Salus perpetua
FILO
"Anima est quodammodo omnia"
Stupisce pure me il fatto che Chopin non trovi posto
nella NG ... Io sono un patito di Chopin. Conosci i Preludi interpretati da
Claudio Arrau? dal Mostro Cortot (anni '30)? E vorrei pure io sentire un
po' gli amici cosa ne pensano di Chopin in generale ...
Ed i suoi Studi
op 10 e 25 ??? Ci siamo tanto soffermati sugli Studi trascendentali di
Liszt ma nessuno ha avviato una discussione su quelli chopiniani, veri
capolavori che con la forma di studio in senso generale hanno ben poco a
che fare.
Io ne posseggo una decina di interpretazioni. Forse farò
sorridere qualcuno ma al 1° posto metto sempre ancora l'insuperato (o
insuperabile?) Alfred Cortot (CD da vecchi dischi del 1933!!). La sua
interpretazione mi fa letteralmente impazzire ... Eppoi mi piacciono molto
con Claudio Arrau (1956) e con il francese Samson Francois, 1958-59 (credo
quasi sconosciuto in Italia: ingiustamente!). Deceduto, se ben ricordo nel
1972. Ma grande interprete chopiniano. Poi con Pollini li trovo troppo
"freddi" e "metallici" ...
E' vero che il franco-svizzero Cortot suonava
spesso note sbagliate (beveva molto!!! anzi diciamolo chiaro e tondo era
alcolizzato) ma quale tecnica!!! Troppe persone confondono tra tecnica e
meccanica!!!!!!!!!
Mi interesserà leggere le vostre opinioni! A presto,
ciao. Ismail
--------------------------------
Inviato via http://usenet.iol.it
"Ismail Marco de Carli" <ismad...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:151Z21Z132Z110Y...@usenet.iol.it...
> Il 05 Gen 2001, 19:40, "Filippo Tamborini" <filippo_...@libero.it>
ha
> scritto:
> >Ciao a tutti!
> >Ne avevo parlato con Cioran da Iperdue, e ora
> giro a voi tutti la
> >questione.
> >Mi domando coma mai Chopin sia cosě
> assente dal NG.
> E vorrei pure io sentire un
> po' gli amici cosa ne pensano di Chopin in generale ...
Io ho un vinile con alcune mazurche, un preludio, la ballata Op. 23 e lo
scherzo Op. 31 interpretate da Arturo Benedetti Michelangeli (DGG).
Chopin č sempre stupendo!! Eseguito poi dalle manine magiche di ABM ancora
di piů.
Un saluto a tutti i NGisti
--
"La musica č un diritto, ma soltanto per colui che la merita!"
Arturo Benedetti Michelangeli
Sono felice di sentire che anche qualcun'altro ama questo stupefacente
autore!
L'ho conosciuto suonato da Pollini, e questo per me č divenuto l'interprete
a cui penso d'istinto.
Purtroppo non conosco Arrau in Chopin, ma visto le tue descrizioni
entusiastiche, mi sa che devo assaggiarlo.
Ho Ashkenazy, Pogorelich, Baremboim e Pollini.
Ah, dimenticavo: i 2 concerti per pianoforte suonati dalla Argerich con
Dutoit direttore! Li ho presi dopo una recensione straordinaria di
Grammophone, e...non posso che consigliarli a chiunque ami Chopin. Molto
analitica come interpretazione ma, secondo me, estremamente carica di
sentimento. Mi ha fatto scoprire una pianista che conoscevo poco. E che
scoperta!
Resta aperta la discussione sul pechč troppi guardino a Chopin con una punta
di sufficienza, con un distacco un po' ingiustificato, secondo me. Ha
rappresentato stupendamente un'epoca, un sentire, strappando al pianoforte
espressioni nuove...mah, capisco la mia incompetenza, ma vorrei sapere
voialtri cosa ne pensate.
> ciao. Ismail
Ciao te!
FILO
Evidentemente perché è morto da parecchi anni....
Apparte la deprimente battutaccia (ultimamente ne sto sparando troppe!!!),
devo riconoscere che hai ragione: Chopin non mi sembra granché preso in
considerazione nel ng.
I preludi op. 28 li ho suonati da Idil Biret (Passerini cerca di non
vomitare!!!:-)), nonché (ed è senz'altro meglio) da Cortot. Sono stupendi.
Soprattutto le esecuzioni di Cortot sono veramente affascinanti, per quanto
poi siano fallose, ma questo mi interessa ben poco. Se non ce li hai ti
consiglio di prenderli.
Ciao
--
==================================
Simone Stella - Firenze
simo...@tin.it
http://stage.vitaminic.it/simone_stella/
http://facelink.com/simonestella/
http://utenti.tripod.it/Simone_Stella/
==================================
> I preludi op. 28 li ho suonati da Idil Biret (Passerini cerca di non
> vomitare!!!:-)),
Ehm.... mmh..... che cosa? .... uh.... aaah....... BURP!
Scusa ma non ce l'ho fatta!
:-))
--
_________________________
Emanuele Passerini
ema.pa...@libero.it (messaggi brevi fino a 2 MB)
ema.pa...@inwind.it (messaggi grandi fino a 5 MB)
http://go.to/manupippo
ICQ# 34957310
Saluti
Gaetano
Filippo Tamborini <filippo_...@libero.it> wrote in message
iyo56.249899$hk4.12...@news.infostrada.it...
> Ciao a tutti!
> Ne avevo parlato con Cioran da Iperdue, e ora giro a voi tutti la
questione.
> Mi domando coma mai Chopin sia così assente dal NG.
> Ora forse io ne sono fin troppo affascinato per ragioni non solo musicali,
> ma francamente mi stupisce.
> Sto ascoltando ora per l'ennesima volta i preludi op.28, e devo dire che
> certe accuse di sdolcinata faciloneria sentimentale hanno ben poca
> consistenza.
> Ma magari non riesco a essere oggettivo. Voi che ne pensate? A voi piace ?
> Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate; e se non vi piace, perchè.
> Se poi vi capita di ascoltarlo suonato da Pollini è davvero una grande
> Ciao a tutti!
> Ne avevo parlato con Cioran da Iperdue, e ora giro a voi tutti la
questione.
> Mi domando coma mai Chopin sia cosě assente dal NG.
E allora parliamone! Č il mio autore preferito!
Ciao,
Franc3sca
@)-->>--
______________________________________________________
Se ti piacciono Mozart, Emily Dickinson, van Gogh, la viola, Carl Barks,
Blade Runner, Tolkien o... i gatti, vieni a trovarmi sul mio sito:
http://web.tiscalinet.it/franc3sca
"Che differenza c'č tra una violista e una prostituta?
La prostituta conosce piů di due posizioni e ha un miglior senso del
ritmo..."
. )=)
. (=(
. )=)
. _,-"" ""-._
. /_ A A _\
. (/ \ (/\\-~ -//\) / \)
. { / " " \ }
. \ { <ô> <ô> } /
. ==.>_ (.:Y:.) _<.==
. uuu '--^--' uuu
Sarebbe ora. Il problema di alcuni autori, come Mozart
e Chopin, e' che chi li ama sopra ogni altro, di solito
non ne sa parlare. O considera le critiche, che anche
agli dei della musica possono essere mosse, come dei
veri e propri attacchi blasfemi.
