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Biblos e Italbra: due sistemi a confronto

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Mar 3, 2009, 3:07:06 PM3/3/09
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CONFRONTO TRA BIBLOS E ITALBRA

Questo documento descrive le peculiarità della stampa Braille di Biblos,
mettendo in risalto le sue differenze rispetto a Italbra, un programma
italiano di trascrizione Braille del passato. Gli utilizzatori reali o
potenziali di Biblos potranno valutare e apprezzare l'innovazione
tecnologica e la flessibilità d'utilizzo di questa sezione del software, che
lo rende unico nel suo genere.
Biblos non può essere confrontato con altri programmi del passato, come
appunto Italbra (sviluppato dal CNR), poiché è un word processor completo,
mentre l'altro è un programma di trascrizione Braille privo di qualsiasi
funzionalità di videoscrittura. Siamo consapevoli che un confronto simile va
contro ogni ragionevole logica, per via dei diversi ambienti, diverse
filosofie, diversi modi di operare, diverse basi da cui partono i due
software. Tuttavia questo confronto si rivela necessario per dirimere le
resistenze e rimuovere gli ostacoli sorti negli "ambienti professionali" del
Braille italiano.
È convinzione dei tiflologi e dei trascrittori più conservatori che una
corretta disposizione tattile degli elementi complessi che compongono un
libro Braille, soprattutto in riferimento ai manuali scolastici, non possa
ottenersi più facilmente rispetto alle tecniche sino ad ora da loro
utilizzate. Non è più così. Tali opinioni sono solo dettate dal pregiudizio
e dall'ignoranza delle possibilità che offrono gli strumenti odierni, come è
appunto Biblos.
Italbra e le sue modalità di trascrizione sono oggi saldamente radicate
nelle massime istituzioni italiane per ciechi che si occupano di stampare
libri in formato Braille (Biblioteca per Ciechi Regina Margherita di Monza;
Stamperia Regionale Braille della Toscana; Stamperia Braille UICI per la
Sicilia). Queste istituzioni lamentano disagi e difficoltà nella produzione
di libri e manuali Braille, ritardi che i diretti fruitori di questi
materiali denunciano a gran voce da anni. Un fattore, a nostro avviso
importante, diretto responsabile di tali ritardi, è appunto la tecnologia
obsoleta utilizzata per la produzione Braille. Italbra oggi potrebbe essere
gradatamente sostituito da Biblos, il programma innovativo per la stampa
Braille, che permetterebbe anche lo svecchiamento dei sistemi e delle
tecniche adoperati. Le strutture che avviassero questa trasformazione, in
nessun modo onerosa, così come hanno più rapidamente fatto e continuano a
fare con soddisfazione gli utenti privati, otterrebbero benefici non
indifferenti, ottimizzando di gran lunga la produttività in termini
quantitativi e qualitativi, migliorando altresì la distribuzione delle
risorse economiche impegnate per tale processo produttivo.

Biblos è un programma di videoscrittura per i sistemi operativi Microsoft
Windows. È il primo software italiano per questo ambiente operativo che
permette di stampare un documento in Braille. Il software automatizza quasi
interamente il processo di stampa Braille, tanto da sollevare il cosiddetto
"trascrittore" dal lavoro di "trascrizione" classico, secondo le regole
dettate da Italbra. Non a caso attribuiamo i termini "stampa Braille" a
Biblos, e "trascrizione Braille" a Italbra, perché il percorso da documento
digitale a documento Braille cartaceo è di gran lunga più breve, lineare e
diretto con Biblos, rispetto a quello di Italbra, per cui l'assistenza di
operatori specializzati risulta indispensabile.

