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La musica pop arriva a Umbria Jazz!!!

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Marco Bottigliero

unread,
Dec 27, 2001, 12:14:12 PM12/27/01
to

SV

unread,
Dec 27, 2001, 12:38:24 PM12/27/01
to

Si commenta da sola !!!!!!!
SV

Emanuele Passerini

unread,
Dec 27, 2001, 12:58:36 PM12/27/01
to

"Marco Bottigliero" <bottiglie...@Spammatori--tin.it> ha scritto nel
messaggio news:EFIW7.370547$sq5.17...@news.infostrada.it...

E' da parecchi anni che il pop ha invaso anche Umbria Jazz, non è una
novità. Tant'è che questo ha coinciso con un'eccessiva commercializzazione
del festival e con il suo ovvio abbassamento di qualità generale.

--

Emanuele Passerini

ema.pa...@libero.it
ema.pa...@inwind.it (max 15 MB tot)
ICQ 34957310

Il mio sito sulla musica: http://digilander.iol.it/EmanuelePasserini
Il sito su Keith Jarrett: http://digilander.iol.it/keithjarrett


Antonio Pavolini

unread,
Dec 28, 2001, 5:44:07 PM12/28/01
to
On Thu, 27 Dec 2001 18:58:36 +0100, "Emanuele Passerini"
<ema.pa...@libero.it> wrote:


>
>E' da parecchi anni che il pop ha invaso anche Umbria Jazz, non è una
>novità. Tant'è che questo ha coinciso con un'eccessiva commercializzazione
>del festival e con il suo ovvio abbassamento di qualità generale.
>
>--
>
>Emanuele Passerini
>

Sottoscrivo al 100%. Per fortuna non esiste più solo Umbria Jazz, ci
sono altri festival in giro per l'Italia (e per l'Europa vicina, si
pensi a Calvi) con concerti molto più interessanti.

Antonio Pavolini
>

Alessandro Oggioni

unread,
Jan 1, 2002, 4:26:56 AM1/1/02
to

"Antonio Pavolini" <apav...@tiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
news:3c2cf553...@news.tiscalinet.it...

> On Thu, 27 Dec 2001 18:58:36 +0100, "Emanuele Passerini"
> <ema.pa...@libero.it> wrote:
>
>
> >
> >E' da parecchi anni che il pop ha invaso anche Umbria Jazz, non è una
> >novità. Tant'è che questo ha coinciso con un'eccessiva
commercializzazione
> >del festival e con il suo ovvio abbassamento di qualità generale.


Montreux docet
W i piccoli festival, come Clusone, Roccella

Ciao
Alessandro


swingabop

unread,
Jan 1, 2002, 9:21:40 AM1/1/02
to


>Montreux docet
>W i piccoli festival, come Clusone, Roccella
>Ciao
>Alessandro

Al di là del fatto che i due festival citati non sono
puramente jazz, Roccella ha tutte le caratteristiche di un grande festival
jazz, anche per i numerosi soldi che ha dallo stato e dalla abilità
commerciale e politica di damiani!

--------------------------------
Inviato via http://usenet.iol.it

Riccardo Facchi

unread,
Jan 2, 2002, 3:52:48 AM1/2/02
to
"Alessandro Oggioni" <fomafomic.@iol.it> wrote in message
news:AhfY7.5281$%B.20...@twister2.libero.it...

>
> Montreux docet
> W i piccoli festival, come Clusone, Roccella
>
> Ciao
> Alessandro


Io sono di Bergamo e il Festival di Clusone lo conosco bene e non ne parlerei
in termini così entusiastici.
Su un cartellone di circa dieci date si salvano mediamente, come livello
qualitativo, al massimo il 30% dei concerti, con tra l'altro pretese jazz
cultural di sinistra più o meno velate che lasciano ormai il tempo che trovano,
ma che in questo paese riescono ancora pervicacemente ad avere un credito.
Senza fare discorsi personali e parlando più in generale, mi sembra che la
situazione dell'organizzazione dei concerti jazz in Italia sia ormai deprimente
a tutti i livelli, perché in mano a personaggi e strutture che sembrano
interessate a tutto fuorchè alla qualità della musica proposta, con buona pace
delle esigenze degli utenti ed appassionati del jazz.

R.F.


--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG

jazzfree

unread,
Jan 3, 2002, 5:19:13 AM1/3/02
to

>Al di là del fatto che i due festival citati non sono
>puramente
jazz, Roccella ha tutte le caratteristiche di un grande festival
>jazz,
anche per i numerosi soldi che ha dallo stato e dalla abilità
>commerciale
e politica di damiani!

Roccella ha le caratteristiche di un festival
fatto in modo che chi lo dirige si faccia poi re-invitare da chi ha
invitato. In un altro paese certa gente farebbe un altro mestiere , e' per
questo che gli americani restano sempre i numeri 1 e quando sentono suonare
certa gente ridono!
Detto per inciso , lo confermi quando parli di
abilita' politica e commerciale. Perche' Damiani non apre un supermercato
???
Il festival migliore resta quello del teatro Manzoni a Milano.

