Il 30/10/2023 13:20, MarioCCCP ha scritto:
> On 30/10/23 01:11, muzak wrote:
>> Il 27/10/2023 12:41, muzak ha scritto:
>>> Prova
>> prova
> ok hai provato.
> Ti leggiamo
> Tu ti leggi ?
Le avevano conosciute alla Madonnina di Rivalta, il lunedì di Pasqua del
'45. Dopo aver "ciciarà" ed essersi detti quel niente che si diceva e si
dice quando tre maschi quindicenni conoscono tre femmine grossomodo
della stessa età, rimasero d'accordo che si sarebbero rivisti il giorno
dopo.
Noi siamo a passeggiare dissero le ragazze. "Veniteci a cercare per di
lì". E loro andarono, in quel martedì d'aprile. In bicicletta. Su dallo
stradone della scuola, attraversando la villa dei Conti Arrivabene,
tirando su per la strada che, tra i castagni, porta e portava alla
Platana. Trovarono le tre e non combinarono mica niente. Qualche parola,
qualche sbruffonata.
E poi via, pedalare verso casa. Poco distante gli prese sete e si
fermarono a una cascina. Lì c'era una donna avanti con gli anni che gli
diede acqua e un po' di formaggio. "Al me fiòl" è in Russia. Mi hanno
detto che è vivo. Aspetto che torni e prego la Vergine Maria che me lo
riporti presto, sano e salvo".
Arrivarono a casa che era notte Sandro, Angelo e Pierino. E si presero i
rimbrotti (e forse la "stropa") di padre e madre.
Questo mi raccontava mio zio "gambler" Ugo, un pomeriggio. Una storia
così. Senza morale finale. Senza un "messaggio" (metteteveli in quel
posto i messaggi. Umberto Eco una cosa giusta la diceva: i racconti non
portano messaggi. I messaggi li portano i postini, sono affare dei postini).
Io vivo della luce di questo raccontare ziesco. Una luce che è quella di
un giorno di settembre verso le 19. Che la gatta, tra il fico e il
rosmarino, allatta i suoi piccoli mentre un po' più in là Hiba e Khalid
giocano. E Dori spignatta e le fronde del nocciolo qua davanti, se c'è
vento, sbattono che è un piacere. L'importante è che il vento non porti
messaggi.
Ci basta la disperata fragranza di questa sera che arriva, l'odore di
campagna che fa le capriole nell'aria. Mentre le nubi vanno e vengono,
inciampano, scivolano via. E tu non sai se essere quasi felice o un po'
infelice.