Per chi disegna con Autocad di qualsiasi versione e molto stupidamente una
volta completato il disegno me lo scala per poi poter stamparlo in 1 a 1
altrettando stupidamente dalla finestra di plottaggio, voglio solo dire che
è meglio che non lo facciano perchè è completamente
un lavoro cretino per loro e chi eventualmente dopo deve lavorarci diventa
un lavoro inutile ripristinare il tutto per poter lavorarci
senza la calcolatrice, con conseguente incazzatura.
Caldamente sconsigliato da tutti gli insegnanti ed anche da chi a letto i
manuali corposi.
Si disegna in scala reale per poi stamparlo digitando dalla finestra di
plottaggio il relativo rapporto che si desidera.
Probabilmente chi scala i disegni in autocad non sà come lavorare veramente
in autocad, si prega di imparare.
Un saluto a tutti gli utenti di autocad che credono, aimè, di saperlo usare.
Ps: usate lo spazio carta se non capite come usare la finestra di
plottaggio.
lorenzo
Mmore <mm...@inwind.it> wrote in message 97av2m$nmr$2...@nreadA.inwind.it...
"Mmore" <mm...@inwind.it> ha scritto nel messaggio
news:97av2m$nmr$2...@nreadA.inwind.it...
Io conosco lo spazio carta e lo uso sempre, ma non capisco cosa volete dire
con la finestra di plottaggio.
Scusate l'ignoranza.
--
Giacomo
ciao.
> Il problema è che i disegni vengono consegnati a diverse persone che
> conoscono poco l'utilizzo di AutoCAD.
> Io scalo sempre il disegno in modo da poterlo stampare tutto con scala
1:1.
> In questo modo non mi preoccupo più di comunicare ai clienti in che modo
> devono stampare e dico sempre 1:1.
> Forse non è la tecnica giusta, ma è quella che crea meno problemi.
Non sono della stessa opinione!
Condivido in pieno quanto detto sopra da Mmore e lorenzo. Se i tuoi utenti
non conoscono il cad potresti aiutarli mandando loro un file .pcp nel quale
sono salvate non solo le impostazioni di scala ma anche delle penne. E
comunque risparmieresti tempo e denaro investendo un'ora a spiegare loro la
finestra di plottaggio rispetto al tempo che perdi per scalare e reimpostare
quote e testi per ogni disegno.
Ciao
*frankyz
>Ho motivo di lamentarmi nel ricevere disegni scalati alla pazzia totale,
>sopratutto da studi di ingegneria edilizia.
>
>Per chi disegna con Autocad di qualsiasi versione e molto stupidamente una
>volta completato il disegno me lo scala per poi poter stamparlo in 1 a 1
[CUT]
>Un saluto a tutti gli utenti di autocad che credono, aimč, di saperlo usare.
>
>Ps: usate lo spazio carta se non capite come usare la finestra di
>plottaggio.
non conosco AutoCAD, non so nemmeno cosa sia lo "spazio carta"
lo uso e basta
disegno in scala 1 a 1 (cioe' un metro = una unita' di AutoCAD)
e scalo nella finestra di plottaggio
i problemi sorgono con disegni ai quali hanno messo mano dei
colleghi (ce n'e' uno che e' uno specialista del ramo) che
pretendono di avere due scale diverse nello stesso disegno
(lo specialista ce ne infila anche tre o quattro)
come ti regoli in questi casi ?
un saluto da
Sebastiano Venabile
>Ho motivo di lamentarmi nel ricevere disegni scalati alla pazzia totale,
>sopratutto da studi di ingegneria edilizia.
Allora non sono l'unico che si e' trovato in questa situazione!
Anche lo studio che collabora con noi ci invia i disegni in scala!
Mi sono sempre chiesto perche', non credo sia solo un problema di
stampa.
--
sign under contruction
Ciao e complimenti per aver capito il giusto modo di usare lo spazio carta
assieme al plottaggio
meglio di così non c'è niente, e magari qualcuno che parlava male di autocad
è uno di quelli lì che
usa male autocad.
"lo1999renzo" <l.de...@studenti.to.it> ha scritto nel messaggio
news:1k8m6.56673$k55.1...@news.infostrada.it...
E' chiaro che se il disengo deve essere elaborato da terzi occorre definire
una scala idonea per le elaborazioni e le stampe che le terze parti dovranno
adottare.
kayak
> Ok, io capisco tutto ma ti posso assicurare che:
> Se hai un prodotto originale, non scali il disegno e non fai nessuna di
> quelle cose "strane" descritte nel primo post.
> Perchè? Perchè c'è un manuale grande come una casa, che, se hai speso i
> soldi per le licenze originali, ti studi molto volentieri...
> Non hai un prodotto originale? Behh.. entra in una qualsiasi libreria e
> comprati un manualetto di Autocad. Credo che anche in Autocad for
dummies
> (39 mila) ci sia scritto come fare a plottare.
> Quindi scusate ma se mi arrivassero dei disegni da uno studio che mi
scala
> la pianta o l'oggetto per far si che io riesca a plottarlo, passerei,
tutto
> il tempo che mi servirebbe ad imparare a plottare con autocad, solamente
per
> ricontrollare gli elaborati. Non mi fiderei della loro professionalità.
