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Odio il jazz

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Gollum

unread,
Apr 7, 2002, 4:14:11 AM4/7/02
to
Premessa (a scanso di equivoci): NON sono un troll provocatore.

Ebbene e' proprio vero: ODIO il jazz.
Diciamo che, in generale, mi e' indigesta TUTTA la musica "nera" (non per
motivi raziali of course, ma squisitamente di gusto musicale...) dal rap, al
raggae, dal funky al blues; forse l'unico genere che riesco ad ascoltare con
un minimo di godimento e' il soul che mi sembra il piu' "umano" e piu'
vicino al mio gusto musicle. Comunque sia di tutti questi generi quello che
detesto di piu' e' il jazz.
"Problema tuo!", direte voi, e sicuramente non avete manco tutti i torti!!
Ed allora perche' scrivo??
Mah piu' che altro e' per cercare di CAPIRE cosa possa appassionare una
persona al jazz, genere quest'ultimo che ritengo piu' arido di un codice
legislativo. Ma in generale, secondo me, e' quasi tutta la musica nera ad
essere molto arida poiche' la vedo basata molto piu' sul RITMO che sulla
melodia e per me DEVE essere la melodia a carpire i sentimenti piu'
profondi, il ritmo lo vedo piu' che altro come un divertissement, godibile
quanto vi pare ma incapace di farmi provare quei brividi che mi dona ben
altra musica, molto piu' melodica di quella nera...
Io ci ho provato, aiutato anche da alcuni miei amici appassionati al genere,
ad avvicinarmi al jazz, ma piu' ascoltavo CD, piu' assistevo ai concerti e
piu' ne uscivo, in una parola, schifato, annoiato e disgustato.
Quello che non sopporto del jazz e' che mi sembra un genere musicale
assolutamente ESTERIORE, incapace cio' di toccare le corde piu' profonde
dell'anima di una persona, una genere puramente TECNICO e meccanico insomma.
Quello che ho sempre odiato nei concerti jazz e' vedere la gente che andava
in estasi di fronte a 10 minuti di PALLOSISSIMO assolo di contrabbasso...ok
non metto in dubbio la bravura e la perizia tecnica di certi musicisti, ma
diamine la musica e' anche ARTE e non solo tecnica! (o almeno io la vedo
cosi'...!!).
Qualche annetto fa un mio amico mi fece assistere ad un concerto di due
jazzisti che lui riteneva eccezionali (mi pare si chiamassero uno Fresu ed
un altro Di Castri, o qualcosa di simile...) e mi disse che dopo questo
concerto avrei cambiato opinione sul jazz...beh per me furono due ore di
IMMENSA rottura di palle. Sara' che io forse ho una visione piu'
"irrazionale" della musica e dell'arte in generale (amo molto Wagner e ed il
surrealismo tanto per farvi capire...), comunque sia sono arrivato alla
conclusione che piu' cercavo di farmi piacere il jazz e piu' la mia parte
"romantica" (che e' la mia parte preponderante per cosi' dire) rifiutava
questo tipo di musica.
Ah un ultima cosa per finire, ho notato, sia fra i miei amici che fra i vari
appassionati di musica jazz, c'e' un'altissima percentuale di gente
appassionata di matematica, scienze, logica et similia...solo un caso?


Massimo Foti

unread,
Apr 7, 2002, 4:29:25 AM4/7/02
to
"Gollum" <lugb...@CRISTOhotmail.com> wrote in message
news:ndTr8.68729$S52.2...@news2.tin.it...

> Premessa (a scanso di equivoci): NON sono un troll provocatore.

Premessa, sono vegetariano ed odio la bistecca alla fiorentina.

Mi spiegheresti perché dovrei darmi la briga di risponderti?
Non potremmo continuare cosí, tu ad ascoltare Wagner ed io a non mangiare
carne? Cosa c'é di male nell'avere delle opinioni e dei gusti diversi? Ha
senso discutere quando si proviene da posizioni cosí distanti? A maggior
ragione con un mezzo di comunicazione tutt'altro che ideale quale un
newsgroup...

Massimo


Riccardo Facchi

unread,
Apr 7, 2002, 5:51:35 AM4/7/02
to
"Gollum" <lugb...@CRISTOhotmail.com> wrote in message
news:ndTr8.68729$S52.2...@news2.tin.it...

Io invece, noto "raddrizza banane" provo a risponderti:

Premesso che il jazz è odiato da molti e sei in buona compagnia, quindi
non ci vedo niente di strano, credo che del jazz tu abbia una visione
molto confusa se non addirittura generica, probabilmente anche causata
da amicizie jazzistiche sbagliate, visto quello che scrivi, che ti
hanno aiutato poco a comprenderlo. Quindi prima di gettare la spugna
dovresti almeno cercare fonti alternative e più attendibili.

Certo se non ti piace la musica nera, la tua anima ha sbagliato secolo
di reincarnazione, o forse ti sei reincarnato in questo secolo proprio
per imparare ad apprezzarla. Infatti il maggiore contributo musicale
alla musica del Novecento è proprio dei nero-americani, nel jazz, ma
più in generale nelle musiche di origine afro-americana. Mi dispiace
per te, ma questa cosa è assodata ormai da tempo.


> Mah piu' che altro e' per cercare di CAPIRE cosa possa appassionare una
> persona al jazz,

anch'io sto cercando di capire da tempo cosa ci trovi la maggioranza
in Claudio "Zabaglioni", Zucchero Fornaciari, i Pooh, Mango e
l'hard-rock, ma non mi sembra il caso di arrivare alle conclusioni tue:
semplicemente si tratta di differenze di umanità e sensibilità. Tutto
qui. Sei in grado di accettarlo?

genere quest'ultimo che ritengo piu' arido di un codice
> legislativo.

Ma neanche per idea. Che ti hanno fatto sentire? Hai mai sentito
parlare di Louis Armstrong, Charlie Parker, Bill Evans, Chet Baker e
Keith Jarrett, solo per fare qualche esempio?

Ma in generale, secondo me, e' quasi tutta la musica nera ad
> essere molto arida poiche' la vedo basata molto piu' sul RITMO che sulla
> melodia

Beh, certo, considerato che ritmicamente le musiche non afro-americane
fanno venire il latte alle ginocchia, effettivamente il maggior peso e
contributo del jazz è ritmico, ma non è mica vero che non vi è stato
sviluppo melodico nel jazz, anzi. Semplicemente è stato introdotto un
elemento in più nella visione melodica. Non vi è stata alcuna
eliminazione o disintegrazione della melodia, se non per un breve
periodo legato alla corrente del free jazz, ma poi vi è stato un
sostanziale recupero melodico. Pensa che la maggior parte del materiale
tematico del jazz è fatto dalle canzoni tratte da riviste di Broadway o
da colonne sonore dei films. quindi....
Il jazz ha contribuito in più, non in meno e in generale tende a non
negare nulla per sua stessa costituzione di sintesi musicale.

e per me DEVE essere la melodia a carpire i sentimenti piu'
> profondi, il ritmo lo vedo piu' che altro come un divertissement, godibile
> quanto vi pare ma incapace di farmi provare quei brividi che mi dona ben
> altra musica, molto piu' melodica di quella nera...

decisamente questo è un problema legato al tuo spettro di sensibilità
musicale, evidentemente più povero e poco evoluto, mi dispiace dirtelo.
Non sai cosa ti perdi a considerare l'insieme ritmo-melodia, tipico del
jazz.

> Quello che non sopporto del jazz e' che mi sembra un genere musicale
> assolutamente ESTERIORE, incapace cio' di toccare le corde piu' profonde
> dell'anima di una persona,

E' esattamente il contrario di quel che dici. Il jazz sa essere musica
profondissima come poche.

una genere puramente TECNICO e meccanico insomma.

questa è l'unica cosa che "senti" e comprendi tu. Tuo problema,
evidentemente. Riesci ad accettare che qualcuno possa comprendere cose
diverse dalle tue e qualcosa più di te?

> Quello che ho sempre odiato nei concerti jazz e' vedere la gente che andava
> in estasi di fronte a 10 minuti di PALLOSISSIMO assolo di contrabbasso

ah, la faccenda del contrabbasso...è vera. In effetti sentire la
melodia al contrabbasso è una delle cose più difficili e raffinate
per l'orecchio di un ascoltatore. Ci vuole del tempo. E' normale che tu
faccia fatica :-)
E' vero anche che molta gente va ai concerti di jazz per darsi un tono
ed un'aria intellettuale, ma anche qui si tratta di un problema loro,
direi rovesciato rispetto al tuo. Stai su di te e non pensare a cosa
fanno gli altri...ok?

> non metto in dubbio la bravura e la perizia tecnica di certi musicisti, ma
> diamine la musica e' anche ARTE e non solo tecnica!

Ti ringraziamo per questa illuminazione, stavamo giusto aspettando
qualcuno che ci aiutasse a chiarire questo punto.

> Qualche annetto fa un mio amico mi fece assistere ad un concerto di due
> jazzisti che lui riteneva eccezionali (mi pare si chiamassero uno Fresu ed
> un altro Di Castri, o qualcosa di simile...)

e te credo che sei arrivato a certe conclusioni...cambia amici :-)

e mi disse che dopo questo
> concerto avrei cambiato opinione sul jazz...beh per me furono due ore di
> IMMENSA rottura di palle.

Guarda, se ti può consolare, sappi che mediamente si ascolta un buon
concerto di jazz ogni dieci (se si fa un po' di selezione preventiva)
o ogni 30 se non si fa alcuna selezione. Il jazz è una musica difficile
da far decollare e richiede un livello di consapevolezza, talento,
preparazione e cultura molto elevati per riuscire ad eseguire
dell'ottima musica. Non è alla portata di tutti, anche tra chi si
dichiara jazzista. Io comincerei ad ascoltare
qualche disco invece di andare ai concerti, dove oltretutto si è
distratti da un sacco di cose. In un altro thread qualcuno ha chiesto
consigli per gli acquisti. Prova anche tu con qualcuno di quei dischi,
poi se ne riparla.

Sara' che io forse ho una visione piu'
> "irrazionale" della musica e dell'arte in generale

Chi ti ha detto che il jazz è "razionale"?

(amo molto Wagner e ed il
> surrealismo tanto per farvi capire...),

questo spiega molte cose

comunque sia sono arrivato alla
> conclusione che piu' cercavo di farmi piacere il jazz e piu' la mia parte
> "romantica" (che e' la mia parte preponderante per cosi' dire) rifiutava
> questo tipo di musica.

Ci hai capito veramente poco. Forse prima di parlare di un argomento
occorrerebbe conoscerlo meglio. Io ad esempio non parlerei di Wagner
come fai tu del jazz, perché è uno dei musicisti che conosco meno e che
superficialmente apprezzo meno (scusa, ma che ha di romantico il gran
tedescone?). Eppure non mi sognerei mai di dire che Wagner è un arido,
pallosissimo musicista.


> Ah un ultima cosa per finire, ho notato, sia fra i miei amici che fra i vari
> appassionati di musica jazz, c'e' un'altissima percentuale di gente
> appassionata di matematica, scienze, logica et similia...solo un caso?

No, non è un caso, musica e matematica hanno molte cose in comune e
credimi, da ingegnere ti posso dire che per avere intuizioni
matematiche occorre maturare una particolare sensibilità che va oltre
la logica e la razionalità, altrimenti fisici geniali come Newton,
Einstein o Stephen Hawking difficilmente avrebbe immaginato ciò che
hanno immaginato. L'uomo non è fatto a scatole e non è un cubo. Riesce
la tua "profonda" sensibilità a comprenderlo? :-)

Ciao e comunque senti quel che ti pare e piace, ci mancherebbe.

R.F.


--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG

Sphex

unread,
Apr 7, 2002, 7:27:00 AM4/7/02
to
penso che sei stato sfortunato.
Il jazz, da quando č entrato nelle sale da concerto e nei grandi raduni, ha
perso
la parte che č nascosta dietro la tecnica.
Anche io ho avuto la stessa sensazione:
solo tecnica.
Ma se avessi avuto la fortuna, come me,
di ascoltare, al Capolinea a Milano, un gruppo jazz negli anni (1970-74) in
cui non c'erano che quattro gatti in quel locale e un buon bicchiere di
Barbera da quattro soldi...
oppure, se tu avessi vauto la fortuna, come me, di passare per una stradina
di Trento (1976) e ascoltare un batterista che suonava da solo sulle basi di
Duke Ellingtone e io, invadente e petulante, osai suonare il campanello e
osai chiedergli di ascoltare quel che faceva...
oppure...
Sě, il jazz non č morte, ma non gode neanche di buona salute.
Ciao. Pasquale


--
http://web.tiscali.it/amnesiavivace/
http://pcacchio.supereva.it/
http://www.clik.to/sonetti
"Gollum" <lugb...@CRISTOhotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:ndTr8.68729$S52.2...@news2.tin.it...

FirstCircle

unread,
Apr 7, 2002, 6:32:04 AM4/7/02
to
Sarň il meno adatto a risponderti... ma io ci provo..

Primo la musica č una forma d'espressione dunque č ARTE! L'arte come tale
deve essere rispettata in qualsiasi forma e mezzo. Il jazz č nato GRAZIE
agli Afroamericani che si riunivano suonando con gli strumenti che avevano a
loro disposizione; grazie al jazz infatti sono stati rispresi strumenti
musicali abbandonati come il sax e la popolazione nera č riuscita in parte a
emanciparsi ed uscire dai ghetti in cui viveva. (anche se i bianchi facevano
entrare gli artisti di colore non dal portone principale ma dalla porta di
servizio...).
Secondo dici che il jazz č una musica tecnica: nel panorama musicale si sono
sempre imposti gli artisti piů virtuosi e capaci, se no chi si ricorderebbe
di Charlie Parker al sax o di Jimi Hendrix alla chitarra... (nella musica
classica poi la tecnica non dirmi che non la fa da padrona?!) Negli anni
30 - 40 solo gli artisti piů virtuosi potevano calcare i palchi dei grandi
Club e sperimentare nuove tecniche che avrebbero segnato la musica
dell'avvenire. Il jazz ha il pregio di unire il virtuosismo del singolo
componente con una perfetta orchestrazione di elementi. Il suono "nero" poi
ha quelle venature "blue" che nessun artista bianco č riuscito a clonare...
ha mai sentito ad esempio Solea di Miles Davis. La tromba in quella canzone
sembra piangere e toccare l'oblio piů malinconico... Il blues poi č emozione
allo stato puro!
Tu fai un ragionamento troppo a "comparti stagni", č come se tu paragonassi
un quadro di Raffaello ad uno di Klimt. La musica č una continua evoluzione,
un proseguimento che da secoli ha fatto sognare e "soffrire" milioni di
persone. Ognuno ha le sue preferenze ma per questo non hai il diritto di
valutare cosě un'espressione artistica che per molti ha rappresentato la
propria vita...

Musica grazie di esistere!

Ciao ALAN :)

ps. nessuno di obbliga ad ascoltare jazz.. :)


"Gollum" <lugb...@CRISTOhotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:ndTr8.68729$S52.2...@news2.tin.it...

FirstCircle

unread,
Apr 7, 2002, 6:32:04 AM4/7/02
to

Musica grazie di esistere!

Ciao ALAN :)

Gollum

unread,
Apr 7, 2002, 7:48:52 AM4/7/02
to
"Massimo Foti" <mas...@massimocorner.com> ha scritto:

> Mi spiegheresti perché dovrei darmi la briga di risponderti?

Ma per carita', non mi pare di aver scritto, alla fine del mio msg, "siete
TUTTI obbligati a rispondermi altrimenti vi autodistruggerete entro 10
secondi".

> Non potremmo continuare cosí, tu ad ascoltare Wagner ed io a non mangiare
> carne?

Certo.

>Cosa c'é di male nell'avere delle opinioni e dei gusti diversi?

Nulla.

Ha
> senso discutere quando si proviene da posizioni cosí distanti?

Secondo me si, e' un modo per cercare di capire ed anche per soddisfare la
propria curiosita'; poi non e' detto che interessi a tutti ed infatti io non
obbligo di certo nessuno a rispondere (e come potrei poi??).


Emanuele Passerini

unread,
Apr 7, 2002, 8:03:30 AM4/7/02
to

"Gollum" <lugb...@CRISTOhotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:ndTr8.68729$S52.2...@news2.tin.it...
> Ma in generale, secondo me, e' quasi tutta la musica nera ad
> essere molto arida poiche' la vedo basata molto piu' sul RITMO che sulla
> melodia
(...)

> Quello che non sopporto del jazz e' che mi sembra un genere musicale
> assolutamente ESTERIORE, incapace cio' di toccare le corde piu' profonde
> dell'anima di una persona, una genere puramente TECNICO e meccanico
(...)

> non metto in dubbio la bravura e la perizia tecnica di certi musicisti, ma
> diamine la musica e' anche ARTE e non solo tecnica!
(...)

Solo da queste frasi si capisce come tu odi qualcosa che non capisci
affatto. Prima di odiare il jazz sarebbe meglio che la tua intelligenza
entrasse un pochino di più nella logica e nella sensibilità raffinata
dell'ARTE jazzistica. Poi potrai criticare e odiare tutto ciò che vuoi.
Con totale e assoluto rispetto per le tue personali opinioni, sia chiaro.
:-)

--

Emanuele Passerini

ema.pa...@libero.it
ICQ 34957310

Gollum

unread,
Apr 7, 2002, 8:41:56 AM4/7/02
to
"Riccardo Facchi" <fac...@cyberg.it> ha scritto:

> Premesso che il jazz è odiato da molti

Mah, non mi pare sinceramente.

> anch'io sto cercando di capire da tempo cosa ci trovi la maggioranza
> in Claudio "Zabaglioni", Zucchero Fornaciari, i Pooh, Mango e
> l'hard-rock, ma non mi sembra il caso di arrivare alle conclusioni tue:
> semplicemente si tratta di differenze di umanità e sensibilità. Tutto
> qui. Sei in grado di accettarlo?

Credo che il discorso sia un attimino piu' complesso. Finche' si parla di
fenomeni "mainstream" come Baglioni, Zucchero e (tanto per nominare degli
stranieri che vanno per la maggiore) Breatney Spears, Jennifer Lopez e Ricky
Martin, io sarei tentato di dire che si tratta, piu' che altro, di MODA. E'
la solita vecchia storia che per la STRAgrande maggioranza delle persone
esiste solo quello che ha una concreta esistenza mass-mediatica (non solo in
ambito musicale...) e quindi alla fin fine si finisce per sentire, chesso',
i Gazosa poiche' e' quello che passa il convento...semplicemente perche'
tante (troppe!) persone sono pigre, indifferenti, conformiste e non hanno
voglia e\o interesse di scavare un attimino piu' in profondita' per cercare
di capire cosa piace VERAMENTE a loro e non cosa piacerebbe ai media ed ai
produttori discografici delle majors che loro ascoltassero (e
COMPRASSERO...). Non nego che sicuramente ci saranno delle persone a cui
piaccia veramente ed in maniera viscerale ascoltare i Gazosa ma, diciamocelo
chiaramente, chi CAZZO erano questi se non ce li pompavano in tutte le
salse??
Il discorso pero' si complica un attimino di piu' se andiamo verso generi
piu' di "nicchia", anche in questi casi vi sara' qualcuno che ascoltera'
certa musica non per reale piacere, ma solo per darsi un tono (chesso' chi
ascolta metal per fare il duro, chi ascolta jazz per darsi un aria da
intellettuale...), comunque dalla mia piccola esperienza noto che in
GENERALE chi ascolta musica non maistream e' spesso un appassionato vero.
Quindi secondo me ha molto piu' senso una domanda, ad un vero appassionato,
come "cosa ci trovi nel jazz?", piuttosto che un'altra come "cosa ci trovi
in Ricky Martin?" ad una adolescente di 16 anni che magari nella sua vita ha
comprato solo due CD masterizzati dal marocchino di turno...

