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16 feb 2007, 20:14:25
Riccardomustodario
L’Alieno Superiore
L’Alieno Superiore
Capitolo Unico
La strada declinava lungo i bordi, quando con un saltello si portava alle pareti - pensiero scivolato ero già stato archiviato, da poster fotografato, per cartelloni pubblicitari: disincantato! - Era forse il tempo di pensare all’armonia tra la tromba delle scale brulicante di persone frettolose di recarsi da un piano l’altro, evitando di servirsi degli ascensori sempre a pieno regime negli orari di punta?
Sui ballatoi una porta spalanca i suoi interni all’improvviso, dopo aver carpito nei cigolii dei cardini la mia attenzione e prima che richiuda c’è sempre un’altra mano pronta, sbucante dal nulla ad allontanarla dal battente. - Continuavo a marciar scalini, con lo stesso ardire di un appuntamento con “ Al di là senza tempo “ - solo freschezza di primo mattino.
La ricezione era una sala grande, con tante persone disposte circolarmente, teste filo spinato trincea - sagome sedute lungo il perimetro ambientale in paziente attesa con tanto di scritta di ritorno in trono mentale “ Le emorroidi si combattono con il freddo “ e come si presenteranno, mi chiedevo, gli interni del colon?
Alcuni nel loro pallore, sebbene giovanissimi, salivano sulla bilancia dal piatto sbiancato di porcellana, a stenti l’ago si muoveva sotto la gentile pressione del paziente seguito dallo sguardo vigile dell’infermiera, la quale annotava immersa, appieno, nella surreale atmosfera apocalittica di un’apertura oltretomba mancata. - Riappare la crocerossina dalla volta passata, quando ho visto le stelle.
Fantasmi spazzati via dalla memoria in camice bianco non incontro nel lungo corridoio dove sono diretto là in fondo con tanto di porta, la quale non s’apre al passo cadenzato che rimbomba nel budello di muratura quadrata; il suono aggredisce al parietale destro, quello del design e delle manifestazioni artistiche or al sinistro per la scienza che non vuole arrecare danni - praticamente ambidestro, come da pensiero speranzoso ingigantisca la porta avvicinandola, fino a trovarmela aperta, una volta giunta a tiro di calcio e subito un’altra ancora si presenta agli occhi a pochi metri dalla precedente, la quale dopo l’entrata rincula silenziosamente e senza affanni.
Sono ormai lontano dalla ressa dei corridoi più centrali. - Inserisco la mano nell’alloggio incassato della porta che fa da maniglia e con una sbracciata veloce all’altezza dello stomaco la noto e la sento scorrere orizzontalmente lungo la cintola; finita la sua corsa apre la scena ad un sano ambiente essenziale, asettico, ambulatoriale: lettino alto in primo piano con una sedia accanto e dei mobili sistematici da laboratorio, i quali occupano tutta una parete fino a formare una elle incontrando non ricordo cosa, la quale ben si coniuga alle altre suppellettili lungo i muri, su uno di essi giganteggia il poster del corpo umano in bella mostra. Continuo l’ispezione visiva del nuovo ambiente, annotando nella memoria una coperta, una porta, sicuramente del bagno, ed al centro della sala, tenuto dall’alto, un monitor dalle lunghe braccia snodate ovviamente c’è tutto, eccetto la finestra, la quale per la verità non serve, in perlustrazioni da interni delicati. Perdinci! Annoto tutto quanto? Devo vendergli gli arredamenti nuovi? Veramente mi dà fastidio pensare sono lì da ammalato?
28/7/2003
Le comete girano nell’Universo spazzate dal vento solare e nelle galassie risulteranno più dei granelli di sabbia. - Guardo col senno del poi quella pista tortuosa che abbiamo nella pancia e scopro un francobollo chiamato ernia sul pacco intestinale del poster attaccato alla parete. Sembra messo lì a bella posta. - Inutile aggiungere avverto un fastidio da quelle parti, e visualizzando sul manifesto medico, sembra leggerlo nel mio corpo. - Si presenta un’infermiera - mi trova assorto sulla locandina - esclamo: rendo noto a guardare lo scheletro in carta ingiallita appeso alla parete, un dolore ad altezza ernia incontro.
- Lei asserisce convinta << No! >>.
Senza ribadire il contrario, annuisco - la sua è un’aria fin troppo convinta e negherebbe tutto ciò che possa apparire ipocondriaco fino ad esame prova evidente e professionalmente parlando, è giusto sia così. - Non vivo l’ansia da malattie immaginarie, le quali tra i cento ed i cento più anni fatalmente si presenteranno, e vedremo allora, fino a che punto tendere l’eccesso nel tempo dell’età secolare per il fantasioso sempre più possibile.
Guardandomi dall’esterno mi troverei assorto in un copione che non conosco: l’anno scorso in autunno ero al centro di una scena con tavola imbandita, per un video film da esame in movimento con spettatori in occhiali tridimensionali e nello stesso periodo, un anno dopo, eccomi di nuovo al centro di una scena importante, purtroppo in sala diversa con branda, leggasi letto duro ambulatoriale. - Ed ora scrivendo, ripensando al presentarsi di un’altra infermiera, la quale chiese la mia provenienza, cosa facessi o dove non andassi a far … danni - avrei voluto gridare:- << La cessi con queste domande per favore! >> - Ricordo risposi:- << Oggigiorno si vedono cose che non sono realtà! >> -
Sono passate un paio di stagioni da quel periodo e la tecnologia sta facendo passi da gigante; s’arriverà al punto cui non sapremo più stabilire se ciò che stiamo vivendo o vedendo è realtà o mera finzione scenica da individuare.
In ospedale quella volta, ignoro fossi teso, certamente non sprizzavo serenità da vertici; una quindicina di giorni prima il dottore non era riuscito nel suo intento: la colonoscopia si rivelò un fallimento in entrata - solo dolori senza risultati - alla fine l’infermiera meravigliata, mi svelò fossi stato gay, tutto si sarebbe risolto in un baleno, allorquando il dottore si allontanò dalla saletta medica prevedendo un altro appuntamento da sala ospedaliera più attrezzata, tranquillizzandomi altresì, sullo stato delle mie emorroidi, asserendo non avevo bisogno d’intervento, qualora mi fossi nutrito da vegetariano, come prospettai. – Lui, prima di congedarsi, aggiunse a conforto avrebbe effettuato un’iniezione capace di allontanare il dolore ulteriormente.
Pensai ad una siringa al silicone o qualcosa del genere, in cuor mio speravo staminali, capaci di correggere errori addominali, come il riassetto ottimale del retto - questo e nulla più mi frullava in testa e non poteva essere diversamente, altrimenti il medico mi avrebbe consigliato l’intervento.
Un paio di settimane dopo ritorno in ospedale, uno dei più famosi nel mondo; un muro di cinta separa il parco dove abito dal luogo ove sono diretto. - Avevo seguito con attenzione tutto l’iter di preparazione pre ambulatoriale, non avevo mangiato per molte più ore di quante ne lessi nelle prescrizioni ed ingurgitato ciò che c’era da bere senza voltastomaco e con la stessa dedizione mi adoperai con gli unguenti - gli spasmi della volta precedente non erano solo un ricordo ed ancora attualmente ogni tanto si destano, appena sbaglio alimenti, il giorno dopo pago l’errore puntualmente.
