tali
documenti.
Non so se il tuo attuale parroco lo ha già fatto, ma se lo
chiedi, a lui o a un altro sacerdote (magari impegnato nella
pastorale famigliare) dovresti ottenere le risposte che cerchi.

in una discussione in questo newsgroup si è parlato di
"divorziati e risposati" ed è stato citato un documento della
Commissione Episcopale per la Famiglia e la Dottrina della
Fede, che io però non ho sottomano e non posso verificare.

potresti anche chiedere una "consulenza" online a un sacerdote:
http://www.totustuus.it/sacerdote.htm

da quello che ho capito io su questo tema, il fatto che tu e
il tuo convivente vi siati impegnati a vivere insieme rinunciando
ai rapporti sessuali è un passo importante e coraggioso,
anche se il fatto di dormire nello stesso letto e scambiarsi
"tenerezze" può essere una "prova" difficile da portare avanti.

dovreste sforzarvi di vivere e amarvi "come fratello e sorella".
(facile a dirsi meno a farsi, lo so...)
se così fosse, credo che potresti accostarti all'Eucarestia.

però, devi tenere presente che non tutti quelli che ti conoscono
e sanno della tua condizione di separata-convivente potrebbero
essere a conoscenza del vostro impegno di vivere in castità.
se queste persone ti vedessero ricevere l'Eucarestia potrebbero
restare sconcertate e pensare che la Chiesa predica una cosa
e poi fa l'opposto; in questo senso posso capire i dubbi del tuo
attuale parroco.

una soluzione, che mi pare sia suggerita dalla Chiesa stessa,
è quella di accostarsi all'Eucarestia in una chiesa diversa dove
non sia conosciuta la tua situazione particolare.
questo suggerimento per alcuni è segno di ipocrisia da parte
della Chiesa, che sembra preoccuparsi solo delle apparenze,
ma in realtà si tratta di salvaguardare la fede dei credenti, (che
loro sì, purtroppo, a volte si lasciano ingannare dalle apparenze)
senza sacrificare troppo persone che come te vivono una
condizione difficile, ma non per questo devono sentirsi rifiutare
i doni dei sacramenti.

questo mi pare di aver capito, ma trattandosi di un tema molto
delicato, ti raccomando di chiedere conferma a un sacerdote.
auguri di un sereno S.Natale
mauro


"Gigli Cristina" <crist...@hotmail.com> wrote in message
news:9vaept$vg7$1...@pegasus.tiscalinet.it...


--
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Danilo

unread,
Dec 14, 2001, 5:24:50 AM12/14/01
to

"Gigli Cristina" <crist...@hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:9vaept$vg7$1...@pegasus.tiscalinet.it...

> In breve la mia storia è questa. Sono separata da qualche anno e non per
mia
> scelta. Due anni fa ho conosciuto un vedovo, mio coetaneo, con dei figli
> piccoli. Abbiamo cominciato a frequentarci e ci siamo innamorati. Dopo
tanti
> tentennamenti ho deciso di vivere insieme a lui e ai suoi figli. Sono
> cattolica praticante e lui, amandomi, ha accettato alcune condizioni che
io
> ho posto, prima di accettare la convivenza. Ci amiamo tantissimo, dormiamo
> nello stesso letto, ma condividiamo soltanto tenerezze e coccole, baci e
> affettuosità. Infatti, abbiamo deciso, di comune accordo, di non avere
> rapporti sessuali.

Io penso che l'"adulterio" non avvenga solo nel rapporto sessuale, ma nel
dedicare le proprie attenzioni a persona diversa dal marito/moglie.
Forse una via potrebbe essere quella di verificare se nel tuo matrimonio c'è
motivo di nullità.
E poi ricordati sempre che Dio ci ama.
Un caro saluto
Danilo

Marco O. a mollo nella via lattea

unread,
Dec 14, 2001, 7:37:04 AM12/14/01
to
"Gigli Cristina" ha scritto:

>E' la prima volta che scrivo al ng it.cultura.cattolica, ma ho un estremo
>bisogno di aiuto.

>In breve la mia storia è questa. [cut]

Secondo me non ti sei comportata bene. Scusa se te lo dico con franchezza.

Come prima cosa ti devi chiedere se, in coscienza, ritieni ancora valido il
vincolo che il tuo primo compagno ha unilateralmente deciso di recidere.

Se lo ritieni ancora valido non devi fare con altri uomini ciò che non
avresti fatto mentre vivevi con lui. Nemmeno uscire per una passaggiata al
parco. Tranne, ovviamente, il caso in cui siano amici per i quali non nutri
sentimenti di attrazione sessuale.

Se non lo ritieni più valido non devi negare a te ed al tuo compagno la
pienezza dell'unione fra uomo e donna, che è intrinsecamente positiva ed è
parte del disegno di Dio per gli uomini.

Una soluzione intermedia, secondo me, è priva di senso perchè nega la
pienezza ad entrambe le unioni.

In tutte le città credo che esista la possibilità di frequentare ambienti
cattolici nei quali eventuali "irregolarità matrimoniali" non costituiscano
un problema.

Te lo dico per esperienza personale, in quanto, anche se per tutt'altre
ragioni, anche la mia unione, come ben sanno i frequentatori di ICC, è
irregolare.

Ciao, e tanti auguri a te ed al tuo compagno.

Scrivimi pure anche privatamente,
Marco

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Pietro Buttiglione

unread,
Dec 14, 2001, 7:53:23 AM12/14/01
to

"mauro" <ben_...@go.com> wrote in message

> dovreste sforzarvi di vivere e amarvi "come fratello e sorella".
> (facile a dirsi meno a farsi, lo so...)
> se cosě fosse, credo che potresti accostarti all'Eucarestia.
IMo ha gia detto che e' cosi'.
quindi quel prete NOn conosce le indicazioni su qs. tema....
pietro

Antonio Vigilante

unread,
Dec 14, 2001, 7:49:29 AM12/14/01
to

"Gigli Cristina" <crist...@hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:9vaept$vg7$1...@pegasus.tiscalinet.it...

L'unica cosa che riesco ad esprimere è l'ammirazione per la persona che ti
sta accanto.

Facile condannare, quando non si vive nella propria carne il dolore della
privazione.

Buona fortuna.

Lupus in fabula

unread,
Dec 14, 2001, 12:08:02 PM12/14/01
to
> Infatti, abbiamo deciso, di comune accordo, di non avere
> rapporti sessuali.

> Il parroco (che conosco da poco tempo,


> perchè mi sono trasferita da poco in un'altra città) ritiene che io non
> debba accostarmi all'Eucarestia.

A quanto ho potuto capire dal tuo post, non vedo perche' il tuo parroco
dovrebbe vietarti i sacramenti.
Tuttavia non me la sento di gettare la croce nemmeno addosso a lui: fatti
conoscere meglio e parlagli a cuore aperto come hai fatto qui.

Ciao
Gianmario

Edoardo Mattei

unread,
Dec 14, 2001, 4:39:55 PM12/14/01
to
> > dovreste sforzarvi di vivere e amarvi "come fratello e sorella".
> > (facile a dirsi meno a farsi, lo so...)
> > se così fosse, credo che potresti accostarti all'Eucarestia.

> IMo ha gia detto che e' cosi'.
> quindi quel prete NOn conosce le indicazioni su qs. tema....

Non è la "sessualità" il problema.
Lei è una donna comunque sposata per la Chiesa (a meno di nullità del
matrimonio precedente) e quindi è in una situazione di "adulterio". Lui sta
condivedendo con lei lo stesso peccato.

Direttorio di Pastorale Familiare 230 "E' evidente, infine, che sino a
quanod i conviventi permangono in questa situazione di vita non possono
ricevere i sacramenti: mancano, infatti, di quella fondamentale
"conversione" che è condizione necessaria per ottenere la grazia del
Signore"

Pace, Eddy


Edoardo Mattei

unread,
Dec 14, 2001, 4:57:13 PM12/14/01
to
Carissima,

la tua posizione è certamente dolorosa e per questo non mancheranno le
preghiere... ma tu devi sapere dov'è la Verità affinché tu possa vivere
nella pienezza.

Se hai subito la separazione, allora puoi accedere ai sacramenti MA
continui ad essere sposata.
Convivendo con un altro uomo, anche senza avere rapporti, invece sei in una
situazione molto difficile "...la Chiesa non può non riaffermare che esse
[le convivenze] sono in contrasto con il senso profondo dell'amore
coniugale: esso, oltre a non essere mai sperimentazione e a comportare
sempre il dono totale di sé all'alltro, richiede per sua intima natura, un
riconoscimento e una legittimazione sociale e, per i cristiani, anche
ecclesiale".
Come vedi l'assenza di rapporti sessuali è solo un aspetto. L'Humanae Vitae
identifica l'amore come umano, totale, fedele, fecondo, unitivo.
Io ti consiglio di farvi spiegare (te e l'uomo in cui convivi) queste cosa
dal vostro parroco (che è nel giusto) od anche dai responsabili della
pastorale familiare della parrocchia o della diocesi in cui vivi.
Vedrai che ti potranno essere di aiuto.

Pace, Eddy
==============================================
Risposta via SMS:
http://www.smsatme.com/sma/sms.php?auth=:7C:2A1:19T:E0t:DF
Email: eddy....@libero.it
ICQ:121906976

Edoardo Mattei

unread,
Dec 14, 2001, 5:16:51 PM12/14/01
to
> A quanto ho potuto capire dal tuo post, non vedo perche' il tuo parroco
> dovrebbe vietarti i sacramenti.

Purtroppo il parroco ha ragione.
Vedi l'altra mia risposta in questo thread.


Costanza

unread,
Dec 14, 2001, 6:12:58 PM12/14/01
to

"Gigli Cristina" <crist...@hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:9vaept$vg7$1...@pegasus.tiscalinet.it...

Cara Cristina,
non conosco con precisione la posizione della Chiesa riguardo queste
situazioni come la tua però posso riferirti di due mie amiche credenti che
vivono in situazioni analoghe con l'approvazione del sacerdote che le segue.
La prima, che un tempo non era credente, conviveva già da anni con il suo
attuale compagno che è separato, non hanno figli, dopo la sua conversione ha
avuto una crisi di coscienza perché si rendeva conto che quella situazione
era irregolare. Dopo essersi consultata con un sacerdote attualmente i due
convivono come fratello e sorella dormendo separati. Lei riceve l'eucarestia
nella sua parrocchia.
L'altra , anche lei un tempo non credente, ha avuto un primo matrimonio che
è fallito. Poi ha convissuto per molto tempo con un altro uomo che è anche
il suo attuale compagno.Dopo la sua conversione ha chiesto l'annullamento
del primo matrimonio, ha un sacerdote che la segue, attualmente convive con
il suo compagno come fratello e sorella dormendo separati, ma riceve
l'eucarestia in una parrocchia diversa dalla sua perché tutti sono a
conoscenza del suo primo matrimonio e quindi creerebbe scandalo.
Da quello che hai scritto mi pare di capire che il problema è sorto solo con
il nuovo sacerdote dopo il tuo trasferimento ? Oppure hai avuto problemi
anche prima?

Ciao
Costanza
>

Mauro Arcisatese

unread,
Dec 15, 2001, 10:01:29 AM12/15/01
to
Gigli Cristina ha scritto:

> Lui non è credente, ma (....)

ma come fa ?
scusami, non sono piu' cattolico proprio per
motivi legati alla castita' e mi domando come
faccia lui a dormire nel tuo stesso letto.
Mia nonna diceva che "l'uomo e' fuoco,
la donna paglia e il diavolo ci soffia sopra"

io solitamente dormo da solo ma
sinceramente ci sono notti in cui
mi sento piu' irrequieto del solito.
capito di tanto in tanto, ma capita.


Quindi scusami ma penso "male" quando tu dici

> (....) condividiamo soltanto tenerezze e coccole,


> baci e affettuosità. Infatti, abbiamo deciso,
> di comune accordo, di non avere rapporti sessuali.

in queste tue parole io ci leggo di tutto e di piu'.
come la RAI ;-)

ripeto che non sono piu' cattolico e
su certi temi mi sento toccato sul vivo.


ciao,
Mauro A.

gabri...@libero.it

unread,
Dec 15, 2001, 11:55:33 AM12/15/01
to

Gigli Cristina <crist...@hotmail.com> wrote in message
9vaept$vg7$1...@pegasus.tiscalinet.it...

