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Da Michelangeli a Lang Lang

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rossigi...@gmail.com

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Jun 30, 2015, 4:20:18 PM6/30/15
to
http://www.ilsussidiario.net/News/Cinema-Televisione-e-Media/2015/6/30/Lang-Lang-Concerto-all-Arcimboldi-di-Milano-l-ultima-tappa-del-grande-pianista-cinese-30-giugno-2015-/621140/

Ho appena scoperto che Lang Lang è il grande pianista ospite di Expo.
Ovviamente io non ho nulla contro questo ragazzo che sicuramente è uno dei più bravi pianisti della sua generazione. Però noi abbiamo un passato, e Michelangeli (con la sua scuola) rimane ancora insuperato.

Sarebbe stato il caso quindi di fare esibire un pianista della scuola di Michelangeli, cioè che si ispira a lui, al suo modo di interpretare i grandi compositori. QUindi non capisco per quale preciso motivo si stia insistendo su Lang Lang e tanti altri come lui.
A meno che (e forse qui bisogna approfondire il discorso) siano pochi gli italiani che hanno capito IN CHE SENSO Michelangeli è stato uno dei piu grandi pianisti di ogni epoca.

Questo spiegherebbe anche perché i giudici gli sequestrarono i pianoforti. CIoè quei giudici non avevano ben capito IN CHE SENSO Michelangeli era un prodigio, qualcosa di unico. Potevano evitare di sequestrargli i pianoforti quindi e magari dargli altro genere di pena, magari gli imponevano di dover pagare un debito. Michelangeli avrebbe sicuramente guadagnato soldi negli anni a venire, e quindi poteva senza problemi pagare il debito.
Invece preferirono togliergli i pianoforti.

Come si nota, non è detto che andando avanti nel futuro si vada a progredire. In questo caso abbiamo avuto un sicuro regresso.
Ma vorrei essere più chiaro.
E' ovvio che di Michelangeli ne nasce uno nella storia ed è difficile avere dei cloni. Però c'è una SCUOLA di interpreti che a lui si ispira. E qui non si capisce perché noi qui in Italia dobbiamo importare la tradizione a cui si ispira Lang.
Ma questo fatto non è una novità.
Infatti al Senato chiamarono Allevi a dirigere la sua musica.
Quindi è evidente che chi dirige queste manifestazioni non è all'altezza del compito perché non conosce bene il nostro presente e passato musicale.
Se a questo poi aggiungiamo il fatto che pure la maggioranza di coloro che ascoltano ne capiscono poco, ecco spiegato il tutto.



luzy reloaded

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Jul 1, 2015, 3:16:05 AM7/1/15
to
Il giorno martedì 30 giugno 2015 22:20:18 UTC+2, rossigi...@gmail.com ha scritto:
> http://www.ilsussidiario.net/News/Cinema-Televisione-e-Media/2015/6/30/Lang-Lang-Concerto-all-Arcimboldi-di-Milano-l-ultima-tappa-del-grande-pianista-cinese-30-giugno-2015-/621140/
>
> Ho appena scoperto che Lang Lang è il grande pianista ospite di Expo.


Ma non sei tu l'esperto di economia mondiale? Le due cose che nomini (pianista +manifestazione) sono entrambi eccellenti mezzi per muovere fiumi di denaro. Tutto finisce lì. L'arte pianistica è un'altra cosa. Non serve neanche scomodare i più grandi pianisti della storia...

La Rai deve pagare pegno e quindi stare al gioco infame. La pagliacciata è simile a quella che anni fa vide Allevi al centro dell'attenzione mediatica, poi abbandonato al suo destino, fatto a pezzi da ogni genere di intervento critico.

Con Allevi Radio3 si salvò ergendosi a difesa del pianismo classico, dunque lavandosene le mani. Con LL si sono trovati tutti ingabbiati alla grande: arriva il cinese che vanta un repertorio classicissimo e quindi anche la brava Radio3 ingoierà il rospo (è un modo di dire).

