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Perchè i salseri sono sempre più intolleranti?

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salsa y cultura

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Sep 1, 2007, 9:59:27 AM9/1/07
to
Una delle cose che più mi ferisce ultimamente è scoprire come tra le tante
degenerazioni che ci sono nell'ambito salsero ne sia emersa in particolare
una: la mancanza di tolleranza.
Da noi in Italia, quando ci si fa prendere da una passione sembra purtroppo
inevitabile cadere nel fanatismo (ho letto che qualcuno vorrebbe persino
mandare al rogo Marc Anthony).
Si finisce così con l'estremizzare tutto, fino a radicalizzare i propri
gusti.

Una volta era il ballo l'oggetto più feroce del contendere, adesso sommersi
e forse tediati da una marea di stili, di talenti e di caratterizzazioni
personali, uno degli oggetti più feroci del contendere sembra essere
diventata: la musica.
La cosa che mi sorprende di più non è il fatto che si possa apprezzare un
tipo di musica o uno stile di ballo.
Quello che mi sorprende è il disgusto che molti provano per la musica che
non fa parte della loro colonna sonora abituale.
Spesso all'uscita dei locali sento commenti del tipo "la musica faceva
schifo!"

Ma come è possibile, mi chiedo, che una musica che per alcuni è meravigliosa
(latino-americani compresi) ad altri possa fare addirittura schifo?

Non c'è assolutamente niente di sbagliato nell'essere cultori di qualcosa in
particolare, della timba come della vecchia salsa d'annata.
E' preoccupante però quando si arriva in qualche modo ad odiare differenti
forme musicali nell'ambito dello stesso genere.
E' una esasperazione che porta al nascere di un clima che è a mio parere è
sempre più diverso da quello di una volta...

Già anni fa sostenevo che il fatto di saper ballare uno stile piuttosto che
un altro non ci doveva far cadere nel tranello di sentirsi migliori degli
altri.
Oggi sembra invece che chi ama un certo tipo di musica si sente in qualche
modo "superiore".
E' comprensibile avere una buona opinione di se, ma da qui a sentirsi
migliori degli altri solo perché si ascolta un certo tipo di musica
piuttosto che un'altro mi sembra assolutamente discutibile.
I gusti in fatto di musica o di ballo, sarete d'accordo con me, non hanno
necessariamente a che fare con quello che si è o si fa nella vita.

Ma questo atteggiamento intollerante sembra proprio il frutto di una società
sempre più competitiva e forse anche più cattiva e meno solidale...


L'estremismo musicale, secondo me, è infatti molte volte figlio di una
visione della vita sempre più limitata ed egoista.
La tendenza attuale infatti non è quella di allargare i propri orizzonti
quanto quella di specializzarsi in qualcosa.
Quando però sento dire da qualcuno si annoia con la musica brasiliana,
allora capisco che ci troviamo davanti a persone non solo con una
sensibilità completamente diversa ma anche con una visione completamente
diversa delle cose della vita.
La musica brasiliana non è solo meravigliosa ma è di una varietà incredibile
e la cosa più bella di quel paese è che artisti completamente diversi non
solo si ammirano ma collaborano tra di loro con grande piacere (come ad
esempio Ivete Sangalo regina del samba axè e Roberto Carlos, il maggiore
cantante romantico del Brasile).

Non è d'altra parte frutto di un caso che a quelle latitudini melodia e
ritmo non sono mai agli antipodi, così come l'allegria e la tristezza (o
meglio la famosa saudade).
Anzi vanno sempre a braccetto!...

Quello che caratterizza la maggior parte dei brasiliani è il fatto che loro
amano ballare e ascoltare di tutto: dal samba tradizionale all'axè, dallo
zouk alla salsa, dal forrò al bolero, dalla lambada a quella che viene
definita affettuosamente MPB (ovvero musica popolare brasiliana)
Se c'è una cosa che ho imparato nella mia ultima avventura brasiliana (che
mi propongo di raccontarvi in un futuro prossimo) è quella di accogliere con
curiosità e simpatia ogni forma musicale e soprattutto di saper apprezzare
una cosa: LA VARIETA'.