> Ma neanche per idea. Che ti hanno fatto sentire?

Varie cose, alcuni dischi di "standards", diverse cose di Louis Armstrong,
altre di Miles Davis e musicisti che ora non ricordo ma sicuramente non
degli sconosciuti...

> Beh, certo, considerato che ritmicamente le musiche non afro-americane
> fanno venire il latte alle ginocchia,

Uhm, questa mi pare un'affermazione un po' superficiale, credo che a questo
punto si dovrebbero fare dei distinguo.
Se tu mi parli di musiche non afro-americane che cercano di scopiazzare
quanto fatto dalle prime e di ricreare delle ritmiche coinvolgenti, allora
magari potresti anche avere ragione...ma se mi parli, chesso', di una band
dark io ti rispondo che, in questo genere, ai musicisti non puo' fregar di
meno di creare delle ritmiche coinvolgenti.

> Non sai cosa ti perdi a considerare l'insieme ritmo-melodia, tipico del
> jazz.

Saro' ripetitivo, ma continuo a dire che NON riesco a sentire una melodia
nel jazz...nel soul sicuramente (volendo anche nel blues e nel reggae che
comunque non mi piacciono piu' di tanto), ma in generi come jazz e funky NO.

> questa è l'unica cosa che "senti" e comprendi tu. Tuo problema,
> evidentemente. Riesci ad accettare che qualcuno possa comprendere cose
> diverse dalle tue e qualcosa più di te?

Non mi pare di aver detto che NON accetto...

> ah, la faccenda del contrabbasso...è vera. In effetti sentire la
> melodia al contrabbasso è una delle cose più difficili e raffinate
> per l'orecchio di un ascoltatore. Ci vuole del tempo. E' normale che tu
> faccia fatica :-)

Una volta un mio amico, dopo aver visto la mia faccia disgustata durante un
assolo di contrabbasso che sembrava non finire mia, cerco' di convincermi
che il jazz e' la musica piu' creativa in assoluto perche' il musicista dal
vivo non si limita a riproporre, od al max a reinterpretare, una certa
musica gia' ben conosciuta, ma si lancia in una vera e propria
improvissazione che, nei migliori jazzisti, raggiunge dei vertici creativi
di altissimo livello qualitativo (parole sue...).
Sara', ma a me gli assoli di contrabbasso paiono TUTTI uguali, quello che
cambia mi sembra sia solo la perizia tecnica di chi lo esegue.

> E' vero anche che molta gente va ai concerti di jazz per darsi un tono
> ed un'aria intellettuale, ma anche qui si tratta di un problema loro,
> direi rovesciato rispetto al tuo. Stai su di te e non pensare a cosa
> fanno gli altri...ok?

Ho notato che alla maggior parte degli appassionati di jazz (ne ho
conosciuti diversi...) piace fumare il sigaro (non chiedermi la marca che
non ne capisco nulla), sono di sinistra, amano il cinema d'autore (in
particolar modo Woody Allen, regista che io DETESTO!), si vestono
preferibilmente con colori chiari ed amano i climi caldi.
Confermi, od ho conosciuto solo "alieni"?

> Chi ti ha detto che il jazz è "razionale"?

A me sembra una musica molto razionale, molto legata alla logica, alla
materialita' delle cose...assolutamente NON "metafisica".

> Ci hai capito veramente poco. Forse prima di parlare di un argomento
> occorrerebbe conoscerlo meglio. Io ad esempio non parlerei di Wagner
> come fai tu del jazz, perché è uno dei musicisti che conosco meno e che
> superficialmente apprezzo meno

Guarda che mica occorre conoscere a puntino TUTTO quello che ha fatto un
musicista per poter dare un giudizio almeno sommario...una tua mezza idea te
la sarai fatta visto che dici di non apprezzarlo.
E' OVVIO che io non parlo da intenditore di jazz, non mi sembra di essermi
arrogato questa pretesa.

(scusa, ma che ha di romantico il gran
> tedescone?).

Probabilmente sono stato superficiale nell'usare il termine romantico in
maniera cosi' generica senza precisare.
Diciamo allora che la mia sensibilita' artistico-musicale ed anche culturale
affonda le sue radici piu' profonde nel movimento detto del "Romanticismo"
che ebbe il suo massimo apice in Europa nell'800. Credo insomma di avere una
sensibilita' artistico-musicale-culturale prettamente europea (anche se poi
apprezzo alla follia autori come Poe - che oltre ai racconti ha scritto
anche poesie memorabili - che non era europeo ma che rientra in quel tipo di
sensibilita' che stimola le mie emozioni piu' profonde).
E' ovvio quindi che quando parlo di "romantico" non intendo usare questo
termine nel modo in cui e' stato parafrasato nella cultura di tutti i giorni
dell' "uomo della strada", ossia come una specie di sinonimo di
"sdolcinato", "zuccheroso", "smielato" et similia.
Per me uno dei massimi apici della cultura e del sentimento romantico e'
"The rime of the ancient mariner" di Coleridge che, secondo la sensibilita'
dell' "uomo della strada", non avrebbe NULLA di romantico visto che evoca
atmosfere e sentimenti molto cupi e misteriosi...
Spero di essermi spiegato.

Eppure non mi sognerei mai di dire che Wagner è un arido,
> pallosissimo musicista.

E perche' mai? Se uno ha questa opinione perche' non dovrebbe esprimerla? Se
a te sembra arido hai tutto il diritto di dirlo...e' ovvio che si parla di
impressioni personali e non di verita' scientifiche ed oggettive...

> No, non è un caso, musica e matematica hanno molte cose in comune

Credo che questo valga per ALCUNI generi musicali (come il jazz, appunto),
perche' noto che chi ama altri generi musicali (esempio tipico: il gothic)
ha una sensibilita' molto piu', come dire, "metafisica" che spesso lo porta
a disinteressarsi COMPLETAMENTE della scienza.

--
Elimina CRISTO per rispondermi in privato.


Gollum

unread,
Apr 7, 2002, 8:46:30 AM4/7/02
to
"FirstCircle" <NOSPAM_tapparo@NOSPAM_infinito.it> ha scritto:

> Primo la musica è una forma d'espressione dunque è ARTE! L'arte come tale


> deve essere rispettata in qualsiasi forma e mezzo.

[cut]


>Ognuno ha le sue preferenze ma per questo non hai il diritto di

> valutare così un'espressione artistica che per molti ha rappresentato la
> propria vita...

Guarda, non mi pare di aver detto che vado a mettere bombe sotto i palchi
dei musicisti jazz, o che chi ascolta jazz sia a priori un pirla...pero' se
permetti vorrei sentirmi libero di esprimere almeno la mia personalissima
OPINIONE...

> ps. nessuno di obbliga ad ascoltare jazz.. :)

E ci mancherebbe!!


Lorenzo

unread,
Apr 7, 2002, 8:58:36 AM4/7/02
to

Gollum <lugb...@CRISTOhotmail.com> wrote in message
ndTr8.68729$S52.2...@news2.tin.it...


Ragazzo (non so se posso dirti così, visto che ho 21 anni), io non sono un
appassionato di jazz, non lo sono di nessun tipo di musica... ma sono io che
non posso capire te.
Il jazz quando diventa tecnico sa farsi odiare anche da me. Io amo la musica
immediata, che ti buca la cute... fondamentalmente la musica nera. Vado
pazzo per lo ska dei primi anni, gli Skatalitites, per il funky, per il jazz
(in particolar modo per lo sing, guarda caso con molti contati con lo ska),
e da qui per l'acid jazz, per il blues (quello prima maniera, nero), per il
reggae ed il dub. E non l'ho deciso io, e' successo per caso.
La musica percussiva e' pura estasi, se fatta bene. E' la forma più antica
di musica, quella che inevitabilmente ti entra dentro. Così almeno succede a
me.
Invece, non so cosa tu intenda per musica melodica, ma per me i lenti dei
Metallica sono UNA PALLA CLAMOROSA. E il requiem di Mozart, che mia sorella
mette sempre quando sono malato, mi spinge al suicidio. Mi piacciono i
concerti per mandolino di Vivaldi... roba "percussiva".
Senza la musica nera, il 70% della musica che puoi comprare non esisterebbe,
e non esisterebbe il 100% della musica che la maggior parte della gente
ascolta.

P.S: Io non sono un intellettuale, ho fatto un classico ma sto studiando ad
agraria. Non amo il jazz come musica colta (anche se mio padre mi fa
ascoltare molto keith jarret per esempio, e non disdegno), amo il jazz come
musica rozza. E allo stesso modo non sopporto quelle canzoni, o pezzi, dove
si tenta in tutti i modi di suscitare emozioni... un bravo musicista suona,
e basta, si diverte come un matto vibrando mentre suona, e, non so come, fa
entrare in risonanza anche me. Questa per me è la musica. Non è fatta per
cantare di alti sentimenti, o dei misteri dell'anima, non per parlarne o
discuterne. I "misteri dell'anima" li deve produrre, non spiegare o
tantomeno indagare.
Questa è arte! Non quella forzata di chi gioca a far l'artista.
Ed il jazz non è tecnica o estetica, è divertimento. Sennò non è buona
musica. Cosa facevano i primi jazzisti, almeno nel mio immaginario?
Suonavano per divertimento, imparavano da soli, suonavano pure da soli, non
per diventare dei bravi musicisti, ma per divertisrsi e basta. E
chissenefrega di chi ascolta, basta che mi diverta io, diceva secondo me il
musicista.
Certo, per cercare di capirti, immagino che tu abbia ascoltato di quei
musicisti intellettualoidi, che se la tirano, fanno gli artisti e le
primedonne, e la loro musica è come loro. Non li sopporto nemmeno io. La
buona musica è immediata, è facile fare belle cose terribilmente complicate,
son tutti buoni. Quelli bravi veramente fanno cose semplici e bellissime.
Non so se ho capito bene il tuo problema. Tu che dici, ho centrato?

Andrea Memeo

unread,
Apr 7, 2002, 9:04:08 AM4/7/02
to
l'unico genere che riesco ad ascoltare con
> un minimo di godimento e' il soul che mi sembra il piu' "umano" e piu'
> vicino al mio gusto musicle.
------------------
Che ha molto a che spartire col jazz. Tina Brook(s), Lee Morgan, Hank Mobley
e altri.


> Ma in generale, secondo me, e' quasi tutta la musica nera ad
> essere molto arida poiche' la vedo basata molto piu' sul RITMO che sulla
> melodia e per me DEVE essere la melodia a carpire i sentimenti piu'
> profondi, il ritmo lo vedo piu' che altro come un divertissement, godibile
> quanto vi pare ma incapace di farmi provare quei brividi che mi dona ben
> altra musica, molto piu' melodica di quella nera...

-----------------
Ahhhh!! Meno male, ora sono rassicurato: non hai mai ascoltato del jazz
oppure hai ascoltato robaccia. E mi sembra anche che attribuisci dei
"valori" assoluti a parti del discorso in maniera del tutto arbitraria,
frammentando idealmente ciò che è parte di uno stesso concetto. La melodia
dici eh? Prova "Ballads", della Impulse, di J. Coltrane o "Movin' Alone" di
Wes Montgomery per provare a caso. Il ritmo, poi, non è un divertissment ma
lo scheletro fondante della musica, ciò che sostanzia il respiro del
discorso. Avrebbe senso una poesia letta come il disco delle informazioni
della Telecom? Non credo. Nella melodia il ritmo c'è e la sostanzia. Altrove
questo dato è predominante: la Sagra della Primavera ti piace no? Bartok o
Chopin non hanno ritmo? Il jazz ha contribuito a rivoluzionare il concetto
di ritmo e di interpretazione del tempo e degli accenti. Hai notato che
ognuno ha un'andatura? Quello è ritmo personale, qualcosa che dà senso al
movimento. Il gesto melodico nella disposizione delle altezze semplicemente
non esisterebbe privato dei suoi accenti e del portamento. Poi se ti fa
schifo non c'è obbligo a fare nulla: grazie al cielo ascoltare jazz non
rende più fighi e non è prescritto per essere più interessanti.


> Quello che non sopporto del jazz e' che mi sembra un genere musicale
> assolutamente ESTERIORE, incapace cio' di toccare le corde piu' profonde
> dell'anima di una persona, una genere puramente TECNICO e meccanico
insomma.

----------------
E questo purtroppo non è jazz o ne è un surrogato.

> Quello che ho sempre odiato nei concerti jazz e' vedere la gente che
andava
> in estasi di fronte a 10 minuti di PALLOSISSIMO assolo di contrabbasso

----------------
Ma non potrebbe essere che il limite sia tuo, scusa.


> Qualche annetto fa un mio amico mi fece assistere ad un concerto di due
> jazzisti che lui riteneva eccezionali (mi pare si chiamassero uno Fresu ed
> un altro Di Castri, o qualcosa di simile...) e mi disse che dopo questo
> concerto avrei cambiato opinione sul jazz...beh per me furono due ore di
> IMMENSA rottura di palle.

-------------------
Ma questo è capitato anche a me. Non c'è nulla di strano. Un concerto non è
il jazz e non è detto che debba piacere per forza: uno entra, sente, prova
ad entrare in sintonia, se la cosa non funziona si alza, ordina una grappa,
ed esce serenamente dal locale.
Andrea.

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Lorenzo

unread,
Apr 7, 2002, 9:42:21 AM4/7/02
to

> > Beh, certo, considerato che ritmicamente le musiche non afro-americane
> > fanno venire il latte alle ginocchia,
>
> Uhm, questa mi pare un'affermazione un po' superficiale, credo che a
questo
> punto si dovrebbero fare dei distinguo.
> Se tu mi parli di musiche non afro-americane che cercano di scopiazzare
> quanto fatto dalle prime e di ricreare delle ritmiche coinvolgenti, allora
> magari potresti anche avere ragione...ma se mi parli, chesso', di una band
> dark io ti rispondo che, in questo genere, ai musicisti non puo' fregar di
> meno di creare delle ritmiche coinvolgenti.

Le band dark non esisterebbero se non fosse nato il rock dal blues. Non
conosco molto del dark, ma un amico mi ha fatto sentire i Joy Division, una
volta. AMo il ritmo, ma non erano male... ma secondo me, senza i Pink Floyd,
non sarebbero esistiti. Ed i Pink Floyd senza il blues sarebbero stati
impensabili.
Lui ti parla di TUTTA LA MUSICA MODERNA. Tutto deriva dalla musica nera, da
quella propensione per il ritmo importata a forza in america, in ultima
anlisi dal tamburo di guerra, dalla musica primigenia.

>
> Saro' ripetitivo, ma continuo a dire che NON riesco a sentire una melodia
> nel jazz...nel soul sicuramente (volendo anche nel blues e nel reggae che
> comunque non mi piacciono piu' di tanto), ma in generi come jazz e funky
NO.

Aspetta un attimo. Il "jazz" è una categoria talmente vasta che nessuno
conosce, credo, tutti i generi al suo interno. Il funky è molto simile
all'acid jazz, per le sensazioni (così credo io), perchè quest'ultimo vi
deriva. Keith Jarret, che suona da solo un pianoforte, come fa a non essere
melodico, anche volendo? Il jazz non è solo l'orchestrina swing (purtroppo,
visto che ci vado pazzo), anzi, lo swing sta sulle palle a molti dei miei
amici che amano il jazz proprio perchè mi dicono che non c'è melodia... sono
dei melomani jazzisti che parlano come te, ti rendi conto?


>
> Non mi pare di aver detto che NON accetto...
>

Io parlo da esterno al newsgroup, sono qui da oggi... un amante del jazz,
qualsiasi, che lo ami davvero, va in estasi con la sua musica, ci gode come
un riccio. Se vuoi comprendere, comprendi anche che se tocchi il jazz in un
newsgropu con questo titolo, tutti cercheranno di essere comprensivi, ma
saranno punti moooolto sul vivo, e qualcosa ci scappa. Sii buono, che anche
tu l'hai detta grossa! Sono reazioni istintive, queste.

> > ah, la faccenda del contrabbasso...è vera. In effetti sentire la
> > melodia al contrabbasso è una delle cose più difficili e raffinate
> > per l'orecchio di un ascoltatore. Ci vuole del tempo. E' normale che tu
> > faccia fatica :-)
>
> Una volta un mio amico, dopo aver visto la mia faccia disgustata durante
un
> assolo di contrabbasso che sembrava non finire mia, cerco' di convincermi
> che il jazz e' la musica piu' creativa in assoluto perche' il musicista
dal
> vivo non si limita a riproporre, od al max a reinterpretare, una certa
> musica gia' ben conosciuta, ma si lancia in una vera e propria
> improvissazione che, nei migliori jazzisti, raggiunge dei vertici creativi
> di altissimo livello qualitativo (parole sue...).
> Sara', ma a me gli assoli di contrabbasso paiono TUTTI uguali, quello che
> cambia mi sembra sia solo la perizia tecnica di chi lo esegue.

No. NO. NO. Comunque, gli assoli di contrabbasso per me non sono molto
attraenti. A me piace il basso elettrico, quello del funky. Play tthat funky
music, white boy, tanto per capirci. Il contrabbasso e' chiaramente poco
espressivo, ed è difficilissimo 1)ascoltare quelle frequenze 2)suonare uno
strumento con corde immense, e quindi non è che ti dia molta libertà. Ma non
dirmi che con qualche strumento più espressivo (che so, uno strumento a
fiato, o una chitarra, magari elettrica) non si sente al primo ascolto che
suonano due musicisti diversi.

> > E' vero anche che molta gente va ai concerti di jazz per darsi un tono
> > ed un'aria intellettuale, ma anche qui si tratta di un problema loro,
> > direi rovesciato rispetto al tuo. Stai su di te e non pensare a cosa
> > fanno gli altri...ok?
>
> Ho notato che alla maggior parte degli appassionati di jazz (ne ho
> conosciuti diversi...) piace fumare il sigaro (non chiedermi la marca che
> non ne capisco nulla), sono di sinistra, amano il cinema d'autore (in
> particolar modo Woody Allen, regista che io DETESTO!), si vestono
> preferibilmente con colori chiari ed amano i climi caldi.
> Confermi, od ho conosciuto solo "alieni"?

