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[resoconto] HERBIE HANCOCK

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Basstorius

unread,
Jul 24, 2001, 8:45:35 PM7/24/01
to
Salve a tutti,
sono appena tornato da un concerto di Herbie Hancock tenutosi in un paesino
del teramano chiamato Campli e voglio condividere con voi le mie
impressioni.
Appena arrivato vedo un mega-impianto di diffusione sonora della meyer-suond
in configurazione dolby-sorround, con casse di fronte, di lato e dietro la
piazza; un proiettore dietro il palco e una consolle da D.J. (???).
Dopo qualche minuto esce Herbie accompagnato dai seguenti musicisti: Terry
Lynn-amber alla batteria; Mattew Garrison al basso e contrabasso elettrico;
Wallace Roney alla tromba ed un tastierista e un d.j. dei quali non ricordo
il nome. Inizia il concerto e su un sottofondo di effetti speciali alla
"guerre stellari" provenienti da tutte le casse, tipo la presentazione del
THX nei cinema col dolby, Hancock inizia a "profetizzare" sul fatto che
siamo oramai nel nuovo millennio e che bisogna fare qualcosa di nuovo perché
troppo poco é stato fatto e che lui sarà il detentore dello scettro della
saggezza nel nuovo mondo della musica e che staserà proverà a darcene una
dimostrazione. Poi aggiunge che si scusa perché il proiettore dietro le sue
spalle collegato a 4 Macintosh del futuro che ancora si vedono sul mercato
non funzione per un problema di cablaggi, e già qui iniziamo a dubitare
della sua sicumera tecnologica.
Fatto sta che inizia il concerto e tutto quello che sentiamo é MERDA allo
stato puro, una commistione di hip-hop con un d.j. che scratchava sotto e
lui che improvvisava. Un vero peccato perché i singoli musicisti erano molto
validi e lo hanno dimostrato in molte occasioni se isolati dal contesto
sonoro. Il concerto va avanti con la gente che inizia a ballare sui ritmi
jungle che il nostro ci propone sui quali tenta una improvvisazione con una
tastiera sinth con i suoni più brutti mai uditi, ad un certo punto sembrava
un bambino nella stanza dei giocattoli, tutto preso a scoprire i suoni e a
sperimentare le varie manopoline del sinth con alla mano il manuale. Vi
lascio immaginare il risultato sonoro e artistico.
L'apice del concerto é stato quando ha attaccato a suonare le sue HIT da
discoteca che proponeva negli anni 80, al tema di Rock it ce ne siamo andati
disgustati cercando di uscire dalla marmaglia di persone ubriache che
ballavano per tutta la piazza convinte di stare ad ascoltare il vero jazz
fatto da un jazzista con le palle.
Finito, chiedo scusa se sono stato lungo e vi chiedo se sono io a non capire
o forse Herbie sta sbagliando qualcosa pensando di suonare la musica del
nuovo millennio e suonando invece la musica che suonava venti anni fa che
faceva ballare mia sorella in discoteca.

--

Byez & keep swingin'
bassto...@hotmail.com
I.C.Q. n°53094985

Renzo Ruggieri

unread,
Jul 25, 2001, 6:26:23 AM7/25/01
to
>Se sono io a non capire

>o forse Herbie sta sbagliando qualcosa pensando di suonare la musica del
>nuovo millennio e suonando invece la musica che suonava venti anni fa che
>faceva ballare mia sorella in discoteca.

Non ero al concerto e quindi non posso dare forza al tuo discorso.

Diciamo che bisogna apprezzare lo sforzo che un'artista compie nel creare
musica nuova.
Il problema è il "valore di questa musica" e gli obiettivi che con essa
vengono realizzati.
Mi spiego meglio: il "Bebop" era nuovo (con un progetto musicale e
stilistico sotto) e serviva inoltre ad un gruppo per raccontarsi.

Innanzitutto - se la musica è stata quella che hai detto - Hancock non ha
fatto musica nuova... di combinazioni di "loops" campionati di jungle e hip
hop ormai non se ne può più, oltre ad essere semplice da realizzare (quindi
né emozione e né impressione).