E' bello amare un tipo di musica!
E' triste però quando si arriva ad odiare qualcosa!
L'odio non è mai un sentimento positivo.
Ma chi odia, accecato com'è, non sempre se ne rende conto...

Eppure, sempre più spesso, mi trovo a domandarmi perché questo accada...

un abbraccio
Enzo Conte


--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/

maestrale

unread,
Sep 2, 2007, 3:36:09 AM9/2/07
to
Parole sante quelle dette da Enzo, sono tutte e dovrebbero essere tutte
condivisibili, da tutti.
Hai perfettamente ragione quando dici che si cade facilmente nel fanatismo,
che è poi una espressione del nostro egoismo. Tizringrazio per la lezione
che mi e ci hai dato grazie di cuore


"salsa y cultura" <salsay...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:213Z140Z18Z129Y...@usenet.libero.it...

Paolo T.R.W.S. GE

unread,
Sep 3, 2007, 4:12:38 AM9/3/07
to
Il 01 Set 2007, 15:59, salsay...@libero.it (salsa y cultura) ha scritto:

> Quello che mi sorprende è il disgusto che molti provano per la musica che
> non fa parte della loro colonna sonora abituale.
> Spesso all'uscita dei locali sento commenti del tipo "la musica faceva
> schifo!"

Personalmente VORREI che certa musica facesse parte della mia "colonna
sonora abituale". Purtroppo la "colonna sonora abituale" nei locali è
(quasi) sempre la stessa. Ovunque. E la cosa mi da fastidio non perchè sia
musica che odio, quanto perchè con quella musica non mi diverto. Che ci vado
a fare nei locali da ballo se non mi diverto? Non sono un'ente di
beneficenza, se pago un biglietto di ingresso o una consumazione lo faccio
aspettandomi un servizio in cambio. Il servizio in questione è la
soddisfazione delle mie aspettative. Che sono quelle di fare qualche ballo
divertente su musica non banale. Mi bastano 5 pezzi per considerarmi
soddisfatto, è una regola che mi sono imposto qualche anno fa. Però questi 5
pezzi, che sono al massimo 20 minuti di musica in una serata che dura
generalmente 3-4 ore, li pretendo! Altrimenti, in quanto cliente pagante, ed
anche, se permetti, tollerante, sento che è mio SACROSANTO diritto affermare
che la musica non mi è piaciuta! E' un diritto che mi è dato dall'essere
cliente pagante. Ed è anche un DOVERE far capire a chi gestisce le serate
quando un cliente non è soddisfatto. Tacere sarebbe accondiscendere
all'andazzo che molte serate hanno. Sarebbe diventare complice. Ed io non
voglio essere complice dello SCEMPIO di una cultura attuato in molte serate
a cui ho preso parte (e che evito accuratamente dopo averle provate sulla
mia pelle).

> Ma come è possibile, mi chiedo, che una musica che per alcuni è
meravigliosa
> (latino-americani compresi) ad altri possa fare addirittura schifo?

Basta avere orecchie e cuore per ascoltare, e non usare la musica come un
mero metronomo utile a scandire l'123-567!!!! Cosa che la maggioranza invece
sembra fare.

> Non c'è assolutamente niente di sbagliato nell'essere cultori di qualcosa
in
> particolare, della timba come della vecchia salsa d'annata.
> E' preoccupante però quando si arriva in qualche modo ad odiare differenti
> forme musicali nell'ambito dello stesso genere.

L'esasperazione di tollerare tanto ti porta, alla fine, a diventare
intollerante.

> E' comprensibile avere una buona opinione di se, ma da qui a sentirsi
> migliori degli altri solo perché si ascolta un certo tipo di musica
> piuttosto che un'altro mi sembra assolutamente discutibile.

Questa tua deduzione puo essere vera per persone particolarmente povere di
spirito. Lo stesso tipo di persone che generavano (ed ancora lo fanno) le
dispute sugli stili, su quale sia meglio, se il "circulo" piuttosto che la
"linea", se il break piuttosto che l'uno, ecc. ecc. Non credo proprio che un
certo modo di porsi nei confronti degli altri dipenda dalla preferenza di
certi generi musicali rispetto ad altri. E non puoi proprio dirmi che pensi
veramente che tutti gli appassionati di musica e ballo che lottano per un
miglioramento della qualità musicale nelle serate (di qualsiasi genere, ed
in qualsiasi direzione) siano così!