Cmq, per evitare contrattacchi gratuiti, in futuro mi
asterro' dal parlare dei concerti per pianoforte :-)
Non conosco le canzoni di Sciopin: mi consigliate
buone edizioni?
Roberto
--
/_/ Roberto Maria Avanzi Mocenigo <><
_/ Institut für Experimentelle Mathematik / Universität Essen
/ "All a poet can do today is WARN" - Wilfred Owen
>Ciao a tutti!
>Ne avevo parlato con Cioran da Iperdue, e ora giro a voi tutti la questione.
>Mi domando coma mai Chopin sia cosě assente dal NG.
diciamo che se ne discute periodicamente, e con regolaritŕ.
la prima volta mi aveva fatto polemizzare con Marcelli (ehm... poi non
abbiano piů smesso).
l'ultima volta, mi ha fatto (?) quasi litigare con il Doge.
insomma... resta fra i sommi, e fra i compositori che personalmente
amo e frequento di piů, ma forse č meglio non parlarne...
;-)
T
>Ne avevo parlato con Cioran da Iperdue, e ora giro a voi tutti la questione.
>Mi domando coma mai Chopin sia così assente dal NG.
Ogni tanto si parla pure di lui... soprattutto della (cattiva, ma non
è vero) orchestrazione dei Concerti.
>Sto ascoltando ora per l'ennesima volta i preludi op.28, e devo dire che
>certe accuse di sdolcinata faciloneria sentimentale hanno ben poca
>consistenza.
Ma quale faciloneria, i Preludi son capolavori, una delle strutture
più raffinate ed elaborate mai concepite nell'ottocento. Ci sono
voluti 4 anni perché Chopin ne venisse a capo.
>Se poi vi capita di ascoltarlo suonato da Pollini è davvero una grande
>esperienza, almeno secondo me.
E da tanti altri. Ok, il mio è un ben misero contributo... ma sono
tanto indietro col lavoro ed in questi giorni non riesco a scrivere
come vorrei (ci sono stati almeno 10 post ai quali avrei voluto
replicare approfonditamente...)
IMHO Chopin ha ben poco bisogno d'essere difeso, cmq.
W CHOPIN!!!
ciao,
Jashugan
--
«Dragon Ball è una vaccata».
(Candido)
>Allora, vi racconto la mia esperienza di neo adepto al verbo chopiniano.
>Fino a poco fa, Chopin mi diceva poco.
Mumble, mumble...
>A Natale, mia moglie mi ha regalato un CD con le Ballate, la Barcarola op.
>60 e la Fantasia op. 49. Che volete che vi dica... sarà stata la Polonia al
>cubo (una polacca che regala un disco di Chopin suonato da Zimerman), sarà
>stata la vodka che stavo sorseggiando durante il primo ascolto, sarà
>stato... non so cosa:
lo so io cosa è stato... quello è uno dei più grandi CD chopiniani di
sempre. Praticamente in quei brani non ci sono possibili paragoni.
Ho collezionato decine di edizioni delle Ballate, ma nessun pianista
(salvo un poco il recente Pollini) riesce a colpirmi nello stomaco
come fa Zimerman. La coda della Seconda Ballata è insuperabile, e non
è tanto un fatto di tecnica (Zimerman in questo CD non corre mai
*troppo*) quanto di accumulo di tensione.
Per non parlare della Quarta Ballata... sembra quasi la trascrizione
d'un poema sinfonico.
>BTW, chi di voi conosce il disco in questione? E cosa ne pensate?
Ho detto.
Ti posso consigliare di prendere anche i Due Concerti che Zimerman,
oltre a suonare, dirige?
ciao,
Jashugan
--
«Sopra la panca la capra crapula,
dopo la crapula la capra crepa».
(Vinix the Gurux)
Saluti
Gaetano
Francesco Lo Cascio <locascio....@tin.it> wrote in message
3a57bbf0...@news.tin.it...
Mi potresti dire qualcosa su Kissin? Io sono rimasto particolarmente
impressionato dalla Ballata n.2.
Ciao
"viperozza"
Grazie
FILO
Ecomi, son qui! Certo che perň devi acontentarti di giudizi decisamente poco
professionali, e piů informati di passione che di competenza...
Amo Chopin, forse perchč per me č ineluttabilmente legato a momenti dela mia
vita, lungo tanti anni, ed č capace di muovere il sentire anche quando mi
sento particolarmente arcigno.
Mi piace molto come lo suona Pollini, e anche qui non saprei dire
perchč...ho ascoltato altri ma non ho ancora trovato chi mi faccia cambiare
idea (forse un po' la Argerich, ma la conosco solo nei concerti e in poche
altre cosa).
Tu che mi dici...?
>
> Ciao,
> Franc3sca
> @)-->>--
Ciao a te!
FILO
>Beh, mi fa piacere che a molti piaccia Chopin.
>Mi dispiace che, come riporta Tito Ceccherini, ciò abbia provocato
>discussioni e polemiche...
qui discussioni e polemiche non c'è bisogno di provocarle: ce ne sono
anche quando non c'è niente di cui discutere...
;-)
T
Se posso permettermi di darti un consiglio, ti indicherei Michelangeli (il
migliore in assoluto), Rubinstein, Cortot (molto falloso, ma estremamente
affascinante), Horowitz, Zimerman. IMHO questi pianisti, insieme a Pollini,
sono i migliori interpreti chopiniani.
--
Posted from mta09-acc.tin.it [212.216.176.40]
via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
prendi il libro "Chopin" di Gastone Belotti, grande studioso
chopiniano, che ha ricevuto svariati riconoscimenti anche
da organismi ufficiali polacchi musicali e non. Costicchia,
(63 mila) ma č una miniera di informazioni, oltre ad essere
scritto in modo leggibilissimo. Uno dei trattati/biografia migliori
che conosca. E' la riduzione a un volume del mega
trattato che Belotti stesso scrisse in tre voll.; la parte sulla
vita occupa le prime 50-60 pagine, le altre 500 (!) sono
dedicate all'opera.
ciao
_________________________
carlo gerelli - sof...@libero.it
_________________________
"Nella Ciaccona sta il segreto della Vita Bona"
Miguel Cervantes Saavedra
Qui siamo daccordo al 101%
> >Se poi vi capita di ascoltarlo suonato da Pollini è davvero una grande
> >esperienza, almeno secondo me.
Mah...
Penso alla Argherich, a Magaloff,
ad altri ancora, però Pollini... mah.
Se mi parli degli Studi ti dò ragione,
ma i suoi Preludi... mah.
> IMHO Chopin ha ben poco bisogno d'essere difeso, cmq.
Certo che difenderlo con i Preludi di Pollini... mah.
mah.
>
> W CHOPIN!!!
E ci macherebbe altro.
> «Dragon Ball è una vaccata».
> (Candido)
ah già, ti ho beccato sul NG dei manga.
però anche tu nell'Ng sui manga.. mah.
mah.
tissaferne
> ah già, ti ho beccato sul NG dei manga.
> però anche tu nell'Ng sui manga.. mah.
