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Cosa succede a 15 SSD nel caso di interruzione di corrente?

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Lorenz

unread,
Apr 26, 2013, 11:18:49 AM4/26/13
to

Che solo 2 SSD non hanno subito alcun tipo di conseguenze...e
all'altro estremo un SSD alla fine e' andato in avaria.


http://tinyurl.com/bvve8ks

--




----Android NewsGroup Reader----
http://www.piaohong.tk/newsgroup

BS82

unread,
Apr 26, 2013, 11:49:50 AM4/26/13
to
Il 26/04/13 17:18, Lorenz ha scritto:
>
> Che solo 2 SSD non hanno subito alcun tipo di conseguenze...e
> all'altro estremo un SSD alla fine e' andato in avaria.
>
>
> http://tinyurl.com/bvve8ks
>

Scommettiamo che se l'ssd è il disco di sistema e se è dentro un
computer NORMALE non succede nulla?

Sai volte chi mi è partita la corrente? Mai un errore col Crucial M4...

2fast

unread,
Apr 26, 2013, 12:25:37 PM4/26/13
to
Lorenz <lor...@alientech.it> wrote:
> Che solo 2 SSD non hanno subito alcun tipo di conseguenze...e
> all'altro estremo un SSD alla fine e' andato in avaria.
> http://tinyurl.com/bvve8ks

interessante come torture test, pero' e' meglio
leggere il documento originale per avere maggiori
informazioni su come e' stato condotto:

<https://www.usenix.org/conference/fast13/understanding-robustness-ssds-under-power-fault>


ciao
luca



2fast

unread,
Apr 26, 2013, 12:25:43 PM4/26/13
to
BS82 <simNONSPAMMAR...@tiscali.it> wrote:
> Sai volte chi mi � partita la corrente? Mai un errore col Crucial
> M4...

forse e' proprio tra quei due SSD superstiti ? (LOL)


ciao
luca




Lorenz

unread,
Apr 26, 2013, 12:30:38 PM4/26/13
to
"2fast" <2f...@toofastengine.it> ha scritto:
Certamente...come al solito ho postato la news in italiano :-)

BS82

unread,
Apr 26, 2013, 12:32:22 PM4/26/13
to
Il 26/04/13 18:25, 2fast ha scritto:
> BS82 <simNONSPAMMAR...@tiscali.it> wrote:
>> Sai volte chi mi è partita la corrente? Mai un errore col Crucial
>> M4...
>
> forse e' proprio tra quei due SSD superstiti ? (LOL)
>
>
> ciao
> luca
>
>
>
>
ehehhe può essere, cmq non mi pare per nulla un test realistico... un
S.O. come windows comunica in modo preciso con lo storage, ci sono cache
e sistemi di protezione... non vedo come un SSD possa scrivere byte nel
posto sbagliato o perdere il 50% del contenuto per un blackout...

2fast

unread,
Apr 26, 2013, 12:33:24 PM4/26/13
to
Lorenz <lor...@alientech.it> wrote:
> Certamente...come al solito ho postato la news in italiano :-)

ma sai benissimo che a noi italiani piace fare i "titolozzi"
(ahehah)

ciao
luca



Piergiorgio Sartor

unread,
Apr 26, 2013, 1:11:10 PM4/26/13
to
On 2013-04-26 18:32, BS82 wrote:
[...]
> ehehhe può essere, cmq non mi pare per nulla un test realistico... un
> S.O. come windows comunica in modo preciso con lo storage, ci sono cache
> e sistemi di protezione... non vedo come un SSD possa scrivere byte nel
> posto sbagliato o perdere il 50% del contenuto per un blackout...

E` ampiamente documentato.
Tant'e` che esistono SSD con protezione contro
questo problema (spesso, pero`, enterprise).
Mi pare intel 530 abbia qualcosa.

Il motivo e` semplice, se per caso l'alimentazione
si interrompe esattamente quando dei metadati, per
esempio del garbage collector, vengono scritti (il
che succede relativamente spesso), allora si corre
il rischio di scrivere cose diverse, oppure nel
posto sbagliato.
Questo perche` durante i transitori dell'alimentazione
i valori elettrici diventano "random" *prima* che
il dispositivo smetta del tutto di funzionare.