Cara Cristina

Tutti noi siamo ogni giorno davanti a scelte difficili, a volte sembrano
tragiche, a volte sembrano facili, a volte pare che si possano risolvere, a
volte invece sembrano impossibili anche solo a pensarle e poi ci si accorge
che sono la cosa più giusta. Di fronte ad ogni scelta bisogna aprire il
proprio cuore ed essere semplicemente se stessi, se ti affidi e parli con il
Signore è Lui che ti suggerisce la cosa giusta da fare. Tu sei cattolica
praticante da molti anni, come anche io, ti sei certamente accorta che
questo mondo è sempre più duro e le persone cercano di inculcarti nella
testa le loro idee in ogni modo possibile, ma ti dico che il mondo (e per
mondo intendo le persone e tutte le cose che ci stanno intorno compreso io)
deve essere guardato e compreso solo con il proprio cuore e il cuore si
serve dei propri occhi, delle proprie orecchie e del proprio intelletto. Hai
presente Gesù quando disse: "avranno occhi per vedere ma non vedranno,
avranno orecchie per sentire ma non ascolteranno, avranno intelletto per
capire ma non comprenderanno" questa è proprio la descrizione del mondo di
oggi. Per questo ti dico sii semplicemente te stessa in tutte le cose, non
lasciarti convicere dal modo di vedere delle persone, perchè se segui
l'insegnamento di Gesù non devi temere e potrai imparare proprio ad
ascoltare il tuo cuore. Non ti mai devi scoraggiare, perchè ricorda che il
male è sempre in agguato pronto a ferirti nei sentimenti e nei tuoi punti
deboli, ma se segui Gesù lo puoi vincere come anche io lo combatto ogni
giorno e non posso negarlo come non posso negare che Gesù è il mio Signore
ed è il Signore di tutti i suoi figli.
Quando commetti dei peccati, pensa a ciò che hai fatto e pentiti perchè così
Dio ti potrà accogliere a braccia aperte e sarà pronto a perdonarti per ogni
peccato dal più piccolo al più grande. Ricordati che Dio prima di tutto è
nostro padre, il vero nostro Padre, che ci ha creato e ci ama anche quando
noi ci allontaniamo da Lui, anche quando noi siamo presi da tante cose e non
facciamo posto per Lui, anche quando noi non crediamo e lo disprezziamo
perchè è Lui che crede in noi anche se non ci rendiamo conto di questo amore
che supera qualunque amore. Mi dispiace per la tua tristezza, però ricordati
sempre di aprire il tuo cuore nella preghiera, davanti al Crocifisso,
davanti ai tuoi amici, davanti al tuo compagno, davanti ai tuoi figli,
davanti a tutti quelli che hai aiutato perchè avevano bisogno del tuo amore,
davanti alle persone atee perchè loro non hanno conosciuto ancora l'amore di
Dio che li chiama a diventare suoi figli, davanti a tutte le persone
sofferenti perchè in ciascuna c'è Cristo che ha bisogno di noi come noi
abbiamo bisogno di Lui. Chiedi a Dio il dono della Sapienza e soprattutto
della Perseveranza nella fede.
Riguardo al tuo parroco, se si comporta così è perchè anche lui non ha
ricevuto tutto l'amore di Dio, non fargliene una colpa, ma perdonalo e
portalo con te sulla giusta strada, quella che conduce a Dio. Spesso anche
le persone che conoscono (come i preti) queste cose sono portate sulla
perdizione, ma è proprio lì che si trova Cristo che è pronto a salvarle. Non
ti aspettare cose enormi, ma cerca Dio nelle cose più piccole perchè sono
proprio queste cose ad essere le più grandi, come grande è l'amore e la
misericordia di Dio.
Ricorda, tutti noi commettiamo dei peccati, piccoli e grandi, persino i
Santi quando erano sulla terra gli hanno fatti, ma è proprio chiedendo aiuto
a Dio che si riparano. Ogni giorno recita il rosario, prega e prega molto e
non fermarti, soprattutto quando ci sono grandi difficoltà, quando si
perdono i propri cari, quando non si sa cosa fare, affidati a Dio (ed è
questa la più grande Fede che ognuno può avere) perchè Dio ti ama, ti vuole
bene, conosce ogni tua parola, ogni tuo pensiero, ogni tuo sussurro e sa
bene di che cosa hai veramente bisogno. NON smettere mai di amare tutte le
persone, amale più di te stessa, non smettere di amare i tuoi figli anche
quando sono cattivi e insegnali il bene e come combattere il male in questo
mondo, non smettere di amare il tuo compagno, perchè probabilmente Dio gli
ha fatto meritare il tuo amore e fatti coraggio. L'aiuto che le persone ti
possono dare spesso lo trovi proprio sotto il tuo naso. Quando non sai cosa
offrire a Gesù, aprili il tuo cuore e offrili tutte le tue preoccupazioni,
le tue sofferenze, le tue disperazioni, i tuoi peccati e le tue colpe perchè
Lui così le può trasformare in cose buone.
Non pensare che Dio non ci sia perchè è sempre con noi, con gli altri e con
te mentre stai proprio leggendo questa risposta e Lui vuole che camminiamo
sulla Sua Strada che è Cristo. Io sono sempre con te e abbi fede perchè
anche se in casa sei sola in realtà c'è Dio che ti aiuta in ogni cosa.
Continua a partecipare all'Eucarestia perchè è proprio con essa che si
riparano i peccati che sembrano irreparabili, quando sei a Messa vivila
dentro con il cuore e non come se fosse una cosa che si deve fare per
riempire il tempo alla Domenica, perchè a Messa si incontra Cristo in anima
e corpo. Quando, prima dell'Eucarestia sentirai una bella emozione dentro di
te, come quando non vedi l'ora di fare una cosa che ti piace e non ne puoi
fare a meno, è il segno che il tuo cuore è aperto e Cristo è dentro di te e
ti chiama a mangiarne del suo corpo. Questo a volte succede anche a me ed è
una cosa bellissima, un emozione incredibile e spero e prego che tutte le
persone la sentano proprio come la sento anche io. Che la pace sia sempre
con te e con tutte le persone che ti amano (anche quando non te lo
dimostrano) come la Pace di Dio è con tutte le persone che sono con Lui.
Amen.

In fede Gabriele

Mauro Arcisatese

unread,
Dec 15, 2001, 10:02:45 AM12/15/01
to
Edoardo Mattei ha scritto a "Lupus in fabula":

> Purtroppo il parroco ha ragione.

scusate, ma pensavo che
"lupus in fabula" fosse un prete.
Mi sbagliavo ?


ciao,
Mauro A.

Rosi

unread,
Dec 15, 2001, 2:00:36 PM12/15/01
to
Sono state date a Cristina in questo ng risposte contrastanti. C'è chi le
dice che si può convivere come fratello e sorella e che può,
conseguentemente, accostarsi al sacramento dell'Eucarestia. C'è chi, al
contrario, pensa che lei viva una situazione di adulterio, sembra per il
solo fatto di essere separata. Qualcuno non ha da obiettare sul vivere
insieme, ma dice che bisogna dormire in letti separati. Credo che ora la
confusione di Cristina sia più grande di prima.
La diversità delle risposte date, a me sembra sia già un indice della grande
difficoltà in cui ci si viene a trovare quando si affronta questo problema.
Non ho in mano alcun documento del magistero, però, mi sembra di ricordare
che vivere insieme, rinunciando ai rapporti sessuali, sia possibile. Anzi,
se non ricordo male, è l'unica strada che il magistero della Chiesa proponga
ai cattolici divorziati e risposati che vogliano accostarsi all'Eucarestia.
Cristina ci dice che questa è la scelta fatta da lei e dal suo compagno.
Allora, perchè qualcuno le dice che è in una situazione di adulterio? Vorrei
chiedere ad Edoardo se, a suo giudizio, la situazione di adulterio
permarrebbe se Cristina, pur amandolo, non vivessse con quell'uomo.
Davvero, sarebbe più facile e meno doloroso per Cristina e il suo compagno,
non avere rapporti sessuali se dormissero in letti separati? La vicinanza
tenera, anche fisica, dell'altro non potrebbe invece essere di aiuto?
Credo che sia impossibile dare una risposta univoca su una questione, così
delicata e difficile, come quella postaci da Cristina; così come per la
Chiesa è difficile darla ai singoli divorziati e risposati. Quando si parla
in generale c'è una legge che ci aiuta, ma quando scendiamo al particolare,
al vissuto, al concreto ci troviamo in difficoltà. E' difficile applicare le
leggi a situazioni concrete riguardanti persone che hanno un loro vissuto e
una loro maturità, sia umana
che cristiana.
Ciao a tutti
Rosanna

Tobia

unread,
Dec 15, 2001, 3:31:29 PM12/15/01
to

"Gigli Cristina" <crist...@hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:9vaept$vg7$1...@pegasus.tiscalinet.it...
[...]

> Ecco, allora, la mia domanda: è giusto questo atteggiamento? A cosa serve,
> fare delle scelte, anche difficili e dolorose, come quella fatta da me e
dal
> mio compagno, a mio giudizio, in sintonia con la morale cattolica?
>
> Cristina


Cara Cristina,
se ne hai tempo ti consiglierei di leggerti un bel libro dove si spiega
come si è 'inventato' il sacramento del matrimonio e la sua conseguente
indissolubilità (almeno nella Chiesa cattolica, non in quella ortodossa) nel
basso medioevo: Georges Duby "Il cavaliere, la donna, il prete - Il
matrimonio nella Francia feudale."
Sulla indissolubilità del matrimonio così come è sostenuta da diversi
secoli dalla Chiesa Cattolica io personalmente nutro molti dubbi e non credo
che molti cristiani della chiesa delle origini o dell'alto medioevo la
pensassero così, come poi si è voluto che la si pensasse negli ultimi mille
anni...
Ovviamente, potrei sbagliarmi.
Ciao

Tobia

Edoardo Mattei

unread,
Dec 15, 2001, 4:58:11 PM12/15/01
to

> scusate, ma pensavo che
> "lupus in fabula" fosse un prete.
> Mi sbagliavo ?
Sul serio ?!?!
Mi piacerebbe saperlo anche a me!?!
Pace, Edy

efisio

unread,
Dec 15, 2001, 5:29:37 PM12/15/01
to
"Edoardo Mattei" <eddy....@libero.it> ha scritto nel messaggio

Sul serio!
Ma lascio a lui le presentazioni...

Ciao
fra Efisio

Edoardo Mattei

unread,
Dec 15, 2001, 7:03:48 PM12/15/01
to
> scusami, non sono piu' cattolico proprio per
> motivi legati alla castita' e mi domando come
> faccia lui a dormire nel tuo stesso letto.

L'Humanae Vitae parla di "dominio di sé" che è una virtu' che ci distingue
dalle bestie.
Difficile pensare che ogni volta che abbiamo una "pulsione sessuale"
dobbiamo assecondarla o, per il solo fatto di averle, sono insopprimibile e
costituenti l'integrita psicofisica dell'uomo.

In altre parole il "sesso" non è come il cibo: non è una necessità
biologica dell'uomo!

Edoardo Mattei

unread,
Dec 15, 2001, 6:56:41 PM12/15/01
to

> Sono state date a Cristina in questo ng risposte contrastanti.
E questo, indipendentemente su quale possa essere la "risposta" più in
sintonia con il Magistero, è indice di un disagio che incontra oggi l'uomo
ad accettare la fede cristiana.
Molte volte si ha un'idea proprio e personalie di Dio e si vorrebbe che la
Chiesa mutasse il suo atteggiamento per venire incontro ai nostri desideri:
insomma Dio dovrebbe adattarsi ai nostri desideri di vita.

> Non ho in mano alcun documento del magistero, però, mi sembra di
ricordare
> che vivere insieme, rinunciando ai rapporti sessuali, sia possibile.
Anzi,
> se non ricordo male, è l'unica strada che il magistero della Chiesa
proponga
> ai cattolici divorziati e risposati che vogliano accostarsi
all'Eucarestia.

Non facciamo confusione e non confondiamo i problemi.
Quello che tu dici è vero MA è un'attenzione pastorale che la Chiesa, nella
sua misericordia, usa per alcuni casi particolarissimi
Infatti "qualora la loro situazione non presenti una concreta reversibilità
per l'età avanzata o la malattia di uno o di ambedue, la presenza di figli
bisognosi di aiuto e di educazione o di altri motivi analoghi, la Chiesa li
ammette all'assoluzione sacramentale e alla Comunione eucaristica se,
sinceramente pentiti, si impegnano ad interrompere la loro reciproca vita
sessuale e a trasformare il loro vincolo in amicizia, stima ed aiuto
vicendevole. In questo caso possono ricevere l'assoluzione sacramentale ed
accostarsi alla COmunione eucaristica, in una chiesa dove non siano
riconosciuti, per evitare lo scandalo" (Familiaris consortio, 84)
Non mi sembra che questo sia il caso di Cristina.

> Vorrei
> chiedere ad Edoardo se, a suo giudizio, la situazione di adulterio
> permarrebbe se Cristina, pur amandolo, non vivessse con quell'uomo.

Non credi che ci sia già sufficiente sofferenze per mettersi a cavillare in
questi termini?
Io personalmente penso che la convivenza in questo momento crei una
situazione di adulterio. Se non ci fosse l'adulterio e loro si amassero lo
stesso.... secondo me conta l'intenzione del cuore. E' un combattimento ed
i cristiani hanno le armi della preghiera, digiuno ed elemosina per
lottare: al resto ci pensa Cristo!

> Davvero, sarebbe più facile e meno doloroso per Cristina e il suo
compagno,
> non avere rapporti sessuali se dormissero in letti separati? La vicinanza
> tenera, anche fisica, dell'altro non potrebbe invece essere di aiuto?

Fuggire le tentazioni... specialmente quando si è deboli è uno dei più
grandi consigli che la Chiesa mi ha dato. Non si sa mai se uno cederà alla
tentazione ...

> Credo che sia impossibile dare una risposta univoca su una questione,
così
> delicata e difficile, come quella postaci da Cristina; così come per la
> Chiesa è difficile darla ai singoli divorziati e risposati.

Sono d'accordo con te che non si può dare una Legge in modo freddo ed
asettico (e purtroppo solo questo può permetterci di fare questo strumento)
ma la Chiesa ci da' delle indicazioni ben precise.
Ti consiglio il Direttorio di Pastorale Familiare
http://www.vigevano.net/sinodo/DPF/index.htm

Pace, Eddy

pierob...@hotmail.com

unread,
Dec 16, 2001, 3:52:10 AM12/16/01
to
Gigli Cristina ha scritto nel messaggio

> E' la prima volta che scrivo al ng it.cultura.cattolica, ma ho un estremo
> bisogno di aiuto.

Ciao Cristina

Ho letto attentamente la tua storia
ed ho colto il disperato bisogno di chiarezza
che ti assilla

Secondo me per la delicatezza del problema
e sopratutto per le vite che ci sono in gioco
[ la tua ( e quella del tuo ex )
quella della persona che ora ami
e quella dei suoi figli ]

Per tutto questo, dicevo,
questo newsgroup NON e' il posto giusto
per chiedere consigli

Ci sono principalmente due tipi di atteggiamenti
tra le persone che danno consigli :
1) il buonista => cioe' quello che vive
esclusivamente la frase di S. Agostino
" ama e fa cio' che vuoi "
2) il magisteralista => cioe' quello
che usa gli scritti del "magistero"
come fossero " Reference Manual "
da applicare in maniera scentifica

Nel tuo caso avresti bisogno di un sacerdote
( ma un uomo di vera fede )
esperto di questo tipo di problematiche

Se abiti in Veneto, scrivimi privatamente
che ti fornisco alcuni indirizzi

Ciao da Piero
ti sono vicino nella mie preghiere,
nelle preghiere di mia moglie Valentina
e in quelle di mio figlio Francesco.
--
Inviato il dom 16 dic 2001 09:52:10 CET da 213.26.67.162 [213.26.67.162]
http://www.neuromante.net/

Mauro Arcisatese

unread,
Dec 16, 2001, 1:52:23 AM12/16/01
to
Edoardo Mattei ha scritto:

>> scusami, non sono piu' cattolico proprio per
>> motivi legati alla castita' e mi domando come
>> faccia lui a dormire nel tuo stesso letto.

> L'Humanae Vitae parla di "dominio di sé"
> che è una virtu' che ci distingue dalle bestie.

ma io sono una "bestia", io sono un ramo di quell'albero
che e' la Evoluzione Naturale e che ha portato a quell' animale
appartente alla specie autodefinitasi "homo sapiens sapiens".

> Difficile pensare che ogni volta che abbiamo
> una "pulsione sessuale" dobbiamo assecondarla
> o, per il solo fatto di averle, sono insopprimibile e
> costituenti l'integrita psicofisica dell'uomo.

io ho provato a sopprimerle fino a 36 anni
e vuoi saper i risultati ? ne vuoi discutere qui o
su un newsgroup a indirizzo sessuale o psicologico ?

> In altre parole il "sesso" non è come il cibo:
> non è una necessità biologica dell'uomo!

contesto questa tua affermazione:
la mia sessualita' fa parte di me,
fa parte della mia corporeita' in primo luogo,
ma fa parte anche della mia integrita' psicofisica.
Come ho gia' detto ho provato fino a 36 anni a seguire
cio' che raccomanda il Catechismo e i risultati li ho visti,
anzi li hanno visti gli altri su di me, che e' peggio.


ciao,
Mauro A.