>
non ce lo vedi , eh?
pensa che io non ho ancora capito cosa stia a fare qui su quello di
musica classica?
al massimo su idfm
che sarebbe: it.discussioni.falegnameria.mobilio
prrrrrrrrrr :)))))))
ciao
--
"Nella musica di Bach ritrovo la quintessenza
di ogni poesia e di ogni espressione artistica"
"Perpinchiopinchernacolo"
ICQ 65656922
>Mi potresti dire qualcosa su Kissin? Io sono rimasto particolarmente
>impressionato dalla Ballata n.2.
L'ho ascoltato sia dal vivo (impressionante per concentrazione e
tenuta tecnica... ed anche perché non usava praticamente mai il pedale
una corda, nemmeno nel tema della ballata in sol minore) sia nella
recente edizione della RCA. Letture appassionanti e mai superficiali,
ma IMHO non ancora paragonabili a quelle di Zimerman e Pollini (per
non parlare di Cortot).
Ammetto che ascoltate singolarmente non sono criticabili, ma qualcosa
nell'intero ciclo non funziona come dovrebbe. Forse perché il tono
adottato è molto simile in tutti e 4 i brani.
Zimerman per esempio esegue in modo molto acceso le prime due Ballate,
e fa diventare la Terza una specie di oasi lirica... anzi ora che ci
penso, con Zimerman sembra quasi di ascoltare una enorme sonata (so
che una cosa del genere è stata detta anche a proposito degli
improvvisi di Schubert op. 142).
>> >Se poi vi capita di ascoltarlo suonato da Pollini è davvero una grande
>> >esperienza, almeno secondo me.
>
>Mah...
>Penso alla Argherich, a Magaloff,
>ad altri ancora, però Pollini... mah.
>Se mi parli degli Studi ti dò ragione,
>ma i suoi Preludi... mah.
Pollini non l'avevo nominato io, cmq per me è sempre uno dei più
grandi interpreti di Chopin. Se anche non ti piacessero i Preludi
(padronissimo di perderti una delle più grandi esecuzioni di tale
ciclo), di chi mai vorresti ascoltare la Sonata op. 58? Dalla
Argerich? Ma fammi il piacere... :-P
Ed il Primo Concerto? Dovresti sentire cos'è l'esecuzione che ne diede
al Concorso Chopin di Varsavia nel lontano 1960, da far brillare gli
occhi (se Pit è sintonizzato dovrebbe confermare).
Tanto ti ho capito, sai... è tutta una scusa per farti mandare i CD
che ti mancano! ;-))))
>Certo che difenderlo con i Preludi di Pollini... mah.
>
>mah.
>
>ah già, ti ho beccato sul NG dei manga.
>però anche tu nell'Ng sui manga.. mah.
>
>mah.
Non capisco perché tu continui a citare il mio pianista preferito...
Ho capito che sei rimasto colpito... :-)
>prendi il libro "Chopin" di Gastone Belotti, grande studioso
>chopiniano, che ha ricevuto svariati riconoscimenti anche
>da organismi ufficiali polacchi musicali e non. Costicchia,
>(63 mila) ma č una miniera di informazioni, oltre ad essere
>scritto in modo leggibilissimo. Uno dei trattati/biografia migliori
>che conosca. E' la riduzione a un volume del mega
>trattato che Belotti stesso scrisse in tre voll.; la parte sulla
>vita occupa le prime 50-60 pagine, le altre 500 (!) sono
>dedicate all'opera.
Ogni volta che qualcuno mi nomina quel libro mi viene il mal di
pancia... dal punto di vista storico č formidabile, ma quando cerca di
parlare di pianoforte... brrrrrr!
E poi č troppo di parte. Praticamente Chopin č il massimo genio della
musica, tutti gli altri sono degli idioti.
Arriva perfino a dire che gli Studi Sinfonici di Schumann e la
Variazioni su un tema di Paganini di Brahms, spariscono di fronte alla
Berceuse...
e che «comunque si deve riconoscere che le Variazioni op. 2 sono
infinitamente superiori alle Reminescenze sul Don Giovanni di Liszt»
Riposa in pace, va...
ciao,
Jashugan
P.S.
Dimenticavo, definisce pure un "disgustosa serie di castonerie" il
Concerto senza Orchestra op. 39 di Alkan.
Secondo la mia modestissima ipotesi potresti sentire i Preludi di Sokolov
e dai...) e l'op.58 di Lipatti.
Hai sentito il secondo bis di Sokolov per radio?
Domanda: che strumento suonava? Un pianoforte o un ufo?
d
Vabbè Sapiente, consigliami tu un'interpretazione alternativa allora...
> Tanto ti ho capito, sai... è tutta una scusa per farti mandare i CD
> che ti mancano! ;-))))
Uè Pistola, il cd di MP con le Sonate n° 2 e n° 3 ce l'ho pure io!
E la sua n° 3 più l'ascolto più mi lascia perplesso.
MA'!
>
> >Certo che difenderlo con i Preludi di Pollini... mah.
> >
> >mah.
> >
> >ah già, ti ho beccato sul NG dei manga.
> >però anche tu nell'Ng sui manga.. mah.
> >
> >mah.
>
> Non capisco perché tu continui a citare il mio pianista preferito...
> Ho capito che sei rimasto colpito... :-)
Ma Ancora Hailavogliadisfottermi?
tissferne
>Secondo la mia modestissima ipotesi potresti sentire i Preludi di Sokolov
> e dai...) e l'op.58 di Lipatti.
E di Gilels. Questi due interpreti non sono in discussione, ma la
versione di Pollini č di quelle fondamentali.
>Hai sentito il secondo bis di Sokolov per radio?
>Domanda: che strumento suonava? Un pianoforte o un ufo?
Io quel bis l'ho sentito il 15 dal vivo. Da togliere il fiato. La
radio non č in grado di rendere la potenza mostruosa che Sokolov ha
saputo imprimere agli accordi iniziali. Cmq dopo un concerto di
Sokolov il pianoforte č da buttare... ;-)
ciao,
Jashugan
--
«Ha tinto le mie vesti d'un rosso a tutti sconosciuto. Ora non vi č
piů nessuno che le sfiori. Uccide gli uomini in viaggio e, guardando
il cielo, una donna piange».
(Hiroaki Samura)
si infatti
> l'ultima volta, mi ha fatto (?) quasi litigare con il Doge.
> insomma... resta fra i sommi,
E chi ce lo voleva togliere!
> e fra i compositori che personalmente
> amo e frequento di più,
Vado a periodi. Troppo mi viene stucchevole (dipende anche dagli
interpreti, quelli che fanno i sentimentaloni li userei come
bersagli per il tito al piattello)
> ma forse è meglio non parlarne...
> ;-)
No, no, se ne parli, invece!
Che ci posso fare se considero i concerti un po' come delle
macchie di sugo (relativamente parlando) sulla sua produzione? :(
con immutata stima ;-)
--
----------------------------------------
carlo gerelli : sof...@libero.it
----------------------------------------
"Nella Ciaccona sta il segreto della Vita Bona"
Miguel de Cervantes Saavedra
>Che ci posso fare se considero i concerti un po' come delle
>macchie di sugo (relativamente parlando) sulla sua produzione? :(
OMG! :-(
ciao,
Jashugan
Non conosco le ballate di Kissin né la fantasia di Zimerman; in generale
trovo Zimerman semplicemente meraviglioso, a volte inarrivabile
(Totentanz: unico paragone possibile ABM), ma la fantasia in fa minore
op. 49 di Kissin(esecuzione dal vivo alla Carnegie Hall) č la piů bella
fantasia che io abbia mai udito dal vivo o in disco, ABM incluso. In
generale tutto quel recital chopiniano di Kissin č sbalorditivo. E' un
disco doppio RCA, non facilissimo da trovare, ma, come dicono
sull'atlante del Touring, merita un viaggio.....