Ripeto: non ero al concerto e non posso approfondire ma...
una riflessione sul genio di Davis, che non era soltanto un grande
innovatore ma anche un leader straordinario (con lui Hancock ha toccato
punte altissime).

Ti consiglio (sicuramente l'avrai) "My Funny Valentine" di M.Davis (CBS -
1965) con un Hancock strepitoso.

Ciao Renzo Ruggieri


--
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via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG

Donato Masci

unread,
Jul 25, 2001, 7:57:54 AM7/25/01
to
> Finito, chiedo scusa se sono stato lungo e vi chiedo se sono io a non
capire
> o forse Herbie sta sbagliando qualcosa pensando di suonare la musica del
> nuovo millennio e suonando invece la musica che suonava venti anni fa che
> faceva ballare mia sorella in discoteca.

HH è un grande jazzista, ma non solo. Quelli che suonano acid jazz dicono
che lui (forse uno dei massimi esponenti del jazz) è stato uno dei geni
creatori dell'acid jazz... E' stato sempre un musicista con una punta verso
il nuovo ed è stato uno dei primi IMHO a riuscere a fare composizioni modali
a livelli altissimi (Mayden Voyage...); che poi non lo si capisca in alcune
circostanze, è vero. Non credo ad esempio che un disco come 1+1 con wayne
shorter sia molto fruibile. Come per altri aspetti non è assolutamente
fruibile il concerto che hai visto te. Io credo che si stia cerando
veramente un nuovo genere... o forse una nuova tendenza.
Non a caso anche John Scofield, altro noto jazzista, si è spinto sugli
stessi lidi. Forse l'errore che ha fatto HH è quello di prendere musicisti
come Garrison (che conosco molto bene...) che per me sono tecnicamente
assurdi, e musicalmente bravissimi, ma non sono abituati a suonare in un
contesto un po' meno jazzistico. Ad esempio Scofield al basso aveva Jessy
Murphy che faceva pochissimo, ma aveva un tiro...!
Non ho visto dal vivo HH in questo nuovo progetto, ma sono sicuro che ci
rivelerà delle sorprese. Come ha fatto con Chamaleon, etc etc... nuovi sound
nuovi fraseggi, nuovi modi di suonare e nuovi modi di sentire la musica.

Ma spesso c'è gente che definisce la produzione jazzistica di Davis fino a
bitches brew... (escluso)... e allora non si può parlare così forse... o
forse questo non è il posto giusto per parlarne.
Il fatto è che sicuramente i gusti sono gusti, e le parole sono parole. Non
è facile definire precisamente una musica particolare... sarei d'accordo con
chi dice che amandla, tutu, decoy non sono propriamente jazz e allo stesso
tempo con chi dice che lo sono. Sta di fatto che a me piacciono molto queste
sperimentazioni (anche perchè sono il mio genere musicale)... , ma non a
priori: infatti non sono molto attirato dalla produzione di Jonh Mc Laughlin
dopo la mahavishnu (troppo midi, troppo poco feeling)...

ciao

d.


Fabiuccio

unread,
Jul 25, 2001, 12:35:35 PM7/25/01
to
Illuminato dall'Essere, "Basstorius" <bassto...@hotmail.com> ha
scritto (news:9jl4is$12t$1...@pegasus.tiscalinet.it):
> Salve a tutti,
> sono appena tornato da un concerto di Herbie Hancock tenutosi in un
> paesino del teramano chiamato Campli e voglio condividere con voi le
> mie impressioni.[...]Hancock inizia a "profetizzare" sul fatto che siamo

> oramai nel nuovo millennio e che bisogna fare qualcosa di nuovo perché
> troppo poco é stato fatto e che lui sarà il detentore dello scettro della
> saggezza nel nuovo mondo della musica e che staserà proverà a darcene
> una dimostrazione. [...]

