Saluti
Pat
Si.
Il problema reale è che entrambi i metodi citati, e molti di quelli in giro
purtroppo, sono metodi dell'800 opure si rifanno ad una didattica e ad una
tecnica tipiche di quel periodo.
Ad esempio il famoso Gradus (o Guitar Gradus) di Ruggero Chiesa è poco
chiaro proprio in alcuni aspetti importanti riguardo al movimento
appoggiato e pizzicato.
Ad esempio troverai nel Carulli già nei primi pezzi degli arpeggi con
accordi, che in realtà sono più difficili da affrontare con la didattica
moderna rispetto alle scale: due suoni contemporanei (eh!) e della stessa
intensità (eh! 2) che spesso accompagnano (eh! 3) una melodia che segue un
suo filo logico indipendente (eh! 4).
Il Gradus a pag. 22 è già arrivato alle note simultanee sulle corde a
vuoto, con gran volo pindarico. Quanto meno va riordinato il processo. NB:
va sempre adattato allo studente!!!
La didattica presso i Conservatori impone addirittura un anno senza suonare
quasi niente di sensato: solo corde a vuoto o posizioni a partire dalla VII
alla I.
Ovvio che questo non può essere applicato agli amatori, però devi essere
avvisato: se cominci in un modo dopo devi completamente rieducare entrambe
le mani, per andare oltre un certo limite.
Consiglio?
I metodi dell'800 erano didatticamente poca cosa, ma se non altro
contengono molta musica, per lo meno sono suonabili.
I metodi moderni, se sono meglio didatticamente, spesso però sono carenti
come scelta organizzativa del percorso didattico.
Nota che i metodi di Carulli, Sagreras, Sor, Giuliani ecc. sono orientati
non certo a fare dei concertisti! Sono dedicati a marchesi(ne), duchesse,
ecc. ecc. che erano loro allieve e che quindi non avevano alcun interesse
ad essere veri e propri concertisti.
>
> Saluti
> Pat
Ciao.
Mimmo.
--- Tu ascolta sempre Mimmo il saggio ...
Cmq ti riporto un vecchio thread:
-----
Leggendo un vecchio 3d di marzo sui migliori libri per imparare a suonare la
chitarra, ho raccolto i pareri indicati sotto:
1) Sagreras, Vol.1 ...
2) Giuliani, Arpeggi 120 (+Op.1)
3) Mauro Storti, ......
4) Ruggiero Chiesa, Guitar Gradus
5) Paolo Muggia, L'arte della chitarra
6) M.Ablòniz ...
7) F.Carulli, 24 preludi (+Metodo)
oltre ai citati
8) Aguado, Metodo (+Studi)
9) Sor, Metodo (+Studi)
..............
Io ne ho un paio di diversi:
10) Paco Girard, Metodo per chitarra (Guitar Soup)
11) Barbareschi, Metodo per chitarra.
12) Pujol, Metodo razionale
13) Terzi, Metodo per chitarra
14) Gangi, Metodo per chitarra
15) Aguado-Sinopoli, Gran Metodo Completo
..................
Qualcuno ha altri consigli .....
Nell'area inglese si citano alcuni importanti libri dei quali sarei curioso
di sentire l'opinione di qualcuno:
a) "Solo Guitar Playing" 2 volumi, by Frederick Noad.
b) "The John Mills Classical Guitar Tutor", John Mills.
c) "Learning the Classic Guitar," A. Shearer, 3 volumi
Ciao
Umberto
Vecchio 3d marzo:
=====================
Allora potremmo cominciare a scambiarci le nostre opinioni riguardo i
migliori libri per cominciare lo studio della chitarra classica.
Dovendo scegliere uno solo io scelgo normalmente il Sagreras. E voi?
A n g e l o D i n e l l i
=====================
Ti seguo nella scelta, ottimo per iniziare, magari da affiancare ai 120
arpeggi di Giuliani (solo per i volenterosi!!!)
Ciao
Alessandro "Giordart" Giordani
=====================
Io preferisco il Guitar Gradus di Ruggiero Chiesa ma c'è ne sono molti
altri di validi
La raccolta di Paolo Muggia( l'arte della chitarra) Le opere didattiche di
Mauro Storti
ciao
Dario
=====================
Il Sagreras è ottimo gli esercizi-studi sono piacevoli (diversi dai soliti
Sor Aguado Carulli ecc.. ) anche se la diteggiatura andrebbe rivista.
Uno che andrebbe rivalutato secondo me è M.Ablòniz soprattutto per l'uso più
razionale della diteggiatura della mano sinistra.
