Grazie, vi voglio bene!
rispondete a dcin...@libero.it
--------------------------------
Inviato via http://usenet.iol.it
Dario wrote:
>
> esistono degli adattatori in commercio, oppure č possibile
> autocostruirli?
Dovresti cercare la scheda IBM ARTIC186 II -> trovi info in merito su:
- http://www.radisys.com/service_support/artic/ibm/
- http://www.go-artic.com/ISA/ISA-isa_pci.html
- http://www.shopasa.com/cgi-bin/tech/897445.html
- http://searchpdf.adobe.com/proxies/1/8/37/44.html
- http://www.dreamretail.com/SV004475000343.html
--
|Ż \/Ż | /Ż\ /Ż__/Ż__|-<|> http://planynet.hypermart.net ŻŻŻŻŻ<|
|Ż|\/|Ż|/Ż_Ż\|(__\__ \-<|> http://pub44.ezboard.com/bplanynet <|
|_| |_/_/ \_\___|___/-<|> NEWS: free.it.tlc.provider.fastweb <|
|>Togli/Remove .INVALID<|>_____ engineering && computers _____<|
La IBM Artic 186 non č un adattatore per usare schede ISA su slot PCI bensi
una scheda multiseriale ad 8 porte che ha su un lato il connettore per slot
ISA e sull'altro il connettore PCI in modo da poter essere usata sia su PC
"vecchi" che su PC con solo connettori PCI.
Mai sentito parlare di adattatori da slot ISA a PCI.
D'altronde, oltre alle differenze costruttive-meccaniche non trascurabili
(se anche riuscissimo ad installare un adattatore fra lo zoccolo PCI e la
scheda ISA questa risulterebbe poi sollevata rispetto alla scheda madre
causa lo spessore appunto dell'adattatore e quindi non piů allineata coi
fori d'uscita del cabinet), c'č anche e soprattutto da tener presenti le
differenze elettrico-circuitali dei due standard, profondamente differenti
l'uno dall'altro; 32 bit e 33 MHz per il PCI, 8 o 16 bit e 8 MHz per l'ISA.
Difficile farli convivere.
Tenere presente poi che, a livello di chipset, il circuito che si occupa del
bus ISA non č lo stesso che si occupa del bus PCI.
Se fossero stati cosě "compatibili" ne sarebbe bastato uno. :-))
Prima di rispondere .......
Ciao. Beppe.
Beppe ha scritto:
>
> Prima di rispondere ...
Commento 'simpatico' che rigiro al mittente... infatti, egregio signor
Beppe, la scheda IBM Artic186 Model II e' un adattatore con interfacce
ISA e PCI, in grado di accettare delle schede "figlie", tra le quali
ci sarebbero poi anche quelle per il supporto porte seriali [fino a
8]...
L'ho citata perche' perfettamente in linea con la richiesta di Dario che
chiedeva anche la possibilita' di 'autocostruirsi' un adattatore -> NON
vedo esempio migliore di una scheda con interfacce ISA e PCI... in grado
di funzionare, qualunque sia lo slot su cui la monti...
Concordo con le tue argomentazioni sulle differenze a livello elettrico
e circuitale dei 2 standard... diverse frequenze di funzionamento...
difficile farli convivere... le conoscono infatti anche gli stessi
produttori della scheda in questione...
No!!!!!
Non è una scheda-adattatore in grado di accettare schede figlie.
E' unaq scheda multiseriale che ha su un lato il connettore isa e sull'altro
il connettore pci.
Basta giralla e si adatta ai due tipi di bus. Si adatta lei; non adatta
altre schede.
Per completezza ti posto la descrizione della scheda fatta su un sito da te
lincato.
Basta leggere.
Ciao. Beppe.
ARTIC186 Model II ISA/PCI Adapter
Operates with both ISA and PCI bus computer systems
Intel 80C186 processor, 10 MHz
1 MB on-board memory
8 KB shared memory window
8 ports, any combination of asynchronous or synchronous protocols
8 ports DMA support
Signetics 26C562 Serial Communications Controller
Choice of electrical interface
Multiple protocols on one adapter
The ARTIC186 Model II ISA/PCI Adapter provides up to eight serial I/O ports,
1 MB of onboard memory, and electrical interface selections for connection
to outboard devices and/or communication lines. It allows up to eight ports
of multi-protocol communications.
The co-processor is based on a 16-bit Intel 80C186 microprocessor. The
memory is dual-ported and communication between the co-processor and system
unit is done via I/O registers and shared memory. Communications are
synchronized by interrupts between the co-processor and system unit.
Interrupt levels are selectable.