Con i dischi "rotanti" la cosa e` diversa, dato
che l'inerzia meccanica causa una sorta di
auto-alimentazione che consente di scrivere i
dati per un tempo piu` lungo. Cioe` quando il
PC ha smesso di trasmettere (perche` la corrente
non c'e` piu`), l'HDD continua comunque a scrivere.
Magari dati errati, ma metadati corretti.

bye,

--

piergiorgio

Lorenz

unread,
Apr 26, 2013, 1:30:37 PM4/26/13
to
"2fast" <2f...@toofastengine.it> ha scritto:
Titolozzi con tanto di sgoop! ;D

BS82

unread,
Apr 26, 2013, 4:26:21 PM4/26/13
to
Il 26/04/13 19:11, Piergiorgio Sartor ha scritto:
> On 2013-04-26 18:32, BS82 wrote:
> [...]
>> ehehhe può essere, cmq non mi pare per nulla un test realistico... un
>> S.O. come windows comunica in modo preciso con lo storage, ci sono cache
>> e sistemi di protezione... non vedo come un SSD possa scrivere byte nel
>> posto sbagliato o perdere il 50% del contenuto per un blackout...
>
> E` ampiamente documentato.
> Tant'e` che esistono SSD con protezione contro
> questo problema (spesso, pero`, enterprise).
> Mi pare intel 530 abbia qualcosa.

basta un condensatore :D

> Il motivo e` semplice, se per caso l'alimentazione
> si interrompe esattamente quando dei metadati, per
> esempio del garbage collector, vengono scritti (il
> che succede relativamente spesso), allora si corre
> il rischio di scrivere cose diverse, oppure nel
> posto sbagliato.
> Questo perche` durante i transitori dell'alimentazione
> i valori elettrici diventano "random" *prima* che
> il dispositivo smetta del tutto di funzionare.

> Con i dischi "rotanti" la cosa e` diversa, dato
> che l'inerzia meccanica causa una sorta di
> auto-alimentazione che consente di scrivere i
> dati per un tempo piu` lungo. Cioe` quando il
> PC ha smesso di trasmettere (perche` la corrente
> non c'e` piu`), l'HDD continua comunque a scrivere.
> Magari dati errati, ma metadati corretti.

appena un HD recente (diciamo dal 2000 in qua) perde alimentazione anche
per un ms la testina scatta in posizione di parcheggio, casomai
lasciando a metà un dato :D

Piergiorgio Sartor

unread,
Apr 26, 2013, 4:34:55 PM4/26/13
to
On 2013-04-26 22:26, BS82 wrote:
[...]
> basta un condensatore :D

Quasi, serve qualcosa in direzione supercap e serve
il sensing dell'interruzione dell'alimentazione.
Ovviamente, interruzione *durante* una qualche
operazione di scrittura.

> appena un HD recente (diciamo dal 2000 in qua) perde alimentazione anche
> per un ms la testina scatta in posizione di parcheggio, casomai
> lasciando a metà un dato :D

Sai quanto serve per scrivere dei dati,
rispetto a quanto serve per spostare la
testina in posizione di parcheggio?
Siamo tre ordini di grandezza, ad occhio.

Come gia` scritto in precedenza, il problema
non e` scrivere i dati, ma i metadati.
Nel caso dell'HDD, questo deve terminare la
scrittura del blocco con tutte le parita`
del caso.
E per fare questo basta quell'attimo in cui
il disco gira ancora.

