Cristina
sull'argomento specifico, cioé se una persona separata
e convivente (o risposata civilmente) con una persona diversa dal
coniuge con cui ha contratto il sacramento del matrimonio,
mi pare che ci siano abbondanza di documenti in cui la
Chiesa si pronuncia; se tu come cattolica giudichi valido
il magistero della Chiesa dovresti fare riferimento a tali
documenti.
Non so se il tuo attuale parroco lo ha già fatto, ma se lo
chiedi, a lui o a un altro sacerdote (magari impegnato nella
pastorale famigliare) dovresti ottenere le risposte che cerchi.
in una discussione in questo newsgroup si è parlato di
"divorziati e risposati" ed è stato citato un documento della
Commissione Episcopale per la Famiglia e la Dottrina della
Fede, che io però non ho sottomano e non posso verificare.
potresti anche chiedere una "consulenza" online a un sacerdote:
http://www.totustuus.it/sacerdote.htm
da quello che ho capito io su questo tema, il fatto che tu e
il tuo convivente vi siati impegnati a vivere insieme rinunciando
ai rapporti sessuali è un passo importante e coraggioso,
anche se il fatto di dormire nello stesso letto e scambiarsi
"tenerezze" può essere una "prova" difficile da portare avanti.
dovreste sforzarvi di vivere e amarvi "come fratello e sorella".
(facile a dirsi meno a farsi, lo so...)
se così fosse, credo che potresti accostarti all'Eucarestia.
però, devi tenere presente che non tutti quelli che ti conoscono
e sanno della tua condizione di separata-convivente potrebbero
essere a conoscenza del vostro impegno di vivere in castità.
se queste persone ti vedessero ricevere l'Eucarestia potrebbero
restare sconcertate e pensare che la Chiesa predica una cosa
e poi fa l'opposto; in questo senso posso capire i dubbi del tuo
attuale parroco.
una soluzione, che mi pare sia suggerita dalla Chiesa stessa,
è quella di accostarsi all'Eucarestia in una chiesa diversa dove
non sia conosciuta la tua situazione particolare.
questo suggerimento per alcuni è segno di ipocrisia da parte
della Chiesa, che sembra preoccuparsi solo delle apparenze,
ma in realtà si tratta di salvaguardare la fede dei credenti, (che
loro sì, purtroppo, a volte si lasciano ingannare dalle apparenze)
senza sacrificare troppo persone che come te vivono una
condizione difficile, ma non per questo devono sentirsi rifiutare
i doni dei sacramenti.
questo mi pare di aver capito, ma trattandosi di un tema molto
delicato, ti raccomando di chiedere conferma a un sacerdote.
auguri di un sereno S.Natale
mauro
"Gigli Cristina" <crist...@hotmail.com> wrote in message
news:9vaept$vg7$1...@pegasus.tiscalinet.it...
--
Posted from [195.120.152.253]
via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Io penso che l'"adulterio" non avvenga solo nel rapporto sessuale, ma nel
dedicare le proprie attenzioni a persona diversa dal marito/moglie.
Forse una via potrebbe essere quella di verificare se nel tuo matrimonio c'è
motivo di nullità.
E poi ricordati sempre che Dio ci ama.
Un caro saluto
Danilo
>E' la prima volta che scrivo al ng it.cultura.cattolica, ma ho un estremo
>bisogno di aiuto.
>In breve la mia storia è questa. [cut]
Secondo me non ti sei comportata bene. Scusa se te lo dico con franchezza.
Come prima cosa ti devi chiedere se, in coscienza, ritieni ancora valido il
vincolo che il tuo primo compagno ha unilateralmente deciso di recidere.
Se lo ritieni ancora valido non devi fare con altri uomini ciò che non
avresti fatto mentre vivevi con lui. Nemmeno uscire per una passaggiata al
parco. Tranne, ovviamente, il caso in cui siano amici per i quali non nutri
sentimenti di attrazione sessuale.
Se non lo ritieni più valido non devi negare a te ed al tuo compagno la
pienezza dell'unione fra uomo e donna, che è intrinsecamente positiva ed è
parte del disegno di Dio per gli uomini.
Una soluzione intermedia, secondo me, è priva di senso perchè nega la
pienezza ad entrambe le unioni.
In tutte le città credo che esista la possibilità di frequentare ambienti
cattolici nei quali eventuali "irregolarità matrimoniali" non costituiscano
un problema.
Te lo dico per esperienza personale, in quanto, anche se per tutt'altre
ragioni, anche la mia unione, come ben sanno i frequentatori di ICC, è
irregolare.
Ciao, e tanti auguri a te ed al tuo compagno.
Scrivimi pure anche privatamente,
Marco
_________________________________________________________________
Get your FREE download of MSN Explorer at http://explorer.msn.com/intl.asp.
--
Posted from [194.184.86.122] by way of f99.law7.hotmail.com [216.33.237.99]
L'unica cosa che riesco ad esprimere è l'ammirazione per la persona che ti
sta accanto.
Facile condannare, quando non si vive nella propria carne il dolore della
privazione.
Buona fortuna.
> Il parroco (che conosco da poco tempo,
> perchè mi sono trasferita da poco in un'altra città) ritiene che io non
> debba accostarmi all'Eucarestia.
A quanto ho potuto capire dal tuo post, non vedo perche' il tuo parroco
dovrebbe vietarti i sacramenti.
Tuttavia non me la sento di gettare la croce nemmeno addosso a lui: fatti
conoscere meglio e parlagli a cuore aperto come hai fatto qui.
Ciao
Gianmario
Non è la "sessualità" il problema.
Lei è una donna comunque sposata per la Chiesa (a meno di nullità del
matrimonio precedente) e quindi è in una situazione di "adulterio". Lui sta
condivedendo con lei lo stesso peccato.
Direttorio di Pastorale Familiare 230 "E' evidente, infine, che sino a
quanod i conviventi permangono in questa situazione di vita non possono
ricevere i sacramenti: mancano, infatti, di quella fondamentale
"conversione" che è condizione necessaria per ottenere la grazia del
Signore"
Pace, Eddy
la tua posizione è certamente dolorosa e per questo non mancheranno le
preghiere... ma tu devi sapere dov'è la Verità affinché tu possa vivere
nella pienezza.
Se hai subito la separazione, allora puoi accedere ai sacramenti MA
continui ad essere sposata.
Convivendo con un altro uomo, anche senza avere rapporti, invece sei in una
situazione molto difficile "...la Chiesa non può non riaffermare che esse
[le convivenze] sono in contrasto con il senso profondo dell'amore
coniugale: esso, oltre a non essere mai sperimentazione e a comportare
sempre il dono totale di sé all'alltro, richiede per sua intima natura, un
riconoscimento e una legittimazione sociale e, per i cristiani, anche
ecclesiale".
Come vedi l'assenza di rapporti sessuali è solo un aspetto. L'Humanae Vitae
identifica l'amore come umano, totale, fedele, fecondo, unitivo.
Io ti consiglio di farvi spiegare (te e l'uomo in cui convivi) queste cosa
dal vostro parroco (che è nel giusto) od anche dai responsabili della
pastorale familiare della parrocchia o della diocesi in cui vivi.
Vedrai che ti potranno essere di aiuto.
Pace, Eddy
==============================================
Risposta via SMS:
http://www.smsatme.com/sma/sms.php?auth=:7C:2A1:19T:E0t:DF
Email: eddy....@libero.it
ICQ:121906976
Purtroppo il parroco ha ragione.
Vedi l'altra mia risposta in questo thread.
Cara Cristina,
non conosco con precisione la posizione della Chiesa riguardo queste
situazioni come la tua però posso riferirti di due mie amiche credenti che
vivono in situazioni analoghe con l'approvazione del sacerdote che le segue.
La prima, che un tempo non era credente, conviveva già da anni con il suo
attuale compagno che è separato, non hanno figli, dopo la sua conversione ha
avuto una crisi di coscienza perché si rendeva conto che quella situazione
era irregolare. Dopo essersi consultata con un sacerdote attualmente i due
convivono come fratello e sorella dormendo separati. Lei riceve l'eucarestia
nella sua parrocchia.
