Continuo a non capire.
Il libro, credo come il film, si presenta in
un contesto storico ben preciso, non e` una
storia "universale".
Come dire che quello che fa Cesare nel "De Bello
Gallico", oggi non avrebbe senso, perche` il
contesto {storico, militare, sociale} e` oggi
diverso da allora.
Che senso ha discutere sul fatto che oggi
funzionerebbe o meno come critica del libro
o del film?
Nel libro e` ben chiaro che quello che si
cerca di fare e` un _tentativo_, non vi e`
nessuna garanzia che abbia successo.
Ed anche nel film e` sottolineato questo.
Non e` un piano "infallibile" per costruzione,
e` un tentativo estremo.
Cosa che tra l'altro rende il tutto ancora
piu` interessante.
Il contesto storico e` _chiaramente_ preso
in considerazione nei limiti del possibile.
Quindi e` sempre ben chiaro che gli aspetti
che hanno portato all'avvento del nazismo
_non possono_ essere rilevanti, dato che non
loro, i cospiratori, non possono riprodurli.
A mio avviso la storia cosi` come e` raccontata
ha perfettamente senso, non e` richiesta troppa
sospensione dell'incredulita`, visto e considerato
anche che non e` *mai* stato fatto un esperimento
di questo tipo (quindi non si puo` dire quale sia
il limite tra realta` e fantasia).
Detto altrimenti, io non ci ho mai visto un piano
geniale per far tornare AH al potere, bensi` solo un
esperimento per generare un _speranza_ del ritorno.
Ripeto, tutto quello che hai criticato, nel libro
e` ben o male descritto come "non possiamo fare di
meglio, facciamo quello che e` possibile".
bye,
--
piergiorgio