Allora, mi dareste un consiglio? Qulae tra i due sarebbe piu "agevole"? Con
quale sarei troppo in difficolta con l'apprendimento?
Seconod voi...e' "troppo tardi"???
Premetto...che non voglio diventare una musicista...;-) ma solo
divertirmi...
Grazie a chi sara cosi gentile da rispondere.
PP
A mio avviso l'impostazione del violino e lo studio della sua tecnica
necessitano di una mano giovane, la più giovane possibile. In più anche un
minimo di immediata soddisfazione col violino diventa un traguardo a lunga
scadenza. Io mi "butterei" sul pianoforte che, e i pianisti non me ne
vogliano, è sicuramente più immediato per un neofita del violino.
Daniele
ciao
a, vn
Mi associo a quanto dice Daniele: il piano almeno all'inizio è più immediato
( ti evita certe "steccate" del violino : )))) mentre per il violino ci
vuole un pò più di pratica. Il mio consiglio è di incominciare con il piano,
poi se hai tempo , tra un annetto o più potresti cominciare anche con il
violino, che comunque ti assicuro( esperianza personale..) dopo già quasi un
anno le tue soddisfazioni le trovi eccome, anche studiando da "dilettante".
Cosa vuoi che ti dica: in bocca al lupo!
Saluti
P.s: un anno fa circa quando ho cominciato a suonare il violino avevo anche
io chiesto consiglio su IAMC perchè ero un pò indeciso...per fortuna ho
ascoltato gli incoraggiamenti e ho incominciato..
--
Edoardo Carminati
===================================
Il mondo si divide in 10 categorie di persone:
chi capisce il binario e chi no
===================================
> Allora, mi dareste un consiglio? Qulae tra i due sarebbe piu "agevole"?
Con
> quale sarei troppo in difficolta con l'apprendimento?
Mah, come in sostanza giŕ ti ha scritto Daniele, dopo diciamo due annetti di
pari tempo ed impegno, al pianoforte
potresti giŕ suonare qualcosa di davvero carino, mentre al violino non č
proprio detto.
Sarrasani.
A malincuore (chissà perchè vorrei che tutti studiassero il violino?), se
la tua non è davvero una passione incondizionata per il violino, il
pianoforte dovrebbe consentirti entro un ragionevole arco di tempo di
suonare qualcosa di decente.
Cmq, conosco parecchie persone decisamente grandicelle che il violino lo
studiano con profitto. Per gli adulti io consiglierei lo studio del
violoncello, se non altro, suonando seduti si fa meno fatica :)
Ciao.
--
Claudio Rampini Liutaio
www.claudiorampini.com
sarà un gioco molto divertente.
Qualsiasi scelta tu faccia, in bocca al lupo e complimenti!
>A malincuore (chissà perchè vorrei che tutti studiassero il violino?), se
>la tua non è davvero una passione incondizionata per il violino, il
>pianoforte dovrebbe consentirti entro un ragionevole arco di tempo di
>suonare qualcosa di decente.
Ma non sono due strumenti molto diversi in maniera basilare ?
Io credo che per il pianoforte serva una notevole indipendenza delle dita della
mano destra da quelle della mano sinistra, senza contare l'uso dei pedali, però
l'emissione del suono è terribilmente facilitata - almeno per un principiante
che non voglia ottenere microdinamica - mentre per il violino è importantissimo
l'orecchio, sia per intonare il suono che non ha riferimenti visibili come una
tastiera, sia per ascoltare e modificare il timbro mediante la taratura
dell'angolo di incidenza dell'archetto e della posizione sulla corda, ma
l'indipendenza è meno difficile da ottenere (credo), oltretutto è necessaria
solo l'indipendenza della mano destra, ma non individualmente delle dita della
mano destra.
