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[FuoriOrario] - Programmazione 5 / 11 Febbraio 2012

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Magus

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Feb 2, 2012, 3:26:51 PM2/2/12
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Locandina della settimana
5 / 11 Febbraio 2012
FuoriOrario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito
Francia Fumarola Giorgini Melani
Turigliatto

presenta:
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Domenica 5 febbraio 2012 dalle 2.00 alle 6.00 (240')
Ricorda, Anghelopoulos:
l'eternità è un istante che si dimentica

L'ULTIMO SGUARDO primavisioneTV 20'
(Italia 2011, colore)
Regia Andrea Scazzola
Una recentissima (l'ultima?) intervista a Thodoros Anghelopoulos -
parzialmente trasmessa da Ballarò - e realizzata da Andrea Scazzola
nell'occasione
di una riflessione sulla crisi economica che attanaglia il mondo occidentale
ed in particolare la Grecia. Nella conversazione il cineasta si sofferma
ancora su uno dei temi a lui più cari, ovvero il generale bisogno di
spiritualità, citando un verso su "le ali che ricrescono all'umanità"

Viaggio a Citera
136'
(Taxidi sta Kithhira, Grecia 1984, colore)
Regia Thodoros Anghelopoulos
Testi Th. Anghelopoulos, Tonino Guerra
Con Manos Katrakis , Giulio Brogi, Mary Chronopoulou, Dionyssis
Papayannopoulos, Dora Volanaki, Athinodoros Proussalis, Michalis Yannatos,
Vassilis Tsaglos, Despina Geroulanou, Tassos Saridis,
Anghelopoulos racconta le traversie di un cineasta che cerca di fare un
film su suo padre di ritorno in patria dopo trent'anni di esilio, ed
esprime la propria delusione nei confronti della Grecia democratica e, più
in generale, nei confronti di una società in cui la spiritualità sembra
negata.
Dopo anni di assenza il padre di Alessandro e Vula, Spiros, torna in Grecia
dall'Ucraina per riconquistare l'affetto dei figli. Alessandro accoglie il
padre con affetto e entusiasmo mentre Vula è scettica sul ritorno di un uomo
che le è stato lontano fin a questo momento. Tutta la famiglia al completo è
felice per il ritorno di Spiros, in particolar modo Caterina, sua moglie,
che gli perdona l'abbandono e lo riaccoglie in casa senza esitazioni. Per
recuperare le sue radici Spiros decide di intraprendere un viaggio in
compagnia della famiglia a Citera, il suo paese di origine. In quel luogo
ormai abbandonato da tutti l'uomo coprende i motivi del suo allontanamento
causato dalla miseria e dalla povertà.

CAPITALI CULTURALI D'EUROPA, ATENE RITORNO SULL'ACROPOLI 43'16
(Italia-Grecia 1983, colore)
Regia, soggetto e sceneggiatura Thodoros Anghelopoulos
Viaggio attraverso la città di Atene, vista con gli occhi di un cittadino
greco. La sua storia fa da sfondo alle bellezze della città ed ai suoi
cittadini. La serie CAPITALI CULTURALI D'EUROPA fu una importante
coproduzione tra le principali televisioni europee e la Rai nei primi anni
'80, affidata alle mani di autori come Carlo Lizzani, Kryzstof Zanussi,
Miklos Jancsò, Ermanno Olmi, Jiri Menzel e Manoel De Oliveira.




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Lunedì 6 febbraio 2011 dalle 1.05 alle 3.00
Frammenti di Europe

con i film

VIDEODIARI DI MAURO SANTINI:

COSA CHE FUGGE prima visione TV
Italia, 2008, col., 5'
Regia, fotografia, suono, montaggio, produzione: Mauro Santini
Un corpo e il volto di una donna ripresi in bianco e nero diventano un vero
e proprio schermo su cui scorrono immagini di un paesaggio in movimento.
«Cosa che fugge nasce dalla stratificazione di più immagini che si
sovrappongono e che fondendosi danno vita a un'immagine nuova; così anche il
suono è dato da più bande sonore, dilatate e riversate, che generano altro
da ciò che sono singolarmente: un insieme corale» (M. Santini).