Various electrical interfaces are supported through attachment of interface
boards and cables. With the selection of the appropriate board, full-duplex
data rates of up to 64 Kbps running simultaneously on each of 8 ports, or up
to 1.544 Mbps for a single port can be achieved. High-speed data rates for
multiple ports are accomplished using the two Direct Memory Access (DMA)
channels provided for each port. All ports can be programmed for
asynchronous, bit synchronous, and character synchronous protocols, using
either direct memory access, interrupt or polled mode. The ARTIC186 Model II
ISA/PCI adapter is supported by multiple operating systems.
Riciao. Beppe.
Beppe ha scritto:
>
> Non č una scheda-adattatore in grado di accettare schede figlie.
- http://www.shopasa.com/cgi-bin/tech/897445.html
- "Through selection of a daughter card, a variety of electrical
interfaces are available"
- e infatti sotto tra le opzioni si trovano alcune delle famose "schede
figlie"...
-> Se avessi altri dubbi in merito vai alla sezione Support & Downloads
del sito http://www.ibm.com e scaricati le note relative.
> Basta leggere.
Dillo a te stesso la prossima volta allora :D
Beppe ha scritto:
>
> Infatti. Il costruttore di cui parli ne ha tenuto conto in fase
> progettuale ed ha implementato a livello elettronico i supporti per
> entrambi i bus.
Se Dario ha sufficienti nozioni di elettronica per costruirsi un
adattatore passivo, allora dovrebbe averle anche per analizzare proprio
le modalita' con le quali e' implementato sulla Artic186 Model II il
supporto sia per bus ISA che PCI...
> Differente č il fatto di poter adattare una scheda isa su un bus pci
> tramite adattatore passivo come vorrebbe fare Dario.
> Mi spieghi inoltre come fa a starci meccanicamente?
Andando per punti :
1. In realta' NON sarebbe un mio problema... forse nemmeno tuo... ma
sicuramente di Dario... :D
2. NON so che case abbiate tu e Dario ma mi pare in un case 'normale' di
medie dimensioni lo spazio vi sarebbe...
Beppe ha scritto:
>
> Non č una scheda-adattatore in grado di accettare schede figlie.
- http://www.shopasa.com/cgi-bin/tech/897445.html
- "Through selection of a daughter card, a variety of electrical
interfaces are available"
- e infatti sotto tra le opzioni si trovano alcune delle famose "schede
figlie"...
-> Se avessi altri dubbi in merito vai alla sezione Support & Downloads
del sito http://www.ibm.com e scaricati le note relative.
> Basta leggere.
Dillo a te stesso la prossima volta allora :D
Infatti riporti del testo, senza darti la briga di leggerlo in fondo :
"The ARTIC186 Model II ISA/PCI Adapter provides up to eight serial I/O
ports, 1 MB of onboard memory, and electrical interface selections for
connection to outboard devices and/or communication lines."
[...]
"Various electrical interfaces are supported through attachment of
interface boards and cables."
(tratto dal TUO messaggio a cui sto rispondendo...)
Io dovrei mettere una scheda che fa analisi elettroacustiche, si chiama CLIO
e costa circa 3milioni.
Siccome vorrei inserire la suddetta nel mio computer (MoBo: AOPEN AK33), col
quale poi lavorare i dati ricavati, non mi piace l'idea di inserirla in un
computer piů vecchio (che abbia slot ISA), piů lento e fisicamente separato
da quello con cui lavoro...
...per questo ho chiesto a voi: Numi dell'Informatica (sicuramente ne sapete
piů di me in questo campo!)...
...ma mi pare di capire che ho chiesto una cosa un tantino complicata,
fatemi sapere se potete illuminarmi.
Grazie ad entrambi!
Dario
--
Ing. Dario Cinanni
Ing. Elettronico dip. - Sound Engineer
http://digilander.iol.it/dcinanni
"Non c'č limite a ciň che l'uomo puň sopportare...
...il limite sta solo nella nostra mente." D.C.
Ti sei risposto da solo e non lo capisci ancora ... appunto.
Sotto si trovano le schede figlie ... che sono quelle fatte da IBM per
quella scheda. Se fra di esse ci trovi quella stessa che vuole metterci
Dario allora hai ragione. Ma a me sembra che Dario voglia metterci la SUA di
scheda che non è ne IBM, ne costruita per quell'adattatore.
> -> Se avessi altri dubbi in merito vai alla sezione Support & Downloads
> del sito http://www.ibm.com e scaricati le note relative.
>
> > Basta leggere.
>
> Dillo a te stesso la prossima volta allora :D
NO: LO DICO PROPRIO A TE:
> Infatti riporti del testo, senza darti la briga di leggerlo in fondo :
>
> "The ARTIC186 Model II ISA/PCI Adapter provides up to eight serial I/O
> ports, 1 MB of onboard memory, and electrical interface selections for
> connection to outboard devices and/or communication lines."
> [...]
