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Autocad - spessori con i colori e dai layer?

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ginopilotino

unread,
Sep 9, 2005, 11:59:05 AM9/9/05
to
Sono un sostenitore dell'uso degli spessori direttamente nei layer senza
associarli quindi ai colori degli oggetti. Mi sembra un modo piu'
semplice e immediato di impostare le cose, senza per di piu' doversi
protare dietro un ctb.
Vorrei sentire le ragioni di chi utilizza i colori per definire gli
spessori.

Ciao ... Dino

Maci

unread,
Sep 9, 2005, 12:24:40 PM9/9/05
to
ginopilotino ha scritto:

Il ctb mi serve comunque per i colori: nei miei disegni uso diversi
colori per avere un colpo d'occhio migliore dei diversi layer.
Poi stampo prevalentemente in nero, quindi il .ctb mi è indispensabile.
O no?

Ciao

Maci

ginopilotino

unread,
Sep 9, 2005, 12:38:53 PM9/9/05
to
Maci ha scritto:

Umm no :)
Io setto sul nero i primi 7 colori mentre il resto e' a colori.

Ciao ... Dino

Maci

unread,
Sep 9, 2005, 1:02:29 PM9/9/05
to
ginopilotino ha scritto:

>
> Umm no :)
> Io setto sul nero i primi 7 colori mentre il resto e' a colori.
>
> Ciao ... Dino

Anch'io, e anche l'8, il 9 e il 52.
Ma "li setto" proprio nel .ctb.
Dove se no?

Ciao

Maci

ginopilotino

unread,
Sep 9, 2005, 1:43:03 PM9/9/05
to
Maci ha scritto:

No, io vado fino al 7 e basta, gli altri sono del loro colore, non mi
servono altri colori per distinguere gli oggetti.
Io le setto chiaramente nel ctb, ma non me lo porto certo dietro, ci
vuole un nanosecondo a impostare le sole prime 7 penne in nero partendo
dal 0.

Ciao ... Dino

Emiliano - EmiCAD

unread,
Sep 9, 2005, 3:28:33 PM9/9/05
to
> No, io vado fino al 7 e basta, gli altri sono del loro colore, non mi
> servono altri colori per distinguere gli oggetti.
> Io le setto chiaramente nel ctb, ma non me lo porto certo dietro, ci
> vuole un nanosecondo a impostare le sole prime 7 penne in nero partendo
> dal 0.
>
> Ciao ... Dino

Personalmente ho evitato il legame, colore a video, spessore di stampa e
colore di stampa utilizzando un unico file plottaggio STB (e non CTB) come
descritto nel seguente link:
http://www.emicad.it/EmiCAD/manuali/tutorial-stampa2000.asp

In questo modo, posso effettuare qualsiasi disegno, senza nessun limite e
preoccupazione dei colori. Utilizzo i colori che più mi piacciono a video, e
poi sempre nei layer oltre allo spessore di stampa imposto anche il colore
di stampa.

Riassumendo ogni layer contiene tutte tre le informazioni che servono per
vedere e stampare correttamente il disegno:
-colore a video
-colore in stampa
- spessore di stampa

Tutto sui layer e con un'unico file di plottaggio che utilizzo ormai da 5
anni x disegni civili, elettrici, meccanici, cartografica, ecc.

Fatemi sapere cosa ne pensate!


Ciao


--
Emiliano - Webmaster di EmiCAD® - Tutto per AutoCAD e ProgeSOFT® IntelliCAD
e-mail: webm...@emicad.it
web: www.emicad.it


Apteryx

unread,
Sep 9, 2005, 3:53:44 PM9/9/05
to

"ginopilotino" <gi...@pilotino.invalid> ha scritto

Anch'io facevo come te poi ho adottato il ctb, IMHO, è molto più pratico ed
efficiente specialmente quando quando il lavoro è di gruppo e/o va
all'esterno magari per la stampa. A studio abbiamo un ctb personalizzato
sutta la gamma cromatica (i 255) e regole ferree su colori neri, tonalità e
rispettivi pennini, es. i pari sono colore i dispari sono neri ogni penna
può associare solo determinati colori e così via. Portarsi dietro il ctb non
è mai stato un problema si dai tempi di pack&go, ora poi che esiste
eTrasmit...

