Non saranno considerate come condizioni idonee a privare una
formazione od uno stabilimento sanitario della protezione stabilita all'art.
19:
1) il fatto che il personale della formazione o dello stabilimento sia
armato e usi delle armi per la difesa propria o per quella dei suoi feriti e
dei suoi malati;
2) il fatto che, in mancanza di infermieri armati, la formazione o lo
stabilimento siano protetti da un picchetto, da sentinelle o da una scorta;
3) il fatto che nella formazione o nello stabilimento si trovino armi
portatili e munizioni ritirate ai feriti e ai malati, non ancora consegnate
al sevizio competente;
4) il fatto che personale o materiale del servizio veterinario si
trovino nella formazione o nello stabilimento senza che ne siano parte
integrante;"
Qualcuno sa aiutarmi?
Grazie mille,
Nicola.
Se è per questo esiste anche un ministero delle pari oppurtunità che
dovrebbe garantire propio questo: io obiettore non posso partecipare a molti
concorsi pubblici, quindi per le pari opportunità dovrei avere vantaggi da
qualche altra parte, pue perchè ormai il militare sta diventando non
obbligatorio e entrano anche le donne, noi siamo stati costretti a scegliere
e quelli di oggi no, quindi.... E comunque chiha fatto l'obiettore 15 anni
fa per esempio non vedo perchè nel frattempo non possa aver cambiato idea
...
Si dovrebbe intentare una causa e vedere cosa succede, di certo è una
ingiustizia in generale. La stessa cosa è per la forestale, e non so se lo è
anche per i vigili del fuoco...
Non ti rimane che prendere un avvocato, e fammi sapere.
Ciao Federico.
> Qualcuno sa aiutarmi?
>
> Grazie mille,
>
> Nicola.
Ti rispondo secondo ciò che risulta a me.
Innanzitutto tu stai confondendo (o era confuso chi ti ha riferito) ciò
che la Convenzione di Ginevra dice riguardo gli stabilimenti sanitari di
un esercito e ciò che invece riguarda la Croce Rossa come organizzazione
autonoma. Chi fa parte della sanità militare rimane pur sempre arruolato
in un esercito e quindi è abilitato all'uso delle armi; se costui
si trova in un edificio, una ambulanza, una nave, un treno o indossa un
bracciale che recano il simbolo della convenzione di Ginevra (la croce
rossa su sfondo bianco) è considerato neutrale ma rimane comunque un
soldato. Un'altra cosa è far parte della Croce Rossa come
organizzazione internazionale o associazione nazionale autonome da
qualsiasi esercito (anche se, in effetti, il Corpo Militare della C.R.I.
è ausiliario delle Forze Armate). L'articolo 22 del III capitolo
della convenzione che tu citi si riferisce al primo caso cioè a militari
veri e propri e non ad associati alla Croce Rossa.
Non mi risulta che gli obiettori di coscienza siano esclusi a priori
dall'arruolamento nel Corpo Militare della C.R.I. Se nascono
difficoltà in proposito, ciò deriva dal fatto che non è logico pensare
che chi rifiuta l'arruolamento in un esercito, la cui peculiarità
è l'organizzazione militare, desideri poi far parte di un corpo
anch'esso ad organizzazione militare. Sarà a discrezione dei
responsabili del C. M. C.R.I. l'assenso all'arruolamento in
base alle giustificazioni addotte dall'interessato. Il regolamento
del Corpo non parla degli obiettori perché semplicemente nel 1936 non
erano previsti dalla legge; tutt'al più c'erano i renitenti
alla leva che erano esclusi a priori perché gravati da pendenze penali.
Quindi, secondo me, se un obiettore viene escluso non è perché non sa
usare le armi ma per la citata incongruenza nello scegliere
l'obiezione e allo stesso tempo voler far parte di una
organizzazione militare. D'altronde può essere arruolato anche chi
non ha svolto il servizio di leva (e che quindi potrebbe non sapere
usare le armi); l'importante è che dimostri di conoscere il
regolamento di disciplina militare. E poi non mi risulta che chi presta
servizio nel Corpo possa essere, anche solo ipoteticamente, dotato di
armi.
Il regolamento del Corpo dice che chi è arruolato nel ruolo normale,
cioè chi non ha obblighi militari verso le Forze Armate ( i riformati,
per esempio), deve rispondere sempre alla chiamata del Corpo stesso, in
tempo di pace e di guerra; gli iscritti nel ruolo speciale ( cioè quelli
che hanno obblighi militari) rispondono alla chiamata solo in tempo di
pace, dato che in tempo di guerra hanno la precedenza su di loro le
Forze Armate. Gli obiettori di coscienza penso siano da equiparare
a chi ha obblighi militari, nel senso che in una eventuale guerra
dovranno rispondere al richiamo , anche se poi verrebbero assegnati alla
protezione civile o alla Croce Rossa (secondo me intesa, in questo caso,
come associazione "civile"). Al limite, un obiettore di
coscienza che riuscisse ad essere arruolato nel Corpo Militare della
C.R.I., in caso di guerra dovrebbe rispondere alla chiamata dello Stato
(e non della C.R.I.) il quale potrebbe nuovamente assegnarlo alla Croce
Rossa. Ma questo è un puro esercizio mentale&
Spero di non averti confuso ancora di più le idee :-)
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Si andrebbe dalla insubordinazione alla mancata
> consegna che è un reato abbastanza grave.Purtroppo l'anomalia tutta
nostrana
> del corpo crea spesso degli equivoci, però resta il fatto che con le
attuali
> leggi gli appartenenti al corpo sono e restano dei militari con una
> struttura ed una catena di comando del tutto simile a quella delle FF.AA.
di
> cui sono una forza ausiliaria e non un corpo estraneo.