> I gusti in fatto di musica o di ballo, sarete d'accordo con me, non hanno
> necessariamente a che fare con quello che si è o si fa nella vita.

Appunto! Ma questa proprietà è TRANSITIVA! Avere gusti particolari per la
musica od il ballo non ci trasforma automaticamente nelle persone povere di
spirito di cui sopra.
Se devo dirla tutta, io noto un certo tipo di "razzismo" proprio nei
confronti di chi dimostra certe preferenze. Queste persone, ed io per primo,
vengono subito additate come "snob", anche se in realtà non lo sono affatto.
Ed il tuo messaggio aumenta ancora di più la mia convinzione che qui in
Italia si sta cercando di affossare gratuitamente chi lotta per la propria
passione spacciandolo PRODITORIAMENTE per qualcuno che non rispetta gli
altri. Ma se non ci conoscete nemmeno, come vi permettete di fare di un'erba
un fascio?

> Quando però sento dire da qualcuno si annoia con la musica brasiliana,
> allora capisco che ci troviamo davanti a persone non solo con una
> sensibilità completamente diversa ma anche con una visione completamente
> diversa delle cose della vita.
> La musica brasiliana non è solo meravigliosa ma è di una varietà
incredibile
> e la cosa più bella di quel paese è che artisti completamente diversi non
> solo si ammirano ma collaborano tra di loro con grande piacere (come ad
> esempio Ivete Sangalo regina del samba axè e Roberto Carlos, il maggiore
> cantante romantico del Brasile).

Scusa, e i gusti personali contano zero? Potrebbe essere che questa grande
varietà di artisti, questa ricchezza di particolari, non piacciano. Che
siano "stucchevoli". A me risultano così. Me la devo far piacere per forza
perchè senno vuol dire che la odio? Io non la odio! Semplicemente, non mi
piace. Preferisco alla musica brasiliana, e di gran lunga, lo swing, che sta
sorpassando nelle mie preferenze, anche la salsa. Perchè quando vado a
ballare swing non c'è nessuno che mi tedia con musica finta. Che è l'unica
che non sopporto. Ma che è diffusissima. A me piace la musica "ignorante",
quella del Barrio, o di Caracas negli anni d'oro. A me piace quando la
campana, col suo suono sgraziato, rintocca e scandisce la compilazione della
clave in modo deciso ed inconfondibile. Quando i fiati urlano, straziati da
artisti magistrali. Quando il piano, struggente ma deciso, suona, ed il
pianista gioca con la tastiera come solo i grandi sanno fare. Quando le
percussioni picchiano forte, conga, bongo, timbales. Allora si che mi
diverto. Ma quando sento una clave campionata, come in certi pezzi "di
successo", tutto mi crolla. Il mio cuore non batte a quel ritmo fasullo.

> E' bello amare un tipo di musica!
> E' triste però quando si arriva ad odiare qualcosa!

Chi ama qualcosa la vorrebbe sempre con se. Non solo in casi eccezionali.
Non solo dopo le 3 di notte. E ne vorrebbe sempre di più. Si arriva a non
sopportare più il tutto il resto quando veniamo privati di ciò che
preferiamo.

Personalmente lascio il "buonismo" ad ogni costo a chi ha fatto voto di
carità cristiana. Se pago per una serata, scusami, vorrei anche divertirmi.
Non succede? E allora mi sento in pieno dirittto di dire ciò che penso!
Senza per questo essere additato come qualcuno che "odia" ciò che non gli
piace. Io non odio niente e nessuno! Ho i miei gusti, e penso di avere il
diritto di affermare cosa mi piace e cosa no, nei limiti di un consesso
civile e rispettoso, come ho sempre fatto.

Saluti.