>
> Simon
>
Come ho scritto, non è un problema di stampa neè di conoscenza del
software, è legato al tipo di attività tant'evvero che i problemi li avete
soprattutto con chi disegna strutture.
Ciao Mario Scavroni
Haahh!
Comiciamo ad avere qualche dubbio che chi disegna in questo modo non è
perchè è cretino o perchè non è capace... :)
Ciao Mario Scavroni
Sebastiano Venabile <sebas...@venabile.it> scritto nell'articolo
<SNQER.A10...@venabile.it>...
> i problemi sorgono con disegni ai quali hanno messo mano dei
> colleghi (ce n'e' uno che e' uno specialista del ramo) che
> pretendono di avere due scale diverse nello stesso disegno
> (lo specialista ce ne infila anche tre o quattro)
E cominciamo ad arrivare al nocciolo del problema di chi disegna strutture.
Ciao Mario Scavroni
"Sebastiano Venabile" <sebas...@venabile.it> ha scritto nel messaggio
news:SNQER.A10...@venabile.it...
"KAYAK" <ka...@eurexnet.it> ha scritto nel messaggio
news:97egra$smd$1...@pegasus.tiscalinet.it...
"KAYAK" <ka...@eurexnet.it> ha scritto nel messaggio
news:97egra$smd$1...@pegasus.tiscalinet.it...
"KAYAK" <ka...@eurexnet.it> ha scritto nel messaggio
news:97egra$smd$1...@pegasus.tiscalinet.it...
"KAYAK" <ka...@eurexnet.it> ha scritto nel messaggio
news:97egra$smd$1...@pegasus.tiscalinet.it...
Oltre a ribadire che per me la soluzione migliore è stampare sempre 1:1 (a
parte casi sporadici) vi informo che nella rete aziendale che gestisco,
metto a disposizione tutti i cartigli in formato da A4 ad A0. Questo perché
poi su laser o su plotter si possa stampare in scala 1:1.
Questo permette a diversi utenti di stampare subito un disegno (creato da
altri) senza curarsi di individuare la scala.
CIAO
Io disegno strutture in acciaio. Dal disegno di progetto, all'esecutivo per
la costruzione in officina, al disegno di montaggio.
Dal formato A0 in scala 1:100 al formato A3 in scala 1:5 e sempre in
bidimensionale con un applicativo che mi imposta scala del disegno, stili di
testo, stili di quota e aiuti per il disegno specializzati per la
carpenteria.
Questo non significa che i miei elaborati siamo su formati scalati 1:1.
Se in un A0 disegno una torre e dei particolari di nodo uso il formato della
scala necessaria perche' mi contenga la torre reale. I dettagli saranno
necessariamente piu' grandi e utilizzeranno uno stile di quota diverso con
diverso DIMFAC.
Se qualcuno deve disegnare sui miei disegni andra' a modificare la torre in
modo reale e trarra' da essa i dettagli per scalarli e riorganizzarli.
Lo spazio carta mi ha dato molte problematiche riguardo alle LTscale delle
linee su finestre con diverse scale, l'utilizzo di stili di testo sempre
uguali e non mi consente di purgare profondamente salvando il file con
Wblock.
E' lo stesso applicativo che con un comando mi chiede di puntare in una zona
del disegno (ad esempio un nodo della torre), poi mi chiede il nuovo punto
di inserimento, il fattore di scala, e mi ridisegna il dettaglio puntato
ingrandito a piacimento.
Io ho impostato il mio lavoro in modo tale che la scala di plottaggio sia
quella che mi consente di disegnare il scala reale la parte del disegno che
e' piu' importante (la torre appunto). Il resto, essendo parte estrapolata
dalla torre, ha solo una valenza rappresentativa, non esecutiva al cad.
Ditemi se e dove non sono stato chiaro.
Ciao
*frankyz
>Come ho scritto, non è un problema di stampa neè di conoscenza del
> software, è legato al tipo di attività tant'evvero che i problemi li avete
> soprattutto con chi disegna strutture.
> Ciao Mario Scavroni
Ti posso assicurare invece che secondo me è solo un problema di conoscenza
del software.
Sono un disegnatore, uso autocad, non ho problemi a comporre le mie tavole
con lo spazio carta e con scale diverse.
Temp
"KAYAK" <ka...@eurexnet.it> ha scritto nel messaggio
news:97egra$smd$1...@pegasus.tiscalinet.it...
Non so chi conosci nè che tipo di attività svolgi ma, parlando solo per me
stesso, io creo i disegni strutturali ( e solo quelli strutturali) in scala
1=1 e ti assicuro che dopo una decina di anni di Autocad, 250 programmi
scritti, qualche centinaio di persone istruite su autocad su corsi
istituzionali ed aziendali non è un problema di conoscenza.
Ovviamente non ti stò dicendo che il tuo è un metodo sbagliato, anzi è
quello che insegno a buona parte dei miei clienti che hanno certe
problematiche: spazi carta, xref, ltscale, congelamenti in SC, scale di
stampa, scale negli spazi, colori, scale di stampa, ecc. Ti stò dicendo che
una parte dell'utenza ha problemi di natura diversa dai vostri ed il metodo
"migliore" (più veloce, pratico o come vuoi chiamarlo) è quello di
disegnare in scala 1=1. Qquesto soprattutto per strutturisti più legati a
rappresentazioni "simboliche" ( ma dovremmo aprire un discorso lungo).