Italbra è un programma per ambiente operativo MS-DOS. Si compone di diversi
moduli eseguibili e di molti file di comandi per la loro esecuzione. Ogni
modulo eseguibile svolge specifici compiti, come quello per la trascrizione,
quello per la conversione di formati, quello per la stampa ecc..
L'interfaccia utente del modulo di trascrizione è a caratteri, tipica nella
sua classicità dell'ambiente MS-DOS. Per utilizzarlo non è possibile
avvalersi del mouse. Per eseguire un particolare comando bisogna scriverne
il nome (il più delle volte acronimi) nella linea di comando del sistema
operativo. Nella maggior parte dei casi bisogna specificare ulteriori
parametri per orientare i vari moduli nei compiti da svolgere. Italbra non
può stampare né con le stampanti USB né con quelle collegate in rete.
In un testo da trascrivere con Italbra necessita che vi siano particolari
caratteri in specifiche posizioni che orientano il programma nella fase di
trascrizione. Questi speciali caratteri vengono chiamati "caratteri di
controllo". Il compito di corredare i testi di caratteri di controllo è
delegato ai "trascrittori". Il lavoro dei trascrittori con Italbra non è
marginale, perché in base alla estensione del testo e alla qualità del
prodotto finale che si desidera ottenere, i trascrittori devono aggiungere
centinaia di caratteri di controllo, se non migliaia. Questo lavoro viene
effettuato in ambiente MS-DOS con programmi esterni a Italbra, che, come
abbiamo accennato, non dispone di funzionalità per l'editing di testi. Negli
ultimi anni è stato anche compilato un modello di documento (Italbra.DOT)
per Microsoft Word. Questo modello assegna a determinate combinazioni di
tasti la scrittura nel documento dei suddetti caratteri di controllo. Il
lavoro del trascrittore comunque non cambia: a cambiare e lo strumento con
cui svolgere quel determinato lavoro. Italbra rimane utilizzabile solo in
ambiente MS-DOS e le sue regole rimangono immutate.
Biblos è invece un word processor, alla stregua del famosissimo Microsoft
Word, eseguibile nell'ambiente operativo Windows. I caratteri di controllo,
utilizzati diffusamente per la trascrizione con Italbra, non hanno più senso
in Biblos, in cui non bisogna utilizzarne alcuno. Biblos utilizza le
caratteristiche tipografiche dei documenti sia per la stampa Braille, sia
per quella a inchiostro, a caratteri normali o ingranditi. Tutto ciò che
necessita al programma è contenuto nelle caratteristiche dei documenti,
documenti modificabili mediante i normali strumenti di videoscrittura,
tipici dei più diffusi word processor. L'ambiente grafico del sistema
operativo Windows permette all'operatore di utilizzare il programma mediante
la tastiera, il mouse, o qualsiasi altra periferica di puntamento. Oltre ai
lettori di schermo per non vedenti, Biblos può anche essere utilizzato con
programmi di ingrandimento caratteri o con programmi di riconoscimento
vocale. Biblos può stampare con qualsiasi periferica Braille (moderna o
datata) installata nel sistema operativo. È possibile utilizzare stampanti
con comunicazione seriale, parallela, USB, di rete (locali o remote).
L'operatore con Biblos deve saper stilare, impaginare e formattare un
documento, deve insomma saper fare videoscrittura. Questo lavoro, effettuato
rapidamente con gli strumenti messi a disposizione dal programma, non
necessita di particolari competenze e impegna moltissimo meno tempo rispetto
a quello di trascrizione necessario con Italbra. Infatti ci è giunta voce
che negli ambienti scolastici sino ad ora gli insegnanti e gli addetti ai
lavori si rifiutano di utilizzare Italbra o software simili, poiché sono
strumenti obsoleti e difficili da usare, eseguibili in un ambiente pressoché
sconosciuto ai molti, o sono software per nulla user friendly dalla dubbia
validità. Diversamente dall'ambiente di Biblos, in cui l'operatore ritrova
una interfaccia simile e conforme al conosciutissimo Microsoft Word, oggi
considerato uno standard de facto. Infatti affermiamo che chi sa usare MS
Word saprà utilizzare anche Biblos, e chi impara a utilizzare Biblos avrà
imparato a usare di conseguenza anche MS Word.
Dunque Italbra necessita di un testo "speciale" da trascrivere, e
soprattutto di specialisti che preparino quel testo, appositamente
manipolato con caratteri di controllo. Biblos invece stampa i formati
attuali di documenti digitali, e la qualità di stampa, sia a inchiostro sia
in Braille, dipende direttamente dalla qualità del documento visualizzato a
video o stampabile su carta semplice. Per questo ci riferiamo a "testi"
quando descriviamo le operazioni effettuate con Italbra, mentre utilizziamo
"documenti" quando descriviamo quelle di Biblos. Italbra tratta appunto
semplici testi, anche se nelle ultime versioni del programma (l'ultima del
2004), utilizza un modulo di conversione da RTF a semplice testo, ma i file
RTF possono essere solo in codifica ANSI. Gli attuali documenti RTF Unicode
non sono supportati, così come quasi tutte le caratteristiche degli RTF in
generale. Invece Biblos, essendo un word processor evoluto, può trattare i
più comuni formati di documento, dalle vecchie codifiche dei cosiddetti
"testi per ms-dos" alla codifica universale Unicode degli attuali documenti
RTF o DOC. Per completezza di informazione diciamo che Unicode è la codifica
sviluppata sin dal 1992 da un'authority internazionale in materia. Tale
codifica universale ospita tutti i caratteri di tutte le lingue del mondo,
comprese le lingue morte come il latino e il greco.