FLÒR DA BAIXA prima visione TV
Italia, 2004, col., 10'
Regia, fotografia,suono, montaggio, produzione: Mauro Santini
Flor de Baixa è una vecchia pensione dalle finestre vuote, o un'eco, un
rimando di un'immagine sognata o veduta da altri, deformata e alterata da
visioni precedenti. Flòr da Baixa è una donna che aspetta da sempre, o da
sempre attesa; è una linea di confine dove tutto è da definire, tutto può
mutare, dove il buio cupo e il male di vivere possono scomparire
ravvivandosi semplicemente i capelli, volgendosi, verso un raggio di sole.
"In Flòr da baixa il passato non si presenta più sovrapponendosi o bruciando
il presente, ma fa parte dell'immagine stessa, alterandola e deformandola
dall'interno. Così una vecchia pensione dalle finestre vuote diventa un'eco,
un rimando di un'immagine sognata o veduta da altri. Al balcone, una donna
che aspetta da sempre, o da sempre attesa.E' un video sulla distanza, sul
viaggio, la lontananza, l'attesa di un ritorno, il tempo che consuma le
cose, la neve che nasconde e conserva i sentimenti su qualcosa che manca,
sempre" (M. Santini)

DA QUI, SOPRA IL MARE prima visione TV
Italia, 2003, col., 10'
Regia, fotografia, suono, montaggio, produzione: Mauro Santini
"Nato dall'affacciarsi alla finestra di una casa abbandonata e dal fare
propria la vita che altri hanno vissuto tra quelle pareti domestiche, Da qui
sopra il mare cerca di ritrovare il tempo attraverso stanze, corridoi e muri
che rimandano fantasmi del passato (.) Non lavoro mai sulla base di una
sceneggiatura o di un testo predefinito: le immagini che fermo sono "vere",
documentano un mio vissuto, una sorta di diario quotidiano, sempre filtrato
però dal mio stato d'animo nel momento della ripresa. Nascono perciò già
alterate, sfocate e sovraesposte, o buie e indistinte, così come le pagine
di un journal intime risentono (nella scrittura, nella stessa pressione
della penna o nella delicatezza di un tratto a matita o di un disegno) della
sensibilità di chi scrive. Accumulo immagini su immagini senza un motivo
apparente; poi una fra queste prende il sopravvento, diventa necessaria e
motiva un nuovo lavoro trascinando con sé le altre" (M. Santini).

PETITE MÉMOIRE prima visione TV
Italia, 2003, col., 6'
Regia, fotografia,suono, montaggio, produzione: Mauro Santini
Petite mémoire racconta di un volto di donna dimenticato e del tentativo di
fare luce nella memoria, di ridare tratti chiari a ciò che è indistinto. Ma
quanto più ci si avvicina, tanto più il volto svanisce, portato via da altre
immagini pronte a reclamare la stessa attenzione, e al termine del viaggio,
fermi in una stazione vuota, si resta col dubbio che fuori dal finestrino
siano passate soltanto le proprie proiezioni, o quelle di altri viaggiatori;
che i tapis-roulants della memoria ci abbiano illuso ancora, noi e le nostre
valige vuote" (M. Santini)

FERMO DEL TEMPO prima visione TV
Italia, 2003, col., 7'30"
Regia, fotografia, montaggio, produzione: Mauro Santini
Musica, suono: Matia Costantini, Mauro Santini
Fermo del tempo è un video sulla memoria e i ricordi che ossessionano e
sfuggono. Nasce dalla foto di uno scuolabus dove, fra i bambini affacciati a
guardare la pioggia, scopro lo sguardo di Giacomo, così simile a quelle
delle mie foto d'infanzia. Nella distanza che separa un padre da un figlio,
la pioggia nasconde le lacrime e confonde i volti: passato e presente si
mescolano in un unico istante, dilatato, allungato come un elastico che
unisce, avvicina e allontana" (M. Santini)

DA LONTANO prima visione TV
Italia, 2002, col., 9'
Regia, fotografia,suono, montaggio, produzione: Mauro Santini
Da lontano giungono immagini di un passato quasi dimenticato o tanto remoto
da non appartenerci più, di luoghi sconosciuti o di un tempo ancora a
venire, che si rivelano agli occhi stanchi di assonnati viaggiatori. Un
uomo, una donna, forse un addio. o solo una foca e un pinguino che giocano a
rincorrersi; i loro versi diventano voci che ci parlano con le parole di chi
sembra non esserci più e si nasconde e gioca e ci soffia sul collo e si
mostra a volte dietro i vetri, in un riflesso.
«Da lontano prosegue e forse chiude un percorso sul viaggio e la memoria
iniziato con Di ritorno e proseguito poi con Dietro i vetri. Il tentativo è
quello di ampliare la dimensione della memoria a spazio temporale
indefinito; le immagini appartengono al passato o a un tempo a venire» (M.
Santini).