Ciao Mario Scavroni
per evitare i problemi delle scale cerco di mettere
sempre i particolari in tavole separate
ovviamente non e' sempre possibile per cui, raramente,
ho due scale nello stesso disegno
ci sono pero' colleghi che sembra che lo facciano
apposta a mettere scale diverse nello stesso disegno
Spazio modello e spazio carta, Mario impara queste paroline e non
raccontarmi le storie
di applicativi che fanno le ca...te che dici.
Buona lettura Mario
"Mario Scavroni" <m.sca...@rmnet.it> ha scritto nel messaggio
news:01c0a163$b99bbec0$ae1ab7c2@gqgrmhba...
Caro Mmore, non vorrei apostrofarti in malo modo visto come ti rivolgio a
persone che non conosci, quando e dove vorrai ci vediamo in qualsiasi punto
della penisola e scopriamo insieme quanto ogniuno di noi ne sà
sull'argomento.
Io non ho mai parlato di nessun applicativo, ti consiglierei di leggere
meglio prima di scrivere .
Secondo me tu non conosci il problema di cui stai parlando o, per lo meno,
sei abituato ad un solo tipo di attività e non ti sei mai scontrato con
problematiche diverse tipiche del disegno in altri settori.
Per riassumere, non credo che il problema sia che non ho letto qualche
manuale ( io non solo ho letto TUTTI i manuali dalla versione 9, e dico
letti non sfogliati alla ricerca del problema contingente, ma uso autocad
da 10 anni e programmazione in lisp da poco meno.)
Secondo il mio modesto parere TU NON SAI DI COSA STAI PARLANDO.
Se poi ne vogliamo chiacchierare in termini più costruttivi sono sempre
disposto. A parte le tue (non mie) incazzature, potrebbe essere
interessante per tutti e non solo per noi due.
Ciao Mario Scavroni
> Buona lettura Mario
>
>
>
>
> "Mario Scavroni" <m.sca...@rmnet.it> ha scritto nel messaggio
> news:01c0a163$b99bbec0$ae1ab7c2@gqgrmhba...
> >
> >
> >
Mi occupo della gestione HW/SW di uno studio tecnico di progettazione di
opere pubbliche.
Data la mia attivita' (Geometra disegnatore progettista)mi sto occupando di
CAD da piu' di 10 anni, su computer Mac e Win.
Sono arrivato ad autocad (con moltissime perplessita' ) dopo diversi anni di
programmi Mac e devo dire che, a parte la difficolta' iniziale ad adattarmi
alla sintassi dei comandi, ho potuto apprezzare la estrema professionalita'
dei programmatori.
In particolare, la cosa che piu' mi aveva stupito era la apparente stranezza
della gestione delle scale; in effetti, dopo alcune prove mi sono reso conto
che quello che consideravo un difetto in realta' era un pregio, mi spiego
meglio, l'uso delle unita' disegno al posto di quelle reali permette una
elasticita' straordinaria nella gestione dei disegni (avete mai provato ad
impostare il foglio di lavoro con Microstation?).
Per tornare alle scale (definizione strana perche' in effetti Autocad non
usa le misure nel modo tradizionale) trovo che disegnare in scala per poi
plottare 1:1 non porti ad un vantaggio effettivo in quanto costringe
l'operatore ad impostare le variabili del programma secondo le convenzioni
decise, tali convenzioni debbono poi essere trasmesse agli altri
utilizzatori (eventualmente esterni) che potrebbero non essere in grado di
effettuare le stesse modifiche (penso alle variabili di quota).
Risulta evidente che tale prassi puo' essere adottata tranquillamente
all'interno della propria struttura, ma chi lavora prevalentemente
all'esterno sa quanto sia varia la preparazione dell'utenza.
Ogni tanto collaboro con un service di stampa il quale si trova appunto
nelle condizioni di cui sopra.
Per quanto riguarda l'utilizzo di scale diverse sullo stesso disegno
personalmente creo degli stili di quota ognuno per la scala che mi interessa
( in fondo il problema si presenta solo nelle misure degli oggetti).
Scusate per l'intrusione
saluti paolo :-)
--
Posted from mail4.dada.it [195.110.96.56]
via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
>Non so chi conosci nè che tipo di attività svolgi ma, parlando solo per me
> stesso, io creo i disegni strutturali ( e solo quelli strutturali) in
scala
> 1=1 e ti assicuro che dopo una decina di anni di Autocad, 250 programmi
> scritti, qualche centinaio di persone istruite su autocad su corsi
> istituzionali ed aziendali non è un problema di conoscenza.
> Ovviamente non ti stò dicendo che il tuo è un metodo sbagliato, anzi è
> quello che insegno a buona parte dei miei clienti che hanno certe
> problematiche: spazi carta, xref, ltscale, congelamenti in SC, scale di
> stampa, scale negli spazi, colori, scale di stampa, ecc. Ti stò dicendo
che
> una parte dell'utenza ha problemi di natura diversa dai vostri ed il
metodo
> "migliore" (più veloce, pratico o come vuoi chiamarlo) è quello di
> disegnare in scala 1=1. Qquesto soprattutto per strutturisti più legati a
> rappresentazioni "simboliche" ( ma dovremmo aprire un discorso lungo).
