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Perché tanti musicisti ebrei?

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Bruno de Giusti

unread,
Jul 12, 2000, 3:00:00 AM7/12/00
to

Quali sono i motivi per cui, da Mendelssohn in poi (per citare un
personaggio di spicco), molti compositori (in genere più della media
della popolazione ebraica mondiale) e la maggior parte dei più grandi
esecutori erano e sono ebrei? Cito solo i più evidenti:

Bruch, Gershwin
Fisher, Rubinstein, Horowitz, Perlmann, Rostropovich, Oistrakh,
Menuhin, Ashkenazy

--
_______________
Bruno de Giusti

http://www.bruno-de-giusti.net/bach_uk.htm
http://www.bruno-de-giusti.net


Sent via Deja.com http://www.deja.com/
Before you buy.

Luca Logi

unread,
Jul 13, 2000, 3:00:00 AM7/13/00
to
Bruno de Giusti <b...@bruno-de-giusti.net> wrote:

> Quali sono i motivi per cui, da Mendelssohn in poi (per citare un
> personaggio di spicco), molti compositori (in genere più della media
> della popolazione ebraica mondiale) e la maggior parte dei più grandi
> esecutori erano e sono ebrei? Cito solo i più evidenti:

Senza pretesa di indovinare posso provare ad inventarmi qualche motivo.

Uno, si tratta di un fenomeno con una "retroazione": se ci sono tanti
musicisti in famiglia o in un determinato ambiente si incoraggiano i
giovani a studiare musica e si da' loro l'esempio, per cui si creano
condizioni favorevoli per ulteriori nuovi musicisti.

Due, nella cultura ebraica la figura dell'insegnante e' molto rispettata
e lo studio e' un valore. Tutt'e due considerazioni che favoriscono lo
studio della musica.

A conferma dell'importanza della tradizione sta l'osservazione che gli
ebrei tendono preferibilmente a studiare alcuni strumenti: pianoforte,
violino, violoncello, trascurandone altri che non fanno parte della loro
tradizione - la Israel Philarmonic Orchestra non ha nessun problema per
le file degli archi, ma ha difficolta' a completare le sezioni degli
ottoni per mancanza di personale disponibile e spesso si devono affidare
a strumentisti stranieri.

Ho poi l'impressione che sino a relativamente poco tempo, in ambienti
dove l'antisemitismo se pure non dichiarato era comunque strisciante
(sto pensando per esempio alla Russia sia zarista che sovietica), la
musica fosse una maniera generalmente accettata per gli ebrei di
emergere in senso sociale - un po' come lo sport per gli afroamericani.


--------------------------------------------------------
Luca Logi - Firenze - Italy e-mail: ll...@dada.it
Home page: http://www.angelfire.com/ar/archivarius
(musicologia pratica)

BERNARDO PAOLI

unread,
Jul 13, 2000, 3:00:00 AM7/13/00
to

Luca Logi <ll...@dada.it> wrote in message
2000071300...@dadovago3180.dada.it...

> Ho poi l'impressione che sino a relativamente poco tempo, in ambienti
> dove l'antisemitismo se pure non dichiarato era comunque strisciante
> (sto pensando per esempio alla Russia sia zarista che sovietica), la
> musica fosse una maniera generalmente accettata per gli ebrei di
> emergere in senso sociale

Luca, per quanto possa parere incredibile, in Russia e' ancora cosi'. La
Russia e' un paese fortemente antisemita. Si accusano gli ebrei di cose
incredibili, di essere tutti ladri, di essere responsabili della Rivoluzione
d'Ottobre (!), di essere gli assassini dello zar (!!!!). Questa convinzione
alligna non solo nel popolino ma anche tra le persone di cultura. E' uno dei
piu' frequenti temi di scontro tra me ed i miei amici russi.

Ciao,
Bernardo

Paolo Borgonovo

unread,
Jul 13, 2000, 3:00:00 AM7/13/00
to
Mi piace ricordare che Wagner (!) affido' la direzione del Parsifal ad
Hermann Levi, e dico LEVI.

--


----------------------------

- Paolo -

Luca Logi <ll...@dada.it> wrote in message

news:2000071300...@dadovago3180.dada.it...