Lisa

unread,
Dec 16, 2001, 4:40:31 AM12/16/01
to
On Sun, 16 Dec 2001 00:56:41 +0100, "Edoardo Mattei"
<eddy....@libero.it> wrote:

>
>> Davvero, sarebbe più facile e meno doloroso per Cristina e il suo
>compagno,
>> non avere rapporti sessuali se dormissero in letti separati? La vicinanza
>> tenera, anche fisica, dell'altro non potrebbe invece essere di aiuto?
>Fuggire le tentazioni... specialmente quando si è deboli è uno dei più
>grandi consigli che la Chiesa mi ha dato. Non si sa mai se uno cederà alla
>tentazione ...

Quindi, tu pensi che sia giusto, e soprattutto che sia *cristiano*,
chiedere a due persone che si sono prese batoste pesantissime dalla
vita (ricordati che uno e' rimasto vedovo prematuramente e con figli
piccoli, presumibilmente perdendo una donna molto amata e molto
giovane, e che l'altra e' stata piantata unilateralmente dall'uomo di
cui si era fidata al punto di dedicargli la vita), e che finalmente
stanno ritrovando un po' di equilibrio e di serenita' dopo tanta
sofferenza, di mandare all'aria tutto, di rinunciare anche a quello, e
di continuare a soffrire ancora di piu'?...

boh
Lisa

Costanza

unread,
Dec 16, 2001, 6:12:00 AM12/16/01
to

"Tobia" <to...@ninive.ba> ha scritto nel messaggio
news:BqOS7.311327$sq5.15...@news.infostrada.it...

Il sacramento del matrimonio e la sua indissolubilità non sono un'
invenzione umana perché ne parla Gesù stesso "Quello dunque che Dio ha
congiunto, l'uomo non lo separi " Mt 19,6. E questo è sempre stato
l'insegnamento della Chiesa sin dalle sue origini. Se uno non vuole vivere
secondo questo insegnamento è libero di farlo, nessuno è obbligato a essere
cattolico, ma definirsi cattolici e poi accogliere solo quella parte
dell'insegnamento della Chiesa che non contrasta con le proprie opinioni mi
sembra una grande incoerenza oltre che una grande ipocrisia. Non
fraintendere, non sto dicendo che sia il tuo caso, la mia è solo una
riflessione personale.

Ciao
Costanza

Mauro Arcisatese

unread,
Dec 16, 2001, 6:53:40 AM12/16/01
to
Piero Barazza ha scritto:

"Ci sono principalmente due tipi di atteggiamenti
tra le persone che danno consigli :
1) il buonista => cioe' quello che vive
esclusivamente la frase di S. Agostino
" ama e fa cio' che vuoi "
2) il magisteralista => cioe' quello
che usa gli scritti del "magistero"
come fossero " Reference Manual "
da applicare in maniera scentifica"


me ne sono accorto, in quest'ultimo anno e mezzo
di cio' che dici me ne sono accorto.
Volgio pero' precisare IMHO due cose rispetto a quanto tu dici,
per quanto riguarda il "buonista" c'e' il rischio
di estrapolare dal contesto cio' che voleva dire Agostino.
Sicuri, siamo sicuri, che Agostino per *amare*
intendesse quello che intendiamo noi ?
Per esempio come Agostino giudicava la sua passata
relazione con la madre di suo figlio ?
come *Amore* ?
non so, ma non credo.
Per quanto riguarda il "magisterialista" invece
vedo spesso usare Catechismo e Documenti della Chiesa
non in maniera "scientifica" ma bensi in maniera "ingegneristica".
Sono gli ingegneri, i tecnici, che usano i manuali,
mica gli scienziati !
:-)


> Nel tuo caso avresti bisogno di un sacerdote
> ( ma un uomo di vera fede )


ma un *sacerdote* (vedi etimologia)
e' sempre uomo di vera fede,
a qualunque religione appartenga.
se cosi non e' allora non e' un *sacerdote*
ma solo un "funzionario del sacro",
un "dispensatore di sacramenti".


ciao,
Mauro A.

Antonio Pavone

unread,
Dec 16, 2001, 9:47:52 AM12/16/01
to
Cara Cristina, non ho scritto fino adesso, perché avevo deciso di non
scrivere più, per un po', su icc, poi non ho resistito, perché adesso
capisco il motivo di tanta resistenza da parte dei frequentatori di questo
ng, a lasciarsi coinvolgere troppo dai sentimenti umani, quasi come se la
parola amore fosse una parola riservata e pericolosa da usare. Purtroppo ci
si scandalizza molto di più di una situazione come la tua che di altre opere
umane certamente malvagie. E' questa la misericordia del cristiano? Quella
che ti dice che devi andare presso un'altra pieve per cibarti del pane della
salvezza perché se no scandalizzi? Ma cosa è più importante come si appare
agli altri o cosa si è veramente dentro. Mi sa tanto d'ipocrisia da fariseo!
Ricordati che Gesù è stato il primo a scandalizzare, sanando di sabato,
andando nelle case dei peccatori e condividendo con loro il cibo.
(Mt 23,1)Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
[2]«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. [3]Quanto
vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché
dicono e non fanno. [4]Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle
spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito.
[5]Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano
i loro filattèri e allungano le frange.
Quanti oggi hanno sostituito al proprio cuore in Cristo Gesù i filattèri
della dottrina?
Ho scoperto che in una parrocchia di Roma, ci si può prendere un specie di
brevetto di "purezza". Se ti comporti bene, allora potrai avere il diploma
di puro. Io resto inorridito davanti a questo, come se fosse possibile dare
un titolo di puro da appendere in una bella cornice a casa. Forse queste
persone diventeranno pure, ma come lo può essere una lastra di ghiaccio. Sai
che gelo effonderanno?
Cara Cristina, io non ho trovato scritto in nessuna parte dei vangeli, che
non è possibile che due persone si scambino tenerezze o che non possano
dormire insieme. Allora se io dormo con mia figlia o con un amico sto
peccando nel suo cuore? Che assurdità è questa! Addormentarsi insieme vuol
dire aver fiducia dell'altro, non che l'altro è veicolo di tentazione.
Ieri alla messa del sabato ho ascoltato queste parole: (Siracide 48,11): -
Beati coloro che ti videro e che si sono addormentati nell'amore. Perché
anche noi vivremo certamente -
Per me, quell'addormentarsi nell'amore deve pervadere ogni istante della
nostra vita. Deve essere un torpore nel cuore a cui cedere sempre, ed allora
la luce di vita scenderà su di noi e su coloro che, per merito di questa
luce, troveranno la loro linfa vitale. Ecco, il tuo compagno si addormenta
nell'amore ogni sera con te. Lui, pur non avendo i tabù inculcati da una
dottrina repressiva, per amore ti ha accolto nella sua casa, ti ha dato
conforto, ha accettato, per amore, i limiti da te imposti. Lui è salvo per
la gratuità del suo gesto. Lui mi ha fatto ricordare il buon samaritano che
ha differenza del levita ha avuto compassione per un fratello. Lui è il tuo
angelo consolatore. Io ti direi, non temere, perché se il tuo cuore e quello
del tuo compagno sono incontaminati, allora il vostro sacrificio vi salverà.
<<Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia
simile>>. Ricordi la Genesi? Dio non ha detto: a te Adamo, basto Io.
Questo lo dice anche a te: Non è bene che Cristina sia sola: Le voglio dare
un aiuto che le sia simile.
Trova, senza mai stancarti, un sacerdote che sia la misericordia incarnata e
che possa concretamente aiutarti!
Anto


Tobia

unread,
Dec 16, 2001, 10:47:08 AM12/16/01
to

"Costanza" <bened...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:4k%S7.313833$sq5.15...@news.infostrada.it...
[...]

> Il sacramento del matrimonio e la sua indissolubilità non sono un'
> invenzione umana perché ne parla Gesù stesso "Quello dunque che Dio ha
> congiunto, l'uomo non lo separi " Mt 19,6. E questo è sempre stato
> l'insegnamento della Chiesa sin dalle sue origini. Se uno non vuole vivere
> secondo questo insegnamento è libero di farlo, nessuno è obbligato a
essere
> cattolico, ma definirsi cattolici e poi accogliere solo quella parte
> dell'insegnamento della Chiesa che non contrasta con le proprie opinioni
mi
> sembra una grande incoerenza oltre che una grande ipocrisia. Non
> fraintendere, non sto dicendo che sia il tuo caso, la mia è solo una
> riflessione personale.


Cara Costanza,
premetto che è solo da poco tempo che mi sono riaccostato alla religione
cattolica ed è mia intenzione, nei limiti delle possibilità concessemi dal
lavoro, approfondire la sua dottrina. Mi dichiaro quindi ignorante a
proposito.
Avendo però studiato a suo tempo un po' la questione, mi parve di capire
che nel primo millennio dopo la venuta di Cristo se noi fossimo andati ad un
San Gregorio Magno o ad un San Benedetto o Sant'Agostino, ecc. e gli
avessimo detto che il matrimonio è un sacramento, questi ci avrebbero prima
preso a bastonate e poi magari processato per eresia.
Infatti, sempre secondo quanto ricordo di aver letto, tale idea non solo
non era diffusa, ma per molti versi era scandalosa ed inconcepibile per la
gran parte dei cristiani. Potrei riportare a riguardo le tesi di storici
medievalisti ben più autorevoli di me, come il Duby ad esempio.
Successivamente, per tutta una serie di motivi storici, si isitituì il
matrimonio così come lo conosciamo oggi.

Ora, conoscendo il travagliato percorso storico che la concezione del
matrimonio ha avuto nel pensiero cristiano, posso avere nel mio piccolo e
nella mia ignoranza dei dubbi? Credo di sì.

Quanto alle citazioni bibliche, andiamoci piano, perchè se un giorno
fondassi la mia setta e dichiarassi 'sacramento' il martirio nella guerra
santa, ne troverei a bizzeffe per sostenere la bontà della mia tesi,
addirittura interi libri della Bibbia (ad es. Giosuè e Giudici) che paiono
giustificare una guerra santa contro gli infedeli...
A posteriori, con le citazioni bibliche posso giustificare tutto e il
contrario di tutto.
Ci siamo scordati degli schiavisti cristiani che giustificavano la
tratta dei negri a botta di citazioni bibliche (da Cam in poi)?
Ciao

Tobia

P.S. Se l'opinione di Cristo è tanto chiara a riguardo, mi chiedo come mai
Ortodossi e Protestanti ammettano da sempre il divorzio. Forse che non
leggano il vangelo? ;-)

Lupus in fabula

unread,
Dec 16, 2001, 4:32:27 PM12/16/01
to

> > > scusate, ma pensavo che
> > > "lupus in fabula" fosse un prete.
> > > Mi sbagliavo ?
> > Sul serio ?!?!
> > Mi piacerebbe saperlo anche a me!?!
>
> Sul serio!
> Ma lascio a lui le presentazioni...

Scusate, ero distratto dal thread.
Sono un prete di Roma.

Ciao
Gianmario


Lupus in fabula

unread,
Dec 16, 2001, 4:29:44 PM12/16/01
to

Il parroco si sbaglia, se e' stato dichiarato l'intento di vivere come
fratello e sorella.

Ciao
Gianmario

Lupus in fabula

unread,
Dec 16, 2001, 4:34:55 PM12/16/01
to

> Non ho in mano alcun documento del magistero, però, mi sembra di ricordare
> che vivere insieme, rinunciando ai rapporti sessuali, sia possibile. Anzi,
> se non ricordo male, è l'unica strada che il magistero della Chiesa
proponga
> ai cattolici divorziati e risposati che vogliano accostarsi
all'Eucarestia.

Infatti.

Ciao
Gianmario

Corpus Mariae Matris Immaculatae

unread,
Dec 16, 2001, 6:23:12 PM12/16/01
to
In Voluntate Dei

"Lisa" ha scritto nel messaggio

> e che finalmente
> stanno ritrovando un po' di equilibrio e di serenita' dopo tanta
> sofferenza, di mandare all'aria tutto, di rinunciare anche a quello, e
> di continuare a soffrire ancora di piu'?...
>
> boh
> Lisa

Questa genere di risposte le ritengo piu' appropriate su
it.cultura.benessere o salute di ogni genere!!! ;-)
L'equilibrio e la serenita' di cui parli, per il cristiano si fonda solo e
unicamente su Cristo e nella corrispondenza alla Sua SS Volonta' anche a
costo della CROCE!
I consigli "umani" siamo tutti capaci di darli ma mettersi alla sequela del
crocifisso e' scandalo per i giudei, stoltezza per i pagani.
In Gesu' e Maria
Pier


Edoardo Mattei

unread,
Dec 17, 2001, 2:59:03 AM12/17/01
to

> > Non ho in mano alcun documento del magistero, perň, mi sembra di

ricordare
> > che vivere insieme, rinunciando ai rapporti sessuali, sia possibile.
Anzi,
> > se non ricordo male, č l'unica strada che il magistero della Chiesa

> proponga
> > ai cattolici divorziati e risposati che vogliano accostarsi
> all'Eucarestia.
>
> Infatti.

Ma questo non si applica solo nel caso di divorziati risposati in cui non
sia piů possibile e diventi estremamente problematico l'opera di
riscostruzione del matrimonio originario?
Uno č vedovo e l'altra č separata.... Come possono rientrare in quelle
condizioni?

Pace, Eddy


Edoardo Mattei

unread,
Dec 17, 2001, 2:56:25 AM12/17/01
to
> > L'Humanae Vitae parla di "dominio di sé"
> > che è una virtu' che ci distingue dalle bestie.
>
> ma io sono una "bestia", io sono un ramo di quell'albero
> che e' la Evoluzione Naturale e che ha portato a quell' animale
> appartente alla specie autodefinitasi "homo sapiens sapiens".

Scusa la francezza, Maura
ma tu non sei una "bestia" ma pensi di esserlo e di doverti comportare
come tale.

Pace, Eddy

Edoardo Mattei

unread,
Dec 17, 2001, 2:58:38 AM12/17/01
to
> Il parroco si sbaglia, se e' stato dichiarato l'intento di vivere come
> fratello e sorella.

Ma questo non si applica solo nel caso di divorziati risposati in cui non
sia più possibile e diventi estremamente problematico l'opera di
riscostruzione del matrimonio originario?
Uno è vedovo e l'altra è separata.... Come possono rientrare in quelle
condizioni?

Pace, Eddy


pierob...@hotmail.com

unread,
Dec 17, 2001, 1:59:15 AM12/17/01
to
Mauro Arcisatese ha scritto

> Sicuri, siamo sicuri, che Agostino per *amare*
> intendesse quello che intendiamo noi ?
> Per esempio come Agostino giudicava la sua passata
> relazione con la madre di suo figlio ?
> come *Amore* ?
> non so, ma non credo.