Il dottore che entra nell’ambulatorio risulta più sofisticato del precedente, egli si accompagna con un sorriso gentile ed una cartellina - dopo i saluti, mi fa firmare un documento, sul quale si legge le cause del decesso, per tale prassi ambulatoriale, sono nell’ordine dell’uno al migliaio o qualcosa di simile e notatomi in forma, si appresta ad adoperarsi professionalmente appena assumo posizione confacente alla bisogna, ecco inserisce l’attrezzo endoscopico, di diverso tipo da quello usato in primo esame andato buca, e non senza qualche difficoltà iniziale mi ritrovo a guardar nel monitor la sonda in viaggio. - Il dolore più acuto è alle spalle, ormai vinto, le pareti del colon si presentano di un colore candido immacolato, ed è un bel vederle rassicurante scorgere un’infinità di capillari, i quali intersecandosi danno la sensazione la sonda aumenti di velocità - si procede tranquillamente, sino a che si presentano macchie scure. - La voce del dottore si compiace nel certificarmi ho mangiato verdure, e poco male se ombreggiano lievemente il budello colonico - allora svanisce la paura, ed il monitor si fa entusiasmante: la sonda in quel frangente, con suono ed effetti speciali computerizzati potrebbe dare veramente tanto. - In quest’atmosfera da tutto perfetto, inizia il viaggio a ritroso, dopo essere arrivati alla strozzatura nella parte alta. - Uffah! - Poco prima d’uscire si oscura il segnale - buio pesto - non si vede più niente! - Ritorna il colore, con una macchiolina rossa in evidenza. - Il dottore, rassicurante, afferma è tutto normale, solo un piccolo polipetto a venticinque centimetri dall’uscita, quindi facilmente asportabile e continua la sua ispezione ritornando anche su punti dianzi passato e con più attenzione li revisiona - aggiungendo che in un’altra seduta, la parte alta del colon fino agli organi, sarebbe stata sotto esame monitorata, e sempre in quel occasione, mi sarebbe stato asportato il polipetto, facendo presente lui s’adoperava, da quel momento, al fin che tutto si risolvesse al meglio.
Gli chiesi se avesse notato un’ernia al colon e lui mi rispose affermativamente. - Dopo di che, salutò e s’allontanò.
Restai sul letto con la coperta rimboccata - girato verso la parete, allorquando vidi calarsi a venticinque centimetri dalla mia faccia il volto dell’infermiera crocerossina mancata che mi esclamò:- << Stai piangendo! >> -<< No! >> risposi. – Le due crocerossine, desistevano dall'andarsene; quasi quasi, per meditare senza sbagliare, sarebbe stato il caso riparare nel bagno - ironia della sorte: tale sembrava il punto in cui loro mi volessero invitare per rinfrancarmi dalle lacrime che non avevo. - Figurarsi non balenasse l’idea in quel momento di trovarmi al cospetto di due personaggi smaniosi di assurgere a vignette da carta igienica fumettata - in questa atmosfera ovattata, aprii la porta di servizio, l’ambiente si mostrò più lustro e capiente, avvolto in una delicata luce soffusa, comoda per i miei occhi arrossati. - Indossati gli abiti e guardatomi allo specchio quanto basta, apro la porta e mi ritrovo ai lati due figure statuarie in camice - mai viste prima.
29.7.2003
Il pollice poggia per terra, appena fuori la porta del bagno e sul secondo piede che soggiunge, le due bellezze sono al passo che trasmette piacere da camminare in discesa, tanto il movimento è disinvolto, dimentico delle ambasce poc’anzi vissute al terzo piano, e la linea disegnata a terra precedentemente memorizzata ai tempi della terapia post triplo by pass ritorna battistrada sul pavimento. In sincronia a tutto quanto mi avviluppa in quel momento, si apre davanti il corridoio, percorso all’unisono io immerso nell’ambiente, slitto di freddo bianco il percorso, sino in fondo come in pista, termine abbraccio di altrettante due Cariatidi, le quali sorreggendo l’arco introducono nella galleria del vento: salita extragalattica, suoni miscelati, colori sbalzati, velocità di forza mitologica che fischia nei capelli, con le super bionde ai fianchi dalle lunghe chiome modellate dalla perfezione atmosferica del tunnel che ci scaglia in un vuoto di luce cristallina; tenuto per mano, plano sulle ali dei loro capelli nel “ Campo Natura Precisa “ almeno, questo è quanto leggo sul cartellino. - Un’altra scritta “ Geneticamente Manipolata “ presenta vegetazione modificata, allineata, con fiori alla distanza giusta dagli alberi, uccelli dalle piume variopinte e non, in numero perfetto distribuiti nel cielo. - I rami dell’albero più vicino si potrebbero contare sui saltelli dello scoiattolo che ci viene incontro, per poi fermarsi a breve distanza da noi ed alzarsi sulle zampette, freneticamente muovendo il muso, come se mangiasse chissà quale nocciolina, nascondendo il guscio. - Mentre la coda s’arriccia, ammiro gli arti anteriori del roditore, conserti come braccia - c’è da aspettarmi a momenti incroci le dita, si sieda sulla coda - sciopera? - Immerso in un tutto artefatto da matita e pennello senz’afa si respira bene - senza fango per terra o insetti noiosi che ronzano in testa - solo api per il sano miele, farfalle ed alacri formiche. - Non scorgo bachi da seta, così come manca la saletta a raggi UVA. Sicuramente negli altri campi ci sarà … chissà? I campi mentali sono difficili da esplorare,specialmente quando il pensiero si fa astratto. - A volte basta cercare! Dall’alto scendendo, se ne notano ad iosa di prati dal verde diverso e sarebbe interessante andare a sbirciare come si presenta la zanzara senza ronzio anti-sonno, specialmente quando si è stanchi, a parte puntura … tortura. - Beh! - Si citava il pensiero astratto, questi permette di proseguire senza andare a quanto pertinente, a quel frangente, cui capita voler glissare, pena situazione che si fa pesante.
Sono attratto dalla bellezza di grezze sculture in pietra, sulle quali mi piacerebbe sedere - se fossero meteoriti non mi meraviglierei, hanno un non so che di scintillante... e mi sta bene così, non mica mi affaccio per vedere se oggi piove?
- << Sideriti! >>
Esclama una ragazza, interrompendo il pensiero che s’andava formulando.
- << Meteoriti, composte essenzialmente da ferro e nichel >> completa l’amica.
- ... << Siderite è un minerale, tra i più importanti della specie del ferro - si può trovare in alcuni giacimenti auriferi della Sardegna, in masse spatiche dal giallo al nero bruno. - << Venere mostra questi colori >> - aggiungerei io a voce alta, se fossi dotato d’enciclopedia, di un ventennio avanzata, complimentandomi con loro che sono tanto belle, quanto culturalmente preparate.
