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[FuoriOrario] - Programmazione 23 / 29 Marzo 2014

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Magus

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Mar 18, 2014, 11:22:24 AM3/18/14
to



Locandine della settimana dal 23 al 29 Marzo 2014
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Francia Fumarola Giorgini Melani
Turigliatto
presenta

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Domenica 23 Marzo 2014 - RaiTre - dalle 1.35 alle 6.00 (265')
IL COLORE DELL'ARTE, SENZA ARTE NE' PARTE

SCENEGGIATURA DEL FILM PASSIONE
(Scénario du film Passion, Francia-Svizzera, 1982, col., 54', v.o. sott.
it.)
Regia: Jean-Luc Godard
Con: Jean-Luc Godard, Isabelle Huppert, Hanna Schygulla, Jerzy
Radziwilowicz, Michel Piccoli
Non ho voluto scrivere la sceneggiatura, ho voluto vederla. [.] Dato che
prima si vede il mondo e poi lo si scrive. E anche il mondo che descrive
Passion bisognava prima vederlo, vedere se esisteva per poterlo filmare. [.]
La sceneggiatura viene dalla contabilità, per spiegare dove si sono spesi i
soldi. Ma all'inizio si vedeva, e io volevo vedere la storia di Passion,
c'erano
degli elementi, ma bisognava vederli, per vedere se questo mondo poteva
esistere. Questo è il lavoro della sceneggiatura. Poi si fa il film. Non
bisogna creare un mondo, ma creare la possibilità di un mondo. La macchina
da presa farà questo lavoro, renderà questo possibile probabile, o questo
probabile possibile. Creare questo probabile, vedere, vedere l'invisibile, e
vedere cosa capita se l'invisibile fosse visibile, cosa si potrebbe vedere.
(Jean-Luc Godard)
Ho pensato che forse avrei potuto fare un film in America [.] Coppola aveva
ripreso il progetto americano, poi non si è fatto. Ma ho girato
un'inquadratura
nel suo studio, che ora è in Scénario du film Passion, perché a un certo
momento siamo stati in dubbio se girare Passion negli Stati Uniti. Si
trattava dunque di un'inquadratura di prova. Ha messo la sua troupe a mia
disposizione, un sabato. È stata l'unica volta che ho girato a Hollywood,
ero molto contento. (Jean-Luc Godard)

APUNTES 1990-2003 28'
prima visione TV
(Id., Spagna, 2003, col.)
Regia. Victor Erice
Nell´estate del 1990 Víctor Erice ha accompagnato Antonio López durante
alcune delle sue ore di lavoro dedicate alla pittura di paesaggi urbani. In
quelle occasioni ha registrato su video le immagini e i suoni di questi
appunti. Cercava di familiarizzare il più possibile con il lavoro del
pittore e si avvicinava alla storia che la realizzazione dei quadri poteva
evocare in El Sol del membrillo, le cui riprese iniziarono il 29 settembre
1990. Questi "appunti" sono stati completati nel gennaio 2003, partendo
dalle immagini registrate nell´estate del 1990. Antonio López ha dato di
nuovo voce alle sue personali testimonianze.

FUEGO EN CASTILLA
(Spagna 1958-1960, col. e b/n, 17', v.o. sott. it)
Regia, fotografia, montaggio, suono: José Val del Omar
Secondo film dei tre che formano il Triptico Elemental De Espana (gli altri
due sono Aguaespejo granadino e Acariño galaico (De barro)) progetto cardine
della frammentata filmografia del genio José Val del Omar. La Castiglia
cantata attraverso le immagini delle sculture che tratteggiano uno spazio
fiammeggiante che ha inghiottito ogni possibile tempo.