>Cmq, conosco parecchie persone decisamente grandicelle che il violino lo
>studiano con profitto. Per gli adulti io consiglierei lo studio del
>violoncello, se non altro, suonando seduti si fa meno fatica :)
anche io vorrei provare ad affrontare seriamente uno strumento, ma sono indeciso
tra il corno, il trombone, il fagotto e il violoncello, sapendo già che sono
abbastanza negato per il pianoforte e per l'organo (che sarebbe lo strumento che
amo di più) ; oltretutto ho avuto un incidente all'indice della mano sinistra e
non riesco più a suonare con facilità la chitarra, tranne quando devo fare il
barré; è uno strumento che ho imparato dall'età di 13 anni, ma che ho
praticamente dimenticato dai 30, quindi 18 anni fa ... purtroppo credo che non
esistano strumenti che non impegnano l'indice sinistro, a parte alcuni strumenti
a percussione ed il trombone a coulisse o la tromba naturale.
____________________________________________________
Allegri !
Claudio Chiani
... chissà cosa c'è sotto ... disse Maria Stuard
guardando il kilt dello scozzese
buo n a s s e e e r a a
____________________________________________________
>l'indipendenza è meno difficile da ottenere (credo), oltretutto è necessaria
>solo l'indipendenza della mano destra, ma non individualmente delle dita della
>mano destra.
>
non credo che nel suonare il violino si possa parlare di indipendenza
tra le mani, ma di sincronismo o qualcosa del genere... le due mani
fanno cose diverse ma col medesimo obiettivo! come per gli strumenti a
fiato! indipendenza e' richiesta, invece, nelle tastiere o le
percussioni.
ciao
delma
Effettivamente al''inizio bisogna riuscire a sincronizzare dx e sx nel
cambio di arcata altrimenti si suonano dei "doppioni"
Saluti
> purtroppo credo che non
> esistano strumenti che non impegnano l'indice sinistro, a parte alcuni strumenti
> a percussione ed il trombone a coulisse o la tromba naturale.
Anche la tromba a pistoni, l'armonica a bocca, il flauto dolce,
il campanello di casa, il theremin, il traversiere barocco, quasi
tutti gli altri ottoni, lo scacciapensieri, ...
Per i legni, tieni presente che si possono fare molte personalizzazioni
alle chiavi per adattarle alle esigenze piů strane.
Alcuni strumenti possono usare il mignolo sinistro., ma non in
maniera critica. Il flauto, si puň suonare benissimo anche senza
una falange del mignolo sinistro, al limite allungando la leva del
sol#, cosa che un riparatore ti puň fare senza problemi.
Per il flauto, potrei darti degli indirizzi di tecnici specializzati
in modifiche di questo tipo.
Ciao
P.
Come fai a suonare il campanello di casa senza l'indice, scusa! ; ))))
Ciao
>> purtroppo credo che non
>> esistano strumenti che non impegnano l'indice sinistro, a parte alcuni strumenti
>> a percussione ed il trombone a coulisse o la tromba naturale.
>
>Anche la tromba a pistoni, l'armonica a bocca, il flauto dolce,
>il campanello di casa, il theremin, il traversiere barocco, quasi
>tutti gli altri ottoni, lo scacciapensieri, ...
>
1) cos'e' theremin?
2) flauto dolce e traversiere lo richiedono eccome, a meno che shifti
la mano su di una posizione... ma a quel punto bisognerebbe impegnarsi
molto nell'indipendenza tra anulare e mignolo... e per il flauto dolce
il pollice verrebbe ad assumere una posizione piuttosto tesa.
3) per il campanello, se sei mancino devi fare esercizi con la destra.
ciao
delma
Il tuo commento in PS mi oncoraggia...
Grazie
Paola
Edoardo Carminati <edoloz...@email.it> wrote in message
news:atlieq$bn2k$1...@ID-167489.news.dfncis.de...
Si, in effetti suonavo il piano prima, quando ero alle elementari e fino al
liceo, poi però ho smesso e da quasi un anno sto suonando il violino( faccio
3/4 d'ora di lezione privata alla settimana)...Non è che mi ammazzi dallo
studio ( circa mezz'ora al giorno, anche se il mio record è di 3 ore
"filate" durante le vacanze..) anche perchè tra l'università e il lavoro non
ho molto tempo...Tornando al discorso, non è particolarmente difficile
iniziare, devi soltanto avere voglia e pazienza. Personalmente ho avuto il
"culo" di riuscire da subito ad emettere "suoni" e non versi, il che
all'inizio incoraggia molto. Se poi conosci già la musica tutto l'impegno
può essere volto alla tecnica, ma qui ti rimando ai "guru" del ng che
sicuramente ne sanno più di me : ))))
Ciao
Con uno degli 9 diti!
