Innanzitutto non credo che la maggior parte dei professionisti usi il formato
quadrato. Non conosco statistiche al riguardo, ma se non sbaglio sono molto
diffusi formati quali il 6x7 (Zenza Bronica, Mamiya Pentax 67, quest'ultima
molto usata soprattutto negli States).
Il fatto che il 6x6 sia un formato un po' "rigido" e "statico", come lo
definisci tu, è essenzialmente esatto, ma proprio per questo è un formato che ti
permette di dire cose diverse da quelle che diresti con i formati rettangolari.
Questi ultimi, più "dinamici" consentono composizioni mosse, dove l'instabilità
e la dinamicità sono date dalla diseguaglianza dei lati del rettangolo; il 6x6
consente invece composizioni più equilibrate e simmetriche, tutte inscrivibili
nella più perfetta e statica delle figure geometriche: il cerchio. E' un
"linguaggio" diverso, che ti consente di giocare diversamente con la
composizione.
Per questo io mi arrabbio moltissimo quando le composizioni in formato quadrato
vengono tagliate. I casi sono due: o il fotografo scatta in formato quadrato già
sapendo che l'immagine verrà tagliata (e allora deve poter intervenire
direttamente sulle decisioni riguardanti i tagli), oppure - se ha composto
tenendo conto del formato - deve opporsi al taglio dell'immagine. All'estero,
dove il rispetto per l'immagine è molto più radicato che non in Italia e dove la
fotografia non è considerata solo un quadrilatero colorato con cui riempire un
buco, il fotografo può chiedere alla redazione di non tagliare le immagini, che
vengono pubblicate nella loro interezza. Quando pubblico un libro o invio un
articolo a una rivista io sono molto categorico in proposito: ogni immagine
dev'essere pubblicata così come io l'ho fornita, e se un taglio dev'essere
fatto, decido io come e dove. Di solito gli editori più seri non hanno problemi
ad accettare questa clausola.
Saluti.
--
Michele Vacchiano
--
Posted from saa31023.comune.torino.it [158.102.52.23]
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>Mi sono sempre chiesto come mai la maggior parte dei professionisti usino la
>Hasselblad (lo so, lo so, a parte la qualità)...
E' il solito discorso: quali professionisti? In linea di massima
l'Hasselblad e' preferita (in Italia), dai fotografi di cerimonie,
situazioni per le quali le Hasselblad e similari non mi sembrano le
fotocamere piu' adatte (propenderei piu' per una veloce, leggera e
pratica 4,5x6 ma non farebbe "status symbol", lo so...). Poiche'
sicuramente ci sono piu' fotografi di matrimoni che fotografi
pubblicitari o di architettura, l' Hasselblad e' la fotocamera piu'
utilizzata dai professionisti (il ragionamento non fa una grinza).
E' triste vedere come la bravura dei fotografi di un certo tipo vada
misurata o pesata ad Hasselblad ("io ne ho 5...", "io ne ho sei!"...)
tanto che molti comprano le Kiev 88 e ci attaccano un'etichetta col
marchio Hasselblad e (poi scattano con la Nikon). Quanti ne conosco?
Piu' di quanti possiate immaginare.
Un'altra categoria di professionisti, quelli che lavorano perlopiu' con
l'editoria, si rivolge a formati leggermente superiori e piu'
sfruttabili come il 6x7. Una foto in 6x7 comincia a prendersi un
discreto distacco qualitativo su quelle 6x6 "rettangolarizzate" e questo
(cioe' di essere "rettangolarizzate") e' il destino di molte foto
scattate con questo formato.
Se da una parte esistono la logica e la poetica del formato quadrato e
la validita' delle immagini composte e realizzate nel quadrato, c'e' da
dire che da sempre molti fotografi lo hanno usato solo per poter
scegliere DOPO il taglio da dare all'immagine, una pratica che ho sempre
trovato poco apprezzabile (spesso e' sintomo di scarsezza di idee in
fase di ripresa). Se, per lavoro o per diletto, voglio o devo avere la
possibilita' di avere la foto sia verticale che orizzontale, eseguo i
due scatti sul momento aggiustando al massimo l'inquadratura. E' una
pratica che in campo editoriale e pubblicitario mi capita spesso: la
stessa foto per la copertina della brochure (verticale) e per il
megamanifesto orizzontale.
Faccio due scatti (in 6x7 o col banco ottico) ricomponendo l'immagine e
non ci penso piu'.