--
CIAO!!!!
Paolo the Real Wood Stick (Baccodilegno) (GE)
Oh, er ciocco de legno l'amo trovato, mo' manca solo Geppetto!
"La mancha de salsa monga Yo lavo con detergente"

gitac

unread,
Sep 3, 2007, 8:03:32 AM9/3/07
to

"salsa y cultura" <salsay...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:213Z140Z18Z129Y...@usenet.libero.it...
> Una delle cose che più mi ferisce ultimamente è scoprire come tra le tante
> degenerazioni che ci sono nell'ambito salsero ne sia emersa in particolare
> una: la mancanza di tolleranza.
.......................

> Quello che mi sorprende è il disgusto che molti provano per la musica che
> non fa parte della loro colonna sonora abituale.
> Spesso all'uscita dei locali sento commenti del tipo "la musica faceva
> schifo!"
>
> Ma come è possibile, mi chiedo, che una musica che per alcuni è
> meravigliosa
> (latino-americani compresi) ad altri possa fare addirittura schifo?
..............

> E' bello amare un tipo di musica!
> E' triste però quando si arriva ad odiare qualcosa!
> L'odio non è mai un sentimento positivo.
> Ma chi odia, accecato com'è, non sempre se ne rende conto...
>
> Eppure, sempre più spesso, mi trovo a domandarmi perché questo accada...

QUOTO IN PIENO!!

In genere chi si comporta come tu dici credo che lo faccia per cercare di
mettersi in una posizione di privilegio rispetto a quella gente che sente
come "massa inerme". Vuole "distinguersi" a tutti i costi anche con cose che
non servono.
Mi tornano in mente le diatribe, ai tempi di carosello, quando i
"benpensanti" storcevano il naso sulle scenette pubblicitarie denigrandole e
snobbandole, senza sapere che dietro ad alcune di loro c'erano maestri come
Fellini, Antonioni e via dicendo e che erano dei piccoli capolavori.

Io vorrei lanciare una provocazione: vorrei invitare qualcuno di questi
signori "espertissimi" musicali a prendere il brano che loro ritengono più
brutto in assoluto, a rifarlo (suonarlo) con le loro mani, e anche a
comporne loro stessi uno migliore.

Credo che i loro giudizi cambierebbero di molto!

Questo non vuol dire assolutamente che non esista musica bella e brutta,
secondo il NOSTRO parametro di giudizio. Oppure come recita quel detto
napoletano che "ogni scarrafone è bello 'a mamma soja". Può anche che il
ns. parametro possa anche essere largamente condiviso, ma questo non cambia
nulla. E' la mancanza del relativismo, o assolutismo del giudizio di tante
persone che mi fa molto pensare!

gitac


salsa y cultura

unread,
Sep 3, 2007, 10:36:08 PM9/3/07
to
Caro Paolo,
io ti riconosco tutto il diritto di ascoltare la musica che vuoi, come ti
riconosco il diritto di richiedere a gran voce, di difendere e di divulgare
la musica che più ami.
Ma perché ( e non è necessariamente il tuo caso) arrrivare a "disprezzare"
la musica che gli altri amano?

Se in un locale fanno una musica che non mi piace posso scegliere di non
andare..
Ma perché dovrei pensare che coloro che amano quel tipo di musica siano
degli idioti o degli incompetenti?

Come si può invocare di mandare al rogo Marc Anthony, quando oggi è il
cantante più amato in tutta l'America Latina? (non certamente il mio
preferito)

Piuttosto che convincersii della propria "superiorità" in fatto di gusti
musicali non sarebbe meglio considerare che la maggior parte dei
latino-americani hanno una "sensibilità diversa" e un'anima romantica che la
nostra generazione è stata invece costretta a ripudiare? (negli anni '70 in
certi circoli giovanili, se ben ricordi, era persino sconveniente
dichiararsi ammiratore di Lucio Battisti).

Qui non si tratta di fare del buonismo.
Al contrario ci si augura una maggiore apertura mentale e allo stesso capire
le ragioni del perché questo avviene (almeno a me mi interessa visto ormai
mi divido tra l'Italia el'America Latina)

Ma a questo punto mi verrebbe da chiederti:
perchè in generale i brasiliani sono molto più aperti di noi in campo
musicale?

Io ad esempio vivendo lì ho avuto questa impressione...