Ora, se questo fosse un paese un poco meno intriso di razzismo culturale, anche per rispetto umano al povero Allevi che ha avuto tutto il diritto di fare la sua "musichetta", dovremmo a presto vedere pubblicato un altro pamphlet con oggetto il pianismo di Lang Lang, che come ho già scritto in altre occasioni, nasce con Tom&Jerry e là rimane.

Erg Frast_lab

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Jul 1, 2015, 3:45:59 AM7/1/15
to
"luzy reloaded" <pan2...@gmail.com> ha scritto nel messaggio

>.....che come ho già scritto in altre occasioni, nasce con Tom&Jerry e là
>rimane.


Altro suggestivo articolo:
http://archiviostorico.corriere.it/2009/ottobre/15/Lite_sul_festival_Benedetti_Michelangeli_co_9_091015067.shtml

EF



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Erg Frast_lab

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Jul 1, 2015, 3:52:46 AM7/1/15
to

Dimenticavo questo, altrettanto suggestivo:

---------------------------------------------
Lang Lang
Quando il vero talento diventa spettacolo
di Fabrizio Festa

Tra le leggende che oramai circolano su di lui, ce n'è una che potrebbe
avere una conseguenza
imprevista. Pare che Lang Lang, come tutti i bambini, amasse i cartoni
animati. Tom e Jerry, si sa, sono un classico, e che nei cartoon la musica
sia protagonista è un fatto acclarato. Ecco, dunque, che Tom suona il
pianoforte e suona Liszt: la Seconda delle Rapsodie ungheresi. Lang Lang,
che pare all'epoca avesse solo due anni (in altre versioni, tre), ne resta
affascinato. Il resto è storia nota. La conseguenza imprevedibile è che
anche Lang Lang potrebbe finire nel mondo dei cartoni: sembrerebbe infatti
che si stia già realizzando una serie in cui il pianista cinese sarà
protagonista. Una vicenda in linea, del resto, con quella trasformazione dei
cartoon che li ha visti diventare un fenomeno culturale di massa, ampiamente
slegato dall'universo infantile; basti pensare che nella serie dei Simpson
le star del cinema e della musica, classica inclusa, fanno a gara per
esservi effigiate... Insomma, per Lang Lang il pianoforte non è il sacro
recinto entro il quale chiudere le sue potenzialità d'artista, né tantomeno
l'altare su cui sacrificare una vita d'asceta. Anzi, è chiaro che la sua
concezione del pianismo rimanda a un'idea spettacolare della performance
musicale, già cara (persino nelle buffonate) a Mozart, e poi passata
(con le dovute trasformazioni), attraverso i Clementi, i Thalberg e il già
citato Liszt, nei pianisti del Novecento. Horowitz e Rubinstein, tanto per
citare i due più noti. Poi, il modello assoluto, il più imitato: Keith
Jarrett, buono per la classica, per il jazz e con quel tanto di new age che
fa vendere dischi.

Che Lang Lang abbia osservato con cura la lunga schiera dei pianisti
espressivi (o, per i detrattori, scalmanati) non v'è dubbio alcuno; che da
questi abbia anche preso non solo l'attitudine a sapersi gestire ma anche
quell'onnivora attenzione verso il vecchio e il nuovo è un fatto altrettanto
evidente. D'altronde già Liszt e Chopin avevano i loro sponsor, e che
finalmente la Steinway si sia decisa a dedicare uno dei suoi pianoforti a un
pianista, a Lang Lang appunto, ci sembra solo il dovuto risarcimento alle
schiere di pianisti che della casa americana hanno fatto la fortuna. Sarebbe
quindi veramente riduttivo considerare il pianismo di Lang Lang solo come l'espressione
di una modesta e chiassosa contemporaneità, lontana dai fasti ascetici dei
Benedetti-Michelangeli. Al contrario, il pianista cinese fa parte del
mainstream della tastiera. Benedetti-Michelangeli e Bill Evans erano l'eccezione,
non la regola. Miles Davis commercializzava le sue T-shirt esattamente come
Lang Lang fa con le sue giacche.
Che quindi alla fine lo si ritrovi a ricevere il Crystal Award dalla Schwab
Foundation per le attività socialmente utili, proprio sul palcoscenico del
World Economic Forum, a Davos lo scorso 27 gennaio, è solo nell'ordine
"naturale" di queste vicende. Il suo modo d'intendere il mestiere d'artista
non è che un aggiornamento, dovremmo dire un upgrade, di quanto hanno fatto
la maggior parte dei suoi predecessori (inclusi quelli santificati, come
Beethoven e Verdi).