> Fatto sta che inizia il concerto e tutto quello che sentiamo é MERDA
> allo stato puro[...] Il concerto va avanti con la gente che

> inizia a ballare sui ritmi jungle che il nostro ci propone sui quali
> tenta una improvvisazione [...], ad un certo punto sembrava un bambino

> nella stanza dei giocattoli, tutto preso a scoprire i suoni e a
> sperimentare le varie manopoline del sinth con alla mano il manuale. Vi
> lascio immaginare il risultato sonoro e artistico.[...] ce ne siamo

> andati disgustati cercando di uscire dalla marmaglia di persone ubriache
> [...]convinte di stare ad ascoltare il vero jazz fatto da un jazzista
> con le palle.
>
> --
>
> Byez & keep swingin'
> bassto...@hotmail.com
> I.C.Q. n°53094985
>

Intenzione - Risultato = Trash (T. Labranca "Andy Warhol era un coatto"
1995)

Credo che molti degli aficionados di it.arti.trash, se lo sapessero si
mangerebbero i gomiti per non esser stati presenti.

--
"Perché alla fine del secolo scorso tutti se la spassavano con la Belle
Époque tra champagne e caviale e a me è toccato nascere alla fine di questo
secolo per soffrire tra i succhi di carota e le arpe celtiche della New
Age?" (T. Labranca in AAVV "Il fagiano Jonathan Livingston")
Home Page http://www.geocities.com/fabienstein

Ing. Riccardo Facchi

unread,
Jul 25, 2001, 12:34:53 PM7/25/01
to
Inanzitutto, occorre precisare che stiamo parlando di un grande musicista e uno dei più grandi pianisti jazz degli ultimi 40 anni, che ha fatto e continua a fare scuola e da punto di riferimento anche per tutti i pianisti delle nuove generazioni (indistintamente). Perciò bisognerebbe comunque osservare un po' più di prudenza quando si definisce m.... qualsiasi genere di sua proposta musicale, riuscita o sbagliata che sia, o risulti tale alle nostre orecchie. Con lo stesso metro e altrettanta faciloneria gratuita si era definita tale, la musica di "On the corner" di Miles Davis negli anni '70, o si potrebbe oggi ancora dire di tanto free jazz degli anni '60 di Albert Ayler, Cecil Taylor e compagnia bella.
La verità è che un artista spesso non suona precisamente per soddisfare le aspettative o i gusti del pubblico, ma mira appunto a creare qualcosa di nuovo (Something else sosteneva Ornette Coleman nel suo famoso disco d'esordio del 1958!), cercando di anticipare i tempi e fregandosene altamente delle suddette aspettative del pubblico. Questo è un discorso che vale ed è valso per tanti artisti del free e post free, ma anche, checchè se ne dica, per il Miles Davis post Bitches Brew, oggi ampiamente rivalutato. Occorre dunque fare tesoro  dell'esperienza passata, per non incappare in orrende e infamanti stroncature che potrebbero rivelarsi dei veri e propri boomerang. D'altronde Hancock, come Davis, non ha certo bisogni di suonare per "i soldi", poichè credo che la sua fama e il suo passato  gli abbiano già abbondantemente garantito un florido benessere economico.
Tutto questo non significa che magari il tuo ragionamento sulla musica ed il concerto che hai ascoltato non sia corretto, anzi. Non tutte le ciambelle (leggasi proposte innovative) escono col buco e, da come lo racconti, forse questo è proprio il caso nostro. Ti suggerisco solo di avere un atteggiamento meno rigido e più aperto e ad aspettare a tranciare giudizi così forti su un artista così grande. Tutto qua!
 
Riccardo
 

Basstorius

unread,
Jul 25, 2001, 10:33:18 AM7/25/01
to

"Donato Masci" <donat...@tiscalinet.it> wrote in message
news:9jmcca$9ji$1...@pegasus.tiscalinet.it...