Perché la maggior parte dei brasiliani si esalta al suono delle percussioni
profondamente africane di gruppi come Olodum o Didà (sua versione femminile)
ma allo stesso tempo si lascia riempire il cuore di "saudade" al suono di un
romantico samba-cançao cantato da Gal Costa o da Nana Caymmi?

Che cos'hanno di diverso da noi italiani?

Perché in loro stati d'animo così diversi convivono tanto pacificamente?

Perchè poi loro amano la "loro musica" più di quanto noi italiani amiamo la
"nostra"?

Perchè soprattutto quella loro cultura la difendono e la proteggono al punto
da nominare il famoso cantante Gilberto Gil MINISTRO DELLA CULTURA (che dire
poi di Ruben Blades che fa invece il ministro a Panamà?)

E vorrei aggiungere: perché i brasiliani (ma direi anche tutti i
latino-americani) ballano di tutto senza fare troppe storie?
Perchè i salseri brasiliani sembrano apprezzare alla stessa maniera musica
cubana e musica portoricana, considerandole solo le due facce della stessa
medaglia?
Perchè poi molti di loro non si limitano solo alla salsa, ma amano ballare
ogni tipo di danza di salone?

Che cosa abbiamo di diverso noi italiani da loro?,,,

Non potrebbe essere, ti chiedo, che questo fenomeno sia il frutto di due
società completamente diverse anche da un punto di vita sociale ed
economico, nonchè culturale?...


un abbraccio
Enzo

Paolo T.R.W.S. GE

unread,
Sep 4, 2007, 3:40:25 AM9/4/07
to
Il 04 Set 2007, 04:36, salsay...@libero.it (salsa y cultura) ha scritto:

> Caro Paolo,
> io ti riconosco tutto il diritto di ascoltare la musica che vuoi, come ti
> riconosco il diritto di richiedere a gran voce, di difendere e di
divulgare
> la musica che più ami.

Esigo anche che mi riconosca il diritto di dire quello che NON amo,
soprattutto dopo aver pagato un biglietto.

> Ma perché ( e non è necessariamente il tuo caso) arrrivare a "disprezzare"
> la musica che gli altri amano?

Come ho già scritto, non necessariamente chi propugna un certo tipo di
musica disprezza gli altri. Anzi, direi invece che è vero che chi propugna
un certo tipo di musica, che combatte per cercare di migliorare la qualità
musicale nelle serate (indipendentemente dal "filone" che persegue) viene
facilmente fatto oggetto di attacchi discriminanti in cui si tende a voler
sminuire non soltanto le preferenze personali, ma anche la dignità e
l'intelligenza di queste persone. E questo, se permetti, si che è
intollerabile!

Il fulcro della questione è che dietro certi attacchi per me ci sono grossi
interessi economici. Ci sono persone che si sono costruite un businness e
non vogliono farselo cambiare sotto il naso dagli appassionati. Ed allora
diffondono falsità...

> Se in un locale fanno una musica che non mi piace posso scegliere di non
> andare..

Sempre che tu abbia un'alternativa che non ti costringa a spendere metà del
tuo stipendio in benzina+autostrada.

> Ma perché dovrei pensare che coloro che amano quel tipo di musica siano
> degli idioti o degli incompetenti?

Questa generalizzazione mi infastidisce parecchio! E' probabile che
qualcuno, fraintendendo lo spirito di certe iniziative, si sia spinto a dire
cose del genere. Non è detto, però, che ogni singolo appassionato la pensi
in questo modo!

> Come si può invocare di mandare al rogo Marc Anthony, quando oggi è il
> cantante più amato in tutta l'America Latina? (non certamente il mio
> preferito)

Guarda, posso dirti che l'esempio che hai scelto non è mai stato uno dei
miei autori preferiti. Ciononostante, l'ho ballato, ascoltato, ed ora che ha
fatto un film sulla vita di Hector Lavoe, film del quale ho potuto
apprezzare alcuni assaggi della colonna sonora, anche rivalutato. Non ho mai
voluto mandarlo al rogo. Al massimo l'ho soprannominato (in maniera
assolutamente ironica, per sorridere con gli amici) "Nino D'Angelo di Puerto
Rico. Ma l'jntento era solo scherzoso! Tra gli appassionati che conosco non
è certo il cantante preferito, ma nemmeno quello più disprezzato.
Semplicemente, le sue canzoni sono diventate un po' un tormentone, e forse
per questo si sopportano un po' meno, ultimamente. Ma ancora devo sentirlo
qualcuno che voglia mandarlo al rogo. E ti garantisco che di gente,
nell'ambiente, ne conosco parecchia.