Bye
Pit
Ma la barcarola, la polacca fantasia, la quarta ballata, la terza
sonata, le mazurche op. 50, 56, 59 e 63, i notturni op. 55 e op. 62....
insomma da compositore a compositore dovrebbero esserci molti, molti
motivi di ammirazione profonda e intensa sul piano tecnico...... o no?
Bye
Pit
P.S.: per tacer del resto.... :-))))))
Se non si capiscono i preludi di Pollini, sia detto senza alcuna
malizia, è perché non si capisce Pollini. Si può amarlo o non amarlo, ci
mancherebbe, ma capirlo è più difficile. Pollini è un pianista
difficile, molto difficile da capire. Non conosce forme di seduzione al
di fuori della sua ragione profonda e umanissima.
Non ho la presunzione di capirlo, ma a un certo punto c'è stata una
svolta e, dopo anni di indifferenza e diffidenza!, ho cominciato ad
amarlo profondamente. Non tutto gli viene bene, sarebbe anzi opportuno
aprire una discussione sulle cose in cui è davvero grande e quelle in
cui non lo è (io non amo il suo disco con le ultime tre sonate di
Schubert), ma dove è grande è IMHO uno dei più grandi artisti
dell'intera storia del pianoforte.
Mi sbilancio senza vergogna e uso parole grosse.
Proporrei un elenco parziale delle meraviglie assolute della sua
discografia: le due sonate di Chopin (DG) gli studi di Debussy (Dg e
soprattutto un disco pirata dal vivo della Exclusive) fantasia e sonata
in do minore di Mozart (K475 k 457, sempre live pirata Exclusive) Sonata
e altre opere di Liszt (DG) variazioni Diabelli e, in generale, quasi
tutte le sonate di LvB che ha inciso.
Dal vivo l'elenco credo sia più lungo: io ho ascoltato l'integrale delle
sonate di LvB alla Scala e avevo i calli sulle mani; mi ha donato la più
bella esecuzione mai udita della sonata D. 894 di Schubert e della
sonata di Liszt, l'ho ascoltato eseguire un favoloso clavicembalo ben
temperato, e poi Brahms, Schumann, con il quartetto Italiano... Proprio
con la sonata D. 894 si è verificata l'illuminazione. Da allora la
fiamma arde sempre più intensa.
Scusatemi ma davvero, mi emoziono a parlarne.....
Bye
Pit
Nella MIA esecuzione, ça va sans dire........
Bye
Pit
>In generale tutto quel recital chopiniano di Kissin è sbalorditivo. E' un
>disco doppio RCA, non facilissimo da trovare, ma, come dicono
>sull'atlante del Touring, merita un viaggio.....
Perché non parliamo della Polacca op. 44?
Cmq quei CD sono disponibili anche separatamente (infatti a me manca
quello con le 13 mazurke e la Sonata op. 58).
La Fantasia di Chopin merita di essere ascoltata *anche* da Zimerman e
da Pletnev.
ASSOLUTAMENTE. Di Chopin ho sempre ammirato alcuni aspetti, che
mi interessavano quando ero poco piu' che un bambino: in particolare
la sua ritmica "anomala" che voleva uscire prorompente dai lacci della
mensuralitá, le melodie spesso cesellatissime, la armonia ardita, con
le dissonanze che non risolvevano, la tonalita' che con disagio
sconfinava nella modalita', o veniva sospesa da collegamenti deboli
(I-VI-I in posizione cadenzale)... gia' allora mi dava profondamente
fastidio l'approccio sentimentale, che magari non andava oltre qualche
Notturno o allo studio "delle Tristezze", o alla goccia d'acqua,
chiaramente ignorando tutto cio' che c'era di davvero significativo
nella sostanza musicale del franco-polacco. Le mazurche, in particolare,
mi avevano sempre affascinato. Purtroppo la mediocrita' di coloro che
oltre un approccio sentimentale non sapevano andare (anche tra gli
insegnanti di conservatorio... fare lettura della partitura e' stato
un mezzo trauma) mi ha reso l'autore per diverso tempo anche inviso.
In un certo senso, anch'io in entrambe queste fasi mi ero limitato
ad aspetti, se vogliamo, superficiali, dell'opera di Chopin, anche se
non agli aspetti superficiali "standard".
Come ho gia' avuto modo di spiegare, negli ultimi tempi (circa un anno
e mezzo) l'interesse e' riaffiorato: chiaramente (chi mi conosce lo
trova inevitabile!) anche con atteggiamenti fortemente polemici.
Negli ultimi 6-8 mesi Chopin ha ripreso anche "ufficialmente" il
suo ruolo tra i grandi del mio olimpo personale, e decisamente NON per
gli aspetti edonistici. Che ci sono e devono cmq esserci, ma non sono
il metro di giudizio per l'Arte. Infine, si sono rafforzati i forti
dubbi sulla qualita' dei due Concerti. Saranno anche vette relative
immense nel quadro dei concerti del loro tipo, ma da un autore capace
di spezzare la forma, la melodia, l'armonia come ha saputo fare altrove,
mi sarei aspettato ben altra cosa da un paio di concerti Biedermeier
fatti certo meglio di chiunque altro, ma pur sempre (secondo la mia
visione delle cose, per imperfetta che possa essere) limitati dall'essere
quel che sono. Non si tratta di _orchestrazione_ sbagliata, anzi, questa
e' assolutamente adeguata alla sostanza della parte orchestrale, in
particolare nei movimenti lenti e' forse l'unica possibile - ma proprio
l'assenza di dialettica nella scrittura che mi pare faccia crollare
l'interesse in presenza di un ascolto che non sia limitato ad una analisi
comparativa (e quindi di interesse meramente storico) oppure confinato
ad una semplice valutazione di "gradevolezza"...
Trovo in effetti significativo che si tratti di lavori giovanili -
e non trovo sensato affermare che a quell'epoca aveva gia' scritto
alcuni dei suoi capolavori per _solo_ piano per controbattere
l'accusa di debolezza (relativa!!!) dei concerti, visto che scrivere
per piano ed orchestra pone ben altri problemi che scrivere per piano
solo (non problemi _maggiori_ ma _diversi_)
Mentre Mozart (che ha scritto concerti per pianoforte che appartengono
ad una categoria diversa, pur portando il nome di "concerto", e
strutturalmente, oltre che stilisticamente, piu' interessanti) e'
passato ad un certo punto, dopo i primi lavori, al concerto veramente
personale (k271) e da li fino a vette come il Krönungskonzert...
Chopin invece mi sembra avesse perso interesse nel genere (.forse. non
ritenendolo adeguato alle .sue. esigenze espressive) oppure stava
aspettando il momento giusto, mai giunto a causa della sua prematura
morte. Il fatto che poi abbiano avuto un successo enorme, non lo
trovo particolarmente significativo.