I 24 preludi di F.Carulli sono fondamentali secondo me
Ciao
Pablo
=====================
Umberto Bottarel wrote:
> Leggendo un vecchio 3d di marzo sui migliori libri per imparare a suonare
la
> chitarra, ho raccolto i pareri indicati sotto:
> 3) Mauro Storti, ......
Ho visto solo alcune sue revisioni.
> 4) Ruggiero Chiesa, Guitar Gradus
Per cominciare da 0, ma .... non da solo
> 5) Paolo Muggia, L'arte della chitarra
Non l'ho mai visto. Se qualcuno ce l'ha mi faccia sapere cosa contiene.
...snip...
e ci scordiamo di Tarrega ???? Ogni chitarrista medio lo deve affrontare:
opere originali, studi e
trascrizioni...
> ..............
> Io ne ho un paio di diversi:
> 12) Pujol, Metodo razionale. Ecco chi avevo dimenticato!!!
> 15) Aguado-Sinopoli, Gran Metodo Completo. Cioè Aguado (e basta)
...snip...
> Il Sagreras è ottimo gli esercizi-studi sono piacevoli (diversi dai
soliti Sor Aguado Carulli ecc.. )
> anche se la diteggiatura andrebbe rivista.
Si vede che non è la sua...
> Uno che andrebbe rivalutato secondo me è M.Ablòniz soprattutto per l'uso
più razionale della
> diteggiatura della mano sinistra.
Aggiungerei sempre da un certo punto gli studi semplici di Leo Brouwer,
e qualcosa di M. Ponce.
> I 24 preludi di F.Carulli sono fondamentali secondo me
Ed avendo un pc, perchè non le 12 romanze per due chitarre, facendo fare al
computer una delle due parti? E' molto utile per imparare a suonare
*insieme*. Ad esempio si può incidere prima un mp3 con una delle due parti e
suonarci poi insieme. Oppure fare un midi con tutte le due parti (magari si
trova gia in rete bello e fatto) e poi silenziarne una.
Ciao.
Mimmo.
---------
Ciao
Umberto
Ps
Io uso Giuliani Op.1.
(Se vuoi imparare seriamente non puoi fare a meno di una guida vivente).
Grandioso Mimmo,
come al solito una delle tue risposte complete e dettagliate.
Grazie ancora.
Pat
--
--- Saluti da Patrizio ---
Amateur Radio Station IK0EHZ
Powered by Linux Mandrake 7.2 (kernel 2.4.4)
> --- Tu ascolta sempre Mimmo il saggio ...
---- ed anche Umberto Bottarel, la memoria...
...snip di una cosa che devi copiare e stampare e mettere a mente ....
> (Se vuoi imparare seriamente non puoi fare a meno di una guida vivente).
Verissimo al 100%.
Non l'ho scritto, e mi stò dando del mona perchè non l'ho fatto.
L'avevo pensato, ma poichè la richiesta verteva sul testo, mi sono
distratto.
Inoltre alcuni dei testi indicati sono dei lanci in caduta libera per una
persona completamente digiuna.
L'insegnante è effettivamente la cosa migliore, se riesci a trovarne uno
all'altezza nella tua zona e te lo puoi permettere.
Ciao.
Mimmo.
> Verissimo al 100%.
......
> Inoltre alcuni dei testi indicati sono dei lanci in
> caduta libera per una
> persona completamente digiuna.
------------
E' più che vero.
L'ho sperimenato direttamente.
Ho usato qualche metodo di quelli citati sopra per un paio di anni.
Risultato: ho capito forse come era fatta la tastiera nelle prime 5
posizioni e riuscivo a suonare (male!) qualche accordo e qualche pezzettino
con la melodia alta e 1/2 note di basso.
Ma non avevo capito come si dovevano toccare le corde, come si dovevano
suonare gli abbellimenti, come si fanno i legati e il senso del legato del
pezzo suonato, che restava privo di qualsiasi significato musicale. E il
senso del ritmo (che non è solo il mantenimento del tempo) chi te lo dà, se
non un vero musicista?
> L'insegnante è effettivamente la cosa migliore,
> se riesci a trovarne uno
> all'altezza nella tua zona e te lo puoi permettere.