> Qui non si tratta di fare del buonismo.
> Al contrario ci si augura una maggiore apertura mentale

Da entrambe le parti, se permetti!!!!!!

> Perchè i salseri brasiliani sembrano apprezzare alla stessa maniera musica
> cubana e musica portoricana, considerandole solo le due facce della stessa
> medaglia?

Guarda che lo faccio anch'io (ed anche il mio più caro amico "salsero").
Ballo entrambe. E non sai quanto apprezzerei una quantità maggiore di VERA
timba nelle serate. L'unica musica che mettono in sala che non mi piace (e
che, purtroppo, è la più diffusa) è la commerciale più sfrenata. Quella
fatta di cover e sintetizzatori, percussioni campionate e fiati fatti con le
tastiere. Quella, veramente, mi risulta indigesta. Ma non la odio.
Semplicemente, se posso, la evito. Se so che un dj propugna questa musica,
evito di frequentare le sue serate. Mi rivolgo solo a quelli che so che
probabilmente mi daranno maggiore soddisfazione.

> Che cosa abbiamo di diverso noi italiani da loro?,,,

Gli italiani non so. Io mi riconosco molto in quello che hai scritto sopra,
a parte il fatto che non vado pazzo per la musica brasiliana.

> Non potrebbe essere, ti chiedo, che questo fenomeno sia il frutto di due
> società completamente diverse anche da un punto di vita sociale ed
> economico, nonchè culturale?...

Si, potrebbe essere. E allora? Che c'entra questo col fatto che qui hai dato
tutta una serie di giudizi affrettati, e scritto tutta una serie di
considerazioni generali, facendo di un'erba un fascio, su un'intera
categoria di persone (e cioè gli appassionati di un certo tipo di musica,
che a leggere quello che scrivi sarebbero responsabili di divisioni,
polemiche, guerre e carestie)?
Gradirei una risposta a quest'ultima domanda. Grazie.

--
CIAO!!!!
Paolo the Real Wood Stick (Baccodilegno) (GE)
Oh, er ciocco de legno l'amo trovato, mo' manca solo Geppetto!
"La mancha de salsa monga Yo lavo con detergente"

salsa y cultura

unread,
Sep 4, 2007, 9:26:56 AM9/4/07
to
Caro Paolo,
chiariamoci bene: se tu non sei fra quelli che "odiano" ma sei fra quelli
che "non amano" il problema per quanto ti riguarda non esiste...


Qui nessuno nega il diritto di "non amare" ma semmai si stigmatizza il fatto
che una musica ed un ballo nati per "unire", qui in Italia sta diventando
sempre più un motivo per "dividere".

Girando per internet, discutendo con alcune persone ti accorgi che queste
guerre di religione esistono e non certo da oggi.
Che esiste spesso una contrapposizione netta tra chi ama la timba e chi
invece non la sopporta proprio, tra chi ama un certo tipo di salsa dura e
chi disprezza la salsa romantica.

Dal mio punto di vista è un fenomeno preoccupante, figlio anche di una
società altamente competitiva che invece di spingere alla solidarietà spesso
incita alla contrapposizione (e qui la differenza con il Brasile)

La conseguenza di questa contrapposizione è che oggi non si è più solamente
laziali o romanisti, si è in molti casi persino anti-laziali o
anti-romanisti.
Io ad esempio tifo per la Lazio ma simpatizzo per la Roma, ma soprattutto
simpatizzo per chi fa un bel calcio, a prescindere se ci chiama Milan o
Juve, (per quanto per me il massimo rimane la selezione brasiliana dell'82,
che non ha mai vinto niente m che giocava il più bel calcio del mondo).

Ora per non rimanere nel vuoto ti cito un esempio di intolleranza tratto dal
forum del sito www.salsasocialclub.com.