L'ETA' DI COSIMO DEI MEDICI - TERZA PARTE: LEON BATTISTA ALBERTI:
L'UMANESIMO
(Italia, 1972, col., 88')
Regia. Roberto Rossellini
Interpreti: Virgilio Gazzolo; Marcello Di Falco; Tom Felleghy
Terza parte del film televisivo dedicato alla Firenze rinascimentale,
capitolo importante della "Enciclopedia" rosselliniana. Partendo da Leon
Battista Alberti Rossellini sottolinea l'arte, in particolare la pittura, la
scultura e l'architettura, quale elemento essenziale dell'epoca
rinascimentale: ciò che più ha segnato i secoli successivi e rivoluzionato
il nostro modo di raffigurarci quindi di pensare l'uomo.

CONCERTO PER MICHELANGELO
(Italia, 1977, col.)
Regia: Roberto Rossellini
Roberto Rossellini esplora gli affreschi di Michelangelo Buonarroti della
Cappella Sistina durante un concerto del coro della cappella Musicale
Pontificia diretta dal Maestro Monsignor Domenico Bartolucci. Andato in onda
il 9 aprile 1977, vigilia della Pasqua.




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Lunedì 24 marzo 2014 - RAI 3 - dalle 1.05 alle 3.00

ANTON E' QUI ACCANTO prima visione TV
(Anton tut ryadom, Russia, 2012, col., 109', v.o. sott. it.)
Regia: Lyubov Arkus
Con: Anton Kharitonov
Ljubov' Arkus è una critica cinematografica, Anton Charitonov un ragazzo
autistico. Si sono incontrati per via di un testo, scritto da Anton a
quattordici anni e pubblicato su internet, che si chiama "La gente". Dal
loro incontro, dopo quattro anni di lavorazione, è scaturito un film
composto da cinque capitoli che scandiscono le tappe fondamentali della vita
di Anton durante uno dei momenti più drammatici della sua esistenza: la
morte della madre. Il film si interroga su come sia possibile provare il
dolore di qualcun altro? Vediamo per la prima volta Anton quando sta per
essere ricoverato in un istituto neuro terapeutico. Un luogo dove le persone
con la sua diagnosi non vivono a lungo. La distanza tra autore, macchina da
presa e protagonista si riduce sempre più con l'avanzare del film e l'autore
stesso entra nell'inquadratura e diventa un personaggio. Il film non narra
ala storia di una persona che ha aiutato un altra, bensì su una persona che
si è riconosciuta in un'altra, su come in ognuno di noi vive un "altro" che
deve essere distrutto ogni giorno dentro di noi se vogliano sopravvivere.
"Abbiamo cercato di trovare una via d'uscita dalla situazione disperata in
cui si trovava il nostro protagonista, e per immaginare una soluzione ci
sono voluti quattro anni. Abbiamo ripreso tutto quanto è accaduto in questi
quattro anni" (Lyubov Arkus) . Alla realizzazione del film hanno
partecipato, con consulenze e contributi tecnici, altri cineasti russi, tra
cui Aleksandr Sokurov e Aleksej Balabanov. Il film ha vinto il Premio Mouse
d'Argento della critica web a Venezia 69 "per la lezione sull'etica dello
sguardo nei confronti del dolore altrui".



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Martedì 25 marzo 2014 - RAI 3 - dalle 1.55 alle 2.00 (5')
EVELINE



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Mercoledì 26 marzo 2014 - RAI 3 - dalle 1.55 alle 2.00 (5')
VENTI ANNI PRIMA
A cura di Ciro Giorgini



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Giovedì 27 marzo 2014 - RAI 3 - dalle 1.55 alle 2.00 (5')
FUORI ORARIO


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Venerdì 28 marzo 2014 - RAI 3 - dalle 1.55 alle 7.00
PICCOLE SANTITÀ (QUASI TUTTO, QUASI NULLA) DI MAURO SANTINI

con i film

VIDEODIARI DI MAURO SANTINI: comprendono i seguenti cortometraggi (durata
complessiva: 88'):
COSA CHE FUGGE
Italia, 2008, col., 5'
Regia, fotografia, suono, montaggio, produzione: Mauro Santini
Un corpo e il volto di una donna ripresi in bianco e nero diventano un vero
e proprio schermo su cui scorrono immagini di un paesaggio in movimento.
«Cosa che fugge nasce dalla stratificazione di più immagini che si
sovrappongono e che fondendosi danno vita a un'immagine nuova; così anche il
suono è dato da più bande sonore, dilatate e riversate, che generano altro
da ciò che sono singolarmente: un insieme corale» (M. Santini).

