Il 01/11/2022 11:10, Jopper ha scritto:
>>
>> Poi puoi verificare se effettivamente il risultato è quello che
>> desideri, anche perché io parto dal presupposto che se il manutentore
>> della distribuzione decide per un valore preimpostato qualche ragione
>> l'avrà, o no? :-)
>>
> E' vero anche che alcune scelte sono fatte su dati statistici e valori
> medi.
tempo fa sono stato nelle condizioni di pormi la tua stessa domanda e
decidere di modificare con vm.swappiness (il galleggiante della ram) il
quantitativo di occupazione massima che dispone l'attivazione dello
swap, portandola da 60% a 90% , ho 16 Gb di RAM.
In effetti, pur non aspettandomi di superare mai in condizioni normali i
9 GB di utilizzo RAM, queste condizioni in alcune installazioni Ubuntu
su pendrive venivano superate già all'avvio in quanto volumi creati per
contenere virtualizzazioni in autoavvio con VMWare Player, 8 Gb di
memoria per la macchina virtuale assegnata in partenza, quindi già col
limite in vista dopo il boot.
E' una premessa che probabilmente non ti riguarda, per dire che ognuno
ha la sua esigenza e può intervenire per modificare sia la dimensione
del file (o partizione) di swap sia il limite di RAM occupata per la sua
attivazione.
Comunque anch'io mi sono posto la domanda sulla decisione del 60% come
standard medio, che mi è parso fin troppo basso con le attuali
disponibilità hardware (8-16 Gb di RAM).
Poi ho letto una pagina web che ora non sono in grado di ripescare
scritta da un programmatore Ubuntu, in inglese, dove c'era una
spiegazione dettagliata del perchè 60% e come funziona l'accesso alla
RAM da parte di Ubuntu. Riferisco i pochissimi elementi da me compresi:
forniva una ragione fisica-matematica basata sull'architettura di una
simm RAM che viene fruttata in accesso non come un serbatoio unico
contenente il liquido che lo deve riempire (i dati) ma come un container
con vari serbatoi al suo interno che si riempono separatamente di dati.
Come dire che in un banco RAM da 8 Gb che si prepara ad accogliere 4 GB
di dati, questi non occupano lo spazio unico di 4 Gb ma vengono
distribuiti in macrocluster predisposti. L'effetto risultante è che 4 GB
di dati non impegnano solo la metà della simm RAM da 8 Gb ma la maggior
parte. Ne rimangono sempre 4 liberi ma con una modalità di occupazione
"meno accogliente" e quindi meno pratica nei tempi di elaborazione, per
cui accade che al 60% di occupazione dello spazio nominale convenga
farsi aiutare dallo swap.
Prendi quello che ho scritto con un enorme punto interrogativo sulla
spiegazione metaforica, il senso da me dedotto è che una simm di RAM non
è un contenitore unico e il suo riempimento non è lineare, per questo
occorre swappare ben prima che la sua saturazione sia in vista.
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"buon anno...e si fumi una sigaretta"
"no grazie me fanno gira' la testa"
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