stanz
(1) Mi sembra infatti che incidesse per la teutonica Ariola
records come la prima Amanda Lear, quella che tutti
ricordiamo soprattutto per le sue trasgressive
partecipazioni al nostrano programma TV "Strix" nel suo
periodo migliore, quello dell'album "Sweet Revenge".
E Sheila and The B.Devotion che fine hanno fatto? Ricordate "Love me
baby" e la cover di "Singing in the rain"?
E Leroy Gomez e i Santa Esmeralda che sono resistiti agli annali dance
(purtroppo) più dei Bee Gees?
Poi c'era un fantomatico personaggio di nome Baciotti, una specie di
versione electro-dance del *Guardiano Del Faro* che sembrava
direttamente uscito da un episodio di Saranno Famosi: questo, Stanz,
non te lo puoi fare scappare assolutamente - certi completini con
stivale fino alla coscia in pose dinamico-futuriste su scale mobili
cromate...
E poi ricordo un certo Miro, dalla barba verde, che cantava Carly? Una
specie di ballata mid-tempo/sinfonica, con introduzione psico-
sussurrata e chitarra effettata. Questa non era male...ma chi era?
E la versione afro-dub della Misa Criolla ad opera dei Fuego?
... ;^)))
Ciao / TWL
PS: ma se ritrovo molti di questi 45 giri (e non chiamiamoli 7"), e li
rivendo, divento ricco? Più di quanto già sono, intendo... ;^P
The Window Licker ha scritto:
> E Sheila and The B.Devotion che fine hanno fatto? Ricordate "Love me
> baby" e la cover di "Singing in the rain"?
Beh, Sheila era una dea delle mie feste adolescenziali, c'era il suo
mitico album tutto mixato dall'inizio alla fine. Ricordo una sua tardiva
canzone, "Spacer", portata anche a "Disco Ring" (non doveva essere oltre
il 1979-80)
> E Leroy Gomez e i Santa Esmeralda che sono resistiti agli annali dance
> (purtroppo) più dei Bee Gees?
Sai che sono in tanti a reputare la versione di SE migliore dell'originale
smorto degli Animals? Leroy Gomez (e soprattutto il suo produttore) sono
riusciti a ridare vita ad una canzone spenta con aromi latini equilibrati
e sapienti.
> Poi c'era un fantomatico personaggio di nome Baciotti, una specie di
> versione electro-dance del *Guardiano Del Faro* che sembrava
> direttamente uscito da un episodio di Saranno Famosi: questo, Stanz, non
> te lo puoi fare scappare assolutamente - certi completini con stivale
> fino alla coscia in pose dinamico-futuriste su scale mobili cromate...
Baciotti, certo: quello di "Black Jack". Anche questa una delle cose che
ora purtroppo si trovano solo sulle orride compilèscion di Cecchetto. E
invece, sai come sarebbe "kitsch-lounge" riavere una versione filologica
CD di "Nightflight To Venus" dei Boney M? :-) Ma l'hai vista quella
copertina? Lui che fa il mandrillo con quelle tipe che gli si arrampicano
addosso? Una cosa esilarante...questa sarebbe un opera di un loungismo
indescrivibile :-))))))))))))
> E poi ricordo un certo Miro, dalla barba verde, che cantava Carly? Una
> specie di ballata mid-tempo/sinfonica, con introduzione psico-
> sussurrata e chitarra effettata. Questa non era male...ma chi era?
?? Mah!
> E la versione afro-dub della Misa Criolla ad opera dei Fuego?
Idem c.s. :-)
> PS: ma se ritrovo molti di questi 45 giri (e non chiamiamoli 7"), e li
> rivendo, divento ricco? Più di quanto già sono, intendo... ;^P
Direi assolutamente no. Tra l'altro alle convention penso che te li tirino
dietro a pochelire. Il problema è che è quasi sempre roba che è stata
tritata allora nelle discoteche, e quindi conviene rifarsi alle orride
compilèscion di cui sopra.
stanzotti
--
Hey Jamboji Bara Bara
Hey jamboji Bara Bara
Mulangati Chilungati
Hey chira ba ba
da "Ramaya" di Afric Simone
>E Leroy Gomez e i Santa Esmeralda che sono resistiti agli annali dance
>(purtroppo) più dei Bee Gees?
>
>Poi c'era un fantomatico personaggio di nome Baciotti, una specie di
>versione electro-dance del *Guardiano Del Faro* che sembrava
>direttamente uscito da un episodio di Saranno Famosi:
no, i Santa Esmeralda e la versione electro-dance del Guardiano del Faro no.
>E poi ricordo un certo Miro, dalla barba verde, che cantava Carly? Una
>specie di ballata mid-tempo/sinfonica, con introduzione psico-
>sussurrata e chitarra effettata. Questa non era male...ma chi era?
introduzione psico-sussurrata? ballata mid-tempo/sinfonica?
mio dio, che ho fatto per meritarmi questo?
a proposito: ho in vinile la colonna di guerre stellari interpretata da
Meco. se a qualcuno interessa la vendo ben volentieri. Dimar la valuta un
pacco di soldoni, ma vi vengo incontro.
vanz
IT non chiederti cosa il newsgroup puo' fare per te, ma cosa tu puoi fare
per il newsgroup. togliere il cross-posting potrebbe gia' essere un inizio.
Cialtrone Nr. nonmiricordopiu'
Luca Vanz ha scritto:
> lvan...@adhoc.net (Luca Vanz):
>
> >>(1) Mi sembra infatti che incidesse per la teutonica Ariola
> >>records come la prima Amanda Lear,
> >
> >confermo.
>
> ritratto: e' Durium, non Ariola.