Stefano Radaelli

unread,
Jan 3, 2002, 5:51:35 AM1/3/02
to
Il 27 Dic 2001, 18:14, "Marco Bottigliero" <bottigliero--
Nie...@Spammatori--tin.it> ha scritto:

Che c'è già qualcuno che
recita il deprufundis per il jazz... che tristezza!!! Ma cosa si può fare
per fermare tutto ciò? Lo chiedo a voi nella speranza che la mia domanda
non rimanga senza risposta.
Ciao,
Stefano

Riccardo Facchi

unread,
Jan 3, 2002, 6:10:30 AM1/3/02
to
"jazzfree" <12...@hotmail.it> wrote in message
news:212Z162Z71Z25Y1...@usenet.iol.it...

In un altro paese certa gente farebbe un altro mestiere , e' per
> questo che gli americani restano sempre i numeri 1 e quando sentono suonare
> certa gente ridono!

il problema è che ridono anche qui in Italia, non solo in America, e a ridere
sotto i baffi sono anche quelli che "ufficialmente" lodano sulle righe delle
riviste specializzate, per convenienza reciproca, al motto di "vivi e lascia
vivere".

Gli unici a non ridere sono gli appassionati che si vedono propinare
classifiche del Top Jazz da sbellicarsi dal ridere e concerti di pseudo-jazz
penoso, musicalmente quasi indegni.

> Detto per inciso , lo confermi quando parli di
> abilita' politica e commerciale. Perche' Damiani non apre un supermercato
> ???

Sono in parecchi che dovrebbero farlo, non solo Damiani. Vi risparmio la
lista, ma tra i musicisti che hanno ricevuto voti al TJ ce ne sono diversi.


> Il festival migliore resta quello del teatro Manzoni a Milano.

Esatto, perché è organizzato da persona molto competente, capace, conosciuta e
rispettata anche tra i musicisti e che, state tranquilli, sa riconoscere la
buona musica dalla cattiva, prima ancora che il buon jazz dal cattivo. Il tutto
fatto con larghezza di vedute e, mi risulta, senza sperpero di denaro.

Insomma: poche chiacchiere, molti fatti e molta musica.

Andrea Memeo (guitar)

unread,
Jan 3, 2002, 9:36:33 AM1/3/02
to

"> Gli unici a non ridere sono gli appassionati che si vedono propinare
> classifiche del Top Jazz da sbellicarsi dal ridere e concerti di
pseudo-jazz
> penoso, musicalmente quasi indegni.
> Insomma: poche chiacchiere, molti fatti e molta musica.
---------------------
Yes!!! Yeah man, questa cosa è jazz.
Andrea

sallustio

unread,
Jan 3, 2002, 11:51:38 AM1/3/02
to
On Thu, 03 Jan 2002 10:51:35 GMT, radael...@libero.it (Stefano
Radaelli) in message <151Z25Z90Z197Y1...@usenet.iol.it>
wrote:

>Ma cosa si può fare
>per fermare tutto ciò?

Ascolta il jazz fatto dai grandi della storia, cerca di capire da quei
dischi cosa valga la pena essere ascoltato oggi e poi non andare ai
festival che propongono i "soliti noti" in cartellone, non comprare i
dischi di questi, non comprare le riviste sbilanciate su queste
correnti: insomma decidi.
--
SVBEEQV Sallustio
Disco del mese:
C. Mingus "Mingus Mingus Mingus Mingus Mingus" Impulse (051 170)

denise_v...@excite.it

unread,
Jan 12, 2002, 2:34:54 PM1/12/02
to
... se ci arriva il pop, ci voglio andare ankio con il gruppo vocale del
ql faccio parte, ke l'estate scorsa, 2001, ho sentito cose terribili
quali spalla dei "grandi". .. ci sto provando. ciaooo. Denise

denise_v...@excite.it

unread,
Jan 12, 2002, 2:36:34 PM1/12/02
to
Hai proprio ragione.... la scorsa estate, 2001, ho sentito dei gruppi
"spalla" mica tanto buoni.... tant'č ke mi piacerebbe portarci il gruppo
vocale del ql faccio parte.. peggio di cos'ě nun se po'!!!! ciao. denise

musicnews...@gmail.com

unread,
Feb 1, 2020, 5:29:50 AM2/1/20
to
Il giorno giovedì 27 dicembre 2001 18:14:12 UTC+1, Marco Bottigliero ha scritto:
> Che ne pensate?
> http://www.rockol.it/news.asp?idnews=39491

A Gennaio 2020 nasce BRERA'S KEY.

https://giocoredornewband.blogspot.com


Come da tradizione, per l'edizione 2019 del Rocce Rosse Blues Festival non potevano mancare i big della musica made in Italy, come Edoardo Bennato - il “Peter Pan Rock’N Roll Tour 2020” di Bennato ad alto contenuto rock e blues, sospeso tra grandi classici e ultimi successi - sul palco si sono schierate la Juwana Jenkins Blues Band, guidata da una delle migliori voci “black” contemporanee e la Tony Braschi Blues Band, capitanata da uno dei pochi rock bluesman italiani in cima alle classifiche statunitensi, soprannominato il “Johnny Winter italiano”: il quale da Gennaio 2020 ha cambiato il suo nome d'arte in BRERA'S KEY
Info:
https://giocoredorband.blogspot.com
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