Buona notte!
sconsigliata
piuttosto in Conservatorio (c'č il corso di musicologia). Molto meglio.
> sconsigliata
> piuttosto in Conservatorio (c'è il corso di musicologia). Molto meglio.
Uhhmmmmm, ma si tratta del nuovo corso attivato nel 2009/10, proprio in
collaborazione con il Conservatorio e molti corsi si svolgono,
effettivamente, presso il Verdi.
Ecco la brochure: http://www.unimi-musica.it/SeM/musicologia.pdf
E' una biennale di specializzazionie, ti copio/incollo i requisiti necessari
per l'accesso:
W Accesso
Come requisito minimo per l'ammissione alla laurea magistrale in Musicologia
il candidato dovrà dimostrare di conoscere le basi della teoria musicale e
della storia della musica; gli studenti stranieri dovranno possedere una
buona padronanza della lingua italiana.
Sono ammessi alla laurea magistrale in Musicologia, previo colloquio:
a) i laureati in: Beni culturali [L-01], Discipline delle arti figurative,
dello spettacolo, della musica e della moda [L-03], Filosofia [L-05],
Geografia [L-06], Lettere [L-10], Lingue e culture moderne [L-11],
Mediazione linguistica [L-12], Scienze dell'educazione e della formazione
[L-19], Scienze della comunicazione [L-20], Scienze e tecnologie
informatiche [L-31], Sociologia [L-40], Storia [L-42], Tecnologie per la
conservazione e il restauro dei beni culturali [L-43] che abbiano 36 crediti
in discipline umanistiche [*] di cui 18 in Storia della musica o
Etnomusicologia (L-ART/ 07, 08)
[*] INF/01, IUS/10, L-ART/01, 02, 03, 04, 05, 06, L-FIL-LET/02, 04, 08, 09,
10, 11, 12, 13, 14, L-ANT/02, 03, L-LIN/01, 03, 04, 05, 06, 07, 08, 09, 10,
11, 12, 13, 14, 21, M-GGR/01, M-DEA/01, M-STO/01, 02, 04, 07, 08, 09,
M-FIL/01, 02, 03, 04, 05, 06, 07, 08, M-PED/01, 02, 03, 04, M-PSI/01, 04,
05, SECS-P/10, 12, SPS-02, 07, 08
b) laureati di altra provenienza che abbiano 48 crediti in discipline
umanistiche [**] di cui 18 in Storia della musica o Etnomusicologia (L-ART/
07, 08)
[**] INF/01, IUS/10, L-ART/01, 02, 03, 04, 05, 06, L-FIL-LET/01, 02, 03, 04,
05, 06, 07, 08, 09, 10, 11, 12, 13, 14, 15, L-LIN/01, 02, 03, 04, 05, 06,
07, 08, 09, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, M-STO/01, 02,
03, 04, 05, 06, 07, 08, 09, M-DEA/01, M-GGR/01, M-FIL/01, 02, 03, 04, 05,
06, 07, 08, M-PED/01, 02, 03, 04, M-PSI/01, 04, 05, 07, SECS-P/10, 12,
SPS/01, 02, 03, 04, 05, 06, 07, 08
c) i diplomati di Conservatorio in: Musicologia, Composizione, Composizione
a indirizzo musicologico, Direzione d'orchestra, Musica corale e direzione
di coro, Polifonia vocale, Organo e composizione organistica
d) diplomati di Conservatorio in altre discipline che abbiano acquisito 36
crediti di cui 9 in Letteratura italiana [L-FIL-LET/10, 11, 12], 9 in Arte,
Storia o Filosofia [L-ART/01, 02, 03, 04, 05, 06, M-STO/01, 02, 03, 04, 07,
08, 09, M-DEA/01, M-GGR/01, M-FIL/01, 02, 03, 04, 05, 06, 07, 08] e 18 in
Storia della musica [L-ART/07, 08].
Le clarks sono un classico, non possono non inchinarsi di fronte ad un tale
buon gusto!
> in fatto di moda porto ancora clarks old style...
ottimo
uomo di gusto :-)
lo so
Ma in realtà non è affatto la stessa cosa. E mi stupisco che ci si fidi
ancora di quanto scrivono i dépliant, visto il casino che vige con la
riforma e con questa soi-disant collaborazione fra il c e l'u.
Collaborazione che in sostanza consiste i questo: l'Università non vuole
mollare il titolo e cerca di mangiarsi ogni anno una fettina sempre maggiore
del corso del conservatorio. Finiranno per ammazzarlo e via andare.
Il corso dentro al Conservatorio (con iscrizione al conservatorio medesimo e
non all'Università, è un corso che ha un'altra denominazione ufficiale -à
che ignoro - ma che in conservatorio chiamano musicologia, cosa che di fatto
è.) è molto più completo e ha materie musicali.
Non ti ammettono al biennio se non hai titoli musicali: ti fanno fare
armonia e contrappunto tutti e cinque gli anni (anche se non è come i vecchi
esami di composizione, ma non si può pretendere tutto).
Il corso dell'Università è un simpatico passatempo. Va bene per diventare
giornalisti in un mensile musicale. Anche i docenti, sono molto meglio
quelli del conservatorio. Se si fa un piano di studi adeguato, poi, si
riesce a evitare di andare in Università (che con la gente che ci insegna è
veramente buona cosa) troppo spesso.
L'unica facoltà di musicologia seria in Italia è quella di Bologna. Il resto
è veramente fuffa da farsi rider dietro.
Detto ciò, hai chiesto informazioni, questo è quanto ho da dire, chiudo qui.
Caspita, ti ringrazio! :-))
ciao
WK
Veramente lo so già fare... mi piace l'aspetto teorico, non ci trovo nulla
di disdicevole! Poi, studiare posso farlo anche in orari notturni, suonare
no!
ciao
WK
non c'è bisogno..........
lz
> musica è meglio farla che sproloquiarne... con tutto il rispetto! :-)
Mi sa che hai ragione.
E' incredibile la quantità di motivazioni eterogenee che si spacciano per (o
si sfogano in) dibattito culturale.
Torno a esercitarmi alla mia ocarina.
Sto trascrivendomi le Goldberg, eh.
C'è qualche problema polifonico, in effetti, che conto di superare suonando
simultaneamente un kazoo, alla R.R.Kirk.
Potrei duettare con Luzifer, solo che lui il kazoo lo suona in uno strano
modo, con un orifizio insolito.
dR :-)
Mi permetti? E' curioso fare un discorso del genere in un newsgroup, in
cui, a ben vedere, si discute e si scrive di musica, piuttosto che farne!
Comunque, rispetto la tua posizione, pur senza condividerla.
Son morta! ^________^
> Son morta! ^________^
Oibò, è vero, sono stato volgaruccio.
Non volevo nuocerti, ho dimenticato che in fondo il thread era stato
iniziato da una signora...:-)
dR
> cui, a ben vedere, si discute e si scrive di musica, piuttosto che farne!
Il "ben vedere", con il concetto di newsgroup, ha pochetto a che fare.