L'altra , anche lei un tempo non credente, ha avuto un primo matrimonio che
è fallito. Poi ha convissuto per molto tempo con un altro uomo che è anche
il suo attuale compagno.Dopo la sua conversione ha chiesto l'annullamento
del primo matrimonio, ha un sacerdote che la segue, attualmente convive con
il suo compagno come fratello e sorella dormendo separati, ma riceve
l'eucarestia in una parrocchia diversa dalla sua perché tutti sono a
conoscenza del suo primo matrimonio e quindi creerebbe scandalo.
Da quello che hai scritto mi pare di capire che il problema è sorto solo con
il nuovo sacerdote dopo il tuo trasferimento ? Oppure hai avuto problemi
anche prima?
Ciao
Costanza
>
> Lui non è credente, ma (....)
ma come fa ?
scusami, non sono piu' cattolico proprio per
motivi legati alla castita' e mi domando come
faccia lui a dormire nel tuo stesso letto.
Mia nonna diceva che "l'uomo e' fuoco,
la donna paglia e il diavolo ci soffia sopra"
io solitamente dormo da solo ma
sinceramente ci sono notti in cui
mi sento piu' irrequieto del solito.
capito di tanto in tanto, ma capita.
Quindi scusami ma penso "male" quando tu dici
> (....) condividiamo soltanto tenerezze e coccole,
> baci e affettuosità. Infatti, abbiamo deciso,
> di comune accordo, di non avere rapporti sessuali.
in queste tue parole io ci leggo di tutto e di piu'.
come la RAI ;-)
ripeto che non sono piu' cattolico e
su certi temi mi sento toccato sul vivo.
ciao,
Mauro A.
Cara Cristina
Tutti noi siamo ogni giorno davanti a scelte difficili, a volte sembrano
tragiche, a volte sembrano facili, a volte pare che si possano risolvere, a
volte invece sembrano impossibili anche solo a pensarle e poi ci si accorge
che sono la cosa più giusta. Di fronte ad ogni scelta bisogna aprire il
proprio cuore ed essere semplicemente se stessi, se ti affidi e parli con il
Signore è Lui che ti suggerisce la cosa giusta da fare. Tu sei cattolica
praticante da molti anni, come anche io, ti sei certamente accorta che
questo mondo è sempre più duro e le persone cercano di inculcarti nella
testa le loro idee in ogni modo possibile, ma ti dico che il mondo (e per
mondo intendo le persone e tutte le cose che ci stanno intorno compreso io)
deve essere guardato e compreso solo con il proprio cuore e il cuore si
serve dei propri occhi, delle proprie orecchie e del proprio intelletto. Hai
presente Gesù quando disse: "avranno occhi per vedere ma non vedranno,
avranno orecchie per sentire ma non ascolteranno, avranno intelletto per
capire ma non comprenderanno" questa è proprio la descrizione del mondo di
oggi. Per questo ti dico sii semplicemente te stessa in tutte le cose, non
lasciarti convicere dal modo di vedere delle persone, perchè se segui
l'insegnamento di Gesù non devi temere e potrai imparare proprio ad
ascoltare il tuo cuore. Non ti mai devi scoraggiare, perchè ricorda che il
male è sempre in agguato pronto a ferirti nei sentimenti e nei tuoi punti
deboli, ma se segui Gesù lo puoi vincere come anche io lo combatto ogni
giorno e non posso negarlo come non posso negare che Gesù è il mio Signore
ed è il Signore di tutti i suoi figli.
Quando commetti dei peccati, pensa a ciò che hai fatto e pentiti perchè così
Dio ti potrà accogliere a braccia aperte e sarà pronto a perdonarti per ogni
peccato dal più piccolo al più grande. Ricordati che Dio prima di tutto è
nostro padre, il vero nostro Padre, che ci ha creato e ci ama anche quando
noi ci allontaniamo da Lui, anche quando noi siamo presi da tante cose e non
facciamo posto per Lui, anche quando noi non crediamo e lo disprezziamo
perchè è Lui che crede in noi anche se non ci rendiamo conto di questo amore
che supera qualunque amore. Mi dispiace per la tua tristezza, però ricordati
sempre di aprire il tuo cuore nella preghiera, davanti al Crocifisso,
davanti ai tuoi amici, davanti al tuo compagno, davanti ai tuoi figli,
davanti a tutti quelli che hai aiutato perchè avevano bisogno del tuo amore,
davanti alle persone atee perchè loro non hanno conosciuto ancora l'amore di
Dio che li chiama a diventare suoi figli, davanti a tutte le persone
sofferenti perchè in ciascuna c'è Cristo che ha bisogno di noi come noi
abbiamo bisogno di Lui. Chiedi a Dio il dono della Sapienza e soprattutto
della Perseveranza nella fede.
Riguardo al tuo parroco, se si comporta così è perchè anche lui non ha
ricevuto tutto l'amore di Dio, non fargliene una colpa, ma perdonalo e
portalo con te sulla giusta strada, quella che conduce a Dio. Spesso anche
le persone che conoscono (come i preti) queste cose sono portate sulla
perdizione, ma è proprio lì che si trova Cristo che è pronto a salvarle. Non
ti aspettare cose enormi, ma cerca Dio nelle cose più piccole perchè sono
proprio queste cose ad essere le più grandi, come grande è l'amore e la
misericordia di Dio.
Ricorda, tutti noi commettiamo dei peccati, piccoli e grandi, persino i
Santi quando erano sulla terra gli hanno fatti, ma è proprio chiedendo aiuto
a Dio che si riparano. Ogni giorno recita il rosario, prega e prega molto e
non fermarti, soprattutto quando ci sono grandi difficoltà, quando si
perdono i propri cari, quando non si sa cosa fare, affidati a Dio (ed è
questa la più grande Fede che ognuno può avere) perchè Dio ti ama, ti vuole
bene, conosce ogni tua parola, ogni tuo pensiero, ogni tuo sussurro e sa
bene di che cosa hai veramente bisogno. NON smettere mai di amare tutte le
persone, amale più di te stessa, non smettere di amare i tuoi figli anche
quando sono cattivi e insegnali il bene e come combattere il male in questo
mondo, non smettere di amare il tuo compagno, perchè probabilmente Dio gli
ha fatto meritare il tuo amore e fatti coraggio. L'aiuto che le persone ti
possono dare spesso lo trovi proprio sotto il tuo naso. Quando non sai cosa
offrire a Gesù, aprili il tuo cuore e offrili tutte le tue preoccupazioni,
le tue sofferenze, le tue disperazioni, i tuoi peccati e le tue colpe perchè
Lui così le può trasformare in cose buone.
Non pensare che Dio non ci sia perchè è sempre con noi, con gli altri e con
te mentre stai proprio leggendo questa risposta e Lui vuole che camminiamo
sulla Sua Strada che è Cristo. Io sono sempre con te e abbi fede perchè
anche se in casa sei sola in realtà c'è Dio che ti aiuta in ogni cosa.
Continua a partecipare all'Eucarestia perchè è proprio con essa che si
riparano i peccati che sembrano irreparabili, quando sei a Messa vivila
dentro con il cuore e non come se fosse una cosa che si deve fare per
riempire il tempo alla Domenica, perchè a Messa si incontra Cristo in anima
e corpo. Quando, prima dell'Eucarestia sentirai una bella emozione dentro di
te, come quando non vedi l'ora di fare una cosa che ti piace e non ne puoi
fare a meno, è il segno che il tuo cuore è aperto e Cristo è dentro di te e
ti chiama a mangiarne del suo corpo. Questo a volte succede anche a me ed è
una cosa bellissima, un emozione incredibile e spero e prego che tutte le
persone la sentano proprio come la sento anche io. Che la pace sia sempre
con te e con tutte le persone che ti amano (anche quando non te lo
dimostrano) come la Pace di Dio è con tutte le persone che sono con Lui.
Amen.
In fede Gabriele
> Purtroppo il parroco ha ragione.
scusate, ma pensavo che
"lupus in fabula" fosse un prete.
Mi sbagliavo ?
ciao,
Mauro A.
Cara Cristina,
se ne hai tempo ti consiglierei di leggerti un bel libro dove si spiega
come si è 'inventato' il sacramento del matrimonio e la sua conseguente
indissolubilità (almeno nella Chiesa cattolica, non in quella ortodossa) nel
basso medioevo: Georges Duby "Il cavaliere, la donna, il prete - Il
matrimonio nella Francia feudale."
