Meditazione di Giuliana di Norwich (tra 1342-1430 cc) - « Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini »

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Jun 21, 2024, 9:06:36 AM (9 days ago) Jun 21
to Innamorati della lode
 
 



 

 Vengo con te, Gesù
Vieni e Seguimi

 
Signore Gesù, tu sei sempre con me:
la tua parola è luce ai miei passi.
I tuoi gesti di bontà infondono in me
il coraggio e la gioia di vivere.
 
Per donarci la salvezza, o Gesù,
sei venuto a vivere in mezzo a noi.
Tu sei passato sulle nostre strade,
facendo del bene a tutti con amore
.
Gesù, tu oggi passi accanto a me,
mi chiami per nome e mi chiedi:
"Vuoi essere mio amico anche tu?
Vuoi diventare mio discepolo?".

 
Come Pietro e Andrea, Giacomo
e Giovanni, come Levi, ti rispondo:
"Anch'io, Gesù, vengo con Te.
Sarò tuo discepolo per sempre".
Gesù, faccio questa scelta ora,
che sono agli inizi della vita.
Io voglio che tu, Signore Gesù,
sia mio amico per tutta la vita.
Amen
 
Qumran.net
 
 Sal 88

La bontà del Signore dura in eterno.



Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,

ho giurato a Davide, mio servo.

Stabilirò per sempre la tua discendenza,

di generazione in generazione edificherò il tuo trono.


Gli conserverò sempre il mio amore,

la mia alleanza gli sarà fedele.

Stabilirò per sempre la sua discendenza,

il suo trono come i giorni del cielo.


Se i suoi figli abbandoneranno la mia legge

e non seguiranno i miei decreti,

se violeranno i miei statuti

e non osserveranno i miei comandi.


Punirò con la verga la loro ribellione

e con flagelli la loro colpa.

Ma non annullerò il mio amore

e alla mia fedeltà non verrò mai meno. 



Canto al Vangelo (2Cor 8,9)

Alleluia, alleluia.

Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per voi,

perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.

Alleluia.



Vangelo Mt 6,24-34

Non preoccupatevi del domani. 

 
- Sabato della XI Settimana del Tempo ordinario  -

t Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo San Matteo   (6, 24-34)
 




In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. 

Non potete servire Dio e la ricchezza.

Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?

Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. 

Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?

E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano.

Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 

Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?

Non preoccupatevi dunque dicendo: 

“Che cosa mangeremo?

 Che cosa berremo? 

Che cosa indosseremo?”.

 Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. 

Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.

Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.

Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. 
A ciascun giorno basta la sua pena». 

Parola del Signore
 
Meditazione
 
Giuliana di Norwich (tra 1342-1430 cc)
reclusa inglese

Rivelazioni dell’amore divino, cap. 85
 
« Non affannatevi dunque per il domani, 
perché il domani avrà già le sue inquietudi  »


      Ero molto meravigliata: Nostro Signore, malgrado la nostra stoltezza e cecità, nella sua buona grazia ci guarda sempre con bontà e gioia. Il più grande favore che possiamo fargli è di esserne totalmente convinti, con intelligenza, e di rallegrarcene con lui ed in lui. Poiché, come saremo per sempre nella misericordia di Dio, lodandolo e ringraziandolo, così siamo da sempre nella sua lungimirante previdenza: nel suo disegno eterno ci ha amati e conosciuti prima dell’origine del tempo.



      E’ con questo amore senza inizio che ci ha creati, è con questo stesso amore che ci custodisce: non permette mai che siamo feriti a tal punto da perdere la nostra beatitudine. Ecco perché, al momento del giudizio, quando saremo tutti innalzati fino al cielo, vedremo con chiarezza in Dio quei segreti che ora ci sono nascosti. Allora nessuno sarà tentato di dire: “Signore, se qualcosa fosse stato diverso, tutto sarebbe stato perfetto”. Diremo invece tutti, all’unisono: “Benedetto sia tu, Signore! E’ così: tutto è bene. Vediamo in verità che tutto si è compiuto secondo l’ordine che hai voluto prima dell’inizio di ogni cosa”.

 
 


 
 
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