On 2/28/21 11:34 PM, rootkit wrote:
> ciò che distingue una chiavetta è la chiave crittografica associata alle tue credenziali.
Ok.
> chiave che mette dentro il costruttore di cui, di consenguenza, ti devi fidare.
Scusa non ti seguo.
In che senso mi devo fidare? Di cosa?
> ti risulta che le app siano intrinsecamente violabili?
Intrinsecamente no, ma di sicuro hanno una superficie di attacco
maggiore della chiavetta.
> e su che base sostieni che android piuttosto che ios siano "99% un troiaio"?
Normalmente un telefono Android riceve aggiornamenti, se va bene, per un
paio d'anni, dopo di che quasi nessuno lo cambia solo perche' soggetto a
vulnerabilita' note. Quindi gia' cominciamo male.
iOS da questo punto di vista e' sicuramente meglio (e NON lo dico da fan
di Apple).
Poi mi sono capitati per le mani telefoni con tante e tali app, che
francamente io non ci avrei fatto passare sopra alcun dato che avesse
una minima importanza.
E' vero, in teoria ognuna e' separata dalle altre, ma se venisse
scoperto un bug nel sandboxing non sarebbe il primo. Senza contare che
l'utente medio fatica a stare dietro a tutti i permessi (ammesso che ci
provi).
> cioè capisci che si sta parlando solo di congetture?
Certo, quello che sto dicendo e' che, non sapendo come e' fatta la
chiavetta e non sapendo come e' fatta l'app, sceglierei la prima.
> i sistemi delle notifiche push, ad esempio, mi risultano abbastanza improbabili da violare, non dico impossibili solo perché niente è impossibile.
E posso essere d'accordo.
La domanda dell'OP, pero', senza troppi dettagli, era se fosse piu' o
meno "probabile da violare" di una chiavetta.
Io, a scatola chiusa, scommetto sul si'.