Peccato: mette in crisi la mia teoria secondo la quale
D.D.Jackson era una creazione del giro eurodisco che aveva creato
Amanda Lear. A meno che non ci sia una concordanza nei
produttori.
stanz
Luca Vanz ha scritto:
> no, i Santa Esmeralda e la versione electro-dance del Guardiano del Faro no.
Federico Monti Arduini aka "Il Guardiano del Faro", più noto per il celeberrimo
hit "Il Gabbiano Infelice", che se non erro era tutto fatto col Moog! Mi pare
che vinse anche un Sanremo o un Disco per l'estate intorno alla fine dei '70....
> a proposito: ho in vinile la colonna di guerre stellari interpretata da Meco.
Meco Monaldo ! Ma quanto tempo! E' lui che rifece anche il tema di "Close
Encounters Of The Third Kind" in versione disco, vero? Quello delle famose
cinque note truffaultiane, na-na-na-na-na....
> se a qualcuno interessa la vendo ben volentieri. Dimar la valuta un pacco di
> soldoni, ma vi vengo incontro.
Mmmh...a me sa che qualche truzzo giapponesico l'ha già re-printato...
>
> IT non chiederti cosa il newsgroup puo' fare per te, ma cosa tu puoi fare per
> il newsgroup. togliere il cross-posting potrebbe gia' essere un inizio.
Perchè, non è interessante?
stanz
PS: qualcuno si ricorda di quella canzoncina fatta col Moog dei primi '70, credo
si chiamasse "Ping Pong" e la suonava "La Strana Società", che faceva
"pappappara-pappappà, pappappara-pappappà, pappa-papppa, pappa-pappa,
pappa-pappa, papppa-pà..."
Ho capito volete il gioco duro ehhh?
Allora vorrei che qualcuno mi dicesse che fine hanno fatto i....
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GIANT!!!
Mi pare che si chiamassero così quelli vestiti da giocatori di
"Rollerball".
Stefano
> Luca Vanz ha scritto:
> > no, i Santa Esmeralda e la versione electro-dance del Guardiano del Faro no.
> Federico Monti Arduini aka "Il Guardiano del Faro", più noto per il celeberrimo
> hit "Il Gabbiano Infelice", che se non erro era tutto fatto col Moog!
Confermo
> Mi pare che vinse anche un Sanremo o un Disco per l'estate intorno alla fine dei '70....
Non vinse nessun S.Remo (per quello che ricordo)
> > IT non chiederti cosa il newsgroup puo' fare per te, ma cosa tu puoi fare per
> > il newsgroup. togliere il cross-posting potrebbe gia' essere un inizio.
>
> Perchè, non è interessante?
Ahhh! Solo ora mi sono accorto che i tuoi post sono crossati su
it.arti.musica.rock e alcuni anche su it.arti.musica.jazz!!
Mi hai trascinato maledetto!! :))
Comunque i tuoi post sono estremamente interessanti
> PS: qualcuno si ricorda di quella canzoncina fatta col Moog dei primi '70, credo
> si chiamasse "Ping Pong" e la suonava "La Strana Società", che faceva
> "pappappara-pappappà, pappappara-pappappà, pappa-papppa, pappa-pappa,
> pappa-pappa, papppa-pà..."
Difficile da capire. Io ricordo la canzone "Ping pong" cantata da quel
coglioncello scatenato che si chiamava Plastic Bertrand che ho saputo dal
NG it.discussioni.anni80 che e' morto di Aids, ve lo ricordate? Era
quello di Hoola Hop, quello con i pantaloni di pelle neri.
Stefano
Spectreman X ha scritto:
> Io ricordo la canzone "Ping pong" cantata da quel
> coglioncello scatenato che si chiamava Plastic Bertrand che ho saputo dal NG
> it.discussioni.anni80 che e' morto di Aids, ve lo ricordate? Era quello di Hoola Hop, quello
> con i pantaloni di pelle neri.
Ma soprattutto...quello di "Ca Plan Pour Moi" (con la ceviglia, un brano pseudo-punk a testo
francese) e "Tout Petite La Plančte", singolare esempio di disco a tempo lento molto synth-osa
e vagamente alla Rockets. Spiace saperlo...
stanz
Spectreman X ha scritto:
> Allora vorrei che qualcuno mi dicesse che fine hanno fatto i.... GIANT!!!
> Mi pare che si chiamassero cosě quelli vestiti da giocatori di
> "Rollerball".
Questo č un mistero molto fitto e curioso. Erano uno dei pochi esempi della
cosiddetta musica "Rosco" che venne lanciata sul calar dei '70 qua da noi.
Ricordo infatti "Ciao 2001" che ne parlava con tanto di foto, di questi
personaggi vestiti da rugbisti. Il fatto č poi che questo genere, il cui
termine nasceva dalla sintesi di "Rock" con "Disco" (viva la fantasia ;-))
non attecchě mai. Detto questo, credo che fossero un gruppo italiano
mimetizzato da straniero, del periodo in cui altri gruppi trovavano successo
nell'area, vedi i nostrani Easy Going.
>Beh, Sheila era una dea delle mie feste adolescenziali, c'era il suo
>mitico album tutto mixato dall'inizio alla fine. Ricordo una sua tardiva
>canzone, "Spacer", portata anche a "Disco Ring" (non doveva essere oltre
>il 1979-80)
Infatti era il 77 (e non avevo piů di 8 anni...).
>Sai che sono in tanti a reputare la versione di SE migliore dell'originale
>smorto degli Animals? Leroy Gomez (e soprattutto il suo produttore) sono
>riusciti a ridare vita ad una canzone spenta con aromi latini equilibrati
>e sapienti.
Giuro perň che non si regge piů, e quando la mettono nelle discoteche
prenderei a randellate tutti quei deficienti che si mettono a battere
le mani in aria tipo flamenco.
>Baciotti, certo: quello di "Black Jack".
Prorpio quella. Oggi ho anche ritrovato il 45 giri!