Mi guardano sorridendosi, in un attimo ho sensazione l’immediato precedente sia un trascorso lontano. - Esistono più stelle che granelli di sabbia nello spazio – questo è quanto emerge dalle ultime ricerche scientifiche in materia astronomia - mi chiedo se in questo luogo mi toccherà vivere qualche sorpresa esaltante, tipo l’incontrare una clessidra siderale, la quale mi permetterà di cavalcarla fino al limite delle galassie, mentre polvere di stelle scandisce il tempo. - Per conoscere quante sono le galassie, quanto tempo dovrei cavalcare?
Una premessa è d’uopo: essere a conoscenza dell’esistenza d’infinite galassie non mi entusiasma per nulla. - Non mica stanno alimentando confusione con i sistemi, cui il nostro, solare nella sua galassia immersa nello spazio, insieme ad un’infinità di altre masse stellari simili attende le risolviamo grazie alla nostra conoscenza circa l'eternità che possiamo leggere nelle tre sfere in grado di generare moto perpetuo? Mi sembra un non senso, o forse sanno e risulta proprio lì, la chiave del tutto? - Noi, infinitamente minimali, inzuppati in un’incommensurabile cosmologia da conoscere, formata da un’apoteosi di sistemi che producono altrettante galassie, la cui luce delle stelle d’alcune giunge dopo milioni, se non miliardi d’anni luce – oh - pardon - stellari - in questa esagerazione luminosa anche le misure cambiano, e noi, sempre più piccoli. - La chiave del tutto nel minimalismo? Sì o no, nulla tange, devo assolutamente raggiungere l’altra parte al confine dell’Universo e rivedermi tra milioni d’anni, quando la mia luce raggiungerà la stella là in fondo, dalla terra riflessa nel sole ed ivi si scoprirà la bellezza del tempio di Venere, con me visitatore turistico che là abitavo, con la margherita nel trombone al bavero “ Shock Look “ fotogenico, oh, pardon, volevo scrivere fotonico. - Ma fotonico in inglese é “ cool “ ? - Fresco senso di cariche elettrostatiche che donano equilibrio ai corpi celesti: la forza di gravità nel sistema solare è fotonica. - Un po’ come dire: guardare il cielo per scoprire l’astro a trecentocinquanta milioni d’anni luce di distanza dalla terra per rivedermi sposo celeste, oppure con l'immagine da paziente attesa, allorquando entrato in ospedale, tale, sono rimasto voglioso si manifesti la bellezza, con i quesiti irrisolti per il prolungamento dell’esistenza? - Sarà uno sballo unico, scegliere la migliore tra le tante immagini da vedere e rivedere, alla fine, magra consolazione, esse sono scivolate sul nastro della vita senza accorgermene. Noi infinitamente minimali rispetto la misura extra mega galattica universale, conosciamo tantissimo, chissà quanto “ Sapere ” cela l' Universo? - L’Universo ci conosce. - L’Universo si rispecchia in noi. - Ma non mica siamo soli? - …E cosa cambia? Fino a Giordano Bruno credevamo Dio avesse creato noi e L’Universo in gloria a noi.
Entrando nell’ambulatorio, i trentacinque miei anni, erano passati da un pezzo e senza luce mi sto ingrigendo - saranno trascorse un paio di stagioni da l’asportazione del polipo ed eccoci al “ Discoid Lupus “ presentatosi in primavera e causa quest’affezione non posso stare al sole. - Troppe cose, una dietro l’altra e non certo piacevoli - come questa doccia fredda di milioni di galassie - numero sproporzionato che non mi piace: toglie poesia! – Certo - rivedermi tra trecent ...
<< … Smettila di pensare a te! >> Esclama una delle due ragazze.
Carpisce talmente la mia attenzione che a guardarle il camice, scopro non lo indossa da infermiera.
...<< Bensì da dottoressa! >> continua l’altra << Siamo con te! >>.
<< Come hai fatto a rispondere su quanto ho pensato? >> Chiedo.
<< Non facciamo parte del Mondo delle risposte! >> - Asserisce colei dal camice bianco uguale all’altro indumento, il quale prima ho notato particolare alla mia sinistra e ora si specchia anche a destra.
<< ... E se chiedessi del Mondo della domanda, vi esprimereste uguale? O assisteremmo all'imbarazzo senza risposta? - Sì! - Cosa? >>.
<< Come fai ad esserne sicuro? >>.
<< Avete risposto all’unisono, ciò nonostante sarò in grado, prestando più attenzione alle vostre voci la prossima volta, di affermare chi di voi due abbia per prima pronunciato l'ultima domanda >>.
<< Perché >>.
<< Più che una domanda, sembra un’esclamazione di entrambe – sicuramente non è una risposta. - Dichiarando il vago, posso anch’io chiedere il perchè? >>.
<< Altrimenti? >>.
<< Presentandovi con tono autoritario dal volume sostenuto, la galassia potrebbe rimbalzare al sussulto di figure importanti spazientite, arrecando danni ad altre galassie sotto vibrazione compressa che andrebbero espandendosi nell’Universo, correndo il rischio di polverizzare ulteriormente quel briciolo di processo opposto d’addensamento, questi dovrebbe giungere al sottoscritto per ... >>
<< ... Non lo vogliamo sapere! >>.
<< Le vostre interruzioni tolgono poesia e troppe galassie danno un calcio all’originalità! >>.
Due camici bianchi, allungano il passo e si parano davanti - guardando su degli strumenti fluorescenti, addentano un sorriso come se fosse mela ed asseriscono:-
<< Sul tuo curriculum vitae, leggiamo hai un libro di poesie nel cassetto “ Poesie Spedite Uno Trentuno “ recita cortesemente la poesia numero undici “ Universo “ scritta nel Millenium - Grazie! >>.
<< Universo: A poetar non c’è risposta/è un no di parte/il punto interrogativo/non è al verseggiar costruttivo/chiude in ipotesi/arriva tardivo/più un’alta ipotesi/da qui all’apoteosi/ cosaltracosa/costellazione amorosa/scicchettio di prosa/o rimaccia/stella mossa/cielo incantato/lembo del lenzuolo soffiato/soffitto figurato/in attesa di domani/s’apre il sognato.
- Non ricordo di aver spedito alcun curriculum vitae recentemente … >>
<< ... Perché ti lamenti? - A poetar non c’è risposta! - Solo un continuo sognar in sviluppi d’ipotesi! - Una sola galassia e saresti giå bello e pronto nel conosciuto! >>.
<< Esatto! - Non cerco altro che un editore! >>.
<< Barattare un editore per il mercato extragalattico ... casomai esistesse? >>
<< Può darsi lei abbia ragione - ciò non toglie si prescinde dal vertice - Dio o la configurazione del Mistero, rappresenta il fine ultimo dove sono diretto >> confermo guardando indietro meditando circa l'Universo il quale non può conoscere ogni cosa che accadrà, o no?
<< Dio, l’ET ed io, una sola essenza universale? - Noi siamo la somma di quanto esiste nell’Universo? >>.
<< Lei a bagnomaria nell’Acqua Santa? – Perché ne vuole sminuire il significato? >>.
<< Scusi: lei fa parte del Mondo dell’editoria? >>.
<< Io no! - Faccio “ Spam Internetty “ e me ne vanto! >> Inoltre, ribadisco più convinto che mai:-<< Resto sull’avviso che la visione di un solo Universo costituito di un’infinità di galassie cambia niente, è tutta massa; sempre unici e soli restiamo a livello di qualità artistica eccelsa >>.