Qui non si vede bene.
Strano trovarli nella stessa frase (eppure a volte certe cose succedono).
dR :-))
la seduta è sospesa..........
lz
> Mi permetti? E' curioso fare un discorso del genere in un newsgroup, in
> cui, a ben vedere, si discute e si scrive di musica, piuttosto che farne!
Comunque, cara Daniel P, su una cosa ha ragione.
Se non avessi studiato almeno un po' il pianoforte sarebbe molto più
difficile rendermi conto di persona, pur con tanti limiti (studi non
sufficienti, molte cose apprese da autodidatta, cioè male), di cosa sono
effettivamente le musiche che mi appassionano. Solo avendo l'esperienza
concreta della musica puoi leggere un po' di analisi toste, non
superficiali, e almeno iniziare a capire qualcosa. Parlo per me, eh. :-)
dR
>la seduta è sospesa..........
Ti è venuta voglia di armeggiare con il kazoo? Già stanco della caffettiera,
come si chiamava? Piccolo?
dR
Su questo concordo, tanto è vero che non trascuro la parte pratica, anche se
avendo una mano piccina picciò (prendo al massimo un'ottava) e un'età, non
potrò mai permettermi di arrivare ad un livello pianistico tale da
consentirmi, ad esempio, l'accesso a composizione, ma ho scelto ad esempio,
nonostante per canto, in teoria, non mi servisse, di studiare armonia per
musicisti, anzichè la versione "for dummies" che spetta ai cantanti. Sono
come i bambini che tendono a sfasciare giocattoli per vedere come
funzionano, che poi non è detto che riesca davvero a comprenderne il
meccanismo!
apropos di oggettistica sfiziosa.....
http://www.my-yoyo.it/contents/media/hallokitty%20pink.jpg
lz
> come i bambini che tendono a sfasciare giocattoli per vedere come
> funzionano, che poi non è detto che riesca davvero a comprenderne il
> meccanismo!
ti ho letto nel pensiero.........
http://www.my-yoyo.it/contents/media/hallokitty%20pink.jpg
> Su questo concordo, tanto è vero che non trascuro la parte pratica, anche
> se
> avendo una mano piccina picciò (prendo al massimo un'ottava) e un'età, non
> potrò mai permettermi di arrivare ad un livello pianistico tale da
> consentirmi, ad esempio, l'accesso a composizione,
mah, e ciò, è un problema? voglio dire un'ottava penso sia normale (
*$woman ) in questi casi non si va giù di arpeggi ? :S
/*
* questo messaggio è stato scritto durante l'ascolto di:
* http://www.youtube.com/watch?v=SJZM-iBbNOI&NR#t=5m24s
*/
>ti ho letto nel pensiero.........
>http://www.my-yoyo.it/contents/media/hallokitty%20pink.jpg
Uhm, non so bene che cosa sia, ma se è quello che sospetto che sia lo trovo
un po' inquietante! °______°
Ti rispondo con Pavese... nel caso, so farmi carezze da me...
Pensieri di Dina
Dentro l'acqua che scorre ormai limpida e fresca di sole,
è un piacere gettarsi: a quest'ora non viene nessuno.
Fanno rabbrividire, le scorze dei pioppi, a toccarle col corpo,
più che l'acqua scrosciante di un tuffo. Sott'acqua è ancor buio
e fa un gelo che accoppa, ma basta saltare nel sole
e si torna a guardare le cose con occhi lavati.
E' un piacere distendersi nuda sull'erba già calda
e cercare con gli occhi socchiusi le grandi colline
che sormontano i pioppi e mi vedono nuda
e nessuno di là se ne accorge. Quel vecchio in mutande
e cappello, che andava a pescare, mi ha vista tuffarmi,
ma ha creduto che fossi un ragazzo e nemmeno ha parlato.
Questa sera ritorno una donna nell'abito rosso
- non lo sanno che sono ora stesa qui nuda quegli uomini
che mi fanno i sorrisi per strada - ritorno vestita
a pigliare i sorrisi. Non sanno quegli uomini
che stasera avrò fianchi più forti, nell'abito rosso,
e sarò un'altra donna. Nessuno mi vede quaggiù:
e di là dalle piante ci son sabbiatori piú forti
di quegli altri che fanno i sorrisi: nessuno mi vede.
Sono sciocchi gli uomini - stasera ballando con tutti
io sarò come nuda, come ora, e nessuno saprà
che poteva trovarmi qui sola. Sarò come loro.
Solamente, gli sciocchi, vorranno abbracciarmi ben stretta,
bisbigliarmi proposte da furbi. Ma cosa m'ímporta
delle loro carezze? So farmi carezze da me.
Questa sera dovremmo poter stare nudi e vederci
senza fare sorrisi da furbi. lo sola sorrido
a distendermi qui dentro l'erba e nessuno lo sa.
A stento un'ottava... poi il piano è davvero una bestiaccia, inutile
negarlo, mi domina ed io sono pure un po' nevrotica, dovrei andare di
betabloccanti dalla mattina alla sera! ^____^
> A stento un'ottava... poi il piano è davvero una bestiaccia, inutile
> negarlo, mi domina ed io sono pure un po' nevrotica, dovrei andare di
> betabloccanti dalla mattina alla sera! ^____^
certo è giustissimo! facciamoci problemi *inesistenti* tanto Hannon non
insegna ma mazza vé?! ma si! facciamo come Carosone " Pijate 'na pastiglia
sient'a mme"
\infty
/*
* questo messaggio è stato scritto durante l'ascolto di:
* http://www.youtube.com/watch?v=imbwn6iVryQ#t=2m4s
*/
Uso il Rossomandi per la tecnica digitale, il mio insegnante lo preferisce
all'Hanon (con una enne sola).
> all'Hanon (con una enne sola).
la mia disgrafia sta peggiorando! :S
o forse la causa è del libro di destra?
http://www.imageno.com/vuc0omp5guskpic.html
o forse "uno" di questi? :S
http://www.imageno.com/ecu4aswf3dxppic.html
bah! <S>
:-)
/*
* questo messaggio è stato scritto durante l'ascolto di:
> mah, e ciò, è un problema? voglio dire un'ottava penso sia normale (
> *$woman ) in questi casi non si va giù di arpeggi ? :S
No. L'ideale sarebbe prendere almeno una decima, per quel che ne so io. Non
è solo questione di arpeggiare gli accordi che vengono scomodi (non sempre
si può, in ogni caso; ricordo un'amica che arpeggiava, in realtà finiva per
scampanare tratti interi della Berceuse di Chopin perché dotata di mani
piccolissime, l'effetto non era dei migliori).
Poi, è chiaro che da dilettanti ci si può comunque divertire.
Se non si è professionisti ci si può dedicare ad una letteratura che non
ponga problemi in questo senso (sempre che piaccia).
dR
> come i bambini che tendono a sfasciare giocattoli per vedere come
> funzionano, che poi non è detto che riesca davvero a comprenderne il
> meccanismo!