Ciao Mauro

Hai ragione,
Amore dice tutto e dice niente
e lascia ad ognuno dire cio' che vuole

> > Nel tuo caso avresti bisogno di un sacerdote
> > ( ma un uomo di vera fede )

> ma un *sacerdote* (vedi etimologia)
> e' sempre uomo di vera fede,
> a qualunque religione appartenga.
> se cosi non e' allora non e' un *sacerdote*
> ma solo un "funzionario del sacro",
> un "dispensatore di sacramenti".

Ho conosciuto sacerdoti che dopo anni di sacerdozio
si sono resi conto che quello che vivevano
era solo un " dispensare sacramenti "
ed in quel momento e' iniziata
una nuova evangelizzazione di se stessi :
hanno smesso di predicare ed hanno comunciato
ad Amare in prima persona
da allora sono diventati non piu' dei "maestri"
ma dei "testimoni" ed allora sono divenuti credibili

Ecco e' di questi che io stavo parlando.

> ciao,
> Mauro A.

ciao da Piero
--
Inviato il lun 17 dic 2001 07:59:15 CET da 213.26.67.162 [213.26.67.162]
http://www.neuromante.net/

Callimaco

unread,
Dec 17, 2001, 4:38:48 AM12/17/01
to
> Continua a partecipare all'Eucarestia perchè è proprio con essa che si
> riparano i peccati che sembrano irreparabili,

Consiglierei *molta* maggiore prudenza prima di dare consigli del genere.

Saluti,
Fede

Callimaco

unread,
Dec 17, 2001, 4:38:51 AM12/17/01
to
> perché adesso
> capisco il motivo di tanta resistenza da parte dei frequentatori di questo
> ng, a lasciarsi coinvolgere troppo dai sentimenti umani, quasi come se la
> parola amore fosse una parola riservata e pericolosa da usare.

????
Abbi pazienza, ma cosa ne sai tu del mio "coinvolgimento nei sentimenti
umani"?


> Quanti oggi hanno sostituito al proprio cuore in Cristo Gesù i filattèri
> della dottrina?
> Ho scoperto che in una parrocchia di Roma, ci si può prendere un specie di
> brevetto di "purezza". Se ti comporti bene, allora potrai avere il diploma
> di puro.

Puoi darci qualche riferimento più preciso?
Grazie.


> Che assurdità è questa! Addormentarsi insieme vuol
> dire aver fiducia dell'altro, non che l'altro è veicolo di tentazione.

Beh, dipende.
Ce lo vedi Sini che dorme con una modella senza provare tentazione?

^_________^


> Ecco, il tuo compagno si addormenta
> nell'amore ogni sera con te. Lui, pur non avendo i tabù inculcati da una
> dottrina repressiva,

Scusa, quale sarebbe la "dottrina repressiva"?
E chi la "inculcherebbe"?
Non so se ho capito bene cosa vuoi dire... se ho capito bene non mi piace
per nulla.


> per amore ti ha accolto nella sua casa, ti ha dato
> conforto, ha accettato, per amore, i limiti da te imposti. Lui è salvo per
> la gratuità del suo gesto.

Non so se sia vera la faccenda del "diploma di purezza", ma certamente
neanche tu ti fai problemi ad assegnare i diplomi... qualcuno lo salvi,
qualcun'altro lo condanni...

Saluti,
Fede

Antonio Pavone

unread,
Dec 17, 2001, 8:10:50 AM12/17/01
to
Io no condanno nessuno! Ho già scritto una volta che: per principio salvo tutti,
ma poi per alcuni provo più compassione per gli altri.
Non mettetemi nel cuore cose non penso!

Ciao Anto

Sini

unread,
Dec 17, 2001, 8:32:24 AM12/17/01
to
"Callimaco" <calli...@hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:9vkkqp$fdad8$1...@ID-39881.news.dfncis.de...

> > perché adesso
> > capisco il motivo di tanta resistenza da parte dei frequentatori di
questo
> > ng, a lasciarsi coinvolgere troppo dai sentimenti umani, quasi come se
la
> > parola amore fosse una parola riservata e pericolosa da usare.
>
> ????

In realtà Antonio mi si è dichiarato, ma io ho nicchiato...

^__-

> > Che assurdità è questa! Addormentarsi insieme vuol
> > dire aver fiducia dell'altro, non che l'altro è veicolo di tentazione.
>
> Beh, dipende.
> Ce lo vedi Sini che dorme con una modella senza provare tentazione?

Non lo so, non mi è mai capitato... cercasi modella per esperimento!

Sini

Marco O. dalla Cometa dei Magi (buon Natale)

unread,
Dec 17, 2001, 9:04:07 AM12/17/01
to
"Callimaco" ha scritto:

> > Continua a partecipare all'Eucarestia perchè è proprio con essa che si
> > riparano i peccati che sembrano irreparabili,
>
>Consiglierei *molta* maggiore prudenza prima di dare consigli del genere.

...che poi mi sembrano piuttosto approssimativi.

Se uno decide, come facciamo mia moglie ed io, di partecipare all'Eucarestia
pur trovandosi in una situazione di matrimonio formalmente irregolare non è
certo perchè con l'Eucarestia si ripari un peccato che sembra irreparabile,
ma è perchè ritiene che il peccato non sussista.

>Saluti,
>Fede

Ciao,
Marco

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Lisa

unread,
Dec 17, 2001, 7:43:13 AM12/17/01
to


Be', se il primo marito di lei non vuole assolutamente piu' saperne,
mi pare che nelle condizioni di "impossibilita' di ricostruire" ci
ritroviamo eccome...

Quanto al vedovo, non mi risulta che esista alcun precetto morale, ne'
cattolico ne' laico, che gli vieti una seconda unione.

Lisa

Julo Cumani

unread,
Dec 17, 2001, 7:52:17 AM12/17/01
to
Il Mon, 17 Dec 2001 10:38:51 +0100, "Callimaco"
<calli...@hotmail.com> ha molto gentilmente scritto:

>Beh, dipende.
>Ce lo vedi Sini che dorme con una modella senza provare tentazione?
>^_________^

Senza provare tentazione no, no ce lo vedo. Ma ce lo vedo a resistere
alla tentazione.

Il problema non e' non avere tentazioni (nessuno ne e' immune, non lo
e' stato neanche Gesu') il problema e' resistere alle tentazioni. Il
problema e' essere umani e saper scegliere, o essere animali che sono
in balia dei piu' bassi istinti e non sanno scegliere. Tutto qui.

>Saluti,
>Fede

Pace e benedizione

Julo


--
Quando hai una vita interiore, non importa da quale
lato del cancello di un campo di concentramento ci
si trova.
Hetty Hillesum (morta ad Auschwitz nel 1943)

gabri...@libero.it

unread,
Dec 17, 2001, 5:06:25 PM12/17/01
to

Callimaco <calli...@hotmail.com> wrote in message
9vkkqu$fdad8$2...@ID-39881.news.dfncis.de...
Caro Fede, Gesù ci ha insegnato proprio che l'eucarestia è un mezzo efficace
per la riparazione dei peccati e ricordati che tutti siamo peccatori, io
compreso, chi più chi meno ma è con l'eucarestia che si riceve una vera
riparazione, perchè si offrono i peccati al Signore e Lui li ci dona il suo
corpo che è pane di vita per ripararli. Naturalmente i peccati vengono
rimessi se ci si pente davvero e se si è disposti a ricevere il pane che ci
è dato per noi proprio per questo. La vera vita infatti è proprio ostacolata
dai peccati, il pane che noi mangiamo solitamente ci sazia solo la pancia,
ma quello di vita ci libera, ci sostiene e ci conduce a Dio.


In fede Gabriele

Edoardo Mattei

unread,
Dec 17, 2001, 4:06:17 PM12/17/01
to
> Il problema non e' non avere tentazioni (nessuno ne e' immune, non lo
> e' stato neanche Gesu') il problema e' resistere alle tentazioni. Il
> problema e' essere umani e saper scegliere, o essere animali che sono
> in balia dei piu' bassi istinti e non sanno scegliere. Tutto qui.

Io rimango della mia idea: č meglio evitare le tentazioni perchč non si sa
mai come si va a finire !

Pace, Eddy

Edoardo Mattei

unread,
Dec 17, 2001, 4:09:26 PM12/17/01
to
> Se uno decide, come facciamo mia moglie ed io, di partecipare
all'Eucarestia
> pur trovandosi in una situazione di matrimonio formalmente irregolare non
č
> certo perchč con l'Eucarestia si ripari un peccato che sembra
irreparabile,
> ma č perchč ritiene che il peccato non sussista.

Ma chi decide cos'č e dov'č il peccato ?
Se lo decide il singolo in base ai propri principi e morale, non capisco
cosa serva essere cristiani anzichč buddista o scientologo..... Anzi, mi
faccio Raeliano che predica il libero amore ...

Pace, Eddy


Edoardo Mattei

unread,
Dec 17, 2001, 4:04:28 PM12/17/01
to
> Be', se il primo marito di lei non vuole assolutamente piu' saperne,
> mi pare che nelle condizioni di "impossibilita' di ricostruire" ci
> ritroviamo eccome...
Perchè vogliamo applicare una norma che si da' a dei divorziati risposati
che sono in età avanzata, con figli quasi trentenni, che magari sono alle
terze nozze e che si sono convertiti in vecchiaia ai casi, ugualmente
dolori non lo metto in dubbio, dove invece, secondo quanto raccontato, il
marito ha abbandonato il tetto coniugale e basta (e non sappiamo neanche i
motivi)?
Non possiamo piegare il Magistero al nostro piacimento !
L'impossibilità di cui parla la Chiesa si riferisce non alla volontà del
singolo ma alle condizioni contingenti.
Io personalmente conosco di matrimoni riappacificati uno dopo che lui per 6
anni ha convissuto con un'altra donna ed un altro dove lei aveva già
chiesto ed ottenuto il divorzio ma, quando ha scoperto che il divorzio era
condannato dalla Chiesa, ha iniziato a risentire l'ex marito e dopo circa
due anni di "incontri" hanno deciso nuovamente di tornare insieme.
L' "impossibilità di ricostruire" non significa "mancanza di desiderio di
riappacificarsi" !

> Quanto al vedovo, non mi risulta che esista alcun precetto morale, ne'
> cattolico ne' laico, che gli vieti una seconda unione.

Quello laico mi interessa poco... per quanto riguarda quello cattolico non
c'è nessuna preclusione ad una seconda unione. Ma non c'è assolutamente la
possibilità della convivenza !


Pace, Eddy


Mauro Arcisatese

unread,
Dec 17, 2001, 7:07:22 AM12/17/01
to
Edoardo Mattei ha scritto:

> Scusa la francezza, Maura

spiacente ma la mia parte
femminile non si chiama Maura
;-)

> ma tu non sei una "bestia" ma pensi di
> esserlo e di doverti comportare come tale.

rileggiti il ramo del thread.
io dicevo a Cristina che io, maschietto, non riuscirei
mai a dormire castamente nello stesso letto con una donna.
e non ci riuscire perche' ho talvolta dei momenti di irrequietezza,
momenti in cui non faccio nulla che possa essere chiamato
"masturbazione" ma che e' invece un autoerotismo molto blando.
vuoi che te ne descriva i particolari ?
vuoi riderci sopra ?

allora ti diro' che consiste nel dormire vestiti solo da una
sottile coperta, con la luce della notte che filtra dalla finestra,
dopo avere fatto dei profondi respiri tesi a tranquilizzare le mie
irrequitezze sperando e pregando che il sonno e qualche sogno
che non ricordero' mi porti tranquillita' e pace.

Tutto qui.
Per te mi comporto da bestia ?
in ogni caso, qualunque cosa tu possa pensare,
non cambia che in quei momenti di estrema irrequietezza
(che capitano poche volte all'anno)
io debba essere da solo, senza avere accanto,
nel mio letto, alcuna "compagna casta".

e' di questo cio' che si parlava,
ossia della difficolta' per un maschio di dormire
castamente a fianco di una donna che ama.
Tutto cio' lo sapeva persino mia nonna
quando diceva
"l'uomo e' fuoco, la donna paglia e il diavolo ci soffia sopra",
detto popolare che tu Edoardo sembri ignorare.


ciao,
Mauro A.

Lupus in fabula

unread,
Dec 18, 2001, 1:36:57 AM12/18/01
to

> > Be', se il primo marito di lei non vuole assolutamente piu' saperne,
> > mi pare che nelle condizioni di "impossibilita' di ricostruire" ci
> > ritroviamo eccome...

> Perchè vogliamo applicare una norma che si da' a dei divorziati risposati

Perche' e' la stessa cosa che proponiamo persino alle coppie di omosessuali.
Ammesso che la tua sia la corretta interpretazione del magistero.

Ciao
Gianmario

Julo Cumani

unread,
Dec 18, 2001, 1:37:16 AM12/18/01
to
Il Mon, 17 Dec 2001 22:06:17 +0100, "Edoardo Mattei"
<eddy....@libero.it> ha molto gentilmente scritto:

>Io rimango della mia idea: č meglio evitare le tentazioni perchč non si sa
>mai come si va a finire !

Perfettamente d'accordo. Il mio discorso si rifaceva a quando la
tentazione arriva, anche se noi abbiamo cercato di sfuggirle.

>Pace, Eddy

Edoardo Mattei

unread,
Dec 18, 2001, 3:08:48 AM12/18/01
to
> Caro Fede, Gesù ci ha insegnato proprio che l'eucarestia è un mezzo
efficace
> per la riparazione dei peccati e ricordati che tutti siamo peccatori, io
> compreso, chi più chi meno ma è con l'eucarestia che si riceve una vera
> riparazione, perchè si offrono i peccati al Signore e Lui li ci dona il
suo
> corpo che è pane di vita per ripararli. Naturalmente i peccati vengono
> rimessi se ci si pente davvero e se si è disposti a ricevere il pane che
ci
> è dato per noi proprio per questo. La vera vita infatti è proprio
ostacolata
> dai peccati, il pane che noi mangiamo solitamente ci sazia solo la
pancia,
> ma quello di vita ci libera, ci sostiene e ci conduce a Dio.

Dal Catechismo:

1389 La Chiesa fa obbligo ai fedeli di partecipare alla divina Liturgia la
domenica e le feste [Conc. Ecum. Vat. II, Orientalium ecclesiarum, 15] e di
ricevere almeno una volta all'anno l'Eucaristia, possibilmente nel tempo
pasquale, [Cf Codice di Diritto Canonico, 920] *preparati dal sacramento
della Riconciliazione*. La Chiesa tuttavia raccomanda vivamente ai fedeli
di ricevere la santa Eucaristia la domenica e i giorni festivi, o ancora
più spesso, anche tutti i giorni.