Però, avevo letto _il_mignolo_ sinistro, quindi la lista non è più valida.
In effetti, l'indice è più importante (mi aspetto la battuta di Klaus).
Ciao
P.
Uno strumento elettronico che si suona muovendo una mano
nell'aria vicino a un'antenna.
> 2) flauto dolce e traversiere lo richiedono eccome,
Hai ragione! ero convinto che K avesse scritto il mignolo.
E c'ho pure gli occhiali nuovi. Mo' vado dall'ottico e mi faccio
rimborsare.
Comunque esistono dei flauti dolci fatti per essere suonati
con una mano sola, quindi ci sono buone speranze per chi
ha solo un dito in meno (per gli interessati: googlare per
recorder + dolmetsch).
> 3) per il campanello, se sei mancino devi fare esercizi con la destra.
Dai, la tecnica campanellistica ammette anche l'uso dell'anulare.
Ciao
P.
>non credo che nel suonare il violino si possa parlare di indipendenza
>tra le mani, ma di sincronismo o qualcosa del genere... le due mani
>fanno cose diverse ma col medesimo obiettivo!
non esattamente
poniamo di avere una sequenza di quartine alla mano sinistra, mentre la
destra procede nell'arcata dal basso verso l'alto, poi la stessa
sequenza di quartine, ma quata volta con arcata dall'alto verso il basso
questo era un esempio semplice
prova ad immaginare cosa succede se devi dare l'accento (con saltello
dell'archetto) sulla prima nota di ogni quartina, ma legare le altre tre
capirai che ci sono tutta una serie di altre possibilità molto complesse
certo, non si richiede un; indipendenza totale, come quella del
pianoforte, o peggio ancora dell'organo, dove all'indipendenza di cinque
dita per ogni mano si aggiunge anche quella dei due piedi
>come per gli strumenti a fiato!
no, non ci sono strumenti a fiato che si possano avvicinare al violino
dal punto di vista dell'indipendenza della mani, a meno che non ti
riferisci all'indipendenza tra l'useo delle mani e l'uso del fiato
il trombone presenta un misto dei movimenti del violino, ma molto meno
sofisticati, infatti è un ... trombone :-)
. a l l E g r i !
___________________________________________________
Science is everything we understand well enough
to explain to a computer. Art is everything else.
Donald E. Knuth
___________________________________________________
On Tue, 17 Dec 2002 11:48:43 GMT, "Pierpaolo BERNARDI"
<pierpaolo...@hotmail.com> wrote:
>Il flauto, si può suonare benissimo anche senza
>una falange del mignolo sinistro, al limite allungando la leva del
>sol#, cosa che un riparatore ti può fare senza problemi.
>Per il flauto, potrei darti degli indirizzi di tecnici specializzati
>in modifiche di questo tipo.
Non sapevo che i flautai sapessero sostituire le falangi dell'indice con
quelle del mignolo :-)
Comunque il flauto dolce riesco a strimpellarlo, anche se ovviamente nei
passaggi più veloci avrei grosse difficoltà, ma non solo per la
sensibilità della falange dell'indice, in quanto il mio problema è
prevalentemente di sensibilità, anche se non riesco a piegare
completamente, ma questo sul flauto non servirebbe, mentre negli
strumenti a corda è fondamentale, specie nel violino che ha il manico
così piccolo.
Purtroppo il flauto è uno strumento che non mi appassiona più di tanto,
ma forse dovrei riuscire ad impararlo dignitosamente e provare poi a
suonarlo in compagnia.
> il trombone presenta un misto dei movimenti del violino, ma molto meno
> sofisticati, infatti è un ... trombone :-)
vorrei capire cos'hai contro i tromboni......
è pieno IAMC di tromboni.......
;-)
A.
vabbe allora dico che conosco le 7 note...da piccola cantavo a livello
"professionale" e poi...il mio maestro voleva mandarmi al conervatorio e mio
padre si e' FORTEMENTE opposto... lasciamo cadere i commenti.
Vabbe...insomma, la musica mi piace...tutto qui.