Nel caso della SSD, l'alimentazione viene a
mancare dappertutto simultaneamente, non
lasciando scampo ad "attimi" per pensare.
In pratica, e` troppo veloce.

bye,

--

piergiorgio

2fast

unread,
Apr 27, 2013, 3:06:15 AM4/27/13
to
Piergiorgio Sartor
<piergiorgio.sartor.th...@nexgo.REMOVETHIS.de> wrote:
> On 2013-04-26 22:26, BS82 wrote:
> [...]
>> basta un condensatore :D
>
> Quasi, serve qualcosa in direzione supercap e serve
> il sensing dell'interruzione dell'alimentazione.
> Ovviamente, interruzione *durante* una qualche
> operazione di scrittura.

gli SSD Intel che usano piu' condensatori ("simil supercap")
si accorgono dell'interruzione di alimentazione
ed il firmware agisce di conseguenza , avendo a
disposizione quegli attimi sufficienti per completare
le operazioni pendenti

i "vecchi" Intel 320, che pur avevano sistemi di protezione
power loss, soffrivano proprio del problema denunciato
dal test in questione (il famoso "bug 8MB"), che e'
stato risolto con aggiornamento firmware
(ed e' stato dimostrato dai numeri che non era cosi' grave)

anche nei nuovi Crucial M500 c'e' una "batteria"
di condensatori, addiritutra anche nelle versioni
mSATA , pero' non so se dietro ci sia la stessa logica
di funzionamento

come accennavi prima, il problema, oltre ad essere noto da anni,
e' anche affrontato dai produttori di SSD, per minimizzare
questo rischio, ma non in modo radicale da essere immuni
a "torture test"

> ..
> Nel caso della SSD, l'alimentazione viene a
> mancare dappertutto simultaneamente, non
> lasciando scampo ad "attimi" per pensare.
> In pratica, e` troppo veloce.

pero' il test in questione e' davvero un caso limite,
i 15 SSD in prova sono stati sottoposti a numerosi
power fault, 3000 in totale, quindi e' anche "comprensibile"
che dopo qualche centinaio di interruzioni forzate
i dispositivi presentino dei difetti o smettano di funzionare

probabilmente anche CPU e DRAM, altrettanto
delicati elettronicamente ed elettricamente, storcerebbero
il naso di fronte ad un simile torture test (anche se un
eventuale danno non comporterebbe la perdita dei dati archiviati)


onestamente, quando leggo news riguardanti certe test
effettuati nel mondo accademico, ho sempre la sensazione
che siano "pilotati" per arrivare a determinate conclusioni
(di solito con modalita' tutt'altro che standard, anzi..)

ciao
luca



Piergiorgio Sartor

unread,
Apr 27, 2013, 3:11:27 AM4/27/13
to
On 2013-04-27 09:06, 2fast wrote:
[...]
> pero' il test in questione e' davvero un caso limite,
> i 15 SSD in prova sono stati sottoposti a numerosi
> power fault, 3000 in totale, quindi e' anche "comprensibile"
> che dopo qualche centinaio di interruzioni forzate
> i dispositivi presentino dei difetti o smettano di funzionare

L'origine di quel test, giusto o sbagliato, e`
stata proprio il fatto che piu` di qualcuno
ha notato il problema.

I 3000 cicli non sono molti, certe SSD con
protezione sono testate con 10.000 cicli.

D'altro canto bisogna vedere cosa dice il
post-mortem: non funziona piu` perche` si
e` rotto un diodo, oppure perche` ha scritto
dove non doveva?

bye,

--

piergiorgio

2fast

unread,
Apr 27, 2013, 4:40:14 AM4/27/13
to
Piergiorgio Sartor
<piergiorgio.sartor.th...@nexgo.REMOVETHIS.de> wrote:
> On 2013-04-27 09:06, 2fast wrote:
> [...]
>> pero' il test in questione e' davvero un caso limite,
>> i 15 SSD in prova sono stati sottoposti a numerosi
>> power fault, 3000 in totale, quindi e' anche "comprensibile"
>> che dopo qualche centinaio di interruzioni forzate
>> i dispositivi presentino dei difetti o smettano di funzionare
>
> L'origine di quel test, giusto o sbagliato, e`
> stata proprio il fatto che piu` di qualcuno
> ha notato il problema.

ma se il problema e' noto, almeno lo e' per
i produttori di SSD e di memorie Flash in genere,
perche' non un test meno rigido ?

inoltre, siamo sicuri che una mancanza di alimentazione
a monte dell'alimentatore, ipotesi realistica senza UPS,
porti agli stessi risultati ?