1395 Proprio per la carità che accende in noi, l'Eucaristia ci preserva in
fu turo dai peccati mortali. Quanto più partecipiamo alla vita di Cristo e
progrediamo nella sua amicizia, tanto più ci è difficile separarci da lui
con il peccato mortale. L'Eucaristia non è ordinata al perdono dei peccati
mortali. Questo è proprio del sacramento della Riconciliazione. Il proprio
dell'Eucaristia è invece di essere il sacramento di coloro che sono nella
piena comunione della Chiesa

1457 Secondo il precetto della Chiesa [...]. Colui che è consapevole di
aver commesso un peccato mortale non deve ricevere la santa Comunione,
anche se prova una grande contrizione, senza aver prima ricevuto
l'assoluzione sacramentale, [Cf Concilio di Trento: Denz. -Schönm. , 1647;
1661] a meno che non abbia un motivo grave per comunicarsi e non gli sia
possibile accedere a un confessore [Cf Codice di Diritto Canonico, 916;
Corpus Canonum Ecclesiarum Orientalium, 711].

Quindi mi sento di affermare con forza che stai affermando una cosa
inesatta: partecipare all'Eucarestia non annulla il sacramento della
Riconciliazione, anzi, questo deve precedere la seconda.
Credo sia doverosa una rettifica della tua affermazione per non essere
costretto a pensarti fuori dalla Chiesa Cattolica.

Pace,Eddy


Callimaco

unread,
Dec 18, 2001, 4:54:18 AM12/18/01
to
Tutto molto vero, perň nel tuo messaggio avrei fatto anche un qualche cenno
alla parola "confessione" ;-)

Ciao,
Fede

<gabri...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:B%tT7.325291$sq5.15...@news.infostrada.it...

> Caro Fede, Gesů ci ha insegnato proprio che l'eucarestia č un mezzo


efficace
> per la riparazione dei peccati e ricordati che tutti siamo peccatori, io

> ...

Edoardo Mattei

unread,
Dec 18, 2001, 9:02:26 AM12/18/01
to
>rileggiti il ramo del thread.

Fatto, ecco com'era !

[TU] scusami, non sono piu' cattolico proprio per
motivi legati alla castita' e mi domando come
faccia lui a dormire nel tuo stesso letto.

[IO] L'Humanae Vitae parla di "dominio di sé"


che è una virtu' che ci distingue dalle bestie.

[TU] ma io sono una "bestia", io sono un ramo di quell'albero


che e' la Evoluzione Naturale e che ha portato a quell' animale
appartente alla specie autodefinitasi "homo sapiens sapiens".

Cosa ho detto che non era strettamente legato a quello che tu hai scritto ?
Infatti, così ribadisci nel messaggio di "presunto chiarimento"

>io dicevo a Cristina che io, maschietto, non riuscirei
>mai a dormire castamente nello stesso letto con una donna.

Ribadisco: esiste il "dominio di sé"... l'evitare le tentazioni è un altra
cosa. Qui si parla di resistere (con l'aiuto del buon Dio!!!!)

Pace, Eddy

Costanza

unread,
Dec 18, 2001, 9:44:35 AM12/18/01
to

"Tobia" <to...@ninive.ba> ha scritto nel messaggio
news:0m3T7.315703$sq5.15...@news.infostrada.it...
>
> "Costanza" <bened...@libero.it> ha scritto nel messaggio
> news:4k%S7.313833$sq5.15...@news.infostrada.it...
> [...]
> > Il sacramento del matrimonio e la sua indissolubilità non sono un'
> > invenzione umana perché ne parla Gesù stesso "Quello dunque che Dio ha
> > congiunto, l'uomo non lo separi " Mt 19,6. E questo è sempre stato
> > l'insegnamento della Chiesa sin dalle sue origini. Se uno non vuole
vivere
> > secondo questo insegnamento è libero di farlo, nessuno è obbligato a
> essere
> > cattolico, ma definirsi cattolici e poi accogliere solo quella parte
> > dell'insegnamento della Chiesa che non contrasta con le proprie opinioni
> mi
> > sembra una grande incoerenza oltre che una grande ipocrisia. Non
> > fraintendere, non sto dicendo che sia il tuo caso, la mia è solo una
> > riflessione personale.
>
>
> Cara Costanza,
> premetto che è solo da poco tempo che mi sono riaccostato alla
religione
> cattolica ed è mia intenzione, nei limiti delle possibilità concessemi dal
> lavoro, approfondire la sua dottrina. Mi dichiaro quindi ignorante a
> proposito.

Caro Tobia,
anch'io non mi considero "arrivata", pur essendo cattolica da anni ogni
giorno scopro cose nuove...


> Avendo però studiato a suo tempo un po' la questione, mi parve di
capire
> che nel primo millennio dopo la venuta di Cristo se noi fossimo andati ad
un
> San Gregorio Magno o ad un San Benedetto o Sant'Agostino, ecc. e gli
> avessimo detto che il matrimonio è un sacramento, questi ci avrebbero
prima
> preso a bastonate e poi magari processato per eresia.
> Infatti, sempre secondo quanto ricordo di aver letto, tale idea non
solo
> non era diffusa, ma per molti versi era scandalosa ed inconcepibile per la
> gran parte dei cristiani. Potrei riportare a riguardo le tesi di storici
> medievalisti ben più autorevoli di me, come il Duby ad esempio.
> Successivamente, per tutta una serie di motivi storici, si isitituì il
> matrimonio così come lo conosciamo oggi.
>
> Ora, conoscendo il travagliato percorso storico che la concezione del
> matrimonio ha avuto nel pensiero cristiano, posso avere nel mio piccolo e
> nella mia ignoranza dei dubbi? Credo di sì.

Da un punto di vista storico non so che dirti perchè sono ignorante, ma se
ti interessa conoscere l'isegnamento di Dio sull'argomento devi prendere
come riferimento le Scritture, ammesso che tu creda che le Scritture siano
ispirate da Dio...L'insegnamento che si ricava dalle Scritture riguardo
all'indissolubilità del matrimonio è molto chiaro.
Alla domanda postagli dai farisei circa la possibilità per l'uomo di
ripudiare la propria moglie, così come prevedeva la legislazione di Mosè,
Gesù risponde: "Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa
norma. Ma all'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per
questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola.
Sicché non sono più due, ma una sola carne. L'uomo dunque non separi ciò che
Dio ha congiunto" (Mc l0, 5-9). Il Signore riporta la questione al progetto
originario di Dio, citando testualmente le parole del libro della Genesi
(Gen 2, 24) e invitando espressamente sia gli uomini che le donne a
considerare il matrimonio come una realtà indissolubile.
L'indissolubilità del matrimonio non è stata inventata da qualche papa o
qualche vescovo, ma è voluta da Dio.
>
> Quanto alle citazioni bibliche, andiamoci piano, perchè se un giorno
> fondassi la mia setta e dichiarassi 'sacramento' il martirio nella guerra
> santa, ne troverei a bizzeffe per sostenere la bontà della mia tesi,
> addirittura interi libri della Bibbia (ad es. Giosuè e Giudici) che paiono
> giustificare una guerra santa contro gli infedeli...
> A posteriori, con le citazioni bibliche posso giustificare tutto e il
> contrario di tutto.
> Ci siamo scordati degli schiavisti cristiani che giustificavano la
> tratta dei negri a botta di citazioni bibliche (da Cam in poi)?


Infatti il Magistero esiste proprio per mostrarci quale sia la corretta
interpretazione da dare alle Scritture ed evitare quelle strumentalizzazioni
che tu hai indicato. I cattolici credono che il Magistero della Chiesa sia
ispirato dallo stesso Spirito Santo che ha ispirato le Scritture, per chi
crede si tratta quindi di insegnamento divino, non umano. Se poi ci sono
persone che pur conoscendo l'insegnamento della Chiesa si comportano in modo
incoerente o non accettano la sua autorità divina, questa è un'altra
faccenda....


>
> P.S. Se l'opinione di Cristo è tanto chiara a riguardo, mi chiedo come mai
> Ortodossi e Protestanti ammettano da sempre il divorzio. Forse che non
> leggano il vangelo? ;-)

E' un problema loro, per noi cattolici l'insegnamento è chiaro.


Ciao
Costanza

Marco O. dalla Cometa dei Magi (buon Natale)

unread,
Dec 18, 2001, 9:40:40 AM12/18/01
to
"Edoardo Mattei" ha scritto:

>Ma chi decide cos'è e dov'è il peccato ?

Io, dando retta, nell'ordine, alla Bibbia, alla dogmatica, al magistero ed a
persone di mia fiducia.

>Se lo decide il singolo in base ai propri principi e morale, non capisco

>cosa serva essere cristiani anzichè buddista o scientologo.....

Il libro di lettura.

>Anzi, mi faccio Raeliano che predica il libero amore ...

Poi, se ti clonano, non ti lamentare. Sappi però che, su ICC, di Eddy ne
basta uno. :-)

Ciao,
Marco

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Sini

unread,
Dec 18, 2001, 3:18:06 PM12/18/01
to
"Julo Cumani" <ju...@bbcm.univ.trieste.it> ha scritto nel messaggio
news:3c1de9ae...@news.cineca.it...

> >Ce lo vedi Sini che dorme con una modella senza provare tentazione?
> >^_________^
>
> Senza provare tentazione no, no ce lo vedo. Ma ce lo vedo a resistere
> alla tentazione.

Grazie per la fiducia! ^__-

Sini

Edoardo Mattei

unread,
Dec 18, 2001, 6:35:49 PM12/18/01
to
> > > Be', se il primo marito di lei non vuole assolutamente piu' saperne,
> > > mi pare che nelle condizioni di "impossibilita' di ricostruire" ci
> > > ritroviamo eccome...
>
> > Perchè vogliamo applicare una norma che si da' a dei divorziati
risposati
>
> Perche' e' la stessa cosa che proponiamo persino alle coppie di
omosessuali.
Che non sono ne' divorziati ne' separati e quindi equiparati ai fidanzati a
cui è richiesta la castità e non la convivenza.... o è permessa la "casta
convivenza" dei fidanzati?

> Ammesso che la tua sia la corretta interpretazione del magistero.

"Corretta interpretazione del magistero"?
Tu sei il sacerdote, dovresti essere tu il garante della "corretta
interpretazione del magistero".
Dimmi: dove la Chiesa si è espressa riguardo alla "casta convivenza" dei
fidanzati? E che gli omosessuali possano convivere?

Pace, Eddy

Edoardo Mattei

unread,
Dec 18, 2001, 6:40:41 PM12/18/01
to
> >Ma chi decide cos'è e dov'è il peccato ?
> Io, dando retta, nell'ordine, alla Bibbia, alla dogmatica, al magistero
ed a
> persone di mia fiducia.
Ho capito!
Io, al contrario, metto il Magistero (in accezione larga....) e poi il mio
confessore che è anche il mio "padre spirituale"... parroco a circa 30 Km
da casa (sic)

> >Se lo decide il singolo in base ai propri principi e morale, non capisco
> >cosa serva essere cristiani anzichè buddista o scientologo.....
> Il libro di lettura.

Ed il sussidiario ?

> >Anzi, mi faccio Raeliano che predica il libero amore ...
> Poi, se ti clonano, non ti lamentare. Sappi però che, su ICC, di Eddy ne
> basta uno. :-)

.... e non solo su ICC.
Cmq non c'è problema di clonazione. Ho perso il momento in cui potevo
inviare il mio DNA all'astronava che passava per raccoglierli...... dovrò
accontentarmi della resurrezione !

Pace, Eddy

krentak

unread,
Dec 18, 2001, 5:50:09 PM12/18/01
to

<pierob...@hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:9vhnbq$8mc$1...@g.l.neuromante.dyndns.org...
> 1) il buonista => cioe' quello che vive
> esclusivamente la frase di S. Agostino
> " ama e fa cio' che vuoi "

Il buonista non è colui che vive quella frase, ma colui che la stravolge.

ciao ^___^

daniele

--
Vivi come se tu dovessi morire subito,
pensa come se tu non dovessi morire mai.
(Giorgio Almirante)


Lisa

unread,
Dec 18, 2001, 5:50:06 PM12/18/01
to
On Tue, 18 Dec 2001 14:44:35 GMT, "Costanza" <bened...@libero.it>
wrote:

>

>ispirate da Dio...L'insegnamento che si ricava dalle Scritture riguardo
>all'indissolubilità del matrimonio è molto chiaro.

>L'indissolubilità del matrimonio non è stata inventata da qualche papa o
>qualche vescovo, ma è voluta da Dio.

Ok, ma se viene fuori che in realta' uno dei due non ci ha mai
creduto, e trova naturale rompere il legame se non ci si trova piu'
bene?

Anche l'altro e' tenuto a sentirsi legato per tutta la vita a un
matrimonio che evidentemente aveva qualche baco in partenza?

saluti
Lisa

Lupus in fabula

unread,
Dec 18, 2001, 7:32:26 PM12/18/01
to

> Dimmi: dove la Chiesa si è espressa riguardo alla "casta convivenza" dei
> fidanzati? E che gli omosessuali possano convivere?

Il magistero della Chiesa non puo' esprimersi su tutti i possibili casi nei
quali ti trovi ad imbattere in confessionale.
Li' ti aiuta la teologia morale e la carita' pastorale.

Dimmi tu piuttosto: una soluzione che di fronte ad una convivenza "di fatto"
propone la castita', e' contro il vangelo e il magistero della Chiesa?

Ciao
Lupus

Mauro Arcisatese

unread,
Dec 19, 2001, 4:18:33 AM12/19/01
to
Edoardo Mattei ha scritto:

> Ribadisco: esiste il "dominio di sé"...

per la seconda volta hai snippato sul proverbio di mia nonna,
proverbio che rifletteva una mentalita' cattolico-contadino,
che aveva una "buona" dose di omofobia,
per cui "l'uomo era di fuoco".

comunque proverbi a parte
ripeto che io non riuscirei a dormire
castamente con a fianco la donna
che amo e da cui sono riamato.

e' questo cio' che dicevo nel mio post originario
news:340f144b5abf6640...@arcisate.somewhere.net
dove esprimevo anche alcuni dubbi,
dubbi relativi al "confine"
fra "tenerezze, coccole, baci, affettuosità"
e "rapporti sessuali".

tuttavia presumo che non sia il caso che
mi facciate degli esempi pubblicamente
e qui, sul newsgroup ;-)


ciao,
Mauro A.


Edoardo Mattei

unread,
Dec 19, 2001, 5:58:56 AM12/19/01
to
> Il magistero della Chiesa non puo' esprimersi su tutti i possibili casi
nei
> quali ti trovi ad imbattere in confessionale.
> Li' ti aiuta la teologia morale e la carita' pastorale.

