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Koch, non so se mi stai leggendo

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fabriziovenerandi

unread,
Feb 28, 2022, 3:07:58 PM2/28/22
to
Koch, non so se mi stai leggendo ma qua è scoppiata la guerra, cristo
santo koch, sai cosa pensavo, proveremo mai abbastanza vergogna per la
storia che produciamo? non dico i grandi della terra, hai presente i
grandi della terra, non parlo di loro, parlo di tutti gli altri, i
piccoli della terra, io, te, Blò, e tutti gli altri del Quali Buchi,
proveremo mai abbastanza vergogna per la storia che abbiamo generato? La
mia teoria Koch è che la storia sia la scoria che ogni persona produce,
immaginati le persone che camminano per strada e mentre camminano creano
scorie e quelle scorie sono la loro storia, l'abisso, il non detto, le
tonnellate di parole che hanno dentro alla testa a rimbombare, la
vigliaccheria puerile, l'angoscia, la passione immediata e insensata, la
voglia di fottere o di essere fottuti, la miseria e la rinuncia e tutte
le altre cose che ognuno di noi genera ogni santo giorno, tonnellate di
storia che si accumula nello spazio visibile della realtà la storia non
è invisibile, non è nel passato, la storia è nel presente, lo deforma,
lo distorce, la storia è visibile e ce l'abbiamo davanti agli occhi
ogni santo giorno ed è tragica, grottesca eppure non ne possiamo fare a
meno, ci crediamo nella storia, anche se non è qualcosa in cui si può
davvero credere, la storia è la permanenza di queste scorie che ci
lasciamo dietro, attorno, davanti, se ci fermiamo generiamo comunque
storia, microscopica storia, l'unica che abbiamo, non possiamo decidere,
non sai quante volte mi è successo di scoprire a posteriori, magari anni
e anni dopo, di scoprire che la mia storia aveva impattato su persone
che nemmeno avevo visto, che nemmeno sapevo che esistevano, la mia
storia li aveva travolti, come una tracimazione di una centrale di
stoccaggio, c'è dell'orgoglio in queste parole, cristo, non si finisce
mai d'imparare, vivo Koch nel mondo del sogno, a volte mi capita di
svegliarmi e di essere stato nel mondo onirico dei posti del sogno dove
ritorno da anni nella mia vita, posti in cui sono stato tante di quelle
volte che non è possibile che non esistano, non è possibile che questi
luoghi svaniscano con la mia morte, sono una specie di realtà virtuale,
i sogni sono la realtà virtuale senza vr ma con l'ossessione, comunque
Koch c'è la guerra, ma è lontana, vista in tv ™, è fatta di frammenti
Youtube e tweet, è fatta di gente che si mette lì a pubblicare i suoi
ragionamenti sulla guerra e non sente il ridicolo della cosa, la fame
dello sciame, la carne odora e attira gli insetti, alla fine sarà loro
il mondo, amen, passerà tutto ma resteranno gli insetti, amen, in fondo
a me gli insetti stanno bene, non hanno mai passato le forche caudine
della rivoluzione cognitiva, sono bestie più evolute di noi, comunque
volevo solo dirti che ho postato il pezzo in cui parla con te su ias, te
lo ricordi ias, e mi ha risposto sovietmario che ha scritto qualcosa del
tipo quanto al pezzo, mi piace molto il "cosa" (pur non avendolo capito
interamente, perché sfiora un argomento appunto ostico), ma per niente
il "come", questo continuo interloquire con Koch ... lo trovo greve e
forzato, preferisco descrizioni a voce narrante o impersonale, le trovo
più asciutte di questo "dialogo non dialogico" ad ogni modo grazie del
contributo, e spero che per una volta in secoli, ne nasca un 3D sulla
voce interna della mente, così ha scritto sovietmario e c'era questa
riflessione sulla voce interna delle persone che era effettivamente
interessante, ovvero se le voci che abbiamo dentro di noi, se quelle
voci potessero comunicare tra di loro, direttamente, si capirebbero?
questa lingua che abbiamo dentro che parla continuamente, non solo solo
io eh, questa lingua che tutti abbiamo dentro e che parla e parla, in
che misura si identifica con quello che chiamiamo pensiero? domandone
koch, noi non abbiamo una risposta vero?, noi non lo sappiamo, perché
noi siamo quella voce, noi non siamo altro che collaboratori di quella
voce, siamo complici di quella voce, quella voce senza di noi non
esiste, ma noi non siamo niente senza di lei, in realtà quando noi
parliamo e scriviamo siamo un coro, siamo noi e siamo la voce e siamo
entrambe, siamo un coro che manda il suo flusso di storia, le scorie
oscene delle proprie azioni e della propria memoria.

Soviet_Mario

unread,
Mar 1, 2022, 3:07:38 AM3/1/22
to
On 28/02/22 21:07, fabriziovenerandi wrote:


rotfl :)
mi hai ricordato tantissimo La Storia Infinita di Ende, dove
Bastian incontra il vecchio veggente che "SCrive la storia".
E quando lui entra nella storia il vecchio sta scrivendo di
lui :D

oh salutami Koch (e magari pure Pasteur)

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1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
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