Lang Lang ha scelto Twitter (ma non Facebook), e qualcuno ha creato un Lang
Lang Theme per gli utenti di iGoogle. Su YouTube i suoi video non si contano
(oltre 526.000 a una prima ricerca, contro i poco più di 2500 di Jarrett),
mentre sfogliando il calendario dei suoi impegni par proprio di tracciare un
percorso ideale, che unisce tutte le maggiori sale da concerto del mondo.
Insomma, Lang Lang è un nostro contemporaneo, che usa il talento senza
ipocrisia. Un talento vero, non presunto. Un talento solido e del quale
nessuno dubita, piaccia o non piaccia il suo modo di esprimerlo.



http://www.sistemamusica.it/2010/maggio/12.htm

placebo987

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Jul 1, 2015, 7:54:53 AM7/1/15
to
Questo post mi e'piaciuto in linea generale, quindi mi attacco qui.

Tempo fa, al primo ascolto di Lang Lang, ho espresso tutto il mio sdegno per le smorfie con le quali accompagnava le sue esibizioni.

Nel concerto in diretta di ieri sera su RAI5 ho notato con piacere che le smorfie sono quasi scomparse, a parte un po' di torcicollo (ma nessuno vuole che il pianista resti impassibile come un baccala').

Cio' mi ha permesso di seguire il concerto senza la forte antipatia della prima volta. Il ragazzo (ormai trentaduenne, se ho capito bene)non e' male e nella successiva intervista si e' dimostrato piuttosto gradevole e sensato. Direi che Erg Frast/Fabrizio Festa hanno fatto considerazioni che condivido (a parte le citazioni di Keith Jarrett, che per me non e' suscettibile di paragoni).

Termino con una (bonaria)curiosita'. Non so quanti abbiano notato che l'interprete ha trasformato Glenn Gould in una specie di "ai tempi d'oro del pianismo". Lang stava citando una sfilza di pianisti del passato, tra i quali Gould, che l'interprete evidentemente non aveva mai sentito nominare, per cui ha capito Gold e si e' arrangiato. Ha tutta la mia comprensione: la traduzione simultanea di un cinese che parla inglese e' davvero un mestieraccio!

Ciao.
Placebo987

rossigi...@gmail.com

unread,
Jul 1, 2015, 9:59:32 AM7/1/15
to
Il giorno mercoledì 1 luglio 2015 09:16:05 UTC+2, luzy reloaded ha scritto:
> Il giorno martedì 30 giugno 2015 22:20:18 UTC+2, rossigi...@gmail.com ha scritto:
> > http://www.ilsussidiario.net/News/Cinema-Televisione-e-Media/2015/6/30/Lang-Lang-Concerto-all-Arcimboldi-di-Milano-l-ultima-tappa-del-grande-pianista-cinese-30-giugno-2015-/621140/
> >
> > Ho appena scoperto che Lang Lang è il grande pianista ospite di Expo.
>
>
>Le due cose che nomini (pianista +manifestazione) sono entrambi eccellenti >mezzi per muovere fiumi di denaro. Tutto finisce lì. L'arte pianistica è >un'altra cosa.
>
>