> I 3000 cicli non sono molti, certe SSD con
> protezione sono testate con 10.000 cicli.

nel test i 3000 clicli sono totali, non per singolo SSD,
comunque anche 100 (o 10) sono tanti se applicati in
un breve periodo e durante la scrittura

non so se i 10000 cicli a cui ti riferisci siano
applicati nelle stesse condizioni (cioe' durante
la scrittura)

rimane la curiosita', se tra i due SSD superstiti
ce ne sia almeno uno con sistema di protezione
(sarebbe la controprova che il test e' attendibile)

> D'altro canto bisogna vedere cosa dice il
> post-mortem: non funziona piu` perche` si
> e` rotto un diodo, oppure perche` ha scritto
> dove non doveva?

e' indicato nel documento PDF , errori vari, perdita di dati
e, caso limite, rottura definitiva

ciao
luca


BS82

unread,
Apr 27, 2013, 5:12:20 AM4/27/13
to
Il 27/04/13 09:11, Piergiorgio Sartor ha scritto:
non confondere i cicli di accensione spegnimento con la resistenza ad un
certo numero di "power loss" (dato che non esiste).
son due cose ben differenti.

BS82

unread,
Apr 27, 2013, 5:13:37 AM4/27/13
to
Il 27/04/13 10:40, 2fast ha scritto:

>> D'altro canto bisogna vedere cosa dice il
>> post-mortem: non funziona piu` perche` si
>> e` rotto un diodo, oppure perche` ha scritto
>> dove non doveva?
>
> e' indicato nel documento PDF , errori vari, perdita di dati
> e, caso limite, rottura definitiva
>

e la rottura sicuramente è nel controller o nella ram che sembrano
essere i componenti più delicati... dubito rotture nel circuito di
alimentazione visto che si parla di un numero di A veramente basso...

Piergiorgio Sartor

unread,
Apr 27, 2013, 6:11:58 AM4/27/13
to
On 2013-04-27 11:12, BS82 wrote:
[...]
>> I 3000 cicli non sono molti, certe SSD con
>> protezione sono testate con 10.000 cicli.
[...]
> non confondere i cicli di accensione spegnimento con la resistenza ad un
> certo numero di "power loss" (dato che non esiste).
> son due cose ben differenti.

Power loss cycle, non accensione e spegnimento.
Sono test per SSD *con* protezione contro i
power loss.

bye,

--

piergiorgio

Piergiorgio Sartor

unread,
Apr 27, 2013, 6:42:26 AM4/27/13
to
On 2013-04-27 10:40, 2fast wrote:
[...]
> ma se il problema e' noto, almeno lo e' per
> i produttori di SSD e di memorie Flash in genere,
> perche' non un test meno rigido ?

Perche` i test si fanno *per* causare la rottura,
in modo da vedere dove sia il limite.
Se si deve vedere quanto regge una fune, si tira
finche` non si rompe.

Il fatto che alcune SSD siano sopravvissute
potrebbe anche indicare che il test e` stato
troppo leggero.

In altre parole, se devi salire una scala a
pioli, preferiresti che questa sia testata
con il tuo peso, oppure con 300Kg?
I 300Kg sono irreali (per una persona media),
ma chiaramente se la scala li regge, allora
va bene anche per un uso "realistico".
(Ovviamente, 300Kg possono anche essere pochi,
ma non e` questo il punto.)

> inoltre, siamo sicuri che una mancanza di alimentazione
> a monte dell'alimentatore, ipotesi realistica senza UPS,
> porti agli stessi risultati ?

Il test deve essere un qualche modo standardizzato
e riproducibile.
Se si usa un PC normale e si stacca la spina, puo`
essere che i risultati dipendano da tanti altri
componenti, quindi non e` piu` possibile sapere cosa
ha causato quale effetto.
Puo` essere che un PSU faccia la differenza con un
altro, oppure la CPU, etc.
Bisogna cercare di minimizzare il piu` possibile le
influenze esterne.