E' l'atteggiamento migliore! Evviva la curiosità.
E alla lunga, se non sia ha premura e si capisce quando è il caso di farsi
aiutare, finisce per funzionare.
dR
> Uso il Rossomandi per la tecnica digitale, il mio insegnante lo preferisce
> all'Hanon (con una enne sola).
Ai miei tempi li ho studiati entrambi.
Del Rossomandi ho un ricordo migliore, devo dire.
Assai meno stancante.
dR
>apropos di oggettistica sfiziosa.....
>http://www.my-yoyo.it/contents/media/hallokitty%20pink.jpg
Questo è il tuo genere, eh, Luzyfer?
Pare una cosa da giapponesine, non so perché. Sarà il decor.
dR :-)
> Le clarks sono un classico, non possono non inchinarsi di fronte ad un
> tale buon gusto!
Grazie ragazze.
Ne ho una collezione (mai senza un paio intonso, sempre color testa di moro;
ho persino un posto semisegreto per comprarle) anch'io, e i buzzurri di
quaggiù non fanno che ricordarmi che gli anni ottanta sono finiti da un
pezzo. Le porto sia con i jeans che con la flanella.
Zotici, 'sti indigeni.
dR
In effetti la decisione di veicolare i miei interessi in un percorso di
studi teorici, affiancato anche a quello pratico per cui mi affido ad
insegnanti che stimo, è dovuto alla necessità di una guida e di un
confronto, altrimenti mi pare che rimanga tutto una sterile cogitazione fra
me e me...
Grazie, la farň leggere a una santa donna che mi sopporta ed č mia complice
da 50 anni. Ancora contenta del suo stato, benché io non capisca bene il
perchč.
--
--------------------
turdusmerula
--------------------
Sicuramente più efficace del Rossomandi o dell'Hanon.... La tecnica
digitale la si acquisisce sul repertorio, non certo sulle bamboline di
pezza o pvc gonfiabile.
lz
Dai, che ce la fai. ( :-)))
Detto da uno che, a forse il doppio dei tuoi anni, un po per celia e un po
per scommessa, si è imbarcato con una bestia come la tromba.
Esiti tecnico-musicali....lasciam perdere.
Divertimento assicurato.
Giudizio in casa: pazzia senile. (non è il caso tuo)
A propos.
Pure io ci ho la mano piccola e pensavo che con la tromba non facesse
problema.
Però riappare il problema "estensione" per via delle labbra non abbastanza
muscolose e idem il diaframma. Oltre alla capacità polmonare non da sub in
apnea.
Ma vuoi mettere il resto?
--
--------------------
turdusmerula
--------------------
>Sicuramente più efficace del Rossomandi o dell'Hanon.... La tecnica
>digitale la si acquisisce sul repertorio, non certo sulle bamboline di
>pezza o pvc gonfiabile.
Sì, Lucy, sì.
dR
ma bravo
tu sì che sei un ganzo, caspita!!!
Approvo
> Zotici, 'sti indigeni.
davvero!
Ah sì? Nel senso che la teoria è fuffa?
A me è capitato di discutere con un violoncellista che sosteneva che la
partitura era errata perché c'era a un certo punto un accordo di sesta
aumentata che risolveva in modo anomalo.
Avesse studiato un po' di teoria, almeno avrebbe capito cosa stava suonando.
Ignorava cosa fosse un accordo di sesta eccedente, figuriamoci la
risoluzione eccezionale...(e specifico che non era affatto uno sprovveduto,
tutt'altro, ha un certo nome)
E' abbastanza incredibile il numero di persone che si accontentano di
suonare le note senza avere la benché minima idea di come queste si
colleghino fra loro.
E' un po' come se uno ti dicesse: basta che parli, la grammatica non conta
nulla, è solo robaccia teorica e l'ortografia pure.
Kisà perké alora qkuando facio i sbagli ditalgliano tuti che s'indigna.
In fondo basta che uno parla, mica che cià bisogno de la gramatica, no?
PS ;-)
>
> Ah sì? Nel senso che la teoria è fuffa?
> A me è capitato di discutere con un violoncellista che sosteneva che la
> partitura era errata perché c'era a un certo punto un accordo di sesta
> aumentata che risolveva in modo anomalo.
Io ad esempio sostengo che Pogorelich canni il ritmo del tremolo
iniziale di Ondine (e non è neanche il solo).
lz
Ho trovato per caso questo gruppo, e trovo la domanda della signora
che vorrebbe studiare musicologia.
Perchè studiare musicologia? Ognuno ha dentro di sè le risposte,
ognuno ha i suoi motivi per cui decide di dedicare la sua vita alla
musica. Leggendo questa discussione, sembra quasi che la musicologia
sia una disciplina di secondo livello. Per me è inammissibile una
concezione di questo tipo: la musicologia è, per me, ricerca di
consapevolezza di quel che ascolto. La musica non è semplice emozione,
nè tantomeno un insieme di accordi, è storia della cultura, è la
NOSTRA STORIA. Lo studio di uno strumento non è diviso dallo studio
della sua storia, l'uno arricchisce l'altro.
Mi è capitato di parlare con musicisti che sapevano suonare, ma che
ignoravano per es. perchè Bach intitolò una sua Fuga "dorica".
Orgogliosamente, io studio Musicologia a Milano, il nuovo biennio in
collaborazione col conservatorio. E date le parole velenose di Zaz
(che non ha neanche il coraggio di firmarsi!), mi sembra doveroso dire
che non c'è una parola di verità in quel che ha scritto, ma solo tante
fandonnie e fango.
Inanzitutto, il biennio è in collaborazione col conservatorio.
Infatti, alcuni dei corsi da seguire sono in conservatorio (per es.
Ananlisi musicale, Paleografia musicale, Studio della strumentazione
applicata alla partitura, ed altri), la cui frequenza è obbligatoria.
Mentre in università abbiamo da seguire altri corsi di musica come
Teorie musicali (dove tra le altre cose trascriviamo notazione
bianca), Storiografia musicale (Dalhaus dice niente?), Filologia
musicale, Antropologia della Musica, Metodologia della critica, solo
per fare qualche esempio.
E no, l'università non è "un simpatico passatempo". Qui si studia, e
tanto. Si impara a fare ricerca (alcuni esami lo richiedono), ci si
confronta. E' un ambiente vivo, e non morto come Zaz vuole far
credere.
Lo stesso Zaz (non so se sei un uomo o una donna) ricorda di uno
musicista che credeva la partitura errata per una cadenza un po'
strana...Non può esistere un approccio al testo musicale senza una
consapevolezza storica: credi di poter ignorare l'importanza della
prassi esecutiva nella musica antica?!?!?
Qui ho trovato professori davvero in gamba, competenti, ma anche
umanamente straordinari.
Molti di loro sono firme di Amadeus, rivista che credo conoscerete.
Certo, un musicologo non può stare nella sua bella torre d'avorio a
contemplare l'infinito, la conoscenza è condivisione.