> Non ho visto dal vivo HH in questo nuovo progetto, ma sono sicuro che ci
> rivelerà delle sorprese. Come ha fatto con Chamaleon, etc etc... nuovi
sound
> nuovi fraseggi, nuovi modi di suonare e nuovi modi di sentire la musica.
>

Ti assicuro che in quello che ha proposto Hancock al concerto che ho
ascoltato non c'era nulla di nuovo; ha tirato fuori la merda che faceva
venti anni fa spacciandola per musica del nuovo millennio. Quello che ho
notato inoltre era la sensazione di panico sul palco, senza alcuna
convinzione negli intenti, a volte molto goffo nel passare da una tastiera
all'altra senza contare le volte che si sono persi sui loop con
sovrapposizioni ritmiche che lasciavano molto a desiderare.

> Ma spesso c'è gente che definisce la produzione jazzistica di Davis fino a
> bitches brew... (escluso)... e allora non si può parlare così forse... o
> forse questo non è il posto giusto per parlarne.

Non capisco cosa vuoi dire. can you spell, please?

Basstorius

unread,
Jul 25, 2001, 10:36:52 AM7/25/01
to

"Renzo Ruggieri" <ren...@libero.it> wrote in message
news:001b01c114f4$247e0960$70b41597@pippo...

> Diciamo che bisogna apprezzare lo sforzo che un'artista compie nel creare
> musica nuova.
> Il problema è il "valore di questa musica" e gli obiettivi che con essa
> vengono realizzati.

Infatti il problema sta proprio in questo, un applauso allo sforzo artistico
innovatore, ma il risultato artistico é stato troppo deludente rispetto alla
aspettative.

> una riflessione sul genio di Davis, che non era soltanto un grande
> innovatore ma anche un leader straordinario (con lui Hancock ha toccato
> punte altissime).
>

Appunto perchè conosco l'Hancock dei tempi migliori che la mia delusione é
stata maggiore del previsto.

Elio

unread,
Jul 26, 2001, 5:32:02 AM7/26/01
to

"Basstorius" <bassto...@hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:9jl4is$12t$1...@pegasus.tiscalinet.it...

> Salve a tutti,
> sono appena tornato da un concerto di Herbie Hancock tenutosi in un
paesino
> del teramano chiamato Campli e voglio condividere con voi le mie
> impressioni.
> Appena arrivato vedo un mega-impianto di diffusione sonora della
meyer-suond
> in configurazione dolby-sorround, con casse di fronte, di lato e dietro la
> piazza; un proiettore dietro il palco e una consolle da D.J. (???).
> Dopo qualche minuto esce Herbie accompagnato dai seguenti musicisti: Terry
(cut)

>Poi aggiunge che si scusa perché il proiettore dietro le sue
> spalle collegato a 4 Macintosh del futuro che ancora si vedono sul mercato
> non funzione per un problema di cablaggi, e già qui iniziamo a dubitare
> della sua sicumera tecnologica.

L'ho visto ieri qui a Napoli e condivido ciò che sostieni.
Mi sono particolarmente scoraggiato all'inizio: uno schermo con screensavers
in perenne loop per tutta la durata del concerto ed un intro quasi
totalmente composto da effetti sonori, poi Hancock si alza dal piano e
profetizza. Meglio successivamente, quando ho potuto seguire il concerto
intento all'ascolto ed all'osservazione dei singoli, più che per la proposta
musicale. Non nascondo di aver dovuto fare i conti con qualche sbadiglio in
certe fasi.......
I musicisti che lo accompagnano sono bravi, non ho visto di buon occhio,
però, la presenza del dj (abbastanza anacronistico) e dell'altro tastierista
(che pessima scelta l'utilizzo di quel delay desincronizzato su Cantaloupe
Island!!!!!) che tutto sommato s'è rivelata inutile.

> Fatto sta che inizia il concerto e tutto quello che sentiamo é MERDA allo
> stato puro, una commistione di hip-hop con un d.j. che scratchava sotto e
> lui che improvvisava.

Beh, in effetti non mi sentirei di definire jazz quello che s'è ascoltato
ieri, m'è sembrato più proiettato sul versante rock avanguardistico, almeno
nelle intenzioni. Comunque, anche in quest'ambito nulla di particolarmente
eclatante.

