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Partizione

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LeeErmey

unread,
Nov 1, 2020, 5:24:53 AM11/1/20
to
Ciao,

ho un ssd di 120 gb su cui è installato Windows 7. Questo disco ha una
sola partizione primaria. La capacità indicata è di 119.14 GB con
disponibili 72.31 GB, quindi ben più di metà hard disk è vuoto. Io
vorrei creare un'altra partizione e installare Linux. Sono andato
quindi su Gestione disco, ho selezionato il drive C e poi cliccato
Riduci volume. Mi sono comparsi i seguenti dati:


Dimensione totale in MB prima della riduzione: 122002

Spazio di riduzione disponibile in MB: 17115

Specificare la quantità di spazio da ridurre, in MB: 17115

Dimensione totale in MB dopo la riduzione: 104887



Ora, se io volessi dividere il disco in due partizioni da 60 GB
ciascuna, come diavolo dovrei fare visto che Gestione disco non mi fa
"dimagrire" la partizione già esistente di più di 17 GB?


Grazie per l'attenzione :')

Guglielmo

unread,
Nov 1, 2020, 5:35:55 AM11/1/20
to
Il 01/11/20 11:24, LeeErmey ha scritto:

> Dimensione totale in MB prima della riduzione: 122002
>
> Spazio di riduzione disponibile in MB: 17115
>
> Specificare la quantità di spazio da ridurre, in MB: 17115
>
> Dimensione totale in MB dopo la riduzione: 104887
>
>
>
> Ora, se io volessi dividere il disco in due partizioni da 60 GB
> ciascuna, come diavolo dovrei fare visto che Gestione disco non mi fa
> "dimagrire" la partizione già esistente di più di 17 GB?

A parte il fatto che la riduzione delle partizioni generalmente è
possibile farla anche in fase di installazione delle più comuni
distribuzioni di Linux, se vuoi farla da Windows, ed è una scelta che
condivido, hai capito che gestione disco è molto conservativo quando
sono partizioni di sistema.

Ti consiglio di adoperare un programma apposito decisamente più potente.
Ad esempio MiniTool Partition Wizard. Prima dell'operazione però è
opportuno effettuare più sessioni di defrag per far spostare per quanto
è possibile i file all'inizio della partizione. Fai due tre giri di
defrag e poi agisco con il programma di partizionamento.


https://www.partitionwizard.com/free-partition-manager.html

Occhio che l'installer della versione free cerca anche di far installare
qualche "regalino", quale un antivirus e un programma di backup.
Togliere il segno di spunta o dare diniego.


LeeErmey

unread,
Nov 1, 2020, 4:07:04 PM11/1/20
to
Grazie mille!! ;-)

Gennaro

unread,
Nov 2, 2020, 11:08:23 AM11/2/20
to
Secondo me fai prima a scaricarti l'ultima versione di ubuntu da mettere
su pennetta usb, poi la fai partire. Si attiva una versione live che ti
chiedi di installare su hd con gparted, mi pare. Si accorge della
presenza di windows e ti chiede di partizionare in base alle tue
esigenze. E poi fa tutto lui.

Secondo me fai prima senza complicarti troppo la vita.

mauro

unread,
Nov 6, 2020, 5:57:23 AM11/6/20
to
meglio ancora secondo me (per LeeErmey) se ancora non ha dato inizio
alla giostra, perchè non installare Linux su una USB 3 avviabile da 64
Gb? Al momento dell'installazione selezioni questo volume come
destinazione -che ovviamente starai tenendo collegato- , e poi va tutto
lì, e ci indirizzerai anche il Grub nella riga che ti chiede dove metterlo.
Fatto, avrai Linux su un volume fisico che avvierai con il boot
selettivo da richiamare quando accendi il pc, e nessuna modifica al tuo
sistema installato e al tuo disco fisso.

--
"buon anno...e si fumi una sigaretta"
"no grazie me fanno gira' la testa"
"e va bene, se la fumi dopo i pasti"
"dopo i pasti di chi?"

