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ChatGPT e fantascienza

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Dan

unread,
Apr 4, 2023, 11:03:17 AM4/4/23
to
Avendo una mezza idea di scrivere un racconto che ipotizza un viaggio
verso una stella (non troppo lontana), mi sono venuti dei dubbi su
quanto tempo ci vorrebbe.

Secondo me in un buon racconto di SF le ipotesi irreali devono essere
limitate il più possibile. Cioè se i disintegratori fotonici non sono
funzionali alla trama, io non ce li metterei proprio.

Devo già ipotizzare che l'equipaggio sia posto in animazione sospesa, e
il veicolo abbia un propulsore con potenza praticamente illimitata, e
non mi va di ricorrere al solito iperspazio. Un viaggio spaziale di 40
anni, scientificamente quasi plausibile, supponendo una tecnologia
abbastanza avanzata, non dovrebbe violare le leggi fondamentali della
fisica. Sappiamo che acqua ed aria si possono riciclare all'infinito, le
radiazioni si possono schermare, esiste l'idroponica ecc. ecc. e quindi
posso limitare le ipotesi alle due sopra esposte. Dovrò poi metterci
altre ipotesi indispensabili alla trama, quindi direi che se bastano
queste, sono a posto e non dovrò esagerare con le idee strampalate.

Vorrei far notare come in nessun racconto/romanzo di SF qualcuno si sia
preso la briga di fare 4 conti per verificare, ammesso che si possa
viaggiare a velocità vicine alla velocità della luce (c), QUANTO CAZZO
DI TEMPO ci vuole solo per arrivare a quella velocità, accelerando
costantemente senza trasformare l'equipaggio in frittelle. Non è che si
possa accelerare da 0 a 300.000 Km/sec in due o tre giorni, o magari in
un'ora. Questo non sembra aver preoccupato gli scrittori.

Io invece mi ero posto il problema ed ero giunto alla sconvolgente
verità: solo per arrivare a c, ci voglionoo circa 10 anni (secondo i
miei calcoli spannometrici), accelerando a 1g.
Altrettanto importante, una volta che si viaggia a quel tipo di
velocità, lo stesso tempo occorrerà per DECELERARE, non è che ci si
possa fermare al volo, pena l'effetto frittella, di nuovo.

Prima che ChatGPT venisse bloccato per gli utenti italiani dallo zelo
del nostro garante (l'unico, tra l'altro), avevo intrattenuto col
medesimo la seguente conversazione, che riporto.

---------
Io: calcolando una accelerazione costante pari a 1g, quanto tempo
impiegherebbe una astronave per raggiungere la velocità della luce?

GPT: Purtroppo, l'accelerazione costante pari a 1g (9,81 m/s^2) è troppo
bassa per raggiungere la velocità della luce. Infatti, secondo la teoria
della relatività ristretta di Einstein, l'energia richiesta per
accelerare un oggetto con massa fino alla velocità della luce diventa
infinita al raggiungimento della velocità della luce stessa. Inoltre,
anche se fosse possibile fornire una quantità infinita di energia,
l'oggetto avrebbe una massa infinita e quindi sarebbe impossibile
accelerarlo ulteriormente. In sintesi, per un oggetto con massa, non è
possibile raggiungere la velocità della luce.

Io: diciamo allora 0,9 c

GPT: Anche a una velocità di 0,9c (cioè il 90% della velocità della
luce), l'effetto della relatività speciale diventa significativo e
dobbiamo usare la formula di Lorentz per calcolare il tempo necessario
per raggiungere questa velocità.

T = (1 / c) * (1 / sqrt(1 - (v/c)^2)) * d

dove T è il tempo trascorso in secondi, c è la velocità della luce
(299.792.458 m/s), v è la velocità dell'astronave e d è la distanza
percorsa.

Supponiamo che l'astronave abbia una accelerazione costante di 1g e che
vogliamo calcolare il tempo impiegato per raggiungere una velocità di
0,9c partendo da una velocità iniziale di 0.

