rootkit <
roo...@email.it> wrote:
> Il Thu, 26 Jan 2023 11:22:53 -0000 (UTC), Joe ha scritto:
>
>> rootkit <
roo...@email.it> wrote:
>>> Il Thu, 26 Jan 2023 08:08:25 -0000 (UTC), fandango ha scritto:
>>>
>>>> ma voi cosa ne pensate di questi Flatpak, non so voi ma a me non
>>>> piacciono molto...
>>
>> Secondo me hanno senso come "ultima spiaggia".
>> Quando invece hai la possibilità di un pacchetto nativo tagliato e
>> cucito per la tua distribuzione, o hai la possibilità e la capacità di
>> creartelo autonomamente, mi sembra preferibile scegliere questa strada.
>
> "tagliato e cucito per la distribuzione" dov'è il vantaggio?
Gira tutto in modo visibilmente più reattivo, soprattutto in fase
d'avvio, occupa meno risorse perché flatpak per far girare ad esempio
Scribus deve caricare in memoria tutto il necessario, non è quindi
solo una pesantezza maggiore in termini di spazio su disco, che a meno
di certe situazioni "strette" sarebbe anche passabile, ma anche in
termini di infrastruttura in più che gli serve. Il pacchetto progettato
per essere integrato nella distribuzione nativamente sfrutta
direttamente quello che c'è sul sitema senza doversi tirare dietro
una marea di altre librerie ecc...
Da questo punto di vista, prendi un PC vecchio e fai la prova in
pratica, ti accorgerai ad occhio del vantaggio. Con un PC nuovo tutto
ciò è un po' meno evidente.
Altro vantaggio è l'integrazione con altri pezzi nativi del sistema
operativo.
In generale non è che ci sia tanto da spiegare: se la tua distribuzione
ti offre il pacchetto di scribus fai il solito apt install scribus o
sbopkg -i scribus o quel che è, e di flatpak non se ne sente
assolutamente il bisogno. Si fa anche molto prima.
> sul crearselo
> autonomamente oltre alla capacità bisogna avere anche voglia e tempo,
> inoltre presuppone che uno usi solo programmi che siano sui canali della
> distribuzione.
Non stiamo parlando di mille pacchetti.
A me ad esempio ne servivano 2 e finché ho potuto ho tentato di
compilarmeli autonomamente cambiando VERSION=2.5.1 con VERSION=2.5.2
ad esempio e lanciando ./scribus.SlackBuild.
Tempo uomo poco, tempo macchina non è un problema...
D'altra parte il ciclo di svilupop di slack-14.2 era stato un caso
molto eccezionale avendo una base in gran parte con 6 anni sulle
spalle.
L'altra affermazione "che usi programmi che siano sui canali della
distribuzione" non l'ho capita, in generale no, puoi compilarti qualsiasi
cosa in proprio, ma più probabilmente uno slackbuild da usare come base
lo si trova quasi sempre, per cui il lavoro si restringe ad un breve
controllo (è uno script bash... niente di ché bastano pochi rudimenti)
e lo si lancia per creare il pacchetto. Poi lo si installa con
installpkg.
Ti garantisco che se lo devi fare per pochi programmi il tempo dedicato
alla cosa è veramente poco e se l'operazione riesce poi per mesi non ci
metti più mano.
Se invece parliamo di un utente che vuole provare diverse distribuzioni
a settimana allora è un altro discorso, ma lì il tempo e la voglia non
è un problema direi.
>> Io usavo slackware 14.2 (uscita nel 2016) fino all'anno scorso, quando è
>> uscita l'attuale slackware 15.0. Mi ero trovato nella necessità di usare
>> due software in versione recente: Gimp e Scribus.
>> Il sistema operativo era troppo vecchio per poter compilare quei nuovi
>> software e alla fine avevo fatto ricorso proprio a flatpak.
>> Con qualche piccola limitazione, ma roba risolvibile o accettabile con
>> un pizzico di pazienza, ero riuscito a tirare avanti fino all'uscita del
>> sistema operativo attuale in cui ovviamente non utilizzo più flatpak per
>> nessuna applicazione.
>
> va beh questo perché sei tu che hai tempo e voglia di farlo :-)
Non ti seguo, "questo perché"... ma "questo" cosa?
[ ] Tempo e voglia di usare flatpak?
[ ] Tempo e voglia di accettare qualche piccolo problema estetica di
integrazione?
[ ] Tempo e voglia di compilare i nuvoi software su sistema tropo vecchio?
>> D'altra parte è una soluzione semplice, tutto preparato e portabile,
>> quando serve ha il suo perché ed è un bene che esistano soluzioni del
>> genere, poco puriste un po' dispendiose in termini di risorse, ma
>> senz'altro pragmatiche direi.
>
> beh questa filosofia è stata una delle basi del successo di macosx.
Non lo conosco, sono ignorantissimo in materia, sebbene sia stato se
ben ricordo uno dei primi sistemi che avevo usato milioni di anni
fa o almeno il computer era un vecchissimo mac col simbolo della mela
arcobaleno e il mouse con un solo tasto, per me andava bene non avendone
mai usato uno diverso con 2 o tre tasti. :)
Probabilmente non era macosx comunque non ricordo e non ne ho idea.