> "Various electrical interfaces are supported through attachment of
> interface boards and cables."
>
> (tratto dal TUO messaggio a cui sto rispondendo...)
Ti ho già esaurientemente risposto sopra e negli altri post.
Ciao. Beppe.
Francamente la discussione mi ha un po stancato.
O non capisci o fai finta di non capire.
Le schede figlie, come dici tu, non hanno alcun connettore isa o pci ma
vanno appunto collocate sulla scheda "madre" che ha appunto entrambi gli
attacchi. Hanno cioč un connettore proprietario che si innesta su uno
analogo della scheda cosiddetta "madre" che fa loro da supporto.
Prova a comperare questa benedetta scheda e prova ad attaccarci una sound
blaster 16 (tanto per fare un esempio). Con che ca***o di connettori pensi
di "appendercela"? cosa usi il saldatore? o ci fai dei buchi col trapano per
collegarci un pettine di allacciamento?
Dario ha bisogno di usare una scheda gią in suo possesso, non di adattarcene
una fatta apposta per quella che tu gli proponi.
Ciao. Beppe.
PS.
Continuo a consigliare di leggere ...... e di riflettere prima ......
Certo. E magari allora farebbe prima (visto le sufficienti conoscenze
elettroniche) ad autoprogettarsi ed autocostruirsi l'intera motherboard cosě
puň metterci tutti gli slot PCI ed ISA che vuole :-DDDD MA DAIIIII.
Lascia perdere.
> 1. In realta' NON sarebbe un mio problema... forse nemmeno tuo... ma
> sicuramente di Dario... :D
Ed allora che hai risposto a fare????? Se ritieni che sia solo un problema
suo .... non dovevi nemmeno tentare di dare una risposta ... tantopiů se
fuori tema.
> 2. NON so che case abbiate tu e Dario ma mi pare in un case 'normale' di
> medie dimensioni lo spazio vi sarebbe...
Continui a non capire allora.
Puoi mettere il tutto anche in un megaultrainfinitplusTOWER.
Se inserisci sullo slot pci un adattatore e poi su di esso la scheda ISA,
quest'ultima sarŕ piů alta (termine improprio ma ormai non so piů come farmi
capire) delle altre e quindi disallineata rispetto al castello di supporto
delle schede ed al foro di uscita dei connettori.
Credi forse che lo spessore dell'adattatore si annulli??
A meno che tu non voglia costruire un adattatore a forma di "L" in modo che
passi sotto alla scheda ISA, dalla quale perň hai precedentemete "segato" il
pettine del connettore per finire poi per attaccare il tutto pin to pin con
cavetti volanti stagnati. :-DDDDDDDDDD
Non so veramente tu che concezione abbia di un computer o piů semplicemente
delle fondamentali ed elementeri concezioni di elettromeccanica. MAH!!!!
ORA BASTA. mi sono annoiato.
Ciao. Beppe.
Scusa Dario ma credo proprio che sia impossibile che tu riesca a trovare un
adattatore simile.
O per lo meno impossibile che tu riesca a trovarlo in commercio senza
fartelo fare ad hoc ed a quel punto spenderesti certamente di più che non a
farti un PC solo per l'utilizzo di tale scheda.
Ed in ogni caso un adattatore di quel tipo porterebbe sicuramente a degli
"scompensi" nella gestione dell'intera scheda madre. Sarebbe da provare ...
ma a completo riscio e pericolo del committente. Sicuro che ne potrebbe
valere la pena? Oltre a inevitabili problemi di tipo meccanico nel far
convivere "decentemente" un cabinet standard con un accrocchio siffatto.
:-))
Ciao. Beppe.
Dario Cinanni ha scritto:
>
> Io dovrei mettere una scheda che fa analisi elettroacustiche, si
> chiama CLIO e costa circa 3milioni.
Avevo intuito che si trattasse di qualcosa di piu' di una semplice
scheda per connessioni seriali, dato che altrimenti avresti ripiegato
direttamente su un modello su slot pci.
Potresti in tal senso fornirci qualche informazione in piu' su tale
scheda :
- Produttore
- ID riportati sui chipset
- Eventuale FCC-ID Number presente sulla scheda
> ...per questo ho chiesto a voi: Numi dell'Informatica (sicuramente ne
> sapete piů di me in questo campo!)... ma mi pare di capire che ho
> chiesto una cosa un tantino complicata
Come avrai capito, la questione infatti richiede una conoscenza a
livello elettronico che consenta eventualmente di realizzare un
adattatore che sia funzionante e NON debba recar danni ai dispositivi
utilizzati = scheda madre e soprattutto scheda madre.
L'indicazione quindi di una scheda con doppia interfaccia ISA/PCI come
la Artic186 II rientra proprio in quest'ottica -> analizzando tale
scheda, si potrebbe realizzare un adattatore e testarlo inizialmente con
una scheda ISA usata da poche migliaia di lire.
