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L’opera immortale sarà un’avventura testuale

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fabrizio venerandi

unread,
Mar 26, 2020, 4:24:14 AM3/26/20
to
Segnalo un pezzo/riflessione scritto ieri sulle at come opere che
superano il tempo:

http://www.quintadicopertina.com/fabriziovenerandi/?p=1505

pgsfredda

unread,
Mar 26, 2020, 5:15:40 AM3/26/20
to
Il 26/03/20 09:24, fabrizio venerandi ha scritto:
> Segnalo un pezzo/riflessione scritto ieri sulle at come opere che
> superano il tempo:
>
> http://www.quintadicopertina.com/fabriziovenerandi/?p=1505

Ciao.
Come sempre, Fabrizio è "da venerare" non solo nel cognome... (battuta
squallida, trita e ritrita... :-) )

Trovo questo articolo stimolante come sempre.

Alcune riflessioni:

> La AT infatti ha questa caratteristica ibrida unica, di essere testo,
> di essere anche *tanto* testo, ma nascosto, parcellizzato, fruibile
> solo su richiesta, su espressa richiesta.

Molto vero. Elemento che richiede molta "pazienza" da chi la
"legge/gioca" ma che fa la differenza e che la rende particolarmente
attraente.

> solo andando e scavando all’interno si arriva alla intima conoscenza
> esoterica, a cose che potevano anche essere sotto gli occhi di tutti,
> ma erano nascoste.
In qualche modo è un'affermazione quasi "escatologica", che riflette un
modo di pensare e di vedere molto filosofici: l'essere umano "legge" la
propria esistenza scavando tra i misteri della propria vita.

> informazioni di una vita e che viene prodotto per un pubblico
> d’elite, capace di una lettura ergodica che vede l’esplorazione come
> modello, e non il piacere passivo dell’affabulazione.
Come sopra, ma detto anche meglio.

> L’opera mitica, quella a cui lo scrittore lavora per tutta la vita e
> che resta dopo di lui, non può essere un libro. Un libro è compiuto,
> mostra la volgarità delle sue pagine. L’opera mitica può essere solo
> qualcosa che ha ancora qualcosa di non detto dopo essere stata usata.
> L’avventura testuale e i suoi mondi restano vivi dopo la morte
> dell’autore, i suoi personaggi si muovono, interagiscono, creano
> nuove storie non ancora scritte.

Questa è un po' la tesi che serpeggia in tutto l'articolo. Tesi
affascinante e stimolante ma forse non del tutto condivisibile.
Molti testi, soprattutto quelli antichi, riportano messaggi e
informazioni non immediate perché deformate dal tempo o perché
volutamente misteriose.
Molti libri, come molte AT, lasciano al loro lettore lo spazio per
indagare signficati e tesi nascoste tra le righe.

Però il modo di scrivere di Fabrizio è sempre talmente attraente che mi
sentirei di dargli quasi ragione...

Grazie Fabrizio.

pg
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