Meditazione di Sant'Ignazio d'Antiochia (?- 119), - «Dai nostri frutti ci riconosceranno »

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Jun 25, 2024, 3:59:28 PM (5 days ago) Jun 25
to Innamorati della lode

 


 

Dammi la forza



Di questo ti prego, Signore:

colpisci, colpisci alla radice

la miseria che è nel mio cuore.

Dammi la forza di sopportare

serenamente gioie e dolori.


Dammi la forza

di rendere il mio amore

utile e fecondo al tuo servizio.

Dammi la forza

di non rinnegare mai il povero,

di non piegare le ginocchia

davanti all'insolenza dei potenti.


Dammi la forza

di elevare il pensiero

sopra le meschinità

della vita di ogni giorno.


Dammi la forza

di arrendere con amore

la mia forza alla tua volontà.

Amen


Rabindranath Tagore


Salmo  118


Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti.


Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti

e la custodirò sino alla fine.

Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge

e la osservi con tutto il cuore.


Guidami sul sentiero dei tuoi comandi,

perché in essi è la mia felicità.

Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti

e non verso il guadagno.



Distogli i miei occhi dal guardare cose vane,

fammi vivere nella tua via.

Ecco, desidero i tuoi precetti:

fammi vivere nella tua giustizia.



Canto al Vangelo (Gv 15,4.5)

Alleluia, alleluia.

Rimanete in me e io in voi, dice il Signore;

chi rimane in me porta molto frutto.

Alleluia.




Vangelo Mt 7,15-20

Dai loro frutti li riconoscerete. 

 
- Mercoledì della XII Settimana del Tempo Ordinario -
 
at    Vangelo di Gesù Cristo secondo San Matteo  (7, 15-20).
 


 
In quel tempo,

«Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.

Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».

 
Parola del Signore
 
Meditazione 


Sant'Ignazio d'Antiochia (? - ca 110)

vescovo et martire


Lettera agli Efesini, 13-15

 
« Dai nostri frutti ci riconosceranno »


     Impegnatevi a riunirvi più di frequente nell'azione di grazie e di gloria verso Dio. Quando vi riunite spesso, le forze di Satana vengono abbattute e il suo flagello si dissolve nella concordia della fede. Niente è più bello della pace nella quale si frustra ogni guerra di potenze celesti e terrestri.



     Nulla di tutto questo vi sfuggirà, se avete perfettamente la fede e la carità in Gesù Cristo, che sono il principio e lo scopo della vita. Il principio è la fede, il fine la carità. L'una e l'altra insieme riunite sono Dio, e tutto il resto segue la grande bontà. Nessuno che professi la fede pecca, nessuno che abbia la carità odia. «L'albero si conosce dal suo frutto». Così coloro che professano di appartenere a Cristo saranno riconosciuti da quello che operano. Ora l'opera non è di professione di fede, ma che ognuno si trovi nella forza della fede sino all'ultimo.



     È meglio tacere ed essere, che dire e non essere. È bello insegnare se chi parla opera. Uno solo è il maestro e «ha detto e ha fatto» (Sal 32,9) e ciò che tacendo ha fatto è degno del Padre. Chi possiede veramente la parola di Gesù può avvertire anche il suo silenzio per essere perfetto, per compiere le cose di cui parla o di essere conosciuto per le cose che tace. Nulla sfugge al Signore, anche i nostri segreti gli sono vicino. Tutto facciamo considerando che abita in noi templi suoi ed egli stesso sarà in noi il nostro Dio.   

 



 
 
 
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