La distanza percorsa durante l'accelerazione costante può essere
calcolata con la formula della cinematica:

d = 0,5 * a * t^2

dove a è l'accelerazione (9,81 m/s^2 per 1g) e t è il tempo impiegato
per accelerare.

Per raggiungere 0,9c, l'astronave dovrebbe percorrere una distanza
infinita in teoria. Tuttavia, supponiamo che l'astronave accelera per un
periodo di tempo t e poi viaggia a velocità costante.

Quindi, la distanza percorsa durante l'accelerazione sarà:

d = 0,5 * a * t^2 = 0,5 * 9,81 m/s^2 * t^2 = 4,905 t^2 metri

La velocità massima raggiunta sarà:

v = a * t = 9,81 m/s^2 * t metri al secondo

Impostando v = 0,9c e risolvendo per t, otteniamo:

t = (0,9c) / (9,81 m/s^2) = 30,01 milioni di secondi

Quindi, il tempo totale impiegato per raggiungere 0,9c sarà:

T = (1 / c) * (1 / sqrt(1 - (v/c)^2)) * d = (1 / 299.792.458 m/s) * (1 /
sqrt(1 - (0,9c/c)^2)) * (2 * 4,905 * (0,9c / 9,81 m/s^2)^2) = 7,64 anni
terrestri

Quindi, ci vorrebbe un tempo di circa 7,64 anni terrestri per
raggiungere una velocità di 0,9c con un'accelerazione costante di 1g.


Io: Fantastica risposta!

GPT: Grazie, sono felice di essere stato utile! Se hai altre domande,
non esitare a chiedere.

Io: è possibile con la tecnologia attuale porre un essere umano in
animazione sospesa?

GPT: Attualmente, non esiste una tecnologia che permetta di porre un
essere umano in animazione sospesa in modo sicuro e reversibile. Anche
se esistono alcune tecniche per rallentare il metabolismo di alcune
specie animali, questi metodi non sono applicabili agli esseri umani in
modo diretto e controllato. Ci sono alcune ricerche in corso sul
congelamento di interi organismi, inclusi esseri umani, con la speranza
di poterli riportare in vita in futuro, ma attualmente queste tecniche
sono ancora molto sperimentali e non sono state dimostrate come sicure
ed efficaci.

Io: Supponiamo di avere questa astronave che viaggia a 0,9 c per 20 anni
di tempo (relativo all'astronave). Si può stabilire lo sfasamento
temporale rispetto al tempo standard sulla Terra?

GPT: Sì, possiamo calcolare lo sfasamento temporale o dilatazione del
tempo utilizzando l'equazione della relatività di Einstein per la
dilatazione del tempo:

?t' = ?t / ?(1 - v^2/c^2) [NDR il simbolo Delta diventa un punto
interrogativo]

dove ?t' è il tempo trascorso sulla nave spaziale, ?t è il tempo
trascorso sulla Terra, v è la velocità dell'astronave e c è la velocità
della luce.

Quindi, inserendo i valori, otteniamo:

?t' = 20 anni / ?(1 - 0,9^2) = 44,7 anni

Ciò significa che, a bordo dell'astronave, trascorreranno solo 20 anni,
mentre sulla Terra trascorreranno 44,7 anni. Quindi c'è uno sfasamento
temporale di 24,7 anni tra l'astronave e la Terra.

Io: Che distanza coprirebbe l'astronave accelerando a 1g da 0 a 0,9 c,
quindi durante i 7,64 anni?

GPT: L'accelerazione di 1g corrisponde a un'accelerazione di circa 9,81
m/s².

Utilizzando l'equazione del moto uniformemente accelerato, possiamo
calcolare la distanza percorsa durante i 7,64 anni di accelerazione:

d = 0.5 * a * t^2 = 0.5 * 9.81 * (7.64 * 365.25 * 24 * 3600)^2 = 1.179 ×
10^14 metri

Quindi, l'astronave coprirebbe una distanza di circa 117,9 trilioni di
metri durante i 7,64 anni di accelerazione.