>E
>invece, sai come sarebbe "kitsch-lounge" riavere una versione filologica
>CD di "Nightflight To Venus" dei Boney M? :-) Ma l'hai vista quella
>copertina? Lui che fa il mandrillo con quelle tipe che gli si arrampicano
>addosso? Una cosa esilarante...questa sarebbe un opera di un loungismo
>indescrivibile :-))))))))))))
:-)))))) Non mi ricordo se ho visto quella copertina in particolare,
ma mi sembra che fosse una foto tipica per le loro cover.
>> E poi ricordo un certo Miro, dalla barba verde, che cantava Carly? Una
>> specie di ballata mid-tempo/sinfonica, con introduzione psico-
>> sussurrata e chitarra effettata. Questa non era male...ma chi era?
>
>?? Mah!
Peccato. Non c'č nessuno che si ricorda? Mi sembrava una produzione
meno trash delle precedenti, decisamente non da discoteca. Il brano
era tratto dall'album "Take my life" prodotto da un certo Allan
Goldberg (Vedette records - ho ritrovato anche questo 45).
Non che sia fondamentale, ma dato il clima di revival...
>> E la versione afro-dub della Misa Criolla ad opera dei Fuego?
>
>Idem c.s. :-)
No, questa non ti puň essere sfuggita. Intorno alla fine dei 70 era
d'obbligo in tutte le discoteche, e si sentiva in moltissime radio. Io
ero troppo giovane per frequentare le discoteche ma compravo certi
dischi che passavano alla radio (e ascoltavo i racconti dei fratelli
maggiori dei miei amici). Comunque č la versione afro (anche un po'
elettronica) della famosa Misa Criolla di Ramirez (una specie di messa
per coro tra il gospel e il creolo). L'hai sicuramente sentita...
>Direi assolutamente no. Tra l'altro alle convention penso che te li tirino
>dietro a pochelire. Il problema č che č quasi sempre roba che č stata
>tritata allora nelle discoteche, e quindi conviene rifarsi alle orride
>compilčscion di cui sopra.
A quanto dice quel Luca Vanz sembra invece di no...vedi altro post.
A proposito, ho tolto il xpost da questo.
Ciao / TWL
>introduzione psico-sussurrata? ballata mid-tempo/sinfonica?
>mio dio, che ho fatto per meritarmi questo?
Niente, sei solo capitato in thread un po' trash di chi vuole
continuare con un clima meno serioso, dato che le vacanze sono già
finite da un po' ;^)))
>a proposito: ho in vinile la colonna di guerre stellari interpretata da
>Meco. se a qualcuno interessa la vendo ben volentieri. Dimar la valuta un
>pacco di soldoni, ma vi vengo incontro.
Davvero o scherzi? No, perchè ce l'ho anch'io!!!!
E ho anche quella di Incontri ravvicinati del terzo tipo!
Seriamente, mi interessa.
Se poi non ricordo male Meco ha anche fatto una versione dance del
tema degli Ewoks.
>IT non chiederti cosa il newsgroup puo' fare per te, ma cosa tu puoi fare
>per il newsgroup. togliere il cross-posting potrebbe gia' essere un inizio.
Già fatto, con l'altro, quello più propriamente musicale (?!?!?).
Questo è qui perchè tu potessi leggere. Scusaci il diabolico
perseverare.
Ciao / TWL
>Meco Monaldo ! Ma quanto tempo! E' lui che rifece anche il tema di "Close
>Encounters Of The Third Kind" in versione disco, vero? Quello delle famose
>cinque note truffaultiane, na-na-na-na-na....
Cell'ho! E poi dovrei avere anche la dance version del Tema di ET,
attribuita ad un certo Ego (???).
>PS: qualcuno si ricorda di quella canzoncina fatta col Moog dei primi '70, credo
>si chiamasse "Ping Pong" e la suonava "La Strana Società", che faceva
>"pappappara-pappappà, pappappara-pappappà, pappa-papppa, pappa-pappa,
>pappa-pappa, papppa-pà..."
Si, sisssisi, mi ricordo. Ottime capacità onomatopeiche, bravo. Meglio
di te è stato in passato solo un amico svedese che ha rifatto per
iscritto un pezzo di Sylvian dalla parte strumentale di Gone To Earth,
imitando la chitarra di Fripp :^))))
Senti, un mio collega tempo fa mi parlava di un brano elettronico
dello stesso periodo di Ping Pong, che lui chiamava Frogs, ed
attribuiva, penso erroneamente, al suddetto Guardiano del Faro. Ne sai
qualcosa? Per me parlava proprio di Ping Pong...
Ciao / TWL
NP: Christopher Bowers-Broadbent che interpreta Part all'organo,
perchè parlare di tutta sta "rubaza" mi sta facendo venire il mal di
stomaco ;^/
>Difficile da capire. Io ricordo la canzone "Ping pong" cantata da quel
>coglioncello scatenato che si chiamava Plastic Bertrand che ho saputo dal
>NG it.discussioni.anni80 che e' morto di Aids, ve lo ricordate? Era
>quello di Hoola Hop, quello con i pantaloni di pelle neri.
Si, ne parlavamo alcuni giorni fa, come produttore di Lio. Non sapevo
fosse morto.
Ciao / TWL
>Ahhh! Solo ora mi sono accorto che i tuoi post sono crossati su
>it.arti.musica.rock e alcuni anche su it.arti.musica.jazz!!
nei panni di iaciner sono tollerante, ma se frequentassi it.arti.musica.jazz
e ricevessi venti di questi post sul lounge tutti i giorni sarei gia' venuto
a cercarvi a casa...
vanz
Cialtrone Nr. nonmiricordopiu'
> (...)dalla parte strumentale di Gone To Earth,imitando la chitarra di Fripp
...sarei curiosissima di leggerlo....
