da recitare ogni giorno al
SS.Cuore
Io vi saluto, o adorabile Cuore di
Gesù, sorgente vivifica ed immutabile di gaudio e di vita
eterna, tesoro infinito della Divinità, fornace
ardentissima del supremo amore: Voi siete il mio rifugio,
Voi la sede del mio riposo, Voi il mio tutto. Deh! Cuore
amantissimo, infiammate il mio cuore di quel vero amore di
cui avvampate: infondete nel mio cuore quelle garzie di
cui Voi siete la fonte. Fate che l'anima mia sia
totalmente unita alla vostra, e la mia volontà divenga
alla vostra ognora conforme; giacchè io desidero che da
oggi innanzi il piacer vostro sia la regola e lo scopo di
tutti i miei pensieri, affetti ed operazioni. Così
sia. |
Salmo 47
Forte, Signore, è il tuo
amore per noi.
Grande è il Signore e degno di ogni
lode
nella città del nostro Dio.
La tua santa montagna, altura
stupenda,
è la gioia di tutta la
terra.
Il monte Sion, vera dimora
divina,
è la capitale del grande
re.
Dio nei suoi palazzi
un baluardo si è
dimostrato.
O Dio, meditiamo il tuo
amore
dentro il tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende
sino all’estremità della
terra;
di giustizia è piena la tua
destra.
Canto al Vangelo
(Gv 8,12)
Alleluia, alleluia.
Io sono la luce del mondo, dice il
Signore;
chi segue me avrà la luce della
vita.
Alleluia.
Vangelo Mt
7,6.12-14
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche
voi fatelo a
loro. |
-Martedì della XII
Settimana del tempo ordinario
- |
at Vangelo di Gesù Cristo
secondo San Matteo (7,6
.12-14)
In quel tempo,
Gesù disse ai suoi discepoli: «Non date le cose sante ai cani e
non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le
calpestino con le loro zampe e poi si voltino per
sbranarvi. Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi,
anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i
Profeti. Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e
spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che
vi entrano.
Quanto stretta è
la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli
che la trovano!».
Parola del Signore« |
Meditazione
San Clemente di
Roma
papa dal 90 al 100
circa
Lettera ai Corinzi, §
36-38 |
«
La via che conduce alla vita »
Miei
cari, questa è la strada nella quale troviamo salvezza: Gesù Cristo,
il sommo sacerdote delle nostre offerte, il protettore e l'aiuto
della nostra debolezza (Eb 10,20; 7,27; 4,15). Per mezzo suo
fissiamo lo sguardo sulle altezze dei cieli, per mezzo suo
osserviamo come in uno specchio il viso immacolato e sublime del
Padre, per mezzo suo si sono aperti gli occhi del cuore, per mezzo
suo la nostra mente ottusa e ottenebrata rifiorisce alla luce, per
mezzo suo il Signore ha voluto farci gustare la scienza immortale.
"Egli, splendore della maestà divina, (...) di tanto è superiore
agli angeli di quanto il nome che ebbe in eredita è più eccellente"
(Eb 1,3-4). (...)
Prendiamo il nostro
corpo. La testa non può stare senza i piedi, né i piedi senza la
testa. Le più piccole parti del nostro corpo sono necessarie ed
utili a tutto il corpo; ma tutte convivono ed hanno una sola
subordinazione per salvare tutto il corpo (1 Cor 12,14). Assicuriamo
dunque la salute del corpo che formiamo in Cristo Gesù e ciascuno si
sottometta al suo prossimo, secondo la grazia in cui fu posto. Il
forte si prenda cura del debole, e il debole rispetti il forte. Il
ricco soccorra il povero, il povero benedica Dio per avergli dato
chi supplisce alla sua indigenza. Il saggio dimostri la sua saggezza
non nelle parole, ma nelle opere buone. L'umile non testimoni a se
stesso, ma lasci che sia testimoniato da altri. Il casto nella carne
non si vanti, sapendo che un altro gli concede la
continenza.
Consideriamo,
fratelli, di quale materia siamo fatti, cosa eravamo quando entrammo
nel mondo, da quale fossa e tenebra colui che ci plasmò e ci creò ci
condusse al mondo. Egli aveva preparato i suoi benefici prima che
nascessimo. Abbiamo tutto da lui, di tutto lo dobbiamo
ringraziare.
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