Sulla indissolubilità del matrimonio così come è sostenuta da diversi
secoli dalla Chiesa Cattolica io personalmente nutro molti dubbi e non credo
che molti cristiani della chiesa delle origini o dell'alto medioevo la
pensassero così, come poi si è voluto che la si pensasse negli ultimi mille
anni...
Ovviamente, potrei sbagliarmi.
Ciao
Tobia
Sul serio!
Ma lascio a lui le presentazioni...
Ciao
fra Efisio
L'Humanae Vitae parla di "dominio di sé" che è una virtu' che ci distingue
dalle bestie.
Difficile pensare che ogni volta che abbiamo una "pulsione sessuale"
dobbiamo assecondarla o, per il solo fatto di averle, sono insopprimibile e
costituenti l'integrita psicofisica dell'uomo.
In altre parole il "sesso" non è come il cibo: non è una necessità
biologica dell'uomo!
> Non ho in mano alcun documento del magistero, però, mi sembra di
ricordare
> che vivere insieme, rinunciando ai rapporti sessuali, sia possibile.
Anzi,
> se non ricordo male, è l'unica strada che il magistero della Chiesa
proponga
> ai cattolici divorziati e risposati che vogliano accostarsi
all'Eucarestia.
Non facciamo confusione e non confondiamo i problemi.
Quello che tu dici è vero MA è un'attenzione pastorale che la Chiesa, nella
sua misericordia, usa per alcuni casi particolarissimi
Infatti "qualora la loro situazione non presenti una concreta reversibilità
per l'età avanzata o la malattia di uno o di ambedue, la presenza di figli
bisognosi di aiuto e di educazione o di altri motivi analoghi, la Chiesa li
ammette all'assoluzione sacramentale e alla Comunione eucaristica se,
sinceramente pentiti, si impegnano ad interrompere la loro reciproca vita
sessuale e a trasformare il loro vincolo in amicizia, stima ed aiuto
vicendevole. In questo caso possono ricevere l'assoluzione sacramentale ed
accostarsi alla COmunione eucaristica, in una chiesa dove non siano
riconosciuti, per evitare lo scandalo" (Familiaris consortio, 84)
Non mi sembra che questo sia il caso di Cristina.
> Vorrei
> chiedere ad Edoardo se, a suo giudizio, la situazione di adulterio
> permarrebbe se Cristina, pur amandolo, non vivessse con quell'uomo.
Non credi che ci sia già sufficiente sofferenze per mettersi a cavillare in
questi termini?
Io personalmente penso che la convivenza in questo momento crei una
situazione di adulterio. Se non ci fosse l'adulterio e loro si amassero lo
stesso.... secondo me conta l'intenzione del cuore. E' un combattimento ed
i cristiani hanno le armi della preghiera, digiuno ed elemosina per
lottare: al resto ci pensa Cristo!
> Davvero, sarebbe più facile e meno doloroso per Cristina e il suo
compagno,
> non avere rapporti sessuali se dormissero in letti separati? La vicinanza
> tenera, anche fisica, dell'altro non potrebbe invece essere di aiuto?
Fuggire le tentazioni... specialmente quando si è deboli è uno dei più
grandi consigli che la Chiesa mi ha dato. Non si sa mai se uno cederà alla
tentazione ...
> Credo che sia impossibile dare una risposta univoca su una questione,
così
> delicata e difficile, come quella postaci da Cristina; così come per la
> Chiesa è difficile darla ai singoli divorziati e risposati.
Sono d'accordo con te che non si può dare una Legge in modo freddo ed
asettico (e purtroppo solo questo può permetterci di fare questo strumento)
ma la Chiesa ci da' delle indicazioni ben precise.
Ti consiglio il Direttorio di Pastorale Familiare
http://www.vigevano.net/sinodo/DPF/index.htm
Pace, Eddy
> E' la prima volta che scrivo al ng it.cultura.cattolica, ma ho un estremo
> bisogno di aiuto.
Ciao Cristina
Ho letto attentamente la tua storia
ed ho colto il disperato bisogno di chiarezza
che ti assilla
Secondo me per la delicatezza del problema
e sopratutto per le vite che ci sono in gioco
[ la tua ( e quella del tuo ex )
quella della persona che ora ami
e quella dei suoi figli ]
Per tutto questo, dicevo,
questo newsgroup NON e' il posto giusto
per chiedere consigli
Ci sono principalmente due tipi di atteggiamenti
tra le persone che danno consigli :
1) il buonista => cioe' quello che vive
esclusivamente la frase di S. Agostino
" ama e fa cio' che vuoi "
2) il magisteralista => cioe' quello
che usa gli scritti del "magistero"
come fossero " Reference Manual "
da applicare in maniera scentifica
Nel tuo caso avresti bisogno di un sacerdote
( ma un uomo di vera fede )
esperto di questo tipo di problematiche
Se abiti in Veneto, scrivimi privatamente
che ti fornisco alcuni indirizzi
Ciao da Piero
ti sono vicino nella mie preghiere,
nelle preghiere di mia moglie Valentina
e in quelle di mio figlio Francesco.
--
Inviato il dom 16 dic 2001 09:52:10 CET da 213.26.67.162 [213.26.67.162]
http://www.neuromante.net/
>> scusami, non sono piu' cattolico proprio per
>> motivi legati alla castita' e mi domando come
>> faccia lui a dormire nel tuo stesso letto.
> L'Humanae Vitae parla di "dominio di sé"
> che è una virtu' che ci distingue dalle bestie.
ma io sono una "bestia", io sono un ramo di quell'albero
che e' la Evoluzione Naturale e che ha portato a quell' animale
appartente alla specie autodefinitasi "homo sapiens sapiens".
> Difficile pensare che ogni volta che abbiamo
> una "pulsione sessuale" dobbiamo assecondarla
> o, per il solo fatto di averle, sono insopprimibile e
> costituenti l'integrita psicofisica dell'uomo.
io ho provato a sopprimerle fino a 36 anni
e vuoi saper i risultati ? ne vuoi discutere qui o
su un newsgroup a indirizzo sessuale o psicologico ?
> In altre parole il "sesso" non è come il cibo:
> non è una necessità biologica dell'uomo!
contesto questa tua affermazione:
la mia sessualita' fa parte di me,
fa parte della mia corporeita' in primo luogo,
ma fa parte anche della mia integrita' psicofisica.
Come ho gia' detto ho provato fino a 36 anni a seguire
cio' che raccomanda il Catechismo e i risultati li ho visti,
anzi li hanno visti gli altri su di me, che e' peggio.
ciao,
Mauro A.
>
>> Davvero, sarebbe più facile e meno doloroso per Cristina e il suo
>compagno,
>> non avere rapporti sessuali se dormissero in letti separati? La vicinanza
>> tenera, anche fisica, dell'altro non potrebbe invece essere di aiuto?
>Fuggire le tentazioni... specialmente quando si è deboli è uno dei più
>grandi consigli che la Chiesa mi ha dato. Non si sa mai se uno cederà alla
>tentazione ...
Quindi, tu pensi che sia giusto, e soprattutto che sia *cristiano*,
chiedere a due persone che si sono prese batoste pesantissime dalla
vita (ricordati che uno e' rimasto vedovo prematuramente e con figli
piccoli, presumibilmente perdendo una donna molto amata e molto
giovane, e che l'altra e' stata piantata unilateralmente dall'uomo di
cui si era fidata al punto di dedicargli la vita), e che finalmente
stanno ritrovando un po' di equilibrio e di serenita' dopo tanta
sofferenza, di mandare all'aria tutto, di rinunciare anche a quello, e
di continuare a soffrire ancora di piu'?...
boh
Lisa
Il sacramento del matrimonio e la sua indissolubilità non sono un'
invenzione umana perché ne parla Gesù stesso "Quello dunque che Dio ha
congiunto, l'uomo non lo separi " Mt 19,6. E questo è sempre stato
l'insegnamento della Chiesa sin dalle sue origini. Se uno non vuole vivere
secondo questo insegnamento è libero di farlo, nessuno è obbligato a essere
cattolico, ma definirsi cattolici e poi accogliere solo quella parte
dell'insegnamento della Chiesa che non contrasta con le proprie opinioni mi
sembra una grande incoerenza oltre che una grande ipocrisia. Non
fraintendere, non sto dicendo che sia il tuo caso, la mia è solo una
riflessione personale.