Io: 117,9 trilioni di metri tradotto in anni-luce quanto ci dà?

GPT: Per convertire 117,9 trilioni di metri in anni-luce, dobbiamo
dividere questa distanza per il numero di metri in un anno-luce, che è
pari a circa 9,46 trilioni di km.

Quindi:

117,9 trilioni di metri / 9,46 trilioni di km = 12,46 anni-luce

Quindi la distanza di 117,9 trilioni di metri corrisponde a circa 12,46
anni-luce.

------------------

Anzi, magari il racconto lo faccio scrivere a "esso"...

Dan

MarioCPPP

unread,
Apr 4, 2023, 12:06:55 PM4/4/23
to
On 04/04/23 17:03, Dan wrote:
> Avendo una mezza idea di scrivere un racconto che ipotizza
> un viaggio verso una stella (non troppo lontana), mi sono
> venuti dei dubbi su quanto tempo ci vorrebbe.
>
> Secondo me in un buon racconto di SF le ipotesi irreali
> devono essere limitate il più possibile. Cioè se i
> disintegratori fotonici non sono funzionali alla trama, io
> non ce li metterei proprio.
>
> Devo già ipotizzare che l'equipaggio sia posto in animazione
> sospesa, e il veicolo abbia un propulsore con potenza
> praticamente illimitata,

su questo specifico aspetto ho adottato un approccio molto
sporco : quello dei misconcepts, ossia fare leva su falsi
amici, presunte conoscenze del lettore medio che
infiocchettano il nulla con una parola altisonante ma nota.

In sequenza ho usato le pseudospiegazioni (anche per le TLC)
di motori tachionci, motori a Dark Energy (tutti sanno ...
ah sì ? che fa espandere l'universo :D), motori
"inflazionari" (che ricalcano la prima fase dell'universo,
rigonfiando lo spazio a poppa a spese di una rarefazione a
prua, e si propagano sulla cresta di un nodo d'onda
inflazionaria).
Altrove, per infrastrutture stabili, sono stato più
tradizionalista (Stargate) con una rete di portali Wormholes.
Imho l'uso di parole già abusate e sedimentate, esenta dal
dover spiegare alcunché in dettaglio, in quanto un lettore
medio si porta già dentro una sua raffigurazione di queste
tecnologie.

> e non mi va di ricorrere al solito
> iperspazio.

beh, in ogni caso qualunque lettore si porta dentro pure una
sua copia preinstallata anche di iperspazio (io lo chiamo
sub spazio), tanto vale sfruttarla visto che non richiede
librerie aggiuntive :D

> Un viaggio spaziale di 40 anni, scientificamente
> quasi plausibile, supponendo una tecnologia abbastanza
> avanzata, non dovrebbe violare le leggi fondamentali della
> fisica.

beh ... quelle che conosciamo almeno.
Ma com'è funzionata l'inflazione dei primi istanti dopo il
big bang ?
E cos'è esattamente la Dark Energy che fa accelerare
l'universo ?
Di fatto non lo sapeva nemmeno chi l'aveva proposta, e si
continua a non sapere.

Anche tachioni ed entanglement danno un certo spazio di
manovra per le comunicazioni iperluce istantanee.

> Sappiamo che acqua ed aria si possono riciclare
> all'infinito, le radiazioni si possono schermare, esiste
> l'idroponica ecc. ecc. e quindi posso limitare le ipotesi
> alle due sopra esposte. Dovrò poi metterci altre ipotesi
> indispensabili alla trama, quindi direi che se bastano
> queste, sono a posto e non dovrò esagerare con le idee
> strampalate.
>
> Vorrei far notare come in nessun racconto/romanzo di SF
> qualcuno si sia preso la briga di fare 4 conti per
> verificare, ammesso che si possa viaggiare a velocità vicine
> alla velocità della luce (c), QUANTO CAZZO DI TEMPO ci vuole
> solo per arrivare a quella velocità, accelerando