Soviet_Mario

unread,
Nov 30, 2020, 12:55:34 PM11/30/20
to
il problema di fondo è che l'OP ha dati sparsi in giro, e l'installer di
UBUNTU o GParted si guarderanno bene dal pensare di deframmentare e
ricompattare la partizione NTFS per poter aumentare la partizione libera
da creare.

Guglielmo ha giustamente suggerito di deframmentare, ma potrebbe non
bastare. Perché esistono anche dati inamovibili (tipo la MFT ed altre
strutture del File System). Ora se per caso e per sfiga, i dati a
indirizzi di settore più alti sono gli inamovibili, deframmentare non
riuscirà a ritagliare molto spazio libero contiguo alla fine della
partizione.
Qualche deframmentatore, tipo DEFRAGGLER o ULTRADEFRAG (lenti come la
morte) avevano un certo supporto per alcune operazioni non di base, coma
l'ottimizzazione MFT. Alcune directory (System Volume Information e suo
contenuto, $Bitmap e simili) sfuggivano lo stesso, bisogna sperare che
non siano in mezzo.

Forse esistono sw a pagamento più avanzati. Alcuni potrebbero funzionale
solo con windows spento completamente e senza fast boot cmq.
Manipolare la partizione NTFS di sistema a livello così profondo è una
delle poche cose da non chiedere a Linux, che sì, supporta discretamente
NTFS, ma non come l'OS nativo o apps. native (che magari poi sono linux
specializzate, ma cmq create da gente che lavora per windows e ne ha
molta padronanza)

Il kernel di windows ha purtroppo alcune "aderenze" a files collocati in
posizioni fisse assolute, e vanno sbrogliate in modo consistente
altrimenti poi non boot-a più windows.

Cmq il tentativo di deframmentare varie volte, con le opzioni di
ottimizzazione più avanzate (e lente) possibile, magari dopo avere spento
più servizi possibile, fatto ogni possibile pulizia, e disabilitato swap
e fast boot, qualcosa fa rosicchiare.

bisognerebbe anche vedere di studiarsi un po' FDISK o l'altro che non mi
ricordo. Disk manager penso inibisca molte operazioni sulla partizione di
sistema attiva (anche se non inibisce mai l'espansione, perché è banale
aggiungere blocchi liberi e non sposta niente).









--
la firma la setto dopo

Paperino

unread,
Dec 1, 2020, 12:43:48 PM12/1/20
to
Soviet_Mario ha scritto:
> Gennaro ha scritto:
>> Secondo me fai prima a scaricarti l'ultima versione di ubuntu da mettere
>> su pennetta usb, poi la fai partire. Si attiva una versione live che ti
>> chiedi di installare su hd con gparted, mi pare. Si accorge della
>> presenza di windows e ti chiede di partizionare in base alle tue
>> esigenze. E poi fa tutto lui.
>> Secondo me fai prima senza complicarti troppo la vita.
> il problema di fondo è che l'OP ha dati sparsi in giro, e l'installer di
> UBUNTU o GParted si guarderanno bene dal pensare di deframmentare e
> ricompattare la partizione NTFS per poter aumentare la partizione libera
> da creare.

Gparted usa NTFSresize, che è in grado di spostare i blocchi necessari,
pur senza fare un vero e proprio defrag.
Come dici tu è importante però, prima di usarlo, di assicurarsi di aver
spento Windows regolarmente, di aver disattivato file di paging e
ibernazione, e di accertarsi che il disco non sia "dirty", magari
facendo prima per sicurezza un checkdisk.
A quanto hai detto aggiungerei: fare le operazioni che coinvolgono NTFS
e windows *una alla volta* riavviando Windows fra l'una e l'altra, in
modo che certi puntatori nel registro vengano aggiornati uno alla volta.

Seguendo questi principi con Gparted ho ristretto più volte partizioni
NTFS anche alla metà delle dimensioni originali, senza problemi...
perfino su macchine virtuali in multiboot.