Questa potrebbe essere una spiegazione. Cioè Lang si presta chiedendo il compenso giusto, va sempre, arriva, non fa problemi ecc ecc.
Quindi chi organizza non sceglie davvero il più bravo ma quello che più si presta, quello che poi arriva, quello che poi suona il repertorio su richiesta che attira più pubblico, quello che chiede un compenso non elevato, quello che non fa perdere tempo col pianoforte ecc ecc.
Ma nel frattempo il pubblico da casa si convince che Lang è il migliore. Ed è questo l'effetto collaterale di certe scelte.

luzy reloaded

unread,
Jul 1, 2015, 10:03:58 AM7/1/15
to
Il giorno mercoledì 1 luglio 2015 13:54:53 UTC+2, placebo987 ha scritto:
ha capito Gold e si e' arrangiato. Ha tutta la mia comprensione: la traduzione simultanea di un cinese che parla inglese e' davvero un mestieraccio!
>
> Ciao.
> Placebo987



Non volermene ma stai prendendo una sonora cantonata. Qui non si tratta di smorfie o abito, si tratta semmai di distinguere tra pirotecnica e tecnica trascendentale. Di pirotecnici era pieno l'ottocento di Liszt, ma Liszt e pochi altri erano dei trascendentali. Dotato di virtuosismo trascendentale era anche il giovane Michelangeli.

Così si spiega l'esclamazione di Cortot "E' nato un nuovo Liszt". Rattalino, dal canto suo, prende un granchio (non ho tempo per star qui a spiegare, guardatevi il video della RSI) perché deve far quadrare la sua teoria secondo la quale ABM era fuori dal suo tempo, vittima di una formazione pianistica nazionalistica ovvero pre-fascista (italiana).

luzy reloaded

unread,
Jul 1, 2015, 10:15:01 AM7/1/15
to
Il giorno mercoledì 1 luglio 2015 15:59:32 UTC+2, rossigi...@gmail.com ha scritto:

> Ma nel frattempo il pubblico da casa si convince che Lang è il migliore. Ed è questo l'effetto collaterale di certe scelte.


Il pubblico a casa non è quello che paga per andare a vederlo o per comprare i suoi dischi. Il 70% di ascoltatori di Radio3 direi che stroncano LL senza mezzi termini.

Il pubblico a casa subisce solo fino a quando non si sente veramente preso per il naso. A quel punto comincia a reagire. E' successo con Allevi e sta già succedendo con Lang Lang.

rossigi...@gmail.com

unread,
Jul 1, 2015, 4:01:02 PM7/1/15
to
Il giorno mercoledì 1 luglio 2015 16:15:01 UTC+2, luzy reloaded ha scritto:
> Il giorno mercoledì 1 luglio 2015 15:59:32 UTC+2, rossigi...@gmail.com ha scritto:
>
> > Ma nel frattempo il pubblico da casa si convince che Lang è il migliore. Ed è questo l'effetto collaterale di certe scelte.
>
>
> Il pubblico a casa non è quello che paga per andare a vederlo o per comprare >i suoi dischi. Il 70% di ascoltatori di Radio3 direi che stroncano LL senza >mezzi termini.
>
>
Questo mi sembra ovvio.
>
>Il pubblico a casa subisce solo fino a quando non si sente veramente preso per >il naso. A quel punto comincia a reagire. E' successo con Allevi e sta già >succedendo con Lang Lang.
>
>
A mio parere il problema è che i giovani possano attaccarsi a Lang, vederlo come un idolo. E poi ce ne vorrà per fare capire (a chi di loro intraprende lo studio serio del piano in conservatorio) che i grandi pianisti sono stati e sono ben altri.
Cmq sul fatto che giornali e tv in Italia purtroppo sono diseducativi è risaputo e non stiamo scoprendo nulla.
Ed è qui che la scuola deve intervenire con forza.
Oggi la scuola non è l'unica agenzia formativa. Oltre alla famiglia ci sono oggi anche questi mass media così pervasivi. E spesso la scuola deve ri-educare i ragazzi.