FLÒR DA BAIXA
Italia, 2004, col., 10'
Regia, fotografia,suono, montaggio, produzione: Mauro Santini
Flor de Baixa è una vecchia pensione dalle finestre vuote, o un'eco, un
rimando di un'immagine sognata o veduta da altri, deformata e alterata da
visioni precedenti. Flòr da Baixa è una donna che aspetta da sempre, o da
sempre attesa; è una linea di confine dove tutto è da definire, tutto può
mutare, dove il buio cupo e il male di vivere possono scomparire
ravvivandosi semplicemente i capelli, volgendosi, verso un raggio di sole.
"In Flòr da baixa il passato non si presenta più sovrapponendosi o bruciando
il presente, ma fa parte dell'immagine stessa, alterandola e deformandola
dall'interno. Così una vecchia pensione dalle finestre vuote diventa un'eco,
un rimando di un'immagine sognata o veduta da altri. Al balcone, una donna
che aspetta da sempre, o da sempre attesa.E' un video sulla distanza, sul
viaggio, la lontananza, l'attesa di un ritorno, il tempo che consuma le
cose, la neve che nasconde e conserva i sentimenti su qualcosa che manca,
sempre" (M. Santini)

DA QUI, SOPRA IL MARE
Italia, 2003, col., 10'
Regia, fotografia, suono, montaggio, produzione: Mauro Santini
"Nato dall'affacciarsi alla finestra di una casa abbandonata e dal fare
propria la vita che altri hanno vissuto tra quelle pareti domestiche, Da qui
sopra il mare cerca di ritrovare il tempo attraverso stanze, corridoi e muri
che rimandano fantasmi del passato (.) Non lavoro mai sulla base di una
sceneggiatura o di un testo predefinito: le immagini che fermo sono "vere",
documentano un mio vissuto, una sorta di diario quotidiano, sempre filtrato
però dal mio stato d'animo nel momento della ripresa. Nascono perciò già
alterate, sfocate e sovraesposte, o buie e indistinte, così come le pagine
di un journal intime risentono (nella scrittura, nella stessa pressione
della penna o nella delicatezza di un tratto a matita o di un disegno) della
sensibilità di chi scrive. Accumulo immagini su immagini senza un motivo
apparente; poi una fra queste prende il sopravvento, diventa necessaria e
motiva un nuovo lavoro trascinando con sé le altre" (M. Santini).

PETITE MÉMOIRE
Italia, 2003, col., 6'
Regia, fotografia,suono, montaggio, produzione: Mauro Santini
Petite mémoire racconta di un volto di donna dimenticato e del tentativo di
fare luce nella memoria, di ridare tratti chiari a ciò che è indistinto. Ma
quanto più ci si avvicina, tanto più il volto svanisce, portato via da altre
immagini pronte a reclamare la stessa attenzione, e al termine del viaggio,
fermi in una stazione vuota, si resta col dubbio che fuori dal finestrino
siano passate soltanto le proprie proiezioni, o quelle di altri viaggiatori;
che i tapis-roulants della memoria ci abbiano illuso ancora, noi e le nostre
valige vuote" (M. Santini)

FERMO DEL TEMPO
Italia, 2003, col., 7'30"
Regia, fotografia, montaggio, produzione: Mauro Santini
Musica, suono: Matia Costantini, Mauro Santini
Fermo del tempo è un video sulla memoria e i ricordi che ossessionano e
sfuggono. Nasce dalla foto di uno scuolabus dove, fra i bambini affacciati a
guardare la pioggia, scopro lo sguardo di Giacomo, così simile a quelle
delle mie foto d'infanzia. Nella distanza che separa un padre da un figlio,
la pioggia nasconde le lacrime e confonde i volti: passato e presente si
mescolano in un unico istante, dilatato, allungato come un elastico che
unisce, avvicina e allontana" (M. Santini)