Il manuale di Italbra riporta che "è un programma di conversione
automatica di un normale file di testo in un altro file contenente la sua
trascrizione in Braille, pronto per essere stampato in forma tattile". I
termini "conversione automatica" però non ci sembrano appropriati, per via
di quei caratteri di controllo necessari nei testi trattati da Italbra per
effettuare una trascrizione tattilmente accettabile. L'operatore che prepara
un testo per la successiva trascrizione con Italbra, non "deve semplicemente
digitare il testo come se lo dovesse scrivere per essere stampato a
inchiostro", così come descrive il manuale. Se si volesse trascrivere con
Italbra un testo privo di caratteri di controllo, si potrebbe sicuramente
farlo, come d'altronde lo si potrebbe stampare a inchiostro, ma in entrambi
i casi si otterrebbero stampe semplicisticamente lineari, prive di
formattazione e impaginazione. C'è da aggiungere che un simile modo di
operare, quello descritto nella guida di utilizzo di Italbra, risponde
marginalmente a verità solo se si accosta l'utilizzo di tale programma a a
stampanti a margherita o ad aghi, periferiche di stampa a carattere da
almeno quindici anni ampiamente superate.
La trascrizione Braille automatica è invece più propriamente attribuibile a
Biblos, poiché non necessita di alcun intervento aggiuntivo e specialistico
ai documenti originari, documenti modernamente formattabili e impaginabili e
quindi utilizzabili così per la stampa grafica con le attuali stampanti
laser o a getto d'inchiostro, come per la stampa a carattere mediante le
stampanti Braille.

Le regole basilari del Braille, sia con Italbra che con Biblos, vengono
automaticamente applicate. In via esemplificativa vengono trascritti i
numeri e le lettere maiuscole. Tuttavia Biblos, data l'apertura
internazionale ai codici Braille di altre nazioni, permette all'utente anche
la personalizzazione e l'applicazione o meno di questi segni Braille. Nel
nazionale Italbra invece questi prefissi sono segni e regole forzatamente
applicate dal programma.
Non va mai dimenticato che Biblos è uno strumento di lavoro utilizzabile
internazionalmente, al contrario di Italbra che effettua sillabazione e
trascrizione dei testi utilizzando nella maggior parte dei casi le regole
della lingua e del Braille italiani. Italbra può trascrivere utilizzando le
codifiche del Braille italiano tradizionale o 1998, trascrive testi
utilizzando le differenti regole adottate a "Firenze" e a "Monza" e infine
trascrive i codici di greco o di matematica semplice. In riferimento alla
sillabazione delle parole e alle regole della lingua italiana, Italbra
inserisce in base a dei calcoli di convenienza il trattino di sillabazione a
fine o inizio riga. Tuttavia le normali regole di sillabazione impongono a
chi scrive di utilizzare il trattino solo a fine riga. Questo comportamento
si è tradotto negli anni in un danno per il lettore non vedente, soprattutto
ragazzi in età scolare, persone che ancora oggi credono impropriamente che
le regole ortografiche consentono di inserire un trattino di sillabazione a
inizio riga. I tiflologi e le strutture che hanno collaborato allo sviluppo
di Italbra dicono che Tale imposizione è stata adottata per risparmiare
carta Braille. Tutt'oggi le massime istituzioni succitate continuano a
stampare libri in cui i trattini di sillabazione sono posti in codesto modo.
Per ciò che riguarda Biblos, siamo orgogliosi di dire che questa modalità è
stata scartata a priori poiché fuori da ogni logica e ogni regola
ortografica. Infatti non pensiamo che risparmiare un paio di fogli su cento
possa giustificare un palese errore di scrittura, errore che poi viene
appreso da chi legge. Le regole di sillabazione Biblos le applica
correttamente ponendo, ove necessario, il trattino di sillabazione solo a
fine riga. Il sistema altresì permette di scegliere e/o personalizzare le
lingue di sillabazione che l'operatore desidera utilizzare o compilare.