> Ciao Mario Scavroni
Mhhh... forse non ci siamo capiti... Io dico che BISOGNA disegnare in scala
1=1 ma nello stesso tempo BISOGNA essere in grado di stampare gli elaborati
con diverse scale di stampa.
Ora, in una tavola abbastanza complessa, prendiamo un edificio discretamente
grande o una carpenteria di notevoli dimensioni è facile che nella tavola ci
siano particolari in scale diverse e ti posso assicurare che il 90% degli
utenti scala il disegno originale perchè non è in grado di gestire al meglio
lo spazio carta ecc...ecc... Ma questo non significa che sia il metodo
migliore.
AutoCad non è certo il miglior software per le messe in tavola però ha anche
lui i suoi mezzi. Tutto qui il significato del mio intervento.
Cmq io attualmente sono un disegnatore meccanico, ma ho lavorato nel campo
dell'edilizia diversi anni, e ti posso assicurare che da quando ho
abbandonato AutoCad ho scoperto cosa significa essere un disegnatore.
Saluti
da Templar, conoscitore di AutoCAD da 6 anni attualmente disegnatore
meccanico con Pro/E.
a. 1 unità di disegno = 1 mm
b. 1 unità di disegno = 1 cm
c. 1 unità di disegno = 1 m
d. 1 unità di disegno = 1 km
...
xxx. 1 unità di disegno = 1 anno luce oppure un micron
...e scusate se é poco.
Temo che dipenda solo dalle esigenze di ognuno ... e dalla fantasia. ;-)
Per me il problema non sussiste!
Ciao a tutti - giuSerpe
Io sto seguendo il ragionamento sin dall'inizio e malgrado si punti a dire
"Non sai questo, non sai quell'altro" piuttosto che a esporre le proprie
esigenze e impostazioni pratiche di lavoro complete di giustificazione, sono
appassionato da esso perche' voglio capirci bene anche io. Non e' il
concetto che hai esposto tu quello che qui si vorrebbe approfondire.
Nei casi a., b., c., d. tutto va bene ed e' chiaro. Io lavoro la meccanica
in millimetri, ma chi fa strade lavora magari in metri.
Stiamo discutendo se sia vantaggioso o no, a seconda delle necessita',
disegnare in modo che le entita' non abbiano il valore in unita' video
(comando DIST) uguale al valore in unita' reali.
Se io cioe' dovessi disegnare una casa alta 10 metri e' meglio scalare il
formato del foglio fino a contenerla (scalando in stampa) o sarebbe meglio
ridurre la casa fino a farla stare in un formato le cui dimensioni sono
reali (stampando in scala 1:1)?
In questo semplice caso ci viene incontro lo spazio carta dove posso
disegnare in unita' reali il modello e stampare in scala 1:1 lo spazio
carta.
Le cose si complicano un po' se hai dettagli in scale diverse e stili di
quota diversi.
Ciao
*frankyz
Piu' in generale per tutto il thread, se dovete solo criticare, forse non
dovreste intervenire.
Grazie
*frankyz
>Domanda:
>ma per voi disegnare in scala 1:1 suol dire:
>
>a. 1 unità di disegno = 1 mm
>b. 1 unità di disegno = 1 cm
>c. 1 unità di disegno = 1 m
>d. 1 unità di disegno = 1 km
>...
>xxx. 1 unità di disegno = 1 anno luce oppure un micron
>
>...e scusate se é poco.
>Temo che dipenda solo dalle esigenze di ognuno ... e dalla fantasia. ;-)
io invece temo che la fantasia, apprezzabile in altri frangenti,
in questo caso faccia solo degli sfarcelli
c'e' una storia di oltre 200 anni e una legge molto
piu' recente (mi pare 1979) che dice che l'unita' di
misura e' il metro
quindi scala 1:1 significa 1 unita' = 1 metro
se vuoi fare diversamente occorre specificarlo
No caro frankyz.
Nei disegni strutturali ed architettonici è essenziale disegnare in scala
1=1, nel nostro caso 1=1mt., nei disegni meccanici magari 1=1mm.
Questo perché sia i disegni strutturali che architettonici hanno necessità
poi di essere stampati in scale diverse:
la planimetria generale in scala 1:500 e 1:200, l'architettonico in scala
1:100, i particolari in scala 1:50 e 1:20, ecc.
E' molto comodo e pratico disegnare tutto 1=1 e poi gestire le stampe
secondo le esigenze.
Tutto stà iniziare. Ammetto che all'inizio si tende a scoraggiarsi, ma
insistendo, e consultando l'aiuto in linea si riesce ad ottenere risultati
che ti fa dire: ma come facevo prima?
Ciao,
Giacomo
Supponiamo di dover disegnare un basamento enel di cui fare carpenteria ed
armatura.
Sulla tavola dovremmo (ipoteticamente) avere una pianta chiave 1:200, una
pianta e sezione orizzontale 1:50, dettagli in pianta 1:20 e 1:10, Sezioni
1:50,1:20,1:10 ( e non è che stò esagerando).