In merito infatti ti suggerisco di porre il quesito anche sul gruppo
it.hobby.elettronica e relativi sottogruppi.
Oggi ho cmq potuto eseguire alcune ricerche per approfondire l'argomento
dopo aver perso tempo stanotte con la discussione futile con Beppe [che
peraltro continua...] :
# http://www.universal-developers.com/unidi/indexi.html#divers
# http://www.universal-developers.com/unidi/proteci.html#pcface
- UNIVERSAL DEVELOPERS via Poliziano 1 MILANO tel 0233604474
- sa...@universal-developers.com - it...@universal-developers.com
- agli indirizzi di sopra puoi richiedere un catalogo dei prodotti
- dovrebbero avere in catalogo una sorta di adattore da mettere su slot
PCI che consenta di collegare periferiche ISA
# http://members.aol.com/mcapage0/mcaindex.htm
- Sito con informazioni per adattatori MCA/ISA e indicazioni per PCI/ISA
Questi sono i primi risultati che ho trovato -> se avro' tempo in
serata continuero' le ricerche sui gruppi comp.* e alt.comp.* .
Beppe ha scritto:
>
> Francamente la discussione mi ha un po stancato.
A chi lo dici...
> O non capisci o fai finta di non capire.
Leggi sotto...
> Le schede figlie, come dici tu, non hanno alcun connettore isa o pci
> ma vanno appunto collocate sulla scheda "madre" che ha appunto
> entrambi gli attacchi. Hanno cioč un connettore proprietario che si
> innesta su uno analogo della scheda cosiddetta "madre" che fa loro da
> supporto.
A parte il fatto che "finalmente" hai capito che supporta delle schede
figlie [2 post x fartelo capire...], va detto che la segnalazione della
Artic 186 II NON riguarda le schede figlie ma bensi' la scheda madre.
Infatti, l'aspetto che puo' interessare a Dario e' il supporto sia
del bus ISA che di quello PCI -> studiando la scheda madre, potrebbe
infatti realizzarsi un adattatore ad hoc.
Comunque, se trovassi il tempo, saresti certamente piu' utile a Dario
postando eventuali indicazioni su adattatori PCI/ISA -> l'argomento NON
interessa poche persone anzi, come ho potuto notare, vi sono progetti
sia amatoriali che commerciali in merito.
Tant'e' che, cercando cercando, ho anche trovato le indicazioni di una
ditta di Milano che dovrebbe avere in catalogo un dispositivo per slot
PCI che consente di testare ed utilizzare schede ISA...
> Continuo a consigliare di leggere ...... e di riflettere prima ......
Il consiglio e' ben accetto, ma dovresti seguirlo anche tu...
Beppe ha scritto:
>
> Certo. E magari allora farebbe prima (visto le sufficienti conoscenze
> elettroniche) ad autoprogettarsi ed autocostruirsi l'intera
> motherboard cosě puň metterci tutti gli slot PCI ed ISA che vuole
Un po' di ironia NON guasta [e forse me la sarei anche cercata...] :D
Tuttavia questa NON cambia la situazione = analizzando la scheda madre,
Dario potrebbe ricavare sufficienti dati per costruire un adattatore.
> Ed allora che hai risposto a fare????? Se ritieni che sia solo un
> problema suo .... non dovevi nemmeno tentare di dare una risposta ...
Forse abbiamo una concezione differente dell'utilizzo dei newsgroup...
Strano, visto che anche tu [secondo Deja/Google] rispondi alcune volte
a messaggi inerenti problemi che NON ti riguardano.
> Se inserisci sullo slot pci un adattatore e poi su di esso la scheda
> ISA, quest'ultima sarŕ piů alta (termine improprio ma ormai non so piů
> come farmi capire) delle altre e quindi disallineata rispetto al
> castello di supporto
Togliti i paraocchi ed esci dallo schema di "adattatore rigido" -> Devo
iniziare a sospettare che tu NON abbia mai avuto a che fare in ambito
universitario/lavorativo con dispositivi di misura connessi a slot sulla
scheda madre ma dislocati in modo particolare nel case [ad esempio,
occupando i box per i dischi fissi nei tower] o addirittura all'esterno?
> Non so veramente tu che concezione abbia di un computer o piů
> semplicemente delle fondamentali ed elementeri concezioni di
> elettromeccanica.
E io cosa dovrei pensare di quanto hai scritto finora :
- serie di argomentazioni 'polemiche'...
- nessuna indicazione costruttiva per il 'problema' di Dario...
- tanti concetti [alcuni giusti] ma nessuna proposta di soluzione
alternativa...