Ciao
Costanza
"Ci sono principalmente due tipi di atteggiamenti
tra le persone che danno consigli :
1) il buonista => cioe' quello che vive
esclusivamente la frase di S. Agostino
" ama e fa cio' che vuoi "
2) il magisteralista => cioe' quello
che usa gli scritti del "magistero"
come fossero " Reference Manual "
da applicare in maniera scentifica"
me ne sono accorto, in quest'ultimo anno e mezzo
di cio' che dici me ne sono accorto.
Volgio pero' precisare IMHO due cose rispetto a quanto tu dici,
per quanto riguarda il "buonista" c'e' il rischio
di estrapolare dal contesto cio' che voleva dire Agostino.
Sicuri, siamo sicuri, che Agostino per *amare*
intendesse quello che intendiamo noi ?
Per esempio come Agostino giudicava la sua passata
relazione con la madre di suo figlio ?
come *Amore* ?
non so, ma non credo.
Per quanto riguarda il "magisterialista" invece
vedo spesso usare Catechismo e Documenti della Chiesa
non in maniera "scientifica" ma bensi in maniera "ingegneristica".
Sono gli ingegneri, i tecnici, che usano i manuali,
mica gli scienziati !
:-)
> Nel tuo caso avresti bisogno di un sacerdote
> ( ma un uomo di vera fede )
ma un *sacerdote* (vedi etimologia)
e' sempre uomo di vera fede,
a qualunque religione appartenga.
se cosi non e' allora non e' un *sacerdote*
ma solo un "funzionario del sacro",
un "dispensatore di sacramenti".
ciao,
Mauro A.
Cara Costanza,
premetto che è solo da poco tempo che mi sono riaccostato alla religione
cattolica ed è mia intenzione, nei limiti delle possibilità concessemi dal
lavoro, approfondire la sua dottrina. Mi dichiaro quindi ignorante a
proposito.
Avendo però studiato a suo tempo un po' la questione, mi parve di capire
che nel primo millennio dopo la venuta di Cristo se noi fossimo andati ad un
San Gregorio Magno o ad un San Benedetto o Sant'Agostino, ecc. e gli
avessimo detto che il matrimonio è un sacramento, questi ci avrebbero prima
preso a bastonate e poi magari processato per eresia.
Infatti, sempre secondo quanto ricordo di aver letto, tale idea non solo
non era diffusa, ma per molti versi era scandalosa ed inconcepibile per la
gran parte dei cristiani. Potrei riportare a riguardo le tesi di storici
medievalisti ben più autorevoli di me, come il Duby ad esempio.
Successivamente, per tutta una serie di motivi storici, si isitituì il
matrimonio così come lo conosciamo oggi.
Ora, conoscendo il travagliato percorso storico che la concezione del
matrimonio ha avuto nel pensiero cristiano, posso avere nel mio piccolo e
nella mia ignoranza dei dubbi? Credo di sì.
Quanto alle citazioni bibliche, andiamoci piano, perchè se un giorno
fondassi la mia setta e dichiarassi 'sacramento' il martirio nella guerra
santa, ne troverei a bizzeffe per sostenere la bontà della mia tesi,
addirittura interi libri della Bibbia (ad es. Giosuè e Giudici) che paiono
giustificare una guerra santa contro gli infedeli...
A posteriori, con le citazioni bibliche posso giustificare tutto e il
contrario di tutto.
Ci siamo scordati degli schiavisti cristiani che giustificavano la
tratta dei negri a botta di citazioni bibliche (da Cam in poi)?
Ciao
Tobia
P.S. Se l'opinione di Cristo è tanto chiara a riguardo, mi chiedo come mai
Ortodossi e Protestanti ammettano da sempre il divorzio. Forse che non
leggano il vangelo? ;-)
Scusate, ero distratto dal thread.
Sono un prete di Roma.
Ciao
Gianmario
Il parroco si sbaglia, se e' stato dichiarato l'intento di vivere come
fratello e sorella.
Ciao
Gianmario
Infatti.
Ciao
Gianmario
"Lisa" ha scritto nel messaggio
> e che finalmente
> stanno ritrovando un po' di equilibrio e di serenita' dopo tanta
> sofferenza, di mandare all'aria tutto, di rinunciare anche a quello, e
> di continuare a soffrire ancora di piu'?...
>
> boh
> Lisa
Questa genere di risposte le ritengo piu' appropriate su
it.cultura.benessere o salute di ogni genere!!! ;-)
L'equilibrio e la serenita' di cui parli, per il cristiano si fonda solo e
unicamente su Cristo e nella corrispondenza alla Sua SS Volonta' anche a
costo della CROCE!
I consigli "umani" siamo tutti capaci di darli ma mettersi alla sequela del
crocifisso e' scandalo per i giudei, stoltezza per i pagani.
In Gesu' e Maria
Pier
Ma questo non si applica solo nel caso di divorziati risposati in cui non
sia piů possibile e diventi estremamente problematico l'opera di
riscostruzione del matrimonio originario?
Uno č vedovo e l'altra č separata.... Come possono rientrare in quelle
condizioni?
Pace, Eddy
Scusa la francezza, Maura
ma tu non sei una "bestia" ma pensi di esserlo e di doverti comportare
come tale.
Pace, Eddy
Ma questo non si applica solo nel caso di divorziati risposati in cui non
sia più possibile e diventi estremamente problematico l'opera di
riscostruzione del matrimonio originario?
Uno è vedovo e l'altra è separata.... Come possono rientrare in quelle
condizioni?
Pace, Eddy
> Sicuri, siamo sicuri, che Agostino per *amare*
> intendesse quello che intendiamo noi ?
> Per esempio come Agostino giudicava la sua passata
> relazione con la madre di suo figlio ?
> come *Amore* ?
> non so, ma non credo.
Ciao Mauro
Hai ragione,
Amore dice tutto e dice niente
e lascia ad ognuno dire cio' che vuole
> > Nel tuo caso avresti bisogno di un sacerdote
> > ( ma un uomo di vera fede )
> ma un *sacerdote* (vedi etimologia)
> e' sempre uomo di vera fede,
> a qualunque religione appartenga.
> se cosi non e' allora non e' un *sacerdote*
> ma solo un "funzionario del sacro",
> un "dispensatore di sacramenti".
Ho conosciuto sacerdoti che dopo anni di sacerdozio
si sono resi conto che quello che vivevano
era solo un " dispensare sacramenti "
ed in quel momento e' iniziata
una nuova evangelizzazione di se stessi :
hanno smesso di predicare ed hanno comunciato
ad Amare in prima persona
da allora sono diventati non piu' dei "maestri"
ma dei "testimoni" ed allora sono divenuti credibili
Ecco e' di questi che io stavo parlando.
> ciao,
> Mauro A.
ciao da Piero
--
Inviato il lun 17 dic 2001 07:59:15 CET da 213.26.67.162 [213.26.67.162]
http://www.neuromante.net/
Consiglierei *molta* maggiore prudenza prima di dare consigli del genere.
Saluti,
Fede
????
Abbi pazienza, ma cosa ne sai tu del mio "coinvolgimento nei sentimenti
umani"?
> Quanti oggi hanno sostituito al proprio cuore in Cristo Gesù i filattèri
> della dottrina?
> Ho scoperto che in una parrocchia di Roma, ci si può prendere un specie di
> brevetto di "purezza". Se ti comporti bene, allora potrai avere il diploma
> di puro.
Puoi darci qualche riferimento più preciso?
Grazie.
> Che assurdità è questa! Addormentarsi insieme vuol
> dire aver fiducia dell'altro, non che l'altro è veicolo di tentazione.
Beh, dipende.
Ce lo vedi Sini che dorme con una modella senza provare tentazione?
^_________^
> Ecco, il tuo compagno si addormenta
> nell'amore ogni sera con te. Lui, pur non avendo i tabù inculcati da una
> dottrina repressiva,
Scusa, quale sarebbe la "dottrina repressiva"?
E chi la "inculcherebbe"?
Non so se ho capito bene cosa vuoi dire... se ho capito bene non mi piace
per nulla.
> per amore ti ha accolto nella sua casa, ti ha dato
> conforto, ha accettato, per amore, i limiti da te imposti. Lui è salvo per
> la gratuità del suo gesto.
Non so se sia vera la faccenda del "diploma di purezza", ma certamente
neanche tu ti fai problemi ad assegnare i diplomi... qualcuno lo salvi,
qualcun'altro lo condanni...
