Quando suono le corde con l'indice e il medio della mano destra, l'attacco
del suono č dato dal contatto col polpastrello, ok, ma alla fine la corda
"rotola" inevitabilmente sotto l'unghia, nella sua parte interna), dando il
volume alla nota.
E' corretto il metodo, eseguito cosě?
No, perché la prima sera che ho suonato il basso son stato 3 ore a pizzicare
le corde solo con il polpastrello (facendo attenzione che l'unghia -tagliata
a zero- non toccasse minimamente la corda) ho fatto una fatica bestiale con
le dita (infatti il mattino dopo mi son svegliato col medio tutto
gonfio.ehehheheh) e non riuscivo a dare volume. credevo bisognasse aumentare
il gain dell'ampli oppure "stretchare" le corde, perché cosě era davvero
assurdo.
Inoltre era difficilissimo mantenere lo stesso volume per tutte le note, una
veniva fuori forte, l'altra debole.insomma un disastro!!!
Il giorno dopo ho suonato col plettro, ma pur trovandomi benissimo (suono la
chitarra elettrica da parecchi anni), proprio non mi piace la cosa. Nč come
impostazione, nč come suono!!! :-(
Ripeto, domanda molto da n00b, ma č giusto cosě? E voi quanto avete lunghe
le unghie della mano destra??? Giusto il minimo indispensabile per dare "la
botta" finale alla nota credo... :-|
Grazie Mille !!! :-D
Ok. Grazie per le preziose informazioni.
Mi sa allora che mi darò all'uso del plettro... Proprio non riesco a tirare
fuori i suoni giusti suonando solo col polpastrello... :-(
Però nel video di Pastorious un pò di unghia ce la mette nel pizzicare le
corde... Lo sento e poi è impossibile che non tocchi visto che quando
all'inizio inquadrano da vicino la sua mano destra, non le ha proprio
tagliate a zero... :-|
Comunque, come dicevo nel precedente post, è giusto un pizzico, per dare la
"botta finale"... non è che suoni con le unghie come una chitarra classica.
La posizione del polso mi sembra giusta.
Stasera riprovo. Grazie ancora!!!
Non ti scoraggiare, a me fa un po' male la punta dell'indice perché
sono stato fermo durante le vacanze :-). Un po' di calli, un po' di
elasticità nei muscoli e ti stupirai di te stesso in breve tempo.
Non strafare prima di avere ingranato bene. Io per un bending
chitarristico sulla corda del re mi sono trovato un'infiammazione ai
tendini per un mesetto quando ero agli inizi col basso.
Per quanto riguarda il plettro, io penso che i Dunlop .092 con i bordi
arrotondati siano l'ideale. Ci vuole un minimo di elasticità nel
plettro per dare lo snap iniziale. Più durezza o bordi appuntiti danno
un suono troppo brillante per me. Le plettrate che suonano meglio sono
portate con il polso verso su. Cerca del materiale su Steve Swallow,
come questo: http://www.bassplayer.com/article/double-life/Apr-06/19720
Diciamo che quando appoggio il dito sulla corda, questo poi "scivola" sulla
corda superiore, facendo vibrare la corda....
Io ho sempre fatto così (cioè da tre giorni... )
Però il suono è davvero molto debole... Se provo ad appoggiare e dare una
maggiore pressione al dito inevitabilmente vado a finire sull'unghia nel
finale...
Forse dovrei aumentare il GAIN nell'ampli? Oppure stirare le corde (si
stretchano anche sul basso come per la chitarra elettrica???). Perchè adesso
sono tese e durissime, e faccio una fatica bestiale a suonarle.
Mentre quando vedo qualche video su youtube, sembra che i bassisti non
facciano tutta questa pressione sulle corde... cioè giusto un pò... non so
... come se fossero più elastiche....
Riassumendo il discorso è questo.
Riesco a suonare con l'indice e il medio semplicemente usando il
polpastrello, ma per non far sbattere l'unghia devo suonare molto
"delicatamente" (ed è proprio quello che vedo fare dagli altri bassisti!!!).
Così però il suono è debolissimo, come dicevo... :-(
In cosa sbaglio ????
No. Nessun problema di amplificazione. Ho provato sull'ampli della chitarra
(a volume basso altrimenti lo sfondo! :-D ), in cuffia nell'uscita
preamplificata del multieffetto (ha 2 pattern per il basso), e nell'ingresso
del PC (per suonare sugli MP3).
>Un'ultima dritta. Non ti conviene snervarti all'inizio con corde
>pesanti. Io uso corde 40-100 e sfido chiunque a dire che il mio basso
>suona delicatino. Ho provato con successo anche corde 30-95, anche se
>per me sono un po' troppo sensibili al vibrato e al bending, anche
>involontario.
>Se la dimensione delle corde è un problema scendi a 40-100.
>Per non sbagliare prendi delle corde relativamente lisce, come le DR
>Low Rider, anche se non sono molto morbide sono pittuttosto piacevoli
>al tatto. Non tutte le corde sono flessibili o ruvide allo stesso
>modo.
>Guggolando un po' ti ho trovato questo video, più di così non si può
>essere chiari
>http://www.studybass.com/lessons/bass-technique/plucking/
Non so che corde sto usando adesso, perchè uso quelle che erano montate sul
basso (EKO MM300) al momento dell'acquisto 5gg fa.
Però ti assicuro che son belle toste, ammazza!
Comunque oggi va mooolto meglio, riesco a usare le dita sulle corde in
maniera più "sciolta", ottenendo un buon suono senza forzare, proprio come
si vede nel video.
