GRazie
Max
> esiste un buo programma professionale per tradurre dall'inglese all'italiano
> e viceversa per mac?
no AFAIK
> GRazie
> Max
--
"L'uomo nel mezzo viene sconfitto dal contesto"
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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> esiste un buo programma professionale per tradurre dall'inglese all'italiano
> e viceversa per mac?
No.
Senza "ma", senza "be", e non scherzo.
ciao, f.
> esiste un buo programma professionale per tradurre dall'inglese all'italiano
> e viceversa per mac?
Pare che la traduzione sia un'attività assolutamente complessa da spiegare a
una macchina, pensa che la stessa parola in contesti diversi produce sensi
diversi. Già qui siamo in crisi.
Il processo di traduzione richiede inoltre una conoscenza approfondita della
grammatica, della semantica, della sintassi, delle frasi fatte nella lingua
d'origine, così come della cultura di chi la parla.
Occorre poi conoscere l'ambito del testo trattato.
Io non ho ancora visto niente di decente a livello software (su nessun OS),
solo traduzioni strampalate e ridicole.
Forse serve qualche decennio di sviluppo dell'intelligenza
artificiale...insomma per il momento serve un umano, e preparato anche.
--
"E' la mia opinione e io la condivido"
Esistono sw professionali per la traduzione "assistita" (credo anche per
mac), ma non automatica. Quest'ultima, come ti hanno detto in altri post,
almeno per ora è praticamente impossibile.
A.
non e' che "pare", e' che le lingue sono fatte di molto altro oltre la
logica, e l'informatica attuale si basa sulla logica matematica.
> Il processo di traduzione richiede inoltre una conoscenza approfondita della
> grammatica, della semantica, della sintassi, delle frasi fatte nella lingua
> d'origine, così come della cultura di chi la parla.
> Occorre poi conoscere l'ambito del testo trattato.
per non parlare dell'inderminatezza semantica, caratteristica
fondamentale delle lingue, per cui i significati hanno sempre un tot di
vaghezza e dilatabilita' (senza questa proprieta' le lingue non si
potrebbero sviluppare, ne' sarebbero potute nascere). E' una
caratteristica che usiamo continuamente senza accorgercene, totalmente
aliena all'intelligenza artificiale per come possiamo immaginarla oggi.
> Io non ho ancora visto niente di decente a livello software (su nessun OS),
> solo traduzioni strampalate e ridicole.
come ho detto piu' volte, immagino che si possano migliorare molto le
cose con un forte intervento umano, appoggiando il software automatico a
un database in continuo aggiornamento (ma, dal punto di vista
dell'intelligenza artificiale, e' un po' barare! :-)
Mi pare che per esempio google faccia qualcosa del genere.
> Forse serve qualche decennio di sviluppo dell'intelligenza
> artificiale...insomma per il momento serve un umano, e preparato anche.
pero' se non ricordo male ai tempi di os9 c'era un software per
traduttori professionisti. O comunque ci potrebbe essere: ovviamente non
una cosa che funzioni in automatico, ma con piu' funzioni rispetto a un
semplice dizionario, tipo ricordare come si e' tradotto lo stesso
termine o la stessa frase altre volte e cose cosi'... cioe' un programma
da poter addestare ed evolvere usandolo. Il concetto del database in
continuo aggiornamento di cui ho parlato sopra, ma a livello personale.
Altro esempio: uso spesso un dizionario (non di inglese) in cui le voci
sono editabili. Cosi' puoi aggiungere significati che non c'erano. Se a
questo ci integri una qualche forma di automatismo, ecco che hai
qualcosa in piu' del software automatico e del semplice dizionario,
qualcosa che effettivamente ti puo' velocizzare le traduzioni. Chiaro
che il tutto ha senso se ne fai molte, del resto la richiesta era per un
software professionale...
Mando un'email a un'amica traduttrice...
--
mamox / www.mamox.net
309. Qual e' il tuo scopo in filosofia?
- Indicare alla mosca la via d'uscita dalla trappola.
> Mando un'email a un'amica traduttrice...
Questa soprattutto...
> Otello:
> Questa soprattutto...
ma guarda, se esistono (e tutto sommato mi meraviglierei che non ci
fossero) sono come ti dicevo... mi meraviglierei *molto*se ci fosse
qualcosa di sostanzialmente diverso. Comunque vediamo che dice l'amica!
:)
non sono la tua amica ma qui, forse, puoi trovare qualche chiarimento circa
i sw che usano i traduttori:
http://www.amtrad.it/articles/cat.php
A.