--
b r u n a
-Climb the stairs and step into my dreamhouse-
Non l'ha vinto con "Il gabbiano infelice".
Se ha vinto qualcosa, era con "Amore grande, amore libero",
altra nenia col moog.
> PS: qualcuno si ricorda di quella canzoncina
> fatta col Moog dei primi '70, credo
> si chiamasse "Ping Pong" e la suonava
> "La Strana Società", che faceva
> "pappappara-pappappà, pappappara-pappappà,
> pappa-papppa, pappa-pappa,
> pappa-pappa, papppa-pà..."
Riconosco la musichetta.
Ma era "Popcorn", non "Ping Pong", per la precisione.
Stesso periodo del "gabbiano infelice": nella
hiiittt-paaarade di lelio luttazzi, stavano una
al primo e l'altra al terzo posto, in una
di quelle settimane.
Ma qualcuno sa che fine hanno fatto i Black Blood
(quelli di "AIE", retro "Marie Therese") o
Bayano y Los Noves Caietanos, quelli di "Bate Pa Tu"?
- Filo
Sent via Deja.com http://www.deja.com/
Share what you know. Learn what you don't.
La colpa e' dei crossatori eh eh eh
Stefano
> Spectreman X ha scritto:
> > Allora vorrei che qualcuno mi dicesse che fine hanno fatto i.... GIANT!!!
> > Mi pare che si chiamassero cosě quelli vestiti da giocatori di
> > "Rollerball".
> Questo č un mistero molto fitto e curioso. Erano uno dei pochi esempi della
> cosiddetta musica "Rosco" che venne lanciata sul calar dei '70 qua da noi.
> Ricordo infatti "Ciao 2001" che ne parlava con tanto di foto, di questi
> personaggi vestiti da rugbisti. Il fatto č poi che questo genere, il cui
> termine nasceva dalla sintesi di "Rock" con "Disco" (viva la fantasia ;-))
> non attecchě mai. Detto questo, credo che fossero un gruppo italiano
> mimetizzato da straniero, del periodo in cui altri gruppi trovavano successo
> nell'area, vedi i nostrani Easy Going.
Sě anch'io penso che fosse un gruppo italiano, ma la cosa che mi
incuriosice di piu' e' il fatto che siano spariti nel nulla e che nessuno
piu' ne abbia mai parlato.
Stefano
> The Window Licker <thewind...@NOSPAMhotmail.com> wrote:
>
> > (...)dalla parte strumentale di Gone To Earth,imitando la chitarra di Fripp
>
>
> ...sarei curiosissima di leggerlo....
Eccola la'...bentornata :-)
Vale
> Eccola la'...bentornata :-)
...un rapido passaggio, riparto tra un paio di giorni.
Mi siete mancati, pero'...
Spectreman X ha scritto:
> Sì anch'io penso che fosse un gruppo italiano, ma la cosa che mi incuriosice di
> piu' e' il fatto che siano spariti nel nulla e che nessuno piu' ne abbia mai
> parlato.
Ma non lo sai che nel pop-rock più uno svanisce più tutti gli puntano gli occhi
addosso? E' per questo che i fighetto-cantanti presenzialisti di oggi hanno
scionfato tutti, i vari Backstreet Pet Shop Spice Boys....
stanz
bye stanz
--
"L'uso dell'idioma funky-soul basato
sulla preminenza del basso elettrico
trasmette un carattere di modernità
nord americana e urbana, proveniente
dai ghetti metropolitani"
Philip Tagg, "Popular Music- da Kojak
al Rave"
Ma non era Pop-Corn ??
Ho il 45 giri se interessa ...
E comunque e' la suoneria n.12 del Philips Genie.
(Che dici, facciamo cross-post anche su it.tlc.cellulari ??)
Ciao.
Leo.
Chissà che fine ha fatto. Dovessi ripescare quel mail, lo posto, tanto
ormai abbiamo intrapreso una strada interminabile di scemenze!
Ciao / TWL
>Sai che sono in tanti a reputare la versione di SE migliore dell'originale
>smorto degli Animals?
Soprattutto al manicomio criminale di Montelupo Fiorentino...
Solo il tuo atavico, irrazionale ed inspiegabile odio verso il british
blues può farti scrivere una castroneria del genere!
Davide "Cosmic" Tosi
"Benedetto sii tu nella città
Benedetto sii tu nel campo
Benedetti siino i frutti del tuo seno
Benedetto sii tu in arrivo
Benedetto sii tu in partenza"
Florian Fricke - 'Segnung' 1972
Davide Tosi ha scritto:
> Solo il tuo atavico, irrazionale ed inspiegabile odio verso il british blues
> può farti scrivere una castroneria del genere!
Io posso invece farti notare che anche il tuo odio per la disco è di origine
irrazionale, ma questo è normale per chi non ha superato questi 'traumi
edipici' normali nel rock-bluesaro che magari ama anche Frank Zappa :-D
>GIANT!!!
>Mi pare che si chiamassero così quelli vestiti da giocatori di
>"Rollerball".
E Suzi Quattro?
Chi si ricorda di lei?
--
°_^ ciao
\ toto
it.cultura.ateismo http://www.alger.it/otto/ica.html
it.cultura.horror http://utenti.tripod.it/ICH/
Sono anche su netmeeting
http://www.geocities.com/Athens/Olympus/5990
ICQ # (L'ho cambiato.)
oh, togliete GOD per scrivermi
> Ma non era Pop-Corn ??
> E comunque e' la suoneria n.12 del Philips Genie.
Ero indeciso se comprarlo, ora non ho piu' dubbi.
--
Comunque il Linux è un Dos più a basso livello e con più possibilità
di personalizzazione ma con una interfaccia testo un pò leggerina e
una interfaccia grafica copiata male da windows (Montanari Alessio, 1999)
--
STYLE MATTERS
non era Quatro?
cosa nostra, come Jovi e mezzo Boss;
r
--
Pull down thy vanity, I say pull down.
