Inferno in A1: due morti assurde
Ambulanza centrata da un'auto: paziente perde la vita. E in serata
falciato un pedone
Due incidenti pazzeschi, di quelli difficili perfino da immaginare:
uno ieri mattina e l'altro, molte ore più tardi, quando già era buio. Ma il
tratto dell'Autosole è lo stesso, nemmeno un paio di chilometri di distanza
tra le due tragedie. Nella prima _ sulla corsia Sud, all'altezza del
cavalcavia di via Mantova _ un'ambulanza che si ribalta, la paziente a bordo
che muore. Un meccanico del soccorso stradale che finisce, gravissimo, in
Rianimazione.
Una manciata di ore dopo ed è un altro allarme rosso: un uomo che
tentava di attraversare a piedi l'autostrada, di fronte all'autogrill di
Cortile San Martino, dalla Nord alla Sud. Una follia che ha pagato con la
vita.
Le 9,30 di ieri mattina, l'ora della prima tragedia: due gli
schianti, in successione, che hanno provocato quel finimondo.
Il primo era una cosa da niente: una Fiat Punto targata Roma
(condotta da un uomo di nazionalità tedesca) si ferma sulla corsia di
sorpasso, dopo aver urtato il new jersey. Subito dopo, passa un'ambulanza
della Croce Rossa di Codogno che sta trasferendo una paziente in una clinica
di Modena. Un trasporto di «routine» (la donna non era in gravi condizioni),
quindi l'autista d'istinto si ferma, per vedere se il conducente della Punto
ha bisogno di aiuto. Posiziona il triangolo duecento metri più indietro,
aziona il dispositivo luminoso per segnalare l'ostacolo al traffico in
transito sulla Sud.
Dalla carrozzeria Maccanelli di via Colorno, intanto, si è già messo
in moto Andrea Falbo, 40 anni, sposato e padre di due bambini. Raggiunge
l'A1, si ferma anche lui sulla terza corsia, scende dal carroattrezzi per
«agganciare» la Punto.
La manovra fila liscia (gli automobilisti vedendo da lontano le
segnalazioni, si spostano sulla seconda) finché sulla corsia di sorpasso
arriva una Passat a velocità sparata: al volante c'è H.F., 44 anni, di
Caravaggio in provincia di Bergamo. L'uomo non si accorge di nulla e
travolge tutti quanti i mezzi già fermi: ambulanza, Punto e carroattrezzi.
Uno schianto impressionante. L'ambulanza si gira su se stessa a 90 gradi, si
ribalta e poi ricade su un fianco. Andrea Falbo, che in quel momento stava
parlando al cellulare (molto probabilmente per avvertire la sala radio),
resta schiacciato tra i due mezzi, mentre per un soffio l'infermiere e
l'autista dell'autolettiga riescono a scansarsi.
Sul lettino dell'ambulanza, diretta a Modena, c'era Anna D'Adda
Bubenikova, 57 anni, originaria di Praga e residente da molti anni a
Cornogiovine, nella bassa lodigiana. Sposata con un italiano, due figlie, da
quando era rimasta vedova viveva sola in una villetta di questa frazione
affacciata sul Po.
Per lei, che era rimasta sola a bordo del mezzo di soccorso, non c'è
stato niente da fare: è morta sul colpo. L'unica, pur misera, consolazione:
che non si sia accorta di niente, visto che era sotto sedativi e al momento
dell'impatto, stava dormendo. La salma si trova ora all'Istituto di medicina
legale.
Sul luogo dell'incidente si è concentrato, imponente, lo spiegamento
dei soccorsi: Falbo è stato trasportato sull'eliambulanza inviata dalla
centrale operativa del «118» al Maggiore, dove poi è stato sottoposto a un
delicatissimo intervento alle gambe per stabilizzare i femori. Le sue
condizioni restano molto gravi. Trasportato all'ospedale di Reggio Emilia il
conducente della Passat: non pare abbia riportato gravi conseguenze.
Sull'A1, anche gli uomini delle Stradali di Reggio (cui spetterà la
ricostruzione della dinamica) coadiuvati dai colleghi di Parma, più una
squadra dei vigili del fuoco (sette uomini più l'autogru) è arrivata dalla
caserma di via Chiavari. Mentre si aspettava l'autorizzazione alla rimozione
della salma, l'autostrada piombava nel caos. Le code in direzione sud hanno
raggiunto gli otto chilometri.
Il casello in entrata di Parma, alle 10,50 è stato chiuso. Oltre a
tutti quelli che erano rimasti imbottigliati sulla sud, la paralisi ha
coinvolto lunghi tratti della tangenziale, dove si è riversato il traffico.
L'Autosole è stata riaperta alle 12,40.
l.f.
--
VdS Marco Giglioli
Comitato Locale Cri di Sorbolo (PR)
-- opinioni personali --
Marco Giglioli <Marcog...@liberto.it> wrote in message
MJa3a.118364$ZE.32...@twister2.libero.it...
>tieni duro collega siamo tutti con te.
>nino v.d.s. cri catania
>p.s.: se qualcuno ha notizie del collega coinvolta ci faccia sapere le sue
>condizioni, grazie
>
Anche io faccio il mio il bocca al lupo a questo ragazzo, sperando
possa stare bene...
Troppo spesso leggiamo sui giornali di incidenti, in generale....
Troppe volte in questi incidenti rimangono conivolti operatori del soccorso,
persone che intervengono sul luogo di questi incidenti per risolvere
problemi di carattere meccanico, sanitario,ecc..., causa la disattenzione e
l'alta velocità che alcuni conducenti tengono lungo le strade.
Forse allora c'è da domandarsi se c'è troppa poca sicurezza sulle strade o
in questo caso sulle autostrade, soprattutto in caso di incidenti. Da quello
che ho letto chi ha iniziato le manovre di soccorso non aveva l'appoggio di
una pattuglia della stradale, di un mezzo della società autostrade che
regolamentasse il traffico...perchè? E' quel "filava tutto liscio" che mi
lascia perplesso....come possiamo lasciare la nostra vita nelle mani del
caso?
Certo tutte le misure di sicurezza (triangolo, dispositivi di emergenza)
erano stati attivati correttamente, ma si sa dove le auto sfrecciano a 130,
140, 150......km/h, 200 mt. non sono niente e la sicurezza non è mai troppa.
E' ora che si faccia qualcosa di più, che vengano regolamentati dei
protocolli di intervento in caso di incidente sulle autostrade (i mezzi di
soccorso non intervengono finchè il traffico non viene regolamentato dal
personale preposto...ad es.): molte volte agiamo d'istinto, magari travolti
da una propensione troppo alta di aiutare chi è in difficoltà. Troppe volte
si è pianto per queste disgrazie.
> Una manciata di ore dopo ed è un altro allarme rosso: un uomo che
> tentava di attraversare a piedi l'autostrada, di fronte all'autogrill di
> Cortile San Martino, dalla Nord alla Sud. Una follia che ha pagato con la
> vita.
Beh, c'è chi è troppo altruista, ma c'è anche chi non vuole bene a se
stesso....un paradosso.... : (
Infine auguri all'amico Andrea di una pronta guarigione.
Federico