Vieni
e rinasci in noi
Vieni
e rinasci in noi, sorgente
della vita; vieni
e rendici liberi, principe
di pace.
Vieni
e saremo giusti, seme
della giustizia; vieni
a risollevarci, figlio
dell'Altissimo.
Vieni
ad illuminarci, luce
di questo mondo: vieni
a rifare il mondo, Gesù,
figlio di Dio! Amen
Didier
Rimaud, Gli
alberi nel mare, Elledici 1977, p. 99 |
Salmo 91
È
bello rendere grazie al Signore.
È
bello rendere grazie al Signore
e
cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunciare
al mattino il tuo amore,
la
tua fedeltà lungo la notte.
Il
giusto fiorirà come palma,
crescerà
come cedro del Libano;
piantati
nella casa del Signore,
fioriranno
negli atri del nostro Dio.
Nella
vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno
verdi e rigogliosi,
per
annunciare quanto è retto il Signore,
mia
roccia: in lui non c’è malvagità.
Canto
al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia,
alleluia.
Ti
rendo lode, Padre,
Signore
del cielo e della terra,
perché
ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
Vangelo
Mc 4,26-34
È
il più piccolo di tutti i semi, ma
diventa più grande di tutte le piante dell’orto.
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- XI Domenica del Tempo Ordinario
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t Vangelo di Gesù Cristo
secondo San Marco (4, 26-34).
EIn quel tempo, Gesù
diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che
getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il
seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno
produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco
pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la
falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva:
«A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola
possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene
seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul
terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di
tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli
del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con
molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come
potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato,
ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
Parola del
Signore
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Meditazione
San
Claudio La Colombière (1641-1682)
gesuita
Atti di fiducia a Dio
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« Dio veglia su coloro che sperano »
Mio
Dio, quanto a me, sono così persuaso che vegli su coloro che sperano
in te e che non manchiamo di nulla, quando attendiamo da te ogni
cosa, che ho deciso di pensare al futuro senza alcuna preoccupazione
e di scaricare su di te tutte le inquietudini: "In pace mi
corico e subito mi addormento: tu solo, Signore, al sicuro mi fai
riposare" (Sal 4,9).
La
gente può spogliarmi dei beni e dell'onore; le malattie possono
impedirmi forse e mezzi per servirti; posso persino perdere la tua
grazia col peccato; ma mai perderò la speranza; la conserverò fino
all'ultimo momento della vita, e tutti i demoni dell'inferno faranno
allora vani sforzi per togliermela: "In pace mi corico e subito
mi addormento". Gli altri possono attendere felicità o dalle
loro ricchezze o dalle loro capacità; s' appoggiano o sull'innocenza
della loro vita o sul rigore delle penitenze o sul numero delle
elemosine o su fervore della preghiera: "tu solo, Signore, al
sicuro mi fai riposare".
Per
me, Signore, sei tu la mia Fiducia stessa. Fiducia che non imbroglia
mai nessuno. "Mai nessuno che ha sperato nel Signore è stato
confuso nella sua speranza" (cf. Si 2,11 Vg).
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