Bye
Ovviamente... ;-)
Cmq, per chiarire meglio, non è che il Gastone dica che per suo gusto
gli Studi Sinfonici e le Brahms-Paganini spariscono di fronte alla
Berceuse... no, lui sostiene che come cicli di variazioni non sono
nulla in confronto alla berceuse.
Io adoro la Berceuse, lo trovo un pezzo geniale, nel quale viene si
affaccia una poetica di Chopin nuova, e niente affatto salottiera...
ma il lavoro che c'è dietro l'op. 13 di Schumann (l'impressione si è
ancora più cementata in me dopo l'ascolto delle prime versioni) è
sbalorditivo. Non è nemmeno corretto paragonare un brano di 5 minuti
con uno di 30 e rotti minuti.
ciao,
Jashugan
--
«Ha tinto le mie vesti d'un rosso a tutti sconosciuto. Ora non vi è
più nessuno che le sfiori. Uccide gli uomini in viaggio e, guardando
>Inutile dire che non sono affatto d'accordo.
Credi di non essere d'accordo... :-)
>Prima di tutto il fatto che una monografia su un
>compositore non si addentri nella tecnica pianistica
>mi pare un pregio e non un difetto.
Dunque, IMHO si può porre la questione in due modi diversi.
1) Sì, è un pregio, almeno finché l'autore evita del tutto
considerazioni riguardanti l'esecuzione. Se si addentra in tale
terreno, ed è un perfetto incompetente, riportando genericamente
giudizi "orecchiati" da altri, un pregio non lo è più tanto...
Per esempio, parlando delle della variazione in quartine all'unisono
dell'op. 2, dice che si tratta di un virtuosismo che «all'epoca faceva
meno impressione di oggi». Cosa volesse dire è un vero mistero.
Forse che tutti i compositori scrivevano passi in quartine all'unisono
e li suonavano in pubblico e questo era abituato? Ma la letteratura
pianistica è piena di passi in quartine all'unisono (pure in Bach ci
sono), l'«impressione» dipende solo dall'esecuzione.
2) No, nello specifico caso di Chopin non è un pregio.
E ti spigo anche perché. Se non si comprende la portata del pianismo
di Chopin, si perde un elemento fondamentale per inquadrarne la
poetica. Chopin non è *solo* un pianista, ma è attraverso il
pianoforte che consegna sé stesso alla storia della musica.
Nessun brano trascende il mezzo per il quale è scritto, nel bene come
nel male: non ricordo una sola battuta della sua musica che non sia
irrimediabilmente suggerita, mi verrebbe da dire "sgorgata" dalla
tastiera.
Nessuno studioso che fosse anche un buon pianista perderebbe del tempo
ad arrovellarsi su certe "ardite" modulazioni, perché saprebbe che
tali modulazioni dipendono dal fatto che una certa parte acquista il
colore voluto solo in un determinata tonalità. In questo Chopin è, e
resterà il massimo genio pianistico.
>Terzo, non vedo quale altra opera (non solo in italiano)
>possa competere con l'opera del Belotti nel campo
>specifico dello studio della vita e dell'opera di Chopin.
L'ho forse negato? Mi sembra di averlo detto a chiare lettere.
Però io ho ricavato più soddisfazione, e spunti critici dal piccolo
libro di Rattalino (sempre pubblicato dalla EDT) che dalle centinaia
di pagine del librone di Belotti. Ed anche dal punto di vista
musicologico, l'analisi di Belotti è molto generica (alle volte di
brani importantissimi, si limita ad elencare i cambi armonici!); ne
"La generazione romantica" Rosen ha saputo penetrare molto di più il
testo chopiniano.
Detto questo, io sul libro di Belotti ci ho pure studiato
all'Università, e di certo non mi ha fatto male leggerlo.
Per la cronologia delle opere, per l'analisi comparata degli autografi
è insostituibile e continuo a servirmene.
Mi premeva solo esprimere un parere, e cioé che se al termine della
lettura una persona è convinta di avere capito qualcosa della
personalità artistica di Chopin, è destinato ad andare incontro ad una
bella delusione...
>Quarto, se i volumi del Belotti compaiono in tutte le
>bibliografie internazionali su Chopin, comprese quelle
>della Società Chopin di Varsavia, e se lo stesso Belotti
>è stato insignito di numerose onorificenze anche dallo
>Stato Polacco, qualche motivo ci sarà, o no ?
Vorrei anche vedere... mi avrebbe stupito il contrario. :-))))
Pensi che avrebbe ricevuto le stesse onorificenze se la conclusione
del suo studio fosse stata che Chopin fosse da considerare una figura
di secondo piano nell'ottocento?
Scommetiamo che se scrivo un lungo saggio su Liszt, "dimostrando" che
è una figura pari a Bach e Mozart, riceverò dei riconoscimenti dalla
"Liszt Society" di Budapest? ;-)
>con immutata stima ;-)
Idem, del resto siamo qui per scannarci... ehm, discutere! ;-)
ciao,
Jashugan
Non avevo dubbi. Pleonastico dirti che sono d'accordo con te, in tutto e
per tutto.
Bye
Pit
Beh, non per deluderti, ma.. sono il primo ad essere consapevole
che la mia posizione e' discutibile, cmq.
Se non altro perche' qualcuno vi puo' ravvisare un accanimento con
alcuni pezzi del polacco.
Magari non accompagnato da una approfondita discussione della
musica e della interpretazione di tutto il resto. Qui vorrei
scusarmi dicendo che vi sono persone ben piu' competenti di
me, ad esempio, per discutere le interpretazioni, che ne so,
delle Ballate.
A proposito di Ballate... conosco relativamente poche incisioni,
ma trovo Zimerman superiore a Kissin. Kissin mi sembra spesso
un po' sbavato, certo, a tratti ha piu' carattere ma a discapito
della eleganza, parlo soprattutto della Prima Ballata che mi
sembra la meno riuscita di Kissin, ma non ha la pulizia e la
naturalezza di Zimerman. Kissin tende ad una maggiore sincronia
ritmica che pero' va a discapito delle corte successioni regolari
di note ripetute al basso, ad esempio gia' nella esposizione del
tema dopo il recitativo. Zimerman invece lascia che le due mani
non stiano perfettamente a tempo, mostrando di aver assimilato
la lezione di (a)ritmica di Cherkasski, ottenendo una grande
fluidita' delle figure a spirale allo stesso tempo dando una
chiara _direzione_ ritmica al tempo. Nelle piu' concitate
sezioni centrali, poi, o nel breve ritorno del primo tema in
La minore, K perde di chiarezza. Z ha sempre sotto controllo
la forma, il tessuto musicale. K sembra volerci offrire una visione
un po' eroica, che io trovo poco adatta alla prima ballata.
Comparabile a Z, secondo me, per statura, in questo pezzo, pur
nella sua diversissima, soprendentemente intima, esecuzione,
trovo Carlo Grante. L'interprete qui ci parla del dono che ha
ricevuto da Chopin, non di se stesso. E cosi' facendo ci offre
un quadro estremamente personale. I rubati qui sono tutte
meditazioni. Ogni rallentamento del metronomo e' una piccola
pausa per ripensare alle poche note esposte prima, come dovessero
essere centellinate (e lo devono!). Gia' dall'inizio siamo
proiettati in un mondo assolutamente diverso da quelli un po'
eroici di altri. E' una ballata vista da vicino.