DA LONTANO
Italia, 2002, col., 9'
Regia, fotografia,suono, montaggio, produzione: Mauro Santini
Da lontano giungono immagini di un passato quasi dimenticato o tanto remoto
da non appartenerci più, di luoghi sconosciuti o di un tempo ancora a
venire, che si rivelano agli occhi stanchi di assonnati viaggiatori. Un
uomo, una donna, forse un addio. o solo una foca e un pinguino che giocano a
rincorrersi; i loro versi diventano voci che ci parlano con le parole di chi
sembra non esserci più e si nasconde e gioca e ci soffia sul collo e si
mostra a volte dietro i vetri, in un riflesso.
«Da lontano prosegue e forse chiude un percorso sul viaggio e la memoria
iniziato con Di ritorno e proseguito poi con Dietro i vetri. Il tentativo è
quello di ampliare la dimensione della memoria a spazio temporale
indefinito; le immagini appartengono al passato o a un tempo a venire» (M.
Santini).

DIETRO I VETRI
Italia, 2001, col., 11'
Regia, soggetto, fotografia,suono, montaggio, produzione: Mauro Santini
Dietro i vetri si muovono colori, ombre, macchine di latta, pesci rossi; si
sentono suoni, rumori, eco di voci e
di ricordi. A volte passa un aereo.
«Questo video prosegue il viaggio nella memoria iniziato con Di ritorno. Lì
il movimento conduceva a un luogo ben definito, fisico anche se non più
presente. In Dietro i vetri il viaggio è invece puro muoversi verso un
non-luogo, ci si perde fra i colori, i ricordi. Ci si trova fermi a guardare
una nuvola, ci si dissolve.» (M. Santini).

DI RITORNO
Italia, 2001, col.,11'30"
Regia, fotografia, montaggio, produzione: Mauro Santini
Musica: , suono: Mario Mariani
Voce fuori campo: Mauro Santini
"Realizzato in seguito alla perdita di mio padre, Di ritorno è un video a me
molto caro perché intimamente popolato di voci, suoni e persone che non ci
sono più. Al movimento del treno che mi riconduce alla casa dell'infanzia,
evocata da una notte insonne, si affianca un movimento emotivo a ritroso.
Forse l'unica possibilità d'incontro sta nel non muoversi, nell'attesa" (M.
Santini)

DOVE SONO STATO
Italia, 2000, col., 27'
Regia, fotografia,suono, montaggio, produzione: Mauro Santini
Musica: Spain, Sparklehorse, Tortoise
Voce fuori campo: Corso Salani
Dove sono stato è un film che racconta la scomparsa improvvisa di un uomo
durante un viaggio, e di un amico che si muove sulle sue tracce lasciando
messaggi della sua ricerca a una segreteria telefonica. Tutte le riprese
sono state realizzate in Portogallo nel 1994 e poi montate a distanza di sei
anni, seguendo passaggi obbligati e costruendo la storia su luoghi e volti
già esistenti, ai quali viene assegnato un tempo e un ruolo loro estraneo,
divenendo inconsapevoli compagni di viaggio.
La voce che racconta e dà testimonianza di questa ricerca è quella di Corso
Salani, che partecipò a questo film, sostituendo la sua voce a quella del
regista, che compariva nella prima versione presentata alla Mostra di Pesaro
e a Bellaria nel 2000. "Ho incontrato Corso per la prima volta ad Ancona,
dove si trovava per presentare un suo film, bellissimo, dal titolo
Occidente. Avevo da poco terminato Dove sono stato, presentandolo a Pesaro e
Bellaria: avevo dubbi sulla mia voce che accompagnava in maniera stentata le
immagini, ma allo stesso tempo temevo che un attore avrebbe reso falso il
mio diario di viaggio. Gli lasciai una copia: lui mi richiamò parlandomi con
grande slancio del film, nel quale aveva trovato molti elementi di
consonanza con il suo cinema e così gli proposi di sostituire la mia voce
con la sua. Partecipò al mio film senza nessun compenso e rimasi stupito
dalla sua generosità in un primo momento: poi l'amicizia che nacque da
quell'incontro e la frequentazione degli anni successivi, mi mostrarono un
uomo in grado di donarsi con grande passione a chi sentiva vicino alla sua
idea di cinema" (M. Santini)