"Come musica pop / ballabile salsera che c'è di male ad ammettere che quella
cubana è superiore alle altre ?
Posso essere pure d'accordo con te che la salsa portoricana è più difficile
da ballare ... più tecnica ... tutto quello che vuoi ... ma per favore ...
sii onesto: come qualità musicale e come sabor come si possono paragonare le
musiche da salsa portoricana o NY con la musica cubana ???...
Ciò premesso, sono ragionevolmente sicuro che se prendi un critico musicale
e gli fai sentire Van Van da un lato e dall’altro un grande autore di musica
portoricana per me (ripeto: per me) non avrà dubbi a dire che la cubana è
superiore !!!...
Premetto che io NON difendo a spada tratta tutto ciò che è cubano in quanto
tale. Tanto che poco tempo fa ho scritto che a me il son NON piace perché mi
sembra una musica “vecchia”.
Quindi non parto da alcun pregiudizio legato al luogo di origine.
Io sto parlando della timba e del songo = della musica cubana degli ultimi
15 anni. A me de quello che succedeva a NY 60 anni fa così come di quello
che avveniva a Santiago de Cuba nel 1930 onestamente non mi interessa molto
!!"

A queste affermazioni vorrei contrapporre quella del grande percussionista
Ray Barreto sulle note di copertina del suo lp "Irresistible":

"Ci saranno queste anime povere che per una ragione o l'altra cercheranno
scuse per criticare: "che è troppo romantico", "che è troppo jazzato", "che
è molto tipico", "che non è molto tipico".
Li lascio con le parole del mio trombettista e amico Roberto Rodriguez che
oggi sta nel cielo:
Que viva la musica!!!I"

Concludo dicendo che non è giusto arrendersi davanti all'intolleranza
imperante.

Il ricercatore americano Daniel Goleman nel suo libro "Intelligenza emotiva"
ci spiega perché non bisogna avere "Nessuna tolleranza per l'intolleranza"

Sostiene che nella lotta contro i pregiudizi bisogna cambiare radicalmente
le norme di un gruppo prendendo una posizione attiva contro ogni atto di
discriminazione, dai dirigenti di grado più alto, ai dipendenti di più basso
livello.
Può darsi che i pregiudizi non cambino, ma se il clima muta è possibile
stroncare gli atti da essi ispirati.
Noi bisogna tollerare in alcun modo mancanze di rispetto o insulti. Il
rispetto per l'individuo è fondamentale .

Per cui ognuno è libero di ascoltare la musica che più gli piace, ma
dobbiamo evitare il sorgere nell'ambiente della salsa un clima sempre più
gueraffondaio che ci porti ad alimentare sempre di più inutili quanto
deleterie contrapposizioni (così come già successo. direi in maniera ormai
irrimediabile, con il ballo)

Come?
Ad esempio facendo conoscere di più le diverse realtà musicali, esortando le
persone ad alimentare quella che qualcuno ha brillantemente definito:
CULTURIOSITA'!!!...

Un felice matrimonio tra cultura e curiosità che ci porti a cercare di
allargare i nostri orizzonti alla scoperta di "tutto ciò che è diverso".

Non è forse questo il senso del viaggio?...

un abbraccio
Enzo

LauraB

unread,
Sep 5, 2007, 9:50:56 AM9/5/07
to
> Ma a questo punto mi verrebbe da chiederti:
> perchè in generale i brasiliani sono molto più aperti
> di noi in campo
> musicale?
>
> Io ad esempio vivendo lì ho avuto questa
> impressione...
>
> Perché la maggior parte dei brasiliani si esalta al
> suono delle percussioni
> profondamente africane di gruppi come Olodum o Didà
> (sua versione femminile)
> ma allo stesso tempo si lascia riempire il cuore di
> "saudade" al suono di un
> romantico samba-cançao cantato da Gal Costa o da Nana
> Caymmi?
>
> Che cos'hanno di diverso da noi italiani?
>
> Perché in loro stati d'animo così diversi convivono
> tanto pacificamente?
>
> Perchè poi loro amano la "loro musica" più di quanto
> noi italiani amiamo la
> "nostra"?
>
Belle domande davvero!