Emiliano - EmiCAD

unread,
Sep 9, 2005, 4:33:11 PM9/9/05
to
> Anch'io facevo come te poi ho adottato il ctb, IMHO, è molto più pratico
> ed
> efficiente specialmente quando quando il lavoro è di gruppo e/o va
> all'esterno magari per la stampa. A studio abbiamo un ctb personalizzato
> sutta la gamma cromatica (i 255) e regole ferree su colori neri, tonalità
> e
> rispettivi pennini, es. i pari sono colore i dispari sono neri ogni penna
> può associare solo determinati colori e così via. Portarsi dietro il ctb
> non
> è mai stato un problema si dai tempi di pack&go, ora poi che esiste
> eTrasmit...

Il problema sono "le regole ferree"! purtroppo si possono adottare solo se i
tuoi disegni sono tutti omogenei per tipologia (tutti civili, tutti
elettrici, tutti meccanici) altrimenti dovrai stabilire delle "regole
ferree" per ogni tipologia di disegno.

Si può anche decidere di farlo, ma appena vai fuori dagli schemi sei
costretto a modificare lo stile di stampa e memorizzarlo, ricordarsi di
utilizzare Etrasmit (che pochi conoscono).

Se i tuoi disegni sono molto eterogenei diventa un casino in quanto è
impossibile stabilire regole feree escludendo quella dei primi 8-9 colori
stampati sempre neri; e se poi ho bisogno di 10 colori neri..... cosa
faccio...... un altro file CTB da conservare, non perdere e non confondere
con gli altri...

Personalmente ho trovato nell'utilizzo degli stili di stampa dipendenti da
nome una soluzione a tutti questi problemi...
Per i lavori di gruppo, nessun problema... invece di distribuire un file CTB
distribuisci un file STB, cosa cambia......niente.

Prova dare un'occhiata a questo tutorial che ho aggiornato oggi alle 22.30:
http://www.emicad.it/EmiCAD/manuali/tutorial-stampa2000.asp

N.B. Se riesci ad utilizzare un unico file CTB, ben venga, non voglio di
certo farti cambiare modalità di lavoro, perderesti solo del tempo inutile,
ma se sei tra quelli che vogliono trovare un sistema per far ordine alla
miriade di file di stampa che hanno generato in anni di disegno, penso sia
un ottimo sistema e senza regole ferree...

P.S. e pensare che molti non sanno nemmeno cos'è un file di plottaggio (PCP,
STB, CTB)!!!!!! e che magari disegnano tutto sul layer 0...

Marco

unread,
Sep 9, 2005, 11:31:13 PM9/9/05
to
>
> Prova dare un'occhiata a questo tutorial che ho aggiornato oggi alle
> 22.30:
> http://www.emicad.it/EmiCAD/manuali/tutorial-stampa2000.asp
>

Ciao Emiliano,

permettimi di correggere la frase finale del tuo tutorial:


"Tuttavia se si desidera che anche i precedenti file di disegno
utilizzino i nuovi "stili di stampa dipendenti dal nome" occorRe
fare un copia-incolla di tutto il disegno in un nuovo file"

aggiungerei: "oppure utilizzare il comando CONVERTSTILIST"

--
La tua soluzione è buona ma per me ci sono pro e contro in entrambi i
metodi.

Io continuo ad usare il "vecchio" metodo e cerco di convincere
"la gente" ad usare uno standard per quanto riguarda i nomi dei
layer e i colori in particolare quando si ha la necessità di inserire
disegni esistenti (es. librerie di blocchi) in nuovi disegni.

Ciao.


--

Marc'Antonio Alessi
http://xoomer.virgilio.it/alessi
(strcat "NOT a " (substr (ver) 8 4) " guru.")

--

CONVERTSTILIST (comando)

Converte il disegno corrente in stili di stampa con nome o dipendenti dal
colore.

Riga di comando: convertstilist

Un disegno può utilizzare stili di stampa con nome o stili di stampa
dipendenti dal colore, non entrambi.

CONVERTSTILIST converte un disegno correntemente aperto dagli stili di
stampa dipendenti dal colore agli stili di stampa con nome, oppure dagli
stili di stampa con nome agli stili di stampa dipendenti dal colore, a
seconda del metodo di stile di stampa correntemente utilizzato dal disegno.

Conversione di disegni dagli stili di stampa dipendenti dal colore agli
stili di stampa con nome
Conversione di disegni dagli stili di stampa con nome agli stili di stampa
dipendenti dal colore
Quando si converte un disegno, CONVERTSTILIST configura la variabile di
sistema PSTYLEMODE sull'impostazione appropriata (1 = con nome, 0 =
dipendente dal colore).