Continuando a parlare di "professionisti", aggiungo un'altra cosa: in
certi campi e per certi utilizzi il medio formato non e' piu' tanto
"medio" ma "piccolo", eppure su cosa punta a costo di duri sacrifici
l'aspirante professionista?
Sull'Hasselblad, perche' e' l'unico passaporto (in Italia) per
dimostrare che non si e' piu' dilettanti e per essere guardati con
rispetto dagli amici ("caspita, hai comprato l'Hasselblad, allora fai
sul serio!").
Queste considerazioni, sia bene inteso, con tutta la stima e
l'apprezzamento per una ottima fotocamera che monta degli eccellenti
obiettivi.
Buona luce
Rino Giardiello - Studio Nexus
e-mail : nex...@tin.it
homepage : http://space.tin.it/arte/sgiardie
-----------------------------
Nadir, Fotografia & Contax : http://www.intermed.it/nadir
e-mail : itn...@tin.it
>Mi sono sempre chiesto come mai la maggior parte dei professionisti usino la
>Hasselblad (lo so, lo so, a parte la qualità) o altre medio formato
>equivalenti dai negativi 6x6.......
Io, invece, mi chiedo perchè si vedano soprattutto inquadrature in
orizzontale e poche in verticale, o sbaglio?
E' perché è più facile impugnare la reflex in orizzontale? oppure
perché prima il cinema e poi la tv ci hanno abituato così? Almeno col
6x6 non esiste questo problema.
Però le carte da stampa sono rettangolari, e allora, stampo in
verticale o in orizzontale? Per non sbagliare meglio le dia!
Ciao
Marcello Culmian
>dei miei dubbi, infatti sapevo che esiste una macchina, la Fuji GX680, in
>cui il formato reale del fotogramma è perfettamente proporzionato alle
>esigenze dell'editoria.
E' una splendida fotocamera, quasi un piccolo banco ottico, ma da usare
solo in studio. Per un uso piu' generale preferisco la Pentax 67 che
posso usare anche a mano libera (non e' tanto piu' grande e pesante di
una Nikon F5). Basta "rifilare" di poco il 6x7 per averlo in proporzione
ai formati classici dell'editoria.
>Vorrei spendere due parole riguardo al dualismo professione/Hasselblad: io
>vivo in Calabria e qui l'unico sbocco per la fotografia professionale sono i
>matrimoni. Non esiste mercato per foto di moda, industriali o pubblicitarie
>in generale, l'unica possibilità è la fotografia di cerimonia e qui se non
>vedono che "guardi dentro la macchina" ti giudicano un incompetente...
E' un balordo modo di giudicare i fotografi che, purtroppo, e' molto
diffuso, ragion per cui molti comprano le Kiev 88 e ci attaccano il
marchio Hasselblad. Io mi sono sempre rifiutato di cadere in queste
trappole di "apparenza e status symbols", anzi, li ho contestati e sono
sempre andato avanti rispettando le mie convinzioni ed utilizzando
l'attrezzatura che io reputo piu' adatta per fotografare: devono essere
giudicate le mie foto e non le mie fotocamere o la marca dei miei
pantaloni.
>...e non ti
>fanno lavorare. Se qualcuno affiancasse alla tradizionale medio formato una
>Leica M-6 verrebbe bollato come poco serio perchè "usa la macchina piccola".
Oramai uso molto le Contax G (nelle occasioni in cui queste fotocamere
sono adatte) e la gente mi guarda sorpresa, qualcuno mi chiede anche
"fai le foto con una compatta?", ma la risposta e' una sola "aspetta a
vedere le foto".
Un cliente "saputello" mi ha chiesto se usavo Leica (per un lavoro in
cui occorreva il banco ottico) perche' se usavo Nikon non mi dava il
lavoro (aveva gia' fatto fare le foto a tanti amici con le Nikon e ad
alcuni "professionisti"... ma dovrei dire "negozianti"), l'ho zittito
come al solito: "vuoi delle buone foto? Sei nel posto giusto e non ti
curare di altro, adesso e' compito mio fartele".
Sento spesso dire la frase "la gente vuole vedere l'Hasselblad" ma mi
rifiuto di comprarne una solo per farla vedere ad un buzzurro art
director dell' agenzia pubblicitaria di uno sperduto paesino
dell'entroterra o agli sposi durante un servizio matrimoniale. Con
perseveranza la gente va aiutata a capire e rispettare il lavoro altrui
o educata a starsi zitta in settori di cui non capisce nulla.