> Pare che la traduzione sia un'attività assolutamente complessa da spiegare a
> una macchina, pensa che la stessa parola in contesti diversi produce sensi
> diversi. Già qui siamo in crisi.
Quoto.
> Il processo di traduzione richiede inoltre una conoscenza approfondita della
> grammatica, della semantica, della sintassi, delle frasi fatte nella lingua
> d'origine, così come della cultura di chi la parla.
Quoto.
> Occorre poi conoscere l'ambito del testo trattato.
Quoto ! E **QUESTO** è proprio uno dei problemi più grossi ed
insormontabili !
Nemmeno una *persona* perfettamente bilingue ce la fa, se non conosce
più che bene il *contesto* !!!
Per tradurre ***BENE*** un testo di informatica (es. a caso), non basta
un *perfetto* bilingue, serve un perfetto bilingue *informatico*.
Lo strafalcione se no è inevitabile.
> Io non ho ancora visto niente di decente a livello software (su nessun OS),
> solo traduzioni strampalate e ridicole.
Quoto.
> Forse serve qualche decennio di sviluppo dell'intelligenza
> artificiale...insomma per il momento serve un umano, e preparato anche.
Quoto.
ciao, f.
dell'indeterminatezza semantica che mi dici? (Tra l'altro e' alla base
*anche* della variabilita' dei significati a seconda dei contesti).
esattamente quello che dicevo: glossari, corpora linguistici (ovviamente
meglio se editabili dal traduttore: sinceramente un sw che non lo
permettesse faticherei a classificarlo come professionale).
Poi le differenze sono questioni di furberia dell'interfaccia...
> dell'indeterminatezza semantica che mi dici? (Tra l'altro e' alla base
> *anche* della variabilita' dei significati a seconda dei contesti).
Dico che mi pare tu abbia perfettamente ragione, anche se non mi è
chiarissimo quello che intendi quando scrivi:
> per non parlare dell'inderminatezza semantica,[..]
> senza questa proprieta' le lingue non si potrebbero
> sviluppare, ne' sarebbero potute nascere).
Nel senso che se sostieni che un presupposto per la nascita delle lingue
sia "l'indeterminatezza semantica", sei costretto a sostenere che essa
nasca *prima* della lingue stesse.
Il che è un po' un controsenso.
Sul concetto relativamente alle traduzioni comunque concordo.
ciao, f.
> > mamox:
> > per non parlare dell'inderminatezza semantica,[..]
> > senza questa proprieta' le lingue non si potrebbero
> > sviluppare, ne' sarebbero potute nascere).
>
> Nel senso che se sostieni che un presupposto per la nascita delle lingue
> sia "l'indeterminatezza semantica", sei costretto a sostenere che essa
> nasca *prima* della lingue stesse.
>
> Il che è un po' un controsenso.
e perche'? Evidentemente e' una possibilita' di funzionamento della
mente umana su cui si sono potute sviluppare le lingue. Nulla si crea
dal nulla, anche le lingue umane si evolvono da linguaggi piu' primitivi
e semplici, "scimmieschi", a partire da capacita' cognitive
evidentemente diverse. La capacita' di capirsi senza una precisione di
riferimento assoluta, anzi, al contrario, con una possibilita' di
dilatazione dei sensi attribuiti ai segni usati che sconfina con la
schizofrenia.
Un paio di link interessanti:
<http://www.emsf.rai.it/articoli/articoli.asp?d=40>
<http://urts120.uni-trier.de/index.php/Vagueness>
> Sul concetto relativamente alle traduzioni comunque concordo.
ah, mi ha risposto l'amica traduttrice: lei (macchista) non usa
programmi appositi. Da quel che legge sulle riviste specializzate il
programma che va per la maggiore e' Trados, che pero' non c'e' per Mac
(ovviamente e' utilizzabile con virtualizzatori).
Non so se ce ne siano analoghi per Mac. In ogni caso Trados ha le
caratteristiche che immaginavo: si parla di memoria di traduzione, banca
dati terminologica
Qui una serie di esercizi per imparare ad usarlo (in italiano):
<http://terminologia.sslmit.unibo.it/guida_trados/03-00-esercFrames.html
>
Qui il sito ufficiale: <http://www.translationzone.com/en/>
Immagino anche che traduttori organizzati in gruppi (per esempio agenzie
di traduzione) usino database comuni e storici...