E qui ho incontrato persone eccezionali, persone appassionate al loro
lavoro e alla materia di cui si occupano e studiano. Professori,ma
anche dottorandi e studenti.
Ecco, questa è la mia esperienza di persona interna all'università e
di appassionata studentessa di musicologia.
Se hai altri dubbi, chiedi pure.
Ciao!
> Ah sì? Nel senso che la teoria è fuffa?
:-))
Certo che la teoria è fuffa. La kultura è fuffa. Noialtri (scusa se mi
accomuno; in campi differenti e modi differenti, ovviamente) abbiamo di
queste preoccupazioni e siamo incapaci di godere di un quartetto di Philip
Glass. Er meglio che c'è 'ngiro. Dopo Allevi.
> E' abbastanza incredibile il numero di persone che si accontentano di
> suonare le note senza avere la benché minima idea di come queste si
> colleghino fra loro.
Io veramente manco quello. Cioè, un terzo delle note sono sbagliate :-)
(sono migliorato; una volta erano metà).
Comunque da quando suono le Goldberg con ocarina e kazoo va molto meglio.
Ho trovato la mia dimensione.
Se si aggiunge Lucyfer petomane, abbiamo anche la terza voce.
Sono curioso di sentirlo nella 16 variazione. Virtuosismo puro.
> E' un po' come se uno ti dicesse: basta che parli, la grammatica non conta
> nulla, è solo robaccia teorica e l'ortografia pure.
> Kisà perké alora qkuando facio i sbagli ditalgliano tuti che s'indigna.
> In fondo basta che uno parla, mica che cià bisogno de la gramatica, no?
Certo che no.
Tutte seghe mentali.
Da newsgroup.
dR :-))
>E date le parole velenose di Zaz
>(che non ha neanche il coraggio di firmarsi!),
uh questa sembra la cugina di Logi.
>mi sembra doveroso dire
>che non c'è una parola di verità in quel che ha scritto, ma solo tante
>fandonnie e fango.
fandonie con una n, prego
>Inanzitutto, il biennio è in collaborazione col conservatorio.
mai negato
Dicevo che casomai è valido il contrario: a sgamarla bene in Conservatorio
si evita l'Università. Alcuni corsi purtroppo li hanno messi obbligatori, ma
se uno ha dei titoli li accreditano
>Infatti, alcuni dei corsi da seguire sono in conservatorio (per es.
>Ananlisi musicale, Paleografia musicale, Studio della strumentazione
>applicata alla partitura, ed altri), la cui frequenza è obbligatoria.
etticredo
Soprattutto per paleografia, il migliore sta in Conservatorio.
>Mentre in università abbiamo da seguire altri corsi di musica come
>Teorie musicali (dove tra le altre cose trascriviamo notazione
>bianca), Storiografia musicale (Dalhaus dice niente?), Filologia
>musicale, Antropologia della Musica, Metodologia della critica, solo
>per fare qualche esempio.
corsi che ci sono anche in conservatorio, suvvia.
E solo i ciuchi non conoscono Dalhaus, suvvia
In quanto a metodologia della critica, non è "un corso di musica" (nemmeno
antropologia della musica, se è per quello).
>E no, l'università non è "un simpatico passatempo". Qui si studia, e
>tanto. Si impara a fare ricerca (alcuni esami lo richiedono), ci si
>confronta. E' un ambiente vivo, e non morto come Zaz vuole far
>credere.
benone.
>Lo stesso Zaz (non so se sei un uomo o una donna) ricorda di uno
>musicista che credeva la partitura errata per una cadenza un po'
>strana...Non può esistere un approccio al testo musicale senza una
>consapevolezza storica: credi di poter ignorare l'importanza della
>prassi esecutiva nella musica antica?!?!?
in quanto a quella, anche in conservatorio son debolucci (a parte qualche
docente ottimo, quello di cembalo ad esempio), figuriamoci all'Università
La prassi esecutiva si impara suonando, lo sa o no? O pensava che bastasse
leggersi il Diruta o il Penna o lo Zacconi? Per quello non c'è bisogno
dell'Università, basta andare in uan libreria ben fornita di anastatiche
della Forni (Pecorini a Milano, ad esempio).
vabbé, passons
Abbiamo una studentessa entusiasta e indignata.
Ottimo. E' sempre bello, l'entusiasmo.
>Qui ho trovato professori davvero in gamba, competenti, ma anche
>umanamente straordinari.
Facciamo che in effetti le delucidazioni a Pennac andavano date in pvt, in
effetti. Perché così in effetti sembrano quello che non sono...Pennac, se
vuoi poi ti spiego...
> Molti di loro sono firme di Amadeus, rivista che credo conoscerete.
una rivista di alta musicologia, in effetti
Scusi, lei suona qualche strumento?
signore mio, adesso io la mando a Lampedusa con Silvio sa????
>Noialtri (scusa se mi accomuno; in campi differenti e modi differenti,
>ovviamente) abbiamo di queste preoccupazioni e siamo incapaci di godere di
>un quartetto di Philip Glass. Er meglio che c'è 'ngiro. Dopo Allevi.
sgrunt
>
>> E' abbastanza incredibile il numero di persone che si accontentano di
>> suonare le note senza avere la benché minima idea di come queste si
>> colleghino fra loro.
>
> Io veramente manco quello. Cioè, un terzo delle note sono sbagliate :-)
ma LOL
> (sono migliorato; una volta erano metà).
> Comunque da quando suono le Goldberg con ocarina e kazoo va molto meglio.
> Ho trovato la mia dimensione.
manca gattofrio che balla col gonnellino di rafia, ricordi?
> Se si aggiunge Lucyfer petomane, abbiamo anche la terza voce.
> Sono curioso di sentirlo nella 16 variazione. Virtuosismo puro.
LOL
>
>> E' un po' come se uno ti dicesse: basta che parli, la grammatica non
>> conta
>> nulla, è solo robaccia teorica e l'ortografia pure.
>> Kisà perké alora qkuando facio i sbagli ditalgliano tuti che s'indigna.
>> In fondo basta che uno parla, mica che cià bisogno de la gramatica, no?
>
> Certo che no.
> Tutte seghe mentali.
> Da newsgroup.
si scrive niusgrup.
Prego.
'Gnorante!!!!!!!!!!!!!!!
> signore mio, adesso io la mando a Lampedusa con Silvio sa????
Signora cara, temo sia una pena eccessiva persino per un depravato come me.
Manco avessi mangiato il cinghiale (oyoyoy) col sign. Zaccaria...
Povere bestie, i cinghiali, davvero.
L'ottimo Cinghio aveva ragione.
> manca gattofrio che balla col gonnellino di rafia, ricordi?
Sì (lacrimuccia).
> si scrive niusgrup.
> Prego.
> 'Gnorante!!!!!!!!!!!!!!!
Lei vuole fare la colta.
La ricercata.
Pure di sinistra.
Perché non scrive "gnurant" e non parla come mangia?
Lei è sospetta.
dR :-)))
>
> Ho trovato per caso questo gruppo,
Beh siamo sempre tra i primi risultati di google......