DIETRO I VETRI prima visione TV
Italia, 2001, col., 11'
Regia, soggetto, fotografia,suono, montaggio, produzione: Mauro Santini
Dietro i vetri si muovono colori, ombre, macchine di latta, pesci rossi; si
sentono suoni, rumori, eco di voci e di ricordi. A volte passa un aereo.
«Questo video prosegue il viaggio nella memoria iniziato con Di ritorno.
Lì il movimento conduceva a un luogo ben definito, fisico anche se non più
presente. In Dietro i vetri il viaggio è invece puro muoversi verso un
non-luogo, ci si perde fra i colori, i ricordi. Ci si trova fermi a guardare
una nuvola, ci si dissolve.» (M. Santini).

DI RITORNO prima visione TV
Italia, 2001, col.,11'30"
Regia, fotografia, montaggio, produzione: Mauro Santini
Musica: , suono: Mario Mariani
Voce fuori campo: Mauro Santini
"Realizzato in seguito alla perdita di mio padre, Di ritorno è un video a me
molto caro perché intimamente popolato di voci, suoni e persone che non ci
sono più. Al movimento del treno che mi riconduce alla casa dell'infanzia,
evocata da una notte insonne, si affianca un movimento emotivo a ritroso.
Forse l'unica possibilità d'incontro sta nel non muoversi, nell'attesa" (M.
Santini)

DOVE SONO STATO
Italia, 2000, col., 27'
Regia, fotografia,suono, montaggio, produzione: Mauro Santini
Musica: Spain, Sparklehorse, Tortoise
Voce fuori campo: Corso Salani
Dove sono stato è un film che racconta la scomparsa improvvisa di un uomo
durante un viaggio, e di un amico che si muove sulle sue tracce lasciando
messaggi della sua ricerca a una segreteria telefonica. Tutte le riprese
sono state realizzate in Portogallo nel 1994 e poi montate a distanza di sei
anni, seguendo passaggi obbligati e costruendo la storia su luoghi e volti
già esistenti, ai quali viene assegnato un tempo e un ruolo loro estraneo,
divenendo inconsapevoli compagni di viaggio.
La voce che racconta e dà testimonianza di questa ricerca è quella di Corso
Salani, che partecipò a questo film, sostituendo la sua voce a quella del
regista, che compariva nella prima versione presentata alla Mostra di Pesaro
e a Bellaria nel 2000. "Ho incontrato Corso per la prima volta ad Ancona,
dove si trovava per presentare un suo film, bellissimo, dal titolo
Occidente. Avevo da poco terminato Dove sono stato, presentandolo a Pesaro e
Bellaria: avevo dubbi sulla mia voce che accompagnava in maniera stentata le
immagini, ma allo stesso tempo temevo che un attore avrebbe reso falso il
mio diario di viaggio. Gli lasciai una copia: lui mi richiamò parlandomi con
grande slancio del film, nel quale aveva trovato molti elementi di
consonanza con il suo cinema e così gli proposi di sostituire la mia voce
con la sua. Partecipò al mio film senza nessun compenso e rimasi stupito
dalla sua generosità in un primo momento: poi l'amicizia che nacque da
quell'incontro e la frequentazione degli anni successivi, mi mostrarono un
uomo in grado di donarsi con grande passione a chi sentiva vicino alla sua
idea di cinema" (M. Santini)





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Martedì 7 febbraio 2012 dalle 1.55 alle 2.00
EVELINE




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Mercoledì 8 febbraio 2012 dalle 1.55 alle 2.00
VENT'ANNI PRIMA





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Giovedì 9 febbraio 2012 dalle 1.55 alle 2.00
FUORIORARIO





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Venerdi 10 febbraio 2012 dalle 1.45 alle 7.25
Fotogrammi: disabitazioni, spazio invisibile per tutti
a cura di Donatello Fumarola

con i film

CITTA' NUOVA - LA CASA A RICHIESTA prima visione TV
(Ville nouvelle - Le logement a la demande, Francia, 1975, col., durata 52'
circa, v.o.sott.it.)
Regia: Eric Rohmer
Prima parte di una serie di 4 puntate di un programma televisivo realizzato
da Rohmer (con la collaborazione di ) sull'architettura e l'urbanistica
degli insediamenti urbani di nuova installazione alla periferia di Parigi
negli anni '70. L'intento è molto didattico, rosselliniano. All'interno,
interventi di urbanisti, architetti, e nuovi (aspiranti) inquilini, a
costituire una mappatura, le linee di un paesaggio (geografico e umano) in
costruzione.
Nella prima puntata il tema affrontato riguarda la pratica di costruire
appartamenti in base alle esigenze e alle richieste spaziali di chi ci andrà
ad abitare.