---- E' solo una questione di onestà intellettuale e di chiarezza di idee
(che magari uno si fa dopo aver provato da solo 2/3 metodi):
-se uno vuole fare un po' di musica, che gli gratifichi la voglia di
realizzare qualcosa di bello, deve mettere in conto che:
a) dovrà sudare 7 camicie, con costanza quasi giornaliera;
b) per anni;
c) che non deve mollare a fronte delle difficoltà ... che anzi dovrebbe
sentirle come stimolo a superarsi;
d) che deve avere la testa qui spesso e volentieri (si deve studiare! - un
pezzo prima lo si guarda come un quadro e lo si suona dentro, poi lo si
prova con le dita);
e) che deve spendere dei soldi qui (strumento, accessori, spartiti, lezioni
...), piuttosto che da altre parti.
f) Che senza un buon maestro non arriverà mai a fare il salto di qualità,
cioè a suonare in maniera soddisfacente (25.000/30.000 all'ora si possono
spendere una volta alla settimana o una volta al mese ...).
Detto questo, frutto della mia esperienza, ognuno è libero di comportarsi
come gli pare.
Ciao
Umberto
Grazie e saluti.
Pat
OK. Chiaro.
Non credo che esistano dei parametri assoluti, ma un po' devi vedere alcuni
particolari.
Ad esempio quanto tende a suonare lui (a farti "vedere come si fà") invece
di fare suonare te (ed a correggerti sulla base di quello che si vede e si
sente oggettivamente): sei tu che devi imparare a suonare, non lui.
Vedendolo suonare non impari niente: i movimenti base si vedono una o due
volte, poi si imparano a mettere insieme un po' alla volta, e solo
sentendosi e vedendosi suonare che si possono correggere e migliorare, non
guardando il maestro.
Del maestro sono importanti i particolari: per questo credo che non è
necessario che sia un mostro di bravura (è meglio che faccia il concertista
e non l'insegnante a tempo pieno).
Deve sapere selezionare il percorso formativo sulla base delle esigenze
dell'allievo.
Deve avere conoscenze storiche e didattiche della composizione
chitarristica da trasmettere.
> E ancora..... (scusate) come dovrebbe svolgersi una lezione tipo per
> chitarra classica per uno che e' ancora agli inizi??? C'e' uno schema valido
> per tutti oppure......
Inizialmente sì, finchè non hai raggiunto una certa padronanza delle
posizioni e dei movimenti fondamentali (mano sinistra e destra), e finchè
non riesci a mettere insieme il tutto lentamente, ma senza avere tensioni o
troppe incertezze nelle mani.
Poi dipende dall'allievo. Viene spontaneo seguire un certo tipo di musica e
di tecnica piuttosto che un altro e quindi perfezionarsi prima su una cosa
e poi su un'altra.
Non sei legato ad un programma tipo conservatorio...
A meno che tu non ti iscriva.. ;
>
> Grazie e saluti.
Di niente
>
> Pat
Ciao.
Mimmo.
Sono stato poco chiaro.
> Del maestro sono importanti i particolari: per questo credo che non è
> necessario che sia un mostro di bravura (è meglio che faccia il concertista
> e non l'insegnante a tempo pieno).
Intendo dire che se è un mostro di bravura, farà sicuramente il
concertista. Se insegna, vuol dire che non lo è. A meno che non si tratti
di un seminario, ma è un'altro discorso.
Ciao.
Mimmo.
Non condivido ciò che dici. Io conosco concertisti strafamosi che fanno
schifo e quando li senti suonare dal vivo ti chiedi come possono farlo
(ovviamente non faccio nomi) e insegnanti che fanno solo qualche concerto e
sono dei mostri. Non sempre chi insegna non è bravo, dipende ci sono diversi
fattori che possono influenzare la carriera di un musicista e mi sembra
molto riduttivo dire:"se è bravo allora suona altrimenti no.." :o)
> Ciao.
> Mimmo.
Hi Alex!
------- Perchč non fai i nomi: sarebbe interessante scambiarci qualche
opinione in merito. E cosě s'impara a conoscere i concertisti.
Io ho sentito alcuni *strafamosi*:
-Ghiglia, Pepe Romero, Barrueco, Russel, Segre, Zigante, Colonna, Micheli,
Escarpa ....
Paco de Lucia ...
tanto di cappello a questi artisti ....
Ciao
Umberto
Molto giusto.
Ho scritto di fila due frasi una peggio dell'altra.
Nella prima volevo evidenziare un tono ironico ("se vuoi sempre suonare
tu, vai a fare il concertista, no?"), mentre il reply, che doveva
spiegarlo, è stata una vera schifezza perchè stavo chattando e non ho
riletto.
Bah!
Ciò dimostra quanto fossi stonato ieri sera, ma sopratutto
approssimativo in certi passaggi.
Però credo di essermi spiegato abbastanza per quanto riguarda le
necessità di Patrizio.
Almeno credo. ;)
E' vero: ci sono chitarristi (ma credo anche pianisti, ecc.) che si
credono chissà chè ma sono concertisti a mala pena mediocri. Esistono
anche ottimi esecutori che però non suonano quasi mai in pubblico, e
sopratutto per un grande pubblico.