QUOTE ON
Come Gesù «ha sempre difeso e proposto, senza alcun compromesso, la verità
e la perfezione morale, mostrandosi nello stesso tempo accogliente e
misericordioso verso i peccatori» , così la Chiesa deve possedere e
sviluppare un unico e indivisibile amore alla verità e all'uomo: «la
chiarezza e l'intransigenza nei princìpi e insieme la comprensione e la
misericordia verso la debolezza umana in vista del pentimento sono le due
note inscindibili che contraddistinguono» la sua opera pastorale

Consapevole che l'indissolubilità del matrimonio non è un bene di cui possa
disporre a suo piacimento, ma è un dono e una grazia che essa ha ricevuto
dall'alto per custodirlo e amministrarlo, la Chiesa, oggi come ieri, deve
riaffermare con forza che non è lecito all'uomo dividere ciò che Dio ha
unito (cf Mt 19, 6). Di conseguenza, essa non deve stancarsi di insegnare
che una situazione matrimoniale che non rispetti o rinneghi questo valore
costituisce un grave disordine morale.
QUOTE OFF
Mi sembra che la carità pastorale ci sia e sia raccomandata, ma questa non
deve svilire ne' prevalere sull'annuncio della Verità, scomodo per quanto
possa apparire.

> Dimmi tu piuttosto: una soluzione che di fronte ad una convivenza "di
fatto"
> propone la castita', e' contro il vangelo e il magistero della Chiesa?

Mi dispiace questo thread perchè non sono uso a sindacare l'operato dei
sacerdoti, specialmente in pubblico, ma, considerando il fatto che tu per
primo hai contestato l'operato del "parroco" di Caterina, mi sento
perlomeno giustificato.

Se ho ben capito, se arrivasse da te una coppia "di fatto",
indipendentemente dalle loro situazioni, che mostrassero l'intenzione di
essere "casti" sarebbe, secondo te, sufficiente per accedere ai sacramenti?
Mi vengono le seguenti domande:

a) bisogna preoccuparsi principalmente della salvezza delle anime. La
convivenza è di per sé un "disordine morale" e come tale è contrario anzi
nega nei fatti la validità del sacramento del matrimonio. Se è così si
rientra in quelle situazioni irregolari e la Chiesa, come afferma il
Magistero, "non può ammettere alla riconciliazione sacramentale e alla
comunione eucaristica quanti continuassero a permanere in una situazione
esistenziale in contraddizione con la fede annunciata e celebrata nei
sacramenti."
Ora, se questi due poveretti si trovano in questa condizione, come si può
accordare l'Eucarestia? Quando e come gli si dirà che sono in una
situazione di "peccato reale e concreto" che perdurerà fintanto che
rimangono in questa condizione?

b) e tutte quelle coppie che invece sono nel combattimento perchè non hanno
ceduto alla tentazione della convivenza? Allora il Magistero va bene solo
per alcuni e non per tutti ?

c) come si può affermare la sacralità e l'indissolubilità del matrimonio se
poi si ne accettano le deroghe?

d) è possibile per due fidanzati convivere "castamente"? Se sì, a che serve
il matrimonio? Solo per avere l'autorizzazione a fare l'amore?!?!?!?!?

Personalmente trovo che ci sia sempre di più una "indulgenza" verso la
"cultura moderna" (non dico che sia il tuo caso, bada bene), un tracimare
di idee laiche nel cristianesimo, vedi la convivenza, il divorzio, gli
anticoncezionali e gli abortivi ...., tutto a discapito della fede della
Chiesa.
Mossi da "carità pastorale" e forse preoccupati dal trovarsi le chiese
vuote, molti sacerdoti autorizzano sempre più concessioni al Magistero: io
ho sentito sacerdoti affermare la bontà della convivenza fra fidanzati,
consigliare i preservativi, avallare i rapporti prematrimoniali etc etc
Dove sono quei sacerdoti che invece si adoperano per una pastorale fedele
al Magistero, che non hanno timore di affermare la Verità e non si
preoccupano di avere la chiesa piena ma di avere cristiani ?
Invece si continua ad inseguire i "laici", i "lontani". Gli si vuole
prospettare una revisione del Cristianesimo anzichè annunciare Cristo.

D'altra parte è difficile che i sacerdoti facciano questo se poi sono i
primi a non crederci......

Pace, Eddy


Lupus in fabula

unread,
Dec 19, 2001, 7:11:37 AM12/19/01
to

> Se ho ben capito, se arrivasse da te una coppia "di fatto",
> indipendentemente dalle loro situazioni, che mostrassero l'intenzione di
> essere "casti" sarebbe, secondo te, sufficiente per accedere ai
sacramenti?

Si. Ma in linea generale.

Valuterei infatti caso per caso la fattibilita' di tale scelta e mi
riserverei di dare un consiglio adatto.
Personalmente, in situazioni simili, ho negato l'assoluzione. Soprattutto se
non c'era una ferma presa di coscienza e assunzione di responsabilita' nei
confronti della situazione. O quando l'assoluzione si pretendeva quasi come
un diritto, senza nessun riesame della propria condizione o senza amor di
Dio...

Infatti ho anche precisato che non getterei la croce addosso al parroco di
cui sopra. Infatti spesso si tratta di problemi di comunicazione, o di
scelte dovute ad approfondimenti ai quali magari e' impossibile accedere qui
in un NG.

Io sto solo proponendo una interpretazione lecita del magistero e una
pratica pastorale che ritengo valida. E bada bene, non mi pare certo facile.

> a) bisogna preoccuparsi principalmente della salvezza delle anime. La
> convivenza è di per sé un "disordine morale" e come tale è contrario anzi
> nega nei fatti la validità del sacramento del matrimonio. Se è così si
> rientra in quelle situazioni irregolari e la Chiesa, come afferma il
> Magistero, "non può ammettere alla riconciliazione sacramentale e alla
> comunione eucaristica quanti continuassero a permanere in una situazione
> esistenziale in contraddizione con la fede annunciata e celebrata nei
> sacramenti."

La "situazione esistenziale" da te citata e che ricade nell'irregolarita' e'
la convivenza "more uxorio" non la convivenza e basta. Altrimenti non si
prenderebbe in considerazione nemmeno la proposta della castita' per i
divorziati risposati (prima che per i conviventi).

> Ora, se questi due poveretti si trovano in questa condizione, come si può
> accordare l'Eucarestia? Quando e come gli si dirà che sono in una
> situazione di "peccato reale e concreto" che perdurerà fintanto che
> rimangono in questa condizione?

Vedi la "condizione" di cui sopra. In tal caso basta che esprimano l'intento
di farlo. E che in fondo e' solo l'inizio di un cammino. Poi tutto il resto
e' contenuto nell'atto di dolore...

> b) e tutte quelle coppie che invece sono nel combattimento perchè non
hanno
> ceduto alla tentazione della convivenza? Allora il Magistero va bene solo
> per alcuni e non per tutti ?

No. Perche' si intende appunto la convivenza "more uxorio". Ti devo tradurre
il latino?

> c) come si può affermare la sacralità e l'indissolubilità del matrimonio
se
> poi si ne accettano le deroghe?

Nessuna deroga.

> d) è possibile per due fidanzati convivere "castamente"? Se sì, a che
serve
> il matrimonio? Solo per avere l'autorizzazione a fare l'amore?!?!?!?!?

Cercati un'altra figura retorica. Per infrangere la castita' i fidanzati di
oggi non hanno bisogno di andare a vivere insieme, e nemmeno di essere
fidanzati. E non chiedono l'autorizzazione a nessuno, di solito. I problemi
dei fidanzati li conosciamo tutti. Il Matrimonio e' un'altra cosa, e non
devo certo spiegartela io la differenza.

> Personalmente trovo che ci sia sempre di più una "indulgenza" verso la
> "cultura moderna" (non dico che sia il tuo caso, bada bene), un tracimare
> di idee laiche nel cristianesimo, vedi la convivenza, il divorzio, gli
> anticoncezionali e gli abortivi ...., tutto a discapito della fede della
> Chiesa.

Qui vai un po' per fratte... ti ringrazio comunque per avermi escluso dalla
polemica.

> D'altra parte è difficile che i sacerdoti facciano questo se poi sono i
> primi a non crederci......

Io ci credo fermamente.

Ciao
Lupus

Edoardo Mattei

unread,
Dec 19, 2001, 11:00:30 AM12/19/01
to
> Valuterei infatti caso per caso la fattibilita' di tale scelta e mi
> riserverei di dare un consiglio adatto.
> Personalmente, in situazioni simili, ho negato l'assoluzione.

Carissimo,
sono contento che in fondo alla discussione posso affermare che ho compreso
la tua posizione e di condividerla.

> No. Perche' si intende appunto la convivenza "more uxorio". Ti devo
tradurre
> il latino?

Fino a qui ci arrivo :-)

> > c) come si può affermare la sacralità e l'indissolubilità del
matrimonio
> se
> > poi si ne accettano le deroghe?
> Nessuna deroga.

> [...]


> Qui vai un po' per fratte... ti ringrazio comunque per avermi escluso
dalla
> polemica.

Ed ho fatto bene, mi sembra !

Cmq non ho più l'età per andare per fratte........

Pace, Eddy

Tobia

unread,
Dec 19, 2001, 6:21:35 PM12/19/01
to

"Edoardo Mattei" <eddy....@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:9vgppc$ab7$2...@newsreader.mailgate.org...

> > scusami, non sono piu' cattolico proprio per
> > motivi legati alla castita' e mi domando come
> > faccia lui a dormire nel tuo stesso letto.
>
> L'Humanae Vitae parla di "dominio di sé" che è una virtu' che ci distingue
> dalle bestie.
> Difficile pensare che ogni volta che abbiamo una "pulsione sessuale"
> dobbiamo assecondarla o, per il solo fatto di averle, sono insopprimibile
e
> costituenti l'integrita psicofisica dell'uomo.
>
> In altre parole il "sesso" non è come il cibo: non è una necessità
> biologica dell'uomo!


Bravissimo. E a me pare davvero straordinario che queste verità, un tempo
condivise anche da filosofi laici come un Platone, un Aristotele o un
Cicerone, ormai siano rimasti solo i cattolici a sostenerle, in Italia
almeno.
Per tutti gli altri ciò che conta nella vita sembra essere solo
spassarsela a più non posso, cogliere l'attimo (versione oraziana di ogni
lasciata è persa), assaporare ogni possibile e immaginabile 'piacere'.
Ma citando Schopenhauer una vita dedicata al piacere non può che
oscillare tra la noia e il dolore, l'angoscia che nasce dal suo vuoto...

E alla fine di questo martirio dedicato alla perdizione di se stessi, si
chiama sempre il prete, perchè non si sa mai.... ;-)
La vera felicità non sta nel piacere, ma nella sua rinuncia in nome di
qualcosa di più grande, IMHO.
Ciao

Tobia

Julo Cumani

unread,
Dec 20, 2001, 4:44:07 AM12/20/01
to
Il Tue, 18 Dec 2001 22:50:06 GMT, ari...@spammatialtrove.spl.at (Lisa)
ha molto gentilmente scritto:

>Ok, ma se viene fuori che in realta' uno dei due non ci ha mai
>creduto, e trova naturale rompere il legame se non ci si trova piu'
>bene?
>Anche l'altro e' tenuto a sentirsi legato per tutta la vita a un
>matrimonio che evidentemente aveva qualche baco in partenza?

No, tu sei legato ad una promessa che TU hai fatto credendo in quello
che dicevi. Tu dici che la promessa che fai e' per tutta la vita e
senza condizioni. Non dici che e' fino a quando mi va bene e se anche
per l'altro e' cosi'.

E se non credevi in quello che facevi, perche' ti sei sposata in
chiesa? non e' un obbligo sposarsi in chiesa!

>saluti
>Lisa

Pace

Julo

--
Dialogo:
-"Cosa vorresti per Natale?"
-"Gesu' Bambino"

Mauro Arcisatese

unread,
Dec 20, 2001, 4:22:00 AM12/20/01
to
Tobia ha scritto:

>>> scusami, non sono piu' cattolico proprio per
>>> motivi legati alla castita' e mi domando come
>>> faccia lui a dormire nel tuo stesso letto.

>> L'Humanae Vitae (....)

> Bravissimo.

visto che hai quotato parte del mio
messaggio mi sento chiamato in causa :-)

> E a me pare davvero straordinario che queste verità,
> un tempo condivise anche da filosofi laici come
> un Platone, un Aristotele o un Cicerone,

Cosa ? questi tre filosofi condividevano
la morale sessuale cattolica ?
Francamente non mi risulta, anzi :-)
ma comunque la mia condotta sessuale non viene
condannata nemmeno dai TdG, figuriamoci se
sarebbe stato condannata da questi tre filosofi pagani.

> Per tutti gli altri ciò che conta nella vita sembra
> essere solo spassarsela a più non posso,

> cogliere l'attimo (versione oraziana di ogni lasciata è persa),

una sintesi alquanto brutale.
su altro NG avevo parlato con un cattolico
del film "l'attimo fuggente" a proposito della
scena dove il maestro dice agli allievi di
strappare una pagine del "Libro" di testo.
Ma francamente la tua definizione poco c'azzecca.
io personalmente ho imparato ad assaporare
le piccole cose della vita, a vivere i momenti,
anche stando da solo, anche stando in compagnia.

> Ma citando Schopenhauer una vita dedicata
> al piacere non può che oscillare tra la noia e il dolore,
> l'angoscia che nasce dal suo vuoto...


ti assicuro che l'angoscia puo' nascere
anche da una religione malvissuta.
E una religione inadatta all'individuo e' per forza
di cose una religione malvissuta dall'individuo in questione.
(puo essere il cattolicesimo per me o il buddismo per te)


> E alla fine di questo martirio dedicato
> alla perdizione di se stessi, si chiama
> sempre il prete, perchè non si sa mai.... ;-)

ti assicuro che cio' io non lo faro'.
Ovvviamente non potro' disporre del mio funerale.
La fine della mia vita sara' il mio ultimo attimo,
unn rendez-vous cge decretera' un incontro o un fallimento,
e ti assicuro che non ho certo intenzione di chiamare un prete.
Forse lo faranno altri per me,
eventualita' questo a cui devo prepararmi,
visot che allora non avro' tempo da perdere
per la ennesima flame stile newsgroup.

qui concludo,
trovando tragicomico tutto cio'.

ciao,
Mauro A.


Costanza

unread,
Dec 20, 2001, 12:00:32 PM12/20/01
to

"Lisa" <ari...@spammatialtrove.spl.at> ha scritto nel messaggio
news:3c1fc7a6...@diesel.cu.mi.it...


Cara Lisa,
non vorrei sbagliarmi, ma mi pare di ricordare che casi come quello che ti
hai indicato rientrano tra le possibili cause di nullità del matrimonio...

Ciao
Costanza
,

Lupus in fabula

unread,
Dec 21, 2001, 1:46:29 AM12/21/01
to

> Io rimango della mia idea: č meglio evitare le tentazioni perchč non si sa
> mai come si va a finire !

Piu' che altro sta a noi "fuggire le tentazioni prossime...".
Per il resto, ci si affida al Padrenostro...

Ciao
Gianmario

Lupus in fabula

unread,
Dec 21, 2001, 1:44:19 AM12/21/01
to

> ti assicuro che l'angoscia puo' nascere
> anche da una religione malvissuta.

Non c'e' dubbio.

Ma mi porrei questa domanda: dipende dai problemi del soggetto (esperienze,
ecc.) o dalla religione in se' e per se'?

