no, un attimo, 'spetta! sei serio?
se anche un obiettivo avesse lunghezza focale e valore del diaframma
fisso, escludendo difetti meccanici o progettuali DEVE poter comunque
mettere a fuoco dove ti pare (all'interno del range di distanze
pianofocale-oggetto pensate e consentite in fase progettuale).
la messa a fuoco dipende da un meccanismo diverso da quello che regola
l'apertura del diaframma o la lunghezza focale negli zoom.
poi ci saranno alcuni perfettini che ti diranno che in realtà alcuni
obiettivi fissi al variare della distanza di messa a fuoco variano la
lunghezza focale, ma quella è un'altra storia.
un altro discorso ancora sono poi gli obiettivi a fuoco fisso (quelli
delle compattine usa e getta di una volta)
Un obiettivo fisso ha solo la focale fissa, puoi tranquillamente
selezionare il diaframma e il punto di messa a fuco...
> Un obiettivo fisso ha solo la focale fissa, puoi tranquillamente
> selezionare il diaframma e il punto di messa a fuco...
quindi un 50 mm con apertura diaframma f/1.8,cosa vuol dire ?
valore zero dovrebbe essere il punto di partenza di un apertura
diaframma ,tutto aperto giusto?
come varia questo diaframma???
spiegala funzione del diaframma ,ma io continuo a non capire dato che si
parla di diaframma fissi
tu dici:
la messa a fuoco dipende da un meccanismo diverso da quello che regola
l'apertura del diaframma o la lunghezza focale negli zoom.
quale sarebbe questo meccanismo
F/1.8 � il valore di diaframma minimo che pu� raggiungere l'obiettivo,
relativo alla massima apertura.
basta usare lo stesso sito
http://www.abc-fotografia.com/corba/mfmef.htm
Cmq con obiettivo fisso si parla di focale fissa, il diaframma � variabile
> Pensavo che essendo un obiettivo fisso quindi avendo sia la focale che
> l'apertura del diaframma fisso
comunemente si chiama "obiettivo fisso" un obiettivo che ha la lunghezza
focale fissa - convenzionalmente, si intende per "lunghezza focale" la
distanza tra il punto fodale e il piano dell'immagine con messa a fuoco
all'infinito.
Solitamente gli obiettivi fissi hanno il diaframma variabile, fanno
eccezione solo gli obiettivi a specchio. "Diaframma f/1.8" vuol dire che
1.8 è il valore massimo dell'apertura. Il valore minimo, su un
cinquantino, dovrebbe essere f/22 o giù di lì.
L'apertura del diaframma serve principalmente a regolare la profondità
di campo. Se tieni aperto il diaframma, hai una minima profondità di
campo; ciò che è poco prima o poco dopo il punto di mesa a fuoco, appare
visibilmente sfuocato.
Man mano che chiudi il diaframma, la profondità di campo aumenta, ed
oggetti sempre più lontani dal punto di messa a fuoco risultano a fuoco.
Se ti procuri per pochissimi euri una vecchia reflecs a pellicola con un
cinquantino, impari molto più in fretta che a leggere manuali su
manuali.
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
> F/1.8 è il valore di diaframma minimo che può raggiungere l'obiettivo,
> relativo alla massima apertura.
quindi i valori massimi possono essere normalmente regolati in manuale,
andando a agire sulla chiusura del diaframma ,ho capito?
quindi la differenza con obiettivo ad esempio il 18-55 f3,5-5,6
è che se ha una focale di 18 mm ,l'apertura massima sarà di 3,5
e se zoom a 55 mm parto con l'apertura massima a 5,6
Tu puoi regolare il diaframma di un obiettivo da f/1,8 a f/22, a passi
intermedi (stop)
> quindi la differenza con obiettivo ad esempio il 18-55 f3,5-5,6
> è che se ha una focale di 18 mm ,l'apertura massima sarà di 3,5
> e se zoom a 55 mm parto con l'apertura massima a 5,6
Esatto, per finire a f/22.