Saluti,
Fede
Ciao Anto
> > perché adesso
> > capisco il motivo di tanta resistenza da parte dei frequentatori di
questo
> > ng, a lasciarsi coinvolgere troppo dai sentimenti umani, quasi come se
la
> > parola amore fosse una parola riservata e pericolosa da usare.
>
> ????
In realtà Antonio mi si è dichiarato, ma io ho nicchiato...
^__-
> > Che assurdità è questa! Addormentarsi insieme vuol
> > dire aver fiducia dell'altro, non che l'altro è veicolo di tentazione.
>
> Beh, dipende.
> Ce lo vedi Sini che dorme con una modella senza provare tentazione?
Non lo so, non mi è mai capitato... cercasi modella per esperimento!
Sini
> > Continua a partecipare all'Eucarestia perchè è proprio con essa che si
> > riparano i peccati che sembrano irreparabili,
>
>Consiglierei *molta* maggiore prudenza prima di dare consigli del genere.
...che poi mi sembrano piuttosto approssimativi.
Se uno decide, come facciamo mia moglie ed io, di partecipare all'Eucarestia
pur trovandosi in una situazione di matrimonio formalmente irregolare non è
certo perchè con l'Eucarestia si ripari un peccato che sembra irreparabile,
ma è perchè ritiene che il peccato non sussista.
>Saluti,
>Fede
Ciao,
Marco
_________________________________________________________________
Get your FREE download of MSN Explorer at http://explorer.msn.com/intl.asp.
--
Posted from [194.184.86.122] by way of f238.law7.hotmail.com [216.33.237.238]
via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Be', se il primo marito di lei non vuole assolutamente piu' saperne,
mi pare che nelle condizioni di "impossibilita' di ricostruire" ci
ritroviamo eccome...
Quanto al vedovo, non mi risulta che esista alcun precetto morale, ne'
cattolico ne' laico, che gli vieti una seconda unione.
Lisa
Senza provare tentazione no, no ce lo vedo. Ma ce lo vedo a resistere
alla tentazione.
Il problema non e' non avere tentazioni (nessuno ne e' immune, non lo
e' stato neanche Gesu') il problema e' resistere alle tentazioni. Il
problema e' essere umani e saper scegliere, o essere animali che sono
in balia dei piu' bassi istinti e non sanno scegliere. Tutto qui.
>Saluti,
>Fede
Pace e benedizione
Julo
--
Quando hai una vita interiore, non importa da quale
lato del cancello di un campo di concentramento ci
si trova.
Hetty Hillesum (morta ad Auschwitz nel 1943)
In fede Gabriele
Io rimango della mia idea: č meglio evitare le tentazioni perchč non si sa
mai come si va a finire !
Pace, Eddy
Ma chi decide cos'č e dov'č il peccato ?
Se lo decide il singolo in base ai propri principi e morale, non capisco
cosa serva essere cristiani anzichč buddista o scientologo..... Anzi, mi
faccio Raeliano che predica il libero amore ...
Pace, Eddy
> Quanto al vedovo, non mi risulta che esista alcun precetto morale, ne'
> cattolico ne' laico, che gli vieti una seconda unione.
Quello laico mi interessa poco... per quanto riguarda quello cattolico non
c'è nessuna preclusione ad una seconda unione. Ma non c'è assolutamente la
possibilità della convivenza !
Pace, Eddy
> Scusa la francezza, Maura
spiacente ma la mia parte
femminile non si chiama Maura
;-)
> ma tu non sei una "bestia" ma pensi di
> esserlo e di doverti comportare come tale.
rileggiti il ramo del thread.
io dicevo a Cristina che io, maschietto, non riuscirei
mai a dormire castamente nello stesso letto con una donna.
e non ci riuscire perche' ho talvolta dei momenti di irrequietezza,
momenti in cui non faccio nulla che possa essere chiamato
"masturbazione" ma che e' invece un autoerotismo molto blando.
vuoi che te ne descriva i particolari ?
vuoi riderci sopra ?
allora ti diro' che consiste nel dormire vestiti solo da una
sottile coperta, con la luce della notte che filtra dalla finestra,
dopo avere fatto dei profondi respiri tesi a tranquilizzare le mie
irrequitezze sperando e pregando che il sonno e qualche sogno
che non ricordero' mi porti tranquillita' e pace.
Tutto qui.
Per te mi comporto da bestia ?
in ogni caso, qualunque cosa tu possa pensare,
non cambia che in quei momenti di estrema irrequietezza
(che capitano poche volte all'anno)
io debba essere da solo, senza avere accanto,
nel mio letto, alcuna "compagna casta".
e' di questo cio' che si parlava,
ossia della difficolta' per un maschio di dormire
castamente a fianco di una donna che ama.
Tutto cio' lo sapeva persino mia nonna
quando diceva
"l'uomo e' fuoco, la donna paglia e il diavolo ci soffia sopra",
detto popolare che tu Edoardo sembri ignorare.
ciao,
Mauro A.
> Perchè vogliamo applicare una norma che si da' a dei divorziati risposati
Perche' e' la stessa cosa che proponiamo persino alle coppie di omosessuali.
Ammesso che la tua sia la corretta interpretazione del magistero.
Ciao
Gianmario
Perfettamente d'accordo. Il mio discorso si rifaceva a quando la
tentazione arriva, anche se noi abbiamo cercato di sfuggirle.
>Pace, Eddy
Dal Catechismo:
1389 La Chiesa fa obbligo ai fedeli di partecipare alla divina Liturgia la
domenica e le feste [Conc. Ecum. Vat. II, Orientalium ecclesiarum, 15] e di
ricevere almeno una volta all'anno l'Eucaristia, possibilmente nel tempo
pasquale, [Cf Codice di Diritto Canonico, 920] *preparati dal sacramento
della Riconciliazione*. La Chiesa tuttavia raccomanda vivamente ai fedeli
di ricevere la santa Eucaristia la domenica e i giorni festivi, o ancora
più spesso, anche tutti i giorni.
1395 Proprio per la carità che accende in noi, l'Eucaristia ci preserva in
fu turo dai peccati mortali. Quanto più partecipiamo alla vita di Cristo e
progrediamo nella sua amicizia, tanto più ci è difficile separarci da lui
con il peccato mortale. L'Eucaristia non è ordinata al perdono dei peccati
mortali. Questo è proprio del sacramento della Riconciliazione. Il proprio
dell'Eucaristia è invece di essere il sacramento di coloro che sono nella
piena comunione della Chiesa
1457 Secondo il precetto della Chiesa [...]. Colui che è consapevole di
aver commesso un peccato mortale non deve ricevere la santa Comunione,
anche se prova una grande contrizione, senza aver prima ricevuto
l'assoluzione sacramentale, [Cf Concilio di Trento: Denz. -Schönm. , 1647;
1661] a meno che non abbia un motivo grave per comunicarsi e non gli sia
possibile accedere a un confessore [Cf Codice di Diritto Canonico, 916;
Corpus Canonum Ecclesiarum Orientalium, 711].
Quindi mi sento di affermare con forza che stai affermando una cosa
inesatta: partecipare all'Eucarestia non annulla il sacramento della
Riconciliazione, anzi, questo deve precedere la seconda.
Credo sia doverosa una rettifica della tua affermazione per non essere
costretto a pensarti fuori dalla Chiesa Cattolica.
Pace,Eddy
Ciao,
Fede
<gabri...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:B%tT7.325291$sq5.15...@news.infostrada.it...
> Caro Fede, Gesů ci ha insegnato proprio che l'eucarestia č un mezzo
efficace
> per la riparazione dei peccati e ricordati che tutti siamo peccatori, io
> ...
Fatto, ecco com'era !
[TU] scusami, non sono piu' cattolico proprio per
motivi legati alla castita' e mi domando come
faccia lui a dormire nel tuo stesso letto.
[IO] L'Humanae Vitae parla di "dominio di sé"
che è una virtu' che ci distingue dalle bestie.
[TU] ma io sono una "bestia", io sono un ramo di quell'albero
che e' la Evoluzione Naturale e che ha portato a quell' animale
appartente alla specie autodefinitasi "homo sapiens sapiens".
Cosa ho detto che non era strettamente legato a quello che tu hai scritto ?
Infatti, così ribadisci nel messaggio di "presunto chiarimento"
>io dicevo a Cristina che io, maschietto, non riuscirei
>mai a dormire castamente nello stesso letto con una donna.