Poi, oh, magari è stato solo cu#o, eh. Qualcosa deve andare dritta anche
a me, non possono capitarmi sempre e solo casini :-D

Bye, G.

Valerio Vanni

unread,
Dec 1, 2020, 5:30:15 PM12/1/20
to
On Tue, 1 Dec 2020 18:43:47 +0100, Paperino <non...@lo.dico.invalid>
wrote:

>> il problema di fondo è che l'OP ha dati sparsi in giro, e l'installer di
>> UBUNTU o GParted si guarderanno bene dal pensare di deframmentare e
>> ricompattare la partizione NTFS per poter aumentare la partizione libera
>> da creare.
>
>Gparted usa NTFSresize, che è in grado di spostare i blocchi necessari,
>pur senza fare un vero e proprio defrag.

>A quanto hai detto aggiungerei: fare le operazioni che coinvolgono NTFS
>e windows *una alla volta* riavviando Windows fra l'una e l'altra, in
>modo che certi puntatori nel registro vengano aggiornati uno alla volta.

Guardando il registro delle operazioni ho notato che fa dei check in
automatico diverse volte.

>Seguendo questi principi con Gparted ho ristretto più volte partizioni
>NTFS anche alla metà delle dimensioni originali, senza problemi...
>perfino su macchine virtuali in multiboot.

Anch'io sono sempre andato bene con gparted.


--
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.

Soviet_Mario

unread,
Dec 7, 2020, 12:01:34 PM12/7/20
to
Il Tue, 01 Dec 2020 18:43:47 +0100, Paperino ha scritto:

> Soviet_Mario ha scritto:
>> Gennaro ha scritto:
>>> Secondo me fai prima a scaricarti l'ultima versione di ubuntu da
>>> mettere su pennetta usb, poi la fai partire. Si attiva una versione
>>> live che ti chiedi di installare su hd con gparted, mi pare. Si
>>> accorge della presenza di windows e ti chiede di partizionare in base
>>> alle tue esigenze. E poi fa tutto lui.
>>> Secondo me fai prima senza complicarti troppo la vita.
>> il problema di fondo è che l'OP ha dati sparsi in giro, e l'installer
>> di UBUNTU o GParted si guarderanno bene dal pensare di deframmentare e
>> ricompattare la partizione NTFS per poter aumentare la partizione
>> libera da creare.
>
> Gparted usa NTFSresize, che è in grado di spostare i blocchi necessari,
> pur senza fare un vero e proprio defrag.

cmq ti dico, per esperienza pratica, che se solo trova una virgola fuori
posto, anche solo discordanze nello spazio libero riportato in più punti,
lascia perdere e ti consiglia di intervenire con windows

> Come dici tu è importante però, prima di usarlo, di assicurarsi di aver
> spento Windows regolarmente, di aver disattivato file di paging e
> ibernazione, e di accertarsi che il disco non sia "dirty", magari
> facendo prima per sicurezza un checkdisk.

esatto, che tutto sia sincronizzato perfettamente e coerente. Se c'è
qualcosa di sospetto compare un triangolo con un punto esclamativo e
GParted entra in modo read only

> A quanto hai detto aggiungerei: fare le operazioni che coinvolgono NTFS
> e windows *una alla volta* riavviando Windows fra l'una e l'altra, in
> modo che certi puntatori nel registro vengano aggiornati uno alla volta.
>
> Seguendo questi principi con Gparted ho ristretto più volte partizioni
> NTFS anche alla metà delle dimensioni originali, senza problemi...
> perfino su macchine virtuali in multiboot.
>
> Poi, oh, magari è stato solo cu#o, eh. Qualcosa deve andare dritta anche
> a me, non possono capitarmi sempre e solo casini :-D

no vabbè, con tutte quelle precauzioni ci sta. Diversamente GParted
incrocia le braccia al minimo rischio. Molto fair play

>
> Bye, G.
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