ok grazie
sono curioso di sapere in via teorica/pratica
avendo un valore di f/x ,quale � la distanza per mettere a fuoco un
soggetto
esempio se ho un'apertura diaframma 1,8 a quanti metri dal soggetto devo
stare per metterlo a fuoco?
c'� una formula penso
stavo dando gi� un'occhiata
facendo l'esempio dell'obiettivo citato
ho messo che il soggetto sta ad una distanza di 4 metri da me
mi dice:
Depth of field
Near limit 3.83 m
Far limit 4.19 m
Total 0.36 m
In front of subject 0.17 m (48%)
Behind subject 0.19 m (52%)
Hyperfocal distance 88.4 m
Circle of confusion 0.02 mm
Cosa vuol dire che per rendere sfocato lo sfondo ,questo deve stare a
3.83 ?
mi aiuti a capire un p�
dato che si parla anche di iperfocale
Su questa non ti so spiegare, aspettiamo qualcuno pi� informato ;-)
> avendo un valore di f/x ,quale � la distanza per mettere a fuoco un
> soggetto
> esempio se ho un'apertura diaframma 1,8 a quanti metri dal soggetto devo
> stare per metterlo a fuoco?
non ho capito la domanda.
Per mettere a fuoco il soggetto, non devi agire sul diaframma, ma sulla
distanza della lente dal piano dell'immagine. Zin zin, con la maggior
parte degli obiettivi vedi la lente che va avanti e indietro.
Col diaframma puoi modificare la profondit� di campo, cio� avere
un'immagine nitida anche degli oggetti che non sono a fuoco.
> la messa a fuoco dipende da un meccanismo diverso da quello che regola
> l'apertura del diaframma o la lunghezza focale negli zoom.
>
> quale sarebbe questo meccanismo
non lo so con esattezza. da quello che ne so io una ghiera ruotando
mette in movimento una sola o un gruppo di lenti che viene spostato
più lontano o più vicino al 'piano pellicola' in modo che l'immagine
che l' arriva sia messa a fuoco.
> vediamo se ho capito near limit,dovrebbe essere quello che riesce a mettere a
> fuoco davanti al soggetto
> quindi da 3,83
> far limit quello che riesce a mettere a fuoco dietro il soggetto,
> quindi a 4,19,quindi a 19 cm dietro il soggetto fotografato risulterᅵ sfocato
> cosa sarebbe la distanza iperfocale
> in questo esempio dice 88,4 metri
Non confondere la distanza minima di messa a fuoco con la profonditᅵ di
campo...
l'unico diaframma fisso lo vendono in farmacia,asportabile al bisogno
> l'unico diaframma fisso lo vendono in farmacia,asportabile al bisogno
>
>
in farmacia vendono obiettivi catadiottrici?
;)
--
firma
vado in camera oscura,accendo la luce rossa e controllo :-)
> Per mettere a fuoco il soggetto, non devi agire sul diaframma, ma
> sulla distanza della lente dal piano dell'immagine. Zin zin, con la
> maggior parte degli obiettivi vedi la lente che va avanti e
> indietro.
>
ok
> Col diaframma puoi modificare la profondità di campo, cioè avere
> un'immagine nitida anche degli oggetti che non sono a fuoco.
>
>
credo che però la funzione principale sia quella di regolare la quantità
di luce che entra, e ingrandendo o rimpicciolendo l'apertura attraverso
cui passa la luce, abbiamo il fenomeno della minore o maggiore
profondità di campo, che è solo una conseguenza,e all'estremo, quando
l'apertura è piccolissima, abbiamo tutto a fuoco (il vecchio foro
stenopeico), indipendentemente dalla focale. Questa conseguenza della
variazione dell'apertura del diaframma viene sfruttata come variazione
della profondità di campo.
mauro
> dato che si parla anche di iperfocale
vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Iperfocale
quindi come vedi dipende dalla focale, dal diaframma e dal circolo di
confusione (in pratica il limite di confusione in cui decidi che un
particolare � a fuoco, che dipende principalmente da come poi osserverai
la foto: stampata su carta, su monito, proiettata ecc).