> Bruno de Giusti <b...@bruno-de-giusti.net> wrote:
>
> > Quali sono i motivi per cui, da Mendelssohn in poi (per citare un
> > personaggio di spicco), molti compositori (in genere più della media
> > della popolazione ebraica mondiale) e la maggior parte dei più grandi
> > esecutori erano e sono ebrei? Cito solo i più evidenti:
>
> Senza pretesa di indovinare posso provare ad inventarmi qualche motivo.
>
> Uno, si tratta di un fenomeno con una "retroazione": se ci sono tanti
> musicisti in famiglia o in un determinato ambiente si incoraggiano i
> giovani a studiare musica e si da' loro l'esempio, per cui si creano
> condizioni favorevoli per ulteriori nuovi musicisti.
>
> Due, nella cultura ebraica la figura dell'insegnante e' molto rispettata
> e lo studio e' un valore. Tutt'e due considerazioni che favoriscono lo
> studio della musica.
>
> A conferma dell'importanza della tradizione sta l'osservazione che gli
> ebrei tendono preferibilmente a studiare alcuni strumenti: pianoforte,
> violino, violoncello, trascurandone altri che non fanno parte della loro
> tradizione - la Israel Philarmonic Orchestra non ha nessun problema per
> le file degli archi, ma ha difficolta' a completare le sezioni degli
> ottoni per mancanza di personale disponibile e spesso si devono affidare
> a strumentisti stranieri.
>

> Ho poi l'impressione che sino a relativamente poco tempo, in ambienti
> dove l'antisemitismo se pure non dichiarato era comunque strisciante
> (sto pensando per esempio alla Russia sia zarista che sovietica), la
> musica fosse una maniera generalmente accettata per gli ebrei di

enrico guida

unread,
Jul 13, 2000, 3:00:00 AM7/13/00
to
In article <8kifgp$vgl$1...@nnrp1.deja.com>,

Bruno de Giusti <b...@bruno-de-giusti.net> wrote:
>
>
> Quali sono i motivi per cui, da Mendelssohn in poi (per citare un
> personaggio di spicco), molti compositori (in genere più della media
> della popolazione ebraica mondiale) e la maggior parte dei più grandi
> esecutori erano e sono ebrei? Cito solo i più evidenti:
>
> Bruch, Gershwin
> Fisher, Rubinstein, Horowitz, Perlmann, Rostropovich, Oistrakh,
> Menuhin, Ashkenazy
>
In uno dei saggi contenuti in "Dal mio tempo", Gombrich contesta
apertamente l'idea che la categoria "ebraica" sia in positivo che in
negativo, possa essere significativa nella comprensione del percorso
degli artisti. Gombrich anzi pensa che, anche in positivo, sia una
delle categorie lasciate in eredità dal nazismo. Tra i personaggi che
cita per dimostrare la sua tesi c'è anche Mendelssohn, che della
cultura ebraica doveva risentire ben poco, visto che era ferventemente
cristiano.
E' un saggio veramente da leggere perché spazza via in un soffio
tonnellate di idee che ormai siamo abituati a dare per scontate.

enricoguida
sieg...@libero.it

Tito Ceccherini

unread,
Jul 13, 2000, 3:00:00 AM7/13/00
to
"Paolo Borgonovo" <paolobo...@allegroassai.com> ha scritto:

>Mi piace ricordare che Wagner (!) affido' la direzione del Parsifal ad
>Hermann Levi, e dico LEVI.

e dico... PARSIFAL!!!
Ciao,

Tito

Cesare Simonetti

unread,
Jul 13, 2000, 3:00:00 AM7/13/00
to
On Wed, 12 Jul 2000 19:05:11 GMT, Bruno de Giusti
<b...@bruno-de-giusti.net> wrote:

>
>
> Quali sono i motivi per cui, da Mendelssohn in poi (per citare un
>personaggio di spicco), molti compositori (in genere più della media
>della popolazione ebraica mondiale) e la maggior parte dei più grandi
>esecutori erano e sono ebrei? Cito solo i più evidenti:

Forse per lo stesso motivo per cui negli USA ( che detengono di gran
lunga il maggior numero di Premi Nobel ) questi sono per l'80% vinti
da ebrei, che rappresentano circa il 12% della popolazione nord
americana.

CEsare Simonetti
GENOVA PROFONDA

Johannes Wentu

unread,
Jul 13, 2000, 3:00:00 AM7/13/00
to
On Wed, 12 Jul 2000 19:05:11 GMT, Bruno de Giusti
<b...@bruno-de-giusti.net> wrote:

>
>
> Quali sono i motivi per cui, da Mendelssohn in poi (per citare un
>personaggio di spicco), molti compositori (in genere più della media
>della popolazione ebraica mondiale) e la maggior parte dei più grandi
>esecutori erano e sono ebrei? Cito solo i più evidenti:
>

direi che è di gran lunga superiore la percentuale di ottimi esecutori
ebrei rispetto a quello di ottimi compositori ebrei.... e con ebreo
vorrei sottolineare il fatto di essere davvero ebreo e non una vaga
discendenza...

ciao

Wentu
Toglietemi tutto,
ma non il mio Brahms

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