Il "malvissuta", mi farebbe propendere per la prima.

Ciao
Gianmario

Lupus in fabula

unread,
Dec 21, 2001, 1:39:25 AM12/21/01
to

> Tutto molto vero, perņ nel tuo messaggio avrei fatto anche un qualche

cenno
> alla parola "confessione" ;-)

"Confessione sacramentale"

;-)

Ciao
Gianmario

Lupus in fabula

unread,
Dec 21, 2001, 1:42:02 AM12/21/01
to

> La vera felicità non sta nel piacere, ma nella sua rinuncia in nome di
> qualcosa di più grande, IMHO.

La vera felicita', IMVHO, e' fare la volonta' di Dio.
La rinuncia va bene quando serve a questo.

Per il resto: "non mettere la museruola al bue che trebbia" ;-)

Ciao
Gianmario

Lupus in fabula

unread,
Dec 21, 2001, 1:30:10 AM12/21/01
to

> Ok, ma se viene fuori che in realta' uno dei due non ci ha mai
> creduto, e trova naturale rompere il legame se non ci si trova piu'
> bene?

E' uno dei casi previsti di nullita'.

Ciao
Gianmario

Lupus in fabula

unread,
Dec 21, 2001, 1:36:40 AM12/21/01
to

> No, tu sei legato ad una promessa che TU hai fatto credendo in quello
> che dicevi. Tu dici che la promessa che fai e' per tutta la vita e
> senza condizioni. Non dici che e' fino a quando mi va bene e se anche
> per l'altro e' cosi'.

Julio, non e' esatto. Fermo restando che si e' legati moralmente ad una
promessa fatta, e che tale promessa va fatta incondizionatamente, tale
vincolo e' indissolubile solo se c'e' il sacramento. Ma il sacramento non
c'e' se non c'e' il consenso RECIPROCO (scambio del consenso).

E' infatti la validita' dello SCAMBIO del consenso tra i due coniugi che
deve essere appurato, per appurare l'efficacia del sacramento e quindi
l'effettiva consistenza del vincolo.

Insomma: non si e' legati ad una promessa da soli (in tal caso sarebbe una
specie di voto, e quindi dissolubilissimo dall'autorita' ecclesiastica), ma
al legame contratto con il Sacramento. E in tal caso "l'uomo non separi...".

Ricordo infine, che, dal punto di vista squisitamente giuridico,
l'indissolubilita' del sacramento comporta il fatto che il "potere delle
chiavi" non si estende al vincolo matrimoniale...

Ciao
Gianmario

Mauro Arcisatese

unread,
Dec 21, 2001, 3:39:16 PM12/21/01
to
Lupus in fabula ha scritto:

> Il "malvissuta", mi farebbe propendere per la prima.

avevo anche scritto di seguito:

"E una religione inadatta all'individuo e' per forza
di cose una religione malvissuta dall'individuo in questione.
(puo essere il cattolicesimo per me o il buddismo per te)"

Quindi ci sono tutte le possibilita':
ossia religione adatta all'individuo ma
malvissuta da questi per circostanze varie,
ma anche religione malvissuta perche'
inadatta all'individuo o inadatta alle circostanze
di vita in cui detto individuo si e' trovato.

Concludo questo messaggio per comunicare
che mi assentero' dal newsgroup per diversi giorni.
Mi astengo dal farvi gli auguri natalizi a causa del
comportamento di un cattolico di ICR ma nulla mi vieta
di augurarvi un felice periodo di svago o di lavoro.

buon Euro,
Mauro A.

Lisa

unread,
Dec 22, 2001, 8:43:00 AM12/22/01
to
On Thu, 20 Dec 2001 09:44:07 GMT, ju...@bbcm.univ.trieste.it (Julo
Cumani) wrote:

>No, tu sei legato ad una promessa che TU hai fatto credendo in quello
>che dicevi. Tu dici che la promessa che fai e' per tutta la vita e
>senza condizioni. Non dici che e' fino a quando mi va bene e se anche
>per l'altro e' cosi'.

Ripeto il mio dubbio: se uno dei due ci crede e l'altro no, e quello
che ci crede non ha mai saputo veramente che in realta' l'altro non ci
credeva, o non ci credeva del tutto, il matrimonio e' valido lo
stesso, per una persona sola? Non vorrai dirmi che uno dei due sposi
e' tenuto a rispettare il vincolo a vita mentre l'altro no... e che
quindi quello che non ci credeva e' libero di piantare il coniuge e
fare quello che vuole, mentre quello che invece ci credeva
profondamente, e che e' stato piantato contro la sua volonta', e'
obbligato a rimanere legato? Per la chiesa esistono i matrimoni
unilaterali? Mi sembra che gli interventi di altre persone sul NG
abbiano detto di no...

>E se non credevi in quello che facevi, perche' ti sei sposata in
>chiesa? non e' un obbligo sposarsi in chiesa!

E che c'entro io, che non mi sono sposata nemmeno civilmente?...
:)))

saluti
Lisa

Pietro Buttiglione

unread,
Dec 22, 2001, 9:41:24 AM12/22/01
to

"Lupus in fabula" <gianm...@WWmclink.it> wrote in message

> E' uno dei casi previsti di nullita'.
>
> Ciao
> Gianmario

esco dal mio silenzio di Avvento solo x segnalarvi che domani Avvenire esce
con qualcosa di <speciale> su qs. argomento...
pietro

fam.salv...@gmail.com

unread,
Feb 25, 2017, 3:36:02 PM2/25/17
to

e nel caso di una persona che è stata piantata in asso dal marito 0 moglie e che vorrebbe convivere? Certo che non può essere uguale da una persona che vuole distruggere la sua unione e vuole crearne un'alttra!
--
Newsgroup robomoderato - tutti gli articoli sono approvati automaticamente.

marmellata23

unread,
Feb 26, 2017, 1:00:02 AM2/26/17
to
On Sat, 25 Feb 2017 12:32:43 -0800 (PST)
fam.salv...@gmail.com wrote:

>
> e nel caso di una persona che è stata piantata in asso dal marito 0
> moglie e che vorrebbe convivere? Certo che non può essere uguale da
> una persona che vuole distruggere la sua unione e vuole crearne
> un'alttra!

Per me sono casi che devono rimanere eccezionali per non creare un
vulnus alla regola sacramentale del matrimonio dove ci vuole
discernimento nelle opportune sedi per ottenere, ove possibile,
l'annullamento del precedente matrimonio secondo diritto canonico
assodato dalla tradizione. La Chiesa dovrebbe innanzitutto educare alla
responsabilita' e giudico altamente diseducativo oltreche' dissacrante
accettare forme di unione che non hanno corrispondenza nel Vangelo
come si vorrebbe fare adesso. La Chiesa sta rinunciando a costituire un
argine alla frantumazione delle unioni familiari per assecondare
filosofie dell'"amore debole" portate dalla modernita'. Cio' non e'
accettabile.
--
marmellata23 <no_...@yahoo.it>

asterix

unread,
Feb 26, 2017, 12:12:01 PM2/26/17
to
Il giorno giovedì 13 dicembre 2001 15:42:52 UTC+1, Gigli Cristina ha scritto:
> E' la prima volta che scrivo al ng it.cultura.cattolica, ma ho un estremo
> bisogno di aiuto.
> In breve la mia storia è questa. Sono separata da qualche anno e non per mia
> scelta. Due anni fa ho conosciuto un vedovo, mio coetaneo, con dei figli
> piccoli. Abbiamo cominciato a frequentarci e ci siamo innamorati. Dopo tanti
> tentennamenti ho deciso di vivere insieme a lui e ai suoi figli. Sono
> cattolica praticante e lui, amandomi, ha accettato alcune condizioni che io
> ho posto, prima di accettare la convivenza. Ci amiamo tantissimo, dormiamo
> nello stesso letto, ma condividiamo soltanto tenerezze e coccole, baci e
> affettuosità. Infatti, abbiamo deciso, di comune accordo, di non avere
> rapporti sessuali.
> Lui non è credente, ma ha deciso di accettare questa mia condizione perché
> sa che non avrei potuto rinunciare ad accostarmi all'Eucarestia.
> Eppure, ora ho difficoltà, a farlo. Il parroco (che conosco da poco tempo,
> perchè mi sono trasferita da poco in un'altra città) ritiene che io non
> debba accostarmi all'Eucarestia.
> Ecco, allora, la mia domanda: è giusto questo atteggiamento? A cosa serve,
> fare delle scelte, anche difficili e dolorose, come quella fatta da me e dal
> mio compagno, a mio giudizio, in sintonia con la morale cattolica?
>
> Cristina

asterix

unread,
Feb 26, 2017, 12:12:01 PM2/26/17
to
Se i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio sono vietati chiaramente dalla legge della Chiesa (e questo non si discute ) anche se legge è dura è la legge. Se ora la si vuol cambiare, tutti quelli che l' hanno rispettata con grandi rinunce dovrebbero arrabbiarsi moltissimo e non credere più alla legge della Chiesa.

ilChierico

unread,
Feb 27, 2017, 10:48:02 AM2/27/17
to
On 26/02/2017 18:11, asterix wrote:

> Se i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio sono vietati chiaramente dalla legge della Chiesa (e questo non si discute ) anche se legge è dura è la legge. Se ora la si vuol cambiare, tutti quelli che l' hanno rispettata con grandi rinunce dovrebbero arrabbiarsi moltissimo e non credere più alla legge della Chiesa.

Perfino il Papa ha capito che i bimbini che nascono dentro o fuori il
matrimonio sono pochi, adesso pero' serve un'altra enciclica per
permettere ai veri cattolici di arrabbiarsi contro le decisioni del Papa?

Altrimenti la risposta canonica e' "porgi l'altra guancia e stai zitto",
questa e' la filosofia cattolica.

Non puoi/possiamo contestare le decisioni del Papa in materia di dogmi
religiosi.

marmellata23

unread,
Feb 27, 2017, 2:54:02 PM2/27/17
to
On Mon, 27 Feb 2017 16:42:34 +0100
ilChierico <ilChi...@ilMonastero.invalid> wrote:

> On 26/02/2017 18:11, asterix wrote:
>
> > Se i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio sono vietati
> > chiaramente dalla legge della Chiesa (e questo non si discute )
> > anche se legge è dura è la legge. Se ora la si vuol cambiare,
> > tutti quelli che l' hanno rispettata con grandi rinunce dovrebbero
> > arrabbiarsi moltissimo e non credere più alla legge della Chiesa
<cut>
> Non puoi/possiamo contestare le decisioni del Papa in materia di
> dogmi religiosi.

Come cattolico "atipico" ritengo di dover ascoltare dapprima la mia
coscienza. Non ho fiducia in questo pontefice imposto per manovre di
potere ai cattolici.

--
marmellata23 <no_...@yahoo.it>

ilChierico

unread,
Feb 27, 2017, 8:06:02 PM2/27/17
to
On 27/02/2017 20:50, marmellata23 wrote:

> Come cattolico "atipico" ritengo di dover ascoltare dapprima la mia
> coscienza. Non ho fiducia in questo pontefice imposto per manovre di
> potere ai cattolici.

Non dirlo a me.

La tua coscienza comunque secondo Rita Levi Montalcini obbedisce al tuo
paleocerebello.

Questo Pontefice comunque e' gia' stato accusato di essere l'Anticristo,
e scusami se e' poco.

fam.salv...@gmail.com

unread,
Mar 3, 2017, 5:24:02 PM3/3/17
to

fam.salv...@gmail.com

unread,
Mar 3, 2017, 5:24:02 PM3/3/17
to

marmellata23

unread,
Mar 5, 2017, 1:48:02 PM3/5/17
to
On Fri, 3 Mar 2017 14:18:03 -0800 (PST)
fam.salv...@gmail.com wrote:

> https://www.google.it/amp/www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/08/chiesa-e-divorziati-papa-francesco-si-alla-comunione-ma-con-discernimento-caso-per-caso/2618569/amp/
> finalmente!

Tutto dipende da come sara' usato il "discernimento" che in se' non e'
cosa cattiva. Comunque tutta questa gente desiderosa di rientrare nella
Chiesa io non la vedo, saro' orbo, non so. Ma non e' su questo che
monta la polemica. Molto piu' grave e ostile, forse anche in senso
militare, alle comunita' e' l'accoglienza ideologica e imprudente dei
cosiddetti migranti appoggiata dai preti. I poveri ci saranno sempre
disse Nostro Signore e ce ne rimangono a miliardi nel Terzo Mondo contro
qualche milione ingaggiato sulle rotte dei trafficanti. Se ci pensate
e' come per i mutui subprimes USA: i banchieri riuscirono ad
arricchirsi regalando soldi ai morti di fame USA senza casa salvo
inguaiare tutto il mondo. Non continuo. Fate vobis.

--
marmellata23 <no_...@yahoo.it>

Marco O. dal quark bunga bunga

unread,
Mar 5, 2017, 2:18:02 PM3/5/17
to
Il giorno domenica 5 marzo 2017 19:48:02 UTC+1, marmellata23 ha scritto:

> Tutto dipende da come sara' usato il "discernimento" che in se' non e'
> cosa cattiva. Comunque tutta questa gente desiderosa di rientrare nella
> Chiesa io non la vedo,

Io lo ero, poi ho gettato la spugna e sono passato alla Chiesa Riformata.

M.

marmellata23

unread,
Mar 6, 2017, 2:36:02 AM3/6/17
to
On Sun, 5 Mar 2017 11:17:16 -0800 (PST)
"Marco O. dal quark bunga bunga" <nazzu...@hotmail.com> wrote:

> Il giorno domenica 5 marzo 2017 19:48:02 UTC+1, marmellata23 ha
> scritto:
>
> > Tutto dipende da come sara' usato il "discernimento" che in se' non
> > e' cosa cattiva. Comunque tutta questa gente desiderosa di
> > rientrare nella Chiesa io non la vedo,
>
> Io lo ero, poi ho gettato la spugna e sono passato alla Chiesa
> Riformata.

Il "discernimento" puo' essere utile, se correttamente applicato,
proprio per sanare situazioni che comunque rimangono sporadiche. Si
poteva applicare forse anche prima del recente Sinodo con un po' di
intelligenza senza introdurre ambigue novita' nella dottrina. La
disaffezione per la Chiesa ha ragioni comunque e radici molto piu'
complesse. Ieri ho cambiato Chiesa e il prete si lamentava che alla
messa dei bambini non ci fossero appunto i bambini, anche quelli che si
sono iscritti per ricevere quest'anno la Prima Comunione. Io comunque
ti sono solidale e rispetto la tua scelta. Io credo che l'adesione al
cristianesimo si debba misurare, se cosi' si puo' dire, su fattori
sostanziali e meno formali.

--
marmellata23 <no_...@yahoo.it>

Marco O. dal quark bunga bunga

unread,
Mar 6, 2017, 5:42:02 AM3/6/17
to
Il giorno lunedì 6 marzo 2017 08:36:02 UTC+1, marmellata23 ha scritto:

> Il "discernimento" puo' essere utile, se correttamente applicato,
> proprio per sanare situazioni che comunque rimangono sporadiche.