rossigi...@gmail.com

unread,
Jul 1, 2015, 4:16:24 PM7/1/15
to
Il giorno mercoledì 1 luglio 2015 16:03:58 UTC+2, luzy reloaded ha scritto:
> Il giorno mercoledì 1 luglio 2015 13:54:53 UTC+2, placebo987 ha scritto:
> ha capito Gold e si e' arrangiato. Ha tutta la mia comprensione: la traduzione simultanea di un cinese che parla inglese e' davvero un mestieraccio!
> >
> > Ciao.
> > Placebo987
>
>
>
> Non volermene ma stai prendendo una sonora cantonata.
>
>

Se leggi di nuovo noti che non ha preso nessuna cantonata. Ha semplicemente detto che Lang è un buon pianista e punto.
Il problema è che con tutto il pompaggio mediatico lo stanno facendo diventare IL pianista, cioè il più grande pianista che calca le scene odierne.

Tempo fa spiegai nel dettaglio in che senso Lang è uno dei tanti e non uno dei migliori pianisti viventi. Postai dei link, spiegando dove accelerava, dove usava una dinamica smodata ecc ecc. E addirittura spezzai anche una lancia a suo favore dicendo che essendo un cinese non poteva avere la cultura degli europei riguardo il pianoforte. Infatti il pianoforte come strumento ha subito una evoluzione. Possiamo partire dal clavicembalo per arrivare poi al forte piano e poi al piano Pleyel e infine allo steinway.

E feci notare come ogni composizione dei grandi del passato fosse molto legata al tipo di pianoforte usato. Quindi facevo vedere che Lang invece suonava Chopin o Mozart senza rendersi conto che il primo aveva composto per il piano Pleyel e il secondo addirittura per il forte piano. Quindi non tenendo conto di questo ecco che Lang interpretava e interpreta malissimo i grandi del passato.
Addirittura mi augurai (perché non voglio il male di nessuno) che qualche grande maestro gli dia qualche lezione di perfezionamento a questo promettente ragazzo.
Il grande pianista se è un grande interprete allora bene, ma se non lo è, allora è semplicemente un buon pianista. Lang è attualmente un pessimo interprete però dotato di forti potenzialità.
E temo, come gia dissi, che nessuno sia disposto a dargli lezioni (è difficile trovare i Michelangeli come all'epoca che aiutavano gli altri) perché lo temono come concorrente.





luzy reloaded

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Jul 2, 2015, 2:37:16 AM7/2/15
to
Il giorno mercoledì 1 luglio 2015 22:16:24 UTC+2, rossigi...@gmail.com ha scritto:
>
> Se leggi di nuovo noti che non ha preso nessuna cantonata. Ha semplicemente detto che Lang è un buon pianista e punto.


C'è una sfilza impressionante di pianiste e pianisti che suonano meglio di LL, a cominciare, chiaramente, dai più anziani fino ad arrivare ai più giovani.

La massa di fan/ascoltatori occasionali che segue LL non è interessata alla musica pianistica. Punto. Morto (artisticamente) LL andranno tutti a nanna (e l'ora sta scoccando). E' matematicamente impossibile passare da Lang Lang a Gould o Rubinstein attraverso un processo di ampliamento del nostro orizzonte di interessi culturali e musicali.






> E temo, come gia dissi, che nessuno sia disposto a dargli lezioni (è difficile trovare i Michelangeli come all'epoca che aiutavano gli altri


Anche questo è un mito da sfatare. Pollini e Argerich, per dirne due notevoli, non hanno avuto come mastro ABM: si sono incontrati, avranno scambiato un paio di conversazioni e niente più. Il Maestro di Pollini era Vidusso, quello della Argerich Scaramuzza. Una delle mie insegnanti invece rimase per anni al fianco di ABM, ma non diventò grande pianista di fama, come - credo si possa dire - la totalità degli allievi di ABM.

ABM credo fosse interessato a creare una scuola pianistica i cui frutti si sarebbero visti nel corso dei decenni a venire, ma grazie anche allo splendido paese in cui egli è nato la cosa risultò semplicemente inattuabile.