Credo che a furia di suonare col plettro (ho douto usarlo per forza in
questi giorni visto che mi si è infiammato il medio) si siano "stirate" un
pò, e ora sono molto più elastiche... :-|
Mi sa che prenderò le DR Low Rider 40-100 . Grazie ancora per le dritte!!!
:-D
MB
Azz, dopo aver visto questo mi sa che mi "converto" definitivamente al
plettro! :-D
Adesso (mentre il medio non si sgonfia) continuo ad usare un plettro morbido
(0.75) e il suono non č poi cosě malvagio, anche se adoro il suono "rotondo"
che si tira fuori con le dita.
Poi, non so, ma con le dita ho piů "feeling" mentre suono, ti senti tuttuno
col basso, mentre col plettro sei piů staccato...non so spiegare ma č cosě.
:-|
MB
Cosa intendi per "non sono molto morbide" ??? Io, a questo punto, mi
orienterei su delle corde il più elastiche possibile... Cioè che vibrano con
poca pressione.
Devo andare su scalature basse, se ho capito bene.... E per accentuare
ancora di più la "morbidezza" conviene liscie o ruvide???
Grazie.
> Cosa intendi per "non sono molto morbide" ??? I
Voglio dire che non sono le più flessibili sul mercato perché sono
avvolte piuttosto strette. Ci sono corde più flessibili perché non
sono avvolte così strette. Però sono meno rugose di altre e "grattano"
meno il dito.
Le corde liscie sono difficili da trovare e hanno un timbro
caratteristico che ti può piacere o no. Forse non ti conviene fare
adesso l'esperienza.
Piuttosto, si dice che le corde in nickel siano più morbide da
toccare.
Quanto al plettro, a furia di parlarne mi sono messo a risuonare un
po' col plettro e mi sa che stasera lo tiro fuori. Proviamo dei blues
un po' rockabilly di band che suonavano col contrabbasso.
E' un amore/odio col plettro, perché mi piace affrontare il basso a
mani nude e mi dà fastidio perdere questa fisicità del contato.
Però l'orecchio mi gratifica con un suono grande e pesante. inoltre,
mettendo meno energia nella mano destra mi sembra anche che la
sinistra stia più rilassata e più facilmente in posizione come piace a
me, cioè simmetrica (col pollice fra medio e anulare).
Per aver il suono più contrabbassistico possibile seguo i consigli si
Swallow, cioè tengo l'indice parecchio dietro al plettro, quasi per
tutta la sua lunghezza per accoppiare il plettro con il polpastrello e
uso il plettro quasi solo in su, come se stessi suonando un
contrabbasso. In questo modo riesco anche a evitare tentazioni
velocistiche e resto fedele alla pesantezza.
La plettrata la do verso la base del manico o anche più su.
Insomma, può essere uno studio alternativo per dare un po' di respiro
al medio.
A proposito, mettici un po' di fitostimoline sul medio o anche
Gentalyn beta :-) le abrasioni si chiudono più in fretta.
Ma no, nessun abrasione! Il medio si gonfia subito perchè soffro di artrite
a quel dito! :-(
Comunque sto rivalutando il plettro per vari motivi:
1) Sapendo già suonare la chitarra elettrica, fare la plettrata (anche
alternata) mi è perfettamente naturale. Quindi la mano destra "va da sola" e
posso concentrarmi tutto sulla diteggiatura della sinistra.
2) Mi sembra che col plettro ci sia più "precisione", specie nell'attacco
della nota. Ed anche più velocità. E la cosa mi è stata confermata vedendo
un sito che commentava la tecnica di Swallow. Insomma quasi una precisione
"chirurgica", che a molti può sembrare fredda, ma che a me piace, sono un
perfezionista... :-)
3) Il suono è molto più "definito", anche se perde in calore. Ma, come
dicevi tu prima, usando un plettro non troppo duro (uno 0.75) si ottiene un
giusto compromesso tra definizione e rotondità del suono.
D'altronde quando voglio ottenere un suono più "rotondo" possibile, uso il
pollice (alla Sting, per intenderci!).
4) Per me, a meno di non suonare con indice e anulare, il plettro è l'unica
alternativa.
Poi, chissà, magari un domani quando avrò padroneggiato tutta la tastiera
del basso ritornerò a usare le dita... :-)
MB
Beh, non lo stressare troppo allora. Tieni presente che è un po' come
nuotare: agli inizi ti muovi come un matto e non ottieni niente, poi
muovi ti muovi molto di meno e sposti più acqua con meno tensione nei
muscoli.
Con le corde è uguale. Studia a lungo e al rallentatore la meccanica:
- appoggia il dito sulla corda con buona parte del polpastrello
ingaggiata nella corda
- fai ruotare il dito sulla falange che articola col palmo della mano,
avvicinalo al palmo della mano senza cambiarne la curvatura
- senti il polpastrello che scorre sulla corda fino a che la ciccia
del polpastrello prende in pieno
- arriva al punto in cui stai per perdere la presa sulla corda, senti
l'elasticità del muscolo che si carica tira appena un po' di più
- SNAP! suona. La corda è libera il dito anche
- allenta immediatamente la tensione e lascia andare. Negli esercizi
lascia proprio cadere libera la mano rilassata
Si, lo so detto così fa ridere. Sto solo cercando di descrivere un po'
qello che scopri suonando al rallentatore e con scioltezza.
Se impari a ridurre la tensione al minimo necessario può darsi che le
sollecitazioni sul medio non siano più così pericolose.