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[Pubblicità] La storia della Palmolive nel '900

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stanz

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Aug 12, 2000, 3:00:00 AM8/12/00
to
http://www.palmolive.com/Tour/When/index.html

La nascita della saponetta Palmolive risale al 1898 per
intuizione di una azienda americana che avvia la
sperimentazione di un sapone i cui ingredienti principali
sono l'olio d'oliva e l'olio di palma. Una indovinata
campagna pubblicitaria -costruita attorno alla leggenda di
Cleopatra che utilizzava un sapone solido capace di
mantenere la pelle incredibilmente giovane- contribuì a fare
della saponetta un autentico successo in pochissimo tempo.
Le fortune della società si identificarono a tale punto con
quelle del prodotto che, nel 1911, eaas modificò il proprio
nome in Palmolive Company.

In Italia il sapone solido Palmolive, il sapone delle
sorelle Dionne, arriva nel 1927 inaugurando il mercato della
moderna saponetta profumata. Il 9 aprile 1927, il signor
William L.Sims firma a Milano l'atto costitutivo della
"Società Anonima Palmolive": Ben presto, alla produzione del
sapone si affiancano altri prodotti quali lo shampoo in
polvere, il talco, la crema sick da barba: le accresciute
capacità produttive inducono l'azienda ad avvalersi di
impianti più efficienti a Rivolo, nelle vicinanze di Genova,
presso terzi.

Nel 1956 inizia, e viene ultimata al tempo record di 18
mesi, la costruzione dello stabilimento Palmolive ad Anzio,
in provincia di Roma, tuttora in funzione al chilometro 30
della via Nettunense.

A partire dal 1975, Palmolive fa la sua comparsa anche in
pubblicità nel Carosello e, nella mente di molti
consumatori, è ancora vivo il ricordo del viso di Carla
Fracci testimonial TV del sapone solido Palmolive, "l'unico
con latte detergente, ricco di latte detergente, per un viso
giovane, un viso acqua e sapone".


mur mur

unread,
Aug 13, 2000, 3:00:00 AM8/13/00
to

stanz <st...@libero.it> wrote in message 399570A0...@libero.it...
> http://www.palmolive.com/Tour/When/index.html
>
> La nascita della saponetta Palmolive risale al 1898...

wow!!archeologia pubblicitaria!! lo Schliemann Stanz continua a scavare
sotto strati e strati di carbonato di calcio per ridare splendore ai totem
dell'immaginario consumistico collettivo...

> A partire dal 1975, Palmolive fa la sua comparsa anche in
> pubblicità nel Carosello e, nella mente di molti
> consumatori, è ancora vivo il ricordo del viso di Carla
> Fracci testimonial TV del sapone solido Palmolive, "l'unico
> con latte detergente, ricco di latte detergente, per un viso
> giovane, un viso acqua e sapone".

duole contraddirla, ottimo Stanz, ma le saponette palmolive vennero
pubblicizzate già nel neonato carosello del '57, oltre che nel '59
(testimonial Johhny Dorelli accompagnato da un'orchestra in cui figurano
anche Rava, Cerri e Jannacci) e nel '60 (una Milo in arie da gran diva,
diretta da Luciano Emmer su sceneggiature della Wertmuller e musiche di
Giorgio Gaslini). Carla Fracci inoltre (secondo i dati in mio possesso)
apparve a carosello solo per pubblicizzare le lavatrici Naonis e il brandy
Cavallino Rosso (che fine avrà fatto quest'ultimo?), gli spot del '75 con
lei saranno stati trasmessi in altri contenitori...

stanz

unread,
Aug 13, 2000, 3:00:00 AM8/13/00
to

mur mur wrote:

> duole contraddirla, ottimo Stanz, ma le saponette palmolive vennero
> pubblicizzate già nel neonato carosello del '57, oltre che nel '59
> (testimonial Johhny Dorelli accompagnato da un'orchestra in cui figurano
> anche Rava, Cerri e Jannacci)

Non ne avevo la più pallida conoscenza, d'altronde il trafiletto Palmolive era
semplicemente stato riportato nelle pagine pubblicitarie di 'Repubblica'
l'altro giorno...nel frattempo però ho scovato questa fantastica radio in Real
Audio che fa udire solo della lounge,
http://realguide.real.com/RGX/RG-us.(/rp/tuner/findbottomleft.html?client=rp&content=findsimple&format=122).def.txt.st-15518.RGX/channels.netradio.com/external/channel_loader.smi?channel_index=83&type=preset&action=_tunerplayer&back_browse=http%3a%2f%2fwww.netradio.com%2fchannels%2flounge%2findex.html

> e nel '60 (una Milo in arie da gran diva, diretta da Luciano Emmer su
> sceneggiature della Wertmuller e musiche di
> Giorgio Gaslini). Carla Fracci inoltre (secondo i dati in mio possesso)
> apparve a carosello solo per pubblicizzare le lavatrici Naonis e il brandy
> Cavallino Rosso (che fine avrà fatto quest'ultimo?), gli spot del '75 con
> lei saranno stati trasmessi in altri contenitori...