Nadir <itn...@tin.it> scritto nell'articolo
<70paul$sgu$1...@nslave1.tin.it>...
In article <70oc3h$emi$1...@nslave1.tin.it>, "Claudio Valerio"
>Vorrei spendere due parole riguardo al dualismo professione/Hasselblad: io
>vivo in Calabria e qui l'unico sbocco per la fotografia professionale sono
i
>matrimoni. Non esiste mercato per foto di moda, industriali o
pubblicitarie
>in generale, l'unica possibilità è la fotografia di cerimonia e qui se non
>vedono che "guardi dentro la macchina" ti giudicano un incompetente...
E' un balordo modo di giudicare i fotografi che, purtroppo, e' molto
diffuso, ragion per cui molti comprano le Kiev 88 e ci attaccano il
marchio Hasselblad. Io mi sono sempre rifiutato di cadere in queste
trappole di "apparenza e status symbols", anzi, li ho contestati e sono
sempre andato avanti rispettando le mie convinzioni ed utilizzando
l'attrezzatura che io reputo piu' adatta per fotografare: devono essere
giudicate le mie foto e non le mie fotocamere o la marca dei miei
pantaloni.
>...e non ti
>fanno lavorare. Se qualcuno affiancasse alla tradizionale medio formato
una
>Leica M-6 verrebbe bollato come poco serio perchè "usa la macchina
piccola".
Sento spesso dire la frase "la gente vuole vedere l'Hasselblad" ma mi
rifiuto di comprarne una solo per farla vedere ad un buzzurro art
director dell' agenzia pubblicitaria di uno sperduto paesino
dell'entroterra o agli sposi durante un servizio matrimoniale. Con
perseveranza la gente va aiutata a capire e rispettare il lavoro altrui
o educata a starsi zitta in settori di cui non capisce nulla.
Buona luce
Rino Giardiello - Studio Nexus
e-mail : nex...@tin.it
homepage : http://space.tin.it/arte/sgiardie
-----------------------------
Nadir, Fotografia & Contax : http://www.intermed.it/nadir
e-mail : itn...@tin.it
----------
>E' un balordo modo di giudicare i fotografi che, purtroppo, e' molto
>diffuso..............
>Sento spesso dire la frase "la gente vuole vedere l'Hasselblad".......
A volte sono i cosiddetti professionisti a diffondere l'equazione
attrezzatura=fotografo, a me e' capitato di sentire uno di questi dire
"Hai visto che macchina ho? Le foto vengono sicuramente bene"
Se non hai altro che la macchina puoi 'vendere' solo quella.
Saluti
**********************************
P. Cozzolino
Per rispondere in e-mail:
pcozz...@usa.net
**********************************
>Comunque formato quadrato a parte non perdiamo di vista il fatto che si
>tratta a dir poco di una gran bella macchina: se sulla luna riposano 14
>Hasselblad usate nelle missioni Apollo (Filippo, potrebbe essere una buona
>occasione per risparmiare) un motivo ci sarà.
Come ho ben specificato nel mio primo messaggio, le mie considerazioni
non erano "contro l''Hasselblad" ma contro una serie di logiche
sbagliate che portano al suo acquisto, legate piu' all'apparenza ed al
nome che alla sostanza. Sono il primo estimatore della qualita'
Hasselblad (piu' che dell'Hasselblad dovrei dire della resa degli
obiettivi Zeiss) anche se non trovo utile il formato quadrato per le mie
esigenze. Si parla di un'Hasselblad 6x7 e, se continuera' a montare
obiettivi Zeiss, potrei anche farci un pensierino (ma si mormora di
ottiche di un'altra marca).
Non si diventa "MITO" per caso e sulla qualita' ed affidabilita'
dell'Hasselblad non si discute.
Buona luce
Rino Giardiello - Studio Nexus
>Scusate se m'intrometto nel vostro discorso, ma a parte gli status symbol e
>le mode, si può ancora dire che l'Hasselblad+Zeiss sia la migliore
>accoppiata in circolazione fotocamera+lenti nel medio-formato, oppure è una
>definizione troppo azzardata ? e se lo è, perchè è così e dove sbaglio ?