[Canto LXXXI]
http://Ramapage.freeweb.org
http://www.fantascienza.net/sfcity/crono.sf
>E Suzi Quattro?
>Chi si ricorda di lei?
Immancabilmente in questi revival salta fuori qualcuno che ricorda
Suzi Quatro ;^))) (una T, se non sbaglio).
Comunque io avevo poco meno di 4 o 5 anni e ricordo appena quello che
mi sembra fosse il suo ultimo successo (come si chiamava?), dopo non
l'ho piů sentita (lo ascoltavo sempre in un jukebox di Sestola...e non
č che fossi cosě attento alle classifiche - preferivo il Lego!).
Ciao / TWL
The Window Licker ha scritto:
> lo ascoltavo sempre in un jukebox di Sestola...
Facevi le vacanze nelle ns. montagne, allora :-))
ciao stanz
>
--
"People dress the best there, the music is the best there
They’re the very best sounds, so high class
If you make a request the DJ will do his best
To lay down your favorite song so you or baby hold on the past"
Ritchie Family "The Best Disco In Town", 1976
>Io posso invece farti notare che anche il tuo odio per la disco
Io non odio la disco-music. Quando avevo tempo andavo anche in discoteca.
Però le do il giusto peso di musica di mero intrattenimento.
Non ho alcun problema a ballare la versione santesmeraldiana di 'Don't
Let...', però a casa preferisco ascoltarmi quella del buon Eric Burdon, di
ben altro spessore interpretativo.
> ma questo è normale per chi non ha superato questi 'traumi
>edipici' normali nel rock-bluesaro che magari ama anche Frank Zappa :-D
Il "rock-bluesaro che ama anche Frank Zappa" ascolta anche i Can, i
Nucleus, i Weather Report, i Popol Vuh, i Clannad, i Magma ecc. ecc. ecc.?
Qui chi ha dei traumi edipici è chi ha scartato certi generi a priori,
senza neppure rendersi conto che magari in un 'Bare Wires' ci sono
soluzioni ed idee che hanno originato decine dei dischi che lui ascolta, e
che senza il brit blues non ci sarebbe stato neppure il brit jazz
>non era Quatro?
confermo
>cosa nostra, come Jovi e mezzo Boss;
E come Steve Tyler (vero nome Tallarico) degli Aerosmith, Paul di Anno
degli Iron Maiden ed un sacco di altri maranza-metallari e simili.
Mi sono invece sempre chiesto se avessero origini nostrane personaggi ben +
nobili come Jim Croce o Tony Iommi.
Bare wires e' un album pallosissimo, e Dick Hekstall Smith un sassofonista
ridicolo che a Coltrane non avrebbe potuto neanche lucidare il
sax.............
e bada bene che Trane e' morto nel '67. Se HS non fosse esistito, non credo
davvero sarebbe stata una gran perdita per il mondo della musica.........
prova ad ascoltare Trane invece di continuare a menarla con Colosseum et
similia.......
BP
>>senza neppure rendersi conto che magari in un 'Bare Wires' ci sono
>>soluzioni ed idee
>Bare wires e' un album pallosissimo, e Dick Hekstall Smith un sassofonista
>ridicolo che a Coltrane non avrebbe potuto neanche lucidare il
>sax.............
E qui non ti seguo più.
CHIUNQUE a Trane non avrebbe potuto neppure lucidare il sax.
Trane non può essere preso come pietra di paragone, è troppo geniale!
Solo un coglione come Clarence Clemons può riuscire ad ammettere, come
fece in una mitica intervista buscaderiana, di non conoscere ne Trane
ne Miles!!
Ma affermare che "Bare wires" sia pallosissimo è una cazzata pari a
quella di un amico scrittore rockerilliano che affermò "A love
supreme" essere disco *poco innovativo*.
*Bare wires", *Blues from Laurel Canyon* e soprattutto *The turning
point* sono imprescindibili per chi ama il linguaggio del blues
applicato al rock ed al pop *progressivo* (sarà Mick Taylor?)
Volerlo negare è pura follia.
Ed Heckstall Smith è un eccellente musicista e pure assai lucido
compositore come il suo *A story ended* dimostra.
--
Mauro Moroni
President
va bene. Allora parliamo di Wayne Shorter. Troppo geniale anche lui ?
Parliamo di Albert Ayler. Parliamo di Miles Davis e Keith Jarrett. Di chi
vuoi tu. Tutti troppo geniali. Meglio non parlarne......
>Ma affermare che "Bare wires" sia pallosissimo è una cazzata pari a
>quella di un amico scrittore rockerilliano che affermò "A love
>supreme" essere disco *poco innovativo*.
e invece e' proprio cosi' che la penso. Cosa ci sia di innovativo od
eclatante in Bare Wires me lo devi spiegare perche' non lo capisco. La
fusione tra jazz e blues vagheggiata e MAI realizzata da Mayall, e' al
contrario una costante del jazz americano, che era enormemente piu' avanzato
di quello britannico. La jazz blues fusion la potevi ascoltare tanti anni
prima in Kind of Blue, in Filles de Kilimanjaro, piu' avanti in Bitches
Brew, la potevi sentire negli album di Ayler, di Cannonball Adderley, di
tanti altri grandissimi. La musica di Alexis Korner, dei Blues Incorporated,
di Mayall, dello stesso Clapton, era roba per bambini al
confronto..........da tutti i punti di vista. Il suono, la tecnica, la
composizione. Ed anche i gruppi che nacquero dal british blues, Cream,
Colosseum, chi vuoi tu, scompaiono di fronte ai nomi che ho citato.