Dici? In effetti era già uno spot "costante", non mi pare avesse finali e
digressioni (com)mediatiche. Sulla fine del Cavallino Rosso, è un po' come la
grappa Bocchino del Mike sul monte XXX... 8-DDDDDDDDD

ciao stanz


Mojo Zen

unread,
Aug 13, 2000, 3:00:00 AM8/13/00
to
stanz ha scritto:

>
> La nascita della saponetta Palmolive risale al 1898 per
> intuizione di una azienda americana che avvia la
> sperimentazione di un sapone i cui ingredienti principali
> sono l'olio d'oliva e l'olio di palma.

Non è proprio così "lounge". La saponetta Palmolive prende il nome da
due "ingredienti" necessari per il processo di saponificazione: l'acido
oleico e l'acido palmitico, sostanze che vengono ricavate da materiali
molto meno "romantici". (ricordi come alcuni "serial killer" eliminano i
corpi delle loro vittime?).
Gli americani hanno saputo sfruttare molto bene i richiami esotici del
marchio. (oggi si chiamerebbe "pubblicitè ingannevole").


> le accresciute
> capacità produttive inducono l'azienda ad avvalersi di
> impianti più efficienti a Rivolo, nelle vicinanze di Genova,
> presso terzi.

Rivolo???? Non mi risulta nessun "posto", nelle vicinanze del capoluogo
ligure, con questo nome. (forse "Rivarolo"??)


Cmq i saponi hanno sempre cercato di "lanciare" messaggi esotici:
ricordi quello al laim dei caraibi? o quello delle foreste del nord
europa? (nordika: Prooova!!).
O il "mitico Pino Silvestre col suo stallone bianco?

Ciao

Mojo Zen

stanz

unread,
Aug 13, 2000, 3:00:00 AM8/13/00
to

Mojo Zen wrote:

> Cmq i saponi hanno sempre cercato di "lanciare" messaggi esotici: ricordi
> quello al laim dei caraibi?

Era la mitica saponetta verde-striata, FA !

> o quello delle foreste del nord
> europa? (nordika: Prooova!!).

Ricordo meno...

> O il "mitico Pino Silvestre col suo stallone bianco?

Super-mito! Anche la musichetta perduta...

bye s.


nico pisanelli

unread,
Aug 14, 2000, 3:00:00 AM8/14/00
to
stanz <st...@libero.it> wrote:


> Dici? In effetti era già uno spot "costante", non mi pare avesse finali e
> digressioni (com)mediatiche. Sulla fine del Cavallino Rosso, è un po' come la
> grappa Bocchino del Mike sul monte XXX... 8-DDDDDDDDD


Cervino

mur mur

unread,
Aug 14, 2000, 3:00:00 AM8/14/00
to

stanz <st...@libero.it>

> > O il "mitico Pino Silvestre col suo stallone bianco?
>
> Super-mito! Anche la musichetta perduta...

la musica era di un certo Keith Papworth (chi era costui ?) e venne comunque
riutilizzata negli spot radiofonici Vidal di qualche anno fa, puntando su
un effetto-nostalgia canaglia (vedi anche il coevo repechage di Gringo per
gli spot Montana).
bye
mrmr

stanz

unread,
Aug 14, 2000, 3:00:00 AM8/14/00
to
mur mur wrote:

> la musica era di un certo Keith Papworth (chi era costui ?)

Faccio una ricerca in AltaVista in questo momento. Dunque...selezionando eh...il
compositore Keith Papworth appare in queste pagine:

http://www.seeseiten.de/user/dieselheart/wallace/narz/narz.htm

http://members.aol.com/zitelmanns/vinyl/pop_va.html

Esiste in altre pagine anche un Keith Papworth attore, non è chiaro se sia
identificabile con il Papworth che tu menzioni. In ogni caso, appare nel secondo
link in un disco di colonna sonora assieme ad altri titolari di colonne sonore,
ne deduco che doveva essere una sorta di Ortolani/Umiliani molto minore.