Ad esempio, un disegno che utilizza stili di stampa dipendenti dal colore
assegna proprietà di stampa ad oggetti e layer in base al colore. In altre
parole, tutti gli oggetti con lo stesso colore presentano le stesse
proprietà di stampa. CONVERTSTILIST converte il disegno in modo che utilizzi
stili di stampa con nome che possono essere applicati ad oggetti o layer
indipendentemente dall'assegnazione di colore. In altre parole, tutti gli
oggetti con lo stesso colore possono presentare proprietà di stampa diverse.

Conversione di disegni dagli stili di stampa dipendenti dal colore agli
stili di stampa con nome

Una finestra di dialogo invita a convertire le tabelle di stili di stampa
del disegno prima di convertire il disegno. È possibile convertire le
tabelle di stili di stampa dipendenti dal colore assegnate al disegno in
tabelle di stili di stampa con nome utilizzando CONVERTCTB.

Viene visualizzata la finestra di dialogo Seleziona file (una finestra di
dialogo standard per la selezione dei file) da cui è possibile selezionare
il file relativo alla tabella di stili di stampa con nome da associare al
disegno convertito.

CONVERTSTILIST richiede di selezionare una tabella di stili di stampa con
nome già convertita con CONVERTCTB o creata da un file PC2 o PCP. Nei casi
normali, è necessario selezionare la tabella di stili di stampa con nome
convertita dalla tabella di stili di stampa dipendente dal colore che era
stata assegnata allo stesso disegno.

CONVERTSTILIST attacca la tabella di stili di stampa con nome selezionata
allo spazio modello e a tutti i layout. A ciascun layer del disegno viene
assegnato uno stile di stampa con nome (dalla tabella di stili di stampa
convertita) avente le stesse proprietà di stampa precedentemente presentate
dal relativo stile di stampa dipendente dal colore. Agli oggetti del disegno
con stile di stampa dipendente dal colore uguale a quello dei relativi layer
viene assegnato lo stile di stampa con nome DALAYER. Agli oggetti del
disegno che presentavano uno stile di stampa dipendente dal colore diverso
da quello dei relativi layer viene assegnato uno stile di stampa con nome
avente proprietà uguali a quelle precedentemente presentate dal relativo
stile di stampa dipendente dal colore.

Dopo la conversione di un disegno in stili di stampa con nome, è possibile
modificare l'assegnazione delle tabelle di stili di stampa con nome o
assegnare altre tabelle di stili di stampa con nome allo spazio modello o ai
layout. È inoltre possibile assegnare singoli stili di stampa agli oggetti
del disegno.

Conversione di disegni dagli stili di stampa con nome agli stili di stampa
dipendenti dal colore
Conversione di disegni dagli stili di stampa con nome agli stili di stampa
dipendenti dal colore
Una finestra di dialogo avverte che gli stili di stampa con nome attaccati
agli oggetti e le tabelle di stili di stampa con nome attaccate allo spazio
modello e ai layout verranno staccati.

Dopo la conversione di un disegno in stili di stampa dipendenti dal colore,
è possibile assegnare una tabella di stili di stampa dipendente dal colore.
Gli stili di stampa verranno applicati in base al colore.


frank

unread,
Sep 10, 2005, 3:03:23 AM9/10/05
to
ginopilotino:

> Vorrei sentire le ragioni di chi utilizza i colori per definire gli
> spessori.
>

Ciao.

Lavoriamo nel campo della meccanica e delle strutture (per quello che
facciamo in Autocad).

I disegni che riceviamo o che elaboriamo e stampiamo sono omogenei per
progetto ed un progetto può essere di 400-500 tavole quindi il settaggio del
ctb non impegna sensibilmente. Le linee, nel nostro settore, sono tutte nere
al 100% e a 4 o 5 diversi spessori al massimo. Utilizziamo i primi 7 colori
di autocad (in rarissimi casi anche l'8 e il 9) poichè sono sufficienti.

Per riprendere il post di Apteryx anche io ho imposto regole ferree nel
nostro gruppo di lavoro anche su scale e formati di testi e linee che ci
aiutano e scambiarci i disegni (e questo è importantissimo IMO) e a
riprendere un progetto in avanti nel tempo. Spesso queste regole ci vengono
addirittura imposte.