NEWS FROM HOME / NEWS FROM HOUSE
(Israele/Francia/Germania, 2005, col., 99', v.o.sott.it.)
Regia: Amos Gitai
Ultima parte di un progetto girato da Gitai nel corso di venticinque anni,
che racconta la storia di una casa di Gerusalemme e dei suoi abitanti.
Facendo seguito ai precedenti House e A House in Jerusalem, gia' trasmessi
da Fuori Orario, Gitai racconta ancora una volta i rapporti tra israeliani e
palestinesi, tra abitanti passati e presenti. Il vecchio spazio comune si e'
ormai decomposto nello spazio mentale dell'esilio, interiore o esteriore.

CHELSEA ON THE ROCKS
(Usa 2008, col, 85', v.o. sottotitoli italiani)
Regia: Abel Ferrara
Con: Grace Jones, Giancarlo Esposito, Bijou Phillips, Jamie Burke, Christy
Scott Cashman, Dennis Hopper, Ethan Hawke, Milos Forman, Andy Warhol,
William S. Burroghs, Janis Joplin, Stanley Bard, Adam Goldberg, Gaby
Hoffmann, Vito Acconci, R Crumb, Lola Schnabel.
Costruito nel 1883 ma divenuto un albergo solo nel 1902, il Chelsea Hotel di
New York è il simbolo dell'ambiente artistico e bohemiene newyorkese. Tra
gli ospiti più celebri del Chelsea sono da annoverare Bob Dylan, Stanley
Kubrick, Arthur Miller, Joni Mitchell, Dee Dee Ramone, Dylan Thomas, Mark
Twain, Tennessee Williams, Milos Forman, Patti Smith, Dennis Hopper, Warhol,
Leonard Cohen, Tom Waits, Courtney Love, Sam Shepard, Charles Bukowski, Jimi
Hendrix, Sid Vicious e tanti altri. Attraverso filmati d'archivio,
interviste agli attuali proprietari e gestori dell'albergo e testimonianze
degli ospiti di ieri e di oggi, Abel Ferrara rende omaggio con questo
documentario ad un luogo entrato nel mito.




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Sabato 11 febbraio 2012 dalle 1.40 alle 7.00
Fotogrammi: disabitazioni, spazio invisibile per tutti
a cura di Donatello Fumarola

con i film

CITTA' NUOVA - INFANZIA DI UNA CITTA' prima visione TV
(Ville nouvelle - Enfance d'une ville, Francia, 1975, col., durata 52'
circa, v.o.sott.it.)
Regia: Eric Rohmer
Seconda parte di una serie di 4 puntate di un programma televisivo
realizzato da Rohmer (con la collaborazione di ) sull'architettura e
l'urbanistica degli insediamenti urbani di nuova installazione alla
periferia di Parigi negli anni '70. L'intento è molto didattico,
rosselliniano. All'interno, interventi di urbanisti, architetti, e nuovi
(aspiranti) inquilini, a costituire una mappatura, le linee di un paesaggio
(geografico e umano) in costruzione. Nella Seconda puntata il tema
affrontato riguarda la nascita di una "città nuova", la sua progettazione, i
desideri che vi confluiscono, le possibilità costruttive, la scelta della
topografia cittadina.

IL DISTRETTO DI TIEXI (Prima parte: FABBRICHE, dur. 232'.)
(Tiexi Qu, Cina, 2003, col., v. o. con sott. it.)
Regia Wang Bing
A Shenyang, nella Cina profonda, Tiexi è un gigantesco complesso industriale
nato ai tempi dell'occupazione giapponese, e sviluppatosi negli anni fino a
contare un milione di operai. Wang Bing, fra il 1999 e il 2001, filma
l'agonia
dei luoghi, delle cose, degli uomini e delle donne come la fine di
un'epopea.
"Raccogliere le tracce di un mondo che se ne va è una delle vocazioni
primarie del documentario. Questo cineasta riprende umilmente il cinema da
zero, come un nuovo Griffith."
La prima parte del film documenta le difficili condizioni di vita dei
lavoratori disoccupati in seguito alla dismissione delle attività
industriali.




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patatel...@gmail.com

unread,
May 4, 2015, 10:51:05 AM5/4/15
to
Ciao, ho trovato per caso questo programma di Fuori Orario cercando i film di Angelopoulos. Non è che per caso avresti registrato Viaggio a Citera ? Lo cerco da tempo ma non riesco a trovarlo da nessuna parte,grazie.
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