<< È la classificazione che non ti si addice! >>.
Le due splendide figure femminili, affacciandoci in un flash da forma geometrica solida, di colore giallo brunastro in cui ci siamo immersi, mi hanno accompagnato al tavolo dove sono seduto; mentre esse, evidentemente rinculavano come se fossi proiettile da galleria del vento espulso dalle loro canne, ed ora, mi fa piacere notarle alle mie spalle, a guisa d’angeli custodi senza illusioni di sorta, perché del tipaccio di fronte s’avverte immediatamente l’ascendente che ha su di loro e su tutto il circondato ...
<< ... Ti sei circondato! >>.
<< Caso mai allagato ... il dito si muove liberamente e non sento palle al piede o peggio “ catene “ >>.
<< Ho detto circondato non imprigionato >>.
<< Imprigionato? >> seriamente preoccupato << Non mica sono alla corte della schiavitù? >>.
<< Non contare gli inutili giorni d’assedio degli Apaches assenti: ti sei circondato! >>.
<< Scusi: continuo a non capire? >>.
Lievemente sollevando la mano dalla scrivania, il tipaccio fa segnale con la ragazza in linea alle mie spalle – e mi chiedo se questo suo alzar di ciglia sia sol perché ho pensato alla schiavitù? - Immagina schioccasse le dita - cosa accadrebbe? - Una Miss Invincibile, da Premio di Bellezza s’avvicina - poggia una scatola sul tavolo - apre il coperchio e nell’aria si sente un impasto di voci che lui definisce “ Miscuglio “ - me lo fa riascoltare - chiedendomi cosa avessi ascoltato.
<< Mi sento circondato da anglo, russi, americani spiccatamente cinesi. - Questo è quanto mi pare d’aver sentito e non capito, dagli accenti usciti dal cofanetto alla rinfusa, senza scale musicali sincronizzate, laddove s’intendono parole diverse, incomprensibili. - Voleva trasmettermi la sensazione che ho descritto o farmi riflettere per una rivisitazione circa “ La Banda dei Quattro “? – Se è così, le garantisco è un famoso libro di spionaggio antico e se proprio la vuol sapere tutta: ha dimenticato i giapponesi! >>.
<< Ah! ... Già! … Dimenticavo! - I microcip giapponesi nel bernoccolo dagli anni ottanta - stanno tutti in fila … per spiare te, ma cosa credi di avere in testa? >>
<< “ Discoid Lupus “ - è scomparso pure “ Discolo ” e relativo script grafico dal newsgroup design che frequentavo e dividendo la “ l “ si ha la “ i “ più il pezzettino per la “ d “ e da discolo si ottiene discoid che ho postato su internet, prima che il dermatologo mi diagnosticasse il discoid lupus, cui non sapevo nemmeno cosa fosse. - A sentire la dottoressa, della quale nutro profonda stima, pare in passato, sia stato troppo al sole, sull'asciugamani disteso ... in umido >>.
<< Potrei essere stato io - ma non ricordo - com’era Discolo? - Argento come il cielo del quadro in camera da letto, del quale rammento il pareo triangolare disegnato dalla mano invisibile? >>
Porge un cofanetto.
<< Non fumo! >>.
<< Sono alla marijuana! >>.
<< Tenga pure tutto per lei – grazie – io non sono alieno inferiore! - Secondo lei, sarebbe il caso di presentare pillole alla marijuana disinquinanti da fumo, o no? >>
Si avvicinano le ragazze senza risposta ed una di loro riapre il cofanetto ed il “ Miscuglio “ nuovamente si spande nell’aria.
<< Ho l’impressione lo spazio mi riconosca attraverso i suoni - ma non afferro! - Potrei riascoltare, per favore? >>.
Una ragazza porge la scatola e l’altra sussurra all’orecchio:-
<< Quante volte vuoi? >>.
Passa una distanza stellare, la quale comparata alle misure dei sistemi planetari potremmo definire da calendario solare - assurdo! - Essendo la nostra stella unica è facile dedurre esiste più galassia che sole o forse semplicemente meno pianeti?
Mi guardano sorridendosi, nel breve lasso di un attimo ho sensazione l’immediato precedente sia un trascorso lontano. - Esistono più stelle che granelli di sabbia nello spazio – questo è quanto emerge dalle ultime ricerche scientifiche in materia astronomia - mi chiedo se in questo luogo mi toccherà vivere qualche sorpresa esaltante, tipo l’incontrare una clessidra siderale che mi permetterà di cavalcarla fino al limite delle galassie, mentre polvere di stelle scandisce il tempo. - Per sapere quante galassie sono, quanto tempo dovrei cavalcare?
Una premessa è d’uopo: essere a conoscenza dell’esistenza d’infinite galassie non mi entusiasma per nulla. - Non mica stanno alimentando confusione con i sistemi, cui il nostro, solare nella sua galassia immersa nello spazio, insieme ad un’infinità di altre masse stellari simili attende le risolviamo grazie alla nostra conoscenza circa l'eternità che possiamo leggere nelle tre sfere in grado di generare moto perpetuo? Mi sembra un non senso, o forse sanno e risulta proprio lì, la chiave del tutto? - Noi, infinitamente minimali, inzuppati in un’incommensurabile cosmologia da conoscere, formata da un’apoteosi di sistemi che producono altrettante galassie, la cui luce delle stelle d’alcune giunge dopo milioni, se non miliardi d’anni luce - oh pardon - stellari - in questa esagerazione luminosa anche le misure cambiano, e noi, sempre più piccoli. - La chiave del tutto nel minimalismo? Sì o no, nulla tange, devo assolutamente raggiungere l’altra parte al confine dell’Universo e rivedermi tra milioni d’anni, quando la mia luce raggiungerà la stella là in fondo, dalla terra riflessa nel sole ed ivi si scoprirà la bellezza del tempio di Venere, con me visitatore turistico che là abitavo, con la margherita nel trombone al bavero: Shock Look fotogenico, oh, pardon, volevo scrivere fotonico. - Un po’ come dire: guardare il cielo per scoprire l’astro a trecentocinquanta milioni d’anni luce di distanza dalla terra per rivedermi sposo celeste, oppure con l'immagine da paziente attesa, allorquando entrato in ospedale, tale, sono rimasto voglioso si manifesti la bellezza, con i quesiti irrisolti per il prolungamento dell’esistenza? - Sarà uno sballo unico, scegliere la migliore, chissà quante immagini da vedere e rivedere, sono scivolate sul nastro della vita senza accorgermene. Noi infinitamente minimali rispetto la misura extra mega galattica universale, conosciamo tantissimo, chissà quanto sapere cela l'Universo?
Entrando nello ambulatorio, i trentacinque miei anni, erano passati da un pezzo e senza luce mi sto ingrigendo - saranno trascorse un paio di stagioni da l’asportazione del polipo ed eccoci al “ Discoid Lupus “ presentatosi in primavera e causa questi non posso stare al sole. - Troppe cose, una dietro l’altra e non certo piacevoli - come questa doccia fredda di milioni di galassie - numero sproporzionato che non mi piace: toglie poesia! – Certo - rivedermi tra trecent ...