Durante la editazione dei disegni faccio fare delle stampe di prova su
formato ridotto (su laser A3) o dimezzato (su plotter A1) per la correzione,
l'archiviazione e l'approvazione interna prima di stamparli in A0 in modo
definitivo. Ho quindi bisogno di 3 ctb a spessori diversi per i 3 casi
(tutto sottile, 70% e 100%).

Diversamente ho avuto dei problemi a stampare delle tavole ricevute eseguite
con stili di stampa per layer poichè ero obbligato a utilizzare il formato
A0 quando mi sarebbero bastate le tavole in A3 (per esempio per fare una
quotazione o per fare un plico per l'archivio o per l'outsourcing). Quindi
un sacco di tempo e soldi.

Per la mia esperienza, per i grossi gruppi industriali (come Enel, Eni,
Danieli, ecc.) e quando si tratta di disegno tecnico fornito in formato DWG,
lo stile di stampa per associazione a colori è la regola.

Ciao ciao
frank


Gabriele Pranzo®

unread,
Sep 10, 2005, 2:08:31 PM9/10/05
to
On Fri, 09 Sep 2005 17:59:05 +0200, ginopilotino
<gi...@pilotino.invalid> wrote:

>Sono un sostenitore dell'uso degli spessori direttamente nei layer senza
>associarli quindi ai colori degli oggetti.

Io faccio così da quando è uscito AutoCAD 2000; mai usato ctb ma solo
stb. Tendenzialmente uso i colori liberamente, che mi aiutano nella
visualizzazione, poi stampo quasi tutti i layer in nero; tengo sempre
2-3 layer speciali che stampo a colori (ombre dei prospetti, impianti,
cartiglio etc.)


Ciao ciao.

--
gabriele pranzo-zaccaria architetto
ICQ 77540493

*underlabo -226 is dead
new office under construction

Gabriele Pranzo®

unread,
Sep 10, 2005, 2:09:15 PM9/10/05
to
On Fri, 09 Sep 2005 19:28:33 GMT, "Emiliano - EmiCAD"
<webm...@emicad.it> wrote:

>
>Fatemi sapere cosa ne pensate!

Direi che siamo in due :)

Apteryx

unread,
Sep 10, 2005, 4:32:14 PM9/10/05
to

"Emiliano - EmiCAD" <webm...@emicad.it> ha scritto

> Il problema sono "le regole ferree"! purtroppo si possono adottare solo se
> i tuoi disegni sono tutti omogenei per tipologia (tutti civili, tutti
> elettrici, tutti meccanici) altrimenti dovrai stabilire delle "regole
> ferree" per ogni tipologia di disegno.

Non capisco dove sia il problema, ho 1÷9 fissi e neri con gli spessori più
utilizzati dallo 0.25 allo 0.70; i 250÷255 con i rispettivi colori e penna
fissa 0.20; i neri (su penne dispari) suddivisi in 4 grandi famiglie
(11-69, 70-129, 130-189, 190-249) fra 0.05 e 1.60 passo 5, che mi coprono
tutte le tonalità e tutti gli spessori perché ogni spessore posso farlo
vedere a video con 4 colori diversi e così non condiziono nemmeno il colore
dello sfondo del disegnatore, i colori assegnati alle penne pari...

Intendiamoci non ritengo che il mio metodo sia il migliore, né metto in
dubbio che si possa far meglio, e che il tuo metodo sia ideale per tutto
anzi probabilmente chi inizia da zero è preferibile che si avvalga della tua
esperienza.


Emiliano - EmiCAD

unread,
Sep 11, 2005, 8:02:48 AM9/11/05
to

"Apteryx" <apt...@k12.au> ha scritto nel messaggio
news:ipHUe.37525$O6.22...@news3.tin.it...

>
> "Emiliano - EmiCAD" <webm...@emicad.it> ha scritto
>
>> Il problema sono "le regole ferree"! purtroppo si possono adottare solo
>> se
>> i tuoi disegni sono tutti omogenei per tipologia (tutti civili, tutti
>> elettrici, tutti meccanici) altrimenti dovrai stabilire delle "regole
>> ferree" per ogni tipologia di disegno.
>
> Non capisco dove sia il problema, ho 1÷9 fissi e neri con gli spessori più
> utilizzati dallo 0.25 allo 0.70; i 250÷255 con i rispettivi colori e penna
> fissa 0.20; i neri (su penne dispari) suddivisi in 4 grandi famiglie
> (11-69, 70-129, 130-189, 190-249) fra 0.05 e 1.60 passo 5, che mi coprono
> tutte le tonalità e tutti gli spessori perché ogni spessore posso farlo
> vedere a video con 4 colori diversi e così non condiziono nemmeno il
> colore
> dello sfondo del disegnatore, i colori assegnati alle penne pari...