Hai conosciuto tipici. E' normale. Ma, se i metallari vestono tutti uguale,
il jazz piace a persone diversissime. Io sono di sinistra, ok, lo ammetto
(scusa se mi lodo, ma credo, questa e' la mia opinione e tu la chiedi, che a
destra ci sia molta meno cultura, e molta meno voglia di spendere del tempo
nell'imparare ad ascoltare canzoni, e sul jazz bisogna allenarsi un pò,
talvolta). Amo i colori sgargianti, mi vesto da zattone, spesso, fumo TUTTO
il fumabile senza esclusioni, odio terribilmente woody allen e la
matematica.
Amo da pazzi il caldo... ma non avevo notato questa preponderanza tra gli
amanti del jazz. Anzi, mi sembrava il contrario. Sai a Praga quanti jazzisti
ci sono (intendo sia suonatori, che amanti)? Una roba spaventosa!

Io sono così, ognuno dei miei amici è COMPLETAMENTE diverso sia dal tuo
quadretto, sia da me, sia dagli altri amici.

> > Chi ti ha detto che il jazz è "razionale"?
>
> A me sembra una musica molto razionale, molto legata alla logica, alla
> materialita' delle cose...assolutamente NON "metafisica".

RAZIONALE UN CAZZO. E' musica da matti. Da gente che prende, si attacca a
uno strumento e per staccarcelo devi prtenderlo a cazzotti. Che balla, si
dimena e si agita mentre suona che sembra scemo. Li ho visti.
Materiale d'accordo, secondo me è e deve essere musica rozza! Ma razionale è
una cosa diversa, mio nonno, mugnaio e contadino, era materiale, ma non era
un grande logico matematico.

> > Ci hai capito veramente poco. Forse prima di parlare di un argomento
> > occorrerebbe conoscerlo meglio. Io ad esempio non parlerei di Wagner
> > come fai tu del jazz, perché è uno dei musicisti che conosco meno e che
> > superficialmente apprezzo meno
>
> Guarda che mica occorre conoscere a puntino TUTTO quello che ha fatto un
> musicista per poter dare un giudizio almeno sommario...una tua mezza idea
te
> la sarai fatta visto che dici di non apprezzarlo.
> E' OVVIO che io non parlo da intenditore di jazz, non mi sembra di essermi
> arrogato questa pretesa.

Il casino è che il "jazz" nessuno sa cosa sia. Un jazzista è un musicista
che suona. C'è di tutto dentro al jazz, qualunque tipo di sensazione, è un
genere vasto, ma tanto vasto. E la punta dell'iceberg, gli intellettualoni
di sinistra che ascoltano jazz perchè loro sono colti e raffinati, spesso
non c'entra niente.

Sai che mi piace Friederich (il pittore)? Mi piacciono Bob Marley e
Friederich! Perchè hanno molto in comune, fondamentalmente quella
propensione per l'estasi mistica. Insieme ai musicisti jazz, magari.

> Eppure non mi sognerei mai di dire che Wagner è un arido,
> > pallosissimo musicista.
>
> E perche' mai? Se uno ha questa opinione perche' non dovrebbe esprimerla?
Se
> a te sembra arido hai tutto il diritto di dirlo...e' ovvio che si parla di
> impressioni personali e non di verita' scientifiche ed oggettive...

Probabilmente non gli sembra arido...

> > No, non è un caso, musica e matematica hanno molte cose in comune
>
> Credo che questo valga per ALCUNI generi musicali (come il jazz, appunto),
> perche' noto che chi ama altri generi musicali (esempio tipico: il gothic)
> ha una sensibilita' molto piu', come dire, "metafisica" che spesso lo
porta
> a disinteressarsi COMPLETAMENTE della scienza.

No, non hai capito... la musica è matematica perchè una battuta sono 4/4,
una sincope sono 3/2 (mi pare, forse no, ma tanto per dare l'idea).... la
musica si fonda sul ritmo. In quel senso. Il solfeggio è ritmo. Quando suoni
DEVI ANDARE A TEMPO, anche i musicisti Gothic devono farlo. E devono contare
le battute pure loro, stanne certo.
Ma cosa sarebbe 'sta sensibilità metafisica? Se uno è un tipo ammodo, non
deve disinteressarsi di niente. C'ho un amico psicologo, che ascolta
Gothic... mica si disinteressa completamente della scienza! Fa psicologia!
Si veste come uno che ascolta Gothic (strano, parecchio, ma sono cazzi
suoi)... non ama lo swing, anzi... gli piace il Gothic, e i Requiem... ma
anche Paolo Conte, e altri jazzisti propriamente detti.
Mica sarai un sensitivo, scusa? Tipo Do Nascimiento? Come mai ti sta così
sulle palle la scienza? Qua magari rispondimi in privato, che siamo OT.
Cosa ti hanno fatto di male questi poveri scienziati, oltre a farti mangiare
ed evitarti di tirare l'aratro a spalla?

Io non ho abbastanza conoscenze per farlo, ma se tu mandi una delle tue
canzoni preferite, il titolo, nel news, chiedendo di consigliarti un pezzo
jazz simile, secondo me qualcuno te lo trova. Ne sono certo.

> Elimina CRISTO per rispondermi in privato.

Figo!


abc.abc.abc

unread,
Apr 7, 2002, 9:43:25 AM4/7/02
to
"Riccardo Facchi" <fac...@cyberg.it> ha scritto nel messaggio
news:a97697554cd0561b86a...@mygate.mailgate.org...

> Certo se non ti piace la musica nera, la tua
> anima ha sbagliato secolo di reincarnazione

ROTFL!!!!

Stockhausen è notoriamente un afro-americano!

Ciao,

Giovanni Lagnese


abc.abc.abc

unread,
Apr 7, 2002, 9:45:46 AM4/7/02
to
"Riccardo Facchi" <fac...@cyberg.it> ha scritto nel messaggio
news:a97697554cd0561b86a...@mygate.mailgate.org...
> Beh, certo, considerato che ritmicamente
> le musiche non afro-americane fanno
> venire il latte alle ginocchia

ROTFL!!!!

Ma conosci solo il jazz, il rock e Claudio Villa?


Lorenzo

unread,
Apr 7, 2002, 9:46:32 AM4/7/02
to
> Guarda, non mi pare di aver detto che vado a mettere bombe sotto i palchi
> dei musicisti jazz, o che chi ascolta jazz sia a priori un pirla...pero'
se
> permetti vorrei sentirmi libero di esprimere almeno la mia personalissima
> OPINIONE...
>
> > ps. nessuno di obbliga ad ascoltare jazz.. :)
>
> E ci mancherebbe!!


Te l'ho detto, non ti incazzà, che l'hai detta grossa anche te. Hai toccato
dei melomani sul vivo! E tutti, anch'io che ci rientro meno, la sentono come
un'offesa, inconsciamente, anche se non lo sanno. Sii comprensivo.


abc.abc.abc

unread,
Apr 7, 2002, 9:51:38 AM4/7/02
to
"Riccardo Facchi" <fac...@cyberg.it> ha scritto nel messaggio
news:a97697554cd0561b86a...@mygate.mailgate.org...
> da ingegnere ti posso dire

io sono un matematico e penso che gli ingegneri, mediamente, abbiano poca
sensibilità matematica.

si noti che ho detto *mediamente*.


abc.abc.abc

unread,
Apr 7, 2002, 9:59:57 AM4/7/02
to
"Lorenzo" <asclep...@katamail.com> ha scritto nel messaggio
news:11Yr8.69491$S52.2...@news2.tin.it...

> Lui ti parla di TUTTA LA MUSICA MODERNA.
> Tutto deriva dalla musica nera, da quella propensione
> per il ritmo importata a forza in america, in ultima
> anlisi dal tamburo di guerra, dalla musica primigenia.

ops...

peccato che negli ultimi anni, nella musica colta, si parla di un ritorno
alla "tonalità", di una "fuga dalla atonalità/pantonalità" che è quanto di
più "occidentale" e lontano dalla musica nera ci possa essere.

ciao,

giovanni lagnese


Lorenzo

unread,
Apr 7, 2002, 10:01:30 AM4/7/02
to

Beh, io studio agraria e mi raccontano che (mediamente, chairo, non vi
incazzate, ingengeri) gli ingegneri hanno poca sensibilità istintiva e fanno
molti calcoli. Questo almeno sulla rivalità tra agronomi ed ingegneri
ambientali.


Coltrane lives!!!

unread,
Apr 7, 2002, 9:59:02 AM4/7/02
to
allora hai sbagliato newsgroup,


tutta la musica è matematica

"Gollum" <lugb...@CRISTOhotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:ndTr8.68729$S52.2...@news2.tin.it...

Riccardo Facchi

unread,
Apr 7, 2002, 10:21:11 AM4/7/02
to
"Gollum" <lugb...@CRISTOhotmail.com> wrote in message
news:o8Xr8.57125$pT1.1...@news1.tin.it...

> "Riccardo Facchi" <fac...@cyberg.it> ha scritto:
>
> > Premesso che il jazz è odiato da molti
>
> Mah, non mi pare sinceramente.

Basta che ti guardi intorno e vedi le statistiche delle vendite.
>

>
> > Ma neanche per idea. Che ti hanno fatto sentire?
>
> Varie cose, alcuni dischi di "standards", diverse cose di Louis Armstrong,
> altre di Miles Davis e musicisti che ora non ricordo ma sicuramente non
> degli sconosciuti...

Se per te questi personaggi hanno fatto musica razionale e arida, credo
che tu sia una mosca bianca. Louis Armstrong è uno dei musicisti con
più spontaneità e feeling della storia della musica, non del jazz.


>
> > Beh, certo, considerato che ritmicamente le musiche non afro-americane
> > fanno venire il latte alle ginocchia,
>
> Uhm, questa mi pare un'affermazione un po' superficiale,

Neanche un po'. Il contributo ritmico del jazz e delle musiche
afro-americane è indiscutibile. Leggiti qualche libro sull'argomento,
informati, visto che non riesci a rilevarlo per musica, che ti devo
dire?


>
> Saro' ripetitivo, ma continuo a dire che NON riesco a sentire una melodia
> nel jazz...nel soul sicuramente (volendo anche nel blues e nel reggae che
> comunque non mi piacciono piu' di tanto), ma in generi come jazz e
funky NO.

Ne prendo atto. Ripeto è un tuo problema, mi dispiace. Su questo punto
che tu apprezzassi Orietta Berti al posto di Wagner farebbe lo stesso
effetto.


>
>
> Una volta un mio amico, dopo aver visto la mia faccia disgustata durante un
> assolo di contrabbasso che sembrava non finire mia, cerco' di convincermi
> che il jazz e' la musica piu' creativa in assoluto perche' il musicista dal
> vivo non si limita a riproporre, od al max a reinterpretare, una certa
> musica gia' ben conosciuta, ma si lancia in una vera e propria
> improvissazione che, nei migliori jazzisti, raggiunge dei vertici creativi
> di altissimo livello qualitativo (parole sue...).

Mi sembra che parli del jazz per sentito dire e ne hai una idea molto
vaga, tu e i tuoi amici "jazzisti". Cambia frequentazioni e
approfondisci meglio.

> Sara', ma a me gli assoli di contrabbasso paiono TUTTI uguali,

te l'ho già detto: è tipico di chi non sa ascoltare le altezze dei
suoni alle frequenze basse. Allena l'orecchio, esercitati a farlo :-)

quello che
> cambia mi sembra sia solo la perizia tecnica di chi lo esegue.

si come la dattilografia, non scherziamo :-)


>
>
> Ho notato che alla maggior parte degli appassionati di jazz (ne ho
> conosciuti diversi...) piace fumare il sigaro (non chiedermi la marca che
> non ne capisco nulla), sono di sinistra, amano il cinema d'autore (in
> particolar modo Woody Allen, regista che io DETESTO!), si vestono
> preferibilmente con colori chiari ed amano i climi caldi.
> Confermi, od ho conosciuto solo "alieni"?

Hai una visione del jazz e del suo mondo molto estetica e superficiale
fatta di clichè banali. Perché invece di continuare a guardarti intorno
e vedere ciò che fanno gli altri non provi ad ascoltare quello che stai
sentendo?


>
> > Chi ti ha detto che il jazz è "razionale"?
>
> A me sembra una musica molto razionale, molto legata alla logica, alla
> materialita' delle cose...assolutamente NON "metafisica".

Quel che ti sembra non è.

Il jazz è una musica invece molto animistica e a volte anche metafisica
invece. Ti sbagli grossolanamente e potrei fare centinaia di esempi, ma
sarebbe inutile farli per iscritto.

>
> > No, non è un caso, musica e matematica hanno molte cose in comune
>
> Credo che questo valga per ALCUNI generi musicali (come il jazz, appunto),
> perche' noto che chi ama altri generi musicali (esempio tipico: il gothic)
> ha una sensibilita' molto piu', come dire, "metafisica" che spesso lo porta
> a disinteressarsi COMPLETAMENTE della scienza.

Credo che tu abbia compreso poco quello che ho scritto in proposito.
Ho detto esattamente il contrario di quello che credi di aver capito.
Credo che tu conosca molto poco anche la matematica e la fisica, oltre
al jazz se credi che queste materie si affrontino solo con un approccio
"razionale" e "scientifico".

Lorenzo

unread,
Apr 7, 2002, 10:32:58 AM4/7/02
to

> > Lui ti parla di TUTTA LA MUSICA MODERNA.
> > Tutto deriva dalla musica nera, da quella propensione
> > per il ritmo importata a forza in america, in ultima
> > anlisi dal tamburo di guerra, dalla musica primigenia.
>
> ops...
>
> peccato che negli ultimi anni, nella musica colta, si parla di un ritorno
> alla "tonalità", di una "fuga dalla atonalità/pantonalità" che è quanto di
> più "occidentale" e lontano dalla musica nera ci possa essere.
>
> ciao,
>
> giovanni lagnese


Così su due piedi mi verrebbe da dirti "machiccazzosenefrega!". Però senza
voler offendere, e siccome tu lo prenderesti come offensivo, non lo dirò.
Però cosa significa atonalità/pantonalità, che mi sembra una tautologia (si
dice così?) me lo potresti spiegare? E fai conto di parlare con uno che di
greco e latino non sa niente e sa a malapena l'italiano!
Di quanto la musica modenra somiglia alla musica nera lo so anch'io. Ci sono
generi "neri" e generi "bianchi", se volessimo fare una prima distinzione.
Ma ormai la musica ha preso così tante strade che non si possono andare a
ricercare gli influssi. Io parlavo di storia. Lo so che la maggior parte
della musica adesso con la musica nera (purtroppo, per i miei gusti) non
c'entra molto, ma indubbiamente deriva da quella.
Come l'inglese ed il russo derivano dai grugniti degli indoeuropei, ma
adesso non ci hanno molto a che rivedere (anche se per l'inglese forse...).

P.S: L'ho già scritto, a me della musica colta non me ne frega niente. C'è
la musica che mi piace e quella che non mi piace. Cosa è la "musica colta"?
Chi è che parla di questo ritorno? Fammi i nomi.
Anche la "musica colta" sarà un genere, se lo è, o un raggruppamento che hai
fatto tu, dai confini inesistenti, e nessuno sa dire di cosa si parla!
Tutt'alpiù puoi parlare di un certo autore, di una persona, un ente
definito.
E poi, visto che io parlavo di canzoni che si basano più o meno sul ritmo...
cosa c'entra la tonalità-atonalità/pantonalità? Siccome non conosco il
termine, tonale è il contrario di ritmico (o ritmato)?


Riccardo Facchi

unread,
Apr 7, 2002, 11:20:28 AM4/7/02
to
"abc.abc.abc" <abc.a...@virgilio.it> wrote in message
news:K9Yr8.57246$pT1.1...@news1.tin.it...

la media non esiste, è solo un concetto matematico. La musica invece
esiste e non è un concetto matematico. Da ingegnere sono abituato ad
occuparmi di cose reali e non di elucubrazioni mentali.
Ergo di quel che pensi non me ne può fregare di meno e, nel contempo,
evito di fare discorsi generici e gratuiti sui matematici
R.F.

P.S.
sarebbe il caso di parlare di persone e non per categorie. Parli dei
supposti preconcetti degli altri e sei pieno solo che di pregiudizi.

Riccardo Facchi

unread,
Apr 7, 2002, 11:28:20 AM4/7/02
to
"Lorenzo" <asclep...@katamail.com> wrote in message
news:_iYr8.69538$S52.2...@news2.tin.it...

>
> Beh, io studio agraria e mi raccontano che (mediamente, chairo, non vi
> incazzate, ingengeri) gli ingegneri hanno poca sensibilità istintiva
e fanno molti calcoli.

ti rispondo allo stesso modo del tuo collega "abc". Il concetto di
media, o di valor medio NON ESISTE, è solo una astrazione matematica.
Credo che certi luoghi comuni e certi ragionamenti per categorie
lascino solo il tempo che trovano e mostrino solo i limiti di chi li
utilzza.

Non so, alla stessa stregua potrei dire che i musicisti sono tutti dei
lazzaroni perdigiorno :-))

Questo almeno sulla rivalità tra agronomi ed ingegneri ambientali.

ah, perchè ci sarebbe una rivalità? Non so, non conosco nessun agronomo.
Sono abituato a rispettare il lavoro di tutti e non so nemmeno cosa sia
un ingegnere ambientale.

abc.abc.abc

unread,
Apr 7, 2002, 11:51:55 AM4/7/02
to
"Lorenzo" <asclep...@katamail.com> ha scritto nel messaggio
news:uMYr8.57330$pT1.1...@news1.tin.it...
> "machiccazzosenefrega!"

esprimiamoci in maniera "degna", please.


> Però cosa significa atonalità/pantonalità

mai sentito parlare della pantonalità di Schoenberg?


> E fai conto di parlare con uno che di
> greco e latino non sa niente e sa
> a malapena l'italiano!

io, invece, ho solo 20 anni e traduco correntemente dal Greco in Latino.
inoltre mi occupo di Matematica (Logica, e precisamente Teoria dei Modelli)
al livello della ricerca attuale.
ho una cultura tanto vasta quanto profonda, sia in ambito scientifico, sia
in ambito umanistico (ma anche in tanti altri ambiti: ad esempio ho
un'ottima cultura gastronomica, un'ottima cultura sportiva, eccetera).
ma non è la "cultura" il mio forte, bensì le "capacità".
cmq, non è questo il punto.


> Lo so che la maggior parte della musica
> adesso con la musica nera (purtroppo,
> per i miei gusti) non c'entra molto, ma
> indubbiamente deriva da quella.

falso.

la "musica moderna" non è certo il rock (e derivati).

oppure, se non intendevi il rock, dimmi in che senso la musica di
Stockhausen deriva dalla musica nera.


> P.S: L'ho già scritto, a me della musica
> colta non me ne frega niente.

male.


> Cosa è la "musica colta"?

si può grossolanamente parlare di *musica colta* e di *popular music*.
entrambe non sono "generi musicali" ma galassie di generi.
la musica colta è la musica cosiddetta "classica".
è assurdo parlare della musica classica come di un genere: essa è una
galassia di generi.
stesso discorso per la *popular music*, che, grosso modo, si può dire essere
un universo di generi e sottogeneri come rock, pop, blues, jazz, canzone,
musica da film, gospel, tango, fado, enka, nueva, trova, juju, reggae,
disco, country, cabaret, fusion, salsa, skiffle, funk, bossa nova, rap,
suol, folk rock, rhythm & blues, cancion protesta, bubble gum, musical,
rock'n'roll, punk, calypso, heavy metal, liscio, Schlager, muzak, techno,
eccetera!