Anche io spesso cerco di rispondere e difficilmente ci arrivo!

Era una questione che in qualche modo si era già posta ai tempi
con il brano "la vida es un carnaval", quasi un inno per i
latinoamericani e qui da noi considerato dagli appassionati come
un pezzo solo commerciale, un tormentone...

Ti dirò, che per il momento l'unica spiegazione che mi sono data
è che la musica per il mondo salsero italiano è strumentale al
ballo, non c'è una cultura musicale latino americana per cui
musica portoricana, NY o cubana vengono intese unicamente come
colonne sonore che meglio si adattano ad uno stile... ed a un
bacino di utenza per scuole e locali...

Quindi anche la musica viene semplicemente strumentalizzata...

Nel mio caso ho una spiccata predilezione per la musica cubana,
ma nei locali gradirei avere varietà e invece ormai (almeno i
locali che io conosco a Milano) optano per serate monotematiche
e ballerini di un unico stile... in qualche modo questo non fa
che esasperare le fazione e inoltre,evidentemente, rende! :(

Besazos
--
Postato da Alice Newsgroup: lo usi da web ma con le funzioni del newsreader http://newsgroup.alice.it
Gerarchie it, italia, it-alt, tin, it.binari. Unico!

Patty

unread,
Sep 5, 2007, 5:19:09 PM9/5/07
to
Riassumendo dico come la vedo al proposito:

L'intolleranza nasce dal fatto che (per quanto mi riguarda) ci sono pochi
locali nella zona e purtroppo monopolizzati da una scuola di ballo che fa
anche servizio dj . Per avere un locale decente si debbono fare km su km (
per quanto mi riguarda verso Torino) e non sempre si ha voglia e ne tempo
per farli.
Musica troppo commerciale che di caraibico ha ben poco.. disparita di
brani.. troppe bachate e pochissima salsa.. si tende a far prevalere la
bachata perchč piu' facile e cosi attira maggior numero di gente, non
contando chi balla gia da qualche anno .. e vorrebbe appunto ballare e non
aspettare che finisca la sequela interminabile di bachate..
Poi magari inizia una salsa gia sentita e stra sentita.. ma osare qualcosa
di nuovo mai? Se non nuovo anche magari d'antan basta che sia decente!!
(es: abre que voy.. strasentita, stra ballata.. basta!! ovvio che per
stabilire cosa sia decente.. si possono aprire discussioni infinite :-)
Bisognerebbe fare lo sciopero dei locali peggiori.. ma poi .. come si fa..
Ti vedi con gli amici .. borbotti.. e passi la serata cosi cosi.. senza
godere veramente di un buon brano... la massificazione ha portato a questo..
e pensare che nei primi tempi quando iniziai a frequentare le piste non
sopportavo Manolito y su trabujo per la loro marcando la distancia.. ora ne
sento quasi la mancanza!!
Musica dal vivo poi č come sognare qui dalle mie parti l'idea non č mai
sfiorata a nessuno..
Ma benedetti dj.. fare un po piu di equita' nei brani e nelle scelte
musicali in modo da accontentare tutti.. io mi accontenterei..
Come scrissi in passato la buona musica me la devo ascoltare a casa o in
macchina ..
Non sono mai stata intollerante anzi.. ma lo sto diventando..

Besitos

Patty (Vercelli)
"La salsa č... il sole dentro"

tulfio

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Sep 6, 2007, 7:25:45 AM9/6/07
to
Condivido quanto scritto da te Patty. :-(
Anche noi facciamo km come tu sai, per evitare questi locali.
Per quanto riguarda i Dj ho timore che sia solo colpa loro! Un Dj che noi
conosciamo ha cercato di mettere musica varia in un locale, ma è stato
defenestrato dai gestori e da alcuni clienti amici del proprietario del
locale che amavano quella musica commerciale.
Tulfio (BI)

antonysa...@gmail.com

unread,
Dec 11, 2017, 7:42:32 PM12/11/17
to
Condivido in pieno il pensiero di Enzo Conte .cosa sarebbe il mondo , la vita senza la VARIETÀ, poi ognuno si resti con ciò che più aggrada ma non per questo si ha il diritto di denigrare , sminuire o che altro.
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