Non intendevo accanirmi contro Kissin. Nelle altre tre ballate
e' decisamente migliore, ma senza raggiungere le vette interpretative
di Zimerman. Gli manca quel grano di raffinatezza (grano che manca
spesso ai russi, ed e' un peccato, perche' sanno "toccare" il pianoforte,
in termini di agilita', spesso, come nessun altro).
Ma appunto, conosco pochissime interpretazioni. Il mio interesse
e' soprattutto per il testo di Chopin, che e' da un po' di tempo
che sto dissezionando analiticamente. Devo dire che KZ e CG rendono
le strutture molto chiare ed evidenti, e ascoltarli con lo spartito
davanti e' quasi una guida all'analisi.
saluti
>A proposito di Ballate... conosco relativamente poche incisioni,
>ma trovo Zimerman superiore a Kissin.
Le tue orecchie funzionano benissimo, vai tranquillo...
(a parte il paragone con Cherkassky... il suo è un rubato "di maniera"
sia pure sopraffino, quello di Zimerman nasce sempre dall'analisi del
moto delle parti, è veramente uno dei più esemplari rubati chopiniani
che mi sia mai capitato di ascoltare)
>Comparabile a Z, secondo me, per statura, in questo pezzo, pur
>nella sua diversissima, soprendentemente intima, esecuzione,
>trovo Carlo Grante.
Se ascoltassi Ashkenazy nella Prima Ballata ti accorgeresti che parte
da premesse molto simili (la sua registrazione è di 15 anni fa cmq),
con la stessa chiarezza e dominio del *testo*, solo che con una
qualità di suono (e soprattutto di coinvolgimento emotivo) molto
maggiori.
Nelle interpretazioni di chopiniane di Carlo (tranne in alcune
Mazurke) trovo che sia ancora troppo presente una componente
didascalica, anche se sono convinto che si attenuerà con il tempo.
Del resto è preferibile la sua condotta, a quella di molti interpreti
ancora in erba, che credono di essersi guadagnati il diritto di
"giocare" con la musica di Chopin solo perché hanno vinto qualche
concorso...
beh, mettiamoci d'accordo, voi due ... sì perchè
comincio a credere che siate in due a scrivere
firmandosi Francesco Lo Cascio. Forse dipende
dall'ora, o da qualche sostanza chimica a me ignota,
o dalla quantità di manga assorbita nell'unità di
tempo. Fatto sta che a volte mi capita di essere
completamente d'accordo con le tue argomentazioni,
altre che ti tirerei (virtualmente) un oggetto contundente.
Quest'ultima volta sono abbastanza d'accordo con
quanto scrivi, salvo che in qualche punto :
<snip>
> Però io ho ricavato più soddisfazione, e spunti critici dal piccolo
> libro di Rattalino (sempre pubblicato dalla EDT) che dalle centinaia
> di pagine del librone di Belotti.
il libro di Rattalino l'ho anch'io, ma per me è stato l'opposto ...
> Ed anche dal punto di vista musicologico,
> l'analisi di Belotti è molto generica (alle volte di
> brani importantissimi, si limita ad elencare i cambi armonici!); ne
> "La generazione romantica" Rosen ha saputo penetrare molto di più il
> testo chopiniano.
anche qui non sono molto d'accordo : se per esempio
ti guardi il capitolo sulle mazurke vedrai che l'analisi
almeno delle strutture è molto puntuale.
<snip>
> Mi premeva solo esprimere un parere, e cioé che se al termine della
> lettura una persona è convinta di avere capito qualcosa della
> personalità artistica di Chopin, è destinato ad andare incontro ad una
> bella delusione...
per me non è stato così, e soprattutto non capisco cosa
tu intenda per personalità artistica. Per me un ritratto
di Chopin esce eccome dal libro, e molto più completo
di quello del libretto di Rattalino. Comunque credo di capire
quello che vuoi dire, e cioè (correggimi se sbaglio) che
il Belotti non scendendo nel dettaglio della scrittura
pianistica di Chopin si perde una parte importante della
sua poetica, mentre Rattalino, che pianista è, coglie
aspetti che a Belotti sfuggono. Su questo, come dicevo,
posso anche essere d'accordo. Quello che mi aveva
un po' indispettito era soprattutto il modo in cui hai
espresso quel parere, come a bocciare complessivamente lo
studio del Belotti, riportandone qualche frase infelice qua e là.
Procedura a mio avviso un po' superficiale nonché
fuorviante. Oltretutto ho cercato anche il passo dove secondo
te demolisce Alkan, ma non l'ho trovato. C'è sì un punto
dove definisce "sgangherato" il concerto per piano
e orchestra (non quello per piano solo), in compenso
in un altro punto si prodiga in lodi per gli Studi di Alkan
che sono (o meglio al momento della stesura del libro
erano ) piombati nell'oblio totale.
Vedo anche con piacere che nella risposta a Pietro
hai corretto parzialmente la mira sui giudizi su
Brahms e Schumann, Stasera comunque mi rivedo
anche quei passi.
<snip>
>
> Scommetiamo che se scrivo un lungo saggio su Liszt, "dimostrando" che
> è una figura pari a Bach e Mozart, riceverò dei riconoscimenti dalla
> "Liszt Society" di Budapest? ;-)
non credo che la cosa sia così semplice, anche
perchè prima bisognerebbe scriverlo ... ;-))
alla prossima
Beh, io ho parlato di "aver assimilato la lezione ritmica" ma mi sono
forse espresso in modo non abbastanza preciso. Era in senso molto
astratto e non riferentesi alla specifica prassi. Intendevo dire che
Cherkassky ha offerto una possibilita' interpretativa (tante, a dire
il vero, ma certo balza immediatamente all'orecchio la indipendenza
delle mani), ma non metto affatto in dubbio che queste siano dovute
ad una certa maniera. Cherkassky in effetti non mi convince e meno che
meno in Chopin. Secondo me sommerge la musica con un sentimentalismo
che non le pertiene. Chiaramente e' del tutto possibile che KZ
sarebbe giunto alla plausibilita' di certe soluzioni anche in modo
indipendente. Ed e' fin troppo evidente che in KZ il rubato deriva
da una analisi impeccabile della .lettera. musicale dal punto di
vista compositivo. Ogni parte, per quanto corta, effimera, o nascosta,
deve essere vista come elemento a se stante, con le sue peculiarita'
ritmiche e/o di canto, E anche come elemento strutturale, quindi
legato in modo indissolubile al materiale compositivo. Come dicevo,
KZ e CG offrono letture che, pur nella loro incredibile diversita',
_tra_l'altro_ anche "spiegano" come sono disposte le microstrutture
compositive, SC e EK no.
> >Comparabile a Z, secondo me, per statura, in questo pezzo, pur
> >nella sua diversissima, soprendentemente intima, esecuzione,
> >trovo Carlo Grante.