Non c'è nessun problema, l'importante è seguire una procedura ben definita,
il fatto è che gli stili dipendenti da colore ti legano a seguire una
procedura più o meno rigida e a volte questa procedura può diventare stretta
e obbligare a generare un nuovo stile di stampa.
Gli stili dipendenti per nome invece sono di una elasticità unica e per
utilizzarli non serve nessuna regola....


> Intendiamoci non ritengo che il mio metodo sia il migliore, né metto in
> dubbio che si possa far meglio, e che il tuo metodo sia ideale per tutto
> anzi probabilmente chi inizia da zero è preferibile che si avvalga della
> tua
> esperienza.


Come te, sono convinto del fatto che ognuno sia libero di scegliere la
procedura che ritiene più idonea che sarà sicuramente la migliore per lui.

ginopilotino

unread,
Sep 12, 2005, 4:07:51 AM9/12/05
to
Gabriele Pranzo® ha scritto:

> On Fri, 09 Sep 2005 19:28:33 GMT, "Emiliano - EmiCAD"
> <webm...@emicad.it> wrote:
>
>
>>Fatemi sapere cosa ne pensate!
>
>
> Direi che siamo in due :)

Sembra davvero un ottimo approccio. Purtroppo pero' credo sia un po'
ostico da introdurre. Non per la difficolta' intrinseca di usarlo, ma
perche' non lo conosce quasi nessuno, quindi passando un disegno stb ad
un collaboratore si rischia di metterlo in serie difficolta. Se infatti
l'altro studio/collaboratore utilizza ctb, avra' piu' di qualche
difficolta' gia' solo a convertira stb in ctb (per adattarlo al suo modo
di lavorare). Gia' con l'approccio ctb+spessori sto trovando enormi
difficolta' ad introdurlo. Molti sostengono che la corrispondenza
colore/spessore dia a colpo d'occhio un'idea di come verra' il disegno.

Ciao ... Dino

ginopilotino

unread,
Sep 12, 2005, 4:20:30 AM9/12/05
to
frank ha scritto:

> ginopilotino:
>
>
>>Vorrei sentire le ragioni di chi utilizza i colori per definire gli
>>spessori.
>>
>
>
> Ciao.
>
> Lavoriamo nel campo della meccanica e delle strutture (per quello che
> facciamo in Autocad).
>
> I disegni che riceviamo o che elaboriamo e stampiamo sono omogenei per
> progetto ed un progetto può essere di 400-500 tavole quindi il settaggio del
> ctb non impegna sensibilmente. Le linee, nel nostro settore, sono tutte nere
> al 100% e a 4 o 5 diversi spessori al massimo. Utilizziamo i primi 7 colori
> di autocad (in rarissimi casi anche l'8 e il 9) poichè sono sufficienti.
>
> Per riprendere il post di Apteryx anche io ho imposto regole ferree nel
> nostro gruppo di lavoro anche su scale e formati di testi e linee che ci
> aiutano e scambiarci i disegni (e questo è importantissimo IMO) e a
> riprendere un progetto in avanti nel tempo. Spesso queste regole ci vengono
> addirittura imposte.

Un po' quello che vorrei fare qui, ma di regole ferree e' difficile
parlare perche' molto spesso i file vengono rimaneggiati durante le fasi
di realizzazione da altri studi oppure ci arrivano gia' con standard
diversi. Il che porta a notevoli perdite di tempo per adattarli.

> Durante la editazione dei disegni faccio fare delle stampe di prova su
> formato ridotto (su laser A3) o dimezzato (su plotter A1) per la correzione,
> l'archiviazione e l'approvazione interna prima di stamparli in A0 in modo
> definitivo. Ho quindi bisogno di 3 ctb a spessori diversi per i 3 casi
> (tutto sottile, 70% e 100%).
>
> Diversamente ho avuto dei problemi a stampare delle tavole ricevute eseguite
> con stili di stampa per layer poichè ero obbligato a utilizzare il formato
> A0 quando mi sarebbero bastate le tavole in A3 (per esempio per fare una
> quotazione o per fare un plico per l'archivio o per l'outsourcing). Quindi
> un sacco di tempo e soldi.