Il manuale di Italbra dice: "Per indicare al programma come deve trattare
alcune parti del testo" "sono previsti speciali caratteri di controllo che
devono essere inseriti come se appartenessero al testo". "Le parti di testo
indicate come titoli sono disposte centrate nella pagina, dopo un controllo
della loro posizione: se cadono in fondo ad una pagina vengono
automaticamente spostate all'inizio della successiva".
In Biblos Già sappiamo che non necessitano caratteri di controllo. I titoli
di un documento vanno formattati propriamente utilizzando i livelli di
struttura del paragrafo. Legare il livello di struttura con le proprietà di
allineamento di un paragrafo, come fa semplicisticamente Italbra, è una
forzatura. In Biblos l'allineamento di un paragrafo si ottiene facilmente,
sia esso un titolo, una firma, una data, il nome di un autore. Un paragrafo
può essere allineato a sinistra, a destra, può essere centrato o
giustificato. Biblos rispetterà la formattazione di un paragrafo stampandolo
esattamente come desidera l'utente, in Braille o a inchiostro. In via
esemplificativa, per centrare un paragrafo, sia esso un titolo o meno, è
sufficiente spostare il cursore su di esso e premere la combinazione di
tasti "control+a" (è la combinazione di scelta rapida da tastiera simile
alla versione italiana di Microsoft Word). Oppure si può cliccare col mouse
sul relativo pulsante della barra degli strumenti. Oppure si può utilizzare
la più completa gestione dei paragrafi, in cui l'allineamento è solo una
delle tante impostazioni sceglibili. Per quanto riguarda il collegamento di
stampa di un paragrafo con quello che lo segue, Biblos può applicare questa
regola (ed altre) in base alle scelte dell'operatore su qualsiasi tipo di
paragrafo.
Ancora il manuale di Italbra riporta: "I titoli vengono anche memorizzati in
un file di servizio, insieme al numero della pagina Braille di collocazione,
per permettere, alla fine del testo, la composizione automatica
dell'indice".
In Biblos l'indice di un libro può essere posizionato liberamente una o più
volte in qualsiasi parte del testo. La numerazione delle pagine dell'indice
può avere sia il numero di pagina Braille, di pagina a inchiostro, e di una
modalità aggiuntiva chiamata "pagina reale" con cui si può specificare il
numero di pagina del cartaceo da cui il libro è stato acquisito.
Per ciò che riguarda la stampa degli stili del testo, Italbra dice: "Possono
essere indicate le parti del testo scritte in corsivo o in grassetto, per
l'inserimento automatico dei relativi segni, con le regole consuete".
NDR. Ci preme sottolineare che l'indicazione di tali stili viene
pazientemente fatta dal trascrittore.
Biblos, basandosi sugli stili presenti in un documento, quindi senza
l'indicazione manuale di caratteri di controllo, può a scelta
dell'operatore stampare in Braille gli stili di grassetto, corsivo,
sottolineato e barrato, anche in combinazione tra loro. Tutti i codici
Braille degli stili possono essere programmati dall'operatore.
Sia Biblos che Italbra dispongono di funzionalità per la stampa dei numeri
di pagina. Con entrambi i software si può scegliere anche la posizione nel
foglio e il tipo di numerazione (decimale, romana, e in Biblos anche
esadecimale). Tuttavia in Biblos il numero di pagina può essere
personalizzato mediante una maschera di valori e variabili. Italbra permette
di specificare due livelli di numeri di pagina: Braille o a inchiostro. Il
numero di pagina a inchiostro deve necessariamente essere indicato
manualmente dal trascrittore. Biblos permette la scelta e la
personalizzazione di tre livelli di numeri di pagina: Braille, a inchiostro
e reale. I primi due sono automaticamente trattati dal programma, il terzo
deve essere indicato dall'operatore perché fa riferimento alla pagina
cartacea da cui il documento è stato acquisito. Ma Biblos possiede delle
facilitazioni anche per questo.
In riferimento a una anteprima il manuale di Italbra scrive: "Permette di
visualizzare direttamente il testo formattato sullo schermo e di stamparlo
in nero per la sua verifica prima della stampa Braille."
Biblos invece dispone di una finestra di anteprima Braille, che mostra il
documento così come sarà stampato, in due modi diversi: testuale e reale. La
modalità testuale, con prefissi e suffissi colorati, permette all'operatore
di controllare l'esattezza della trascrizione.
Sappiamo che le istituzioni del settore, prima di stampare un libro Braille,
stampano interamente il libro con una stampante a inchiostro. Questo modo di
operare, come abbiamo letto, viene citato anche nel manuale di Italbra. A
noi che disponiamo in Biblos di una finestra di anteprima veramente
funzionale, ci sembra un enorme spreco di risorse, anche in rispetto
dell'ambiente. Chi utilizza Biblos controlla il risultato finale
direttamente sul monitor, senza sprecare ingenti fogli di carta che poi
verranno cestinati.