Ti lascio nel frattempo i link che ho trovato, ed indicato a Dario :
# http://www.universal-developers.com/unidi/indexi.html#divers
# http://www.universal-developers.com/unidi/proteci.html#pcface
- UNIVERSAL DEVELOPERS via Poliziano 1 MILANO tel 0233604474
- sa...@universal-developers.com - it...@universal-developers.com
- agli indirizzi di sopra puoi richiedere un catalogo dei prodotti
- dovrebbero avere in catalogo una sorta di adattore da mettere su slot
PCI che consenta di collegare periferiche ISA
# http://members.aol.com/mcapage0/mcaindex.htm
- Sito con informazioni per adattatori MCA/ISA e indicazioni per PCI/ISA
In base al tempo disponibile, continuero' in serata le ricerche in
merito.
-> Potrebbe quindi essere utile [perlomeno a Dario] se anche tu, invece
di continuare quest'inutile battibecco, eseguissi per conto tuo delle
ricerche sull'argomento.
Beppe ha scritto:
>
> Ed in ogni caso un adattatore di quel tipo porterebbe sicuramente a
> degli "scompensi" nella gestione dell'intera scheda madre. Sarebbe da
> provare ... ma a completo riscio e pericolo del committente. Sicuro
> che ne potrebbe valere la pena? Oltre a inevitabili problemi di tipo
> meccanico nel far convivere "decentemente" un cabinet standard con un
> accrocchio siffatto.
Anche se ti ho gia' risposto in merito su questa tua argomentazione,
ti inviterei a recarti p.es. presso un dipartimento universitario di
Misure Meccaniche/Elettriche [come quello presso p.es. il Politecnico di
Milano], per osservare direttamente con i tuoi occhi "simili accrocchi".
Infatti, molte strumentazioni utilizzate derivano da progetti realizzati
come lavori legati ad elaborati/tesi di studenti d'Ingegneria
Elettronica ed Informatica, che hanno provveduto a "costruire" sia i
sistemi hardware che i software per farli funzionare.
NON e' quindi poi cosi' strano vedere delle schede su slot PCI, aventi
un determinato connettore, che tramite cavo sono collegate ad uno
scatolotto [costruito sempre dagli studenti] esterno al computer...
Mi piacerebbe se me ne indicassi qualcuno.
Comunque non ti ho detto che il problema non ti riguardava. Semplicemente
che la soluzione da te prospettata non poteva funzionare.
> Togliti i paraocchi ed esci dallo schema di "adattatore rigido" -> Devo
> iniziare a sospettare che tu NON abbia mai avuto a che fare in ambito
> universitario/lavorativo con dispositivi di misura connessi a slot sulla
> scheda madre ma dislocati in modo particolare nel case [ad esempio,
> occupando i box per i dischi fissi nei tower] o addirittura all'esterno?
A me veramente era sembrato che Dario cercasse una soluzione per usare il
suo PC in maniera completa con tutte le sue belle schedine al loro posto.
Non di crearsi un "robot" artigianale fatto di accrocchi di schede e fili.
> E io cosa dovrei pensare di quanto hai scritto finora :
> - serie di argomentazioni 'polemiche'...
> - nessuna indicazione costruttiva per il 'problema' di Dario...
> - tanti concetti [alcuni giusti] ma nessuna proposta di soluzione
> alternativa...
Soluzione alternativa??
La scheda di cui parla Dario (costruita dalla AUDIOMATICA) ha come requisito
di PC un 486/33. (1000.000 lire al mercatino sotto casa)
Ognuno è libero di fare ciò che vuole (e ci mancherebbe), ma secondo le tue
indicazioni dovrebbe studiare una scheda (che non è - occorre ribadirlo - un
adattatore da ISA a PCI ma una scheda che implementa entrambi gli standard e
quindi in grado di funzionare con entrambi gli standard ma non di trasferire
un tipo di segnale da una modalità all'altra), costruirsi un adattatore
usando un microprocessore e svariati altri componenti ( a che costo poi)
solo per la "libidine" di non montare una semplice scheda isa su un semplice
486. Se poi i calcoli di elaborazione dati devono essere svolti su un pc più
veloce, basta collegare il tutto con schede di rete e trasferire i dati da
un pc all'altro.
Mi piacerebbe sapere da Dario se sarebbe contento di spendere cifre a sei
zeri e perdere intere giornate a studiare un tale adattatore che poi, alla
resa pratica, potrebbe non funzionare a dovere (nella migliore delle
ipotesi).
In ogni caso quesa discussione avrebbe avuto più senso su it.hobby o
it.elettronica.
Tutto questo al di la di ogni polemica.