>*Bare wires", *Blues from Laurel Canyon* e soprattutto *The turning
>point*
a me Turning Point piace molto, cosi' come apprezzo Jazz Blues Fusion, non
ho difficolta' ad ammetterlo. Ma non li trovo cosi' rappresentativi ed
innovativi. Anzi, ti diro', li trovo anche un po' ingenui, eccessivamente
derivativi. Proprio ora sto ascoltando Live at Fillmore east della Allman
Bros Band.........un pezzo come in Memory of Elizabeth Reed Mayall non l'ha
mai scritto.
sono imprescindibili per chi ama il linguaggio del blues
>applicato al rock ed al pop *progressivo* (sarà Mick Taylor?)
Ma io credo che il linguaggio chitarristico di Taylor fosse molto piu'
legato al blues che al pop progressivo. Semmai l'unico grandissimo musicista
che sia uscito dai gruppi di Mayall, e che non a caso venne profondamente
influenzato dal suono psichedelico americano, fu il Peter Green di The
Supernatural e di Then Play on, coi Fleetwood Mac..........E non a caso il
suo capolavoro The end of the game e' opera per molti versi avvicinabile al
capolavoro Bitches brew.........
>Volerlo negare è pura follia.
e' anche follia dire mirabilie del british blues e degli album di Mayall
dimenticando a bella posta un album come East West di Paul Butterfield che
ben prima e meglio di Turning Point o Bare Wires ha indicato nuove vie al
blues.
>Ed Heckstall Smith è un eccellente musicista e pure assai lucido
>compositore come il suo *A story ended* dimostra.
paragonalo a qualsiasi cosa di Shorter o Zawinul e poi ne riparliamo.
Ciao BP
Benny Profane ha scritto:
> a me Turning Point piace molto,
A me cosě cosě, non trovo molto originale la sintesi di Mayall.
> Anzi, ti diro', li trovo anche un po' ingenui, eccessivamente
> derivativi. Proprio ora sto ascoltando Live at Fillmore east della Allman Bros
> Band.........un pezzo come in Memory of Elizabeth Reed Mayall non l'ha mai
> scritto.
E poi che diamine: proporre "The Turning Point" come capolavoro č come tentare
di far credere che i Koobas simulatori dei Beatles erano un grande gruppo di
psichedelia UK . Puň darsi che il tutto serva come archeologia...ma tra Mayall e
i Catapilla non c'č solo un abisso, c'č una fossa delle Marianne... I gruppi
jazz rock della Vertigo si rifacevano piů che altro a Davis, mica a Mayall! I
Catapilla, i Nucleus e i Ben facevano forse degli standard blues jazzificati con
qualche pseudo-solo ? Naaaaah! Facevano del *vero jazz* rock-izzato...guarda il
caso dei Ben poi, che senza prendere da Keith Jarrett avrebbero fatto (quasi)
fatica a comporre...
>
bye stanz
"Melody Nelson a les cheveux rouges
Et c'est leur couleur naturelle"
Serge Gainsbourg, 1971
>va bene. Allora parliamo di Wayne Shorter. Troppo geniale anche lui ?
>Parliamo di Albert Ayler. Parliamo di Miles Davis e Keith Jarrett. Di chi
>vuoi tu. Tutti troppo geniali. Meglio non parlarne......
Ma parliamone, parliamone all'infinito.
Parliamo anche di Zawinul, di Surman, di Rypdal, di Westbrook, di
Tippett, non solo di american citizens.
Ma non come termine di paragone ad Hecktall Smith e al british blues.
>e invece e' proprio cosi' che la penso. Cosa ci sia di innovativo od
>eclatante in Bare Wires me lo devi spiegare perche' non lo capisco. La
>fusione tra jazz e blues vagheggiata e MAI realizzata da Mayall, e' al
>contrario una costante del jazz americano, che era enormemente piu' avanzato
>di quello britannico. La jazz blues fusion la potevi ascoltare tanti anni
>prima in Kind of Blue, in Filles de Kilimanjaro, piu' avanti in Bitches
>Brew, la potevi sentire negli album di Ayler, di Cannonball Adderley, di
>tanti altri grandissimi. La musica di Alexis Korner, dei Blues Incorporated,
>di Mayall, dello stesso Clapton, era roba per bambini al
>confronto..........da tutti i punti di vista. Il suono, la tecnica, la
>composizione. Ed anche i gruppi che nacquero dal british blues, Cream,
>Colosseum, chi vuoi tu, scompaiono di fronte ai nomi che ho citato.
Sono sostanzialmente d'accordo.
Ma ti ripeto perchè paragonare Kind of Blue a Valentyne Suite o
Mr.Wonderful dei Fleetwood?
Perchè relazionare i maestri jazzisti americani ai musicisti inglesi,
magari di epoche diverse?
Seguendo il tuo metro di giudizio è meglio Muddy Waters, Stevie Ray
Vaughan o Peter Green?
>>*Bare wires", *Blues from Laurel Canyon* e soprattutto *The turning
>>point*
>a me Turning Point piace molto, cosi' come apprezzo Jazz Blues Fusion, non
>ho difficolta' ad ammetterlo. Ma non li trovo cosi' rappresentativi ed
>innovativi. Anzi, ti diro', li trovo anche un po' ingenui, eccessivamente
>derivativi. Proprio ora sto ascoltando Live at Fillmore east della Allman
>Bros Band.........un pezzo come in Memory of Elizabeth Reed Mayall non l'ha
>mai scritto.
Non ho difficoltà a concordare con te che gli Allman Mayall se lo
bevono a colazione.
D'altra parte stiamo parlando di grandissimi.
Ma il buon nativo di Manchester i suoi meriti li ha.
Cristo, non dimentichiamo il blues elettrico di Bluesbreakers!
Anche tu hai goduto all'ascolto, non negarlo! 1966!