"un po piu di impegno"...beh si lo posso accettare...ultimamente questo e'
uno dei commetni piu consolatori...
Ma insomma...io gradisco l'onesta', quidni non devo lamentarmi se mi viene
detto "ma a 32 anni? ma sei pazza? ma non imparerai MAI".
;-)
paola
Edoardo Carminati <edoloz...@email.it> wrote in message
news:atn803$o4ut$1...@ID-167489.news.dfncis.de...
> Non sapevo che i flautai sapessero sostituire le falangi dell'indice con
> quelle del mignolo :-)
Solo quelli che si chiamano Frankenstein.
> Purtroppo il flauto è uno strumento che non mi appassiona più di tanto,
> ma forse dovrei riuscire ad impararlo dignitosamente e provare poi a
> suonarlo in compagnia.
Il flauto l'ho usato come esempio perché è quello che conosco
direttamente. Per il fagotto, che l'hai detto tu stesso che ti
piacerebbe, dovrebbe essere la stessa cosa (ma hai idea di
quanto costi un fagotto? I tromboni, al contrario, sono
relativamente economici).
Comunque, con l'indice, il problema è un po' diverso da come me
lo ero immaginato prima. Se è solo la sensibilità, per gli strumenti
a fiato non è che serve molto, non conta il tocco come nel pianoforte
né si deve esercitare molta forza, come negli archi.
Se ancora non sei convinto dagli strumenti a fiato, allora ti
suggerisco di buttarti sul theremin.
P.
Ci sono anche degli Shofar ;-)
ora scappo
ciao
Roberto
---
> Ma non sono due strumenti molto diversi in maniera basilare ?
> Io credo che per il pianoforte serva una notevole indipendenza delle dita
> della mano destra da quelle della mano sinistra, senza contare l'uso dei
> pedali, però l'emissione del suono è terribilmente facilitata - almeno per
> un principiante che non voglia ottenere microdinamica - mentre per il
> violino è importantissimo l'orecchio, sia per intonare il suono che non ha
> riferimenti visibili come una tastiera, sia per ascoltare e modificare il
> timbro mediante la taratura dell'angolo di incidenza dell'archetto e della
> posizione sulla corda, ma l'indipendenza è meno difficile da ottenere
> (credo), oltretutto è necessaria solo l'indipendenza della mano destra, ma
> non individualmente delle dita della mano destra.
Questa e' una semplificazione esagerata. Dal punto di vista del
principiante, il violino ha rispetto al pianoforte la difficolta'
aggiuntiva che la tecnica delle due mani e' completamente differente,
mentre sul pianoforte la tecnica della destra e' la stessa della
sinistra (ovviamente a specchio). Tipicamente il principiante riesce a
concentrarsi o solo sull'arco o solo sulla mano sinistra, e non e'
facile lavorare sulle due cose insieme.
Da un punto di vista avanzato, viceversa, tu sottovaluti la tecnica
della mano destra. La padronanza dell'arco si sviluppa solo con una
grande elasticita' delle dita, e per esempio un cambiamento di direzione
d'arco non sensibile al suono si ottiene solo coordinando un movimento
delle dita (quasi invisibile) con quello dell'avambraccio. Senza contare
poi le difficolta' relative ai colpi d'arco spiccati.
L'angolo di incidenza dell'archetto sulla corda e' molto semplice da
tarare: deve essere 90° e basta (ogni altro angolo sporca il suono).
Esiste viceversa una rotazione dell'arco (che puo' essere suonato con
pochi crini, inclinando la bacchetta verso il ponticello, o con tutti i
crini).
Ti diro' di piu', contrariamente alle aspettative, e' alla lunga piu'
difficile la tecnica dell'arco che non quella della mano sinistra.
-- -----------------------------------------------------
Luca Logi - Firenze - Italy e-mail: ll...@dada.it
Home page: http://www.angelfire.com/ar/archivarius
(musicologia pratica)
E' vero che prima si inizia meglio è. E' vero che le capacità di
apprendimento scemano paurosamente coll'avanzare dell'età. Ma dire che non
imparerai mai è una grande cazzata, la più usata dagli insegnanti inetti
innanzi all'ennesimo fallimento didattico.