<< Smettila di pensare a te! >> Esclama una delle due ragazze.
Carpisce talmente la mia attenzione che a guardarle il camice, scopro non lo indossa da infermiera.
...<< Bensì da dottoressa! >> continua l’altra << Siamo con te! >>.
<< Come hai fatto a rispondere su quanto ho pensato? >> Chiedo.
<< Non facciamo parte del Mondo delle risposte! >> - Asserisce colei dal camice bianco uguale all’altro indumento, il quale prima ho notato particolare alla mia sinistra e ora si specchia anche a destra.
<< ... E se chiedessi del Mondo della domanda, vi esprimereste uguale? O assisteremmo all'imbarazzo senza risposta? - Sì! >>.
<< Come fai ad esserne sicuro? >>.
<< Avete risposto all’unisono, ciò nonostante sarò in grado, prestando più attenzione alle vostre voci la prossima volta, di affermare chi di voi due abbia pronunciato l'ultima domanda >>.
<< Perché >>.
<< Più che una domanda, sembra un’esclamazione di entrambe – sicuramente non è una risposta. - Dichiarando il vago, posso anch’io chiedere il perchè? >>.
<< Altrimenti? >>.
<< Presentandovi con tono autoritario dal volume sostenuto, la galassia potrebbe rimbalzare al sussulto di figure importanti spazientite, arrecando danni ad altre galassie sotto vibrazione compressa che andrebbero espandendosi nell’Universo, correndo il rischio di polverizzare ulteriormente quel briciolo di processo opposto d’addensamento, questi dovrebbe giungere al sottoscritto per ... >>
<< ... Non lo vogliamo sapere! >>.
<< Le vostre interruzioni tolgono poesia e troppe galassie danno un calcio all’originalità! >>.
Due camici bianchi, allungano il passo e si parano davanti - guardando su degli strumenti fluorescenti, addentano un sorriso come se fosse mela ed asseriscono:-
<< Sul tuo curriculum vitae, leggiamo hai un libro di poesie nel cassetto “ Poesie Spedite Uno trentuno “ recita cortesemente la poesia numero undici “ Universo “ scritta nel Millenium - Grazie! >>.
<< Universo: A poetar non c’è risposta/è un no di parte/il punto interrogativo/non è al verseggiar costruttivo/chiude in ipotesi/arriva tardivo/più un’alta ipotesi/da qui all’apoteosi/ cosaltracosa/costellazione amorosa/scicchettio di prosa/o rimaccia/stella mossa/cielo incantato/lembo del lenzuolo soffiato/soffitto figurato/in attesa di domani/s’apre il sognato.
- Non ricordo di aver spedito alcun curriculum vitae recentemente … >>
<< ... Perché ti lamenti? - A poetar non c’è risposta! - Solo un continuo sognare in sviluppi d’ipotesi! - Una sola galassia e saresti giå bello e pronto nel conosciuto! >>.
<< Esatto! - Non cerco altro che un editore! >>.
<< Barattare un editore per il mercato extragalattico ... casomai esistesse? >>
<< Può darsi lei abbia ragione - ciò non toglie si prescinde dal vertice - Dio o la configurazione del Mistero, rappresenta il fine ultimo dove sono diretto >> confermo guardando indietro meditando circa l'Universo il quale non può conoscere ogni cosa che accadrà, o no?
<< Dio, l’ET ed io, una sola essenza universale? >>
<< Lei a bagnomaria nell’Acqua Santa? – Perché ne vuole sminuire il significato? >>.
<< Scusi: lei fa parte del Mondo dell’editoria? >>.
<< Io no! - Faccio “ Spam Internetty “ e me ne vanto! >> Inoltre, ribadisco più convinto che mai:-<< Resto sull’avviso che la visione di un solo Universo di un’infinità di galassie cambia niente, è tutta massa; sempre unici e soli restiamo a livello di qualità artistica eccelsa >>.
<< È la classificazione che non ti si addice! >>.
Le due splendide figure femminili, affacciandoci in un flash da forma geometrica solida, di colore giallo brunastro in cui ci siamo immersi, mi hanno accompagnato al tavolo dove sono seduto; mentr’esse, evidentemente rinculavano come se fossi proiettile da galleria del vento, espulso dalle loro canne ed ora mi fa piacere notarle alle mie spalle, a guisa d’angeli custodi senza illusioni di sorta, perché del tipaccio di fronte s’avverte immediatamente l’ascendente che ha su di loro e su tutto il circondato ...
<< ... Ti sei circondato! >>.
<< Caso mai allagato ... il dito si muove liberamente e non sento palle al piede o peggio “ catene “ >>.
<< Ho detto circondato non imprigionato >>.
<< Come imprigionato? >> seriamente preoccupato << Non mica sono alla corte della schiavitù? >>.
<< Non contare gli inutili giorni d’assedio degli Apaches assenti: ti sei circondato! >>.
<< Scusi: continuo a non capire? >>.
Lievemente sollevando la mano dalla scrivania, il tipaccio fa segnale con la ragazza in linea alle mie spalle – e mi chiedo se questo suo alzar di ciglia sia sol perché ho pensato alla schiavitù? - Immagina schioccasse le dita - cosa accadrebbe? - Una Miss Invincibile, da Premio di Bellezza s’avvicina - poggia una scatola sul tavolo - apre il coperchio e nell’aria si sente un impasto di voci che lui definisce “ Miscuglio “ - me lo fa riascoltare - chiedendomi cosa avessi ascoltato.
<< Mi sento circondato da anglo, russi, americani, spiccatamente cinesi. - Questo è quanto mi pare d’aver sentito e non capito, dagli accenti usciti dal cofanetto alla rinfusa, senza scale musicali sincronizzate, laddove s’intendono parole diverse, incomprensibili. - Voleva trasmettermi la sensazione che ho descritto o farmi riflettere per una rivisitazione sulLa Banda dei Quattro? – Se è così, le garantisco è un famoso libro di spionaggio antico e se proprio la vuol sapere tutta: ha dimenticato i giapponesi! >>.
<< Ah ... già … dimenticavo! - I microcip giapponesi nel bernoccolo dagli anni ottanta - stanno tutti in fila … per spiare te, ma cosa credi di avere in testa? >>
<< “ Discoid Lupus “ - è scomparso pure “ Discolo ” e relativo script grafico dal newsgroup design che frequentavo e dividendo la “ l “ si ha la “ i “ più il pezzettino per la “ d “ e da discolo si ottiene discoid che ho postato su internet, prima che il dermatologo mi diagnosticasse il discoid lupus, cui non sapevo nemmeno cosa fosse.- A sentire la dottoressa, cui nutro profonda stima, pare in passato, io sia stato troppo al sole, sull'asciugamani disteso ... in umido >>.
<< Potrei essere stato io - ma non ricordo - com’era Discolo? - Argento come il cielo del quadro in camera da letto, del quale rammento il pareo triangolare disegnato dalla mano invisibile? >>
Porge un cofanetto.
<< Non fumo! >>.
<< Sono alla marijuana! >>.
<< Tenga pure tutto per lei – grazie – io non sono alieno! - Secondo lei, sarebbe il caso di presentare pillole alla marijuana disinquinanti da fumo, o no? >>
Allora si avvicinano le ragazze senza risposta ed una di loro riapre il cofanetto ed il “ Miscuglio “ di voci nuovamente si spande nell’aria.