ovviamente se non ti distacchi radicalmente dal concetto di
spazio ordinario, è così (io cmq i conti una volta li feci,
calcolando accelerazioni tollerabili).
Ma ad es. l'onda inflazionaria agisce direttamente sulla
struttura dello spazio, avvicina la destinazione e allontana
la partenza e, in definitiva, chi la cavalca è in caduta libera.
L'intera nave è oggetto di accelerazione, ma non è soggetta
a nessuna forza interna, diciamo.
Anche la Dark Energy causa una gravità "repulsiva"
(focalizzata ovviamente) però per l'astronave, nuovamente,
non c'è un motore che trasmette forze e ti inchioda ai
sedili, l'intero oggetto nel campo accelera ma all'interno è
in caduta libera.

> costantemente senza trasformare l'equipaggio in frittelle.
> Non è che si possa accelerare da 0 a 300.000 Km/sec in due o
> tre giorni, o magari in un'ora. Questo non sembra aver
> preoccupato gli scrittori.

In Hyperion, in un punto, ricordo che venne esaminata la
questione delle Astronavi Arcangelo.
L'equipaggio effettivamente veniva spappolato e moriva per
la ragione che dici (accelerazioni "convenzionali" non
sopportabili da specie di carne), solo che recando il
"crucimorfo" veniva resuscitato a destinazione.
Strana soluzione, in effetti, in una saga che avevo trovato
molto interessante.

>
> Io invece mi ero posto il problema ed ero giunto alla
> sconvolgente verità: solo per arrivare a c, ci voglionoo
> circa 10 anni (secondo i miei calcoli spannometrici),
> accelerando a 1g.
> Altrettanto importante, una volta che si viaggia a quel tipo
> di velocità, lo stesso tempo occorrerà per DECELERARE, non è
> che ci si possa fermare al volo, pena l'effetto frittella,
> di nuovo.

ovvio. I Wormholes cmq connettono con "tunnel" punti dello
spazio remoti su altri percorsi convenzionali.
Barare con la topologia dello spazio è abbastanza
ammissibile, in una SciFi non eccessivamente Sci (imho
ovviamente)

>
> Prima che ChatGPT venisse bloccato per gli utenti italiani
> dallo zelo del nostro garante (l'unico, tra l'altro), avevo
> intrattenuto col medesimo la seguente conversazione, che
> riporto.

puoi provare BEARLY : è free, niente telefono, e parli
indirettamente con GPT-3. Gliel'ho chiesto, e disse di
essere "essa" :D
ossia lo fai scrivere a qualche altro bipede che ha
contribuito al set di training di questa rimesta broda :D :D :D

Io una cosa degli algoritmi di trasformazione linguistica
non la reggo : BANFANO.
Se non sanno, inventano.
Anche se dici loro : se non sai, non inventare, chiedi altri
dati, niente, inventano risposte a cazzo.
La mia esperienza faticosissima è stata a fargli scrivere
funzioni openSCAD per trasformare Arrays. Non conoscono il
linguaggio (che è funzionale puro, risolto a compile-time, e
lo trattano da dinamico come java, con funzioni annidate,
funzioni di libreria inventate di sana pianta, nessuna
contezza della oscura sintassi delle funzioni openSCAD).

Avevo impiegato un'ora e mezza, tra editing e debug, per
arrivare a caricare una versione funzionante di una
funzioncina che semplicemente integrava un array
restituendone un altro. E alla fine, dopo untuosi
ringraziamenti, mi HA SPIEGATO IL CODICE CARICATO (da me).

Devo dire : in questo è utilissima, nel capire cosa fa del
codice. Ora se è inutile per quello scritto da te mezz'ora
prima, può essere preziosissimo per scritto da altri (o
anche da sé, ma un anno prima e documentato a cazzo di cane).
È proprio molto robusta nel parsing in linguaggi di
programmazione (visto che è già forte nel linguaggio naturale).
Però cazzo, che ti inventi se non sai la lingua che parliamo ?