Chiediamo a questo punto venia a Italbra se con Biblos non si possono
stampare ancora le cornicette per abbellire le copertine. Sarà fatto anche
questo, dopo aver ottemperato allo sviluppo di funzionalità a nostro avviso
ben più importanti. Ad ogni modo, per sopperire trasversalmente a tale
mancanza, diciamo che Biblos in coppia con alcuni tipi di stampanti riesce a
produrre stampe anche a lettere tattili, ossia le normali lettere
dell'alfabeto da toccare. E scusate se è ben poco rispetto alle cornici.

Siamo alle battute finali e preferiamo ora concentrarci solo su Biblos,
anche per via dell'assenza di cose simili in Italbra. Dunque punti di forza
di Biblos si rivelano sia le tabelle di trascrizione sia gli elenchi
personalizzabili di sillabe. L'unione di questi due settori del programma
dànno alla stampa in Braille ancor maggiore flessibilità, permettendo
all'utente una personalizzazione e un ampiamento pressoché infiniti.
L'utente può creare tutte le tabelle di trascrizione che desidera, di
qualsiasi lingua, viva o morta, o di qualsivoglia codice. Lo stesso utente
può decidere se utilizzare la sillabazione delle parole, e decidere quale
lingua di sillabazione compilare e/o utilizzare. Biblos può stampare
utilizzando sia la tabella di trascrizione di italiano tradizionale o della
rivisitazione del Braille italiano 1998. Può altresì stampare in qualsiasi
altro codice, poiché la struttura delle tabelle di trascrizione non si
limita a ospitare la semplice linearità delle tabelle Braille di primo grado
(le suddette), ma permette, grazie a dei codici programmabili mediante un
efficiente linguaggio di espressioni regolari, di aggiungere anche tabelle
Braille di grado avanzato, Braille contratto, tabelle tecniche per la
matematica, per qualsiasi lingua, o per qualsivoglia altra sperimentazione e
personalizzazione che l'utente desidera approntare. Infatti già ora con
Biblos sono distribuite tabelle per stampare documenti in spagnolo,
francese, inglese, esperanto. Sono altresì disponibili tabelle per stampare
in Braille inglese di grado 2 e in italiano stenografico, codice che in
Italia non era mai stato avvicinato all'informatica.

Probabilmente in futuro aggiungeremo altri paragrafi a questa relazione,
sempre se lo riterremo necessario. Ora, per concludere questo nostro
confronto, terminiamo aggiungendo che Biblos stampa automaticamente
paragrafi e tutte le caratteristiche ad essi associate (rientri, interlinea,
spaziatura, allineamento, collegamento), elenchi puntati e numerati, anche
in una rappresentazione nidificata ad albero, titoli, indici, tabelle,
tabulazioni e note.
Arrecheremmo una grave offesa a questo programma se alla fine di questo
confronto non dicessimo che la stampa Braille è solo uno dei settori di
questo Word Processor: Biblos fa molto di più!
Finiamo dicendo che Biblos è un software giovane. La sezione riguardante la
stampa Braille viene sviluppata da fine 2007 e in poco più di un anno ha
raggiunto dei traguardi ragguardevoli, in ottica internazionale. Biblos è
tutt'ora un software in continua evoluzione e, pur essendo già un software
evoluto, per esso ci sono in cantiere molte altre novità. L'ideatore e
programmatore, Giuseppe Di Grande (chi vi scrive), è giorno dopo giorno in
piena fervida attività.

27 febbraio 2009
Giuseppe Di Grande

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