> Anche la "musica colta" sarà un genere,
> se lo è, o un raggruppamento che hai
> fatto tu, dai confini inesistenti

come "dai confini inesistenti"?

Mozart è musica colta, Brahms è musica colta, Schoenberg è musica colta,
Stockhausen è musica colta, Boulez è musica colta, ...Verdi è musica colta,
ecc...

i Beatles non sono musica colta, Coltrane non è musica colta, Davis non è
musica colta, i Marduk (!) non sono musica colta, ecc...

tutti sanno, grosso modo, il più delle volte, distinguere: la musica "colta"
è la musica "classica": sia quella a noi contemporanea, sia quella del
Novecento, sia quella dei secoli passati.


> E poi, visto che io parlavo di canzoni
> che si basano più o meno sul ritmo...

le canzoni non sono mai musica classica.


> Siccome non conosco il termine, tonale
> è il contrario di ritmico (o ritmato)?

no, tonale è ciò che segue le regole dell'armonia classica.

ciao,

giovanni lagnese


abc.abc.abc

unread,
Apr 7, 2002, 11:57:32 AM4/7/02
to
"Riccardo Facchi" <fac...@cyberg.it> ha scritto nel messaggio
news:9ee8b5330f266702bb5...@mygate.mailgate.org...

> ti rispondo allo stesso modo del tuo collega "abc".

collega??


abc.abc.abc

unread,
Apr 7, 2002, 12:01:24 PM4/7/02
to
"Riccardo Facchi" <fac...@cyberg.it> ha scritto nel messaggio
news:9ee8b5330f266702bb5...@mygate.mailgate.org...

> Il concetto di media, o di valor medio
> NON ESISTE, è solo una astrazione
> matematica.

come "concetto", esiste.

e poi le "astrazioni matematiche" come, ad esempio, la probabilità sono
indispensabili per capire la realtà e rapportarsi con la realtà (sebbene io
preferisca studiarle "in sé", nella loro intrinseca bellezza, piuttosto che
nella "applicazioni" alla realtà).

ciao,

giovanni lagnese


Riccardo Facchi

unread,
Apr 7, 2002, 12:26:40 PM4/7/02
to
"abc.abc.abc" <abc.a...@virgilio.it> wrote in message
news:o3_r8.57518$pT1.1...@news1.tin.it...

> come "concetto", esiste.

si è vero, mi sono espresso male, intendevo dire che non è "reale",
ma era implicito nella esplicazione "astrazione matematica" che avevo
utilizzato quello che intendevo dire.

Il mondo delle idee può non avere niente a che vedere con il mondo
reale e spesso non ha alcuna relazione con l'esistenza, a meno che si
sia ancorati ancora al "cogito ergo sum" di cartesiana memoria, ma
anche la scienza ha fatto qualche passo in avanti in questo senso in
quattro secoli, non credi?

> e poi le "astrazioni matematiche" come, ad esempio, la probabilità sono
> indispensabili per capire la realtà e rapportarsi con la realtà (sebbene io
> preferisca studiarle "in sé", nella loro intrinseca bellezza, piuttosto che
> nella "applicazioni" alla realtà).

Vero anche questo, ma si tratta di un approccio matematico ed un
modello alla realtà che tenta di descrivere al meglio la realtà, ma che
NON è la realtà.
Il "valor medio" di una popolazione può descrivere tranquillamente un
individuo che non esiste nella realtà, perchè se consideraimo la
popolazione (ossia l'insieme degli individui) una funzione matematica,
essa è chiaramente discontinua e il valor medio calcolato può assumere
valori non corrispondenti ad alcun individuo reale. Mi sbaglio?

Ecco perché non ha senso parlare per categorie o far ragionamenti sulle
persone per valori medi. Quindi "mediamente" un ingegnere, un
matematico, un agronomo o un musicista non significa un fico secco.

Inoltre, più in generale, un buon ingegnere deve fare pochissimi
calcoli e deve maturare
un'esperienza ed una maturità che gli permettano di trovare soluzioni
"al volo". I conti servono solo qualche volta di verifica.
Se un ingegnere dovesse sempre fare i conti quando deve risolvere un
problema starebbe fresco e credo che troverebbe pochissimi clienti.
Ecco perché c'è moltissima differenza tra un matematico ed un ingegnere,
come anche tra un fisico ed un ingegnere, del resto.

Saluti

abc.abc.abc

unread,
Apr 7, 2002, 12:45:35 PM4/7/02
to
"Riccardo Facchi" <fac...@cyberg.it> ha scritto nel messaggio
news:936f2812cda03a29cbc...@mygate.mailgate.org...

> Il "valor medio" di una popolazione
> può descrivere tranquillamente un
> individuo che non esiste nella realtà,

vero.


> perchè se consideraimo la popolazione
> (ossia l'insieme degli individui) una
> funzione matematica,

oddio: sei impreciso: l'insieme degli individui non è una funzione!

semmai ne è il dominio.

e poi, non mi piace parlare di "insiemi" costituiti da oggetti "concreti".
nelle teorie assiomatiche degli insiemi, ad esempio nella NBG, non si parla
di "enti in sé", come ad esempio gelati o caramelle, ma solo di insiemi che
appartengono ad altri insiemi.
mi dirai... "e alla fine, considerando sempre gli elementi, e poi ancora gli
elementi degli elementi... a cosa si arriva?"
bene: in effetti il "mattoncino" è l'insieme vuoto.

ad esempio, indicando con 0 l'insieme vuoto, l'insieme dei numeri naturali è

{0, {0}, {0, {0}}, {0, {0}, {0, {0}}}, ...ecc...}


> essa è chiaramente discontinua e il valor
> medio calcolato può assumere valori non
>corrispondenti ad alcun individuo reale.
> Mi sbaglio?

hai ragione. è vero quello che dici.
l'hai detto male, ma è vero.
ma non farti più correggere da un ragazzino nemmeno ventenne!
ciao,

giovanni lagnese


abc.abc.abc

unread,
Apr 7, 2002, 12:54:55 PM4/7/02
to
"Riccardo Facchi" <fac...@cyberg.it> ha scritto nel messaggio
news:936f2812cda03a29cbc...@mygate.mailgate.org...

> Ecco perché non ha senso parlare per categorie
> o far ragionamenti sulle persone per valori medi.

rispondo a quest'altra parte.

supponiamo che tu ti trovi su un'isola abitata da 100 persone, 50 bianche e
50 nere.

sai che 49 bianchi e un nero sono brave persone, e che 49 neri e un bianco
sono criminali assassino.

hai più paura quando ti si avvicina un bianco o quando ti si avvicina un
nero?

ora, supponiamo che i matematici siano "mediamente" molto più intelligenti
degli ingegneri.

e hai la possibilità di scegliere se discutere con un matematico o un
ingegnere (a caso, non li conosci).

e supponiamo che tu voglia discutere con una persona intelligente.

con chi scegli di discutere?

insomma, i discorsi "di media", "mediamente" valgono!

se vai all'Enoteca Pinchiorri puoi anche trovare dei cafoni, ma è più facile
trovarli in un'osteria di infimo livello, non credi?


ciao,

giovanni lagnese


Riccardo Facchi

unread,
Apr 7, 2002, 1:24:04 PM4/7/02
to
"abc.abc.abc" <abc.a...@virgilio.it> wrote in message
news:PI_r8.57607$pT1.1...@news1.tin.it...

>
> hai ragione. è vero quello che dici.
> l'hai detto male, ma è vero.
> ma non farti più correggere da un ragazzino nemmeno ventenne!

e perchè mai. Non uso più il formalismo matematico da un pezzo, ma
comunque i mie bei esami di analisi 1,2, complementi di analisi
matematica e statistica ho dovuto superarli anch'io e qualcuno che mi
ha esaminato c'è già stato.
L'importante è avere le idee chiare riuscire a farsi capire ed andare
avanti. La vita non è la
matematica e, come la musica ,va sempre avanti, con tutto il rispetto
per la tua sana passione per la matematica, sono andato già oltre la
matematica, perché la vita NON è la matematica. Ti auguro di scoprirlo
presto.

Ciao

Riccardo Facchi

unread,
Apr 7, 2002, 1:30:53 PM4/7/02
to
"abc.abc.abc" <abc.a...@virgilio.it> wrote in message
news:zR_r8.57640$pT1.1...@news1.tin.it...

> "Riccardo Facchi" <fac...@cyberg.it> ha scritto nel messaggio
> news:936f2812cda03a29cbc...@mygate.mailgate.org...
> > Ecco perché non ha senso parlare per categorie
> > o far ragionamenti sulle persone per valori medi.
>
> rispondo a quest'altra parte.
>
> supponiamo che tu ti trovi su un'isola abitata da 100 persone, 50 bianche e

> 50 nere. ecc.ecc.

Senti, capisco la tua passione per la matematica, che è stata
parzialmente anche la mia in gioventù (non credo ai tuoi livelli, ero
già troppo preso dal jazz) ma se pensi che tutto sia spiegabile con la
matematica, specie con le persone, ti prenderai solo che una
grandissima cantonata.

Ti faccio io un esempio pratico adesso. Hai una ragazza, mi hai detto.
Il suo modo di essere e di comportarsi lo spieghi sempre con la
matematica? E tu ti approcci sempre a lei in termini matematici ;-)


e ricorda, la musica ha molto a che fare con l'essenza femminile.
(se no siamo veramente OT)

Ciao

Francesco R.

unread,
Apr 7, 2002, 1:46:38 PM4/7/02
to
E' da un annetto che leggo e sbircio in questo newsgroup e in generale mi
affascina molto. ma non avevo mai risposto.
Penso ci sia gente che ama davvero il jazz...Tanto per fare un nome Stefano
Zenni (ho seguito dei suoi seminari)che è anche stato un pò "attaccato"
ultimamente (ingiustamente?).

A parte tutto il primo istinto è stato di mandarti a c***e, non perchè non
ti piaccia il jazz. Quello lo capisco, ma quello che non capisco è il tuo
modo di proporti al prossimo. Arrogante?
Scusa ma se a non me piace una ragazza non è che la fermo per strada e le
dico :" ehi ciao sei un cesso lo sai?"
Magari non vado a conoscerla semplicemente.
Se invece la ragazza è bruttina, però mi va lo stesso di conoscerla è un
altro discorso. Sicuramente poi potrei rendermi conto che questa ha
"qualcosa" in più rispetto alle bellezze canoniche.
Ecco, il jazz potrebbe essere un pò come una ragazza bruttina. Inizialmente,
soprattutto se digiuno di studi musicali dici: "ma che cavolo fanno? suonano
a caso? E che palle sempre uguale?!?!". Diavolaccio, io ti voglio
consigliare un metodo.
Devi sapere che nonostante sia poco più che un appassionato (però suono
nella Big Band Jazz di Prato) tutt'ora l'impressione dei dischi jazz che
ascolto paragonata alla musica commerciale è questa:

PRIMO ASCOLTO:
Disco Commerciale (uno Zucchero per ex.)
- Uhm ... chitarra ... canzone ... orecchiabile!
Disco jazz (un Davis per ex.)
- Urk, che fanno questi? Oh! senti questo tema finale, l'ho sentito anche
prima ....verso l'inizio :o)

SECONDO ASCOLTO
Disco Commerciale
- Ah senti la canzonetta di prima, forte...l'ho già sentita duemila volte
alla radio...
Disco jazz
- Ah quel tema finale.... ora lo sento un pò meglio è all'inizio del brano
se non mi sbaglio

TERZO ASCOLTO
Disco Commerciale
- Che palle... ma è sempre uguale sto pezzo? Mi sà che ora vado a
masterizzarmi Ligabue....
Disco jazz
- Wow ... senti come è fresco e vitale questo tema... e come improvvisa ....

Poi per una strana legge che non saprei come definire.... ai successivi
ascolti il disco jazz ti dice sempre qualcosa di più, e non stanca mai.

Consiglio finale:
Ascolta un disco (uno solo...fatti consigliare nel newsg.) per 4-5 giorni
.... poi ritorna e dicci la tua.


Saluti....il Kinghino


"Gollum" <lugb...@CRISTOhotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:ndTr8.68729$S52.2...@news2.tin.it...
> Premessa (a scanso di equivoci): NON sono un troll provocatore.
>
> Ebbene e' proprio vero: ODIO il jazz.

> .......[cut]

Andrea Memeo

unread,
Apr 7, 2002, 2:07:09 PM4/7/02
to
> io, invece, ho solo 20 anni e traduco correntemente dal Greco in Latino.
> inoltre mi occupo di Matematica (Logica, e precisamente Teoria dei
Modelli)
> al livello della ricerca attuale.
> ho una cultura tanto vasta quanto profonda, sia in ambito scientifico, sia
> in ambito umanistico
------------------
Avete memoria corta ragazzi. Questo ragazzo (o presunto tale) è quel
simpatico nazistello che girava di tanto in tanto a menarcela con il suo QI.
Lasciatelo perdere. Consigliategli l'autoerotismo.

Andrea.


Luca Conti

unread,
Apr 7, 2002, 3:42:21 PM4/7/02
to
On Sun, 07 Apr 2002 15:51:55 GMT, "abc.abc.abc"
<abc.a...@virgilio.it> wrote:

>ho una cultura tanto vasta quanto profonda, sia in ambito scientifico, sia
>in ambito umanistico (ma anche in tanti altri ambiti: ad esempio ho
>un'ottima cultura gastronomica, un'ottima cultura sportiva, eccetera).
>ma non è la "cultura" il mio forte, bensì le "capacità".

AHAHAHAHAHAHAH

ROTFLissimo!

Pensavo che il tuo forte fosse la modestia, invece c'era di meglio: le
"capacità" di dire fesserie.

>> Lo so che la maggior parte della musica
>> adesso con la musica nera (purtroppo,
>> per i miei gusti) non c'entra molto, ma
>> indubbiamente deriva da quella.
>
>falso.

Eh, per sfortuna tua, invece, è vero. Posso capire che ti dia
fastidio, ma è così.

>si può grossolanamente parlare di *musica colta* e di *popular music*.

Mai avverbio, evidentemente autobiografico, fu più azzeccato.

>Mozart è musica colta, Brahms è musica colta, Schoenberg è musica colta,
>Stockhausen è musica colta, Boulez è musica colta, ...Verdi è musica colta,
>ecc...
>i Beatles non sono musica colta, Coltrane non è musica colta, Davis non è
>musica colta, i Marduk (!) non sono musica colta, ecc...

AHAHAHAHAHAHAHAHAH

SuperMegaTurbo ROTFL!

L'unico a non essere colto, in tutta questa vicenda, sei solo tu. Però
sei un eccellente comico.

Ripassa tra un'altra ventina d'anni, va'.

Luca Conti

Stefano Radaelli

unread,
Apr 7, 2002, 4:48:33 PM4/7/02
to
Il 07 Apr 2002, 14:41, "Gollum" <lugb...@CRISTOhotmail.com> ha scritto:
>ma in generi come jazz e funky
>NO.

Guarda che il jazz non è meramente
un "genere" musicale ma qualcosa di più. Come ti ha già spiegato Facchi,
alcuni dei maggiori contributi alla musica del Novecento sono arrivati
dalla musica afro-americana; secondo me, anzi (ma questa è solo una mia
discutibilissima opinione) il jazz ha gettato un providenziale salvgente
alla musica più propriamente occidentale, che nel novecento è andata
incontro ad un'indiscriminata concettualizzazione (secondo i crismi di
quella che Hegel definì "morte dell'arte") e alla progressiva fagocitazione
da parte del sistema produttivo, di cui il mercato discografico e, più in
generale, l'industria dell'intrattenimento sono un aspetto tutt'altro che
marginale.
Per cui (semplificando ed estremizzando, ovviamente) o ti
barrichi nelle trincee della gloriosa musica eurocolta dei tempi che furono
(atteggiamento spesso sordo e cieco) oppure... c'è il jazz!!! E guarda che
i pseudo-appassionati che ascoltano jazz solo per darsi arie intellettuali
hanno vita breve. Finiranno prima o poi per adagiarsi sul sicuro lettino
della xenofobia eurocentrica mascherata da panculturalismo, coccolati dal
suono perbenista di qualche ECM, senza accorgersi che se la stanno
decisamente prendendo nel culo (gli ECM costano pure abbastanza).
Ciao,
Stefano

--------------------------------
Inviato via http://usenet.iol.it

Johnny Guitar

unread,
Apr 7, 2002, 5:06:06 PM4/7/02
to
On Sun, 07 Apr 2002 21:42:21 +0200, Luca Conti
<luca....@spacespa.it> wrote:
(cut)

lascia perdere, lagnese è il Principe dei Troll...e si dice che...

>From: Paola Pannuti (g.pa...@netvalley.it)
>Subject: notizia bomba!
>Newsgroups: it.scienza.matematica, it.scienza
>View: Complete Thread (23 articles) | Original Format
>Date: 2002-04-05 07:12:48 PST
>

>forse non tutti sanno che:

>giovanni lagnese
>abc.abc.abc
>andrea sorrentino
>walter cassani
>e molti molto molti altri
>sono tutti
>ma proprio tutti
>nick del
>nostro
>arcinoto
>poliedrico
>poetico
>esimio
>inossidabile
>illustre
>professor
>Elio Fabri
>di Pisa!

>non ci credete?
>peggio per voi

ciao 8-)))
JG

(Fabri è un astrofisico)

Da quando l'umanità si è legata davanti un propulsore, si va
indietro. L'elica fa poi in modo che si vada anche giù.
(Karl Kraus)

abc.abc.abc

unread,
Apr 7, 2002, 6:06:10 PM4/7/02
to
"Andrea Memeo" <miao...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:WS%r8.134901$%g7.42...@twister2.libero.it...
> nazistello

io non ti permetto di chiamarmi in questo modo.

non sono nazista: ho votato lista Bonino al proporzionale e Forza Italia al
maggioritario.

sono un liberale (alla Sgarbi, anche se di Sgarbi non mi piace che non gli
piaccia la Matematica).

e cmq, sì, è vero: ho 20 anni, sono un ragazzo.

ed è vero anche che ho un Q.I. eccezionale.

ciao,

giovanni lagnese


Antonio

unread,
Apr 7, 2002, 7:08:06 PM4/7/02
to

Riccardo Facchi <fac...@cyberg.it> wrote in message >

> > Quello che ho sempre odiato nei concerti jazz e' vedere la gente che
andava
> > in estasi di fronte a 10 minuti di PALLOSISSIMO assolo di contrabbasso
>
> ah, la faccenda del contrabbasso...è vera. In effetti sentire la
> melodia al contrabbasso è una delle cose più difficili e raffinate
> per l'orecchio di un ascoltatore. Ci vuole del tempo. E' normale che tu
> faccia fatica :-)

Una coppia sposata ad un certo punto della sua storia entra in crisi e i due
smettono addirittura di parlarsi, di scambiarsi una sola parola. Tutti gli
amici sono preoccupati e dispiaciuti di veder ridotto cosi' un rapporto
cosi' bello, finchè uno di loro ha un'idea geniale per risollevare la
relazione: si presenta a casa loro con un amico contrabbassista. Questo
inizia con un walking, fa un paio di chorus ed ecco che i due coniugi si
guardano negli occhi. Poi parte con un assolo e (dopo diversi giorni di
silenzio) il marito rompe il ghiaccio: "sei bellissima". E lei: "Oh Carlo,
come abbiamo fatto a ridurci così, ma tutto tornerà come prima, io ti
amo!!!" E Carlo: "anche io ti amo, resteremo per sempre insieme". Il giorno
dopo al bar tutti si rivolgono all'amico che ha avuto l'idea geniale di
portare il contrabbassista a casa degli sposi in crisi: "ma come hai fatto?"
e lui: "Beh, lo sanno tutti che sull'assolo del contrabbasso la gente
parla!".....

cià
Antonio

Antonio

unread,
Apr 7, 2002, 7:23:29 PM4/7/02
to

abc.abc.abc <abc.a...@virgilio.it> wrote in message
zR_r8.57640$pT1.1...@news1.tin.it...

