Locandine della settimana dal 6 al 12 aprile 2014
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Francia Fumarola Giorgini Melani
Turigliatto
presenta
Domenica 6 aprile 2014 - RaiTre - dalle 1.05 alle 6.00 (295')
MIRA E MIRAGGIO, FALSI MOVIMENTI
con i film
L'UOMO DI LONDRA
(Londoni Ferfi, Ungheria/Francia/Germania, 2007, b/n, durata 139' circa,
v.o.sott.it.)
Regia: Bela Tarr
Interpreti: Miroslav Krobot, Tilda Swinton, Agi Szirtes, Janos Derzsi, Erika
Bok, Gyula Pauer.
Maloin conduce una vita semplice senza prospettive, al bordo di un mare
infinito; nota a malapena il mondo attorno a sè, ed ha già accettato il
lento ed inevitabile deteriorarsi della vita intorno a lui e la sua completa
solitudine. Quando assiste ad un omicidio, la sua vita prende una svolta
improvvisa. Girato in Corsica, da un testo di Simenon.
L'IMBOSCATA 108'
(Pieges, Francia 1939, b/n v.o. sott. italiani)
Regia: Robert Siodmak
Interpreti: Marie Déa, Maurice Chevalier, Pierre Renoir, André Brunet, Erich
von Stroheim, Jean Temerson
C'è in giro a Parigi un assassino seriale che uccide giovani ballerine.
Adrienne, amica di una vittima, collabora con la polizia alla ricerca del
maniaco e salva dalla ghigliottina Fleury, direttore di un locale notturno
che è il principale indiziato. 7° e ultimo film francese di Siodmak, profugo
dalla Germania di Hitler prima di trasferirsi a Hollywood.
Lunedi 7 aprile 2014 - RAI 3 - dalle 1.05 alle 3.00
FREE ZONE primavisioneTV
(Usa-Israele, 2005 col. 91, v.o.sott.it.')
di Amos Gitai
con Natalie Portman, Han Laszlo, Carmen Maura, Hiam Abbas
Israele. Rebecca scappa dal suo lussuoso hotel dopo un litigio con sua
suocera ed entra in un taxi guidato da Hanna. Le due donne cominciano, così,
un viaggio pieno di imprevisti, trovandosi coinvolte in intrighi politici e
in situazioni al limite della legalità.
Martedi 8 aprile 2014 - RaiTre - dalle 1.55 alle 2.00 (5')
EVELINE
Mercoledi 9 aprile 2014 - RaiTre - dalle 1.55 alle 2.00 (5')
VENT'ANNI PRIMA
Giovedi 10 aprile 2014 - RaiTre - dalle 1.55 alle 2.00 (5')
IO E FRANCO
In occasione della messa in scena di Lucio di Franco Scaldati, morto lo
scorso anno, al Teatro Biondo di Palermo dall'8 al 13 aprile per la regia di
Franco Maresco mandiamo in onda brevi schegge frammenti barlumi del lavoro e
dell'amicizia tra i due poeti palermitani.
Venerdì 11 aprile 2014 - RAI 3 - dalle 1.55 alle 7.00
a cura di Roberto Turigliatto
con i film
LE SOULIER DE SATIN (LA SCARPINA DI RASO)
Prima, seconda e terza giornata
(Id., Francia-Portogallo, 1985, col., 92'30"+ 87'34" + 91'20", v.o.
sottotitoli italiani)
Regia: Manoel de Oliveira
Con: Luís Miguel Cintra, Patricia Barzyk, Anne Consigny, Marie-Christine
Barrault, Isabelle Weingarten, Jean-Yves Berteloot, Catherine Jarrett, Anny
Romand, Bérangère Jean, Takashi Kawahara, Bernard Alane, Jean-Pierre
Bernard, Frank Oger, Jean Badin, Denise Gence.
Il testo teatrale di Paul Claudel (1929), dramma mistico, dominato dai temi
del peccato e della redenzione, la cui scena è il mondo intero, viene
filmato integralmente da Oliveira in lunghissimi piani sequenza, con decine
di personaggi e scenografie, in una sfida vertiginosa: un film immenso, non
privo di buffoneria barocca, vincitore del Leone d'Oro speciale a Venezia
nel 1985. Durante il Secolo d'Oro spagnolo, all'epoca dei conquistadores,
Doña Prouhèze, moglie di un nobiluomo, ama profondamente Don Rodrigue.