Lei che ne pensa del tremolo di Ondine suonato da Pogorelich?
lz
> Se si aggiunge Lucyfer petomane, abbiamo anche la terza voce.
> Sono curioso di sentirlo nella 16 variazione. Virtuosismo puro.
>
Spiacente ma delle Goldberg suono solo l'aria iniziale.
lz
> stavo facendo un pensierino alla Laurea magistrale in musicologia
Che bella idea! Brava!
Ciao,
Paolo
^_______^
Mi permetto di segnalare agli utenti costruttivamente interessati al
topic il sito della Sezione Musica del Dipartimento di Storia delle
arti, della musica e dello spettacolo dell'Università di Milano
(http://www.unimi-musica.it/SeM/index.htm), sul quale è possibile
consultare - al di là della brochure già citata - un archivio dei
programmi dettagliati dei corsi del triennio e del biennio (corsi
afferenti ai settori scientifico-disciplinari di area musicologica L-
ART/07 e L-ART/08, individuati dal MIUR nel 2000 con Decreto
consultabile su http://attiministeriali.miur.it/UserFiles/115.htm).
Sullo stesso sito, inoltre, è possibile accedere direttamente ai
curricula di tutti i docenti sia dei corsi attivati all'università,
sia di quelli attivati presso il conservatorio.
Se qualcuno, infine, fosse interessato all'esperienza personale di una
ex studentessa del Corso di laurea magistrale in Musicologia
dell'Università di Milano (esperienza - preciso - eccellente), sarò
ben felice di rispondergli se vorrà scrivermi al mio indirizzo di
posta elettronica.
Buona musica a tutti :)
>
Alcuni corsi purtroppo li hanno messi obbligatori, ma
> se uno ha dei titoli li accreditano.
>
Mi dispiace, ma non è proprio così, Zaz. Non dovresti parlare di cose
che non conosci!!!
Non è proprio così semplicistico come racconta Zaz. Ma è molto raro.
Chi ha un diploma di strumento o anche in composizione dovrà fare
TUTTI gli esami: conosco molti diplomati in conservatorio che hanno
fatto tutti gli esami (in Università e in Conservatorio). Il diploma
fornisce i requisiti per entrare, e talvolta bisogna recuperare alcuni
esami (per es. Letteratura italiana o St. del Teatro).
Certo, in università la frequenza non è obbligatoria, ma vivamente
consigliata. E chi non può seguire tutti i corsi, per motivi seri
(lavoro per esempio), può concordare un programma, con libri in più
rispetto al programma per frequentante. E' normale, funziona così in
ogni università italiana. Non so se te l'hanno detto...
>
> In quanto a metodologia della critica, non è "un corso di musica" (nemmeno
> antropologia della musica, se è per quello).
Metodologia della critica musicale e Antropologia della musica sono
corsi di musica, mi spiace per te. Evidentemente hai una visione
troppo ristretta della musica, che invece dovrebbe essere un universo
totalizzante.
>
Sottolineo quello che ho già scritto prima:
> >E no, l'università non è "un simpatico passatempo". Qui si studia, e
> >tanto. Si impara a fare ricerca (alcuni esami lo richiedono), ci si
> >confronta. E' un ambiente vivo, e non morto come Zaz vuole far
> >credere.
>
>
> >Lo stesso Zaz (non so se sei un uomo o una donna) ricorda di uno
> >musicista che credeva la partitura errata per una cadenza un po'
> >strana...Non può esistere un approccio al testo musicale senza una
> >consapevolezza storica: credi di poter ignorare l'importanza della
> >prassi esecutiva nella musica antica?!?!?
>
> in quanto a quella, anche in conservatorio son debolucci (a parte qualche
> docente ottimo, quello di cembalo ad esempio), figuriamoci all'Università
> La prassi esecutiva si impara suonando, lo sa o no? O pensava che bastasse
> leggersi il Diruta o il Penna o lo Zacconi? Per quello non c'è bisogno
> dell'Università, basta andare in uan libreria ben fornita di anastatiche
> della Forni (Pecorini a Milano, ad esempio).
La prassi esecutiva era solo un esempio, la cui completa conoscenza,
non puoi negare, fa riferimento a diversi aspetti dello studio, e non
solo al momento esecutivo.
Tu credi che non sia necessario avere una consapevolezza storica per
poter suonare uno strumento? Conoscenza della Storia della musica, ma
non solo. Storia degli strumenti musicali, per esempio. No so se hai
visto che da noi insegna R. Meucci, uno dei massimi esperti di
organologia. Si, certo, ora appare tra i corsi del conservatorio, ma
fino a un paio di anni fa il suo corso era nel corso di laurea di
Scienze dei beni culturali (curriculum musicologico). Una foprmazione
tout court.
>
> > Molti di loro sono firme di Amadeus, rivista che credo conoscerete.
>
> una rivista di alta musicologia, in effetti.
Era una precisazione necessaria, visto che scrivevi
"Il corso dell'Università è un simpatico passatempo. Va bene per
diventare
giornalisti in un mensile musicale." No, mi dispiace, non è così, e
non apprezzo questo tuo svilimento del lavoro di molti.
>
> vabbé, passons
> Abbiamo una studentessa entusiasta e indignata.
> Ottimo. E' sempre bello, l'entusiasmo.
E' davvero imabarazzante questo tuo attacco gratuito al dipartimento
di musica di Milano. Come mai questo accanimento nei confronti di una
realtà che non conosci veramente? Una questione personale?
Giammai, però spesso si esagera con chiacchiere e speculazioni... vedi i
nuovi corsi di strumento in cui per diplomarsi un clarinettista deve
scrivere una tesi di laurea. Sarò un po' troppo nicciano in questo, ma
mi sembra davvero un gravare la gente di nozioni inutili, facendo
dimenticare che la musica è innanzitutto un fatto artigianale e pratico.
> E' abbastanza incredibile il numero di persone che si accontentano di
> suonare le note senza avere la benché minima idea di come queste si
> colleghino fra loro.
E molto spesso questi sono i migliori strumentisti... alla fine si
richiede padronanza dello strumento e disciplina, alla teoria ci pensano
già compositori e direttori d'orchestra!
Avrai notato anche tu come i peggiori orchestrali siano quelli che hanno
anche fatto qualche studio di composizione ("scusi ma perchè qui abbiamo
fa mentre i primi hanno fa#?" - "FATE COME STA SCRITTO E NON ROMPETE, se
ci sono problemi ve lo dico io - altri 3 minuti persi, dannazione!") :-))
ciao
WK
Vorresti dire che un musicista deve solo obbedire?
porebbe anche darsi
lei č un individuo becerissimo, potrebbe dunque darsi
>
>> manca gattofrio che balla col gonnellino di rafia, ricordi?
>
> Sģ (lacrimuccia).
che bei tempi
>
>> si scrive niusgrup.
>> Prego.
>> 'Gnorante!!!!!!!!!!!!!!!