<< Ho l’impressione lo spazio mi riconosca attraverso i suoni - ma non afferro! - Potrei riascoltare, per favore? >>.
Una ragazza porge la scatola e l’altra gli sussurra all’orecchio:-
<< Quante volte vuoi! >>.
Passa una distanza stellare, la quale comparata alle misure dei sistemi planetari potremmo definire da calendario solare - assurdo! - Essendo la nostra stella unica è facile dedurre esistono più galassie che sole o forse semplicemente meno pianeti che galassie? - Seppur stupendi, come le due ragazze che girano intorno al tipaccio, di cui immediatamente s’avverte l’ascendente di questi nei loro confronti e tutto il circondato ... “ EUreka “ - Era questa la parola che sentivo e non riuscivo a decifrare ed ora invece riconosco anche la voce: la mia! - Forse trasformata nella galleria del vento e chissà quanto tempo, sarò stato incapsulato con le orecchie nel cofanetto?
<< Un minuto! >>.
<< Che non ho espresso! - Lei mi legge in testa grazie a questo cofanetto? >>
<< Dimmi la verità: ti da fastidio vedere sminuita la potenza dei microcip giapponesi? >>.
<< Decisamente! - Gli anni stellari sono una sciocchezza e se questo cofanetto registra tutto e lo spiffera ai quattro venti, sarei bello e fritto per il Nobel >>.
<< Temo il fastidio maggiore siano gli accenti! >>.
30.7.2003
<< Nò-bel! - Meglio le donne! >>
<< Se facessi sedere loro due al mio posto cosa ne sarebbe dell’uomo in abito scuro con cravatta, occhiali, cappello e guanti che hai di fronte? >>
<< Perché enuncia le persone dal costume? - Non siamo mica solo stress prodotto? >>.
<< Gli accenti nelle varie lingue transitando da costa a costa, variano il significato delle parole, così come ora ascolti me che non ho mai parlato prima. Gli accenti generano l’equivoco dello sfruttamento dell’idea, in virtù della quale si fa a gara a chi prima entra nei tuoi pensieri, per non fare arricchire solo chi da più tempo sfrutta grazie ad una tecnologia avanzata ormai nota ai più. - Così la pensi e non so fino a che punto ti piacerebbe tale fosse. - Hai inventato un sistema perfetto per semplificare il nostro lavoro: complimenti a te e fino a che a punto non so? >>.
<< Immagino che questo sia il motivo del perché, mi trovi seduto a questo tavolo ... >>.
<< Ah!- Ah! - ... E se fossi morto? >>.
<< Assurdo! - Lei non potrebbe mai essere San Pietro! >>.
<< Oh! - Pardon! - Dimenticavo che per te c’è solo il Paradiso ... >>.
<< ... Forse generato dal fiore dell’elevazione mentale. - ... E dal profumo avverto neanche Lucifero potrebbe celarsi sotto al suo cappello >>.
<< A seguire i telegiornali, si scopre abbastanza Inferno nell’aria terrestre e molto Purgatorio, quest’ultimo sembra il posto adatto a lei! >>.
<< Non interferisco sulla spiritualità della gente - m’interessa il loro prodotto. - Metti fin troppo animo in ciò che costruisci, rendendolo reale per i terrestri in cerca di occasioni; esistono a tal proposito delle persone che si superano, ed io con loro m’impegno di più! >>.
<< Scusi! - Posso rivolgerle una domanda? >>.
<< Prego! - Garantisco risponderò con piacere! >>.
<< Quale? - Lei risponde sempre esaurientemente; partorendo nuovi confini razionali sembra un generatore di dubbi, andando più oltre, opterei definirla trasmettitore d’ansie. - Questo le procura piacere? >>
<< Non conosco il punto più alto della sensazione “ Piacere “ però nella mia soluzione, posso gestire emozione a volontà, sino al consumarsi della stessa in una bolla d’acqua >>.
<< Se ho capito bene, lei sfrutta il piacere come risoluzione delle sue ambasce? - Ahimè! - Anche queste ultime, fanno parte della sfera delle emozioni a lei non congeniali - saprò mai, lei cosa prova? >>.
<< Perché non mi racconti il giorno dopo l’asportazione del polipetto, quando alzandoti dal letto quel mattino, decidesti di non pensare più all’intervento e guardandoti allo specchio, scopristi un vivido foruncoletto, d’uguali dimensioni a quello visto nel monitor, il quale ti era rimasto impresso nella mente e lo volevi dimenticare, mentre ti era appena spuntato sulla guancia sinistra, qualcosa di incredibilmente simile!- Voglio i pensieri tuoi di quel momento! >>.
<< Il giorno prima, o qualcuno antecedente, mi venisse diagnosticato il polipetto, feci il galletto in fiera con una simpatica ragazza al supermercato - un cappellino rosso, molto birichino le colorava la testa. - Il teatrino divertente andava a meraviglia con noi sulla scena a distanza - fin che nel supermercato, enorme e vuoto, s’intromise tra le riviste un tale, senza nesso, se non gelosia che gli faceva sperare di aprire un “ Segno ” utile, per qualche Finanziaria del Dissenso produttivo per tutti all’infuori di me. – Fatalmente questi, inserendosi ruppe l’incantesimo - non mica è facile entusiasmarsi? >>.
<< I famigerati gay kult? >>.
<< Definire così fenomeni del genere, spesso profittando della pazienza gay, per non cadere nel drammatico, è più umano, quasi sociale ... beati loro a modo loro, remano contro, ciò nonostante sanno come non farsi avvincere dalle sventure grazie all’allegria che dipinge loro il viso, ed assodato che di questo dato di fatto se n’avvantaggiano principalmente i politici, prenda pure nota che sinceramente mi sono stufato di situazioni analoghe, le quali si realizzano in un’allegria che non risolve e siccome questa pantomima si trascina da tempo, seduta stante chiarirò tutto il mio punto vista in proposito! - La verità che mi scompone nel pensiero, sta nella convinzione dell’esistenza di un ordine kult precostituito, il quale, tenendo presente stiamo andando verso una longevità inusitata appena una decina d’anni fa, si sta comportando in modo da correggere, secondo il suo punto di vista, i numeri relativi al sovraffollamento terrestre e si adopera sempre più per un’androginia planetaria >>.
<< Si! - Ma il giorno dopo l’intervento ... sei partito nel racconto dal giorno prima e stai ancora per strada >>.
<< Al centro, tra un prima ed un dopo, cosa cambia per una stella riflessa nello spazio? - Dimenticare o meglio, non farsi avvincere da sequenze, a dir poco disarmanti è di rigore, se non si vuole buttare alle ortiche un’esistenza spesa bene per migliorarsi quotidianamente. - Molto meno di un anno fa, vidi i peli della mia barba farsi bianchi allo specchio. - Attualmente ho un striscia di peli nerissimi ad una guancia. - In un punto dove erano caduti i capelli per il lupus, ora stanno ricrescendo, anche se stranissimi. - La dottoressa assicura è possibile ed aggiunge mi sto comportando benissimo. - Quando vidi il lampioncino rosso, il quale dal monitor rimbalzava al viso, mentre per non farmi avvincere dalla sventura avevo deciso di non pensarci - provai quanto segue: tutto quanto era così pilotato che non potevo essere ammalato e sarei curioso di sapere, se ciò sia da considerare più preoccupante o meno? – Forse pago a duro prezzo la paura di vedere gli anni precipitarmi addosso; la sorpresa mi coglie, nella corsa ad ostacoli della vita, con il tempo che stringe - il sorprendente muore? >>.