>Sapete, siccome forse verso Natale dovrei spendere un po' di soldi per una
>di queste fotocamere usate ... :-))
>--
>Filippo M. Caroti
--------------
Se proprio dovessi comprare una 6x6 puntando sulla massima qualita' e
senza pormi problemi economici, comprerei un' Hasselblad (per le lenti
Zeiss, mica per il corpo svedese che, comunque, ne e' il degno
completamento). Il problema e' che non comprerei MAI una fotocamera 6x6
per i motivi gia' spiegati, ma queste sono scelte personali.
Mi sono a dir poco "innamorato" della Contax 645, ma non comprerei
neanche questa (salvo vincere al Totocalcio): il giusto formato tra il
24x36 ed il 4x5" (pollici, non cm), per me (ripeto PER ME e le mie
esigenze) e' il 6x7/6x8.
Se mi verrai a trovare ti potro' fare apprezzare "dal vivo" (con le foto
di un test approfondito che feci qualche anno fa per REFLEX) quanto sia
modesto l'incremento di qualita' tra il 4,5x6 (anche Hasselblad
ritagliato) ed un ottimo 24x36, non tanto (a mio avviso) da giustificare
i fior di milioni di investimento. Il vero salto di qualita' (quella che
balza agli occhi) si ha con il 6x7 cm che ha anche il vantaggio di poter
essere tagliato di pochissimo nelle foto per l'editoria (ed io lavoro
proprio in questo campo) per non parlare del banco ottico.
Come ho ben specificato nel mio primo messaggio, le mie considerazioni
non erano "contro l''Hasselblad" ma contro una serie di logiche
sbagliate che portano al suo acquisto, legate piu' all'apparenza ed al
nome che alla sostanza.
Non si diventa "MITO" per caso e sulla qualita' ed affidabilita'
dell'Hasselblad non si discute, ma sei sicuro che per le tue esigenze
sia necessaria un'Hasselblad?
Buona luce
Rino Giardiello
> ma sei sicuro che per le tue esigenze
> sia necessaria un'Hasselblad?
Mi piacerebbe avere una buona medio-formato con cui dare maggiore nitidezza
e plasticità alle mie foto in BN. Ho sempre creduto che il 6x7 fosse troppo
ingombrante, ma di questo tipo ho visto solo la Mamiya RZ67 e può darsi che
altri modelli siano di dimensioni più contenute; di certo questa fotocamera
è quasi impossibile da usare a mano libera in studio. Un'Hasselblad penso
possa essere un giusto compromesso tra maneggevolezza e qualità. Oppure non
è così ? Tu dici che è così evidente il salto di qualità tra 6x6 e 6x7 ?
>Mi piacerebbe avere una buona medio-formato con cui dare maggiore nitidezza
>e plasticità alle mie foto in BN. Ho sempre creduto che il 6x7 fosse troppo
>ingombrante, ma di questo tipo ho visto solo la Mamiya RZ67 e può darsi che
>altri modelli siano di dimensioni più contenute; di certo questa fotocamera
>è quasi impossibile da usare a mano libera in studio. Un'Hasselblad penso
>possa essere un giusto compromesso tra maneggevolezza e qualità. Oppure non
>è così ?
Dipende. Conosco persone che usano a mano libera anche la Mamiya RB 67:
io non mi trovo a farlo neanche con l'Hasselblad. A mano libera riesco
ad adoperare bene (con "bene" intendo "quasi veloce come una reflex
35mm") solo le 4,5x6 con mirino/pentaprisma ed impugnatura o la mia
Pentax 67 (sempre con mirino/pentaprisma) che non e' piu' grande e
pesante di una F5.
>Tu dici che è così evidente il salto di qualità tra 6x6 e 6x7 ?
Se miri davvero alla qualita' e "rettangolarizzi" il 6x6, la differenza
si vede (non stiamo piu' parlando di 6x6 ma di 4,5x6). Se consideri il
6x6 pieno (diciamo una stampa 21x21cm) ed il 6x7 pieno (una stampa
21x24,5) la qualita' e' uguale solo che il 6x7 ha un pezzettino in piu'.
Perche' 21cm? Ho fatto l'ipotesi che la foto sia per la copertina di una
rivista e che l'editore sia disposto a lasciare dello spazio vuoto pur
di non reinquadrare o tagliare la tua bella foto NATA QUADRATA. Se
l'editore, invece, pretende di riempire tutta la copertina (un ipotetico
A4) la differenza si vedrebbe (dico "si vedrebbe" perche' all'atto
pratico il retino tipografico minimizza le differenze).