>
> Se ascoltassi Ashkenazy nella Prima Ballata ti accorgeresti che parte
> da premesse molto simili (la sua registrazione è di 15 anni fa cmq),
Devo procurarmi allora quelle Ballate! Ho gli studi e le sonate e
francamente mi deludono un po', perche' vi avverto un po' di dolciastro,
nell'interpretazione, che mi delude. A mio modesto parere, la potenza
espressiva degli studi, ad esempio, viene assai meglio veicolata da
Pollini, che mi fa accostare il primo, ad esempio, ad una meravigliosa
torre altissima, e di cristallo, trasparente, mentre Ashkenazy sembra
averla sciolto il vetro un pochino troppo.
> con la stessa chiarezza e dominio del *testo*, solo che con una
> qualità di suono (e soprattutto di coinvolgimento emotivo) molto
> maggiori.
Non conosco l'ucraino-islandese nelle ballate, ma non mi sembra
affatto che in CG ci sia un intento didascalico, o che la sua
interpretazione pecchi di coinvolgimento emotivo (che forse e'
cosa che intendiamo in modo diverso, visto che per me e' un
"nemico" della lucidita' dell'interprete). A me sembra piu'
appropriato parlare di _capacita'_ di veicolare la potenza
(o, meglio, potenzialita', NB, non contenuto) emotiva di un
pezzo. E non vedo in cosa, stante le premesse interpretative,
quella lettura difetti... (nb che ho scritto "stante le premesse
interpretative": sono letture che derivano da un approccio
molto particolare ed e' in base alla capacita' di portarlo fino
in fondo, alla loro coerenza interna, che vanno giudicate).
ciao
>Comunque credo di capire quello che vuoi dire, e cioč che
>il Belotti non scendendo nel dettaglio della scrittura
>pianistica di Chopin si perde una parte importante della
>sua poetica, mentre Rattalino, che pianista č, coglie
>aspetti che a Belotti sfuggono.
Proprio questo intendevo. Del resto Belotti č citato praticamente ad
ogni pagina da Rattalino, ed il suo testo in piů punti si serve delle
informazioni e degli studi fatti da costui.
ciao,
Jashugan
--
«Ha tinto le mie vesti d'un rosso a tutti sconosciuto. Ora non vi č
piů nessuno che le sfiori. Uccide gli uomini in viaggio e, guardando
Forse perchč chi lo ascolta si suicida subito.....^__^
> Ora forse io ne sono fin troppo affascinato per ragioni non solo
musicali,
> ma francamente mi stupisce.
> Sto ascoltando ora per l'ennesima volta i preludi op.28, e devo dire che
> certe accuse di sdolcinata faciloneria sentimentale hanno ben poca
> consistenza.
> Ma magari non riesco a essere oggettivo. Voi che ne pensate? A voi piace
?
> Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate; e se non vi piace, perchč.
> Se poi vi capita di ascoltarlo suonato da Pollini č davvero una grande
> esperienza, almeno secondo me.
Trovo comunque che Chopin si il compositore piů melenso, insignificante,
noioso, ecc. ecc. di tutta l'intera storia della musica. Quando sono con i
miei amici (quelli che sanno qualcosa di musica, ovviamente) lo prendo
sempre come esempio di musicista inascoltabile. Perň a tanti
piace....mah.... a tanti perň piace anche la minestra...... mah.... un vero
mistero.....
Ciao
D.
Dammi un piatto di maltagliati coi fagioli come si fanno qui a Modena
(con il lardo di maiale) e vedrai quanto tempo impiego a mangiarlo!!!
Un po' come gli Studi e i Notturni...buoni mmmmmmmmmmmmmmm.
Ciao
--
"Nella musica di Bach ritrovo la quintessenza
di ogni poesia e di ogni espressione artistica"
"Perpinchiopinchernacolo"
ICQ 65656922
> Trovo comunque che Chopin si il compositore più melenso, insignificante,
> noioso, ecc. ecc. di tutta l'intera storia della musica. Quando sono con i
> miei amici (quelli che sanno qualcosa di musica, ovviamente) lo prendo
> sempre come esempio di musicista inascoltabile. Però a tanti
> piace....mah.... a tanti però piace anche la minestra...... mah.... un vero
> mistero.....
sai? esistono anche persone sensibili alla qualità della musica. credo
che questa sia la ragione
T
Se vuoi, lo puoi trovare uno melenso e noioso, i gusti sono
gusti, ma "insignificante" proprio no. Che Chopin ti piaccia
o meno, non e' possibile ritenerlo insignificante. Perche'?
La affermazione e' semplicemente falsa. Il suo ruolo nella
storia della musica lo rende automaticamente "significante".
Noioso, _neppure_, a mio parere, visto che essendo il polacco
padrone della forma come pochi, l'interesse lo sa mantenere
vivo... puo' non piacerti la cifra stilistica (e per un certo
tempo, per cause "esterne" a Chopin, non piacque neppure a me),
ma se lo ritieni melenso, evidentemente avrai sentito esecuzioni
sdilinquite suonate da ragazzine troppo zuccherose o di pianisti
troppo manieristici.
Se eseguita come si deve, poca musica e' poco sentimentale come
quella di Chopin. Che poi ci sia una quantita' spaventosa di
esecuzioni melense, e' vero, ma questo e' dovuto ad una errata
comprensione dell'autore da parte di molti musicisti.
Cmq beato te che conosci l'intera storia della musica.
> Quando sono con i
> miei amici (quelli che sanno qualcosa di musica, ovviamente) lo prendo
> sempre come esempio di musicista inascoltabile.
Perche' quelli che sanno qualcosa di musica lo trovano invariabilmente
inascoltabile? Oibo', felice di essere tra coloro che non capiscono
nulla di musica.
> Però a tanti
> piace....mah.... a tanti però piace anche la minestra...... mah.... un vero
> mistero.....
Ci sono ottime minestre.
Ciao
> Trovo comunque che Chopin si il compositore più melenso, insignificante,
> noioso, ecc. ecc. di tutta l'intera storia della musica. Quando sono con
i
> miei amici (quelli che sanno qualcosa di musica, ovviamente) lo prendo
> sempre come esempio di musicista inascoltabile. Però a tanti
> piace....mah.... a tanti però piace anche la minestra...... mah.... un
vero
> mistero.....
Adoro la minestra. E anche Chopin.
Ciao,
Fabio
--------------------------------
Inviato via http://usenet.iol.it
ciao,
Jahugan
--
««Ha tinto le mie
vesti d'un rosso a tutti sconosciuto. Ora non vi è più nessuno
che le
sfiori. Uccide gli uomini in viaggio e, guardando il cielo, una donna
piange».
(Hiroaki Samura)
--------------------------------
Inviato via http://usenet.iol.it
> Noioso, _neppure_, a mio parere,
visto che essendo il polacco
> padrone della forma come pochi, l'interesse
lo sa mantenere
> vivo... puo' non piacerti la cifra stilistica (e per un
certo
> tempo, per cause "esterne" a Chopin, non piacque neppure a me),
>
ma se lo ritieni melenso, evidentemente avrai sentito esecuzioni
>
sdilinquite suonate da ragazzine troppo zuccherose o di pianisti
> troppo
manieristici.