UN JOUR À MARSEILLE
(Italia, 2006, col., 51')
Regia, fotografia, suono, montaggio, produzione: Mauro Santini
Marsiglia: Boulevard d'Athénes giorno e notte, la Grande Joliette, la
Corniche. Quattro storie, quattro sguardi sulla città. «Rivedendo le
immagini girate a Marsiglia per il lungometraggio Flòr da Baixa, ho subito
avuto l'impressione che da quel materiale potesse nascere un nuovo lavoro,
un video in gran parte già compiuto nell'atto della ripresa, con interventi
minimi di montaggio, sempre a togliere, senza interventi sul tempo e
sull'immagine.
È nato così Un Jour à Marseille, con grande semplicità, la stessa delle
piccole storie che mostra. Credo rappresenti per me un passaggio importante:
dallo sguardo soggettivo dei miei primi lavori all'evidenza del reale, che è
solo all'apparenza più trasparente». (M. Santini)

SÃO MAMEDE, LISBOA
(Italia, 2006, col., 17')
Regia, fotografia, suono, produzione: Mauro Santini
«La realizzazione di Un Jour à Marseille (2006) ha rappresentato per me un
passaggio importante: dallo sguardo soggettivo all'evidenza del reale colto
nel suo farsi, dall'autobiografia al controcampo sulle vite degli altri, con
un comune metodo di lavoro caratterizzato dall'assenza di sceneggiatura,
dall'attesa di un momento di apertura del mondo. A Marsiglia sono seguite
Lisbona e Madrid, raccontate dal quadro di una finestra, nel tempo limitato
di una giornata. Sono i miei "giornalieri", il rovescio di quelli del cinema
commerciale, l'inverso di semplici materiali messi in scena e non montati.
Per ridare valore alla frase sublime di André Bazin: "L'immagine conta prima
di tutto non per ciò che essa aggiunge alla realtà ma per ciò che ne
rivela"». (Mauro Santini)

CALLE DE ATOCHA, MADRID
(Italia, 2008, col., 24')
Regia, fotografia, suono, montaggio, produzione: Mauro Santini
Marsiglia, boulevard d'Athènes, 26 aprile 2006. Lisbona, São Mamede, 19
ottobre 2007. Madrid, calle de Atocha, 13 maggio2008. Tre sguardi dalle
finestre di altrettante camere d'albergo, tre giornate di passanti
sconosciuti: la strada e i bar, gli incontri e la solitudine, gli amori e
gli appuntamenti mancati.

NOTTURNO
(Italia, 2009, col., 8')
Regia: Mauro Santini
La notte sono i fari illuminati di una macchina che rivelano una strada dove
prima c'era soltanto l'oscurità. È il buio che s'insinua tra i rami degli
alberi che si stagliano neri contro il cielo. La notte spinge al viaggio,
nella speranza di giungere a un approdo, quando il giorno sarà arrivato.
«Da sempre ho cercato in una ripresa tremolante o in code inutilizzabili, o
nella dilatazione temporale di un frammento, la testimonianza di un tempo
vissuto. Con Notturno questa ricerca prosegue dentro l'immagine,
penetrandola, correndo il piacevole rischio di smarrirsi al suo interno».