>
> Lei vuole fare la colta.
> La ricercata.
> Pure di sinistra.
> Perché non scrive "gnurant" e non parla come mangia?
> Lei č sospetta.
fascista!!!!
;-)))
LOL!!!
>Mi permetto di segnalare agli utenti costruttivamente interessati al
>topic il sito della Sezione Musica del Dipartimento di Storia delle
>arti, della musica e dello spettacolo dell'Università di Milano
>(http://www.unimi-musica.it/SeM/index.htm), sul quale è possibile
>consultare - al di là della brochure già citata - un archivio dei
>programmi dettagliati dei corsi del triennio e del biennio (corsi
>afferenti ai settori scientifico-disciplinari di area musicologica L-
>ART/07 e L-ART/08, individuati dal MIUR nel 2000 con Decreto
>consultabile su http://attiministeriali.miur.it/UserFiles/115.htm).
>Sullo stesso sito, inoltre, è possibile accedere direttamente ai
>curricula di tutti i docenti sia dei corsi attivati all'università,
>sia di quelli attivati presso il conservatorio.
>Se qualcuno, infine, fosse interessato all'esperienza personale di una
>ex studentessa del Corso di laurea magistrale in Musicologia
>dell'Università di Milano (esperienza - preciso - eccellente), sarò
>ben felice di rispondergli se vorrà scrivermi al mio indirizzo di
>posta elettronica.
>Buona musica a tutti :)
ma guarda che strano.
Si avvia un topic sulla musicologia e di colpo appaiono dal nulla frotte di
studenti e ex studenti a far pubblicità alla Statale.
Il modus operandi non è una novità, d'altronde, e si qualifica da sé.
Mi permetto di segnalare agli utenti costruttivamente interessati (MA ROTFL)
il sito del Conservatorio, dove si svolge un corso di musicologia, ma sotto
la dicitura discipline storiche critiche e analitiche della musica
Questo è il piano di studi del biennio
http://www.consmilano.it/index.php?id=192
e qui c'è quello del triennio
http://www.consmilano.it/index.php?id=piani_triennio
(sotto la voce composizione-musicologia. Il Ministero non ha autorizzato
"musicologia" perché la definizione deve rimanere all'Università, che tenta
in tutti i modi di ammazzare questo corso del Conservatorio, sia detto fuori
dai denti. Non trovate sospetto l'improvviso intervento zelante di
"studenti" mai apparsi qui prima?)
Disclaimer: io ho sia la laurea universitaria in musicologia che vari
diplomi di conservatorio, dunque non parteggio per nessuno. Specifico però
che sono tutti titoli conseguiti all'estero, tanto per tirarmi fuori dalle
vostre beghe da pollaio.
Conosco però bene i programmi e i docenti di entrambe le istituzioni a
Milano. Ma soprattutto conosco persone che hanno fatto sia musicologia
all'università che al conservatorio.
Penso che la cosa migliore si parlare con chi ha fatto entrambi i corsi
completi (quello di musicologia è attivo in conservatorio da vari anni, ma
il biennio finale non è equiparato a quello universitario, se non erro, ecco
perché alcuni hanno poi dovuto farsi due anni anche all'Università. Da tener
presente per chi lo fa solo per il titolo...).
Ho mandato i recapiti di costoro a Pennac via mail. Avranno sicuramente
qualcosa da dire. In privato, però, sennò gli si scatena addosso la
panzerdivision di via Noto.
Non è così strano: basta digitare su google "musicologia milano" per
vedere tra i primi risultati questo gruppo.
>
> Mi permetto di segnalare agli utenti costruttivamente interessati (MA ROTFL)
> il sito del Conservatorio, dove si svolge un corso di musicologia, ma sotto
> la dicitura discipline storiche critiche e analitiche della musica
> Questo è il piano di studi del bienniohttp://www.consmilano.it/index.php?id=192
> e qui c'è quello del trienniohttp://www.consmilano.it/index.php?id=piani_triennio
> (sotto la voce composizione-musicologia. Il Ministero non ha autorizzato
> "musicologia" perché la definizione deve rimanere all'Università, che tenta
> in tutti i modi di ammazzare questo corso del Conservatorio, sia detto fuori
> dai denti. Non trovate sospetto l'improvviso intervento zelante di
> "studenti" mai apparsi qui prima?)
>
> Disclaimer: io ho sia la laurea universitaria in musicologia che vari
> diplomi di conservatorio, dunque non parteggio per nessuno.
Non parteggi per nessuno...sicuro/a?!?!?!?
Specifico però
> che sono tutti titoli conseguiti all'estero, tanto per tirarmi fuori dalle
> vostre beghe da pollaio.
Pollaio...allora tu cosa sei una gallina/gallo???
> Conosco però bene i programmi e i docenti di entrambe le istituzioni a
> Milano. Ma soprattutto conosco persone che hanno fatto sia musicologia
> all'università che al conservatorio.
Anch'io conosco persone che hanno fatto entrambi i corsi, e di certo
non sono della tua opinione!
> Ho mandato i recapiti di costoro a Pennac via mail. Avranno sicuramente
> qualcosa da dire. In privato, però, sennò gli si scatena addosso la
> panzerdivision di via Noto.
Panzerdivision, addirittura! Da fastidio se qualcuno non è della tua
stessa idea, eh?
> Vorresti dire che un musicista deve solo obbedire?
Quando suona in orchestra sě.
ciao
WK
Qui siamo tutti costruttivi pur nella decostruzione costruttivamente
distruttiva.
http://www.neubauten.org/?q=i-kissed-glen-gould
a milano in statale sono venuto una volta a cercare un libro che non
c'era; dove sta adesso la bibliotechina musicale, fatto acquisti
nuovi?
lz
> E molto spesso questi sono i migliori strumentisti... alla fine si
> richiede padronanza dello strumento e disciplina, alla teoria ci pensano
> già compositori e direttori d'orchestra!
> Avrai notato anche tu come i peggiori orchestrali siano quelli che hanno
> anche fatto qualche studio di composizione ("scusi ma perchè qui abbiamo
> fa mentre i primi hanno fa#?" - "FATE COME STA SCRITTO E NON ROMPETE, se
> ci sono problemi ve lo dico io - altri 3 minuti persi, dannazione!") :-))
no ma.. fatemi capire, questo fa#.. appartiene alla ouverture Leonora II/III
di Beethoven? :-)
no.. perché non è tanto il fa# {imho}ma il si naturale seguito dal la# :-)))
/*
* è risaputo: Mozart esigeva cibi insipidi,
* aveva di fatto un profondo vs le saliere.
* - Anonimo Veneziano -
*/
> lei è un individuo becerissimo, potrebbe dunque darsi
Mi son del Nord est. Del quore pulsante del paese, come se dise. Noi
lavoriamo, sa. Mica come tutti i teroni di Milano.
L'Italia xe tuta in man ai teroni.
Scommetto che l'è un po' terona anca ela, pardon, lei.
> fascista!!!!
Come la se permete? Io sono un sincero democratico, nonché liberale.