> supponiamo che tu ti trovi su un'isola abitata da 100 persone, 50 bianche
e
> 50 nere.
>
> sai che 49 bianchi e un nero sono brave persone, e che 49 neri e un bianco
> sono criminali assassino.
>
> hai più paura quando ti si avvicina un bianco o quando ti si avvicina un
> nero?

.... quando ti avvicini tu....


Andrea M.

unread,
Apr 8, 2002, 3:37:30 AM4/8/02
to
>e cmq, sě, č vero: ho 20 anni, sono un ragazzo.
>ed č vero anche che ho
un Q.I. eccezionale.
--------------
Chi c'ha il pane e non c'ha i denti.
Andrea

Emerenziano Paronzini

unread,
Apr 8, 2002, 3:58:06 AM4/8/02
to
"abc.abc.abc" wrote:

> e cmq, sě, č vero: ho 20 anni, sono un ragazzo.

A vent'anni, forse uno e' ancora "un ragazzo". Ma uno che, a vent'anni, parli
di se stesso come di "un ragazzo", e' un cretino.

Oppure, come in questo caso, non e' un ragazzo affatto.

Ciao, Paronzini

abc.abc.abc

unread,
Apr 8, 2002, 4:03:47 AM4/8/02
to
"Emerenziano Paronzini" <eme...@hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:3CB14D8F...@hotmail.com...

> Oppure, come in questo caso, non e' un ragazzo affatto.

????


Stefano Zenni

unread,
Apr 8, 2002, 4:17:42 AM4/8/02
to
In article <2C%r8.70166$S52.2...@news2.tin.it>, "Francesco R."
<forseu...@usa.com> wrote:

> E' da un annetto che leggo e sbircio in questo newsgroup e in generale mi
> affascina molto. ma non avevo mai risposto.
> Penso ci sia gente che ama davvero il jazz...Tanto per fare un nome
> Stefano

> Zenni (ho seguito dei suoi seminari)che č anche stato un pņ "attaccato"
> ultimamente (ingiustamente?).

Oddio: attaccato? Dove, come quando? Perché? Questa me l'ero persa...
Stefano Zenni
--
Societą Italiana di Musicologia Afroamericana
www.sidma.it

SNAFU

unread,
Apr 8, 2002, 6:53:01 AM4/8/02
to
On Sun, 07 Apr 2002 12:58:36 GMT, "Lorenzo"
<asclep...@katamail.com> wrote:

[...]

>E il requiem di Mozart, che mia sorella
>mette sempre quando sono malato, mi spinge al suicidio.

Beh, simpatica! ;-P

SNAFU

xyz

unread,
Apr 8, 2002, 8:27:55 AM4/8/02
to

"abc.abc.abc"

> > Oppure, come in questo caso, non e' un ragazzo affatto.

> ????

un cretino, forse voleva dire...


Alvaro

unread,
Apr 8, 2002, 8:31:43 AM4/8/02
to

"abc.abc.abc" <abc.a...@virgilio.it> ha scritto nel messaggio
news:vWZr8.57495$pT1.1...@news1.tin.it...

>
> mai sentito parlare della pantonalità di Schoenberg?

Tu non capisci una beneamata minchia di musica.

>
> io, invece, ho solo 20 anni e traduco correntemente dal Greco in Latino.
> inoltre mi occupo di Matematica (Logica, e precisamente Teoria dei
Modelli)
> al livello della ricerca attuale.


Ah sì??? E perché su it.scienza.matematica non mostri tutto questo sapere??

> ho una cultura tanto vasta quanto profonda, sia in ambito scientifico, sia
> in ambito umanistico (ma anche in tanti altri ambiti: ad esempio ho
> un'ottima cultura gastronomica, un'ottima cultura sportiva, eccetera).
> ma non è la "cultura" il mio forte, bensì le "capacità".
> cmq, non è questo il punto.

ROTFL!

>
>
> > Lo so che la maggior parte della musica
> > adesso con la musica nera (purtroppo,
> > per i miei gusti) non c'entra molto, ma
> > indubbiamente deriva da quella.
>
> falso.
>
> la "musica moderna" non è certo il rock (e derivati).
>
> oppure, se non intendevi il rock, dimmi in che senso la musica di
> Stockhausen deriva dalla musica nera.


E tu dimmi in che senso la musica di Stochazz deriva da quella bianca.

> si può grossolanamente parlare di *musica colta* e di *popular music*.
> entrambe non sono "generi musicali" ma galassie di generi.
> la musica colta è la musica cosiddetta "classica".

E chi te lo dice? Forse 100 anni fa...

> è assurdo parlare della musica classica come di un genere: essa è una
> galassia di generi.
> stesso discorso per la *popular music*, che, grosso modo, si può dire
essere
> un universo di generi e sottogeneri come rock, pop, blues, jazz, canzone,
> musica da film, gospel, tango, fado, enka, nueva, trova, juju, reggae,
> disco, country, cabaret, fusion, salsa, skiffle, funk, bossa nova, rap,
> suol, folk rock, rhythm & blues, cancion protesta, bubble gum, musical,
> rock'n'roll, punk, calypso, heavy metal, liscio, Schlager, muzak, techno,


ROTFLOL!!


> Mozart è musica colta, Brahms è musica colta, Schoenberg è musica colta,
> Stockhausen è musica colta, Boulez è musica colta, ...Verdi è musica
colta,
> ecc...
>
> i Beatles non sono musica colta, Coltrane non è musica colta, Davis non è
> musica colta, i Marduk (!) non sono musica colta, ecc...
>


I Beatles non sono musica colta, è vero. Molto di più. Era rivoluzione.
Coltrane? Chiamare la sua musica "colta" è sminuire il suo impegno. Io
parlerei di musica "celeste".


> tutti sanno, grosso modo, il più delle volte, distinguere: la musica
"colta"
> è la musica "classica": sia quella a noi contemporanea, sia quella del
> Novecento, sia quella dei secoli passati.


Una musica rozza e dozzinale, fino al Novecento...


Alvaro

unread,
Apr 8, 2002, 8:36:17 AM4/8/02
to

"abc.abc.abc" <abc.a...@virgilio.it> ha scritto nel messaggio
news:zR_r8.57640$pT1.1...@news1.tin.it...


Alla faccia del cazzo e che logico che sei...
(Tutte fallacie...)

Dai, sù... tornatene su ISM, che è meglio.


Alvaro

unread,
Apr 8, 2002, 8:39:05 AM4/8/02
to

"abc.abc.abc" <abc.a...@virgilio.it> ha scritto nel messaggio
news:PI_r8.57607$pT1.1...@news1.tin.it...

>
> ad esempio, indicando con 0 l'insieme vuoto, l'insieme dei numeri naturali
è
>
> {0, {0}, {0, {0}}, {0, {0}, {0, {0}}}, ...ecc...}


Il cazzo che ti frega. I numeri naturali sono una terna di Peano ben
precisa. Non sparare cazzate sull'assioma dell'infinito.


Ma non ti sembra infame elargire cazzate a gente che non può correggerti?


TM

unread,
Apr 8, 2002, 8:49:24 AM4/8/02
to
Il 07 Apr 2002, 17:51, "abc.abc.abc" <abc.a...@virgilio.it> ha scritto:
>io, invece, ho solo 20 anni e traduco correntemente dal Greco in Latino.
>inoltre mi occupo di Matematica (Logica, e precisamente Teoria dei
>Modelli)
>al livello della ricerca attuale.
>ho una cultura tanto vasta
quanto profonda, sia in ambito scientifico, sia
>in ambito umanistico (ma
anche in tanti altri ambiti: ad esempio ho
>un'ottima cultura
gastronomica, un'ottima cultura sportiva, eccetera).
>ma non è la
"cultura" il mio forte, bensì le "capacità".
>cmq, non è questo il punto.
Senti bambino, chiamami pure al 328-0947234, non voglio mail perche' voglio
interrogarti in tempo reale.
Squallido poppante da un eurocentesimo
chiamami pure, cosi' ti insegno a dire "Yeah" col jazz e vediamo quanto ne
sai sul Lanczos, sulla Ventsel, sul Gnedenko, Revuz&Yor e le martingale, i
moti browniani, l'analisi applicata e la ricerca operativa, il Landau e
Lifsits per finire col Pitaevskij. Credo che Lagrange sia una cazzata per
te...
A stronzetto fatti vivo che ti sculaccio per bene e poi ti spedisco
per posta prioritaria la Nivea per il culetto arrossato... ma se ami la
maniere forti posso anche spedirti un flaconcino di Olio Johnson... chi
vuol capire...
TM

Gollum

unread,
Apr 8, 2002, 10:31:40 AM4/8/02
to
"Riccardo Facchi" <fac...@cyberg.it> ha scritto:

> Basta che ti guardi intorno e vedi le statistiche delle vendite.

Credo che dalle statistiche di vendita del jazz non si possa dedure, con
assoluta certezza, che questa musica abbia moltissima gente che la
odia...credo, piu' semplicemente, che si debba dedurre che c'e' moltissima
gente che non la conosce se non di nome. E questo e' un discorso che vale
per TUTTA la musica NON mainstream...insomma e' il solito vecchio discorso:
gli esperti di marketing delle majors discografiche decidono quello che la
gente DEVE ascoltare, indi mettono in moto il tam tam mediatico...in questa
ottica e' chiaro che quello che non passa per la radio e per il tubo
catodico per il 99% della gente semplicemente NON ESISTE, se non come vuota
parola...chi si puo' permettere di "odiare" e' gia' una persona che si e'
sforzata almeno un MINIMO di ascoltare un certo genere musicale; altrimenti
e' meglio parlare, piu' pragmaticamente, di semplice indifferenza...

> Neanche un po'. Il contributo ritmico del jazz e delle musiche
> afro-americane è indiscutibile. Leggiti qualche libro sull'argomento,
> informati, visto che non riesci a rilevarlo per musica, che ti devo
> dire?

Mi sa che ho capito male io, od hai capito male tu...mi sembrava tu ti
stessi riferendo NON alle musiche afro-americane.
Comunque, tanto per la cronaca, io non metto in dubbio il fatto che "Il
contributo ritmico del jazz e delle musiche afro-americane è indiscutibile."
Insomma, diamo a Cesare...

> Hai una visione del jazz e del suo mondo molto estetica e superficiale
> fatta di clichè banali.

Che vuoi che ti dica, io ho potuto seguire concerti jazz solo in Italia e
quindi non conosco la "scena" all'estero, ti ho riferito quello che ho
visto.

--
Elimina CRISTO per rispondermi in privato.


Gollum

unread,
Apr 8, 2002, 10:31:43 AM4/8/02
to
"Stefano Radaelli" <radael...@libero.it> ha scritto:

> Per cui (semplificando ed estremizzando, ovviamente) o ti
> barrichi nelle trincee della gloriosa musica eurocolta dei tempi che
furono
> (atteggiamento spesso sordo e cieco)

Tengo a precisare alcune cose: ho citato solo Wagner (dai miei vastissimi
ascolti musicali...) perche' lo ritengo uno dei miei "pilastri", ma non mi
sono fermato solo alla musica classica.

>oppure... c'è il jazz!!!

Scusa, ma qua dissento...dal discorso che fai sembra quasi che come unica
alternativa alla "musica eurocolta dei tempi che furono" ci sia SOLO il
jazz...
Io ti cito due musicisti che amo molto e che sono dei CONTEMPORANEI: Michael
Nyman e Wim Mertens...non mi pare che siano in qualche modo riconducibili al
jazz, eppure non e' certo gente di due secoli fa...

Gollum

unread,
Apr 8, 2002, 10:31:46 AM4/8/02
to
"Lorenzo" <asclep...@katamail.com> ha scritto:

> Te l'ho detto, non ti incazzà,

Guarda che non ero assolutamente incazzato mentre scrivevo, te lo giuro.

Gollum

unread,
Apr 8, 2002, 10:31:50 AM4/8/02
to
"Francesco R." <mia...@usa.com> ha scritto:

> A parte tutto il primo istinto è stato di mandarti a c***e, non perchè non
> ti piaccia il jazz. Quello lo capisco, ma quello che non capisco è il tuo
> modo di proporti al prossimo. Arrogante?

Puo' darsi, a me piace essere schietto quando parlo e poi, sinceramente,
conoscendomi non sarei riuscito ad esprimere in nessun altra maienra piu'
"politicamente corrretta" le mie impressioni sul jazz...
Comuque tu hai tutto il diritto di mandare in quel paese chi ti pare e piace
(me compreso of course!!).

Gollum

unread,
Apr 8, 2002, 10:31:56 AM4/8/02
to
"Riccardo Facchi" <fac...@cyberg.it> ha scritto:

> la media non esiste, è solo un concetto matematico.

Se e' per questo non esiste manco l'integrale, se non sotto forma di una
pagnotta di colore piu' o meno marrone...
Scherzi a parte, mi pare OVVIO che la media in quante tale NON esista nella
realta' tout court, ma sia un mero STRUMENTO statistico-matematico, ma cio'
non toglie che abbia una sua indubbia qualita' e che in certi contesti abbia
SENSO parlare di media...senza per questo voler ridurre tutto a
statistiche...

Gollum

unread,
Apr 8, 2002, 10:31:59 AM4/8/02
to
"Lorenzo" <asclep...@katamail.com> ha scritto:

> Ragazzo (non so se posso dirti cosě, visto che ho 21 anni),

Io ne ho qualcuno piu' di te, anche se non tantissimi...

[snip]
amo il jazz come
> musica rozza.

Che vuoi che ti dica...questa del jazz come musica rozza mi suona nuova,
visto che a me e' stato sempre presentato come una musica ipercomplessa,
tecnica e raffinatissima.

>I "misteri dell'anima" li deve produrre, non spiegare o
> tantomeno indagare.

Altrimenti se uno li "spiega" che misteri rimangono...?

Gollum

unread,
Apr 8, 2002, 10:32:03 AM4/8/02
to
"Lorenzo" <asclep...@katamail.com> ha scritto:

> Le band dark non esisterebbero se non fosse nato il rock dal blues.

Qua hai ragione ma...ma ritengo che certi generi musicali si siano cosi'
allontanati dalla loro fonte originaria da avere in comune, ormai, ben poco
con il jazz.


> No. NO. NO. Comunque, gli assoli di contrabbasso per me non sono molto
> attraenti. A me piace il basso elettrico, quello del funky.

Si, ho assistito anche a concerti col basso elettrico e sicuramente li ho
trovati MOLTO piu' digeribili di quelli con contrabbasso.

> RAZIONALE UN CAZZO. E' musica da matti. Da gente che prende, si attacca a
> uno strumento e per staccarcelo devi prtenderlo a cazzotti. Che balla, si
> dimena e si agita mentre suona che sembra scemo. Li ho visti.

Sara', ma credo che le persone piu' tranquille che ho mai visto siano
proprio quelle incontrate ai concerti jazz (sia fra i musicisti che tra le
gente venuta a vedere).

> Sai che mi piace Friederich (il pittore)?

E' uno dei miei artisti preferiti: straordinario!

Mi piacciono Bob Marley e
> Friederich!
> ma
> anche Paolo Conte, e altri jazzisti propriamente detti.

Uhm Paolo Conte, ho sentito diverse cose di lui (piace a mio fratello), devo
dire che alcune cose le detesto, tipo "Gelato al limon" (mi pare si chiami
cosi quella canzone...), mentre invece altre le adoro (ora non mi ricordo il
nome preciso delle canzoni).

> Mica sarai un sensitivo, scusa? Tipo Do Nascimiento? Come mai ti sta cosě
> sulle palle la scienza?

Credo tu abbia frainteso. Io non ho MAI detto di odiare la scienza anzi, per
la cronaca, mi interesso molto di scienza ed epistemologia.

Riccardo Facchi

unread,
Apr 8, 2002, 10:58:19 AM4/8/02
to
"Gollum" <lugb...@CRISTOhotmail.com> wrote in message
news:wRhs8.73261$S52.2...@news2.tin.it...

> Scherzi a parte, mi pare OVVIO che la media in quante tale NON esista nella
> realta' tout court, ma sia un mero STRUMENTO statistico-matematico, ma cio'
> non toglie che abbia una sua indubbia qualita' e che in certi contesti abbia
> SENSO parlare di media...

appunto, è il contesto che è sbagliato.

Ciao

R.F.

--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG

bary

unread,
Apr 8, 2002, 12:49:59 PM4/8/02
to
Credo la risposta sia proprio nel testo della tua missiva : una persona che
cerca di capire attraverso un analisi così tragicamente logica come la tua
,dimostra forse scarsa sensibilità (senza offesa ovviamente); intendo dire
che probabilmente sei portato per altre cose più superficiali del jazz. E
comunque il tutto mi sembra configurarsi in una normale questione di gusti.
Non ci hai spiegato però qual'è il tuo genere preferito ciao


Gollum <lugb...@CRISTOhotmail.com> wrote in message

ndTr8.68729$S52.2...@news2.tin.it...
> Premessa (a scanso di equivoci): NON sono un troll provocatore.
>
> Ebbene e' proprio vero: ODIO il jazz.
> Diciamo che, in generale, mi e' indigesta TUTTA la musica "nera" (non per
> motivi raziali of course, ma squisitamente di gusto musicale...) dal rap,
al
> raggae, dal funky al blues; forse l'unico genere che riesco ad ascoltare
con
> un minimo di godimento e' il soul che mi sembra il piu' "umano" e piu'
> vicino al mio gusto musicle. Comunque sia di tutti questi generi quello
che
> detesto di piu' e' il jazz.
> "Problema tuo!", direte voi, e sicuramente non avete manco tutti i torti!!
> Ed allora perche' scrivo??
> Mah piu' che altro e' per cercare di CAPIRE cosa possa appassionare una
> persona al jazz, genere quest'ultimo che ritengo piu' arido di un codice
> legislativo. Ma in generale, secondo me, e' quasi tutta la musica nera ad
> essere molto arida poiche' la vedo basata molto piu' sul RITMO che sulla
> melodia e per me DEVE essere la melodia a carpire i sentimenti piu'
> profondi, il ritmo lo vedo piu' che altro come un divertissement, godibile
> quanto vi pare ma incapace di farmi provare quei brividi che mi dona ben
> altra musica, molto piu' melodica di quella nera...
> Io ci ho provato, aiutato anche da alcuni miei amici appassionati al
genere,
> ad avvicinarmi al jazz, ma piu' ascoltavo CD, piu' assistevo ai concerti e
> piu' ne uscivo, in una parola, schifato, annoiato e disgustato.
> Quello che non sopporto del jazz e' che mi sembra un genere musicale
> assolutamente ESTERIORE, incapace cio' di toccare le corde piu' profonde
> dell'anima di una persona, una genere puramente TECNICO e meccanico
insomma.


