il problema di fondo è che l'OP ha dati sparsi in giro, e l'installer di
UBUNTU o GParted si guarderanno bene dal pensare di deframmentare e
ricompattare la partizione NTFS per poter aumentare la partizione libera
da creare.
Guglielmo ha giustamente suggerito di deframmentare, ma potrebbe non
bastare. Perché esistono anche dati inamovibili (tipo la MFT ed altre
strutture del File System). Ora se per caso e per sfiga, i dati a
indirizzi di settore più alti sono gli inamovibili, deframmentare non
riuscirà a ritagliare molto spazio libero contiguo alla fine della
partizione.
Qualche deframmentatore, tipo DEFRAGGLER o ULTRADEFRAG (lenti come la
morte) avevano un certo supporto per alcune operazioni non di base, coma
l'ottimizzazione MFT. Alcune directory (System Volume Information e suo
contenuto, $Bitmap e simili) sfuggivano lo stesso, bisogna sperare che
non siano in mezzo.
Forse esistono sw a pagamento più avanzati. Alcuni potrebbero funzionale
solo con windows spento completamente e senza fast boot cmq.
Manipolare la partizione NTFS di sistema a livello così profondo è una
delle poche cose da non chiedere a Linux, che sì, supporta discretamente
NTFS, ma non come l'OS nativo o apps. native (che magari poi sono linux
specializzate, ma cmq create da gente che lavora per windows e ne ha
molta padronanza)
Il kernel di windows ha purtroppo alcune "aderenze" a files collocati in
posizioni fisse assolute, e vanno sbrogliate in modo consistente
altrimenti poi non boot-a più windows.
Cmq il tentativo di deframmentare varie volte, con le opzioni di
ottimizzazione più avanzate (e lente) possibile, magari dopo avere spento
più servizi possibile, fatto ogni possibile pulizia, e disabilitato swap
e fast boot, qualcosa fa rosicchiare.
bisognerebbe anche vedere di studiarsi un po' FDISK o l'altro che non mi
ricordo. Disk manager penso inibisca molte operazioni sulla partizione di
sistema attiva (anche se non inibisce mai l'espansione, perché è banale
aggiungere blocchi liberi e non sposta niente).
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la firma la setto dopo