Non go capio cosa vol dir, ma no so fasista.
Se voaltri i fasisti.
Ghe la gavé tuti con Berlusca, poareto.
Vara se xe permeso.
dR
(così l'ho fatto sufficientemente becero? Te gusta? :-)))))))
>
>
> Disclaimer: io ho sia la laurea universitaria in musicologia che vari
> diplomi di conservatorio, dunque non parteggio per nessuno. Specifico però
> che sono tutti titoli conseguiti all'estero, tanto per tirarmi fuori dalle
> vostre beghe da pollaio.
Visto che non hai esperienza dell'università italiana, con quale
diritto pensi di poter dare giudizi su qualcosa che non conosci
realmente?
In realtà anche quando suona da solo, secondo me ovviamente: ma questo è
un discorso articolato e anche una provocazione che presupporrebbe una
intelligenza almeno minima di chi sta dall'altra parte e non credo sia
il caso della signorina, povera sventurata di turno, fervente
sostenitrice del corso di scienza della comunicazione (o delle
merendine) di turno.
Concordo con te poi sulla dispersione inutile di energie da parte dei
poveri nuovi iscritti che seguono i corsi triennali e biennali del nuovo
ordinamento in conservatorio.
Corsi con frequenza obbligatorio come:
-strategie per togliere il pannolino al bimbo prodigio (questo è solo
per chi studia didattica però).
-solfeggio iper avanzato terzo dan (in cui si affrontano, per sei mesi,
terzine e quartine sovrapposte, e posso testimoniare di gente che supera
il corso senza riuscirci e si laurea brillantemente per aver superato a
pieni voti il primo corso della lista)
-armonia super (modulazioni ai toni vicini: frequenza rigorosamente
obbligatoria)
-storia estrema: (in cui il docente si lancia in sfoggio auto-erotico di
cultura vecchia, teoria superate e ammiccamenti ad allieve con almeno
una terza di seno)
-affinità e divergenze tra la realtà e l'immaginazione nelle barzellette
che vedono il violista eternamente ed unicamente protagonista (in realtà
questo è utile)
-canto corale (onnipresente, in cui in certi conservatori si mette in
scene a fine anno un musical in stile maria de filippi, con tanto di
musiciste inette atte a danze e mostrar di fica varie)
-sesso anale (corso che prepara al mondo del lavoro)
-sono un artista I, II, e III corso (in cui si preparerà il laureando
una volta laureato a pretendere un lavoro, la stima del mondo intero e
uno stipendio fisso dallo stato soltanto per aver terminato senza lode
né infamia un corso di studi così mediocre che più mediocre non si può).
Ecco dicevo: corsi con frequenza obbligatoria sulla falsa riga di questi
qui sopra tolgono tempo ad una pratica dignitosa sullo strumento, danno
soltanto una pseudo-consapevolezza musicale (perché anch'essi, questi
corsi, sono trattati in maniera sbrigativa, si danno fastidio uno con
gli altri, sono nozionistici nel senso più negativo del termine, ecc), e
fanno perdere quella concentrazione assoluta che un interprete deve
avere, se non sempre, spesso verso il proprio strumento, le musiche che
sta studiando, i passaggi su cui rimuginarci sopra così tanto tempo da
sognarseli ecc...
Aggiungo che va benissimo la musicologia (fatta bene, e in questo non
posso che essere d'accordo con Zaz(ie) ), che lo studio della teoria
affascina (ha affascinato) anche me, concordo con i discorsi sulla
consapevolezza di quello che si ascolta e si suona ma bisogna anche dire
che un esecutore, ad un certo punto, se vuole suonare sul serio deve
abbandonare, per forza di cose, la storia del mondo che sta dietro ogni
nota perché altrimenti, oltre ad arrivare poco lontano e con molto
sforzo, vivrà il momento dell'esecuzione con uno stato d'animo di
condannato a morte in atteso di grazia estrema, o condanna sicura.
Non oso pensare ad un recital solistico di un esecutore che si porta
dietro il fardello di una consapevolezza così estrema, quella sta a
monte, è un lavoro che uno fa dopo la lettura di un pezzo. Poi si inizia
a suonare, e si pensa ad altro.
In questo sono d'accordo con il discorso che fa Scott Ross sulla
interpretazione musicale e non mi va di riportarlo qui.
O il tutto e sempre secondo la mia modestissima visione del mondo.
G.
> Visto che non hai esperienza dell'università italiana, con quale
> diritto pensi di poter dare giudizi su qualcosa che non conosci
> realmente?
Sai, è così evidente: la tua preoccupazione maggiore è la tutela del tuo
titolo di studi, che con tanto impegno e tanta mediocrità stai tentando
di ottenere, o hai già ottenuto.
Solo con questo affanno, e le argomentazioni sterili con cui lo
accompagni ottieni l'effetto opposto.
Oh, comunque il dubbio ce l'hai tolto in ogni caso.
G.
(ah, sì sì, anch'io non mi firmo, che poi saranno pure cazzi miei)
Vedo che qua l'offesa gratuita è un modo di procedere.
Argomentazioni sterili???
Direi che qua la persona mediocre o di poca intelligenza sia tu. Visto
che non riesci ad argomentare neanche una risposta decente!!!
> Vedo che qua l'offesa gratuita è un modo di procedere.
Sai com'è, qui ne facciamo un vanto.
> Argomentazioni sterili???
Aspetta che lo riscrivo, magari capisci: argomentazioni sterili.
> Direi che qua la persona mediocre o di poca intelligenza sia tu. Visto
> che non riesci ad argomentare neanche una risposta decente!!!
Ma vedi, anche questo, lo sanno già tutti qui su.
Corso di laurea in musicologia, prego. Scienze delle merendine l'avrai
fatta tu.
>
>
> Aggiungo che va benissimo la musicologia (fatta bene, e in questo non
> posso che essere d'accordo con Zaz(ie) ), che lo studio della teoria
> affascina (ha affascinato) anche me, concordo con i discorsi sulla
> consapevolezza di quello che si ascolta e si suona ma bisogna anche dire
> che un esecutore, ad un certo punto, se vuole suonare sul serio deve
> abbandonare, per forza di cose, la storia del mondo che sta dietro ogni
> nota perch altrimenti, oltre ad arrivare poco lontano e con molto
> sforzo, vivr il momento dell'esecuzione con uno stato d'animo di
> condannato a morte in atteso di grazia estrema, o condanna sicura.
> Non oso pensare ad un recital solistico di un esecutore che si porta
> dietro il fardello di una consapevolezza cos estrema, quella sta a
> monte, un lavoro che uno fa dopo la lettura di un pezzo. Poi si inizia
> a suonare, e si pensa ad altro.
Certo, è un lavoro che va fatto a monte, ma necessario.
> Aspetta che lo riscrivo, magari capisci: argomentazioni sterili.
>
> > Direi che qua la persona mediocre o di poca intelligenza sia tu. Visto
> > che non riesci ad argomentare neanche una risposta decente!!!