> Ti lascio nel frattempo i link che ho trovato, ed indicato a Dario :
>
> # http://www.universal-developers.com/unidi/indexi.html#divers
> # http://www.universal-developers.com/unidi/proteci.html#pcface
Mi sembra di capire, da quello che ho visto visitandolo. che sono interfacce
per testare schede a livello industriale. Occorre poi verificare se il
software di gestione della scheda CLIO riesce a vederla e gestirla su di un
adapter nato non allo scopo cui vuoi farlo lavorare.
> # http://members.aol.com/mcapage0/mcaindex.htm
> - Sito con informazioni per adattatori MCA/ISA e indicazioni per PCI/ISA
Probabilmente sono cieco io ma mi sembra ci siano solo informazioni relative
a specifici modelli di PC IBM PS/2 Microchannel.
> -> Potrebbe quindi essere utile [perlomeno a Dario] se anche tu, invece
> di continuare quest'inutile battibecco, eseguissi per conto tuo delle
> ricerche sull'argomento.
Mi sembra che, se di battibecco si tratta, si debba essere almeno in due a
farlo. O no?
Per quanto riguarda l'argomento che interessa Dario mi sembra di essere già
stato sufficientemente chiaro: Per me non si può fare o per lo meno non è
conveniente farlo per scopi quali quelli che persegue Dario e cioè la
costruzione di un unico esemplare di adattatore funzionante.
Poi, se uno per studio o per ricerca ha dei soldi e del tempo da "buttar
via"...... allora può far ciò che vuole. Anche un adattatore per usare una
CPU 486 su scheda madre per PowerPC. De gustibus.
Mi piacerebbe sentire anche il parere di Dario su:
1) quanto è disposto a spendere in soldi
2) quanto tempo è disposto a perdere nel progetto
3) la reazione ad un eventuale fallimento
4) come dice la moglie di un mio collega a suo marito quando questi vuol
fare delle spese "ma è proprio così necessario?" :-))
FINE.
Ciao. Beppe.
OOOOPSSSSS!!!
Scusa.
Non avevo capito.
Dario quindi possiede gli stessi strumenti, gli stessi laboratori forniti di
apparecchiature sofisticate, e soprattutto gli stessi soldi che ha a
disposizione un istituto universitario tipo il Politecnico di Milano.
Bene. Sono molto contento per lui.
Mi sembra di ricordare (ma forse mi sbaglio), che un certo istituto o ente
(mi sembra si chiami ENEA) abbia un apparecchietto fatto di accrocchio di
fili e metalli alla rinfusa (mi sembra si chiami accelleratore atomico di
particelle o qualcosa di simile) costruito da ricercatori sperimentando un
pò qua e un po la .......
Forse che se io e te ci mettiamo di buona volontà ad aiutare Dario riusciamo
........
MA VA LAAAAAA!!!!! :-)))))
Ciao. Beppe.
...Comunque tornando a noi:
ho
progettato una valigia in alluminio (ho buone capacità manuali e
attrezzi,
visitate il mio sito per crederci!), che contenga il mio PC da
tavolo,
voglio dire che ogni singolo pezzo (MB, HD, monitor, DVD,
Masterizz.,
Premplificatore classe1 con filtri di pesatura a norma di
decreto
ministeriale, scheda in questione, microfoni, etc,etc) lo asemblerò
in
modo da occupare il minor spazio e peso possibile. -quando e se lo farò,
vi informerò-
Quale vantaggio: avere un sistema di misura portatile
(ovvio, senza
alimentazione propria), espandibile, aggiornabile, con una
grande capacità
di immagazzinamento dati, e sopratutto che costa un prezzo
umano.
Una simile macchina commerciale (proprio in questi giorni
preventivatami da
una ditta) costa dai 20milioni in su...
Ho da poco
comprato un monitor LCD in vista di una tale ralizzazione,
l'unico neo è
la scheda!
Perchè tutte le case costruttrici di tali schede hanno pensato
che: "tanto
coloro che fanno queste misure sicuramente useranno (perchè è
già
sufficiente a far girare il tutto) un computer 486 o al massimo un
Pentium
100".
Ma dico io perchè devo lavorare con un 486 e poi trasferire
tutti i dati nel computer "buono" per poter elaborare i risultati, fare
relazioni e magari consegnare il lavoro in un CD, perchè questo
sdoppiamento?
E perchè devo spendere così tanto per una tale scheda
(mediamente costano
sui 7milioni!!! non dico baggianate, ho tutte le e-
mail con i preventivi!) a norma "ISO" e che poi è "ISA"?!
Infatti essendo
di classe1 etc,etc, come vuole la normativa per effettuare
rilievi di
rumore ambientale, pur volendo e avendo le capacità, non posso
autocostruirmela, così come i filtri e i microfoni (non vi dico che altra
spesa!!).
E allora io se non posso mettere questa cacchio di ISA nella mia
AOPEN, io
le misure gliele faccio con una bella sound-blaster a 16bit!!