Tu mica vuoi suonare i capricci di Paganini tra 2 mesi, cercati un bravo
insegnante, studia e sii paziente,ascolta gli altri, vivi la musica come
un'avventura meravigliosa capace di darti delusioni come gioie immense ed
inimmaginabili e, soprattutto non buttarti mai giù: la possibilità di avere
un accesso diretto ai capolavori che la storia della musica ci ha donato è
una delle maggiori soddisfazioni che l'intelligenza ci possa dare.
In bocca al lupo!
Daniele
>
> Ma non sono due strumenti molto diversi in maniera basilare ? Io credo che
> per il pianoforte serva una notevole indipendenza delle dita della mano
> destra da quelle della mano sinistra, senza contare l'uso dei pedali,
> però l'emissione del suono è terribilmente facilitata - almeno per un
> principiante che non voglia ottenere microdinamica - mentre per il violino
> è importantissimo l'orecchio, sia per intonare il suono che non ha
> riferimenti visibili come una tastiera, sia per ascoltare e modificare il
> timbro mediante la taratura dell'angolo di incidenza dell'archetto e della
> posizione sulla corda, ma l'indipendenza è meno difficile da ottenere
> (credo), oltretutto è necessaria solo l'indipendenza della mano destra,
> ma non individualmente delle dita della mano destra.
Secondo me non esiste uno strumento "facile" da suonare, semmai esiste uno
strumento verso cui una persona può essere più o meno predisposta. Certo
che se uno si presenta dicendo: "sono indeciso tra il violino e il
pianoforte", mi sembra che le idee siano ancora parecchio da schiarire :)
>
> anche io vorrei provare ad affrontare seriamente uno strumento, ma sono
> indeciso tra il corno, il trombone, il fagotto e il violoncello, sapendo
> già che sono abbastanza negato per il pianoforte e per l'organo (che
> sarebbe lo strumento che amo di più) ; oltretutto ho avuto un incidente
> all'indice della mano sinistra e non riesco più a suonare con facilità
> la chitarra, tranne quando devo fare il barré; è uno strumento che ho
> imparato dall'età di 13 anni, ma che ho praticamente dimenticato dai 30,
> quindi 18 anni fa ... purtroppo credo che non esistano strumenti che non
> impegnano l'indice sinistro, a parte alcuni strumenti a percussione ed il
> trombone a coulisse o la tromba naturale.
Scusa, ma quella del barrè con il dito indice irrigidito mi ha fatto
ridere :)))
Mi spiace però che hai difficoltà a suonare la chitarra :(
> vorrei capire cos'hai contro i tromboni......
> è pieno IAMC di tromboni.......
> ;-)
>Ci sono anche degli Shofar ;-)
l'unico strumento che dopo dieci anni di studio suona ancora come al primo
giorno ;-)
>ora scappo
'ndo scappi, 'ndo scappi?
A.
> Per il fagotto, che l'hai detto tu stesso che ti
>piacerebbe, dovrebbe essere la stessa cosa (ma hai idea di
>quanto costi un fagotto? I tromboni, al contrario, sono
>relativamente economici).
un ragazzo che suona il fagotto mi ha deto che l'indice sinistro si usa molto
spesso, però se non è necessaria una particolare sensibilità per premere la
chiave non dovrei avre grandi problemi, forse quello economico diventerebbe
preponderante; in effetti, col trombone potrei farci anche del jazz... mi
quaglia sempre di più
>Comunque, con l'indice, il problema è un po' diverso da come me
>lo ero immaginato prima. Se è solo la sensibilità, per gli strumenti
>a fiato non è che serve molto, non conta il tocco come nel pianoforte
>né si deve esercitare molta forza, come negli archi.
ottimo, allora potrei anche finire sul corno, che mi piace moltissimo per quel
timbro così misterioso
>Se ancora non sei convinto dagli strumenti a fiato, allora ti
>suggerisco di buttarti sul theremin.