> il pazzo dei bonsai:
> wordfast 5 e rotti in accoppiata con office (fino alla versione 2004); č
> una raccolta di macro vba sviluppata da un discendente di champollion,
> quello della stele.
azz, che super-pronipote d'arte!! Il programma pero' l'avrei chiamato
rosetta... :-) (lo so, ce l'ha proprio Apple)
> wordfast 6, standalone e multipiattaforma ma ancora in beta.
> omegat, open source e multipiattaforma.
> anaphraseus in accoppiata con openoffice.
>
> sono tutti cat piů o meno compatibili con trados, il pachiderma
> dominante.
compatibili nel senso che si possono usare database comuni?
> invece che io sappia, ma solo per sentito dire, l'unico
> software per la traduzione automatica a girare nativamente sul mac pare
> sia babylon.
ecco, qui il nome mi piace di piu'... :)
> > Immagino anche che traduttori organizzati in gruppi (per esempio agenzie
> > di traduzione) usino database comuni e storici...
>
> se lavorano su traduzioni tecniche č praticamente inevitabile, pena
> tagliarsi fuori dal mercato.
credo sia anche doveroso oltre che economico, per avere uniformita' e
coerenza.
>> Occorre poi conoscere l'ambito del testo trattato.
>
> Quoto ! E **QUESTO** è proprio uno dei problemi più grossi ed
> insormontabili !
>
> Nemmeno una *persona* perfettamente bilingue ce la fa, se non conosce
> più che bene il *contesto* !!!
>
> Per tradurre ***BENE*** un testo di informatica (es. a caso), non basta
> un *perfetto* bilingue, serve un perfetto bilingue *informatico*.
infatti... e poi ne serve uno "politico", uno "letterato", uno
"scientifico"...
Non è per niente facile ottenere una buona traduzione.
mah, vado sempre d'immaginazione (che ho fatto qualche traduzione a
pagamento nel mio campo, ma si trattava di testi estremamente brevi)...
penso a un romanzo: una certa parola devi tradurla sempre in un certo
modo (a meno che non ci siano ragioni particolari e molto ben motivate.
Sara' che ho presente certe prefazioni a traduzioni di opere
filosofiche, dove l'attenzione alla parola e' estrema).
> altri strumenti dei cat, la segmentazione automatica del testo sorgente
> per esempio, che consente di tenere costantemente sott'occhio originale
> e traduzione e di non saltarne un pezzetto neppure per sbaglio, sono
> invece una manna; una volta iniziato a utilizzare wordfast ho
> all'istante quasi raddoppiato la produttività "bruta", dato una mano
> all'ambiente e sgomberato la scrivania (prima stampavo sempre
> l'originale per tenermelo a fianco e/o sovrascrivevo, ma non era vita).
qui immagino la goduria! :-)
> ps
> ma il pb100 sei poi riuscito a farlo andare?
m'e' rimasta l'ultima possibilita' di provare a cambiare le batterie
piccole, ma ammetto che tornato da Madrid non le ho cercate. Scusa forse
te l'ho gia' chiesto, di dove sei?
> infatti... e poi ne serve uno "politico", uno "letterato", uno
> "scientifico"...
> Non è per niente facile ottenere una buona traduzione.
Assolutamente ...
Come esempio, ho parecchi amici avvocati che ogni tanto mi chiamano per
delle traduzioni al volo. Spesso lo studio per cui lavorano chiede loro
di redigere corrispondenza in inglese ...
Per me è un casino ! Loro a volte hanno difficoltà a capire *perchè* per
me sia un casino ...
I termini *tecnici* (e quando traduci contratti non è che puoi
tergiversare più di tanto, nè "interpretare" nè "omettere") non li
conosco nemmeno in *italiano*, se non a volte in modo comunque
*approssimativo* ... è difficilissimo, non è una cosa alla mia portata.
ciao, f.
> il pazzo dei bonsai:
> di questo pianeta.
vicino Roma?
> wordfast č nato ben prima del rosetta di apple (intorno al 2000)
Uhm, no: Rosetta era il riconoscimento della scrittura del Newton OS,
dunque dai primi '90.
--
| | |_|_|___ ___ ___ | biggo. Strattinare <mailto:big...@bluewin.ch>
| | o | | o | o | o | | Finche' c'e', c'e'<http://ilbiggo.blogspot.com>
| |___|_|_ |_ |___| |
| ___|___| | *Audi famam illius
aaaaah...
> il pazzo dei bonsai:
> anabasi! nemesi! catarsi! uno champollion fregato da un'etichettatrice
> neriforme.
eheh, gli doveva spettare di diritto!
ps : pazzo, ti ho mandato un'email, con la semplice inversione di quanto
compare nel tuo campo "from"... c'azzeccai?