Le vere differenze, ovviamente, non le vedresti sul 20x30 cm ma al
momento di fare un poster e, oltre all'aumento di grana, metti in ballo
la maggiore "pulizia" delle immagini che derivano da formati maggiori.
Ripeto: dipende da quello che ci devi fare: io feci un bel servizio di
architettura col banco ottico per la rivista L'ARCA e la foto pubblicata
con le maggiori dimensioni era 15x23 cm. A momenti potevo scattare col
24x36!!! (ma, scherzi a parte, il banco ottico era indispensabile per le
altre sue caratteristiche).
---
>Dipende. Conosco persone che usano a mano libera anche la Mamiya RB 67:
>io non mi trovo a farlo neanche con l'Hasselblad.
Si riesce a scattare bene con il pozzetto o è necessario il pentaprisma ?
>Pentax 67 (sempre con mirino/pentaprisma) che non e' piu' grande e
>pesante di una F5.
Com'è questa fotocamera ? Che lenti usa ? Si parla di una Hasselblad 6x7 ma
senza Zeiss: è vero ?
>Se miri davvero alla qualita' e "rettangolarizzi" il 6x6, la differenza
>si vede (non stiamo piu' parlando di 6x6 ma di 4,5x6). Se consideri il
>6x6 pieno (diciamo una stampa 21x21cm) ed il 6x7 pieno (una stampa
>21x24,5) la qualita' e' uguale solo che il 6x7 ha un pezzettino in piu'.
Quindi se volessi solo delle buone stampe di qualità per mio personale
godimento, il 6x6 rimane un giusto compromesso maneggevolezza/qualità ?
Diciamo che per ora non ho aspirazioni editoriali e quindi le mie foto non
necessiterebbero di tagli, se non gestiti dal sottoscritto.
>il banco ottico era indispensabile per le
>altre sue caratteristiche
Quali sono queste caratteristiche, visto che sono ignorante ?
>Si riesce a scattare bene con il pozzetto o è necessario il pentaprisma ?
C'e' tanta gente che lo fa oggi e lo faceva dai tempi delle biottiche.
Devi vedere come ti trovi a farlo tu. Io non mi trovo a fare foto
dinamiche col pozzetto e se monto il pentaprisma sulla Hasselblad non si
impugna piu' bene e serve l'impugnatura laterale. Il tutto e' (PER ME)
molto scomodo.
>>Pentax 67 (sempre con mirino/pentaprisma) che non e' piu' grande e
>>pesante di una F5.
>Com'è questa fotocamera ? Che lenti usa ?
Una bella 6x7 prodotta da Pentax sulla forma tradizionale delle reflex.
Questo comporta alcuni limiti (magazzino non intercambiabile e sincroX
basso, ma se non ti servono sei a posto. Esistono, comunque, degli
obiettivi con otturatore centrale ed il sincroX totale). Monta lenti
Pentax che godono della meritata fama: non sono le Zeiss ma ci vanno
molto vicine ed il formato superiore fa il resto.
> Si parla di una Hasselblad 6x7 ma senza Zeiss: è vero ?
Cosi' pare.
>Quindi se volessi solo delle buone stampe di qualità per mio personale
>godimento, il 6x6 rimane un giusto compromesso maneggevolezza/qualità ?
Dipende da quello che intendi per maneggevolezza. Per me le fotocamere a
cubo NON SONO MANEGGEVOLI (allora meglio una 4,5x6 come la Pentax 645
ora anche AF), ma...
>Diciamo che per ora non ho aspirazioni editoriali e quindi le mie foto non
>necessiterebbero di tagli, se non gestiti dal sottoscritto.
... se proprio vuoi un'Hasselblad o una 6x6 non saro' certo io ad
impedirtelo!! :-)
>>il banco ottico era indispensabile per le
>>altre sue caratteristiche
>Quali sono queste caratteristiche, visto che sono ignorante ?
Oltre al formato maggiore (quindi migliore resa globale), permette di
modificare in tutti i modi il parallelismo tra piano dell'ottica e piano
pellicola. Questo significa controllo TOTALE della prospettiva,
dell'inquadratura e della profondita' di campo con risultati che
sembrano impossibili (compreso il fare una foto FRONTALE e perfettamente
dritta ad uno specchio senza inquadrarsi).
Il banco ottico e' un altro mondo, ma non e' certo adatto alla
fotografia d'azione: bisogna provarlo per capirlo ed amarlo (e,
logicamente, deve rispondere alle proprie esigenze altrimenti lo si
odia).
---
Rino/Nadir