>Colui che a mio avviso ha fornito le migliori interpretazioni di Mahler e`
>stato Boulez.
Concordo! Ma bestia resti.
ciao
di
> Bernstein (...) la Sesta ad esempio e`
> veramente un'interpretazione ottusa.
o questa? e perché mai?
--
bob
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>E ricordate una cosa: il buon interprete non e` quello che ti fa capire il
>brano al primo ascolto, bensi` quello che NON te lo fa capire al primo
>ascolto.
Questa non l'ho capita. E perché mai una regola *generale* di questo
tipo? E poi ti riferisci a un ascoltatore ancora ignaro di quel brano
o a un ascoltatore che lo conosce tramite altre interpretazioni e
affronta un direttore che non gliela fa capire?
E soprattutto, tira fuori qualche nome di direttore che, secondo te,
non ha nulla a che spartire con Mahler. Io ne faccio uno, e mi si dica
quello che si vuole, ma spesso fallisce nonostante sensibilità
viscerale e ottima cultura: Sinopoli. Il suo Mahler è una melassa poco
drammatica che cede alla bellezza dei suoni ma secondo me perde del
tutto l'insieme. Non sono musicista e non ho intenzione di
giustificare razionalmente qualcosa che non ho la preparazione per
motivare (ammesso e non concesso che un musicista sia tenuto a
giustificare in tutto e per tutto gusti e preferenze), è solo che non
mi piace e stop, il Mahler di Sinopoli.
Alb-Her
Muti.
:-p
> E non basta credersi la reincarnazione di Mahler per interpretarlo bene: di
> Bernstein e` ottima l'Ottava, la Settima, ma la Sesta ad esempio e`
> veramente un'interpretazione ottusa.
Mi intereserebbe sapere perché pensi che la sesta di Bernstein è ottusa.
Davvero non mai piaceva neanche a me, la sua versione fatta negli anni
sessanta (penso che questa sia la sola sesta che Bernstein ha fatto?).
Vorrei anche sapere cosa ti è piacuta nella sua ottima e settima.
> Colui che a mio avviso ha fornito le migliori interpretazioni di Mahler e`
> stato Boulez.
Non ho ascoltato tutto il suo Mahler ma la sua settima mi sembrò
eccelente, perfetta. Perché Boulez ti piace?
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Sciatta, pacchiana, sembra evidenziare e marcare tutto, come uno che parla
ad un tonto.
> Perche' Boulez ti piace?
Perche' e` preciso, rigoroso, fedele alla partitura.
GL
Io di Sinopoli direi l'esatto contrario. Ricordo la sua V dal vivo, come la
più drammatica mai sentita, la più scavata e profonda. Semmai gli mancava
il bel suono, l'istinto musicale e la facilità del "musicista nato".
Infatti era più che altro un uomo di cultura, un intellettuale e per questo
i professori in orchestra non lo riconoscevano come uno di loro; di qui gli
attriti e le incomprensioni.
EF