Ma perchè?
Bella domanda....
Ho un po' di idee e ben confuse al riguardo, più che altro esperienze
personali.
Io penso che purtroppo la realtà è questa non solo nella musica.
Ad ogni modo questo rischia di diventare un 3d che esula troppo
dall'oggetto; comunque, se ne vuoi parlare, parliamone e vediamo anche
se per caso interessa anche a qualcun altro.
> Hi Alex!
Ciao.
Mimmo.
anche Alirio Diaz, Andres Segovia (30 anni fa... che mi ricordo?), il
duo Lopresti-????, ed altri.
Spesso capita che siano bravissimi artisti in certi tipi di musiche, ed
abbastanza amorfi (o peggio disastrosi) in altre.
Sono convinto che non basta sentirli una volta sola... se si trovano le
loro incisioni si riesce ad avere la sensazione corretta del loro
pensiero sull'esecuzione (si incide finchč non viene bene: dal vivo č
un'altra cosa... :))
Ma... bisogna proprio starci dietro...
>
> Ciao
> Umberto
Ciao.
Mimmo.
Ciao a tutti
Pat
"mimmo" <mas...@unich.it> ha scritto nel messaggio
news:3B3B1746...@unich.it...
Non voglio innescare una polemica ma solo dire qual'è il mio pensiero!
Hi Alex!
Posso dirti questo:
Ghiglia meraviglioso come concertista ma anche grandissimo insegnante forse
uno dei migliori al mondo.
Pepe Romero meraviglioso, ma anche lui insegnante all'università della
musica in Canada e credo in Spagna ma non ne sono sicuro.
Colonna forse il Paganini della chitarra anche lui grande didatta molto
preparato anche dal punto di vista compositivo.
Paco de Lucia che si può dire di lui l'unica cosa è ascoltarlo suonare.
Potrei continuare con altri chitarristi come:
Paolo Paolini un grande musicista e insegnante
Flavio Cucchi meravigliosi i suoi dischi e i suoi concerti e anche lui è
insegnante al Conservatorio di Livorno
Nuccio d'Angelo, compositore, grandissimo chitarrista e anche lui insegnante
al conservatorio di Livorno
Marco de Santi virtuoso e anche lui un ottimo didatta, se non ricordo male è
stato il maestro di Tampalini (e non dico altro).
Alvaro Company un concertista raffinato e un insegnante molto meticoloso è
stato docente al conservatorio di Firenze.
Potrei continuare con nomi come Gangi, Storti, Fisk, Isbin, Kraft, Brower,
Bream, Towner, Pierri e moltissimi altri, e mi scuso se ne ho omessi alcuni.
Con questo ripeto che non voglio innescare assolutamente polemiche inutili
su quello che poi in realtà sono i gusti di ognuno di noi.
Adesso vi lascio vi ho annoiato fin troppo.
Un saluto Alex!
Buon studio a tutti!
...snip ...
> Paolo Paolini un grande musicista e insegnante
...ehehe, grazie... il mio maestro.... :)
Anche se mi sono dovuto diplomare con Chiesa (sei mesi d'inferno... :( )
> Flavio Cucchi meravigliosi i suoi dischi e i suoi concerti e anche lui è
> insegnante al Conservatorio di Livorno
... ma non ha suonato solo classico, se ricordo bene non se la cavava male
col jazz quand'era "piccolo"...
:)
Ciao.
Mimmo.
>
> Non voglio innescare una polemica ma solo dire qual'è il mio pensiero!
E certo!
Nessuna polemica, anzi!
Oltre al tuo pensiero desiderei sentire anche quello di altri, purtroppo
siamo in pochini qui che si interessano di chitarra classica :)
Dialettica costruttiva, insomma: sono contro i litigi sterili :)
> Hi Alex!
Ciao.
Mimmo.
> ...ehehe, grazie... il mio maestro.... :)
> Anche se mi sono dovuto diplomare con Chiesa (sei mesi d'inferno... :( )
Capisco ne ho sentito parlare.
> ... ma non ha suonato solo classico, se ricordo bene non se la cavava male
> col jazz quand'era "piccolo"...
Lui è un geniaccio ha suonato anche con Corea.
Saluti Alex!
> E certo!
> Nessuna polemica, anzi!
:o)
> Oltre al tuo pensiero desiderei sentire anche quello di altri, purtroppo
> siamo in pochini qui che si interessano di chitarra classica :)
> Dialettica costruttiva, insomma: sono contro i litigi sterili :)
Certo :o)
> Ciao.
> Mimmo.
Hi Alex.