Ipotizziamo di utilizzare come unità il cm. ( non è detto che il tuo
cliente chieda come unità il metro e non è detto che tu lo possa decidere
autonomamente).
Seguendo il criterio del sig Mmore che ha iniziato la discussione mi sembra
che l'ipotesi sia di disegnare in unità e scalare in stampa.
Posso fare alcune ipotesi:
Disegno in scala sullo spazio modello il mio oggetto in pianta e sezione
completo. Poi sullo spazio carta apro le finestre relative ad ogni tipo di
rappresentazione che voglio ottenere. In questa ipotesi suppongo di vedere
semplicemente lo stesso oggetto in finestre separate, in scale diverse, con
alcuni layer accesi ed alcuni spenti.
Qui mi si pongono alcuni problemi: le scritte, i simboli (quotatura
planimetrica, flusso dell'acqua, ecc), le quote, alcuni retini non legati
ad oggetti (tipo pavimentazione) ma a simbologie ( retino tratteggiato a 45
gradi) vorrei vederli (proprio perchè simboli) delle stesse dimensioni sui
vari disegni.
In questo caso devo usare blocchi, retini, scritte, ecc. (per le quote con
gli stili sarebbe la cosa più semplice) scalati in maniera diversa proprio
perchè poi, sullo spazio carta, li possa vedere uguali. Indi se stò
semplicemente guardando in varie scale lo stesso disegno dovrei avere i
miei "oggetti" su layer diversi da congelare selettivamente nelle varie
finestre.
Se non ho intenzione di fare questo posso scegliere di posizionare questi
oggetti direttamente sullo spazio carta (tranne ovviamente i retini le
quote, sono pazzo ma sino ad un certo punto) ma questo li slega totalmente
dal disegno sullo spazio modello il chè non mi sembra (ma qualch'uno
potrebbe confutare) un'idea brillante.
Nel caso di modifiche successive o nel ricavare da questo basamento altri
simili dovrei gestire una parte del disegno sullo SC (spazio carta) e una
parte sullo SM (spazio modello).
Ma questo non risolve in ogni caso il problema dei colori: In pianta 1:200
vorrei che le parti sezionate siano stampate 0.4 mm. In scala 1:50 le
vorrei 0.6 mm., in scala 1:10 le vorrei 0.8mm.
Ovviamente anche se in finestre separate posso vedere il disegno in scale
diverse non posso dare ad un colore "Rosso" due spessori diversi in due
finestre diverse dello SC. Indi mi ritroverei solo con ingrandimenti con
gli spessori sbagliati. Nella 2000 il problema non si risolve perchè, anche
se posso dare una larghezza diversa ad entità con lo stesso colore e poi
stamparle (ovviamente non stò parlando della larghezza delle polilinee ma
dell'attivazione della modalità "Lineweight settings") non posso dare ad
un'entità due larghezze diverse in finestre diverse.
L'unica possibilità è disegnare i miei oggetti più volte in modo da dare
colori diversi ( ma anche questo mi sembra un suicidio).
O forse avrei dovuto duplicare le geometri su layer di colori diversi ma in
ogni caso non potevo assegnare spessori diversi alla stessa entità.
Per quanto riguarda le geometrie ovviamente non posso mettere le armature
in scala perchè se il disegno 1:50 ha le armature in scala probabilmente
(dato che le armature dovrebbero avere un pennino più grosso) si impasta
con la carpenteria, d'altra parte se della stessa armatura voglio un
dettaglio al 20 o al 10 i ferri li devo vedere in scala. ( daltrà parte un
ferro del diametro di 10mm in scala su un disegno 1:50 è un microbo) indi
forse i ferri, proprio perchè sono simboli no vengono messi (petr lo meno
nelle scale grandi) in scala.
La soluzione di mezzo potrebbe essere di disegnare in scala (in cm) le
varie parti separate ( per cui ripetere il disegno del dettaglio con altri
colori perchè non lo posso vedere semplicemente nell'assieme generale) e
poi vederle nello SC. In ogni modo mi ritroverei su ogni dettaglio a dare
altezze testi diverse, simbologie diverse, ecc. proprio perchè in stampa li
voglio uguali. Considerando che mentre si lavora si copiano testi o "ferri"
o oggetto vari da una parte all'altra del disegno.
Immagino cosa sia dover copiare un testo (tipo "POS. 10) 1o/12/20") che ha
la scriita giusta ma è nella scala sbagliata o il contrario.
Non sò se sono stato chiaro (spero di si) bisognerebbe allargare il
discorso alla scalatura dei tipi linea e ad altri dettagli ma il succo
credo che sia questo. Ecco perchè alcuni studi, o meglio alcune persone che
hanno un'attivita preminente di un certo tipo disegnano non in scala
(centimetri, metri, chilometri è indifferente) ma disegnano nella scala di
stampa. Queste persone non lo fanno alla fine del disegno ma da un certo
punto in poi.