>
> Dan

--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
MarioCPPP

MarioCPPP

unread,
Apr 4, 2023, 12:06:56 PM4/4/23
to
On 04/04/23 18:04, MarioCPPP wrote:
> On 04/04/23 17:03, Dan wrote:

CUT

> Devo dire : in questo è utilissima, nel capire cosa fa del
> codice. Ora se è inutile per quello scritto da te mezz'ora
> prima, può essere preziosissimo per scritto da altri (o
> anche da sé, ma un anno prima e documentato a cazzo di cane).
> È proprio molto robusta nel parsing in linguaggi di
> programmazione (visto che è già forte nel linguaggio naturale).
> Però cazzo, che ti inventi se non sai la lingua che parliamo ?

ah, p.s. : anche sulle MACRO di LibreOffice è una merda
totale. Non scrive una riga che non devi editare e debuggare
faticosamente. Sarà mica che MICROSOFT è competitor di
LibreOffice (o il contrario ?) ? Non ho provato a chiedere
macro di word, perché non ho più word. Ma il mio penny che
scriverebbe un magnifico VBA funzionante !
In LbO non usa nemmeno chiamate ad "UNO" service, tenta di
usare funzioni inventate o con sintassi errata, proprietà di
oggetti che non esistono etc.
Un disastro (FORSE VOLUTO !)

Dan

unread,
Apr 5, 2023, 10:35:33 AM4/5/23
to
Il 04/04/2023 18:04, MarioCPPP ha scritto:
> On 04/04/23 17:03, Dan wrote:
>> Secondo me in un buon racconto di SF le ipotesi irreali devono essere
>> limitate il più possibile. Cioè se i disintegratori fotonici non sono
>> funzionali alla trama, io non ce li metterei proprio.
>>
>> Devo già ipotizzare che l'equipaggio sia posto in animazione sospesa,
>> e il veicolo abbia un propulsore con potenza praticamente illimitata,
>
> su questo specifico aspetto ho adottato un approccio molto sporco :
> quello dei misconcepts, ossia fare leva su falsi amici, presunte
> conoscenze del lettore medio che infiocchettano il nulla con una parola
> altisonante ma nota.
>
> In sequenza ho usato le pseudospiegazioni (anche per le TLC) di motori
> tachionci, motori a Dark Energy (tutti sanno ... ah sì ? che fa
> espandere l'universo :D), motori "inflazionari" (che ricalcano la prima
> fase dell'universo, rigonfiando lo spazio a poppa a spese di una
> rarefazione a prua, e si propagano sulla cresta di un nodo d'onda
> inflazionaria).
> Altrove, per infrastrutture stabili, sono stato più tradizionalista
> (Stargate) con una rete di portali Wormholes.
> Imho l'uso di parole già abusate e sedimentate, esenta dal dover
> spiegare alcunché in dettaglio, in quanto un lettore medio si porta già
> dentro una sua raffigurazione di queste tecnologie.
>
Sì, ma qui l'intento è quello che ho detto: un racconto che aderisca il
più possibile alla plausibilità scientifica, e aggiungo che la maggior
parte dei luoghi comuni della SF mi ha un po' stufato.
Cioè, mi spiego meglio: se devo scrivere (magari!) un'opera che abbia un
suo valore "letterario" o magari "filosofico", mi sento autorizzato a
usare tutti i luoghi comuni standard, trattandoli come semplici dettagli
perché tanto quello che voglio dire è altro.

Ma in un racconto di SF pura applico invece una specie di rasoio di
Occam e taglio le convenzioni, le cose che si danno per scontate ecc.
Non c'è nessuna originalità nel parlare di queste invenzioni che altri
hanno concepito e scritto prima di noi. La considero una pessima
abitudine, significa ricorrere una specie di gergo per lettori di
racconti di serie B o fanzines.