> sono imprescindibili per chi ama il linguaggio del blues
>>applicato al rock ed al pop *progressivo* (sarà Mick Taylor?)
>Ma io credo che il linguaggio chitarristico di Taylor fosse molto piu'
>legato al blues che al pop progressivo. Semmai l'unico grandissimo musicista
>che sia uscito dai gruppi di Mayall, e che non a caso venne profondamente
>influenzato dal suono psichedelico americano, fu il Peter Green di The
>Supernatural e di Then Play on, coi Fleetwood Mac..........E non a caso il
>suo capolavoro The end of the game e' opera per molti versi avvicinabile al
>capolavoro Bitches brew.........
Non è che Keef Hartley, Aynsley Dunbar, Larry Taylor, John Mc.Vie,
Freddy Robinson siano dei manovali.
E non tocco il tasto Clapton, per carità di Dio....
>e' anche follia dire mirabilie del british blues e degli album di Mayall
>dimenticando a bella posta un album come East West di Paul Butterfield che
>ben prima e meglio di Turning Point o Bare Wires ha indicato nuove vie al
>blues.
Amo quel disco. Ma precede Bare Wires solo di un anno e mezzo.
Come amo Mike Bloomfield, Elvin Bishop & Co.
Ricordi i Blues Project di Kalb e Kooper?
Ma perchè dobbiamo sempre fare confronti tra USA e UK e non apprezzare
tutto quello che di buono c'è da entrambe le parti?
--
Mauro Moroni
MELLOW RECORDS Ltd.
Mauro Moroni ha scritto:
>
> Perchè relazionare i maestri jazzisti americani ai musicisti inglesi, magari di
> epoche diverse?
Beh, se tu senti i soliti "Ben" ci trovi dentro anche delle stonature e delle non
perfette intonazioni, così come capita anche nei Catapilla. Sono tutti dischi
belli, ma che ci 'facevano' più che 'essere'. In questo senso si può dire che il
jazz rock britannico progressivo non aveva la capacità strumentale nemmeno del
'jazz inglese' (Tippett è già su un altro pianeta, ma ha anche continuato,non si
è fermato al Keith Tippett Group del '71). Il jazz della Vertigo nasceva
ambiziosamente come ricerca di una musica totale che superasse il rock e il jazz
al tempo stesso, ma a parte Carr, Calvert, qualcuno del giro dei Nucleus, pochi
sapevano esattamente come *gestirlo* questo sound. Ecco perchè l'intervento della
produzione era così originale e innovativo (vedi "Changes"). Bisognava togliere
determinati difetti, e proprio in un lavoro di togli-aggiungi nasce il clima di
dischi stranissimi come questi. Non dovevano suonare come un solito gruppo jazz!
stanz
>Ma parliamone, parliamone all'infinito.
>Parliamo anche di Zawinul, di Surman, di Rypdal, di Westbrook, di
>Tippett, non solo di american citizens.
>Ma non come termine di paragone ad Hecktall Smith e al british blues.
ma e' questo il punto. Se certe cose son state fatte prima e meglio, non
spacciamo gli album di Mayall come pietre miliari destinate ad aprire una
nuova era per la musica britannica. A Canterbury credo neanche lo
conoscessero Mayall........
>Ma ti ripeto perchè paragonare Kind of Blue a Valentyne Suite o
>Mr.Wonderful dei Fleetwood?
>Perchè relazionare i maestri jazzisti americani ai musicisti inglesi,
>magari di epoche diverse?
perche' le opere degli americani sono avanti anni luce rispetto agli album
da te citati. Che a me sembrano solo ingenui tentativi, scarsamente
riusciti, di trovare una propria strada espressiva senza perdere di vista i
maestri. A me pare che ci sia un abisso tra un album come In a silent way e
un qualsiasi Valentyne Suite, che e' un album che mai e poi mai meriterebbe
di essere incluso in quei 300 album imperdibili di cui parlavi in un altro
post. Perche' non e' innovativo, ne' significativo artisticamente, IMHO.
>Seguendo il tuo metro di giudizio è meglio Muddy Waters, Stevie Ray
>Vaughan o Peter Green?
Certamente Peter Green ha innovato radicalmente rispetto ad un maestro come
Muddy Waters, laddove SRV e' solo un gran chitarrista ma assolutamente non
avvicinabile agli altri due. Nessuna opera di Vaughan rimarra'.
>Ma il buon nativo di Manchester i suoi meriti li ha.
>Cristo, non dimentichiamo il blues elettrico di Bluesbreakers!
>Anche tu hai goduto all'ascolto, non negarlo! 1966!
sono album piacevoli, nulla da dire. Ma non vanno 'oltre', non ti prendono
al cuore come altri grandissimi del periodo.
>>Ma io credo che il linguaggio chitarristico di Taylor fosse molto piu'
>>legato al blues che al pop progressivo. Semmai l'unico grandissimo
musicista
>>che sia uscito dai gruppi di Mayall, e che non a caso venne profondamente
>>influenzato dal suono psichedelico americano, fu il Peter Green di The
>>Supernatural e di Then Play on, coi Fleetwood Mac..........E non a caso il
>>suo capolavoro The end of the game e' opera per molti versi avvicinabile
al
>>capolavoro Bitches brew.........
>
>Non è che Keef Hartley, Aynsley Dunbar, Larry Taylor, John Mc.Vie,
>Freddy Robinson siano dei manovali.
>E non tocco il tasto Clapton, per carità di Dio....
non parlo sul piano tecnico, parlo di opere che resteranno, di musicisti che
lasceranno una traccia indelebile, parlo dei grandissimi. Quanto a Clapton,
sarebbe un tema da affrontare, davvero. Quando mai ha scritto un pezzo come
The Supernatural ? Quanto della sua opera restera', delle decine di dischi
da lui pubblicati? forse solo Layla.