dal nome sembra un maschio turco ... non credo di poter sopportare un altro paio
di baffi oltre ai miei :-)
>Questa e' una semplificazione esagerata. Dal punto di vista del
>principiante, il violino ha rispetto al pianoforte la difficolta'
>aggiuntiva che la tecnica delle due mani e' completamente differente,
>mentre sul pianoforte la tecnica della destra e' la stessa della
>sinistra (ovviamente a specchio). Tipicamente il principiante riesce a
>concentrarsi o solo sull'arco o solo sulla mano sinistra, e non e'
>facile lavorare sulle due cose insieme.
però c'è anche il lato positivo: non si può confondere il compito della destra
con quello della sinistra, mentre nel pf se hai terzine alla destra e quartine
alla sinistra diventa un macello
>Da un punto di vista avanzato, viceversa, tu sottovaluti la tecnica
>della mano destra. La padronanza dell'arco si sviluppa solo con una
>grande elasticita' delle dita, e per esempio un cambiamento di direzione
>d'arco non sensibile al suono si ottiene solo coordinando un movimento
>delle dita (quasi invisibile) con quello dell'avambraccio. Senza contare
>poi le difficolta' relative ai colpi d'arco spiccati.
tu stai già parlando - credo - di problemi tecnici successivi
credo che per un principiante smorzare il cambio di direzione o generare gli
accenti espressivi siano compiti oltre la portata del quotidiano
>L'angolo di incidenza dell'archetto sulla corda e' molto semplice da
>tarare: deve essere 90° e basta (ogni altro angolo sporca il suono).
aspetta, non mi intendo di termini tecnici specifici, ma io non intendevo
l'angolo tra la lunghezza dell'archetto e la lunghezza della corda, bensì quello
tra la normale alla superficie dei crini e il piano normale alla corda nel punto
di incidenza
>Esiste viceversa una rotazione dell'arco (che puo' essere suonato con
>pochi crini, inclinando la bacchetta verso il ponticello, o con tutti i
>crini).
ecco, appunto questo
>Ti diro' di piu', contrariamente alle aspettative, e' alla lunga piu'
>difficile la tecnica dell'arco che non quella della mano sinistra.
appunto, alla lunga
ma all'inizio credo che sia esattamente il contrario
>Scusa, ma quella del barrè con il dito indice irrigidito mi ha fatto
>ridere :)))
lo credo, ma per mia fortuna non è così grave
è chiaro che riesco ad usare perfettamente l'indice se lo appoggio rigidamente
sulle corde - come vuole appunto la tecnica del barré - mentre mi risulta
«spugnoso» se devo arcuarlo per premere con la punta del polpastrello e tu sai
perfettamente che, se non si preme esattamente in quel modo, esce un suono moffo
>Mi spiace però che hai difficoltà a suonare la chitarra :(
mi rifaccio con le corde vocali, riesco a suonarle quasi sempre senza usare le
dita, almeno quando la musica non sia di certi autori ...
> >Ti diro' di piu', contrariamente alle aspettative, e' alla lunga piu'
> >difficile la tecnica dell'arco che non quella della mano sinistra.
>
> appunto, alla lunga
> ma all'inizio credo che sia esattamente il contrario
Anche per un principiante l'arco e' piu' difficile della sinistra
Andrebbe scritto a caratteri cubitali.
Grande.
Mr Duffy
--
"My nerves are bad to-night. Yes, bad. Stay with me.
"Speak to me. Why do you never speak. Speak.
"What are you thinking of? What thinking? What?
"I never know what you are thinking. Think."
T.S.Eliot, The waste land
>Ti diro' di piu', contrariamente alle aspettative, e' alla lunga piu'
>difficile la tecnica dell'arco che non quella della mano sinistra.
Ad un concerto di Szering cui ho assistito, al secondo bis ha suonato
una corda vuota, una sola arcata: ma nello spazio di tempo, a me
sembrato un'eternita', quel re l'abbiamo sentito nascere, crescere,
giocare, danzare, urlare, acquietarsi, tremare, soffrire, spegnersi...
Siamo rimasti in silenzio commossi, stupiti, prima che un applauso
liberatorio ci scaricasse dalla commozione suscitata da tanta bravura.
Forse l'avevo gia' raccontata, ma mi sembrava appropriata a conferma
di quanto dici sopra...
Buon Natale
Giamber
giamber AT lombardiacom DOT it
punto e virgola trattino chiusa parentesi