>> e non mi va di ricorrere al solito iperspazio.
>
> beh, in ogni caso qualunque lettore si porta dentro pure una sua copia
> preinstallata anche di iperspazio (io lo chiamo sub spazio), tanto vale
> sfruttarla visto che non richiede librerie aggiuntive :D
>

Va bene, ma così si luogocomuneggia...

>> Un viaggio spaziale di 40 anni, scientificamente quasi plausibile,
>> supponendo una tecnologia abbastanza avanzata, non dovrebbe violare le
>> leggi fondamentali della fisica.
>
> beh ... quelle che conosciamo almeno.
> Ma com'è funzionata l'inflazione dei primi istanti dopo il big bang ?
> E cos'è esattamente la Dark Energy che fa accelerare l'universo ?
> Di fatto non lo sapeva nemmeno chi l'aveva proposta, e si continua a non
> sapere.
>
La teoria del BB e questa storia dell'universo inflazionario sono in
procinto di essere smentite, almeno considerando le recenti osservazioni
di Webb. Sono sempre state cagate surreali, anche se la teoria di U.
inflaz. guadagnò le pagine di Le Scienze 30 anni fa e mi fece sgranare
gli occhi. Ma senza uno straccio di prova se non "deve essere andata
così, altrimenti non si spiega". E infatti il BB non si spiega, è
probabilmente una cosa che appartiene più alla SF che alla scienza. Ah,
è anche molto coerente con la teoria creazionista, non trovi? Il dito
diddio.

Sulla energia oscura sono altrettanto scettico. Sembra l'ipotesi
dell'etere, che "ci doveva essere per forza" e invece era na kakata.

> Anche tachioni ed entanglement danno un certo spazio di manovra per le
> comunicazioni iperluce istantanee.
>
Ecco, l'entanglement davvero mi lascia di sasso. Ho anche cercato di
capirlo ma senza successo. I tachioni, bah.

>> Sappiamo che acqua ed aria si possono riciclare all'infinito, le
>> radiazioni si possono schermare, esiste l'idroponica ecc. ecc. e
>> quindi posso limitare le ipotesi alle due sopra esposte. Dovrò poi
>> metterci altre ipotesi indispensabili alla trama, quindi direi che se
>> bastano queste, sono a posto e non dovrò esagerare con le idee
>> strampalate.
>>
>> Vorrei far notare come in nessun racconto/romanzo di SF qualcuno si
>> sia preso la briga di fare 4 conti per verificare, ammesso che si
>> possa viaggiare a velocità vicine alla velocità della luce (c), QUANTO
>> CAZZO DI TEMPO ci vuole solo per arrivare a quella velocità, accelerando
>
> ovviamente se non ti distacchi radicalmente dal concetto di spazio
> ordinario, è così (io cmq i conti una volta li feci, calcolando
> accelerazioni tollerabili).

AAAh ecco, bravo, infatti!

> Ma ad es. l'onda inflazionaria agisce direttamente sulla struttura dello
> spazio, avvicina la destinazione e allontana la partenza e, in
> definitiva, chi la cavalca è in caduta libera.
> L'intera nave è oggetto di accelerazione, ma non è soggetta a nessuna
> forza interna, diciamo.

Sisi, ma stiamo moltiplicando le ipotesi, e io invece... eccetera (l'ho
già detto)

> Anche la Dark Energy causa una gravità "repulsiva" (focalizzata
> ovviamente) però per l'astronave, nuovamente, non c'è un motore che
> trasmette forze e ti inchioda ai sedili, l'intero oggetto nel campo
> accelera ma all'interno è in caduta libera.
>

Nel fantasy va benissimo, nella SF classica ci sono varie impostazioni.
Il padre di questo rigore è John Campbell jr., che però era un po'
estremo: voleva sempre che ci fosse un qualche presupposto
"scientifico", anche se azzardato, alla base dei racconti che accettava
per la sua rivista (che adesso non ricordo se fosse "Thrilling wonder
stories" o "Amazing", o boh). Credo che oggi queste invenzioni siano
uggiose, come le "bobine" di Aarn Munro ecc., ma l'insegnamento mi è
piaciuto. Della serie, spariamole grosse, ma cerchiamo di rimanere
verosimili.

