On 2013-04-27 15:53, 2fast wrote:
[...]
> un conto e' il test (che comunque mi sembra forzato)
> e un conto sono le premesse e le conclusioni
> (e i famosi "titolozzi" tanto per sparare a zero)
Certo, ma il paper di suo non mi sembra che
"spari a zero".
Che poi i giornalisti ci marcino, e` un altro
discorso.
> se si vuole dimostrare che un certo dispositivo elettronico
> non e' affidabile, questo si puo' fare per tutti gli "apparecchi",
> ma, secondo me, andrebbe fatto sempre nell'ambito
> di utilizzo reale (o al suo limite), ma non fuori dal contesto
Non esiste un "ambito di utilizzo" reale,
in prima battuta.
Devi creare per forza un test sintetico,
per capire quali siano i limiti.
Solo dopo si puo` fare un test piu` "reale".
Tra l'altro, nel caso specifico il differenziale
conta, cioe` se un SSD ha resistito 10 cicli ed
un altro 100, l'informazione non e` da buttare.
> e' come testare un hard disk dentro una lavatrice per valutare
> la resistenza agli urti, in quel caso l'SSD ne uscirebbe incolume
> (il lavaggio e' escluso, LOL)
Sarebbe un test valido, se non ne avessero
gia` altri simili.
Per es. uno potrebbe provare con una certa
centrifuga e vedere cosa succede.
Poi si puo` aumentare (o diminuire).
Infine, si puo` fare un modello di rottura
degli HDD e testare la conformita` del
modello con un test piu` reale, tipo caduta
dal tavolo.
Senza informazioni iniziali "pulite" diventa
estremamente difficile creare un modello e,
quindi, un test finale realistico.
[...]
> su questo sono d'accordo, soprattutto in fase di certificazione,
> ma di certo non sovvenzionerei uno studio ad un ricercatore
> per eseguire un test su 15 scale, per arrivare alla conclusione
> che nessuna di esse ha sopportato 300kg (tranne una o due,
> forse per caso) o che in alcune si e' rotto il primo piolo
> piuttosto che il secondo o l'ultimo
Perche` no?
E` un test valido.
Dopo, qualcun'altro, ne fara` uno diverso
che provera`, per es., con 150Kg.
Da qualche parte si deve iniziare.
E` come dover misurare un peso senza
avere il *concetto* di grammo.
Da qualche parte dovra` saltar fuori e,
magari, e` meglio usare un riferimento
sintetico.
Cioe` non ha senso specificare quante
"galline" pesa una vacca.
Il che sarebbe una misura reale, ma
assolutamente intangibile.
> preferirei piu' una classifica di quanto queste scale sopportano
> piu' del peso certificato (per valutarne la qualita')
E non e` lo stesso?
Se non certificano e come se certificassero
zero, per cui qualunque altro test e` valido
in questo contesto.
> tornando all'esperimento in oggetto, siccome i prodotti utilizzati
> (in larga maggioranza consumer e senza protezione)
> non sono testati o certificati per resistere ad un certo
> numero di power loss, non trovo utile fare un esperimento
> che dimostri l'inaffidabilita' in queste circostanze,
> con un esito scontato, e questo si ricollega a quanto
> scrivi in seguito
Il fatto che non siano certificati non esclude
la possibilita` che siano soggetti a tale rischio.
Non si puo` ignorare una situazione solo perche`
il costruttore non certifica per quella situazione,
che, a sua volta, succede anche spesso.
In particolare, siccome i costruttori non dicono
nulla e siccome il problema era nell'aria, si e`
dovuto iniziare con una qualche misura.
Misura che hanno cercato di fare nel modo piu`
specifico, riproducibile, etc., possibile.
Sara` anche migliorabile, non scrivo che tale
procedura sia perfetta.
[...]
> se ne puo' parlare all'infinito, il test c'e' ed e' interessante
> (accademicamente), ma all'atto pratico serve solo per
> "terrorizzare" gli utilizzatori/consumatori meno avveduti
E` una misura, come tale va presa razionalmente.
Ovviamente, per chi fornisce le news, l'aspetto
spettacolare e` piu` importante di cosa realmente
quel test dica.
bye,
--
piergiorgio