Quello che hanno fatto va bene. Ovviamente non e` la
fine. Immagino che altra gente, prendendo spunto da
questo test, possa ideare altri protocolli con cui
verificare e misurare il problema.
Anche da parte dei costruttori di SSD, che non hanno
ancora, credo, procedure standard con cui qualificare
le SSD al riguardo del power loss (non mi risulta,
almeno).

> nel test i 3000 clicli sono totali, non per singolo SSD,
> comunque anche 100 (o 10) sono tanti se applicati in
> un breve periodo e durante la scrittura

Meglio ancora... :-)

> non so se i 10000 cicli a cui ti riferisci siano
> applicati nelle stesse condizioni (cioe' durante
> la scrittura)

Yep! E, onde evitare incomprensioni, con power
loss, non con spegnimento controllato.

> rimane la curiosita', se tra i due SSD superstiti
> ce ne sia almeno uno con sistema di protezione
> (sarebbe la controprova che il test e' attendibile)

Infatti, sarebbe anche da vedere il contrario,
cioe` se tra gli SSD rotti ve ne sono con
protezione...

>> D'altro canto bisogna vedere cosa dice il
>> post-mortem: non funziona piu` perche` si
>> e` rotto un diodo, oppure perche` ha scritto
>> dove non doveva?
>
> e' indicato nel documento PDF , errori vari, perdita di dati
> e, caso limite, rottura definitiva

Nel dettaglio, intendevo, cioe` se per rottura
definitiva si intende la perdita di un componente
vitale, ma non specifico per le SSD, oppure un
danno alle flash (per esempio).

Dal paper:

"The dead device we observed could be the result of ei-
ther an unrecoverable loss of metadata (e.g., the whole
mapping table is corrupted), or hardware damage due to
irregular voltage (e.g., a power spike) during the power
loss. To pinpoint the cause, we measured the current
at the interface of the dead drive. It turns out that the
“bricked” device consumes a level of power similar to a
normal device. This suggests that part of the function-
ality of device is still working, although the host cannot
detect it at all."

Quindi non sono stati del tutto ingenui, hanno
cercato di verificare la causa della rottura.

bye,

--

piergiorgio

2fast

unread,
Apr 27, 2013, 9:53:03 AM4/27/13
to
Piergiorgio Sartor
<piergiorgio.sartor.th...@nexgo.REMOVETHIS.de> wrote:
> Perche` i test si fanno *per* causare la rottura,
> in modo da vedere dove sia il limite.
> Se si deve vedere quanto regge una fune, si tira
> finche` non si rompe.

un conto e' il test (che comunque mi sembra forzato)
e un conto sono le premesse e le conclusioni
(e i famosi "titolozzi" tanto per sparare a zero)

se si vuole dimostrare che un certo dispositivo elettronico
non e' affidabile, questo si puo' fare per tutti gli "apparecchi",
ma, secondo me, andrebbe fatto sempre nell'ambito
di utilizzo reale (o al suo limite), ma non fuori dal contesto

e' come testare un hard disk dentro una lavatrice per valutare
la resistenza agli urti, in quel caso l'SSD ne uscirebbe incolume
(il lavaggio e' escluso, LOL)

> Il fatto che alcune SSD siano sopravvissute
> potrebbe anche indicare che il test e` stato
> troppo leggero.
>
> In altre parole, se devi salire una scala a
> pioli, preferiresti che questa sia testata
> con il tuo peso, oppure con 300Kg?
> I 300Kg sono irreali (per una persona media),
> ma chiaramente se la scala li regge, allora
> va bene anche per un uso "realistico".
> (Ovviamente, 300Kg possono anche essere pochi,
> ma non e` questo il punto.)