>Il concerto va avanti con la gente che inizia a ballare sui ritmi
> jungle che il nostro ci propone sui quali tenta una improvvisazione con
una
> tastiera sinth con i suoni più brutti mai uditi, ad un certo punto
sembrava
> un bambino nella stanza dei giocattoli, tutto preso a scoprire i suoni e a
> sperimentare le varie manopoline del sinth con alla mano il manuale.

Sì, ma quando si sposta al piano e si lascia andare, è sempre un piacere
ascoltarlo.

>Vi
> lascio immaginare il risultato sonoro e artistico.
> L'apice del concerto é stato quando ha attaccato a suonare le sue HIT da
> discoteca che proponeva negli anni 80, al tema di Rock it ce ne siamo
andati
> disgustati cercando di uscire dalla marmaglia di persone ubriache che
> ballavano per tutta la piazza convinte di stare ad ascoltare il vero jazz
> fatto da un jazzista con le palle.

ROTFL!!!

> Finito, chiedo scusa se sono stato lungo e vi chiedo se sono io a non
capire
> o forse Herbie sta sbagliando qualcosa pensando di suonare la musica del
> nuovo millennio e suonando invece la musica che suonava venti anni fa che
> faceva ballare mia sorella in discoteca.

> Byez & keep swingin'

Ciao,
F.


Basstorius

unread,
Jul 26, 2001, 9:16:20 AM7/26/01
to
Condivido tutto quello che dici.
Il tuo post mi conforta, vuol dire che non é stata solo una mia impressione.

Emanuele Passerini

unread,
Jul 26, 2001, 6:00:58 PM7/26/01
to

"Donato Masci" <donat...@tiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
news:9jmcca$9ji$1...@pegasus.tiscalinet.it...

> creatori dell'acid jazz... E' stato sempre un musicista con una punta
verso
> il nuovo ed č stato uno dei primi IMHO a riuscere a fare composizioni

modali
> a livelli altissimi (Mayden Voyage...)


Ahehm.... scusa.
Ma "Kind of Blue" di Miles Davis e tutto il magnifico jazz modale di
Coltrane dove li mettiamo? Non credo che Hancock sia stato uno dei primi...
:-))

--


Emanuele Passerini

ema.pa...@libero.it
ema.pa...@inwind.it (max 15 MB tot)
ICQ 34957310
__________________________

Visita il sito su Keith Jarrett:
http://digilander.iol.it/keithjarrett

sallustio

unread,
Jul 27, 2001, 12:25:46 PM7/27/01
to
On Wed, 25 Jul 2001 13:57:54 +0200, "Donato Masci"
<donat...@tiscalinet.it> in message
<9jmcca$9ji$1...@pegasus.tiscalinet.it> wrote:

>E' stato sempre un musicista con una punta verso
>il nuovo ed è stato uno dei primi IMHO a riuscere a fare composizioni modali
>a livelli altissimi (Mayden Voyage...);

Scusa di che anno è "Mayden Voyage"?
--
SVBEEQV Sallustio
Disco del mese:
Kenny Dorham, "Una Mas" Blue Note 94061 (con Joe Henderson)

SV

unread,
Jul 28, 2001, 1:20:03 AM7/28/01
to

>Scusa di che anno è "Mayden Voyage"?
>--
Anni 60, forse seconda metà.
Un classico della Blue Note era. Da ascoltare possibilmente assieme a
"Speak No Evil" di Shorter, Mode for Joe di Joe henderson e Stick Up
di Bobby Hutcherson, mettetici pure Unity di Larry Young, WoodY Shaw,
Henderson e Elvin Jones.
Se proprio insistete accoppiateci pure SOLID di Grant Green
e The Real Mc Coy e avrete molto del meglio del catalogo Blue Note,
del jazz degli anni 60 fra tradizione e avanguardia e del jazz di
tutti i tempi.