<< La morte è quel fatal momento senza risposta per la scienza >>.
<< Con un perditempo come lei alle calcagna, si fatica ancora di più, nella ricerca di certezze per il corpo umano >>.
<< Hai superato i cinquant’anni ed anche se vai a ballare nei milk bar non ce la farai a rientrare nel giovanotto che eri senza bussare al regno dei morti: sulla terra siete lenti ed appena accelerate sbandate e vi stampate sui manifestini a lutto per il Creatore. - Vi perdete appresso a futilità inutili da elencare - potrai rivederti ragazzino solo in Paradiso! - Bastò la preoccupazione del polipetto per farti scendere dalla bilancia di cinque chili in un sol giorno e poco più. - Scommetto così ti spieghi la macchia purpurea, a mo’ pietra sotto al braccio, uguale identica al sasso sollevato da Polifemo che avevi dipinto qualche anno prima, e nel momento il Ciclope la scaglia, fantasticavi di veder prodursi il maremoto, almeno stando ad una tua poesia “ Millenium “ che così recitava: Venti ubriachi/sul mar scagliati/addivenir senza risposta/quanto tempo resta/dal calmo all’agitato/se da qui non sono/ passato >>.
<< La ringrazio per mettermi a conoscenza delle mie onde in tempesta da futuro al passo, in questo posto: vivo! - In quanto ai consigli di stare calmo, di non agitarmi, le garantisco quando do l’impressione di andare oltre, è proprio allora che il mio corpo è sotto controllo training autogeno perfettamente teatrale >>.
<< Hai parato anche questa! / Non ti preoccupare, ho altre risorse alienanti! >>
<< I proprioceptor sono nervini sensoriali dei muscoli, tendini e giunture - prima lei si toccava il naso ed a me è venuto il prurito. - Chi li ha azionati laseriticamente? – Tra l’altro, mi sono scomparsi i peli tra i sottilissimi che mi delineavano la barbetta >>.
<< Esistono gli E.T. manovrati da L’ AlieNo Superiore - schermati - possono accedere in quest’ambiente solo grazie alla volontà suprema! – Altresì, vi sono forze ancora più alte - Mi meraviglio: lei si professa cattolico e non pensa all’influenza del Padreterno che interagisce continuamente? - Con gli umani, ai massimi livelli, non si usano strumenti tecnici: basta il pensiero! >>.
<< Ho un pensiero che ispira coraggio: quando mi feci le analisi – il pratico mise l’ago ed il sangue non filtrava nella siringa. – Rifece uguale in un altro punto dell’arto ed incredulo costatò che dalle vene il plasma, proprio non usciva. - Dovetti ritornare dopo giorni per ripetere gli esami. – La dottoressa leggendo le analisi mi garantì che tutto era normale a parte un fattore nucleare non identificato. – Presi immediatamente la parola, per timore d’ulteriori complicanze, asserendo che curare senza intervento presupporrà pure qualche artificio corporeo interno, che si manifesta agli esami, come fattore nucleico da riconoscere >>.
<< Fa finta di conoscere per non sentirti un veicolo UFO? >>.
<<Come ben sa, la ricrescita dei capelli per esempio, non è niente semplice o forse lei, da sotto al cappello, si comporta in mescolanze tecniche da rompicapo? >>.
<< Ti ripeto: mi basta il pensiero! >>.
<< Oh my God!- Pensi un po’: le stelle sono più dei granelli di sabbia – eppure se dovessero nascere oggi una decina di milioni d’anglo italiani, si andrebbe in tilt! - Siamo forse i peggiori? - No! - Però, assolutamente non sapremmo dove metterli! - In tutto questo, lei si ritiene Universale? >>.
<< C’è poco da fare: non c’è lavoro! – E se il sovraffollamento ti preoccupa, puoi sempre restare qua! >>.
<< Il lavoro non è importante - la tecnologia produce di più e spesso meglio delle braccia umane! >>.
<< Ciò mi sta creando molti problemi ed è colpa tua! >>.
<< Senza pensare a Dio in questo caso, giusto per non essere blasfemo: lei è forse missionario, tutto volto alla glorificazione del genere umano, quale massimo esponente dell’Universo com’espressione lavoro? >>.
<< Mettiamola così, senza rancore >>.
<< Scusi, quale dovrebbe essere il rancore? - Il mestiere di esistere apre a compromessi? - Le confido sono sorpreso! - Non ho mai notato in lei un batter ciglio o un’espressione del volto che determinasse un interesse particolare, un minimo di passione - almeno per quello che dice: diamine! >>
<< Passa il tempo. - Hai pensato lontano da carta e penna, anche se preferisci il lapis, è più leggero e scivola via come il mouse, con il quale sei capace di schizzare un imprevedibile script grafico. - Dopo questa parentesi design, torniamo al letterale, dove trovi il pensato già sfruttato e quantunque ciò non sai, ti avverto che quando lo rimescoli in mente, non sempre ti riesce proporlo, a livello del precedente. - In genere ti esprimi al meglio, avvalendoti di un elaborato di per se contemplato, ove la parola, grazie alla riflessione si manifesta con più qualità e scioltezza. - Per quanto ti concerne, un pensiero, può anche scomparire e risorgere nella mente dopo anni ... >>
<< ... Scusi se la interrompo! - E tutto conservato in quel cofanetto? >>.
<< Si! - Aprendolo, non avrei nulla da fare, in questo momento con te! >>.
<< Ma non con l’altro si! - O sbaglio? - Che differenza c’é tra il parlare con lei o com le due infermiere, sensibili alle sue interferenze? >>.
<< Esatto! - Tuttuno! Dal quale non sfuggi! - In quanto all’altro generato in seconda battuta, in parallelo, in attesa di rimpiazzo qualora gli originali scompaiano, qualche cosa rimbalzerebbe dal cofanetto sin d’ora e mi riuscirebbe sicuramente facile influenzare il soggetto in questione - anche se non lo conosco, sento di potermi tranquillamente affermare con certezza in tale direzione, date le mie caratteristiche. - Con te è diverso! - Hai sempre una risposta ad una domanda o perché, ed in questa dimensione, sarai senza termine. - Non auspico la fine, né tua né di chicchessia, però voglio anche te, a me condizionato! >>
<< Translando su chi segue in parallelo gli originali, si otterrà sempre lo stesso programma! >>
<< Non mica è facile ottenere continuamente il punto più alto circa un’idea? >>
<< Quanti secoli ci vorrebbero per soddisfare tutti i perché? >>
<< Per quelli che ponesti all’inizio nel primo romanzo “ La Costellazione del Lupo Azzurro “ basterebbe un secolo e poco più – ma dopo hai scritto tanti altri racconti più una dozzina di novelle, una raccolta di poesie, qualche altro romanzo ed una commedia e se aggiungi che oggi si ragiona per somme binarie ... a parte una decina di migliaia di e_mail e post di spessore che viaggiano nella rete, la maggior parte delle quali su newsgroup di valore - com’era quel fatto da esistono più stelle che granelli di sabbia ... esistono più concetti sparsi nel vuoto senza significato che idee? >>.