Ripeto che se l'uso delle armi è previsto esplicitamente da qualche
regolamento mi va bene, diversamente se questo resta solo in linea teorica
possibile. Non puoi dire a tutti gli obiettori che regolarmente si
presentano (e spesso si tratta di medici ed infermieri) non puoi aderire al
corpo perchè in teoria potresti trovarti ad avere un'arma in mano. Queste
persone chiedono di poter svolgere il loro lavoro dove serva niente altro.
Forse mi sbaglio ed in questo caso mi scuso, ma ti chiedo di citarmi qualche
normativa o regolamento che parli di questo.
Grazie,
Nicola.
Quello che dicono MARIO e MAXZ non sono opinioni, ma dati di fatto. Mettiti
il cuore in pace e pazienta fino a che non cambieranno le leggi. Ciao
> Il Corpo Militare della CRI non può arruolare obbiettori di coscienza.
> L'uso delle armi leggere di cui tante altre volte si è discusso in questo ng
> e che, seppur in linea teorica, è previsto ed essendo il corpo soggetto al
> regolamento di disciplina militare e alle leggi penali militari risulterebbe
> inconcepibile che, in caso di necessità ed a seguito di un ordine, questo
> non venisse eseguito. Si andrebbe dalla insubordinazione alla mancata
> consegna che è un reato abbastanza grave.Purtroppo l'anomalia tutta nostrana
> del corpo crea spesso degli equivoci, però resta il fatto che con le attuali
> leggi gli appartenenti al corpo sono e restano dei militari con una
> struttura ed una catena di comando del tutto simile a quella delle FF.AA. di
> cui sono una forza ausiliaria e non un corpo estraneo.
> Maxz
Non sono d’accordo e il motivo è semplice: la vecchia legge
sull’obiezione di coscienza (n.772 del 1972) rimasta in vigore sino al
1998 prevedeva che (art. 1) “gli obbligati alla leva che dichiarano di
essere contrari in ogni circostanza all'uso personale delle armi per
imprescindibili motivi di coscienza possono essere ammessi a soddisfare
l'obbligo del servizio militare nei modi previsti dalla presente legge
[…]” e questa non è una novità. Però era previsto che (art. 5) “i
giovani ammessi ai benefici della presente legge devono prestare
servizio militare non armato o servizio sostitutivo civile […]. In
pratica si affermava che si poteva essere obiettori di coscienza
sull’uso delle armi e contemporaneamente svolgere il servizio militare
(con esclusione dai servizi armati). Ancora (art. 10) “In tempo di
guerra gli ammessi a prestare servizio militare non armato o servizio
sostitutivo civile possono essere assegnati a servizi non armati, anche
se si tratta di attività pericolose.” Ora chiedo perché chi è stato
obiettore di coscienza “militare” secondo la vecchia legge e avendo
prestato servizio nelle Forze Armate, non potrebbe farlo anche nel Corpo
Militare della CRI, in cui, in linea di massima (se non per ipotesi
remote), le armi non si usano proprio (e se anche si usassero, come si è
visto, ciò non costituirebbe un ostacolo al rispetto delle leggi
militari)? Certo, con la nuova legge (n.
230 del 1998) le cose sono cambiate e non è più possibile svolgere il
servizio militare non armato. Però non viene citato espressamente il
Corpo Militare della CRI (“coloro che sono stati ammessi a prestare
servizio civile è vietato partecipare ai concorsi per l'arruolamento
nelle Forze armate, nell'Arma dei carabinieri, nel Corpo della guardia
di finanza, nella Polizia di Stato, nel Corpo di polizia penitenziaria e
nel Corpo forestale dello Stato o per qualsiasi altro impiego che
comporti l'uso delle armi”) e questo dà margini di interpretazione. Io
rimango dell’idea che il fatto che il Corpo Militare CRI sia “ausiliario
delle Forze armate” e i suoi componenti siano soggetti alle leggi
militari non significhi automaticamente che si possa aver a che fare con
l’uso delle armi e che quindi possa essere escluso dall’arruolamento chi
ne “obietta” l’uso; d’altronde se prima era possibile tecnicamente
essere obiettore e militare allo stesso tempo (cioè non utilizzare le
armi e rispettare comunque i regolamenti militari) non vedo perché
questo non dovrebbe essere possibile anche all’interno del Corpo
Militare della CRI. Comunque possiamo rimanere mesi a discutere su
questa cosa e non cavarne piede, vista la varietà di leggi in questione,
di cui qualcuna vecchia di parecchi decenni, (una per tutti il R.D. del
1936 che regola il funzionamento del Corpo)
Ciao ciao
Agli ammessi al servizio civile è vietato partecipare ai concorsi per
l'arruolamento nelle Forze Armate, nell'Arma dei Carabinieri, nel Corpo
della Guardia di Finanza, nella Polizia di Stato, nel Corpo di Polizia
Penitenziaria e nel Corpo Forestale dello Stato o per qualsiasi altro
impiego che comporti l'uso delle armi.