> Quello che ho sempre odiato nei concerti jazz e' vedere la gente che
andava
> in estasi di fronte a 10 minuti di PALLOSISSIMO assolo di

contrabbasso...ok
> non metto in dubbio la bravura e la perizia tecnica di certi musicisti, ma
> diamine la musica e' anche ARTE e non solo tecnica! (o almeno io la vedo
> cosi'...!!).
> Qualche annetto fa un mio amico mi fece assistere ad un concerto di due
> jazzisti che lui riteneva eccezionali (mi pare si chiamassero uno Fresu ed
> un altro Di Castri, o qualcosa di simile...) e mi disse che dopo questo
> concerto avrei cambiato opinione sul jazz...beh per me furono due ore di
> IMMENSA rottura di palle. Sara' che io forse ho una visione piu'
> "irrazionale" della musica e dell'arte in generale (amo molto Wagner e ed
il
> surrealismo tanto per farvi capire...), comunque sia sono arrivato alla
> conclusione che piu' cercavo di farmi piacere il jazz e piu' la mia parte
> "romantica" (che e' la mia parte preponderante per cosi' dire) rifiutava
> questo tipo di musica.
> Ah un ultima cosa per finire, ho notato, sia fra i miei amici che fra i
vari
> appassionati di musica jazz, c'e' un'altissima percentuale di gente
> appassionata di matematica, scienze, logica et similia...solo un caso?
>
>


Sergio Veschi

unread,
Apr 8, 2002, 1:11:45 PM4/8/02
to
sia come sia uno che dice di se stesso che ha un QI ecezionale e viene
quì
dicendo le pirlate che dice a proposito di jazz, di cui dimostra
ampiamente di non aver capito un c***o
va trattato per quel che è:
- presuntuoso, ignorante, arrogante e pure un po ........

senza cordialità,

Sergio Veschi

P.S.: Musica e Matematica hanno molto in comune -intervalli, frequenze,
pieno, vuoto, etc. -
e molti matematici sono appassionati sia di musica che di jazz di cui
spesso però artisticamente non capiscono molto.

Victor Bergman

unread,
Apr 8, 2002, 1:21:23 PM4/8/02
to
Non sapevo dove risponderti perchè in qualsiasi msg c'è qualcos ache
trovo assurdo!
Cmq non voglio perdermi in disquisizioni grossolane quanto le tue, mi
vengono in mente soltanto alcune cose, che forse qualcuno ha già detto):
1 - Il Novecento ha visto maturare in qualche modo una via americana
alla musica "colta", che non si può ignorare (cosa che tu fai..) e che
indubbiamente il larghissima parte deve i suoi caratteri al jazz.
Di conseguenza la cosa ha avuto influenze nella musica colta europea,
che tu lo voglia o no.. del resto già STRAVINSKY (piano-RAG-music?
RAGtime? Ti dicono qualcosa? Se ti informi tra la parola "ragtime" e
"jazz" c'è qualche legame...

...o forse STravisnky non è musica colta? Sei un "adorniano convinto"
(se sai chi è, visto il tuo QI...) che ritiene che Stravinsky abbia
"distrutto" l'arte?

Mi dispiace non poter entrare più in dettaglio (del resto non ne sono in
grado e non ne vale la pena), cmq ti dico soltanto che è la musica
"colta" non appartiene a nessuna corrente nè ideologia e posizioni come
le tue hanno fatto anche sì che negli anni passati in Italia ci fossero
decine di compositori italiani costretti ad avere la tessera di partito
per essere eseguiti... e questa secondo te è musica colta?

Personalmente ritengo che Boulez, Stockhausen, Cage, mettici chi vuoi
siano dei geni, ma non l'unica musica esistente. Questo è quello che
traspare dalle tue parole.
Ciao Gab

"abc.abc.abc" <abc.a...@virgilio.it> wrote in message

news:vWZr8.57495$pT1.1...@news1.tin.it...

> mai sentito parlare della pantonalità di Schoenberg?

> io, invece, ho solo 20 anni e traduco correntemente dal Greco in Latino.


> inoltre mi occupo di Matematica (Logica, e precisamente Teoria dei Modelli)
> al livello della ricerca attuale.
> ho una cultura tanto vasta quanto profonda, sia in ambito scientifico, sia
> in ambito umanistico (ma anche in tanti altri ambiti: ad esempio ho
> un'ottima cultura gastronomica, un'ottima cultura sportiva, eccetera).
> ma non è la "cultura" il mio forte, bensì le "capacità".
> cmq, non è questo il punto.
>

>

> come "dai confini inesistenti"?


>
> Mozart è musica colta, Brahms è musica colta, Schoenberg è musica colta,
> Stockhausen è musica colta, Boulez è musica colta, ...Verdi è musica colta,
> ecc...
>
> i Beatles non sono musica colta, Coltrane non è musica colta, Davis non è
> musica colta, i Marduk (!) non sono musica colta, ecc...
>

> tutti sanno, grosso modo, il più delle volte, distinguere: la musica "colta"
> è la musica "classica": sia quella a noi contemporanea, sia quella del
> Novecento, sia quella dei secoli passati.
>
>

> > E poi, visto che io parlavo di canzoni
> > che si basano più o meno sul ritmo...
>
> le canzoni non sono mai musica classica.
>
>
> > Siccome non conosco il termine, tonale
> > è il contrario di ritmico (o ritmato)?
>
> no, tonale è ciò che segue le regole dell'armonia classica.
>
> ciao,
>
> giovanni lagnese

Lorenzo

unread,
Apr 8, 2002, 4:53:18 PM4/8/02
to
> > "machiccazzosenefrega!"
>
> esprimiamoci in maniera "degna", please.

Vedi, una digressione del genere è chiaramente finalizzata a provocare una
risposta. Non devi abboccare. Cosa vuol dire "degna"? Degna di te? O degli
altri che leggono? Perchè, non capiscono? O ne sono offesi?
Non conta il contenente, ma il contenuto. Macchiccazzosenefrega è pop
language... diretto. Sei così attratto dall'estetica?

Traducimi "macchiccazzosenefrega" in linguaggio degno della tua persona, e
vediamo se conserva la stessa potenza espressiva :-)

Oh, ragazo mio, io scherzavo, non ti incazzare.

> > Però cosa significa atonalità/pantonalità


>
> mai sentito parlare della pantonalità di Schoenberg?

No. Se me lo spieghi, sono contento, ma non mi ritengo in fallo se non lo
so.

> > E fai conto di parlare con uno che di
> > greco e latino non sa niente e sa
> > a malapena l'italiano!


>
> io, invece, ho solo 20 anni e traduco correntemente dal Greco in Latino.
> inoltre mi occupo di Matematica (Logica, e precisamente Teoria dei
Modelli)
> al livello della ricerca attuale.
> ho una cultura tanto vasta quanto profonda, sia in ambito scientifico, sia
> in ambito umanistico (ma anche in tanti altri ambiti: ad esempio ho
> un'ottima cultura gastronomica, un'ottima cultura sportiva, eccetera).
> ma non è la "cultura" il mio forte, bensì le "capacità".
> cmq, non è questo il punto.

Minchia! Hai una cultura tanto vasta quanto profonda... alla faccia. Anche
qui ci sei cascato. Non ci si dovrebbe mai lodare. Sono gli altri a dire se
tu sei colto o meno, intelligente o meno.
E la cultura è un piacere... non dovresti esserne così conscio e sicuro.

A me mi (mi, sono toscano e mi piace dire a me mi! L'Accademia della Crusca
mi perdoni) piace mangiare bene, educare la mia sensibilità più possibile.
Non amo la matematica perchè non la trovo divertente... stimo molto una mico
che si diletta di logica, ognuno si diverte come può. Ma non è che lo
ritenga più ganzo di me.
Io so due o tre cazzate di greco e latino, sono contento di saperle perchè
mi tornano molto utili nelle varie sistematiche (studio Agraria... schienze
naturali applicate). Ma cerco sempre di evitare di infiorettare il mio
linguaggio con termini troppo astrusi, non immediati. CI ricorro solo se non
posso farne a meno.

> > Lo so che la maggior parte della musica
> > adesso con la musica nera (purtroppo,
> > per i miei gusti) non c'entra molto, ma
> > indubbiamente deriva da quella.
>
> falso.
>
> la "musica moderna" non è certo il rock (e derivati).
>
> oppure, se non intendevi il rock, dimmi in che senso la musica di
> Stockhausen deriva dalla musica nera.

Per me la musica moderna è quella che riesce a lasciare un segno quanto più
tangibile possibile sulla nostra cultura. Decidi tu cosa sia.
Io non conosco Stockhausen. Ma posso dirti che in un negozio di dischi la
maggior parte di quello che trovi si basa su scale Blues, così a senso (non
suono, mi son fatto un'idea a grandi linee)

> > P.S: L'ho già scritto, a me della musica
> > colta non me ne frega niente.
>
> male.

Cosa credi che non ascolti bella musica? Solo che se è colta o meno non me
ne frega niente! E così deve essere.
Io amo la pittura... nei musei, non guardo i cartellini. Passeggio da solo.
Vedo un quadro che mi piace, mi fermo li davanti e lo guardo, lo riguardo,
lo riguardo... poi mi scordo di leggere l'autore. Ma mi sono divertito lo
stesso.


> > Cosa è la "musica colta"?


>
> si può grossolanamente parlare di *musica colta* e di *popular music*.
> entrambe non sono "generi musicali" ma galassie di generi.

> la musica colta è la musica cosiddetta "classica".


> è assurdo parlare della musica classica come di un genere: essa è una
> galassia di generi.
> stesso discorso per la *popular music*, che, grosso modo, si può dire
essere
> un universo di generi e sottogeneri come rock, pop, blues, jazz, canzone,
> musica da film, gospel, tango, fado, enka, nueva, trova, juju, reggae,
> disco, country, cabaret, fusion, salsa, skiffle, funk, bossa nova, rap,
> suol, folk rock, rhythm & blues, cancion protesta, bubble gum, musical,
> rock'n'roll, punk, calypso, heavy metal, liscio, Schlager, muzak, techno,

> eccetera!

Ragazzo, io parlo molto più grossolanamente di musica. Quella che si scarica
con Audiogalaxy è musica, come quella che compri nei dischi. Poi c'è la
musica che mi piace e quella che non mi piace. E conosco troppe persone che
prima leggono i commenti, e poi decidono se gli piace o meno quello che
stanno per ascoltare.
Con un qualsiasi canone espressivo un grande artista sa fare impazzire il
suo pubblico, sta a lui sceglierselo, o al caso. E a me sta scegliermi
l'artista. Non il canone espressivo.

> > Anche la "musica colta" sarà un genere,
> > se lo è, o un raggruppamento che hai
> > fatto tu, dai confini inesistenti


>
> come "dai confini inesistenti"?
>
> Mozart è musica colta, Brahms è musica colta, Schoenberg è musica colta,
> Stockhausen è musica colta, Boulez è musica colta, ...Verdi è musica
colta,
> ecc...
>
> i Beatles non sono musica colta, Coltrane non è musica colta, Davis non è
> musica colta, i Marduk (!) non sono musica colta, ecc...
>
> tutti sanno, grosso modo, il più delle volte, distinguere: la musica
"colta"
> è la musica "classica": sia quella a noi contemporanea, sia quella del
> Novecento, sia quella dei secoli passati.

Toh. Ti giuro che non avevo capito tu intendessi la musica classica, sennò a
senso sarei arrivato ad intendere molte più cose.... ma io stavo rispondendo
ad uno che odia il jazz... che non è musica colta.

> > E poi, visto che io parlavo di canzoni
> > che si basano più o meno sul ritmo...
>
> le canzoni non sono mai musica classica.

A me mi (ariborda!) usare un termine unico, parlare in modo terribilmente
infantile, ma sintetico; ma dovresti prenderla come una licenza poetica.
Dipende dalla compagnia in cui sono... se stimo i miei interlocutori, parlo
senza troppi fronzoli, conatndo sulla loro elasticità mentale.

Ciao

Lorenzo

unread,
Apr 8, 2002, 4:58:09 PM4/8/02
to
> >e cmq, sì, è vero: ho 20 anni, sono un ragazzo.
> >ed è vero anche che ho

> un Q.I. eccezionale.
> --------------
> Chi c'ha il pane e non c'ha i denti.
> Andrea

Grazie... pensavo dessi a me del nazistello... precisa. Dici a me?

Se no... avevo già fatto di tutta l'erba un fascio, vi avevo già bollato
come una manica di gasati.

Nessuna persona intelligente proclamerebbe di esserlo, come nessuna persona
di buon gusto si proclamerebbe un esteta. Ho un amico che suona il violino
(bene), e si vergogna di farlo sapere in giro. E, pur non essendo un bravo
giocatore, ho conosciuto idioti che si proclamavano grandi scacchisti a cui
puntualmente si rompe il culo, non è la regola ma è molto probabile (sono
proprio rozzo e volgare...).


Lorenzo

unread,
Apr 8, 2002, 5:00:31 PM4/8/02
to
> >> Lo so che la maggior parte della musica
> >> adesso con la musica nera (purtroppo,
> >> per i miei gusti) non c'entra molto, ma
> >> indubbiamente deriva da quella.
> >
> >falso.
>
> Eh, per sfortuna tua, invece, è vero. Posso capire che ti dia
> fastidio, ma è così.


Scusate se rompo, ma me la sono presa...
Ma perchè gli dà fastidio? Giuro che cerco di non capire.


Lorenzo

unread,
Apr 8, 2002, 5:04:44 PM4/8/02
to
> > tutti sanno, grosso modo, il più delle volte, distinguere: la musica
> "colta"
> > è la musica "classica": sia quella a noi contemporanea, sia quella del
> > Novecento, sia quella dei secoli passati.
>
>
> Una musica rozza e dozzinale, fino al Novecento...


Credo sia inutile esagerare... io sono un pischello, come dico spesso (dite
cosa volete, ma musicalmente non sono colto). Ho 4-5 dischi di musica
classica... fai come me per provare... scaricati qualcosa dei concerti di
Vivaldi per mandolino (magari quello col violino in tromba marina, i "colti"
mi perdoneranno se non so definirlo meglio) e mandalo a ripetizione per un
pò. E' roba piuttosto vecchiotta, ma non certo rozza e dozzinale... semplice
e diretta, ma personalmente mi scatena.


Lorenzo

unread,
Apr 8, 2002, 5:29:17 PM4/8/02
to

Gollum <lugb...@CRISTOhotmail.com> wrote in message
DRhs8.73264$S52.2...@news2.tin.it...

> "Lorenzo" <asclep...@katamail.com> ha scritto:
>
> > Le band dark non esisterebbero se non fosse nato il rock dal blues.
>
> Qua hai ragione ma...ma ritengo che certi generi musicali si siano cosi'
> allontanati dalla loro fonte originaria da avere in comune, ormai, ben
poco
> con il jazz.

Verissimo... e certo non c'entrano molto ormai con le radici. Che però io
individuavo come radici "storiche". Mi piace Fatboy Slim, ma non perchè ci
sento dentro i tamburi di guerra delle Tonga.
Però anche se col mio bisnonno io non c'entro più niente, e non saprei
nemmeno dialogarci mi sa (parlava un toscano strettissimo, mi dicono), io
gli sono grato... non hai mai visto Ritorno al Futuro?

Certo non per questo deve piacerti il jazz... ma non so bene se posso
riuscire a trasmetterti la mia grartitudine al ritmo, così. Se parli di
estasi mistica (non so cosa tu intenda per metafisico), il tamburo è il
primo passo, seguito a ruota dai ritmi steady. E se mentre la ritmica ti
ipnotizza, facendo leva sulle tue parti più irrazionali, un subdolo
musicista ti insinua dentro la tua anima aperta da abili mani ladresche (la
batteria "pizzicata") una melodia strappalacrime... è finita, ti viene da
piangere, e non sai nemmeno perchè. O se lui decide di farti montare, di
darti energia e di farti saltare, grazie alla ritmica riesce a fregarti la
mente, e tu non ti accorgi dell'acido che ti mette nel bicchiere (mi si
perdoni questa metafora).

> > No. NO. NO. Comunque, gli assoli di contrabbasso per me non sono molto
> > attraenti. A me piace il basso elettrico, quello del funky.
>
> Si, ho assistito anche a concerti col basso elettrico e sicuramente li ho
> trovati MOLTO piu' digeribili di quelli con contrabbasso.

Come molti altri, più esperti di me, hanno già detto, dipende molto dalle
frequenze. Il basso funky, slappato, è molto alto e definito come suono. Il
contrabbasso si pone al limite inferiore delle tue possibilità fisiche di
udire.
E poi il contrabbasso serve per la ritmica... per farne un assolo bisogna
averci dei controcoglioni clamorosi, è Ubris (tanto per fare il cacacazzi),
o meglio gasataggine clamorosa, fare i virtuosi col contrabbasso se uno non
sa. Credo sia lo strumento negato per eccellenza per un assolo virtuoso.
Certo, c'è chi sa farlo anche con una pentola... ma sono in pochi.


> Sara', ma credo che le persone piu' tranquille che ho mai visto siano
> proprio quelle incontrate ai concerti jazz (sia fra i musicisti che tra le
> gente venuta a vedere).

Vero, spesso è così... ma non ti dimenticare che, per quanto io ascolti di
tutto, ho una predilezione per lo swing.

> Uhm Paolo Conte, ho sentito diverse cose di lui (piace a mio fratello),
devo
> dire che alcune cose le detesto, tipo "Gelato al limon" (mi pare si chiami
> cosi quella canzone...), mentre invece altre le adoro (ora non mi ricordo
il
> nome preciso delle canzoni).

Non so se gli altri lo considererebbero un "jazzista", devono dirlo loro.
Certo secondo me è bravo, ma bravo forte, un grande musicista ed un grande
paroliere, binomio raro.


> Credo tu abbia frainteso. Io non ho MAI detto di odiare la scienza anzi,
per
> la cronaca, mi interesso molto di scienza ed epistemologia.


parli di "sensibilità metafisica che spesso porta a disinteressarsi
COMPLETAMENTE della scienza". Spero di aver frainteso... ah, nella mia
sconfinata mancanza di rifiniture... cosa significa epistemologia?
Io parlavo di scienza spicciola, quella applicata (tipo il trattore, le
analisi del suolo, l'entomologia per la coltura biologica... o i satelliti,
i frigoriferi, la Vespa truccata dal meccanico di Massa, grande scienziato
che porta le 50 special a 160cc raffreddate a liquido che fanno 160 in
pianura e 10 in salita se riescono ad arrivare in cima)... ma forse fa lo
stesso.