<< Provo un non so che d’asfittico, eppure tante stelle dovrebbero essere sinonimo d’altrettanta forza, in cui devo assolutamente districarmi per trovare un punto che mi terrà brillante e lontano dall’appiattimento mentale sempre più generale >>.
<< La gente legge meno! - Questo non significa state andando in direzione di una stasi intellettiva, può anche darsi siamo prossimi all’incontro di uno standard evolutivo >>.
<< Senza entusiasmo - senza sesso - senza sorrisi - carpendo pensieri da qualche testa illuminata per distribuirli in altre onde e manipolare e riciclare in cervelli ancora più nuovi anche se in proiezione meno elastici, meno abituati al pensiero complesso - per quella cosa lì basta il computer. - In nome di cosa ci stiamo battendo se non per una crescita della specie che lei vorrebbe garantire? - Cado dalle nuvole! - Belli, sani, alti, asciutti, lunghe chiome, tutti attributi che starebbero bene nei suoi bei campi, i quali ho incontrato venendo a lei ed in cui le due Miss alle mie spalle, ben si adattano splendidamente. – Possibilità, grazie alle staminali e al DNA capace di esprimere il nostro volere genetico, di rientrare negli anni e fermarci a piacimento nell’età che più ci aggrada, senza clonazione a singhiozzo, per poi da quell’età ripartire nell’ideale gioco dell’esistenza. - Tutto ciò che si sta propinando atto a questo cambiamento, è niente altro che sviluppo sociale intellettuale? – Non le nascondo, è proprio ciò, lo standard che mi sta meglio! >>
<< Avendo più tempo d’esistere la gente imparerebbe di più! - Io m’alienerei maggiormente appresso a loro? - Più la gente conosce più si é spronati a fare bene,a sfiorare il limite della perfezione - Ti sembra poco? >>
<< Tantissimo! - Per uno come lei, perennemente nel suo guscio galattico alla ricerca di uno status ottimale per il mondo. - Tenga presente però, in questa dimensione la sua figura è immersa e non la sta certamente creando con il dovuto impegno. - Per lei l’una vale l’altra! - Io medesimo, sono impegnato in questa ricerca prolungamento esistenza con annessi e connessi, ed a livello fantastico del teorico, in quel box poggiato sulla scrivania, ci dovrebbero essere parecchi meriti per il sottoscritto! >>.
<< Nello scrigno c’è pure che hai inventato la centrifuga anticancro collocata al centro di due tubi, uno d’entrata ed uno d’uscita alle braccia e con tanti forellini per selezionare le cellule, le quali si possono individuare anche grazie al peso, al potenziale elettrico o alla vischiositå ... dimentichi niente? >>.
<< Quando mi fu diagnosticato ciò che più volte è stato menzionato, per non farmi fare all’insalata dallo stesso, corsi ai ripari ... >>.
<< ... Per questo tuo reagire continuamente, mi costi fatica e se ti avessi tra le schiere che comando, per me sarebbe un motivo d’orgoglio, a parte non soffriresti ... >>.
<< ... Come schiavo della sua volontà? >>.
<< Nello scrigno c’è pure credi nell’esistenza di una cittadella spaziale, dove sono rifugiati i dichiarati morti, per cause improvvise o tragiche, al fin che possano pilotare senza sospetto, quali potenti dell'ultimo decennio, la “intelligentia“ cui appartengono e nella quale siamo infusi per la ricerca di un punto cosciente benevolo, in un periodo sempre più tecnologicamente incerto nell'attuazione di un programma comune e futuro per principesse principini. – O, e sempre circa la stazione spaziale, per curarsi e sfuggire ad una fine che sembra imminente, nell'attesa di tempi migliori, si danno ad una sorta d’ibernazione programmata.
Un’ultima curiosità sulle tue convinzioni: da anni asserisci che i famigerati criminali terroristi, cui i mass media ogni giorno propinano servizi senza sapere mai dove siano, così come le porno star dello spam internet, non sono altro che disegno grafico computerizzato >>.
<< Non mi dica le due statuarie bellezze, le quali mi hanno accompagnato al suo cospetto non erano altro che vecchiette terribili e grazie a lei ... >>.
<< Se pensi che loro due siano mie schiave, sei molto lontano dalla verità! >>.
<< Sono forse le sue Muse? >>.
<< Sono semplicemente il prodotto della bellezza di questa struttura >>.
<< Aliena >>.
<< Per Karl Marx l’uomo s’aliena del prodotto del proprio lavoro >>.
<< Fin quando avrò un lavoro nuovo da terminare non mi alienerò mai, perché non mi perderò nella contemplazione dell’opera, anche s’esprime bellezza! >>.
<< ... Ed allora Porcospino! - Ben vengano i laser “ faccio tutto io “ e qualora non dovessero essere sufficienti a garantire arti e fisico, li proponi grazie ai microcip del sol levante, come artifici per dipingere i tuoi pensieri? – Oggi, tutti si muovono, a livello teorico, in codesta direzione tecnologica e potrai sempre metterla al servizio della tua volontà artistica - qui si può! - Forse non te ne sei accorto: siamo più avanti! >>.
<< Scusi! / Lei chi è! >>.
<< L’Alieno Superiore! >>.
<< Prima, ad un certo punto, lei ha sorriso >>.
<< Per alienarti meglio! >>.
<< Non sono Cappuccetto Rosso! >>.
<< Tanto meno io sono il lupo cattivo >>.
<< Fitti fitti: Ai tempi delle stelle filanti/la gente seguiva il carro/ a schiere festanti/incrociando l’Orsa Maggiora/scrutava intorno a cercar la Minora/e non di essa sentendo/nemmeno il fragore/grottesco esclamò/ stasera esco/meglio il palcone/galleria di fondo/stazione.
- Meglio chiudere in poesia - grazie dell’interessamento - le sarei grato se mi facesse rientrare a casa >>.
Amen.
The End
R. & C. Gennaio 203
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http://groups.google.co.uk/group/it.arti.scrivere/browse_frm/thread/06e25a660ae11023/71330f37a5700d84#71330f37a5700d84"
http://groups.google.co.uk/group/it.arti.scrivere/browse_frm/thread/06e25a660ae11023/71330f37a5700d84#71330f37a5700d84
Newsgroup: it.arti.scrivere, it.scienza, it.politica
Da: rimuda <
rmcl11...@blueyonder.co.uk> - Trova messaggi di questo autore
Data: Sat, 11 Jun 2005 06:59:09 GMT
Locale: Sab 11 Giu 2005 07:59
Oggetto: L'Alieno Superiore & Referendum
Stampato settembre 2003
From:
rmcl...@blueyonder.co.uk (Riccardomustodario)
Newsgroups: it.arti.scrivere
Subject: L'Alieno Superiore pag.1/5
Date: 30 Jul 2003 14:14:21 -0700