su questo sono d'accordo, soprattutto in fase di certificazione,
ma di certo non sovvenzionerei uno studio ad un ricercatore
per eseguire un test su 15 scale, per arrivare alla conclusione
che nessuna di esse ha sopportato 300kg (tranne una o due,
forse per caso) o che in alcune si e' rotto il primo piolo
piuttosto che il secondo o l'ultimo

preferirei piu' una classifica di quanto queste scale sopportano
piu' del peso certificato (per valutarne la qualita')

tornando all'esperimento in oggetto, siccome i prodotti utilizzati
(in larga maggioranza consumer e senza protezione)
non sono testati o certificati per resistere ad un certo
numero di power loss, non trovo utile fare un esperimento
che dimostri l'inaffidabilita' in queste circostanze,
con un esito scontato, e questo si ricollega a quanto
scrivi in seguito

> Anche da parte dei costruttori di SSD, che non hanno
> ancora, credo, procedure standard con cui qualificare
> le SSD al riguardo del power loss (non mi risulta,
> almeno).

il problema e' noto e lo dimostrano le contromisure prese
da alcuni produttori (sia per SSD enterprise che consumer)

hai ragione sull'introduzione di una eventuale certificazione,
che potrebbe aiutare gli utilizzatori, quindi uno stress test
del genere avrebbe senso

>> non so se i 10000 cicli a cui ti riferisci siano
>> applicati nelle stesse condizioni (cioe' durante
>> la scrittura)
>
> Yep! E, onde evitare incomprensioni, con power
> loss, non con spegnimento controllato.

questo dimostra che per certi prodotti e' essenziale
garantire questo tipo di protezione, mentre per altri
non lo e' (o lo e' meno), per problemi di costi o perche'
il numero di rotture da questo tipo di inconveniente
e' trascurabile (per i produttori, non certo per i consumatori)

> ..
> Quindi non sono stati del tutto ingenui, hanno
> cercato di verificare la causa della rottura.

certo che non sono ingenui, accademicamente parlando eh

per la rottura le spiegazioni possono essere molteplici,
a partire da una cancellazione del firmware, ma la
semplice misurazione dell'assorbimento non dice molto


se ne puo' parlare all'infinito, il test c'e' ed e' interessante
(accademicamente), ma all'atto pratico serve solo per
"terrorizzare" gli utilizzatori/consumatori meno avveduti


ciao
luca





Piergiorgio Sartor

unread,
Apr 27, 2013, 10:57:27 AM4/27/13
to
On 2013-04-27 15:53, 2fast wrote:
[...]
> un conto e' il test (che comunque mi sembra forzato)
> e un conto sono le premesse e le conclusioni
> (e i famosi "titolozzi" tanto per sparare a zero)

Certo, ma il paper di suo non mi sembra che
"spari a zero".
Che poi i giornalisti ci marcino, e` un altro
discorso.

> se si vuole dimostrare che un certo dispositivo elettronico
> non e' affidabile, questo si puo' fare per tutti gli "apparecchi",
> ma, secondo me, andrebbe fatto sempre nell'ambito
> di utilizzo reale (o al suo limite), ma non fuori dal contesto

Non esiste un "ambito di utilizzo" reale,
in prima battuta.
Devi creare per forza un test sintetico,
per capire quali siano i limiti.
Solo dopo si puo` fare un test piu` "reale".
Tra l'altro, nel caso specifico il differenziale
conta, cioe` se un SSD ha resistito 10 cicli ed
un altro 100, l'informazione non e` da buttare.

> e' come testare un hard disk dentro una lavatrice per valutare
> la resistenza agli urti, in quel caso l'SSD ne uscirebbe incolume
> (il lavaggio e' escluso, LOL)

Sarebbe un test valido, se non ne avessero
gia` altri simili.
Per es. uno potrebbe provare con una certa
centrifuga e vedere cosa succede.
Poi si puo` aumentare (o diminuire).
Infine, si puo` fare un modello di rottura
degli HDD e testare la conformita` del
modello con un test piu` reale, tipo caduta
dal tavolo.
Senza informazioni iniziali "pulite" diventa
estremamente difficile creare un modello e,
quindi, un test finale realistico.