P.S: Per quelli che sono in ascolto ivi compreso il genio matematico... Elio
e le Storie Tese è musica colta? No, certo, non è molto "classico"... ma
sapete che ho sentito la Biba Band a Livorno (con 4 degli Eli, e moltissimi
altri, tipo Tavolazzi... [da "piccolo" ascoltavo tanto Guccini]) e sono dei
musicisti clamorosi?


Lorenzo

unread,
Apr 8, 2002, 5:38:57 PM4/8/02
to
> ah, perchè ci sarebbe una rivalità? Non so, non conosco nessun agronomo.
> Sono abituato a rispettare il lavoro di tutti e non so nemmeno cosa sia
> un ingegnere ambientale.


Chiaramente non ero molto serio... la ad agraria abbiamo una grande rivalità
tra Pedologi (che studiano il terreno tastandolo e masticandolo) e CHimici
del Suolo (che studiano la stessa cosa in laboratorio). Però sono tutti
agronomi, e in 70 anni che esiste la mia facoltà non è morto nessuno.

Gli "ingegneri ambientali" sono i laureati in ingegneria ambiantale (come
gli "scienziati politici" sono i laureati in scienze politiche :->). C'è
rivalità perchè di solito l'ingegnere costruisce dei muri su in pendio in
erosione, fa i suoi calcoli precisissimi, poi per esempio non tiene conto
del fatto che sta costruendo su un terreno ricco di argille espandibili e i
suoi muri si sdraiano... oppure vengono riempiti, etc, etc. Un agronomo ci
pianta degli alberi o ci ammassa delle pietre, cercando di "costruire" il
meno possibile e creare dei sistemi dinamici ad evoluzione quanto più
possibile guidata. Sono due approcci radicalmente e concettualmente diversi
allo stesso problema, che possono funzionare (l'uno e l'altro) in casi
completamente diversi. Uno sfrutta le leggi della statica e della meccanica,
l'altro è romanticamente legato al "fluire del mondo e alla caducità delle
cose terrene".

E piuttosto che "mediamente" direi tendenzialmente, a causa delle rispettive
formazioni culturali.


Lorenzo

unread,
Apr 8, 2002, 5:39:25 PM4/8/02
to

abc.abc.abc <abc.a...@virgilio.it> wrote in message
M%Zr8.57511$pT1.1...@news1.tin.it...
> "Riccardo Facchi" <fac...@cyberg.it> ha scritto nel messaggio
> news:9ee8b5330f266702bb5...@mygate.mailgate.org...
> > ti rispondo allo stesso modo del tuo collega "abc".
>
> collega??


Intendeva dire rompicazzo


Lorenzo

unread,
Apr 8, 2002, 5:40:21 PM4/8/02
to

Ha-ha! Siete OT! Siete OT! Lia Lia, trallallà!


Lorenzo

unread,
Apr 8, 2002, 5:43:08 PM4/8/02
to

Lunga vita agli ingegneri!


Lorenzo

unread,
Apr 8, 2002, 5:53:35 PM4/8/02
to
> supponiamo che tu ti trovi su un'isola abitata da 100 persone, 50 bianche
e
> 50 nere.
>
> sai che 49 bianchi e un nero sono brave persone, e che 49 neri e un bianco
> sono criminali assassino.
>
> hai più paura quando ti si avvicina un bianco o quando ti si avvicina un
> nero?

Scusa... non è che io voglia minimamente supporre, cioè pensare che...
insomma, non vorrei che tu pensassi che a me fosse anche solo passato per la
testa di pensare, riflettendo tra me è me...
CHE SEI PROPRIO UN PEZZO DI MERDA. Mi ca volevo arrivarci io a queste cose,
agli insulti gratuiti. Ma io di amici neri ne ho parecchi, anche se sono
lontani da qui. Di centinaia che ne ho conosciuti, nessuno che si
avvicinasse minimamente al meno stronzo delle persone che conosco. Non sai
il bene che mi hanno fatto, maledetto infame.
Supponiamo che tu ti trovi su un'idola abitata da un tot di persone normali,
e da un mezzo matematico (frustrato, la gente mormora, ma veramente,
verameeeente inelligente). Supponiamo che questo matematico sia un pò
stronzo. A chi dai dello stronzo, se vuoi scadere un pò nella banalità una
bella mattina di sole?
Non so di chi ho più paura, ma se ti incontro... una mano davanti, e una di
dietro, sull'attenti!

> ora, supponiamo che i matematici siano "mediamente" molto più intelligenti
> degli ingegneri.
>
> e hai la possibilità di scegliere se discutere con un matematico o un
> ingegnere (a caso, non li conosci).
>
> e supponiamo che tu voglia discutere con una persona intelligente.
>
> con chi scegli di discutere?

Me ne vado un pò basito, ed intavolo una discussione interessantissima sul
crociffisso in classe si o no col mio cane, e andiamo avanti così fino alle
tre di notte

> insomma, i discorsi "di media", "mediamente" valgono!

Ma i discorsi "di merda" come i tuoi pochino. "Mediamente", intendo.


> se vai all'Enoteca Pinchiorri puoi anche trovare dei cafoni, ma è più
facile
> trovarli in un'osteria di infimo livello, non credi?

All'enoteca Pinchiorri trovi dei forbiti imbecilli che pagano un bicchiere
di buon vino (che, "mediamente" non sanno nemmeno distinguere dal
tavernello) un'enormità invece di chiedere al loro amico figlio dell'enologo
che gli porta una bottiglia fantastica per godere come pazzi in una serata
tra amici.

> ciao,
>
> giovanni lagnese


Ciao, Giovà


Lorenzo

unread,
Apr 8, 2002, 5:58:52 PM4/8/02
to

> amo il jazz come
> > musica rozza.
>
> Che vuoi che ti dica...questa del jazz come musica rozza mi suona nuova,
> visto che a me e' stato sempre presentato come una musica ipercomplessa,
> tecnica e raffinatissima.


Il jazz, musica di negri analfabeti, drogati ed ubriaconi, musica con gli
occhi rossi di marijuana, del ritmo del demonio, dei carnevali di New
Orleans, dei porticcioli sul fiume...

Scusa l'accento romantico :->. Sono un ragazzo (sapete, lo sono), facile ad
infervorarsi.


Lorenzo

unread,
Apr 8, 2002, 6:03:02 PM4/8/02
to

> A parte tutto il primo istinto è stato di mandarti a c***e, non perchè non
> ti piaccia il jazz. Quello lo capisco, ma quello che non capisco è il tuo
> modo di proporti al prossimo. Arrogante?

No, semplicemente provocatorio... non fa mica male, anzi. Certo bisogna
starci attenti. Ma se uno vuole introdurre un argomento delicato... meglio
non andare tanto per il sottile, e spararlo secco.

> Scusa ma se a non me piace una ragazza non è che la fermo per strada e le
> dico :" ehi ciao sei un cesso lo sai?"

Certo, se è quella che ti interessa conoscere, sarebbe un buon approccio.
Sicuramente fate amicizia... o quantomeno mi fai spanciare. Devo farlo!
Meglio che tirarla sotto in macchina e chiedergli "scusa, ti sei fatta
male?".


Lorenzo

unread,
Apr 8, 2002, 6:08:05 PM4/8/02
to

> Credo la risposta sia proprio nel testo della tua missiva : una persona
che
> cerca di capire attraverso un analisi così tragicamente logica come la tua
> ,dimostra forse scarsa sensibilità (senza offesa ovviamente); intendo dire
> che probabilmente sei portato per altre cose più superficiali del jazz. E
> comunque il tutto mi sembra configurarsi in una normale questione di
gusti.
> Non ci hai spiegato però qual'è il tuo genere preferito ciao

C'è altro in quel testo... non essere così rognoso. Non mi faccio mai i
cazzi miei, vero?

Tutti possono essere portati per il jazz, è un panorama di sentimenti troppo
grande per non trovarne uno adatto a te.

Touchè, vero?
Ma guarda che se a Gollum gli dai del poco sensibile, se ho fatto un'analisi
psicologica azzeccata, si offende come te quando senti uno che ti dice, sul
tuo newsgroup "IO ODIO IL JAZZ".

Invece mi sembrava una discussione fantastica, anche se ha degenerato. Mi
interessa molto sapere perchè uno odia il jazz, come mai non riesce ad
ascoltarlo... perchè un motivo ci sarà.

Leggi sotto...

Lorenzo

unread,
Apr 8, 2002, 6:24:17 PM4/8/02
to
solo x Giovannino Lagnese, tanto per cautelarsi

> Il jazz, musica di negri analfabeti, drogati ed ubriaconi, musica con gli
> occhi rossi di marijuana, del ritmo del demonio, dei carnevali di New
> Orleans, dei porticcioli sul fiume...
>
> Scusa l'accento romantico :->. Sono un ragazzo (sapete, lo sono), facile
ad
> infervorarsi.


Negri analfabeti e drogati, ma con un c***o cosě, quindi non gli rompere
troppo. Uomo avvisato...

la cocciutella

unread,
Apr 8, 2002, 6:52:38 PM4/8/02
to
> P.S.: Musica e Matematica hanno molto in comune -intervalli, frequenze,
> pieno, vuoto, etc. -
> e molti matematici sono appassionati sia di musica che di jazz di cui
> spesso però artisticamente non capiscono molto.

e il figliolo di ambrosetti che studia la fisica?
a parte che lui afferma che per lui la fisica e la musica siano due cose
diverse.
(comunque sia, possiamo dire tranquillamente che,
anche tra gli uomini che "capiscono il jazz",
quelli che capiscono le donne fanno parte della rarità)
ciao

Sergio Veschi

unread,
Apr 8, 2002, 11:30:30 PM4/8/02
to

> anche tra gli uomini che "capiscono il jazz",
> quelli che capiscono le donne fanno parte della rarità)
> ciao


ASSOLUTAMENTE VERO !!!!

ciao
sv

Chimenti

unread,
Apr 9, 2002, 10:50:38 AM4/9/02
to
> hai più paura quando ti si avvicina un bianco o quando ti si avvicina un
> nero?


Senti, per fare questo tipo di domande quanto deve essere il Q.I. minimo?
(accetto una risposta solo con q.i. certificato dal Mensa Italia)

matteo chimenti.


Andrea M.

unread,
Apr 9, 2002, 11:45:36 AM4/9/02
to
>Grazie... pensavo dessi a me del nazistello... precisa. Dici a me?
---------------
Mi riferisco al genio dal QI invidiabile, mi senbrava
evidente.

E, pur non essendo un bravo
>giocatore, ho conosciuto idioti
che si proclamavano grandi scacchisti a
>cui
>puntualmente si rompe il
culo, non è la regola ma è molto probabile (sono
>proprio rozzo e
volgare...).

-------------
Lo so, sono un giocatore dilettantissimo di
scacchi ma appassionato sia del gioco che delle biografie dei grandi
giocatori (incredibili). Di solito a lodarsi ci si sbroda. Il rpoblema è
che qui è tutta un'esca per sparare cavolate grosse e piccole e realizzare
il proprio sogno di frustrato. Dati storici del Ng me lo confermano.
Andrea.

--------------------------------
Inviato via http://usenet.iol.it

Alessandro Antonucci

unread,
Apr 9, 2002, 4:29:25 PM4/9/02
to
On Sun, 07 Apr 2002 08:14:11 GMT, "Gollum"
<lugb...@CRISTOhotmail.com> wrote:

>Premessa (a scanso di equivoci): NON sono un troll provocatore.
>
>Ebbene e' proprio vero: ODIO il jazz.

Non mi sembra ci sia niente di male.

Ci sono gli "onnivori" e ci sono quelli che,
per la loro particolare sensibilità, riescono
ad amare solo determinati "generi" di musica.
Se nonostante i tuoi sforzi il jazz non riesce
ad entusiasmarti, forse semplicemente non
fa davvero parte delle tue "corde".

Ripeto, non c'è niente di male.

>Diciamo che, in generale, mi e' indigesta TUTTA la musica "nera" (non per
>motivi raziali of course, ma squisitamente di gusto musicale...) dal rap, al
>raggae, dal funky al blues; forse l'unico genere che riesco ad ascoltare con
>un minimo di godimento e' il soul che mi sembra il piu' "umano" e piu'

>vicino al mio gusto musicle. Comunque sia di tutti questi generi quello che


>detesto di piu' e' il jazz.

Non mi sembra così semplice liquidare
in maniera così spregiudicata dei veri e
propri universi musicali quali sono il rap,
il funky e (ancor di più) il blues, se non
sulla base di una profonda conoscenza
degli stessi, che mi sembra tu non abbia.

Non credo poi che sia possibile considerare
il jazz un "genere" della "great black music",
quantomeno in maniera così sbrigativa come fai tu.

>"Problema tuo!", direte voi, e sicuramente non avete manco tutti i torti!!
>Ed allora perche' scrivo??
>Mah piu' che altro e' per cercare di CAPIRE cosa possa appassionare una
>persona al jazz, genere quest'ultimo che ritengo piu' arido di un codice
>legislativo.

De gustibus ...

>Ma in generale, secondo me, e' quasi tutta la musica nera ad
>essere molto arida poiche' la vedo basata molto piu' sul RITMO che sulla
>melodia e per me DEVE essere la melodia a carpire i sentimenti piu'
>profondi, il ritmo lo vedo piu' che altro come un divertissement, godibile
>quanto vi pare ma incapace di farmi provare quei brividi che mi dona ben
>altra musica, molto piu' melodica di quella nera...

Tutta la grande musica sia jazz, classica, popolare
è una miscela perfetta di melodia, ritmo e armonia.

Perdonami, ma dire che il ritmo è puro divertissement
mi sembra una colossale sciocchezza, quale che sia
il tipo di musica che stai prendendo in considerazione.

>Io ci ho provato, aiutato anche da alcuni miei amici appassionati al genere,
>ad avvicinarmi al jazz, ma piu' ascoltavo CD, piu' assistevo ai concerti e
>piu' ne uscivo, in una parola, schifato, annoiato e disgustato.
>Quello che non sopporto del jazz e' che mi sembra un genere musicale
>assolutamente ESTERIORE, incapace cio' di toccare le corde piu' profonde
>dell'anima di una persona, una genere puramente TECNICO e meccanico insomma.
>Quello che ho sempre odiato nei concerti jazz e' vedere la gente che andava
>in estasi di fronte a 10 minuti di PALLOSISSIMO assolo di contrabbasso...ok

Spesso un assolo, soprattutto se molto lungo, e non
soltanto di contrabbasso, può risultare noioso.

Un assolo è una storia che deve essere raccontata.
Una sfida che può anche non essere vinta.

Non è facile mantenere desta l'attenzione di chi ti ascolta
per tempi lunghi producendo nel contempo qualcosa
di musicalmente riuscito e ben strutturato.

>non metto in dubbio la bravura e la perizia tecnica di certi musicisti, ma
>diamine la musica e' anche ARTE e non solo tecnica! (o almeno io la vedo
>cosi'...!!).

E' vero che i musicisti che hanno fatto la storia del jazz
avevano quasi sempre una tecnica strumentale
di prim'ordine e che questa è ormai un prerequisito
essenziale per suonare ad un certo livello.

Ma non è affatto sufficiente per fare del gran jazz.

Sperando di non suscitare troppe polemiche mi viene
in mente il caso di uno come Michael Brecker, che a livello
di tecnica sassofonistica si colloca probabilmente fra
i primissimi al mondo, ma che non è affatto tale
(a mio umilissimo avviso) a livello artistico.

>Qualche annetto fa un mio amico mi fece assistere ad un concerto di due
>jazzisti che lui riteneva eccezionali (mi pare si chiamassero uno Fresu ed
>un altro Di Castri, o qualcosa di simile...) e mi disse che dopo questo
>concerto avrei cambiato opinione sul jazz...beh per me furono due ore di
>IMMENSA rottura di palle.

Non faccio fatica a crederlo.
Magari se ci fosse stato anche Antonello Salis
ti saresti perlomeno divertito di più.

Ma a parte quest'opinione personale,
credo che potresti cercare di avvicinarti
al jazz ascoltando i grandi dischi del jazz,
più che ascoltando un duetto, abbastanza
sperimentale, che con il jazz c'entra ma solo
in parte.

>Sara' che io forse ho una visione piu'
>"irrazionale" della musica e dell'arte in generale (amo molto Wagner e ed il
>surrealismo tanto per farvi capire...), comunque sia sono arrivato alla
>conclusione che piu' cercavo di farmi piacere il jazz e piu' la mia parte
>"romantica" (che e' la mia parte preponderante per cosi' dire) rifiutava
>questo tipo di musica.
>Ah un ultima cosa per finire, ho notato, sia fra i miei amici che fra i vari
>appassionati di musica jazz, c'e' un'altissima percentuale di gente
>appassionata di matematica, scienze, logica et similia...solo un caso?
>

Io sono un fisico. Credo tuttavia che la correlazione di cui parli
(che qualcuno chiama "effetto Mozart") non leghi le discipline
logico-matematiche al jazz in particolare, ma in generale alla musica.

Saluti.

Alessandro Antonucci

Alessandro Antonucci

unread,
Apr 9, 2002, 4:29:31 PM4/9/02
to
On Mon, 08 Apr 2002 14:32:03 GMT, "Gollum"
<lugb...@CRISTOhotmail.com> wrote:

>> No. NO. NO. Comunque, gli assoli di contrabbasso per me non sono molto
>> attraenti. A me piace il basso elettrico, quello del funky.

>Si, ho assistito anche a concerti col basso elettrico e sicuramente li ho
>trovati MOLTO piu' digeribili di quelli con contrabbasso.

Scusa ma questa non l'ho proprio capita.

Non vedo perché un assolo dovrebbe
essere più o meno "digeribile" se eseguito
con lo strumento acustico o con quello
elettrico (e in generale con uno strumento
piuttosto che con un altro).

Tra l'altro, se proprio vogliamo andare a vedere,
il contrabbasso pone delle difficoltà tecniche
superiori al basso elettrico che dovrebbero
ostacolare fraseggi più arditi.

Saluti.

Alessandro

Lorenzo

unread,
Apr 9, 2002, 5:52:20 PM4/9/02
to

> Scusa ma questa non l'ho proprio capita.
>
> Non vedo perché un assolo dovrebbe
> essere più o meno "digeribile" se eseguito
> con lo strumento acustico o con quello
> elettrico (e in generale con uno strumento
> piuttosto che con un altro).

Scusa, ma adesso non capisco io. Esistono strumenti molto espressivi come la
citarra, e molto accattivanti, come che so, lo wah su chitarra o lo slap sul
basso, ed altri meno...

> Tra l'altro, se proprio vogliamo andare a vedere,
> il contrabbasso pone delle difficoltà tecniche
> superiori al basso elettrico che dovrebbero
> ostacolare fraseggi più arditi.