Saluti Maxz
"Mario Putzolu" <mar...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:2614f8fd9785de731ff...@mygate.mailgate.org...
> [.]" e questa non è una novità. Però era previsto che (art. 5) "i
> giovani ammessi ai benefici della presente legge devono prestare
> servizio militare non armato o servizio sostitutivo civile [.]. In
> ..più banalmente leggersi bene le CdG...
Nooooo!!!
Ma che scherzi!!!
Troppo difficile!
Colgo l'occasione per fare una domanda di tipo "amministrativo".......
I richiami posso essere, come credo sappiate, con assegni e senza assegni.
Normalmente, nei pochi richiami con assegni che ho fatto, la mia situazione
era:
- Giustificato al lavoro continuando a prendere lo stipendio del mio lavoro
- Retribuito in CRI CM secondo il mio grado con delle trattenute dovute al
fatto che gią prendessi lo stipendio al mio lavoro
(contingenza??)
Normale che se al mio lavoro prendessi 10 e in CRI CM prendessi 20 opterei
per prendere i solo 20 del CM.
Un paio di giorni fa perņ un Tenente mi ha detto di una circoalare che vieta
il "doppio stipendio". Io anche questa volta (sono richiamato per la
sfilata) sono andato in amministrazione dove ho compliato il solito modulo
in cui indico la mia posizione lavorativa, il datore, il
reddito...ecc...ecc..... Di questa cosa non me ne hanno parlato.
QUALCUNO NE SA QUALCOSA????????????
GRAZIE!
Non sono d'accordo, io sono contrario all'utilizzo delle armi, ho intenzione
di fare l'obbiettore, ma ho una stima enorme delle capacità organizzative e
logistiche dei militari e le apprezzo enormemente quando le vedo all'opera
in qualcosa che non sia un conflitto... mi viene in mente il grande
contributo del battaglione San Marco durante il recente terremoto in Molise.
Giggi
VdS Roma Nord
> "Ten.Drogo" <a...@me.it> ha scritto nel messaggio
> news:BAF5C842.F48A%a...@me.it...
>
>
> Un paio di giorni fa però un Tenente mi ha detto di una circoalare che vieta
> il "doppio stipendio".
Il mio ultimo richiamo "pagato" è del 2000. Ma non mi risulta che questa
norma sia in essere. Ho appena chiamato un mio amico capitano che lavora
alla Caserma Pierantoni. Mi saprà dire. Per ora ti confermo I "doppio
stipendio"
Io anche questa volta (sono richiamato per la
> sfilata)
come militare? Scusami la battuta... Ma a chi ti sei raccomandato?
Io lo chiedo da dieci anni e non ci riesco, non ho santi in paradiso, mi
dico sempre che essendo un ufficiale I posti sono pochi e c'è sempre
qualcuno che merita più di me.
Siete, se non erro, un compagnia di 81 elementi solo di Roma o anche di
altre regioni d'Italia? Vi stae allenando?
Ten.Drogo
> come militare? Scusami la battuta... Ma a chi ti sei raccomandato?
A nessuno. Anzi. Mi hannoc hiamato la prima volta e ho declinato. Alla
seconda non ho potuto dire no...
> Io lo chiedo da dieci anni e non ci riesco, non ho santi in paradiso, mi
> dico sempre che essendo un ufficiale I posti sono pochi e c'č sempre
> qualcuno che merita piů di me.
Con noi ci sono un Sottotentente ed due Tenenti richiamati, oltre a due
capitani effettivi.
> Siete, se non erro, un compagnia di 81 elementi solo di Roma o anche di
> altre regioni d'Italia? Vi stae allenando?
Siamo 81 tra effettivi e richiamati, anche se in questi giorni non arriviamo
mai a 81. C'č anche qualcuno di fuori regione, ma fanno sempre capo al IX
Centromiles........
> "Ten.Drogo" <a...@me.it> ha scritto nel messaggio
> news:BAF6F02A.F4AB%a...@me.it...
>
> Siamo 81 tra effettivi e richiamati, anche se in questi giorni non arriviamo
> mai a 81. C'è anche qualcuno di fuori regione, ma fanno sempre capo al IX
> Centromiles........
>
Ah... Ecco siete tutti del IX... Spiegato tutto. Roma imperat...
Ten.Drogo