Ribadisco: esiste il "dominio di sé"... l'evitare le tentazioni è un altra
cosa. Qui si parla di resistere (con l'aiuto del buon Dio!!!!)
Pace, Eddy
Caro Tobia,
anch'io non mi considero "arrivata", pur essendo cattolica da anni ogni
giorno scopro cose nuove...
> Avendo però studiato a suo tempo un po' la questione, mi parve di
capire
> che nel primo millennio dopo la venuta di Cristo se noi fossimo andati ad
un
> San Gregorio Magno o ad un San Benedetto o Sant'Agostino, ecc. e gli
> avessimo detto che il matrimonio è un sacramento, questi ci avrebbero
prima
> preso a bastonate e poi magari processato per eresia.
> Infatti, sempre secondo quanto ricordo di aver letto, tale idea non
solo
> non era diffusa, ma per molti versi era scandalosa ed inconcepibile per la
> gran parte dei cristiani. Potrei riportare a riguardo le tesi di storici
> medievalisti ben più autorevoli di me, come il Duby ad esempio.
> Successivamente, per tutta una serie di motivi storici, si isitituì il
> matrimonio così come lo conosciamo oggi.
>
> Ora, conoscendo il travagliato percorso storico che la concezione del
> matrimonio ha avuto nel pensiero cristiano, posso avere nel mio piccolo e
> nella mia ignoranza dei dubbi? Credo di sì.
Da un punto di vista storico non so che dirti perchè sono ignorante, ma se
ti interessa conoscere l'isegnamento di Dio sull'argomento devi prendere
come riferimento le Scritture, ammesso che tu creda che le Scritture siano
ispirate da Dio...L'insegnamento che si ricava dalle Scritture riguardo
all'indissolubilità del matrimonio è molto chiaro.
Alla domanda postagli dai farisei circa la possibilità per l'uomo di
ripudiare la propria moglie, così come prevedeva la legislazione di Mosè,
Gesù risponde: "Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa
norma. Ma all'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per
questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola.
Sicché non sono più due, ma una sola carne. L'uomo dunque non separi ciò che
Dio ha congiunto" (Mc l0, 5-9). Il Signore riporta la questione al progetto
originario di Dio, citando testualmente le parole del libro della Genesi
(Gen 2, 24) e invitando espressamente sia gli uomini che le donne a
considerare il matrimonio come una realtà indissolubile.
L'indissolubilità del matrimonio non è stata inventata da qualche papa o
qualche vescovo, ma è voluta da Dio.
>
> Quanto alle citazioni bibliche, andiamoci piano, perchè se un giorno
> fondassi la mia setta e dichiarassi 'sacramento' il martirio nella guerra
> santa, ne troverei a bizzeffe per sostenere la bontà della mia tesi,
> addirittura interi libri della Bibbia (ad es. Giosuè e Giudici) che paiono
> giustificare una guerra santa contro gli infedeli...
> A posteriori, con le citazioni bibliche posso giustificare tutto e il
> contrario di tutto.
> Ci siamo scordati degli schiavisti cristiani che giustificavano la
> tratta dei negri a botta di citazioni bibliche (da Cam in poi)?
Infatti il Magistero esiste proprio per mostrarci quale sia la corretta
interpretazione da dare alle Scritture ed evitare quelle strumentalizzazioni
che tu hai indicato. I cattolici credono che il Magistero della Chiesa sia
ispirato dallo stesso Spirito Santo che ha ispirato le Scritture, per chi
crede si tratta quindi di insegnamento divino, non umano. Se poi ci sono
persone che pur conoscendo l'insegnamento della Chiesa si comportano in modo
incoerente o non accettano la sua autorità divina, questa è un'altra
faccenda....
>
> P.S. Se l'opinione di Cristo è tanto chiara a riguardo, mi chiedo come mai
> Ortodossi e Protestanti ammettano da sempre il divorzio. Forse che non
> leggano il vangelo? ;-)
E' un problema loro, per noi cattolici l'insegnamento è chiaro.
Ciao
Costanza
>Ma chi decide cos'è e dov'è il peccato ?
Io, dando retta, nell'ordine, alla Bibbia, alla dogmatica, al magistero ed a
persone di mia fiducia.
>Se lo decide il singolo in base ai propri principi e morale, non capisco
>cosa serva essere cristiani anzichè buddista o scientologo.....
Il libro di lettura.
>Anzi, mi faccio Raeliano che predica il libero amore ...
Poi, se ti clonano, non ti lamentare. Sappi però che, su ICC, di Eddy ne
basta uno. :-)
Ciao,
Marco
_________________________________________________________________
MSN Photos is the easiest way to share and print your photos:
http://photos.msn.com/support/worldwide.aspx
--
Posted from [194.184.86.122] by way of f216.law7.hotmail.com [216.33.237.216]
> >Ce lo vedi Sini che dorme con una modella senza provare tentazione?
> >^_________^
>
> Senza provare tentazione no, no ce lo vedo. Ma ce lo vedo a resistere
> alla tentazione.
Grazie per la fiducia! ^__-
Sini
> Ammesso che la tua sia la corretta interpretazione del magistero.
"Corretta interpretazione del magistero"?
Tu sei il sacerdote, dovresti essere tu il garante della "corretta
interpretazione del magistero".
Dimmi: dove la Chiesa si è espressa riguardo alla "casta convivenza" dei
fidanzati? E che gli omosessuali possano convivere?
Pace, Eddy
> >Se lo decide il singolo in base ai propri principi e morale, non capisco
> >cosa serva essere cristiani anzichè buddista o scientologo.....
> Il libro di lettura.
Ed il sussidiario ?
> >Anzi, mi faccio Raeliano che predica il libero amore ...
> Poi, se ti clonano, non ti lamentare. Sappi però che, su ICC, di Eddy ne
> basta uno. :-)
.... e non solo su ICC.
Cmq non c'è problema di clonazione. Ho perso il momento in cui potevo
inviare il mio DNA all'astronava che passava per raccoglierli...... dovrò
accontentarmi della resurrezione !
Pace, Eddy
Il buonista non è colui che vive quella frase, ma colui che la stravolge.
ciao ^___^
daniele
--
Vivi come se tu dovessi morire subito,
pensa come se tu non dovessi morire mai.
(Giorgio Almirante)
>
>ispirate da Dio...L'insegnamento che si ricava dalle Scritture riguardo
>all'indissolubilità del matrimonio è molto chiaro.
>L'indissolubilità del matrimonio non è stata inventata da qualche papa o
>qualche vescovo, ma è voluta da Dio.
Ok, ma se viene fuori che in realta' uno dei due non ci ha mai
creduto, e trova naturale rompere il legame se non ci si trova piu'
bene?
Anche l'altro e' tenuto a sentirsi legato per tutta la vita a un
matrimonio che evidentemente aveva qualche baco in partenza?
saluti
Lisa
Il magistero della Chiesa non puo' esprimersi su tutti i possibili casi nei
quali ti trovi ad imbattere in confessionale.
Li' ti aiuta la teologia morale e la carita' pastorale.
Dimmi tu piuttosto: una soluzione che di fronte ad una convivenza "di fatto"
propone la castita', e' contro il vangelo e il magistero della Chiesa?
Ciao
Lupus
> Ribadisco: esiste il "dominio di sé"...
per la seconda volta hai snippato sul proverbio di mia nonna,
proverbio che rifletteva una mentalita' cattolico-contadino,
che aveva una "buona" dose di omofobia,
per cui "l'uomo era di fuoco".
comunque proverbi a parte
ripeto che io non riuscirei a dormire
castamente con a fianco la donna
che amo e da cui sono riamato.
e' questo cio' che dicevo nel mio post originario
news:340f144b5abf6640...@arcisate.somewhere.net
dove esprimevo anche alcuni dubbi,
dubbi relativi al "confine"
fra "tenerezze, coccole, baci, affettuosità"
e "rapporti sessuali".
tuttavia presumo che non sia il caso che
mi facciate degli esempi pubblicamente
e qui, sul newsgroup ;-)
ciao,
Mauro A.