[...]
> su questo sono d'accordo, soprattutto in fase di certificazione,
> ma di certo non sovvenzionerei uno studio ad un ricercatore
> per eseguire un test su 15 scale, per arrivare alla conclusione
> che nessuna di esse ha sopportato 300kg (tranne una o due,
> forse per caso) o che in alcune si e' rotto il primo piolo
> piuttosto che il secondo o l'ultimo

Perche` no?
E` un test valido.
Dopo, qualcun'altro, ne fara` uno diverso
che provera`, per es., con 150Kg.

Da qualche parte si deve iniziare.

E` come dover misurare un peso senza
avere il *concetto* di grammo.
Da qualche parte dovra` saltar fuori e,
magari, e` meglio usare un riferimento
sintetico.
Cioe` non ha senso specificare quante
"galline" pesa una vacca.
Il che sarebbe una misura reale, ma
assolutamente intangibile.

> preferirei piu' una classifica di quanto queste scale sopportano
> piu' del peso certificato (per valutarne la qualita')

E non e` lo stesso?
Se non certificano e come se certificassero
zero, per cui qualunque altro test e` valido
in questo contesto.

> tornando all'esperimento in oggetto, siccome i prodotti utilizzati
> (in larga maggioranza consumer e senza protezione)
> non sono testati o certificati per resistere ad un certo
> numero di power loss, non trovo utile fare un esperimento
> che dimostri l'inaffidabilita' in queste circostanze,
> con un esito scontato, e questo si ricollega a quanto
> scrivi in seguito

Il fatto che non siano certificati non esclude
la possibilita` che siano soggetti a tale rischio.
Non si puo` ignorare una situazione solo perche`
il costruttore non certifica per quella situazione,
che, a sua volta, succede anche spesso.
In particolare, siccome i costruttori non dicono
nulla e siccome il problema era nell'aria, si e`
dovuto iniziare con una qualche misura.
Misura che hanno cercato di fare nel modo piu`
specifico, riproducibile, etc., possibile.
Sara` anche migliorabile, non scrivo che tale
procedura sia perfetta.

[...]
> se ne puo' parlare all'infinito, il test c'e' ed e' interessante
> (accademicamente), ma all'atto pratico serve solo per
> "terrorizzare" gli utilizzatori/consumatori meno avveduti

E` una misura, come tale va presa razionalmente.

Ovviamente, per chi fornisce le news, l'aspetto
spettacolare e` piu` importante di cosa realmente
quel test dica.

bye,

--

piergiorgio

Piergiorgio Sartor

unread,
Apr 27, 2013, 11:21:59 AM4/27/13
to
On 2013-04-27 16:57, Piergiorgio Sartor wrote:
[...]
>> e' come testare un hard disk dentro una lavatrice per valutare
>> la resistenza agli urti, in quel caso l'SSD ne uscirebbe incolume
>> (il lavaggio e' escluso, LOL)

Al riguardo, gli HDD sono "certificate" per
un certo G-shock.

Il modo per fare il test non e` dare l'HDD
a qualcuno con le mani di pastafrolla e
vedere cosa succede.
Bensi` vi e` una procedura che dice in maniera
ben precisa come l'HDD deve essere trattato.
Per esempio, deve cadere da 1m, mollato da
un lato, su di un pavimento di cemento.
Questo test e` sintetico, dato che in realta`
gli HDD cadono in un numero infinito di modi,
su superfici diverse, in condizioni diverse.

Dato che non e` possibile prevedere tutti i
casi, si e` creato un test "generico", ma
non necessariamente realistico.

bye,

--

piergiorgio

2fast

unread,
Apr 29, 2013, 1:43:41 AM4/29/13
to
Piergiorgio Sartor
<piergiorgio.sartor.th...@nexgo.REMOVETHIS.de> wrote:
> Certo, ma il paper di suo non mi sembra che
> "spari a zero".
> Che poi i giornalisti ci marcino, e` un altro
> discorso.

infatti la mia prima risposta e' stata questa,
cioe' suggerivo la lettura del documento originale
(purtroppo non molto digeribile)

> Non esiste un "ambito di utilizzo" reale,
> in prima battuta.

secondo me si, altrimenti rimane un test non realistico

> Senza informazioni iniziali "pulite" diventa
> estremamente difficile creare un modello e,
> quindi, un test finale realistico.