Approfitto di questo tuo post, anche se una simile
riflessione mi era già scaturita
qualche tempo fa, per notare come un buon
imprinting nel caso del geniale polacco,
sia assoltuamente
imprescindibile. Avevo 14 anni quando ascoltai la mia prima
registrazione
chopiniana. Si trattava del famoso Preludio op. 24 n. 16 - ancora oggi
per
me il paradigma del virtuosismo pianistico - e ad eseguirlo era... un
chitarrista.
Per la precisione un chitarrista elettrico che si dilettava
di piano classico (ed era
bravino, tuttosommato). Il brano mi fece
perdere la testa, cercai una esecuzione
da parte di un professionista in
negozio, ed acquistai (la prima cassetta di MC della
mia vita!) la
versione di Maurizio Pollini. Non quella più nota per la DG - 25.000,
costava
troppo - ma una anteriore (del 1960, poco dopo la vittoria del
nostro al concorso di
Varsavia).
Fu amore al primo ascolto, per Chopin e
per Pollini. Un amore che ancora oggi non mi
ha abbandonato...
Non sono
sicuro che l'impressione sarebbe stata altrettanto positiva se avessi
comprato
i Preludi di Magaloff... :-)
ciao,
Jashugan
Beh, da sole la seconda e la terza sonata, e quasi tutti gli studi, sono
l'antitesi del melenso e del noioso. Sono cosi' antitetici al sentimentalismo
che dovrebbero fugare ogni dubbio. Peraltro, uno puo' anche farsi certe l'idea
di Chopin compositore-sotto-overdose-di-saccarina, ma dopo aver ascoltato i
notturni suonati da Barenboim o **CENSURO-QUI-IL-MIO-POST-SENNO-MI-LINCIANO**
o dopo aver visto degli show di Valentino Liberace, oppure ancora dopo ascolti
MOLTO superficiali dei Valzer e delle Polacche.
Ritengo pero' che Chopin sia in grandissima parte uno degli autori meno compresi
anche da interpreti noti e che l'ascolto risulti di conseguenza spesso un
colossale fraintendimento. Se un certo edonismo e' presente nel polacco (e
sarebbe ipocrita negarlo - ed e' il tipico elemento _francese_ di Chopin) e'
quasi sempre mai fine a se stesso. E certo mai nella maturita', caratterizzata
da composizioni che hanno spesso scioccato pubblico e critica per un sapore
da "algebra astratta" (involontaria critica positiva! se quesi critici infami,
se avessero saputo quanto puo' essere bella la algebra astratta :-)
saluti
R
oberto
[]
Ma, tu che ci stai riflettendo su in questo periodo, non ci trovi
qualche cosa di art nouveau?, qualcosa che ricorda i ghirigori floreali
di certe stazioni del metrò del centro di Parigi? Io ho spesso la
sensazione, di ascoltare la trasposizione in musica dello Jugendstil.
Bye
Pit
Dipende dai punti di vista, mio caro, nessuna delle obiezioni al mio post mi
ha particolarmente colpito, a dire il vero, per cui del mio amato sederino
nessuno si è approfittato, lo volevi tutto per te? ^__^
Ciao ciao
D.
Oltre a quelli che hai citato ho pure i notturni (completi), le mazurche
(quasi complete), le musiche per violoncello e piano (complete), la
tarantella, la barcarola, gli scherzi, gli improvvisi, le ballate (tutte),
le polacche (quasi tutte), i nuovi studi, la fantasia op.49, tutte le
musiche per piano e orchestra, tutti i valzer, il bolero, l'andante spianato
ecc. nelle due versioni, per piano e anche con l'orch., boh, penso di aver
finito. Ti basta? Dopo tutto ciň, confermo: č da suicidio!!!!
La prova che sia stato un grande compositore credo sia data ANCHE
> dai piů grandi pianisti: da Liszt, a Busoni, a Cortot, Rubinstein,
> Horowitz, Kempff, Richter, Benedetti Michelangeli ...... che ne hanno
> interpretato le opere. Che a qualcuno non possa piacere d'accordo ma
> relegarlo a rango di un compositore da "Salonmusik" mi sembra veramente il
> colmo. Che ne dite? Ciao a tutti.
non mi pare una prova questa, a dire il vero, comunque dei musicisti che
citi anche Liszt e Busoni sono da suicidio (anche se Liszt qualcosa di
decente l'ha scritto).
E poi, miei tesori belli, č questione di gusti; se poi tanti di voi mi
dicono che mangiano pure la minestra...beh, allora posso proprio credere a
tutto ^__^.
Ciao ciao
D.
No, affatto, questa che ho espresso è solo la versione soft; del resto sono
vent'anni che ascolto Chopin e più lo ascolto più lo trovo insulso e
melenso; con rarissime eccezioni, ma proprio rarissime.
Il romanticismo piu' vieto ha
> generato tante mostruosita', da Listz al romantic-revival decadente, ma
> c'e' un afflato autentico nella musica di Chopin, che, se discutibile
> nei pezzi piu' appariscenti (le Polacche, i primi Notturni), diventa
> pura poesia ed espressione altissima di romanticismo autentico e sincero
> nei pezzi piu' ombrosi ed inquieti (ultimi Notturni, Preludi). Se poi e'
> diventato un gadget sentimentale (tipo il Notturno op.9 n.2) ad usum
> cretini, non e' mica colpa sua. Tutto questo, ovviamente, IMHO.
Odio Liszt, specie nella produzione pianistica; e anche quella orchestrale
non è che mi dia molti orgasmi.
D.
>Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate; e se non vi piace, perchč.
Dopo aver suonato Chopin, mi sento come
se avessi pianto su peccati che non ho mai
commesso e mi fossi afflitto per tragedie che
non ho mai vissuto. (Oscar Wilde).
La musica di Chopin č un universo di intenzioni; č morbosa, instabile,
scivolosa. In una parola č soprattutto suggestione.
Non adatta all'uomo che non deve chiedere mai.
Per me Chopin, quando sono in giornata-chopin, oscura tutto il resto.
Riesco davvero a farmi del male con lui. Come con Wagner.
La mia vita consiste in una successione di fallimentari tentativi per
evitarli. Ma neppure a smettere di fumare, riesco ...
ciao
-----
Vinicio Matteucci
Pistoia, Italy
xi...@libero.it
-----
Allora esplose un'ultima volta nella musica.
La bianca Luna lo udě, e dimenticň l'alba,
e indugiň ancora nel cielo.
>Odio Liszt, specie nella produzione pianistica; e anche quella orchestrale
>non è che mi dia molti orgasmi.
Spera di non incontrarmi di notte in un vicolo buio ed isolato... :-)
ciao,
Jashugan
--
>Dipende dai punti di vista, mio caro, nessuna delle obiezioni al mio post mi
>ha particolarmente colpito, a dire il vero, per cui del mio amato sederino
>nessuno si è approfittato, lo volevi tutto per te? ^__^
A perderci sei solo tu... per il resto i gusti son gusti. :-P
ciao,
Jashugan
P.S.
ehm... tanto per evitare malintesi... intendevo che ci perdi a non
ascoltare Chopin! ^^;;;;
No...risparmialo! Lui da fanciullo lo ha trovato il suo punto G, ma non č
compatibile con FL e FC :-)
adg
Non sperarci tu, semmai...^__^
D.