In pratica con i grandangoli se tu metti a fuoco sui due metri e chiudi
a f/8 hai quasi tutto a fuoco. Sui vecchi obiettivi spesso era riportata
la scala della profondit� di campo, graficamente spostando l'anello di
messa a fuoco si capiva la zona di messa a fuoco con il diaframma che
era impostato. Il circolo di confusione era calcolato per una stampa su
carta fotografica, 1/30mm mi pare.
mauro
> credo che per� la funzione principale sia quella di regolare la quantit�
> di luce che entra, e ingrandendo o rimpicciolendo l'apertura attraverso
> cui passa la luce, abbiamo il fenomeno della minore o maggiore
> profondit� di campo, che � solo una conseguenza,e all'estremo, quando
> l'apertura � piccolissima, abbiamo tutto a fuoco (il vecchio foro
> stenopeico), indipendentemente dalla focale. Questa conseguenza della
> variazione dell'apertura del diaframma viene sfruttata come variazione
> della profondit� di campo.
in sostanza: in base alle condizioni di luce, e alla sensibilit� ISO,
hai una serie di coppie diaframma/tempo.
Da punto di vista dell'esposizione, diaframma f/8 e tempo 1/125, �
perfettamente equivalente a diaframma f/2 e tempo 1/2000 ecc.
Scegli una combinazione in base alla maggiore o minore profondit� di
campo che vuoi ottenere (oppure se stai fotografando una gara di F1).
voglio contribuire a incasinargli di più la cosa:se apri troppo il diaframma
diminuisci la profondità di campo e ti può servire per avre un buon sfocato
per i ritratti,però devi stare attento a non sovraesporre e bruciare le alte
luci perchè al contrario di una sottoesposizione di uno o due stop non
riusciresti più a recuperare in post produzione,quindi controlla
esposizione -diaframma-tempo-distanza dal soggetto(lo vedi dalla ghiera
senza tanti calcoli astrusi) e pensa a quello che otterrai,in
sostanza:scatta ,scatta,prova che è meglio,possibilmente fanne una in
automatico e poi due o tre in manuale variando i parametri e vedi i
risultati i dati exif ti aiuteranno a capire cosa hai combinato,il resto
verrà con l'esperienza e il colpo d'occhio(se ce l'hai)
Non ha nessun senso questa domanda, regolazione dell'apertura del diaframma
e della distanza di messa a fuoco sono due cose assolutamente diverse e
indipendenti.
Con la seconda decidi TU a che distanza vuoi mettere a fuoco, ovviamente sul
soggetto che ti interessa che pu� essere da pochi cm all'infinito; con la
prima decidi quanta luce vuoi far entrare (e influenzi anche la profondit�
di campo, nel senso di "spessore" della zona prima e dopo la distanza di
messa a fuoco in cui hai ancora una nitidezza accettabile)
--
Piero
--------------------------------
www.flickr.com/photos/pieroprv
Se apri di pi� il diaframma ovviamente devi velocizzare i tempi per avere la
stessa esposizione
--
Piero
--------------------------------
www.flickr.com/photos/pieroprv
>
> Se apri di pi il diaframma ovviamente devi velocizzare i tempi per avere la
> stessa esposizione
>
non se puoi abbassare l'iso
birra e patatine !
chi porta un divano comodo ?
--
MaxDJ
--
MaxDJᅵᅵ
http://www.flickr.com/photos/maxdj/
"Se passa un giorno in cui non ho fatto qualcosa legato alla fotografia ᅵ
come se avessi trascurato qualcosa di essenziale. ᅵ come se mi fossi
dimenticato di svegliarmi." (Richard Avedon)
"We Scare Because We Care" M.& Co.