QUOTE ON
Come Gesù «ha sempre difeso e proposto, senza alcun compromesso, la verità
e la perfezione morale, mostrandosi nello stesso tempo accogliente e
misericordioso verso i peccatori» , così la Chiesa deve possedere e
sviluppare un unico e indivisibile amore alla verità e all'uomo: «la
chiarezza e l'intransigenza nei princìpi e insieme la comprensione e la
misericordia verso la debolezza umana in vista del pentimento sono le due
note inscindibili che contraddistinguono» la sua opera pastorale
Consapevole che l'indissolubilità del matrimonio non è un bene di cui possa
disporre a suo piacimento, ma è un dono e una grazia che essa ha ricevuto
dall'alto per custodirlo e amministrarlo, la Chiesa, oggi come ieri, deve
riaffermare con forza che non è lecito all'uomo dividere ciò che Dio ha
unito (cf Mt 19, 6). Di conseguenza, essa non deve stancarsi di insegnare
che una situazione matrimoniale che non rispetti o rinneghi questo valore
costituisce un grave disordine morale.
QUOTE OFF
Mi sembra che la carità pastorale ci sia e sia raccomandata, ma questa non
deve svilire ne' prevalere sull'annuncio della Verità, scomodo per quanto
possa apparire.
> Dimmi tu piuttosto: una soluzione che di fronte ad una convivenza "di
fatto"
> propone la castita', e' contro il vangelo e il magistero della Chiesa?
Mi dispiace questo thread perchè non sono uso a sindacare l'operato dei
sacerdoti, specialmente in pubblico, ma, considerando il fatto che tu per
primo hai contestato l'operato del "parroco" di Caterina, mi sento
perlomeno giustificato.
Se ho ben capito, se arrivasse da te una coppia "di fatto",
indipendentemente dalle loro situazioni, che mostrassero l'intenzione di
essere "casti" sarebbe, secondo te, sufficiente per accedere ai sacramenti?
Mi vengono le seguenti domande:
a) bisogna preoccuparsi principalmente della salvezza delle anime. La
convivenza è di per sé un "disordine morale" e come tale è contrario anzi
nega nei fatti la validità del sacramento del matrimonio. Se è così si
rientra in quelle situazioni irregolari e la Chiesa, come afferma il
Magistero, "non può ammettere alla riconciliazione sacramentale e alla
comunione eucaristica quanti continuassero a permanere in una situazione
esistenziale in contraddizione con la fede annunciata e celebrata nei
sacramenti."
Ora, se questi due poveretti si trovano in questa condizione, come si può
accordare l'Eucarestia? Quando e come gli si dirà che sono in una
situazione di "peccato reale e concreto" che perdurerà fintanto che
rimangono in questa condizione?
b) e tutte quelle coppie che invece sono nel combattimento perchè non hanno
ceduto alla tentazione della convivenza? Allora il Magistero va bene solo
per alcuni e non per tutti ?
c) come si può affermare la sacralità e l'indissolubilità del matrimonio se
poi si ne accettano le deroghe?
d) è possibile per due fidanzati convivere "castamente"? Se sì, a che serve
il matrimonio? Solo per avere l'autorizzazione a fare l'amore?!?!?!?!?
Personalmente trovo che ci sia sempre di più una "indulgenza" verso la
"cultura moderna" (non dico che sia il tuo caso, bada bene), un tracimare
di idee laiche nel cristianesimo, vedi la convivenza, il divorzio, gli
anticoncezionali e gli abortivi ...., tutto a discapito della fede della
Chiesa.
Mossi da "carità pastorale" e forse preoccupati dal trovarsi le chiese
vuote, molti sacerdoti autorizzano sempre più concessioni al Magistero: io
ho sentito sacerdoti affermare la bontà della convivenza fra fidanzati,
consigliare i preservativi, avallare i rapporti prematrimoniali etc etc
Dove sono quei sacerdoti che invece si adoperano per una pastorale fedele
al Magistero, che non hanno timore di affermare la Verità e non si
preoccupano di avere la chiesa piena ma di avere cristiani ?
Invece si continua ad inseguire i "laici", i "lontani". Gli si vuole
prospettare una revisione del Cristianesimo anzichè annunciare Cristo.
D'altra parte è difficile che i sacerdoti facciano questo se poi sono i
primi a non crederci......
Pace, Eddy
Si. Ma in linea generale.
Valuterei infatti caso per caso la fattibilita' di tale scelta e mi
riserverei di dare un consiglio adatto.
Personalmente, in situazioni simili, ho negato l'assoluzione. Soprattutto se
non c'era una ferma presa di coscienza e assunzione di responsabilita' nei
confronti della situazione. O quando l'assoluzione si pretendeva quasi come
un diritto, senza nessun riesame della propria condizione o senza amor di
Dio...
Infatti ho anche precisato che non getterei la croce addosso al parroco di
cui sopra. Infatti spesso si tratta di problemi di comunicazione, o di
scelte dovute ad approfondimenti ai quali magari e' impossibile accedere qui
in un NG.
Io sto solo proponendo una interpretazione lecita del magistero e una
pratica pastorale che ritengo valida. E bada bene, non mi pare certo facile.
> a) bisogna preoccuparsi principalmente della salvezza delle anime. La
> convivenza è di per sé un "disordine morale" e come tale è contrario anzi
> nega nei fatti la validità del sacramento del matrimonio. Se è così si
> rientra in quelle situazioni irregolari e la Chiesa, come afferma il
> Magistero, "non può ammettere alla riconciliazione sacramentale e alla
> comunione eucaristica quanti continuassero a permanere in una situazione
> esistenziale in contraddizione con la fede annunciata e celebrata nei
> sacramenti."
La "situazione esistenziale" da te citata e che ricade nell'irregolarita' e'
la convivenza "more uxorio" non la convivenza e basta. Altrimenti non si
prenderebbe in considerazione nemmeno la proposta della castita' per i
divorziati risposati (prima che per i conviventi).
> Ora, se questi due poveretti si trovano in questa condizione, come si può
> accordare l'Eucarestia? Quando e come gli si dirà che sono in una
> situazione di "peccato reale e concreto" che perdurerà fintanto che
> rimangono in questa condizione?
Vedi la "condizione" di cui sopra. In tal caso basta che esprimano l'intento
di farlo. E che in fondo e' solo l'inizio di un cammino. Poi tutto il resto
e' contenuto nell'atto di dolore...
> b) e tutte quelle coppie che invece sono nel combattimento perchè non
hanno
> ceduto alla tentazione della convivenza? Allora il Magistero va bene solo
> per alcuni e non per tutti ?
No. Perche' si intende appunto la convivenza "more uxorio". Ti devo tradurre
il latino?
> c) come si può affermare la sacralità e l'indissolubilità del matrimonio
se
> poi si ne accettano le deroghe?
Nessuna deroga.
> d) è possibile per due fidanzati convivere "castamente"? Se sì, a che
serve
> il matrimonio? Solo per avere l'autorizzazione a fare l'amore?!?!?!?!?
Cercati un'altra figura retorica. Per infrangere la castita' i fidanzati di
oggi non hanno bisogno di andare a vivere insieme, e nemmeno di essere
fidanzati. E non chiedono l'autorizzazione a nessuno, di solito. I problemi
dei fidanzati li conosciamo tutti. Il Matrimonio e' un'altra cosa, e non
devo certo spiegartela io la differenza.
> Personalmente trovo che ci sia sempre di più una "indulgenza" verso la
> "cultura moderna" (non dico che sia il tuo caso, bada bene), un tracimare
> di idee laiche nel cristianesimo, vedi la convivenza, il divorzio, gli
> anticoncezionali e gli abortivi ...., tutto a discapito della fede della
> Chiesa.
Qui vai un po' per fratte... ti ringrazio comunque per avermi escluso dalla
polemica.
> D'altra parte è difficile che i sacerdoti facciano questo se poi sono i
> primi a non crederci......
Io ci credo fermamente.
Ciao
Lupus
Carissimo,
sono contento che in fondo alla discussione posso affermare che ho compreso
la tua posizione e di condividerla.
> No. Perche' si intende appunto la convivenza "more uxorio". Ti devo
tradurre
> il latino?
Fino a qui ci arrivo :-)
> > c) come si può affermare la sacralità e l'indissolubilità del
matrimonio
> se
> > poi si ne accettano le deroghe?
> Nessuna deroga.
> [...]
> Qui vai un po' per fratte... ti ringrazio comunque per avermi escluso
dalla
> polemica.
Ed ho fatto bene, mi sembra !
Cmq non ho più l'età per andare per fratte........