>
> Ma vedi, anche questo, lo sanno gi tutti qui su.
Sě, grazie!
>I punti di domanda erano
> solo per sottolineare che le mie certamente, non lo erano. Le tue si,
> senz'altro.
Ah sě?
Perň io all'universitŕ ho seguito un corso sulla storia dei punti di
domanda, ogni volta che ne uso uno penso a tutto il mondo che c'č
dietro. Ora io non lo so mica se un punto di domanda riesca a fare tutte
quelle cose che tu gli dici di fare.
G.
Beh un corso di grammatica non ti farebbe male.
Perché? Dove sbaglio?
> Abbiamo una studentessa entusiasta e indignata.
> Ottimo. E' sempre bello, l'entusiasmo.
Mah. Mica sempre, se mi permetti.
Non mi metto a citare i proverbi (strade lasticate e via dicendo).
Me le ricordo, le ragazze entusiaste di quando ero matricola io (non in
musicologia, ma pazienza).
Ho trovato un video su YT in cui suonano il Lamento della Ninfa dei
Madrigali amorosi con una fisarmonica in organico, comunque.
dR
>Vorresti dire che un musicista deve solo obbedire?
Anche credere, perbacco.
Per il combattere si vedrà.
dR
LOL!
> In questo sono d'accordo con il discorso che fa Scott Ross sulla
> interpretazione musicale e non mi va di riportarlo qui.
Molto interessante, invece. Un link su Ross, dai. Almeno quello :-)
Sbaglio o il tuo nick arriva da un romanzo di Kerouac? Acc, sei un
intellettuale anche tu...
dR :-)
>> Vorresti dire che un musicista deve solo obbedire?
>
> Anche credere, perbacco.
> Per il combattere si vedrà.
E nel dubbio tirare dritto, e far quello che il Duce ha scritto! :-)
ciao
WK
> Sbaglio o il tuo nick arriva da un romanzo di Kerouac? Acc, sei un
> intellettuale anche tu...
LOL, colpito e affondato, però è la seconda volta che me lo rinfacci!
La prossima ti scrivo un post di due km (per metterti a tuo agio) sul
perché saranno cazzi miei...
G. (che medita di cambiare nick in Ron Jeremy)
:)
> -sesso anale (corso che prepara al mondo del lavoro)
beh, questo è sempre stato un must per ogni studente! :-)
> O il tutto e sempre secondo la mia modestissima visione del mondo.
Siamo in qualche miliardo credo, possiamo anche essere meno modesti!
ciao
WK
Eh, ti pare forse il luogo adatto? (In realtą č stato tolto da iutub e
dovrei ricaricarlo, ma 'sti gran cazzi...)
NO!
LO VOGLIO!
Ti prego, passami il link
>Visto che non hai esperienza dell'università italiana, con quale
>diritto pensi di poter dare giudizi su qualcosa che non conosci
>realmente?
la conosco bene, l'Università italiana, ci faccio il dottorato.
E mi dia del Lei, per cortesia. Non ci conosciamo, per fortuna.
ah ecco
L'avevo capito, dal suo modo sgrammaticato di parlare, guardi
>Del quore pulsante del paese, come se dise. Noi lavoriamo, sa. Mica come
>tutti i teroni di Milano.
> L'Italia xe tuta in man ai teroni.
ecco, appunto.
> Scommetto che l'è un po' terona anca ela, pardon, lei.
cosa???
>
>> fascista!!!!
>
> Come la se permete? Io sono un sincero democratico, nonché liberale.
> Non go capio cosa vol dir, ma no so fasista.
> Se voaltri i fasisti.
> Ghe la gavé tuti con Berlusca, poareto.
"lasciatelo lavorare"!!!
> Vara se xe permeso.
no, no xe permeso
>
> dR
> (così l'ho fatto sufficientemente becero? Te gusta? :-)))))))
bellissimo :-)
>
MA LOL!
concordo
>
> G.
>Anch'io conosco persone che hanno fatto entrambi i corsi, e di certo
>non sono della tua opinione!
Mi dia del Lei, per cortesia.
>Panzerdivision, addirittura! Da fastidio se qualcuno non è della tua
>stessa idea, eh?
dipende CHI, sempre questo è il problema. CHI
Una che crede che faccia colpo citare Dalhaus...
Non mi faccia proseguire, che mi sembra di sparare sulla croce rossa...
Dall'alto del suo altarino, da fastidio essere contraddetti.
E CHI sarei io?
Dova fa il dottorato?
>Dall'alto del suo altarino, da fastidio essere contraddetti.
io al posto suo aggiungerei anche un bel "gné gné gné!".
Trovo che ci stia bene.
>E CHI sarei io?
veda lei. Non è un gioco a quiz, comunque.
Scusi se la plonko, adesso. Ho un fastidioso ronzio nell'orecchio.
> ahahahah: se vuoi ti regalo un dizionario. I punti di domanda erano
> solo per sottolineare che le mie certamente, non lo erano. Le tue si,
> senz'altro.
A proposito, com'è alla Statale il corso di ortografia e punteggiatura?
Buono? Anzi, buono???
Ciao,
Paolo
Ahahahah. Non sapete più a cosa attaccarvi, eh?
> NO!
> LO VOGLIO!
> Ti prego, passami il link
http://www.youtube.com/watch?v=I8-DZMubS9I&playnext=1&list=PL0AD15ED7AF669202
dR
> LOL, colpito e affondato, però è la seconda volta che me lo rinfacci!
E perché? Non te lo volevo rinfacciare. :-)
E' il più bel romanzo di Kerouac, e se non sbaglio il personaggio che lo
porta riflette l'autore stesso.
L'altro personaggio importante (che non è l'antagonista, almeno a livello
consapevole) è Dean Moriarty, che sarebbe Neal Cassidy. Mi pare, eh.
A tanti anni di distanza penso ancora con nostalgia all'episodio della
ragazza messicana. Che mi pare di ritrovare in ogni film di Tarantino.
Altre due cose belle sono I Sotterranei e, più di altre cose, Maggie
Cassidy. Che imho è meglio del tanto elogiato Catcher in the Rye, come
storia di ragazzini.
dR
Beh, se lo lasci dire da me, che non sono nemmeno laureato: lei di
italiano ne mastica piuttosto poco. Come la maggior parte dei laureandi
attuali, sia detto per equità.
--
Federico Spano`
> Ahahahah. Non sapete più a cosa attaccarvi, eh?
Eh, no, solo a cazzatelle come la grammatica. Che, naturalmente,
all'università non si può pretendere sia almeno decorosa.
Paolo
> all'università non si può pretendere sia almeno decorosa.
Mica difenderai la scuola classista.
dR :-)
> Eh, no, solo a cazzatelle come la grammatica. Che, naturalmente,
> all'università non si può pretendere sia almeno decorosa.
che two balls! sempre a sottolineare gli "errori" altrui e mai a rendervi
conto quanto il vs atteggiamento risulti "ridicolo", se limitato solo a
questo aspetto! mah!