FLÒR DA BAIXA
(Italia, 2006, col., 77')
Regia, soggetto, fotografia, suono, montaggio, produzione: Mauro Santini
Interprete: Monica Cecchi
"Flòr da Baixa è il racconto di un viaggio che parte da Lisbona, tocca Rio
de Janeiro, Marsiglia, Taranto, e riapproda nella città lusitana. È un film
sull'assenza, su qualcosa che manca, sempre e ovunque: nella propria stanza
come su spiagge assolate e lontane, in quartieri stranieri come su vecchi
muri conosciuti. È il diario di due solitudini, di due sguardi paralleli che
si posano su luoghi e corpi, attendendo di ritrovarsi e riconoscersi nello
stesso sguardo, vedendo finalmente la medesima immagine dalla finestra del
Flòr da Baixa. Realizzato senza sceneggiatura, autoprodotto, girato a basso
costo senza messa in scena, camera a mano, rubando nella vita di
inconsapevoli 'attori', Flòr da Baixa si è composto da sé, un viaggio dopo
l'altro,
sulla semplice traccia della distanza e dell'assenza. Ho lasciato che le
città di Rio, Marsiglia e Taranto si aprissero e si mostrassero liberamente,
cercando sulle strade, nei cortili, nelle stanze, senza sapere cosa avrei
trovato; ho ripreso ogni immagine come qualcosa da conservare, da donare a
qualcuno, qualcosa da condividere al ritorno..". (M. Santini).



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Sabato 29 Marzo 2014 - RaiTre - dalle 1.15 alle 7.00 (con ripristino ora
legale 245')
MIRA E MIRAGGIO, FALSI MOVIMENTI
a cura di Lorenzo Esposito

con i film

LA SPARATORIA 81' v.o. sott. it.
primavisioneTV
The Shooting, Usa, 1966, 13', col.)
Regia: Monte Hellman
Con: Warren Oates, Jack Nicholson, Millie Perkins, Will Hutchins
Per soddisfare il suo bisogno di vendetta, una ragazza un po' ambigua si fa
aiutare da due pistoleri vagabondi, ma uno dei due è un cacciatore di taglie
e, in mezzo a un'estenuante marcia attraverso il deserto, ci si mette anche
un killer. Girato in contemporanea a Le colline blu.

OMICIDIO DI UN UOMO, OMICIDIO DI UNA DONNA: PALLOTTOLA NUDA prima visione
TV
(Ototko goroshi onna goroshi: hadaka no zyudan, Giappone, 1969, b/n e col.
, 72', v.o. sott. it.)
Regia: Koji Wakamatsu
Con: Yuichi Minato, Ken Yoshizawa, Miki Hayashi, Eri Ashikawa
Il film inizia con un flash back in cui Katsuichi, un piccolo yakuza,
ricorda come in passato fosse fuggito insieme all'amante del capo della
gang. Erano stati catturati, e come punizione gli era stato imposto di
violentarla davanti agli altri. Non essendoci riuscito, aveva dovuto
tagliarsi il dito mignolo. Si torna al tempo presente. Insieme ad altri due
compagni Katsuichi si impadronisce del bottino che spettava, secondo un
accordo concluso, a due diverse bande, una delle quali è la stessa che lo
aveva costretto all'umiliazione. I tre yakuza abbattono cinque gangster
della banda e prendono in ostaggio Akemi, la figlia del boss. Si rifugiano
in un appartamento in attesa che le acque si calmino. Ma Katsuichi, che
intanto ha ritrovato Misao drogata e costretta alla prostituzione, sembra
ora avere un altro piano: tenere il denaro e la donna solo per se. Moriranno
tutti nel regolamento finale, ma nel frattempo la ragazza avrà mostrato
come anche la vittima più debole possa rivoltarsi contro un potere
tentacolare.

UN ANGELO È NATO 64' v.o. sott. it.
(O Anjo nasceu, Brasile, 1969, b/n)
Regia Julio Bressane
Con: Hugo Carvana, Milton Gonçalves, Maria Gladys, Norma Bengell
Santamaria e Urtiga sono due banditi in fuga, uno bianco l'altro nero.
Mistico e visionario, Santamaria crede nella venuta imminente di un angelo
purificatore. Urtiga, suo compagno inseparabile, è un marginale semplice e
ingenuo che segue i passi di Santamaria partecipando a una serie di delitti.
I due banditi si installano in una casa dove sequestrano la proprietaria e
la sua amica.




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