Scherzo, ma penso proprio che mi farò venire qualche altra idea, se non
trovo un sistema fattibile sia economicamente che funzionalmente.
La
scheda in questione è visibile al:
http://www.audiomatica.it/clioeng.htm
di più nin zso!
Grazie, nonostante il battibecco siete stati produttivi
entrambi!
Dario
--
Ing. Dario Cinanni
Ing.
Elettronico dip. - Sound Engineer
http://digilander.iol.it/dcinanni
"Non c'è limite a ciò che l'uomo può sopportare...
...il limite sta solo
nella nostra mente." D.C.
--------------------------------
Inviato via http://usenet.iol.it
Cut...
> di immagazzinamento dati, e sopratutto che costa un prezzo
> umano.
> Una simile macchina commerciale (proprio in questi giorni
> preventivatami da
> una ditta) costa dai 20milioni in su...
come mi pareva già di aver capito, mi confermi che a te serve fabbricare un
qualcosa che deve essere poi rivenduto ad un prezzo ragionevole, che sia
funzionale, esente da difetti e soprattutto a norma. Escludiamo perciò ogni
qualsiasi tipo di accrocchio di fili che può essere utilissimo ai fini di
studio ma quantomeno inutile in situazioni in cui l'economicità, la
semplicità ed il buono e sicuro funzionamento sono doti essenziali.
Cut..
> l'unico neo è la scheda!
> Perchè tutte le case costruttrici di tali schede hanno pensato
> che: "tanto coloro che fanno queste misure sicuramente useranno (perchè è
> già sufficiente a far girare il tutto) un computer 486 o al massimo un
> Pentium 100".
> Ma dico io perchè devo lavorare con un 486 e poi trasferire
> tutti i dati nel computer "buono" per poter elaborare i risultati, fare
> relazioni e magari consegnare il lavoro in un CD, perchè questo
> sdoppiamento?
Non so per quale motivo hai scelto proprio quella scheda della AOPEN. Certo
è un ottima scheda ma raggiungeresti forse ugualmente il tuo scopo usando
altro.
La ABIT VH6-2 ad esempio supporta pentium 3 933 MHz (e oltre), ha il
chipset VIA, AGP 4x, 3 zoccoli DIMM, SLOT AGP, 5 slot PCI, 1 slot ISA,
supporta l'UDMA 100 ecc.
Configurazioni ottime per far "tutto" ne hai a iosa (sia con Celeron che con
PIII) e ad un costo contenuto 200.000 + IVA utente finale.
Ma trovi anche altre schede con slot ISA.
Ottime le QDI sempre per CPU Intel
Anche ABIT KT7A per CPU AMD ha lo slot ISA e l'FSB a 266 MHz.
E queste sono solo alcune.
> E perchè devo spendere così tanto per una tale scheda
> (mediamente costano
> sui 7milioni!!! non dico baggianate, ho tutte le e-
> mail con i preventivi!) a norma "ISO" e che poi è "ISA"?!
> Infatti essendo di classe1 etc,etc, come vuole la normativa per
effettuare
> rilievi di rumore ambientale, pur volendo e avendo le capacità, non posso
> autocostruirmela, così come i filtri e i microfoni (non vi dico che altra
> spesa!!).
Ti sei risposto da te. :-))
Perchè non puoi autocostruirtele e quindi le devi comperare al loro prezzo.
Comunque la versione Lite della Clio costa 1.600.000.
Meno delle altre ..... meglio della sound blaster.
> E allora io se non posso mettere questa cacchio di ISA nella mia
> AOPEN, io
> le misure gliele faccio con una bella sound-blaster a 16bit!!
La sound blaster 16 è anche lei ISA :-))) devi ripiegare sulla 128.
> Scherzo, ma penso proprio che mi farò venire qualche altra idea, se non
> trovo un sistema fattibile sia economicamente che funzionalmente.
>
Considera quanto sopra. Poi magari fammi sapere.
Ciao. Beppe.
Ciao
Beppe ha scritto:
>
> Mi piacerebbe se me ne indicassi qualcuno.
E' semplice :D :
-> http://www.deja.com Advanced Usenet Search
-> author : beppe(at)tin.it
-> groups : it.*
-> sort : by relevance/date
-> show : 100 x page
e ritrovi molti dei tuoi post di risposta a problemi di altri utenti :D.
> Comunque non ti ho detto che il problema non ti riguardava.
> Semplicemente che la soluzione da te prospettata non poteva
> funzionare.
Le tue parole :
: Ed allora che hai risposto a fare????? Se ritieni che sia solo un
: problema suo .... non dovevi nemmeno tentare di dare una risposta ...
avrebbero un senso diverso...