Peraltro questo non mi impedisce di godere di racconti divertentissimi
come un romanzo di cui ora mi sfugge il titolo, quello in cui le
astronavi viaggiano a energia soixante-neuf (!) che viene succhiata da
un universo parallelo, il protagonista arriva finalmente sul pianeta dei
Clerun-Gowna, creature che vivono miliardi di anni, e finalmente pone la
Domanda Fondamentale sull'Universo, le Cose e il Tutto, e il vecchio
extraterrestre "bevve, ruttò, e disse: E perché no?"

Beh, per un libro così, accetto l'energia soixante-neuf e qualunque
altra cosa, perché l'ironia è il vero leitmotiv, la SF pura infatti
quando è di pregio è una metafora del reale... va beh, non divaghiamo.

>
> In Hyperion, in un punto, ricordo che venne esaminata la questione delle
> Astronavi Arcangelo.
> L'equipaggio effettivamente veniva spappolato e moriva per la ragione
> che dici (accelerazioni "convenzionali" non sopportabili da specie di
> carne), solo che recando il "crucimorfo" veniva resuscitato a destinazione.
> Strana soluzione, in effetti, in una saga che avevo trovato molto
> interessante.
>
Geniale
>>
>> Io invece mi ero posto il problema ed ero giunto alla sconvolgente
>> verità: solo per arrivare a c, ci voglionoo circa 10 anni (secondo i
>> miei calcoli spannometrici), accelerando a 1g.
>> Altrettanto importante, una volta che si viaggia a quel tipo di
>> velocità, lo stesso tempo occorrerà per DECELERARE, non è che ci si
>> possa fermare al volo, pena l'effetto frittella, di nuovo.
>
> ovvio. I Wormholes cmq connettono con "tunnel" punti dello spazio remoti
> su altri percorsi convenzionali.
> Barare con la topologia dello spazio è abbastanza ammissibile, in una
> SciFi non eccessivamente Sci (imho ovviamente)
>

Si, d'accordo. Ribadisco.. si tratta solo di questo particolare racconto.

>
> puoi provare BEARLY : è free, niente telefono, e parli indirettamente
> con GPT-3. Gliel'ho chiesto, e disse di essere "essa" :D
>

Mi informerò. Adesso improvvisamente arriva uno stuolo di AI. Minkia!

Alla proxima (Centauri) ;-)

Dan

MarioCPPP

unread,
Apr 5, 2023, 4:52:07 PM4/5/23
to
On 05/04/23 16:35, Dan wrote:
> Il 04/04/2023 18:04, MarioCPPP ha scritto:
>> On 04/04/23 17:03, Dan wrote:

CUT

... ok, non avevo capito in che misura la plausibilità
effettiva fosse proprio uno dei punti di forza del racconto.
Cancella pure tutte le considerazioni fatte !

>
> Mi informerò. Adesso improvvisamente arriva uno stuolo di
> AI. Minkia!

sì, perché in realtà si sta verificando un effetto domino di
subappalti e di arrembaggio all'ultima moda. Visto poi che
ce ne sono pure di open source.
Tempi interessanti ma difficili si profilano, per restare
sull'onda e non essere travolti.

E non è escluso che, come scrisse il mio mito Herbert,
l'umanità "medioman" non imbocchi la via del Jihad
Butleriano, della crociata contro le IA, e dei "mentat" (i
computer umani), per non finire resa obsoleta.
Mi ha shockato molto che Musk abbia firmato l'appello dei
1500 ad una moratoria di sei mesi sulle IA. Lui che è sempre
andato avanti come un rullo compressore ... sì, strani tempi

>
> Alla proxima (Centauri) ;-)
>
> Dan

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