Questi è costretto a lasciare la Spagna per l'America, mentre il re impone a
Doña Prouhèze di reggere la cittadella di Mogador, in Africa. Il loro amore
impossibile - secondo Claudel - "ricorda la leggenda cinese dei due amanti
stellari che ogni anno, dopo lunghe peregrinazioni, si trovano senza mai
potersi ricongiungere ai lati opposti della Via lattea". L'azione, che si
prolunga nel corso di vent'anni, è divisa dall'autore in quattro giornate,
nella tradizione teatrale del secolo d'oro. «Teatro del mondo, divino e
pagano, umano e sovrumano, scena cosmica creata da quei dinosauri di epoche
passate - Claudel e Oliveira -, voci profetiche di una modernità radicale»
(Paulo Rocha).
Sabato 12 aprile 2014 - RAI 3 - dalle 1.35 alle 7.00
a cura di Roberto Turigliatto
con i film
LE SOULIER DE SATIN (LA SCARPINA DI RASO)
Quarta giornata
(Id., Francia-Portogallo, 1985, col., 128'30", v.o. sottotitoli italiani)
Regia: Manoel de Oliveira
Con: Luís Miguel Cintra, Patricia Barzyk, Anne Consigny, Marie-Christine
Barrault, Isabelle Weingarten, Jean-Yves Berteloot, Catherine Jarrett, Anny
Romand, Bérangère Jean, Takashi Kawahara, Bernard Alane, Jean-Pierre
Bernard, Frank Oger, Jean Badin, Denise Gence.
Il testo teatrale di Paul Claudel (1929), dramma mistico, dominato dai temi
del peccato e della redenzione, la cui scena è il mondo intero, viene
filmato integralmente da Oliveira in lunghissimi piani sequenza, con decine
di personaggi e scenografie, in una sfida vertiginosa: un film immenso, non
privo di buffoneria barocca, vincitore del Leone d'Oro speciale a Venezia
nel 1985. Durante il Secolo d'Oro spagnolo, all'epoca dei conquistadores,
Doña Prouhèze, moglie di un nobiluomo, ama profondamente Don Rodrigue.
Questi è costretto a lasciare la Spagna per l'America, mente il re impone a
Doña Prouhèze di reggere la cittadella di Mogador, in Africa. Il loro amore
impossibile - secondo Claudel - "ricorda la leggenda cinese dei due amanti
stellari che ogni anno, dopo lunghe peregrinazioni, si trovano senza mai
potersi ricongiungere ai lati opposti della Via lattea". L'azione, che si
prolunga nel corso di vent'anni, è divisa dall'autore in quattro giornate,
nella tradizione teatrale del secolo d'oro. «Teatro del mondo, divino e
pagano, umano e sovrumano, scena cosmica creata da quei dinosauri di epoche
passate - Claudel e Oliveira - voci profetiche di una modernità radicale»
(Paulo Rocha).
LA DIVINA COMMEDIA
(A Divina Comédia, Portogallo-Francia, 1991, col., 135'17", v.o. sottotitoli
italiani)
Regia e sceneggiatura: Manoel de Oliveira
Soggetto: da estratti della Bibbia, di Fëdor M. Dostoevskij, José Régio e
Friedrich Nietzsche
Con: Maria de Medeiros (Sonia), Luís Miguel Cintra (il Profeta), Miguel
Guilherme (Raskolnikov), Mário Veigas (il Filosofo), Maria João Pires,
Leonor Silveira, Júlia Buisel, Diogo Dória, José Wallenstein, Ruy Furtado,
Luís Lima Barreto, Paulo Matos, Manoel de Oliveira.
In una clinica, alcuni malati di mente credono di essere Gesù, Lazzaro,
Marta, Maria, Adamo, Eva, Sonia, Raskolnikov, Aljosa e Ivan Karamazov, un
Filosofo, un Profeta, un Fariseo, Santa Teresa d'Avila e recitano come su un
palcoscenico la «divina commedia». «Non c'è una vera e propria storia, si
tratta piuttosto di un racconto che tratta nello stesso tempo del peccato
originale e della punizione, della lussuria e della santità, della sincerità
e dell'ipocrisia, della ostinazione del Potere e della sottomissione, e che
mette in conflitto i valori, non-valori e contro-valori che reggono la
nostra cultura occidentale giudaico-cristiana, in cui tutto si conclude
nella questione fondamentale dell'esistenza o della non esistenza della
Resurrezione»