SV

sallustio

unread,
Jul 28, 2001, 5:06:00 AM7/28/01
to
On Sat, 28 Jul 2001 05:20:03 GMT, redre...@iol.it (SV) in message
<3b639c30...@news.iol.it> wrote:

>Se proprio insistete accoppiateci pure SOLID di Grant Green
>e The Real Mc Coy e avrete molto del meglio del catalogo Blue Note,
>del jazz degli anni 60 fra tradizione e avanguardia e del jazz di
>tutti i tempi.

The real McCoy è un grande album, come tutti i blue note anni sessanta
del resto :-)) !!!!

>SV

Piacere di sentirla ancora, Salutoni, Sallustio

Donato Masci

unread,
Jul 28, 2001, 6:36:38 AM7/28/01
to

Emanuele Passerini <ema.pa...@libero.it> wrote in message
9jq3v3$ujnv$1...@ID-16010.news.dfncis.de...

>
> "Donato Masci" <donat...@tiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
> news:9jmcca$9ji$1...@pegasus.tiscalinet.it...
> > creatori dell'acid jazz... E' stato sempre un musicista con una punta
> verso
> > il nuovo ed è stato uno dei primi IMHO a riuscere a fare composizioni

> modali
> > a livelli altissimi (Mayden Voyage...)
>
>
> Ahehm.... scusa.
> Ma "Kind of Blue" di Miles Davis e tutto il magnifico jazz modale di
> Coltrane dove li mettiamo? Non credo che Hancock sia stato uno dei
primi...
> :-))

Ed infatti ho detto che è stato uno dei primi e non il primo... poi non
dimentichiamoci che mayden voyage è del 65... mica tanto più in là... per
poi non dire che tolto kind of blue e il grande coltrane, si potrebbero fare
delle critiche a bitches brew di cui sinceramente non riesco ad apprezzare
tutti gli approcci modali... diciamo che l'idea è ottima ma il risultato
ancora "sperimentale"... no? Quello che volevo dire è che HH ha cominciato a
padroneggiare subito quest'approccio armonico... estremamente moderno. E
secondo me (ma non solo ovviamente) è uno dei massimi esponenti del jazz
modale.

CIAO

d.


alex

unread,
Jul 28, 2001, 2:35:02 PM7/28/01
to

Io ho visto il concerto a Bassano e devo dire
che per me č stato di alto livello, sia musicalmente
che tecnicamente.
Intanto un concerto in Dolby surround non l'avevo mai veduto
e poi mi č piaciuto il fatto che abbia continuato la sperimantazione
di Miles Davis con il suo splendido Do-Bop. Ricordate?
Accolto dalla critica come una porcheria di fine secolo č stato
fortemente rivalutato!!!
Le sperimentazioni del jazz non possono e non devono essere
giudicate subito, ma l'esperienza insegna che devono essere
digerite e riascoltate piů volte.
Vi invito alla prudenza o vi macchiate di qualunquismo!

ciao Ale


Barbara Bachini

unread,
Aug 1, 2001, 1:23:43 PM8/1/01
to
ciao
Basstorius <bassto...@hotmail.com> wrote in message
9jn32l$hoi$2...@lacerta.tiscalinet.it...

oreste.p...@gmail.com

unread,
Sep 16, 2018, 6:09:04 AM9/16/18
to
caro Lei che non ha il coraggio di un nome e cognome ,di musica non capisci niente perche' s non conosci il motivo della musica di HH vuol dire che sei un girantolone di piazze che fa poco piu' che pena,
ASINO MUSICALE nemmeno te lo spiego perche' sei un asino tanto lo sanno in famiglia

ipof...@gmail.com

unread,
Sep 21, 2018, 6:31:07 AM9/21/18
to
Il giorno domenica 16 settembre 2018 12:09:04 UTC+2, oreste.p...@gmail.com ha scritto:
> caro Lei che non ha il coraggio di un nome e cognome ,(…)


Hai risposto a un messaggio di diciassette anni fa.

SevenOfNine

unread,
Jan 12, 2019, 12:07:08 PM1/12/19
to
Come ai vecchi tempi. Ancora tutti amici qui su Usenet :-D

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