> A me veramente era sembrato che Dario cercasse una soluzione per usare
> il suo PC in maniera completa con tutte le sue belle schedine al loro
> posto.
> Non di crearsi un "robot" artigianale fatto di accrocchi di schede e
> fili.
Tu hai visto la questione da un lato... io da un altro... liberissimi
entrambi -> io ho proposto una soluzione [senz'altro NON per utenti poco
esperti] prospettata a suo tempo sui gruppi it.hobby.elettronica.* .
Avrei potuto allora anche dirgli di costruirsi un PCI-to-ISA bridge,
come quelli contenuti nel south bridge dei chipset [tanto per restare
nella proposta di un tuo post precedente di fargli costruire una scheda
madre ad hoc tutta da solo :D].
> Ognuno č libero di fare ciň che vuole (e ci mancherebbe)
Io ho proposto quella soluzione perche' ho supposto, leggendo il post
iniziale, che Dario avesse dei validi motivi per :
- NON cambiare scheda madre, e utilizzare una con slot ISA/PCI come e.g.
una "vecchia signora" Abit BH6 1.0x,capace di montare anche processori
fino a 1000 MHz [FSB 100 MHz] e con 2 slot ISA.
- NON utilizzare una scheda con funzioni analoghe ma su bus PCI.
e quindi avesse inviato sul newsgroup la richiesta iniziale.
Una volta che Dario ha esposto la situazione piu' in dettaglio, la
questione ha assunto ovviamente contorni diversi.
> Mi piacerebbe sapere da Dario se sarebbe contento di spendere cifre a
> sei zeri e perdere intere giornate a studiare un tale adattatore che
> poi, alla resa pratica, potrebbe non funzionare a dovere (nella
> migliore delle ipotesi).
Se Dario 'fosse' contento di spendere cifre a sei zeri ?? Come ti ho
scritto sopra, la richiesta iniziale di Dario sembrava mirata alla
ricerca di un adattatore PCI/ISA o degli schemi per costruirne uno.
NON mi sembra vi fosse un'avvertenza sulle spese :D ...
> In ogni caso quesa discussione avrebbe avuto piů senso su it.hobby o
> it.elettronica.
D'accordissimo su questo punto.
> Mi sembra che, se di battibecco si tratta, si debba essere almeno in
> due a farlo. O no?
Infatti, con questo messaggio, io mi tiro fuori -> gli 'attacchi' piu'
o meno velati NON aiutano di certo Dario, che cmq alla fine di questo
thread dovrebbe aver raccolto sufficiente materiale per risolvere il
suo problema.
Se tu volessi continuare con una discussione polemica, saresti libero di
farlo ma la replica impostata sul mittente dovrebbe bastare per far
capire che NON avrei interesse a parteciparvi.
Se invece si volesse effettuare un discorso tecnico 'serio' IT con
l'argomento del gruppo, NON avrei nessun problema verso un dibattito
costruttivo.
schede figlie e schede nonne, è tecnicamente impossibile realizzare un
adattatore PCI>ISA o viceversa.
--
nra @ luisos2
--
nra su luisos2
rulez rulez e sempre rulez
>La sound blaster 16 è anche lei ISA :-))) devi ripiegare sulla 128.
c'è anche una versione pci!
nra ha scritto:
>
> schede figlie e schede nonne, č tecnicamente impossibile realizzare un
> adattatore PCI>ISA o viceversa.
Continuando le ricerche, ho trovato le schede realizzate da Jumptec
[produttore tedesco] che supportano schede sia ISA che PCI su uno slot
denominato PISA -> compatibilita' a livello sia elettrico che meccanico.
Ulteriori informazioni, comprese quelle tecniche dell'architettura del
bus PISA, su :
- http://www.jumptec.de/product/data/slotpc/index-e.html
- http://www.jumptec.de/index-en.html
nra ha scritto:
>
> schede figlie e schede nonne, č tecnicamente impossibile realizzare un
> adattatore PCI>ISA o viceversa.
E' cosi' tecnicamente impossibile, per motivi elettrici e/o meccanici,
che esiste un'architettura PISA in grado di supportare nello stesso slot
sia schede PCI che ISA...
Tale architettura per il BUS e' utilizzata da un produttore tedesco, che
realizza schede tipo slot-pc o per impieghi particolari [e.g. campo
automobilistico] -> le specifiche dei prodotti che utilizzano lo slot
PISA [PCI+ISA] sono reperibili su :
Inoltre e' possibile scaricare la guida in formato .PDF contenente le
specifiche sull'architettura bus PISA :
- http://www.jumptec.de/jumpdata/Slot-PC%20m/pisad217.pdf
Ho inviato loro una mail per richiedere eventuali informazioni in merito
e per verificare se conoscano di produttori che abbiano realizzato a suo
tempo adattatori ISA-to-PCI.