Pace, Eddy
Bravissimo. E a me pare davvero straordinario che queste verità, un tempo
condivise anche da filosofi laici come un Platone, un Aristotele o un
Cicerone, ormai siano rimasti solo i cattolici a sostenerle, in Italia
almeno.
Per tutti gli altri ciò che conta nella vita sembra essere solo
spassarsela a più non posso, cogliere l'attimo (versione oraziana di ogni
lasciata è persa), assaporare ogni possibile e immaginabile 'piacere'.
Ma citando Schopenhauer una vita dedicata al piacere non può che
oscillare tra la noia e il dolore, l'angoscia che nasce dal suo vuoto...
E alla fine di questo martirio dedicato alla perdizione di se stessi, si
chiama sempre il prete, perchè non si sa mai.... ;-)
La vera felicità non sta nel piacere, ma nella sua rinuncia in nome di
qualcosa di più grande, IMHO.
Ciao
Tobia
>Ok, ma se viene fuori che in realta' uno dei due non ci ha mai
>creduto, e trova naturale rompere il legame se non ci si trova piu'
>bene?
>Anche l'altro e' tenuto a sentirsi legato per tutta la vita a un
>matrimonio che evidentemente aveva qualche baco in partenza?
No, tu sei legato ad una promessa che TU hai fatto credendo in quello
che dicevi. Tu dici che la promessa che fai e' per tutta la vita e
senza condizioni. Non dici che e' fino a quando mi va bene e se anche
per l'altro e' cosi'.
E se non credevi in quello che facevi, perche' ti sei sposata in
chiesa? non e' un obbligo sposarsi in chiesa!
>saluti
>Lisa
Pace
Julo
--
Dialogo:
-"Cosa vorresti per Natale?"
-"Gesu' Bambino"
>>> scusami, non sono piu' cattolico proprio per
>>> motivi legati alla castita' e mi domando come
>>> faccia lui a dormire nel tuo stesso letto.
>> L'Humanae Vitae (....)
> Bravissimo.
visto che hai quotato parte del mio
messaggio mi sento chiamato in causa :-)
> E a me pare davvero straordinario che queste verità,
> un tempo condivise anche da filosofi laici come
> un Platone, un Aristotele o un Cicerone,
Cosa ? questi tre filosofi condividevano
la morale sessuale cattolica ?
Francamente non mi risulta, anzi :-)
ma comunque la mia condotta sessuale non viene
condannata nemmeno dai TdG, figuriamoci se
sarebbe stato condannata da questi tre filosofi pagani.
> Per tutti gli altri ciò che conta nella vita sembra
> essere solo spassarsela a più non posso,
> cogliere l'attimo (versione oraziana di ogni lasciata è persa),
una sintesi alquanto brutale.
su altro NG avevo parlato con un cattolico
del film "l'attimo fuggente" a proposito della
scena dove il maestro dice agli allievi di
strappare una pagine del "Libro" di testo.
Ma francamente la tua definizione poco c'azzecca.
io personalmente ho imparato ad assaporare
le piccole cose della vita, a vivere i momenti,
anche stando da solo, anche stando in compagnia.
> Ma citando Schopenhauer una vita dedicata
> al piacere non può che oscillare tra la noia e il dolore,
> l'angoscia che nasce dal suo vuoto...
ti assicuro che l'angoscia puo' nascere
anche da una religione malvissuta.
E una religione inadatta all'individuo e' per forza
di cose una religione malvissuta dall'individuo in questione.
(puo essere il cattolicesimo per me o il buddismo per te)
> E alla fine di questo martirio dedicato
> alla perdizione di se stessi, si chiama
> sempre il prete, perchè non si sa mai.... ;-)
ti assicuro che cio' io non lo faro'.
Ovvviamente non potro' disporre del mio funerale.
La fine della mia vita sara' il mio ultimo attimo,
unn rendez-vous cge decretera' un incontro o un fallimento,
e ti assicuro che non ho certo intenzione di chiamare un prete.
Forse lo faranno altri per me,
eventualita' questo a cui devo prepararmi,
visot che allora non avro' tempo da perdere
per la ennesima flame stile newsgroup.
qui concludo,
trovando tragicomico tutto cio'.
ciao,
Mauro A.
Cara Lisa,
non vorrei sbagliarmi, ma mi pare di ricordare che casi come quello che ti
hai indicato rientrano tra le possibili cause di nullità del matrimonio...
Ciao
Costanza
,
Piu' che altro sta a noi "fuggire le tentazioni prossime...".
Per il resto, ci si affida al Padrenostro...
Ciao
Gianmario
Non c'e' dubbio.
Ma mi porrei questa domanda: dipende dai problemi del soggetto (esperienze,
ecc.) o dalla religione in se' e per se'?
Il "malvissuta", mi farebbe propendere per la prima.
Ciao
Gianmario
"Confessione sacramentale"
;-)
Ciao
Gianmario
La vera felicita', IMVHO, e' fare la volonta' di Dio.
La rinuncia va bene quando serve a questo.
Per il resto: "non mettere la museruola al bue che trebbia" ;-)
Ciao
Gianmario
E' uno dei casi previsti di nullita'.
Ciao
Gianmario
Julio, non e' esatto. Fermo restando che si e' legati moralmente ad una
promessa fatta, e che tale promessa va fatta incondizionatamente, tale
vincolo e' indissolubile solo se c'e' il sacramento. Ma il sacramento non
c'e' se non c'e' il consenso RECIPROCO (scambio del consenso).
E' infatti la validita' dello SCAMBIO del consenso tra i due coniugi che
deve essere appurato, per appurare l'efficacia del sacramento e quindi
l'effettiva consistenza del vincolo.
Insomma: non si e' legati ad una promessa da soli (in tal caso sarebbe una
specie di voto, e quindi dissolubilissimo dall'autorita' ecclesiastica), ma
al legame contratto con il Sacramento. E in tal caso "l'uomo non separi...".
Ricordo infine, che, dal punto di vista squisitamente giuridico,
l'indissolubilita' del sacramento comporta il fatto che il "potere delle
chiavi" non si estende al vincolo matrimoniale...
Ciao
Gianmario
> Il "malvissuta", mi farebbe propendere per la prima.
avevo anche scritto di seguito:
"E una religione inadatta all'individuo e' per forza
di cose una religione malvissuta dall'individuo in questione.
(puo essere il cattolicesimo per me o il buddismo per te)"
Quindi ci sono tutte le possibilita':
ossia religione adatta all'individuo ma
malvissuta da questi per circostanze varie,
ma anche religione malvissuta perche'
inadatta all'individuo o inadatta alle circostanze
di vita in cui detto individuo si e' trovato.
Concludo questo messaggio per comunicare
che mi assentero' dal newsgroup per diversi giorni.
Mi astengo dal farvi gli auguri natalizi a causa del
comportamento di un cattolico di ICR ma nulla mi vieta
di augurarvi un felice periodo di svago o di lavoro.
buon Euro,
Mauro A.
>No, tu sei legato ad una promessa che TU hai fatto credendo in quello
>che dicevi. Tu dici che la promessa che fai e' per tutta la vita e
>senza condizioni. Non dici che e' fino a quando mi va bene e se anche
>per l'altro e' cosi'.
Ripeto il mio dubbio: se uno dei due ci crede e l'altro no, e quello
che ci crede non ha mai saputo veramente che in realta' l'altro non ci
credeva, o non ci credeva del tutto, il matrimonio e' valido lo
stesso, per una persona sola? Non vorrai dirmi che uno dei due sposi
e' tenuto a rispettare il vincolo a vita mentre l'altro no... e che
quindi quello che non ci credeva e' libero di piantare il coniuge e
fare quello che vuole, mentre quello che invece ci credeva
profondamente, e che e' stato piantato contro la sua volonta', e'
obbligato a rimanere legato? Per la chiesa esistono i matrimoni
unilaterali? Mi sembra che gli interventi di altre persone sul NG
abbiano detto di no...
>E se non credevi in quello che facevi, perche' ti sei sposata in
>chiesa? non e' un obbligo sposarsi in chiesa!
E che c'entro io, che non mi sono sposata nemmeno civilmente?...
:)))
saluti
Lisa
esco dal mio silenzio di Avvento solo x segnalarvi che domani Avvenire esce
con qualcosa di <speciale> su qs. argomento...
pietro