il dato di partenza e' il valore di accelerazione g
dichiarato dai produttori

quella della lavatrice e' stata una provocazione
(ho letto anche l'altra risposta), ma serviva per rendere
l'idea di ambito di utilizzo non conforme, anche se
attinente alla prova (g-shock)

per esperienza personale, piu' che "g-shock",
lo chiamerei "c-factor" (ahehah)

> [...]
>> su questo sono d'accordo, soprattutto in fase di certificazione,
>> ma di certo non sovvenzionerei uno studio ad un ricercatore
>> per eseguire un test su 15 scale, per arrivare alla conclusione
>> che nessuna di esse ha sopportato 300kg (tranne una o due,
>> forse per caso) o che in alcune si e' rotto il primo piolo
>> piuttosto che il secondo o l'ultimo
>
> Perche` no?
> E` un test valido.

perche' a me (opinione personale) non interesserebbe
verificarlo con test estremi

invece mi interesserebbe di piu' sapere se resistono
al carico dichiarato e di quanto si puo' sforare

>> preferirei piu' una classifica di quanto queste scale sopportano
>> piu' del peso certificato (per valutarne la qualita')
>
> E non e` lo stesso?
> Se non certificano e come se certificassero
> zero, per cui qualunque altro test e` valido
> in questo contesto.

per le scale il peso e' certificato
(anche se non sono un esperto)

per gli SSD consumer non e' indicato perche' non e' rilevante
nell'ambito di utilizzo (desktop/laptop)

per gli SSD enterprise (o con protezione Power Loss)
e' indicato ed e' piu' che valido verificarlo

se poi si vuole verificare come si comporta un SSD
consumer in un ambito che non e' il suo, ben venga,
ma rimane uno studio accademico, almeno fino a
quando non escono fuori statistiche di resi che ci dicono
il contrario, o lamentele in tal senso degli utenti
(e non mi risultano, ma potrei non essere aggiornato)

>> se ne puo' parlare all'infinito, il test c'e' ed e' interessante
>> (accademicamente), ma all'atto pratico serve solo per
>> "terrorizzare" gli utilizzatori/consumatori meno avveduti
>
> E` una misura, come tale va presa razionalmente.
> Ovviamente, per chi fornisce le news, l'aspetto
> spettacolare e` piu` importante di cosa realmente
> quel test dica.

e' per questo che un test pratico, e non estremo,
potrebbe aiutare sia il recensore che l'utilizzatore/consumatore,
ma mi rendo conto che qualsiasi studio accademico,
per sua natura, difficilmente si presterebbe a cio'
(nel caso specifico e' questa la mia perplessita',
ma in generale ho un'opinione piu' netta)


ironicamente:
perche' alla fine della fiera, chi legge la news
poi viene qui sul newsgroup e, anche in modo
ansioso e compulsivo, chiede se puo' usare l'SSD
perche' le previsioni meteo annunciano pioggerelline
e temporali sparsi, con possibilita' di blackout


ciao
luca


Piergiorgio Sartor

unread,
Apr 29, 2013, 1:31:48 PM4/29/13
to
On 2013-04-29 07:43, 2fast wrote:
[...]
> ironicamente:
> perche' alla fine della fiera, chi legge la news
> poi viene qui sul newsgroup e, anche in modo
> ansioso e compulsivo, chiede se puo' usare l'SSD
> perche' le previsioni meteo annunciano pioggerelline
> e temporali sparsi, con possibilita' di blackout

"... Una tremenda inondazione! Le cavallette!"

D'altro canto, c'e` chi si preoccupa se un webcam e`
danneggiata allo "0,00000000001 %"...

bye,

--

piergiorgio

2fast

unread,
Apr 30, 2013, 12:36:14 AM4/30/13
to
Piergiorgio Sartor
> "... Una tremenda inondazione! Le cavallette!"
>
> D'altro canto, c'e` chi si preoccupa se un webcam e`
> danneggiata allo "0,00000000001 %"...

ahehah

comunque non a caso ho usato "ansioso e compulsivo"

ciao
luca


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