Nel nostro esempio io avrei disegnato tutta la geometria principale in
metri poi, prima delle quote, scritte, armature, ecc. l'avrei scalata in
scala 1:50 (il mio basamento lungo 10x5 metri diventava 200x10 unità. Poi
lo completavo, ne copiavo un pezzo e lo scalavo 1:20 cambiandogli i colori
(non scordiamo che stiamo parlando di strutture in c.a. dove probabilmente
il numero di layer e le tipologie di oggetti sono limitati. Con i filtri,
impostando bene i layer posso ottenere questo in una manciata di secondi)
e lo completavo con gli elementi necessari copiando e modificando le
entità che ho intorno (anche in disegni a scale diverse: un testo come
quello di esempio (tipo "POS. 10) 1o/12/20") è stampato 0.3mm. di spessore
e alto 2.5mm. in qualsiasi dettaglio in qualsiasi scala)
Di questi disegni poi ne facevo una copia, li vuotavo , li scalavo se
necessario ed inserivo le armature rigorosamente fuori scala (spero di non
far rabbrividire qualche strutturista) anche perchè questo mi consente di
far vedere le sovrapposizioni direttamente sul disegno dentro la
carpenteria oltre , poi , a tirarli fuori. Ricordo ( e non vuole essere una
cattiveria ma dopo 20 anni che faccio questo mestiere "qualche"
architettonico l'ho visto) che al contrario di molti dei prodotti
architettonici che vengono creati negli studi dove la quotatura di un
disegno è una cosa spesso marginale nelle strutture si lavora con i numeri.
Un ferro non è detto che debba essere in scala ma sicuramente deve avere le
lunghezze scritte correttamente.
Ovviamente anche questo tipo di lavorazione che chiameremo in "scala di
stampa" ha il suo problema, l'unico e ovviamente grosso: ogni oggetto
disegnato non è leggibile facilmente ma devo fare un piccolo (o grande)
calcolo che si traduce generalmente ne moltiplicare o dividere per 2.
Vorrei però che si tenesse in conto che teoricamente staiamo parlando tra
professionisti, persone che le scale dei disegni dovrebbero averle talmente
ovvie da rendere inutili certi discorsi oltre al fatto, e qui ritorno al
sig. Mmore che ha iniziato la chiacchierata, che io devo fare il MIO
disegno nel modo che a ME sembra più efficiente e veloce per il me ed il
mio cliente. La considerazione che questo disegno non vada bene ad una
persona che lo usi come base per un suo lavoro e che si lamenti di questo
mi suscita l'interesse di una finale di bigliardino a 4 in terra del fuoco.
Comunque per quanto riguarda il problema delle distanze si può fare una
funzione sostitutiva di distanza ( od offset) che , impostata la scala, dà
le lunghezze giuste.
Non vorrei essere stato troppo "palloso" nella trattazione dell'argomento
che andrebbe approfondito su qualche punto, concludo che per molte persone
che disegnano in questo modo NON è un problema di conoscenza del software o
del proprio lavoro ma solo una scelta ponderata in considerazione delle
problematiche e del tipo di elaborato da produrre.
Chi produce architettonici sicuramente ha ragione a disegnare in scala 1:1
per vari motivi ( anche se su alcune cose potrebbe essere scomodo, vorrei
che nel mio progetto tutti i testi o i simboli o altro siano uguali sulle
varie tavole per cui lio devo aver disegnati diversi in partenza) ma il
motivo è che raramente una tavola architettonica ha al suo interno più
scale di disegno. In una tavola strutturale quasta è invece la normalità
per cui forse si affronta il lavoro nel modo più opportuno per quella
tipologuia di attività.
Sauti Mario Scavroni
Ciao
--
Giacomo
"Mario Scavroni" <m.sca...@rmnet.it> ha scritto nel messaggio
news:01c0a3eb$df706120$901ab7c2@gqgrmhba...
Si, si, lavora la carpenteria fine con 1=1 m e poi quotami i disegni...
eheheh... Non č una regola. Per i meccanici 1=1 cm quando ti va bene
altrimenti č 1 mm...
Temp
infatti
rispondevo a chi diceva che 1:1 non significa niente
1:1 significa 1 unita' = 1 metro , se non e'
diversamente specificato
comunque con le quote non c'entra niente
nella configurazione del dimensionamento c'e' la
possibilta' di far uscire la quota come multiplo
o sottomultiplo dell'unita' scelta dal disegno
>"Mario Scavroni" <m.sca...@rmnet.it> ha scritto nel messaggio
>news:01c0a1bd$e168b340>
>
>Mhhh... forse non ci siamo capiti... Io dico che BISOGNA disegnare in scala
>1=1 ma nello stesso tempo BISOGNA essere in grado di stampare gli elaborati
>con diverse scale di stampa.
>Ora, in una tavola abbastanza complessa, prendiamo un edificio discretamente
>grande o una carpenteria di notevoli dimensioni è facile che nella tavola ci
>siano particolari in scale diverse e ti posso assicurare che il 90% degli
>utenti scala il disegno originale perchè non è in grado di gestire al meglio
>lo spazio carta ecc...ecc... Ma questo non significa che sia il metodo
>migliore.
Ciao, quello che Mario intendeva dire per disegno 1=1 era di disegnare
già scalato, ossia se si disegna 1=50, 1 mm = 5 cm, per cui una unità
del disegno è 5 cm.
Disegnando così, dunque, una trave 40x80 sarebbe 8x16 unità del
disegno.
GLi strutturisti diseganno così per problemi legate alle annotazioni e
varii problemi accessori (io sono un disegnatore, ma anche un futuro
ingegnere).