>
>>e' anche follia dire mirabilie del british blues e degli album di Mayall
>>dimenticando a bella posta un album come East West di Paul Butterfield che
>>ben prima e meglio di Turning Point o Bare Wires ha indicato nuove vie al
>>blues.
>
>Amo quel disco. Ma precede Bare Wires solo di un anno e mezzo.
non di poco, dunque.......
>Come amo Mike Bloomfield, Elvin Bishop & Co.
>Ricordi i Blues Project di Kalb e Kooper?
caspita, li hai ricordati tu! un gruppo che ha fatto grandi cose ben prima
di Mayall. Ha mai fatto, Mayall, qualcosa del calibro di Flute thing ? ed e'
mai arrivato Mayall ad interpretare Muddy Waters con la stessa intensita' di
Danny Kalb in Two trains running? Non credo davvero, sai........
>
>Ma perchè dobbiamo sempre fare confronti tra USA e UK e non apprezzare
>tutto quello che di buono c'è da entrambe le parti?
io son d'accordo su questo. Solo, vorrei che si evitassero affermazioni
roboanti ed antistoriche che vogliono il british blues come il non plus
ultra di quegli anni......
ciao BP
Nel 1983/84 incise un EP per la Monkey records, 'My Sweet Carillon',
con una B-side che conteneva il remix della A-side.
Voci di corridoio la danno per alcolizzata in quel di Firenze.
Ciao,
Franco
Franco Alfieri ha scritto:
> Nel 1983/84 incise un EP per la Monkey records, 'My Sweet Carillon',
> con una B-side che conteneva il remix della A-side.
Interessante. Sarà stato orrendo :-))
> Voci di corridoio la danno per alcolizzata in quel di Firenze.
Mi dispiace... :-(
ciao stanz
Franco Alfieri <alfr...@yahoo.it> wrote in article
<7prb91$s01$1...@nnrp1.deja.com>...
> In article <37B976C3...@iol.it>,
> stanz <st...@iol.it> wrote:
> > Nata all'anagrafe come Deirdre Cozier, D.D.Jackson (aka Dee
> > Dee Jackson) divenne celeberrima verso il 1979 per le sue
> > attitudini "astronautiche" -il suo completino argenteo
> > faceva faville- e per una sorta di euro-disco che produsse
> > hits come "Meteor Man", "Automatic Lover" e "Galaxy Police".
> > (1) Il suo unico album ha titolo "Cosmic Curves" : le "curve
> > cosmiche" erano naturalmente le sue. Di lei non si è saputo
> > assolutamente più nulla, e nemmeno la rete è capace di
> > fornirci informazioni su questa oscura protagonista della
> > scena Disco dei '70s.
> > Qualcuno ha idea di che fine abbia fatto?
> >
>
> Nel 1983/84 incise un EP per la Monkey records, 'My Sweet Carillon',
> con una B-side che conteneva il remix della A-side.
>
> Voci di corridoio la danno per alcolizzata in quel di Firenze.
>
ettore ha scritto:
> Sapete se esiste niente in CD di d.d.Jackson ???
Mi si disse di sě. Fisicamente non l'ho visto, e non ho idea per quale
label.
stanz
Dicci la verità: ne sei segretamente innamorato, eh? :)))))))))))))))))
Quanto a Clapton,
> sarebbe un tema da affrontare, davvero. Quando mai ha scritto un pezzo
come
> The Supernatural ?
Sunshine of your love, Badge...
Quanto della sua opera restera', delle decine di dischi
> da lui pubblicati? forse solo Layla.
> >
> >>e' anche follia dire mirabilie del british blues e degli album di Mayall
> >>dimenticando a bella posta un album come East West di Paul Butterfield
che
> >>ben prima e meglio di Turning Point o Bare Wires ha indicato nuove vie
al
> >>blues.
Se parliamo di Blues e di innovazione non possiamo non nominare Fresh Cream
del '67; basta ascoltare pezzi come N.S.U., I feel free, Sweet wine, o la
grande cover di I'm so glad di Skip Spence per capire come quel disco deve
essere suonato incredibilmente "nuovo" per quell' epoca.
La Allman Brothers al contrario suonava i turnaround e 12 bar in modo
estremamente
convenzionale e per niente innovativo (del resto il problema di essere
innovativi credo che neanche se lo ponessero).
--
John Kane
pezzi convenzionali, al confronto, IMHO.......
>Se parliamo di Blues e di innovazione non possiamo non nominare Fresh Cream
>del '67; basta ascoltare pezzi come N.S.U., I feel free, Sweet wine, o la
>grande cover di I'm so glad di Skip Spence per capire come quel disco deve
>essere suonato incredibilmente "nuovo" per quell' epoca.
se il parametro e' l'innovazione, allora non possiamo non citare, nello
stesso anno, l'Hendrix di Are You experienced e Axis: Bold as Love ben
superiore sul piano compositivo ed artistico ai Cream............Comunque io
i Cream non li ho mai sopportati piu' di tanto. E credo pure Clapton si sia
reso conto di quanto la loro musica si sia presto involuta, dal momento che
nel '68 l'album che usava come antidoto alla depressione post concerto era
quel Music from Big Pink della Band che rappresenta un'antitesi, da
molteplici punti di vista, della musica dei Cream.
>La Allman Brothers al contrario suonava i turnaround e 12 bar in modo
>estremamente
>convenzionale e per niente innovativo (del resto il problema di essere
>innovativi credo che neanche se lo ponessero).
mah! non so. Un album come Live at Fillmore East propone qualcosa di nuovo
IMHO rispetto al convenzionale boogie'n blues di un gruppo come i Canned
Heat, ascoltati a Woodstock.
Ciao BP
Si diceva che il vero nome fosse Susanna Quattrocchi (non so se sia una
leggenda metropolitana)
ciao