Capisco, ma evidentemente non utilizzi lo spazio carta. In questo modo
potresti stampare senza problemi in scale differenti scalando gli
spessori in automatico a scale diverse. Quello dello spazio carta e' un
altro grosso problema. Purtroppo lo usano davvero in pochi. Io da parte
mia ho deciso di fregarmene. Tutti i diesgni che passano da me finiscono
sullo spazio carta. Chi non e' in grado di utilizzarlo o impara o perde
tempo a portare tutto sullo spazio modello, diminuendo la sua efficienza
e beccandosi il cazziatone :D

> Per la mia esperienza, per i grossi gruppi industriali (come Enel, Eni,
> Danieli, ecc.) e quando si tratta di disegno tecnico fornito in formato DWG,
> lo stile di stampa per associazione a colori è la regola.

Si, lo so. Ma questo non vuol dire che sia l'approccio migliore. Nelle
grosse realta' spesso ci si porta dietro abitudini e protocolli
consolidati nel tempo. Che funzionano, e' chiaro. Ma che potrebbero
essere migliorati.

Ciao ... Dino

Aniello Annunziata

unread,
Sep 12, 2005, 6:12:32 AM9/12/05
to
On Fri, 09 Sep 2005 17:59:05 +0200, ginopilotino
<gi...@pilotino.invalid> wrote:

>Vorrei sentire le ragioni di chi utilizza i colori per definire gli
>spessori.

Anche io utilizzo tantissimo gli spessori associati ai layer ed agli
oggetti, ma ci sono casi in cui ciò non va bene.
I problemi maggiori li ho trovati nel settore della cartografia.
Io mi occupo di dissesti idrogeologici e molto spesso hai la necessità
di stampare carte con varie informazioni in scale e/o aggregazioni
diverse. In quesi casi, per esempio, il contorno del bacino in una
tavola deve essere rosso e di un determinato spessore, ma se
sovrapposto al piano stralcio dell'Autorità di Bacino, il rosso si
accavalla alle "zone rosse", ed allora deve diventare Viola e poichè
la stampa è a scala maggiore, anche il pennino deve diventare più
spesso.
In questi casi, a meno di creare nuovi files e/o duplicare entità, con
ovvi problemi di congruenza nei casi di modifiche, la soluzione più
flessibile è usare CTB diversi per tavole diverse, lasciando tutto in
un solo file.

Dipende dai casi, e dai problemi da risolvere, e, soprattutto, come
diceva qualcuno, dalla eterogeneità dei lavori da affrontare.

Emiliano - EmiCAD

unread,
Sep 12, 2005, 2:30:10 PM9/12/05
to
> In questi casi, a meno di creare nuovi files e/o duplicare entità, con
> ovvi problemi di congruenza nei casi di modifiche, la soluzione più
> flessibile è usare CTB diversi per tavole diverse, lasciando tutto in
> un solo file.
>
> Dipende dai casi, e dai problemi da risolvere, e, soprattutto, come
> diceva qualcuno, dalla eterogeneità dei lavori da affrontare.

Ciao Aniello,
anch'io come te lavoro molto con la cartografia (Valutazioni Impatto
Ambientale, Piani d'area,ecc.) e spesso mi trovo con i problemi da te
citati.
Ho trovato negli stili di stampa per nome, la soluzione, infatti in questo
modo lo spessore non è legato né al colore a video, né al colore di stampa.
Il colore a video, inoltre non è legato al colore in stampa. Insomma nessun
legame, tra colore a video e colori e spessori di stampa.

In questo modo posso decidere i colori di stampa mentre disegno e senza
dover faticare a ricordarmi che un determinato colore è già impostato nello
stile di stampa CTB e pertanto non lo posso usare e devo pertanto trovarne
un'altro.

Un'unico file STB e tantissime file DWG con colori diversi e senza
regole....

Hai dato un'occhiata al mio tutorial? cosa ne pensi? io uso questo sistema
da anni e mi trovo benissimo, ma vorrei comunque un tuo parere visto che
lavoriamo nello stesso campo.

remigioc...@gmail.com

unread,
Mar 31, 2017, 4:40:11 AM3/31/17
to
Come si fa ad assegnare uno spessore di linea diverso da quello preassegnato. se voglio disegnare una linea di spessore 5 mm come devo fare?
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