Ciao Marta,
purtroppo la lista "it.arti.musica.polifonia" � poco frequentata; cerco di
risponderti.
..Volevo fare una domanda, spero che i musicisti presenti in questo forum
>> non la trovino troppo stupida....
Le domande non sono mai 'stupide' quando sono servono alla conoscenza, alla
ricerca, all'apprendimento....
"Conoscere per capire, capire per fare, fare per Essere"
>> Cio�, quello che cambia � solo l'unit� di misura (semiminima o minima)...
Forse intendevi 'unit� di movimento'. (l'unit� di misura � una sola figura che
racchiude in s� tutti i movimenti del tempo ritmico; nel nostro caso la
'semibreve' sia nel tempo 4/4 che nel tempo 2/2).
Comunque: (consideriamo che i tempi a 'mezzi' sono i pi� antichi (pensa al 3, 4
o anche al 6/2 - riferito a canti corali) (alcuni corali di Bach, brani di
Patestrina.....)
- 1' aspetto - immagina se dovessi passare da un tempo 4 a un tempo 2.
Continueresti a scrivere per 4 ma in effetti, cambiando l'unit� metronomica da
semiminima a minima, ti ritroveresti subito in 2 senza cambiare tempo (intendo
scrittura)
- 2' aspetto - il 2/2 � una questione di scrittura musicale (aumentare i valori
per ridurre nero su bianco) nel senso che � pi� facile leggere 8 semicrome che 8
biscrome. Ad esempio: scrivo una figurazione ritmica, 2 crome e 8 biscrome in un
tempo 2/4; la stessa posso ottenerla scrivendo due semiminime e 4 semicrome in
un tempo 2/2. Qual � la differenza? La lettura dell'esecutore. Per lui � molto
pi� semplice leggere le 2 semiminime e le 4 semicrome in 2/2 che, al contrario,
le 2 crome e le 8 biscrome in 2/4. Il fatto di pensarle a met� nel 2/2 � solo
una questione di abitudine nella lettura. La musica leggera, ad esempio, si
serve molto del tempo cosiddetto 'tagliato' (2/2); pensa a delle figurazioni
complesse dei fiati in un brano Jazz-swing. Chi stabilisce il tempo ritmico � il
compositore. Il direttore d'orchestra altro non � che il 'traduce' e'comunica'
all'orchestra, ci� che il compositore ha scritto.
Ciao
Fai sapere se la risposta � stata soddisfacente o hai ulteriori dubbi.
(Ti conviene scrivere sia alla lista che al mio indirizzo (lo puoi mettere nel
campo CC)
Cordialmente
Prof. Carlo DE LUCA
musicista-docente-Programmatore e Formatore informatico
carlo...@alice.it
www.carlodeluca.it
"Marta91" <
ma...@marta.it> ha scritto nel messaggio
news:jpt150$t5$1...@news.newsland.it...
> Nessuno che mi possa aiutare...??
> Grazie!!!
> marta
>
>
>
>
>
> Marta91 ha scritto:
>
>> Ciao a tutti!
>> Volevo fare una domanda, spero che i musicisti presenti in questo forum
>> non la troviano troppo stupida, ma non riesco a comprendere appieno la
>> differenza tra un pezzo scritto in 4/4 e uno in 2/2.
>> Cio�, quello che cambia � solo l'unit� di misura(semiminima o minima) e
>> quindi � una indicazione che il compositore d� al direttore riguardo a
>> come battere il tempo (in 2 o in 4)?
>> Davanti a un tempo segnato come 4/4 un direttore batte le semiminime o �
>> normale che possa decidere in alcuni casi di battere il tempo in due?E nel
>> caso diriga il brano utilizzando come unit� di misura la minima, il
>> direttore ritiene un "errore" l'indicazione di 4/4 data dal compositore o
>> lo ritiene solo un consiglio da non accettare?
>
>> Per concludere, mi domando se l'indicazione 2/2 o 4/4 nella musica corale
>> (anche contemporanea) serve pi� al direttore come "consiglio sulla
>> direzione" o abbia un senso anche per il compositore in termini pratici, e
>> in questo caso, perch� si propende per una o per l'altra.