Fine della triste storia.




luzy reloaded

unread,
Jul 2, 2015, 3:12:04 AM7/2/15
to
Il giorno mercoledì 1 luglio 2015 09:45:59 UTC+2, Erg Frast_lab ha scritto:
>
> Altro suggestivo articolo:
> http://archiviostorico.corriere.it/2009/ottobre/15/Lite_sul_festival_Benedetti_Michelangeli_co_9_091015067.shtml
>


Mi preoccupa quello che accadrà alla morte della signora Guidetti (vedova Michelangeli), dato che eredi non mi pare ce ne siano. Avvoltoi forse molti.

Premetto di non conoscere i particolari ma stando alla legge italiana mi pare che il legame matrimoniale abbia trasferito tutto a Lei. E infatti anni fa mi trovai nei pressi di una conversazione delicata, diciamo così, improvvisata lìperlì (il che ci dò la misura della delicatezza di alcuni addetti ai lavori) dove la questione era "che si dovrebbe fare di questo e di quello", registrazioni e doc video in particolare.

Ora Eco direbbe che io sono un "imbecille del web" che sta sparando la sua bufalata... Rimane il fatto che ABM non ha ancora trovato pace e ci vorranno credo ancora molti anni (decenni) perché la sua figura agisca positivamente all'interno di un paese che, al contrario, lo rigetta da sempre per imbecillità conclamata e dimostrata.

In ogni caso vorrei vedere altre anziane signore alle prese con una responsabilità del genere. Sulla faccenda di cui al link io credo Giuliana Guidetti ABM avesse ragione da vendere.

placebo987

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Jul 2, 2015, 7:00:08 AM7/2/15
to
Il giorno mercoledì 1 luglio 2015 16:03:58 UTC+2, luzy reloaded ha scritto:
Caro/a invadente Luzy,

Ti sei mai chiesto quanto pesi l'umore dell'ascoltatore nel giudizio che da' dell'evento?

Questo era il nocciolo del mio intervento. "rossigi..." lo ha capito, tu no.

Quanto al valore di Lang Lang, siccome sono musicalmente illetterato, non sono in grado di andare oltre il "non e' male". Me lo dice il mio orecchio, lo stesso orecchio che ascolta volentieri Pollini e molto meno volentieri il tuo amato inamidato ABM.

Ciao caro/a.
Placebo987



luzy reloaded

unread,
Jul 2, 2015, 12:59:07 PM7/2/15
to
Il giorno giovedì 2 luglio 2015 13:00:08 UTC+2, placebo987 ha scritto:
>
> Ti sei mai chiesto quanto pesi l'umore dell'ascoltatore nel giudizio che da' dell'evento?
>


Praticamente nulla se non sei un principiante al primo ascolto.

placebo987

unread,
Jul 4, 2015, 12:45:42 PM7/4/15
to
Se neppure durante ripetuti ascolti di ABM sei stato colpito all'improvviso dall'angoscia che, secondo Heidegger, assale ogni umano di fronte alla metafisica dell'essere/essente/esistere/esistente + esser-ci (Dasein in tedesco)che ti rovina irrimediabilmente la serata, sei un uomo, pardon, una persona fortunata. Complimenti.

Ciao.
Placebo987

luzy reloaded

unread,
Jul 4, 2015, 6:45:39 PM7/4/15
to
Il giorno sabato 4 luglio 2015 18:45:42 UTC+2, placebo987 ha scritto:

>
> Se neppure durante ripetuti ascolti di ABM sei stato colpito all'improvviso dall'angoscia che


L'ultima volta che ho provato angoscia in ambito pianistico è quando ho ascoltato una lezione di musica di Bahrami.

Per il resto il mio primo maestro di piano invitava all'ascolto moderato; chiaramente si riferiva al disco, dunque evitare i "ripetuti ascolti" perché danneggiano le nostre capacità di sviluppo autonomo del pensiero interpretativo musicale. Il disco andrebbe usato come sostituto del concerto mancato.

Questo senza nulla togliere alla musica come complemento d'ambiente.
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