Il 2021-10-18, Erg Frast (lab) <
m.do...@inwind.it> ha scritto:
> Ridley Scott è un regista strano, di solito chi fa un certo mestiere
> mostra nel corso della propria vita professionale un'evoluzione, con dei
> miglioramenti: si tende a cresce col tempo.
> La traiettoria di RS è invece discendente: inizia con un'opera
> magistrale "I duellanti" del '77, tratta da un racconto di Conrad (uno
> dei rari casi in cui il film supera il libro), premiata a Cannes; negli
> anni successivi ci regala ancora delle splendide opere come "Alien" e
> "Blade Runner" è poi, neanche tanto lentamente, scivola verso un insulso
> cinema di genere, tanto spettacolare quanto vuoto.
> Ora esce questo "The last duel", che non ho ancora visto (sono secoli
> che non vado al cinema a vedere un film di RS) e la curiosità è tanta:
> sarà forse riuscito a ritrovare lo spirito di quella prima opera?
> L'assonanza del nome e del tema è forte. Sarà buon auspicio?
>
> EF
>
Devo dire che il film mi ha sorpreso positivamente, probabilmente perché
mi aspettavo il tipico film in costume, genere di cui non sono un fan
(salvo rare eccezioni) e perché il trailer si concentrava sulla scena
del duello finale, che riflette poco il resto della pellicola. Niente a
che vedere con i duellanti, comunque.
Il tl;dr è che si tratta di una narrazione stile Rashomon della vicenda
centrale, con la differenza che a essere destrutturata non è "la verità"
ma la narrazione patriarcale degli eventi. Probabilmente un po' troppo
lungo ma l'ho trovato quanto meno interessante.