> (vedi anche il coevo repechage di Gringo per gli spot Montana).

Esisterà un dischetto che riassuma l'era carosello?

bye s.


mur mur

unread,
Aug 14, 2000, 3:00:00 AM8/14/00
to

stanz <st...@libero.it> wrote

> Esiste in altre pagine anche un Keith Papworth attore, non è chiaro se sia
> identificabile con il Papworth che tu menzioni. In ogni caso, appare nel
secondo
> link in un disco di colonna sonora assieme ad altri titolari di colonne
sonore,
> ne deduco che doveva essere una sorta di Ortolani/Umiliani molto minore.

Ottimo Stanz, cosa farei senza di te? Cmq dai tuoi indizi deduco anch'io che
il Papworth fosse attivo nell'ambito delle sonorizzazioni e della "musica
d'uso" vista la sua incluisione in quella compilation della De Wolf (cfr.
anche pag. 232 dell'Adinolfi), temo purtroppo che la nostra ricerca si
arresti qui perchè le tracce si perdono...

> Esisterà un dischetto che riassuma l'era carosello?

Penso di poterlo escludere nella maniera piu' assoluta: la ricerca del
materiale sarebbe improba anche perchè le pizze con gli spot venivano
restituite alle ditte committenti che non sempre avevano la lungimiranza di
conservarle...forse nei polverosi archivi di qualche casa discografica...ma
quale sarebbe il ritorno economico di un dischetto siffatto? è così vasto il
bacino d'utenza dei nostalgici ad oltranza dell'età dell'oro della
pubblicità italiana? Confido piuttosto in un concept album sul tema ad opera
dei Montefiori o di Sam Paglia...

stanz

unread,
Aug 14, 2000, 3:00:00 AM8/14/00
to
mur mur wrote:

> Cmq dai tuoi indizi deduco anch'io che il Papworth fosse attivo nell'ambito
> delle sonorizzazioni e della "musica d'uso" vista la sua incluisione in quella
> compilation della De Wolf (cfr. anche pag. 232 dell'Adinolfi), temo purtroppo
> che la nostra ricerca si arresti qui perchè le tracce si perdono...

Deduco che tu abbia quindi la suddetta raccolta, o che tu sappia cosa includa.
Sono andato alla pagina che menzioni dell'Adinolfi, si parla della De Wolf ma
del Papworth nulla.

> Penso di poterlo escludere nella maniera piu' assoluta: la ricerca del
> materiale sarebbe improba anche perchè le pizze con gli spot venivano
> restituite alle ditte committenti che non sempre avevano la lungimiranza di
> conservarle...

Leggevo proprio oggi, su "Repubblica", un interessante sequenza di articoli
sulla distruzione dei film e delle pellicole cinematografiche. La cosa si
potrebbe applicare anche alla TV.

> forse nei polverosi archivi di qualche casa discografica...ma
> quale sarebbe il ritorno economico di un dischetto siffatto? è così vasto il
> bacino d'utenza dei nostalgici ad oltranza dell'età dell'oro della pubblicità
> italiana? Confido piuttosto in un concept album sul tema ad opera dei
> Montefiori o di Sam Paglia...

Al primo Festival Lounge di Montecchio (dal quale rimasi per vari motivi fuori
:-/) qualcuno rifece la sigletta del Fernet Branca :-) Purtroppo hai ragione, il
"bacino d'utenza" è veramente scarso.

bye stanz

mur mur

unread,
Aug 15, 2000, 3:00:00 AM8/15/00
to

stanz <st...@libero.it> wrote

> Deduco che tu abbia quindi la suddetta raccolta, o che tu sappia cosa
includa.
> Sono andato alla pagina che menzioni dell'Adinolfi, si parla della De Wolf
ma
> del Papworth nulla.

Purtroppo non possiedo quella raccolta ma ho svariato materiale di Hawkshaw,
Parker (compresa la sua bellissima sigla del serial ospedaliero inglese
"Angels") e Derek Scott che agivano appunto in quell'ambito e figurano nel
disco di cui sopra. Il riferimento all'Adinolfi era per contestualizzare un
po' il mio discorso anche se effettivamente sul carneade Papworth nulla si
sa di più (tra l'altro il jingle per la Vidal rimane la sua unica incursione
in Carosello...).


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