Tuttavia ciò non significa che sbagliano.
Io stesso, che sono un "amante" dello spazio carta e degli XRIF (lo
stesso Ralph Gabrowski m'ha rimproverato di cercare di fare tutto con
lo spaio carta...), però devo dire che anche io in quelle situazioni
disegnerei in questo modo "assurdo".
Ci sono dei motivi e non si può propinare la ragione assoluta.
L'unica cosa, è che ioc reo un layer di Red Lines, in cui annoto come
è stato disgnato quel disegno per agevolarmi la vita, in caso di riuso
in un secondo momento.
Saluti, Aniello
--
Aniello Annunziata
Direttore Marketing di CADLandia
www.cadlandia.com
aniello.a...@cadlandia.com
Per rispondermi in privato, togli NOGARBAGE dall'indirizzo
>Secondo il mio modesto parere TU NON SAI DI COSA STAI PARLANDO.
>Se poi ne vogliamo chiacchierare in termini più costruttivi sono sempre
>disposto. A parte le tue (non mie) incazzature, potrebbe essere
>interessante per tutti e non solo per noi due.
Come direbbe Maurizo Costanzo:
BONIII !!
:)
> c'e' una storia di oltre 200 anni e una legge molto
> piu' recente (mi pare 1979) che dice che l'unita' di
> misura e' il metro
>
> quindi scala 1:1 significa 1 unita' = 1 metro
Quindi come dici tu, poichè l'unità di misura universalmente adottata
dal SI (Sistema Internazionale) è il metro, un topografo, che ragione
con disegni che si estendono per chilometri dovrebbe usare come unità
di misura il metro. Ed allo stesso modo, un gioielliee che usa il CAD
oer disegnare gioielli di massimo 3-4 centimetri, dovrebbe usare il
metro.
Ecco... questo è il punto, perchè cerchiamo di generalizzare, non vi
passa per l'dea che ognuno ha le sue convenzioni, che alcuni settori
del emrcato hanno loro standard interni.
per la meccanica per esempio l'unità base è il millimetro.
Io, personalmente, preferisco disegnare in millimetri, poichè quando
devo scalre il disegno ho minori problemi.
Insomma, le convenzioni sono convenzioni e non sta a nessuno
criticarle.
Altrimenti iniziamoa disquisire sul perchè il metro è un milione e
rotti volte la lunghezza d'onda delle radiazioni emesse di un non
specificato atomo...
>per cui forse si affronta il lavoro nel modo più opportuno per quella
>tipologuia di attività.
>
>Sauti Mario Scavroni
Concordo pienamente col discorso, per dimostare che non c'è un unico
modo esatto di lavorare, ma una soluzione adeguata per ogni tipo di
problema.
>Lo spazio carta e' ottimo per la meccanica. E per la definizione di
>minuteria generica. Ma per tipologie come le carpenteria strutturale e gli
>arhitettonici edili nei quali vi sono definizioni articolate e di grandi
>dimensioni come quelle che disegno io trovo lo spazio carta lo trovo non
>necessario se non inutilmente complicato.
Non sono d'accordo anche se non critico il tuo modo di operare.
Su CADLandia ho scritto un tutorial sull'uso dello spazio carta nel
disegno architettonico, e presto ne appronterò un altro che risponde
proprio ai tuoi interrogativi, ossia il problema delle quotature e dei
disegni in scala.
Lo spazio carta è utilissimo deve solo essere usato bene, e come tutte
le cose, non è il toccasana sceso dal cielo, ci sono ambiti dov'è
utile altri dove è solo un penoso intralcio al lavoro.
Aniello Annunziata <aniello.annun...@cadlandia.com> scritto
nell'articolo <k694atk7lctommsqu...@4ax.com>...
> In data astrale Sat, 03 Mar 2001 15:35:35 +0100, Mario Scavroni ha
> scritto:
>
> >per cui forse si affronta il lavoro nel modo più opportuno per quella
> >tipologuia di attività.
> >
> >Sauti Mario Scavroni
>
> Concordo pienamente col discorso, per dimostare che non c'è un unico
> modo esatto di lavorare, ma una soluzione adeguata per ogni tipo di
> problema.
>
> Saluti, Aniello
Concordi pienamente? Ma allora i pazzi siamo due! :)
Ciao Mario Scavroni
Si, si, ma se si hanno già problemi a saper usare le scale normali
immaginati se si mettono a scalare le quote... terribbile.
Le possibilità di configurazione di AutoCAD sono pressochè infinite, e il
discorso mi può andare bene per degli utenti esperti, ma il 90% delle
persone che lo utilizza non sa neanche dell'esistenza di certe opzioni..
Si può fare quasi di tutto (per dire) conoscendo AutoLisp e Visual Basic...
però non è una cosa che tutti sanno fare.
TEmp
>In data astrale 2 Mar 2001 12:05:59 +0100, Sebastiano Venabile ha
>scritto:
>
>> c'e' una storia di oltre 200 anni e una legge molto
>> piu' recente (mi pare 1979) che dice che l'unita' di
>> misura e' il metro
>>
>> quindi scala 1:1 significa 1 unita' = 1 metro
>
>Quindi come dici tu, poichè l'unità di misura universalmente adottata
>dal SI (Sistema Internazionale) è il metro, un topografo, che ragione
>con disegni che si estendono per chilometri dovrebbe usare come unità
>di misura il metro. Ed allo stesso modo, un gioielliee che usa il CAD
>oer disegnare gioielli di massimo 3-4 centimetri, dovrebbe usare il
>metro.