Appunto. Il contrabbasso pone delle difficoltà techniche notevoli, indi è
più difficile da suonare. Appunto, assoli ben riusciti al contrabbasso sono
rari, e questo non accade col basso elettrico (accade meno spesso, in
maniera direttamente proporzionale alla difficoltà)
Il contrabbasso è l'ultimo strumento per i virtuosisimi, forse il più
difficile... e quello con cui vengono peggio. Mediamente, tanto per citare.


Lorenzo

unread,
Apr 9, 2002, 5:58:19 PM4/9/02
to

> Non credo poi che sia possibile considerare
> il jazz un "genere" della "great black music",
> quantomeno in maniera cosě sbrigativa come fai tu.

Io, spesso, ci riconosco delle sensazioni riconducibili. Solo impressioni,
ma ci sono.

> >"Problema tuo!", direte voi, e sicuramente non avete manco tutti i
torti!!
> >Ed allora perche' scrivo??
> >Mah piu' che altro e' per cercare di CAPIRE cosa possa appassionare una
> >persona al jazz, genere quest'ultimo che ritengo piu' arido di un codice
> >legislativo.
>
> De gustibus ...


Non credo. Credo che esista un modo corretto per ascoltare qualunque musica
con un minimo di sostanza dentro (intendo ben fatta, che sia rap, pop, jazz
o techno), e che ognuno abbia il suo. Basta scoprirlo e migliorarlo.
I gusti non sono innati, ma anzi in continua avoluzione (e, spero,
ampliamento).


sallustio

unread,
Apr 10, 2002, 12:01:27 PM4/10/02
to
On Sun, 7 Apr 2002 15:59:02 +0200, "Coltrane lives!!!"
<alessi...@interfree.it> in message <3cb05...@news.dada.it>
wrote:

>tutta la musica è matematica

?
ne sei sicuro?
--
SVBEEQV Sallustio
Disco del mese:
Benny Golson "Groovin' With Golson" OJC 226

Alessandro Antonucci

unread,
Apr 12, 2002, 12:33:19 PM4/12/02
to
On Tue, 09 Apr 2002 21:52:20 GMT, "Lorenzo"
<asclep...@katamail.com> wrote:

>
>> Scusa ma questa non l'ho proprio capita.
>>
>> Non vedo perché un assolo dovrebbe
>> essere più o meno "digeribile" se eseguito
>> con lo strumento acustico o con quello
>> elettrico (e in generale con uno strumento
>> piuttosto che con un altro).
>
>Scusa, ma adesso non capisco io. Esistono strumenti molto espressivi come la
>citarra, e molto accattivanti, come che so, lo wah su chitarra o lo slap sul
>basso, ed altri meno...
>

E' questo su cui non siamo d'accordo.

Io non credo che esistano strumenti più o meno espressivi.
Nel jazz i limiti tecnici del proprio strumento
si possono (anzi si devono) trascendere.

I veri limiti sono quelli del musicista.

Io quando suono un assolo sulla mia chitarra cerco
sempre di cantarlo. A volte canto delle cose che non
riesco a suonare sulla chitarra.

E' perché tecnicamente ho dei (seri) limiti.

Se studiassi con più serietà e rigore sono abbastanza
certo del fatto che potrei (parzialmente) superarli.

Ma resterei comunque un chitarrista mediocre,
perché ho dei limiti (ancor più seri) a livello espressivo.

Il tutto per dire che, se parliamo di musicisti professionisti,
che dedicano la loro vita al proprio strumento, non possiamo
accettare (almeno fino a un certo punto) limiti tecnici.

Se un assolo è noioso, facile, difficile o meraviglioso è
unicamente colpa/merito del musicista che lo esegue
e non dello strumento che suona.

Almeno io la penso così.

Saluti.

Lorenzo

unread,
Apr 13, 2002, 10:51:52 AM4/13/02
to

> E' questo su cui non siamo d'accordo.
>
> Io non credo che esistano strumenti più o meno espressivi.
> Nel jazz i limiti tecnici del proprio strumento
> si possono (anzi si devono) trascendere.

Spesso non si può. Fammi un bel pizzicato con la tromba, se ti riesce...

Ma scusa, che sei un mezzo nicciano? Il muscista deve tendere come una
freccia al di là dei limiti del suo strumento... tu stesso dici "trascendere
e non "superare". Non esiste niente di trascendentale. E i limiti di uno
strumento sono quelli oggettivi dati dalla sua forma e dai materiali con cui
è fatto.

> Il tutto per dire che, se parliamo di musicisti professionisti,
> che dedicano la loro vita al proprio strumento, non possiamo
> accettare (almeno fino a un certo punto) limiti tecnici.

No, devi però accettare limiti fisici.
E non a caso da sempre alcuni strumenti sono destinati alla ritmica, altri
alle linee melodiche.

> Se un assolo è noioso, facile, difficile o meraviglioso è
> unicamente colpa/merito del musicista che lo esegue
> e non dello strumento che suona.

Allora se il mio amico chitarrista non riesce a tirar fuori qualcosa di
gradevole quando compone e mi suona brani "per pentole, libreria di
truciolato e divano in sordina", vuoi dire che è colpa sua? Non te lo
perdonerò mai.

Senti, in ultima analisi, proprio in fondo in fondo, puoi anche aver ragioni
(anche se, dovendo prendere i tuoi discorsi categorici come me li fai, hai
torto). Ma anche se i limiti dello strumento si possono spingere (mi viene
in mente il Volo del Calabrone rifatto dai vari chitarristi metal nota per
nota), suonare un pezzo per tromba è più facile farlo con una tromba. E fare
un buon assolo, è più facile farlo con strumenti più maneggevoli del
contrabbasso.
Non dico sia impossibile, dico, ovviamente, che è più o meno facile. Non sei
daccordo?

Alessandro Antonucci

unread,
Apr 15, 2002, 1:45:45 PM4/15/02
to
On Sat, 13 Apr 2002 14:51:52 GMT, "Lorenzo"
<asclep...@katamail.com> wrote:

>
>Ma scusa, che sei un mezzo nicciano? Il muscista deve tendere come una
>freccia al di là dei limiti del suo strumento... tu stesso dici "trascendere
>e non "superare". Non esiste niente di trascendentale. E i limiti di uno
>strumento sono quelli oggettivi dati dalla sua forma e dai materiali con cui
>è fatto.

Il mio non voleva essere un discorso filosofico.
Io riporto soltanto la mia esperienza di ascoltatore di jazz.

>E non a caso da sempre alcuni strumenti sono destinati alla ritmica, altri
>alle linee melodiche.

Non sempre. Forse ti sembrerà impossibile, ma,
tanto per fare un esempio, molti batteristi suonano "melodie".

>Senti, in ultima analisi, proprio in fondo in fondo, puoi anche aver ragioni
>(anche se, dovendo prendere i tuoi discorsi categorici come me li fai, hai
>torto). Ma anche se i limiti dello strumento si possono spingere (mi viene
>in mente il Volo del Calabrone rifatto dai vari chitarristi metal nota per
>nota), suonare un pezzo per tromba è più facile farlo con una tromba. E fare
>un buon assolo, è più facile farlo con strumenti più maneggevoli del
>contrabbasso. Non dico sia impossibile, dico, ovviamente, che è più o meno facile.
>Non sei daccordo?

Certo che sono d'accordo, ma ciò non toglie che se io
suono uno strumento, le difficoltà che questo mi
pone non devono in alcun modo limitare la mia espressività.

Quando proprio non possono essere superate, occorre
"aggirarle" trovando altre soluzioni.

A breve, se ti può interessare, ti segnalo
qualche esempio musicale di queste mie
affermazioni.

Non lo faccio subito solo perché vorrei fossero
esempi davvero calzanti.

Saluti.

Lorenzo

unread,
Apr 15, 2002, 4:29:35 PM4/15/02
to
> Il mio non voleva essere un discorso filosofico.
> Io riporto soltanto la mia esperienza di ascoltatore di jazz.

Invece sembrava... non cambiar discorso. Tu parli di trascendentale perchè
di trascendentale si tratta... non si tratta di una cosa oggetiva, anche la
tua mente lo pensa, e ti fa usare quel termine.
Sono proprio una serpe, vero?

> Non sempre. Forse ti sembrerà impossibile, ma,
> tanto per fare un esempio, molti batteristi suonano "melodie".

HO CAPITO, MA CI HANNO DUE PALLE COSI'!!!!

> Certo che sono d'accordo, ma ciò non toglie che se io
> suono uno strumento, le difficoltà che questo mi
> pone non devono in alcun modo limitare la mia espressività.

Beh, non devono, ma devi raccontarlo allo strumento, mica a me... e devi
anche sperare di convincerlo

> Quando proprio non possono essere superate, occorre
> "aggirarle" trovando altre soluzioni.

Insomma, non si tratta di una cosa facile.
Io non dico sia impossibile fare con un contrabbasso qualcosa di gradevole,
chiariamo una volta per tutte, dico solo che dal vivo probabilmente
risulterà lo strumento meno digereibile perchè, essendo difficile da usare
in quel modo, deve capitarti il musicista bravo che fa un bel discorso
musicale. E le probabilità si restringono.
Se di un concerto qualcosa rishia di non piacerti, statisticamente sarà il
contrabbasso.
Lo so che esistono eccezioni, lo so benissimo.

> A breve, se ti può interessare, ti segnalo
> qualche esempio musicale di queste mie
> affermazioni.

Vai, che basso e contrabbasso mi piacciono tantissimo. Ma anche un pò di
batteria mi piacerebbe.

> Non lo faccio subito solo perché vorrei fossero
> esempi davvero calzanti.

Non importa, mi piaceranno lo stesso, credo. Sono gli strumenti che cerco
quando scelgo i concerti, o le canzoni.

Coltrane lives!!!

unread,
Apr 17, 2002, 9:01:01 AM4/17/02
to

> Il mio non voleva essere un discorso filosofico.
> Io riporto soltanto la mia esperienza di ascoltatore di jazz.
>


a quelli ci pensa Porfirio!

:-)


Alessandro Antonucci

unread,
Apr 17, 2002, 11:50:48 AM4/17/02
to

Credo che alla base della nostra discussione
ci sia solo una differenza.

Tu ti accontenti, mentre io, siccome giudico il mio
tempo molto importante, quando ascolto
della musica, voglio che ne valga davvero
la pena. Una vita non è sufficiente per
ascoltare tutta la musica meravigliosa
che è stata incisa, quindi non vedo perché
dovrei perdere tempo con musica mediocre
e musicisti che non sono in grado di esprimere
quello che vogliono con il loro strumento.

Gente come Scott La Faro e Jaco Pastorious
hanno ampiamente dimostrato che il contrabbasso
ed il basso elettrico possono cantare delle melodie
con la stessa dignità (ed agilità) di qualunque
altro strumento.

>> A breve, se ti può interessare, ti segnalo
>> qualche esempio musicale di queste mie
>> affermazioni.
>
>Vai, che basso e contrabbasso mi piacciono tantissimo. Ma anche un pò di
>batteria mi piacerebbe.
>
>> Non lo faccio subito solo perché vorrei fossero
>> esempi davvero calzanti.
>
>Non importa, mi piaceranno lo stesso, credo. Sono gli strumenti che cerco
>quando scelgo i concerti, o le canzoni.

Io più che esempi specifici legati allo strumento,
volevo citarti situazioni in cui un musicista
si scontra con i limiti del suo strumento e
riesce a superarli.

Mi permetto infine di dirti che guardare agli strumenti
prima che ai musicisti è un grave errore.

Io, quando ho cominciato ad ascoltare la musica riordinavo i miei
dischi per strumento. Capitava che dicessi, adesso voglio ascoltare un
po' di chitarra, adesso un po' di tromba e così via.

Col tempo si impara che uno strumento di per se', non ha una sua
personalità; conta chi suona, non cosa suona.

Saluti.

Alessandro

Lorenzo

unread,
Apr 18, 2002, 5:38:41 PM4/18/02
to

Ho capito! Basta!
TI sei scordato il punto di partenza... uno che diceva che ad un concerto si
č spallato durante un assolo di basso. E secondo me la cosa piů normale č
che succeda col basso! Per i motivi che abbiamo detto.
I musicisti bravi o meno non c'entrano niente, c'entra solo quel particolare
musicista, e la statistica.
Visto che lo citano sotto, Wooten me lo sono ascoltato pure io (insieme ai
Flecktones, anche), e accidenti se lui travalica lo strumento! Ma purtroppo
in QUEL concerto di cui parlavamo non c'era Wooten.


Kére Roncalli

unread,
Apr 19, 2002, 4:22:24 AM4/19/02
to
Sara' che io forse ho una visione piu'
> "irrazionale" della musica e dell'arte in generale (amo molto Wagner e ed il
> surrealismo tanto per farvi capire...), comunque sia sono arrivato alla
> conclusione che piu' cercavo di farmi piacere il jazz e piu' la mia parte
> "romantica" (che e' la mia parte preponderante per cosi' dire) rifiutava
> questo tipo di musica.


Per come intendo io la musica, il jazz denota molte incoerenze ed
irrazionalità, beninteso, non nell'apprendimento ma
nell'esecuzione.(devi essere un grande esperto diciamo un mago che
sappia già il fatto suo con lo strumento, prima di potersi cimentare. in
questo c'è molta più razionalità)
Ma se hai notato ad un concerto jazz, spesso accade che i musicisti se
ne vadano ognuno i cavoli suoi, perdendo un pò di quella "sintonia
empatica" dell'insieme che tanto può piacere agli esecutori classici...
In quanto alla mortificazione della tua vena romantica...hai mai
ascoltato Ella Fitzgerald quando canta le ballads? (lascia perdere il
swing potrebbe farti venire il morbo di parkinson :o))...Ella è
paradisiaca,
nonchè ottimale sottofondo di seratine in compagnia ;o)...ascoltala, in
compagnia ovviamente...


> Ah un ultima cosa per finire, ho notato, sia fra i miei amici che fra i vari
> appassionati di musica jazz, c'e' un'altissima percentuale di gente
> appassionata di matematica, scienze, logica et similia...solo un caso?

io ho sempre avuto 4 ...

ciao,
kére

robertoc...@gmail.com

unread,
Apr 15, 2019, 5:23:36 AM4/15/19
to
Io invece credo che chi scrive così verso il jazz già di suo si condanna, ma si condanna dichiarando una ignoranza estrema...se qualcuno ti spiegasse che tutto puo essere jazz...anche Wagner..impazziresti..tutto si puo suonare in maniera jazz basta ovviamente conoscerne la struttura e poi al posto del tema principale si mprovvisa ...stop tutto qua ..sta nella tua intelligenza capirne la sfumatura...è ovvio che è piu comprensibile una canzonetta dalle tinte ben decise ...accordi minori maggiori ..facili da capire...ma quando arrivano le none le tredicseime ai ai ..basta ci si arrende...è come vedere un a realtà sempre a tinte piatte perchè di facile comprensione, il jazz invece è un quadro completo di tutte le sfumature della musica quindi tutto a colori o bianco e nero ma con tutte le sfumautre...forse cosi è piu chiaro ....Quindi dire io odio il jazz è gia fuori luogo per se stesso ...ascoltare Fresu puo essere uno schock per chi non ascolta jazz magari si inizia con qualcosa di piu romantico ..esiste di tutto ..ma di tutto

mariolachin...@gmail.com

unread,
Jun 2, 2020, 6:02:37 AM6/2/20
to
Odio il tuo pensiero

servizil...@gmail.com

unread,
Aug 12, 2020, 10:15:50 AM8/12/20
to
Il giorno domenica 7 aprile 2002 10:14:11 UTC+2, Gollum ha scritto:
> Premessa (a scanso di equivoci): NON sono un troll provocatore.
>
> Ebbene e' proprio vero: ODIO il jazz.
> Diciamo che, in generale, mi e' indigesta TUTTA la musica "nera" (non per
> motivi raziali of course, ma squisitamente di gusto musicale...) dal rap, al
> raggae, dal funky al blues; forse l'unico genere che riesco ad ascoltare con
> un minimo di godimento e' il soul che mi sembra il piu' "umano" e piu'
> vicino al mio gusto musicle. Comunque sia di tutti questi generi quello che
> detesto di piu' e' il jazz.
> "Problema tuo!", direte voi, e sicuramente non avete manco tutti i torti!!
> Ed allora perche' scrivo??
> Mah piu' che altro e' per cercare di CAPIRE cosa possa appassionare una
> persona al jazz, genere quest'ultimo che ritengo piu' arido di un codice
> legislativo. Ma in generale, secondo me, e' quasi tutta la musica nera ad
> essere molto arida poiche' la vedo basata molto piu' sul RITMO che sulla
> melodia e per me DEVE essere la melodia a carpire i sentimenti piu'
> profondi, il ritmo lo vedo piu' che altro come un divertissement, godibile
> quanto vi pare ma incapace di farmi provare quei brividi che mi dona ben
> altra musica, molto piu' melodica di quella nera...
> Io ci ho provato, aiutato anche da alcuni miei amici appassionati al genere,
> ad avvicinarmi al jazz, ma piu' ascoltavo CD, piu' assistevo ai concerti e
> piu' ne uscivo, in una parola, schifato, annoiato e disgustato.
> Quello che non sopporto del jazz e' che mi sembra un genere musicale
> assolutamente ESTERIORE, incapace cio' di toccare le corde piu' profonde
> dell'anima di una persona, una genere puramente TECNICO e meccanico insomma.
> Quello che ho sempre odiato nei concerti jazz e' vedere la gente che andava
> in estasi di fronte a 10 minuti di PALLOSISSIMO assolo di contrabbasso...ok
> non metto in dubbio la bravura e la perizia tecnica di certi musicisti, ma
> diamine la musica e' anche ARTE e non solo tecnica! (o almeno io la vedo
> cosi'...!!).
> Qualche annetto fa un mio amico mi fece assistere ad un concerto di due
> jazzisti che lui riteneva eccezionali (mi pare si chiamassero uno Fresu ed
> un altro Di Castri, o qualcosa di simile...) e mi disse che dopo questo
> concerto avrei cambiato opinione sul jazz...beh per me furono due ore di
> IMMENSA rottura di palle. Sara' che io forse ho una visione piu'
> "irrazionale" della musica e dell'arte in generale (amo molto Wagner e ed il
> surrealismo tanto per farvi capire...), comunque sia sono arrivato alla
> conclusione che piu' cercavo di farmi piacere il jazz e piu' la mia parte
> "romantica" (che e' la mia parte preponderante per cosi' dire) rifiutava
> questo tipo di musica.
> Ah un ultima cosa per finire, ho notato, sia fra i miei amici che fra i vari
> appassionati di musica jazz, c'e' un'altissima percentuale di gente
> appassionata di matematica, scienze, logica et similia...solo un caso?

Dopo 5 minuti di Jazz mi viene mal di testa e nausea.
Credo sia l'unico genere che non digerisco.
Non riesco ad immagazzinare le note, la melodia (che non esiste) e come vedere un film muto dove gli attori che parlano sono presi da balbuzie e crisi epilettiche. EHEHEHAHHCHEHHAHAHUEHEUHEU TAHAHTHAHTEHETEHT EHAHAHHAHAEAHHAHA DISHHHHH.
Ma non lo odio. semplicemente non fa per me.
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