Non credo poi tanto sporadiche.

> Si
> poteva applicare forse anche prima del recente Sinodo con un po' di
> intelligenza senza introdurre ambigue novita' nella dottrina. La
> disaffezione per la Chiesa ha ragioni comunque e radici molto piu'
> complesse.

Ovvio.

> Ieri ho cambiato Chiesa e il prete si lamentava che alla
> messa dei bambini non ci fossero appunto i bambini, anche quelli che si
> sono iscritti per ricevere quest'anno la Prima Comunione.



Forse è un parroco "molto cattolico". Nella chiesa cattolica vicino a casa mia da quando è arrivato un parroco "molto cattolico" la chiesa si è svuotata. Ha mandato via i "comunisti", i "protestanti", i "concubini" e quelli che prendono la pillola. Sono rimasti lui, la famiglia del diacono permanente e 4 pensionati.

M.

marmellata23

unread,
Mar 6, 2017, 9:12:02 AM3/6/17
to
On Mon, 6 Mar 2017 02:39:42 -0800 (PST)
"Marco O. dal quark bunga bunga" <nazzu...@hotmail.com> wrote:

Vedo che sei molto partigiano e poco "ecumenista". A me non risulta che
vada meglio la partecipazione alla vita religiosa nei paesi della
Riforma. Per la verita' non se la passano molto bene neanche le
religioni civili, i partiti politici, le tifoserie calcistiche e non
vedo piu' neanche i comunisti di una volta. Sono i valori collettivi e
identitari che sono andati in frantumi insieme alle comunita'. Una
comunita' si regge su valori e regole condivise e per secoli la Chiesa
si e' candidata con successo a costruire questo senso identitario. La
crisi parte da lontano tanto che gia' 40-50 anni fa secondo la mia
memoria le comunita' sono diventate disfunzionali e disarmoniche in
preda a disvalori e intolleranti all'accoglienza dei nuovi arrivati
generazionali per la verita' piuttosto ribelli. Forse delle vere
comunita' vicine all'ideale non sono mai esistite, almeno io non ne ho
fatto esperienza e la storia narra di conflitti a piu' non posso. Tutto
molto lontano dal concetto di "comunita' educante" che integra e trova
un posto per tutti al suo interno e che funziona in modo armonioso. Oggi
siamo monadi ognuno con la propria religione dei diritti individuali e
del consumo. Se la Chiesa vuole arrestare il declino deve recuperare la
capacita' di costruire comunita' accoglienti e armoniche su solide basi
valoriali condivise e che non sono il "meticciato globalista e
consumista". I valori vanno trasmessi con validi esempi perche' quello
che impariamo al mondo lo impariamo per imitazione e poi perche'
vediamo che funziona. Soprattutto bisogna sconfiggere i Cattivi Maestri
per far posto al Vero Maestro. Ne va della possibilita' di
una vita di Grazia per i nostri fratelli tentati dal Demonio e
sballottati nelle tempeste delle modernita' senza che nessuno se ne
prenda veramente cura.
--
marmellata23 <no_...@yahoo.it>

Marco O. dal quark bunga bunga

unread,
Mar 6, 2017, 9:18:01 AM3/6/17
to
Il giorno lunedì 6 marzo 2017 15:12:02 UTC+1, marmellata23 ha scritto:

> Vedo che sei molto partigiano e poco "ecumenista". A me non risulta che
> vada meglio la partecipazione alla vita religiosa nei paesi della
> Riforma.

Va meglio nei paesi cattolici con un parroco non troppo cattolico e nei paesi protestanti con un parroco non troppo protestante.

M.

asterix

unread,
Mar 6, 2017, 4:48:02 PM3/6/17
to
Il giorno giovedì 13 dicembre 2001 15:42:52 UTC+1, Gigli Cristina ha scritto:
> E' la prima volta che scrivo al ng it.cultura.cattolica, ma ho un estremo
> bisogno di aiuto.
> In breve la mia storia è questa. Sono separata da qualche anno e non per mia
> scelta. Due anni fa ho conosciuto un vedovo, mio coetaneo, con dei figli
> piccoli. Abbiamo cominciato a frequentarci e ci siamo innamorati. Dopo tanti
> tentennamenti ho deciso di vivere insieme a lui e ai suoi figli. Sono
> cattolica praticante e lui, amandomi, ha accettato alcune condizioni che io
> ho posto, prima di accettare la convivenza. Ci amiamo tantissimo, dormiamo
> nello stesso letto, ma condividiamo soltanto tenerezze e coccole, baci e
> affettuosità. Infatti, abbiamo deciso, di comune accordo, di non avere
> rapporti sessuali.
> Lui non è credente, ma ha deciso di accettare questa mia condizione perché
> sa che non avrei potuto rinunciare ad accostarmi all'Eucarestia.
> Eppure, ora ho difficoltà, a farlo. Il parroco (che conosco da poco tempo,
> perchè mi sono trasferita da poco in un'altra città) ritiene che io non
> debba accostarmi all'Eucarestia.
> Ecco, allora, la mia domanda: è giusto questo atteggiamento? A cosa serve,
> fare delle scelte, anche difficili e dolorose, come quella fatta da me e dal
> mio compagno, a mio giudizio, in sintonia con la morale cattolica?
>
> Cristina

La legge è dura ma è la legge e la conosciamo tutti.

asterix

unread,
Mar 6, 2017, 5:00:01 PM3/6/17
to
La Chiesa vieta tassativamente di avere rapporti sessuali se non si sia sposati. La legge parla chiaro, e dura ma è la legge. Amare nel senso di voler bene si, ma amare dal pnto di fista fisico.... NO.

Se ora si cambiasse la legge non crederei più a quel che ha detto sempre la Chiesa.

gandini...@gmail.com

unread,
Jul 5, 2019, 11:00:02 AM7/5/19
to







Se una donna o un uomo divorziano per gravi e seri motovi perché la Chiesa non vaglia col consenso di unò dei due il responso del giudice e visti le cause può allora dare un suo giudizio. Per quale motivo la sacraz ruota non può annulare il matrimonio sotto la richiesta di uno dei due. Io personalmente conosco un mio grande amico che per motivì serissimi di vita e non sessuale che qui non posso specificare per ovvi motivi. Lui con il tempo si é risposato civilmente come puo la chiesa condannarlo lui va sempre alla messa e fa la comunico perché è un credente e deve essere condannato? Quanti eŕori la Chiesa cCattolica ha fatto e dopo secoli si è scusata non si può al mondo di oggi è con tutte le informazionì aspettare secoli perché io in questo momento attraverserei lo stesso problema. Gradirei una risposta da una persona competente ho sentito tanti sacerdoti e mpltissimi dannno una interpetrazione una diversa dall'altra. Gradiŕeiuna risposta anche perché sono un oblatp di un mpnastero

flym

unread,
Jul 16, 2019, 10:30:02 AM7/16/19
to
Il 05/07/2019 16:56, gandini...@gmail.com ha scritto:
> Se una donna o un uomo divorziano per gravi e seri motovi perché la Chiesa non vaglia col consenso di unò dei due il responso del giudice e visti le cause può allora dare un suo giudizio. Per quale motivo la sacraz ruota non può annulare il matrimonio sotto la richiesta di uno dei due. Io personalmente conosco un mio grande amico che per motivì serissimi di vita e non sessuale che qui non posso specificare per ovvi motivi. Lui con il tempo si é risposato civilmente come puo la chiesa condannarlo lui va sempre alla messa e fa la comunico perché è un credente e deve essere condannato?

Perché il tuo amico non ha chiesto l'annullamento del matrimonio?
Al giorno d'oggi conosco ben pochi matrimoni che non siano nulli, vista
la coscienza con cui nubendi si presentano all'altare. Basta che uno dei
tanti possibili vizi del consenso siano dimostrati da prove anche solo
testimoniali per poter ottenere l'annullamento. La semplice non
accettazione dei figli mediante una contraccezione voluta e dichiarata
in precedenza, anche senza immaginare che di fatto contraddica l'intento
(su cui si viene esplicitamente interrogati) di accettare i figli come
dono, è già un vizio esiziale. Come anche il considerare la promessa di
fedeltà vincolata alla fedeltà reciproca, quando tale condizione non è
affatto contemplata, è un vizio che se dimostrato porta all'annullamento.
Insomma nella mentalità attuale in cui anche i cristiani sono immersi, è
davvero difficile trovare coscienze limpide di quanto richiedono e
implicano le promesse matrimoniali, tali da rendere il matrimonio valido.
Perciò al tuo amico va suggerito di seguire la via dell'annullamento e
della regolarizzazione della propria situazione. E questo, non solo, e
direi non tanto, per la sua salvezza quanto per evitare di
scandalizzare, cioè di indurre in errore altri (per cui Cristo stesso
pronuncia un grave "guai"). Se pubblico è stato il matrimonio, pubblico
deve essere l'annullamento, perché la nuova unione sia moralmente lecita.
Il problema del fare la comunione è a mio avviso un problema -come ho
appena detto- di scandalo possibile e di retta coscienza.
Quanto allo scandalo, se uno fa la comunione e si sa che ha divorziato e
vive more uxorio con un'altra donna, il fatto che gli venga consentito
induce altri a credere che vada tutto bene e quindi che il ripudiare la
moglie sia cosa possibile, mentre così non è. Poiché non tutti possono
conoscere la singola situazione lo scandalo diventa inevitabile.
Dal punto di vista della coscienza personale essa è necessariamente
parziale (non siamo onniscienti) quindi la coscienza per essere retta
deve in primis ammettere questa limitatezza; di conseguenza il giudizio
della propria RETTA coscienza deve ricercare il confronto (e il
conforto) e il vaglio con la Chiesa e quanto essa propone. Sia d'esempio
l'episodio di Pietro che dice a Gesù di non andare Gerusalemme con il
sacrificio che ciò avrebbe comportato, e Gesù lo riprende dicendo "tu mi
sei di scandalo".
Va inoltre ricordato che la salvezza non viene dalla realizzazione dei
nostri sogni o progetti. Gesù dice chiaramente che quanto esce dal di
dentro dell'uomo lo contamina, perciò anche se i nostri sogni e i nostri
progetti non sono necessariamente sbagliati, sono tuttavia gravati dalla
concupiscenza, il voler possedere la propria vita con quanti e quanto la
toccano determinandone le condizioni. Questa bramosia viene superata
dall'affidamento per cui su tutto sovrasta il "non la mia ma la tua
volontà" o, con un proverbio popolare, "l'uomo propone e Dio dispone".
Cioè, è per la nostra salvezza che dobbiamo consentire alle condizioni
che Dio pone per indicare la nostra vocazione, mentre il pretendere di
imporre le proprie condizioni e le proprie aspettative ci fa perdere
anche quanto abbiamo. Detto con le parole di Gesù: "chi vorrà salvare la
propria vita la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia la
salverà".
Perciò se un matrimonio non si riesce a dimostrarlo nullo, va
considerato valido almeno per i fratelli nella fede che altrimenti
avrebbero scandalo comportandosi come se non fosse tale. Nel caso di
matrimonio valido rinnegato dal consorte, chi è rimasto fedele deve
ripensarsi come quell'atleta cui hanno sparato per sbaglio rendendolo
paraplegico: inutile recriminare, la nuova condizione è di una
menomazione, e secondo tale condizione occorre ripensarsi accettandola.


> Quanti eŕori la Chiesa cCattolica ha fatto e dopo secoli si è scusata non si può al mondo di oggi è con tutte le informazionì aspettare secoli perché io in questo momento attraverserei lo stesso problema. Gradirei una risposta da una persona competente ho sentito tanti sacerdoti e mpltissimi dannno una interpetrazione una diversa dall'altra. Gradiŕeiuna risposta anche perché sono un oblatp di un mpnastero

Non mi risulta che la Chiesa si sia scusata per errori sulla dottrina.
Quella sul matrimonio poggia sulle parole inequivocabili di Gesù stesso
"non osi separare l'uomo ciò che Dio ha unito" (cfr Catechismo §§
1614-1615).
Se diversi sacerdoti ti danno pareri diversi, riferisciti al Magistero
inequivoco della Chiesa, iniziando dal Catechismo della Chiesa Cattolica
(Articolo 7: §§ 1601-1666).
In particolare per la separazione ed il divorzio vedi i §§ 1648-1651.
Ed eventualmente selezioni tra i sacerdoti quelli che più chiaramente si
riferiscono al Catechismo e al Magistero sempre valido della Chiesa.

Ercole L'Invincibile

unread,
Dec 11, 2019, 6:12:02 PM12/11/19
to
Il 16/07/19 16:28, flym ha scritto:
> Il 05/07/2019 16:56, gandini...@gmail.com ha scritto:



ma adesso non fanno tutti un po' come gli pare? coniugi e preti? tra i
motu propri bergoglioni per facilitare la dichiarazione di nullità, la
comunione concessa caso per caso a discrezione del prete ai divorziati
rispostati?



--
Hercules

Antonio

unread,
Jan 3, 2020, 8:30:03 AM1/3/20
to
> Al giorno d'oggi conosco ben pochi matrimoni che non siano nulli, vista
> la coscienza con cui nubendi si presentano all'altare.





Sono d'accordo, anche io penso ci siano davvero pochi matrimoni validi. Il fatto le relazioni si spezzino come rametti secchi alle prime folate di vento della vita, dove non per molto meno, è di per sé un indice. La Chiesa dovrebbe a mio parere mantenere una linea molto spartana, evitando di assecondare i sentimentalismi kamikaze di individui chiaramente impreparati ad affrontare la realtà. Non che un diniego possa far rinsavire i folli, che si lanciano nel matrimonio per darsi un senso o una direzione, assecondare parenti poco lungimiranti o provare nuove emozioni... ma l'assenso è chiaramente il male maggiore.

facciolin...@gmail.com

unread,
Jun 5, 2020, 1:48:02 PM6/5/20
to




Lo Cristina. Anche se non è per colpa tua che ti sei separata però non è il sacerdote che vuole che non fai LEUCARESTIA ma E DIO CHE LO DICE DIO NON FA ERRORI E SE TU VAI CON UN ALTRO. OLTRE PER TE FAI COMMETTERE ADULTERIO ANCHE A LUI. IO NON SONO NESSUNO PER DIRTI QUESTO MA SONO CREDENTE PRATICANTE AMO DIO TI POSSO DIRE CHE LE TENTAZIONI CI SONO E FORSE È DIFFICILE RESPINGERLE PERÃ' PER IL SIGNORE PER LA MIA VITA CON DIO OH SEMPRE RESPINTO OGNI TIPO DI COSE CHE IO SONO SPOSATA MIO MARITO E BRAVISSIMO. PERÃ' SUCCEDE NELLA VITA LE TENTAZIONE MEGLIO VIVERE CON GESÙ CRISTO AMEN
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