>--
>Aniello Annunziata
>Direttore Marketing di CADLandia
>www.cadlandia.com
>aniello.a...@cadlandia.com
vedo che in altro post fai riferimento ad una nota
espressione di un altrettanto noto giornalista
romano, provero' allora ad usare il romanesco:
MA SIETE DE COCCIO ?
l'avevo gia' detto nel post originale, e ripetuto in
un paio di risposte a critiche del tuo stesso tenore
se NON diversamente specificato 1:1 si deve intendere
una unita' = un metro
il mio intervento originario era in risposta a un tale
che sosteneva che indicando 1:1 non capisce a cosa si
riferisca
ripeto: se non si specifica diversamente l'unita' e'
il metro
poi, se vuoi la mia opinione, penso che anche i meccanici
potrebbero (dovrebbero ?) disegnare con unita' il metro
se il problema sono le quote c'e' il sistema, peraltro
semplicissimo, per far uscire le quote con unita' di
misura sottomultiple
quanto alla topografia, che citi, la faccio, e molta,
ed uso il metro
sempre per quello che riguarda la topografia, scambio
spesso file con colleghi, e anche loro usano come unita'
il metro; d'altra parte se mi mandano un file topografico
che non ha il metro come unita' lo cancello
Bhe, le impostazioni degli stili quota è il minimo che si possa imparare...
Ciao Mario Scavroni
> poi, se vuoi la mia opinione, penso che anche i meccanici
> potrebbero (dovrebbero ?) disegnare con unita' il metro
Si ma io che disegno in mm... tu capirai che mi sarebbe piuttosto fastidioso
mettere 0,0..tutte le volte che faccio una linea.
> se il problema sono le quote c'e' il sistema, peraltro
> semplicissimo, per far uscire le quote con unita' di
> misura sottomultiple
Ok io mi sono spiegato male il problema è tutto nel disegno.
TEmp
Sebastiano Venabile wrote:
>
>
> c'e' una storia di oltre 200 anni e una legge molto
> piu' recente (mi pare 1979) che dice che l'unita' di
> misura e' il metro
>
> quindi scala 1:1 significa 1 unita' = 1 metro
>
Scusate se mi intrometto... ma penso che si stia andando fuori
dall'argomento iniziale.
Disegno in Autocad gia' dalla versione R10 e la prima cosa che ho
imparato e' che "si disegna in scala reale"; _su questo non ci piove_.
Che poi per scala reale si intenda 1 unita' ACAD = 1 mt. e'
assolutamente errato.
Per la carpenteria metallica (come per il marmo d'altronde) 1 unita'
puo' anche essere (anzi, e' meglio) 1 mm. cio' e' ovvio: immagina te a
mettere le quote 0,01mt...0,05mt etc
nell'edilizia invece si usa (a discrezione) si il cm. che il Mt. Insomma
dipende da cosa si sia facendo, personalmente per comoditaą usavo spesso
il metro (e poi magari quotavo in centimetri).
> se vuoi fare diversamente occorre specificarlo
su questo non ci piove, ma spesso non e' necessario, e' l'oggetto del
disegno ch erende evidente l'unita' di misura usata, l'importante e' non
mescolare, ma anche questa regola spesso viene disattesa senza che cio'
induca in errori: il cemento armato si quota in cm. ma la carpenteria
metallica e' sempre data in mm.
Ciao
Gianfranco
Mario Scavroni wrote:
>
> Qui mi si pongono alcuni problemi: le scritte, i simboli (quotatura
> planimetrica, flusso dell'acqua, ecc), le quote, alcuni retini non legati
> ad oggetti (tipo pavimentazione) ma a simbologie ( retino tratteggiato a 45
> gradi) vorrei vederli (proprio perchè simboli) delle stesse dimensioni sui
> vari disegni.
>[etc etc]
Hai giusto evidenziato i limiti dei programmi non parametrici come
autocad. Allplan (per fare un esempio) fa proprio questo, scala i
simboli (e non solo: anche la definizione dei particolari costruttivi di
libreria) in base alla scala di stampa.
Gianfranco
concordo
>Che poi per scala reale si intenda 1 unita' ACAD = 1 mt. e'
>assolutamente errato.
nessuno ha mai parlato di "scala reale", ho solo detto che
con 1:1 si intende 1 unita' = 1 m, se NON diversamente
specificato
>Per la carpenteria metallica (come per il marmo d'altronde) 1 unita'
>puo' anche essere (anzi, e' meglio) 1 mm. cio' e' ovvio: immagina te a
>mettere le quote 0,01mt...0,05mt etc
e daje ! c'e' la possibilta' di impostare le quote
>nell'edilizia invece si usa (a discrezione) si il cm. che il Mt. Insomma
comunque da chi scrive "Mt." per metro non c'e' da
aspettarsi molto
il simbolo del metro e' "m" , minuscolo e senza punti
"Gianfranco" <jandes...@iol.it> ha scritto nel messaggio
news:3AA580BD...@iol.it...